IL MALE di Vauro e Vincino n.1

• Copertina 3-10-2011 16:40 Pagina 1
L’unico
...HBFJKDHKL GHKLLLGS...
PARLA BOSSI. A PAG. 19
TORNA
SANTORO
A PAG. 46
Crucifighe!
DA PAG. 3
di
Vauro
eVincino
Anno 1, Numero 1, Venerdì 7 ottobre 2011 € 3,00
ITAGLIA
STATO
CANAGLIA
A PAG. 9

PAg Pubblicità 3-10-2011 15:24 Pagina 7

• Layout_N_01_P_02-27 ULTIMO 3-10-2011 16:48 Pagina 3
Via Crucis
anticipatas
Berlusconi metteva il crocifisso tra le tette della Minetti.
Sta corrompendo il suo prossimo giudice.
3

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Via Crucis
anticipatas
4
La Minetti si tatua la scritta «Signore, pietà».
Un po' come se la Binetti si tatuasse «Ingoio».

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Sono italiani i migliori baciatori.
Di anelli pastorali.
5

• Layout_N_01_P_02-27 ULTIMO 3-10-2011 15:57 Pagina 6
6
Sgarbi dice di avere una quarantina di figli.
Ma nessuno ha voluto riconoscerlo.

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Il figlio di Di Pietro candidato con l'Idv.
Che carino, chiede già le dimissioni!
7

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8 Guerriglia a Lampedusa. Preoccupatissimo l'ambasciatore italiano.

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BERLUSCONI
grandi progetti
PROGETTAVA L’ATOMICA
ASSIEME A GHEDDAFI
Dietro le buffonate ufficiali
trattative segrete
Arrivato per la terza volta al potere nel
2008, Silvio Berlusconi decide di lasciare
finalmente un segno tangibile del suo
passaggio, realizzando un sogno a lungo accarezzato: la
prima bomba nucleare italiana. I fondi necessari vengono
raccolti segretamente usando il paravento del manicomiale
progetto “Ponte sullo stretto”. Nominato capo del pool di
scienziati, il fisico Antonino Zichichi inizia a lavorare nell’avveniristico
laboratorio sardo di Villa Certosa, al quale si
accede da un portellone mimetizzato dentro un gigantesco
cactus girevole. Ma dove prendere l’uranio necessario?
Berlusconi pensa subito all’amico Gheddafi che notoriamente
è in ottimi rapporti con il Niger, produttore di uranio.
Detto fatto, Gheddafi è entusiasta: nasce la partnership
italo-libica per la costruzione della Bomba. E così Gheddafi
piomba a Roma, con i cammelli, i cavalli berberi, le amazzoni,
la tenda. E l’uranio occultato nel narghilè.
Intanto però i servizi americani, francesi e britannici si
allertano, tenendo d’occhio Villa Certosa, dove c’è un
inspiegabile via-vai di scienziati. Per gettare fumo negli
occhi, Berlusconi da vita al bunga-bunga. In pratica,
ragazze che vanno e vengono dalla Sardegna, portando
barrette di uranio nascoste nelle mutandine. Poi fa trapelare,
grazie al medico curante, la panzana di un’inesauribile
ingordigia sessuale, mentre in realtà resta fedele alla
fidanzata, quella vera, la cui identità viene finalmente svelata
in questo servizio. Al progetto nucleare partecipa
anche il premier ceko Topolanek, fotografato mentre se ne
va in giro per Villa Certosa con quello che sembrerebbe un
banale membro in erezione, e che invece si è rivelato una
preziosa barra di zirconio, indispensabile per la costruzione
dell’impianto atomico.
La località scelta per
il primo test nucleare è
simbolica: Scandiano, in
provincia di Reggio Emilia,
patria di Romano Prodi. E
invece improvvisamente tutto
si complica. Quando Zichichi ormai sta
per farcela, i francesi scoprono la verità e
Dove
prendere
l’uranio
necessario?
decidono di far fuori Gheddafi. In realtà, non vogliono fare avere
la bomba atomica in mano a Berlusconi ai confini di casa. Il
vero problema per il
Cavaliere è che il
Colonnello ha prudentemente
portato con sé,
nella fuga, il pezzo mancante
per costruire la
bomba. Per cui, ecco i
servizi italiani allertati per
catturarlo vivo o morto,
con il pezzo mancante, si
spera, ancora integro.
E il resto è cronaca…
Topolanek fotografato
con la sua barra di zirconio
Berlusconi compie 75 anni.
Per festeggiarli ha spento un paese.
9

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L’ITALIA E’ DIVENTATA
UNO STATO-CANAGLIA?
Otelma,
il superconsulente
L’IMPRESA DI LIBIA
Retroscena dell’entrata
in guerra dell’Italia
Tutto è iniziato quando Ignazio La Russa, arrivato
in forte ritardo a un meeting segretissimo
dell’Alleanza Atlantica, ha levato il braccio, battendo
i tacchi, nel classico saluto romano, senza rendersi
conto che erano in corso le votazioni sulla proposta
anglo-francese di attacco alla Libia. Così, per uno
scherzo del destino, Silvio Berlusconi si è trovato di
colpo in guerra col suo più grande amico e mentore,
Muammar Gheddafi. Tra gli impegni con un’alleanza
atlantica sempre più detestata (da dodici anni nessuno
ride più alle sue barzellette) e il richiamo della sua
coscienza, il cavaliere ha scelto quest’ultima, pronto
a partire in soccorso del colonnello con un battaglione
di Olgettine al comando del fido Tarantini, da
schierare a fianco delle Amazzoni di Gheddafi.
“Il mio regno per un cammello!”,
avrebbe urlato
durante una lunga notte
insonne, prima che la ministra
Brambilla gli fornisse
uno di quei preziosi quadrupedi
sequestrato al Circo Togni.
Purtroppo, senza i 650 milioni di
“Il mio
regno
per un
cammello”
euro che i giudici gli avevano sottratto
per rimpinguare le casse dell’odiato
De Benedetti, non gli rimaneva
neanche l’ argent de poche
per pagare il passaggio-ponte della
spedizione diretta a Tripoli. Così,
consultato anche il mago Otelma,
che prevedeva un minaccioso
week-end per i Gemelli della prima
decade come Gheddafi, Berlusconi,
con la morte nel cuore, avrebbe
desistito. (segue a pag. 64)
Ecco il passaggio segreto.
Villa Certosa e, nel riquadro, la pianta del bunker.
C
L’innominabile.
erto fa tremare i polsi la notizia che la Nato Chi? Zi chi? chi?
stesse per bombardare Villa Certosa. Se il Comando
dell’Alleanza non avesse cambiato idea decidendo di attaccare
Tripoli, oggi l’imponente residenza di Berlusconi sarebbe un cumulo di macerie.
Ovviamente, la diplomazia avrebbe cercato di smussare la gravità dell’accaduto,
si sarebbe parlato di “fuoco amico” e la testa di qualche
colonnello o di qualche pilota “testa calda” della Raf
sarebbe caduta. Ma adesso, sotto quei cactus rarissimi feriti a
morte, quelle fontane sbroccate, quei lettoni polverizzati, nei
sotterranei “anti-atomici” costruiti dalla ditta Anemone, con la
supervisione diretta del cognato di Bertolaso, ci sarebbero i
corpi di settanta scienziati e del loro capo, il professor Zichichi,
oltre a quello di … Bondi, che aveva deciso eroicamente di incatenarsi
come scudo umano al reattore nucleare costruito dal
suo Presidente. (segue a pag. 189)
10
La democrazia non funziona:
voglio poter scegliere io chi si scoperà il Presidente del Consiglio.

• Layout_N_01_P_02-27 ULTIMO 3-10-2011 15:57 Pagina 11
grandi progetti
Hanno sputtanato un patriota.
Confessiamolo, perfino noi del
Corriere siamo stati colti
qualche volta dal dubbio,
anche se rivendichiamo orgogliosamente di
non averlo mai scritto, che Silvio Berlusconi
fosse solo un imbroglione depravato e senza
scrupoli, che dopo aver dedicato il primo e
secondo gabinetto di governo a riempirsi le
tasche di soldi stava dedicando il terzo a
sputtanarseli tutti. Oggi, nell’apprendere
come sono andate realmente le cose, tiriamo
un sospiro di sollievo e ci rallegriamo
che la nostra cattiva coscienza sia stata
smentita. Perché appare evidente all’Italia e
al mondo intero che Berlusconi è
stato prima di tutto un patriota.
Certo, può essere giudicata discutibile
l’alleanza militare segreta con
IL CAVALIERE
AVEVA
UN PIANO
DI ERNESTO CALLI NELLA PIOGGIA
Muammar Gheddafi e con Aleksandr
Lukasenko, intesa a realizzare il primo ordigno
nucleare italo-libico-bielorusso. Però, il
coraggio dell’uomo va ammirato. Investito
dalla tempesta mediatica scatenata dai suoi
detrattori, attaccato dai giudici, da Standard
and Poor’s, dalla Confindustria,
dall’Unione europea, dal premier
turco e dall’ayatollah Kamenei,
l’uomo più sputtanato del
mondo intero si faceva il culo
segretamente giorno e notte a
Villa Certosa e a Palazzo Grazioli,
solo per realizzare il sogno della
sua vita: far esplodere dieci chili
di uranio 235, realizzando la
prima fissione nucleare italiana.
(segue a pag. 121)
Le Olgettine
Le Olgettine sono tutte
giovani donne plurilaureate
in ingegneria, fisica
nucleare, chimica dei
metalli pesanti, che
hanno accettato di partecipare
al programma
segreto denominato
“Bunga Bunga” per
realizzare il primo reattore
nucleare italiano a
scopo militare. Alcune di
loro provengono dall’esercito
o dai servizi
segreti. Altre sono state
reclutate tra le laureate
più brillanti nelle esclusive
università brasiliane,
rumene, ucraine
e montenegrine.
Per nascondere la loro
reale attività, alcune si
sono fatte passare per
escort, altre per soubrette
della televisione. Non sanno ballare
né cantare, ma conoscono la meccanica
quantistica come le loro tasche e sono in
Conoscono
la meccanica
quantistica
come le loro
tasche
grado di risolvere l’equazione di Schrodinger.
Esperte di discipline marziali, come il karate e
il taekwondo, praticano anche una speciale
forma di kamasutra mortale.
Giovani donne plurilaureate in ingegneria,
fisica nucleare, chimica dei metalli pesanti.
La fidanzata di Berlusconi
La fidanzata segreta del Cavaliere è Amalia P. , una splendida
pensionata settantasettenne. E’ nota la prodigalità
di Berlusconi, che ha dilapidato il suo patrimonio con un
profluvio di bonifici a sei zeri in favore di ospizi e orfanotrofi:
è sufficiente che una nullatenente sugli ottanta
telefoni alla segretaria Marinella, perché il cuore e il
portafogli del cavaliere si spalanchino. E’ stato nell’ospizio
di Brembate, dove Amalia risiede, che tra lei e
Silvio è scoppiato il classico coup de foudre. Affascinato
dall’anca artificiale e dal vertiginoso pace-maker, la mattina
dopo Berlusconi era lì all’ingresso dell’istituto per
accompagnare Amalia alla sua passeggiatina sulla sedia a
rotelle. Secondo una piccante anticipazione apparsa su
Chi, i due si sarebbero scambiati un bacio nel boschetto
con la promessa di restare casti fino al matrimonio, se ci
arriveranno. (segue a pag. P3)
Creato supercomputer che prevede gli eventi mondiali.
«Scriveranno un articolo su questa puttanata».
11

PAg Pubblicità 3-10-2011 15:23 Pagina 7

• Layout_N_01_P_02-27 ULTIMO 3-10-2011 15:57 Pagina 13
z
quirinale
grazie alca zo
Presidente
“
Troppi bravi nostri laureati
che per necessità lasciano ogni anno
il nostro paese e che difficilmente
poi rientrano.
“
“
La Polonia
non esiste.
““Si può strillare in un
prato, ma non si può cambiare
il corso della storia”
“
“
“
Alla
fine rispondi a tutti
e non rispondi
a nessuno
“
“
Sarebbe
un errore farsi prendere
da abbagli, timori, psicosi
e sbandamenti.
“
“
Quando
piove è meglio
avere
l’ombrello.
“
Napolitano: "Ritrovare il cemento nazionale".
Facile, è tutto sulle coste.
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• Layout_N_01_P_02-27 ULTIMO 3-10-2011 15:57 Pagina 14
quirinale
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Napolitano: «Per restare in Europa dobbiamo cambiare».
Che cazzo di treno ha preso?

• Layout_N_01_P_02-27 ULTIMO 3-10-2011 15:57 Pagina 15
LA SOLUZIONE ALLA PAGINA SEGUENTE
Afghanistan, militare ucciso da una bomba assemblata in maniera rudimentale.
Ennesimo sfregio al made in Italy.
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• Layout_N_01_P_02-27 ULTIMO 3-10-2011 15:57 Pagina 16
SOLUZIONE
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Gli Usa bombardano la Libia
servendosi di un piccolo mezzo senza pilota: l'Italia.

• Layout_N_01_P_02-27 ULTIMO 3-10-2011 15:57 Pagina 17
pubblicità a fin di male
Ratzinger: «La Chiesa si spogli dei beni terreni».
C'è il cambio di stagione.
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• Layout_N_01_P_02-27 ULTIMO 3-10-2011 15:57 Pagina 18
tanto per sapere
autointercettazioni
Lega Nord Emilia - 0522.518834
puntata n. 1
Prepararsi alla secessione, cartina alla mano
Ultimamente non è più così chiaro se Bossi ha sbagliato la dose delle medicine
o vuole davvero fare sul serio. Per prepararmi decido di verificare da che parte starò
in caso di guerra civile. E siccome vivo a Bologna, telefono alla lega Nord Emilia
LEGA NORD: Pronto, Lega Nord.
GUBI: Mi scusi, vorrei
un'informazione. Siccome abito a
Bologna, in caso di secessione la
città di Bologna rientra nella
Padania oppure no?
LN: Non deve chiederlo certo qui,
deve chiamare in segreteria a
Milano.
G: Ma da qualche parte è
possibile avere una cartina della
Padania per sapere quali città
rientrano e quali no?
LN: Penso proprio a Milano, sì...
G: E voi non avete informazioni in
merito?
LN: Non così precise...
G: Ma come, voi siete la lega Nord
Emilia e non sapete dirmi se il
capoluogo di Regione rientra nella
Padania oppure no?
LN: Sì, Bologna è in Emilia,
quindi dovrebbe essere
tranquilla...
G: Quindi mi può confermare che
Bologna rientra in Padania?
LN: Presumo proprio di sì... siamo
presenti anche a Bologna, quindi...
G: Anche nelle Marche c'è un
sindaco leghista però non credo
che la Padania arriverà fino alle
Marche.
LN: Questo non glielo so dire..
G: Quindi lei pensa che
Bologna rientrerà nella
Padania ma non può
garantirmelo al 100%...
[riattaccano] pronto?
Pronto??? Bah, vabbè...
TELEFONATA DI
CARLO GUBITOSA
E’ TUTTO VERO!!! Ascolta la registrazione della telefonata sul web. Leggi il codice a barre 2D col tuo smartphone
18
Il centrodestra perde il controllo del Nord.
Occhio che anche Vietnam e Corea hanno cominciato così.

• Layout_N_01_P_02-27 ULTIMO 3-10-2011 15:57 Pagina 19
dizionari
Piccolo manuale di conversazione Bossi – Italiano
Habrrrrrdeaaaaahhhh guhhheru
In gita al fiume
TRADUZIONE DI JOHNNY PALOMBA
“Gheertuhjdk hrjklr hrjeelel hegrgkle grghjiefdhguuuuuuh”:
- “Lo so che era meglio il mare, ma è ‘na roba da terroni”
“Hbfjkdhkl fdhgkl ghklllgs ahauhhaa?”:
- “Come cazzo fanno a mettere la linea di confine dentro al fiume?”
“ B h j f k j k d g b d g j f k j d k d f h k f h k l g u n h d f j o -
khdjhkljhklkdhljlkhoiupòiouèoijiyopryopiuhèropyhuuaaahahahaaaahahaha!”
(seguito da un breve peto):
- “Il bbq alla padana si fa così: metti quel pesce peloso con la cosa
lunga sul fuoco e lascialo cuocere finché smette di squittire”
“ghjkdhdhkflòdòljhsdòlk huueeejoaa”:
- “E’ vero, c’è poca figa, ma
vuoi mettere il panorama?”
“ H u r f f f f r e r d e e e k o o
nnhuiyru hjfwhj! (segue
lungo rutto)”:
- “Figlio mio, non pisciare
nel fiume che quella merda
poi me la devo bere”
Bossi cade dal letto.
Un bel miglioramento rispetto a quando ci pisciava dentro.
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...la patonza deve girare
pronti, partenza...
Il giro
della Patonza
PATONZA
IN VOLATA
CRONACA SPORTIVA DI DAVID RIONDINO
M
ai ci dissero abbastanza del Trofeo della Brianza
quando gira la patonza per i campi intorno a Monza.
Non ci sono donne brutte, l'iscrizione è aperta a tutte:
l'Africane e le Circasse, basta solo che sian basse.
E gira la patonza gira la patonza
la patonza a Monza gira.
Nel ciclodromo di Bari lastricato di denari
battaglioni di cicliste scatenate sulla pista
han travolto divisioni di locali centurioni,
terroncelli monturati con occhiali affumicati.
E gira la patonza gira la patonza
gira che ti abbronza e gira.
AL VIA
LA CRONOMETRO
SOSTA AI BOX
La patonza tira dritto vince il Giro dell'Egitto,
pedalando sul divano straccia il tiepido padano
e un drappello di Moldave allenate su una nave
pedalaron lungamente sul telaio del Pezzente.
E gira la patonza gira la patonza
Arcore di Monza gira.
A Torino c'è chi dice che la prima fu l'Edvige
pedalando sui blasoni di ricchissimi cialtroni.
Ma da quando il mondo esiste arditissime cicliste
han travolto per amore i padroni del vapore.
E gira la patonza gira la Patonza
da Babele a Ponza, gira.
P.S. La morale della storia è che ognuno ha la sua gloria:
c'è chi vince e c'è chi perde, ma le merde restan merde.
Le prime due foto in alto a destra raccontano l'evento organizzato da Spencer Tunick ad Amsterdam nel 2007.
Nella foto qui accanto, le strade di Saragozza, nel 2005. La “patonza in volata”, infine, corre sul web.
20
«La patonza deve girare».
Berlusconi detta l'articolo 1 della nuova Costituzione.

• Layout_N_01_P_02-27 ULTIMO 3-10-2011 15:57 Pagina 21
Il Pd si spacca: una parte segue Bersani,
l'altra lo aspetta sotto casa.
21

• Layout_N_01_P_02-27 ULTIMO 3-10-2011 15:57 Pagina 22
22
«La sinistra in Italia non esiste più»,
ha dichiarato Bertinotti a una medium.

• Layout_N_01_P_02-27 ULTIMO 3-10-2011 15:58 Pagina 23
Passera contro gli evasori.
Ecco, diamogli anche gli incentivi.
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• Layout_N_01_P_02-27 ULTIMO 3-10-2011 15:58 Pagina 24
Il Male per bambini
24
Google compie 13 anni.
È l'unico minorenne che non riesce ancora a lavorare in Cina.

• Layout_N_01_P_02-27 ULTIMO 3-10-2011 15:58 Pagina 25
Berlusconi: «Faccio solo gli interessi dell'Italia».
Tanto li paghiamo noi.
25

• Layout_N_01_P_02-27 ULTIMO 3-10-2011 15:58 Pagina 26

• Layout_N_01_P_02-27 ULTIMO 3-10-2011 15:58 Pagina 27
CementLand

• Layout_N_01_P_28-52 ULTIMO 3-10-2011 16:00 Pagina 28
28
Ornella Vanoni: «Berlusconi è un ladro».
Ma non si è capito un cazzo.

• Layout_N_01_P_28-52 ULTIMO 3-10-2011 16:00 Pagina 29
bang bang
il FUCILATO
della settimana
PIERFERDINANDO CASINI
Las ultimas palabras
“Prima mettiamoci d’accordo.
Proporzionale o a raffica?”
Superata la velocità della luce. Sono 10 punti.
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• Layout_N_01_P_28-52 ULTIMO 3-10-2011 16:00 Pagina 30
flash
back
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Approvata la legge sul biotestamento. Da oggi la vita è un dovere inviolabile.

• Layout_N_01_P_28-52 ULTIMO 3-10-2011 16:00 Pagina 31
ripulire la storia
L’abbonamento a Il Male di Vauro e Vincino per la
prima stagione (39 numeri che arrivano
comodamente a casa vostra) a € 80,00 invece
che a € 117,00 se lo comprate in edicola.
Per sottoscrivere l’abbonamento effettuate
un bonifico bancario al seguente iban:
IT02 A030 3266 4000 1000 0008 723
Banca Credem Ag. 20 Novellara (RE)
Ricordatevi di scrivere nella causale:
”Abbonamento a Il Male di Vauro e Vincino - Prima stagione”. Dopo inviate una mail a
abbonamenti@ilmale.net indicando il numero e la data del bonifico e il vostro nome,
cognome ed indirizzo completo a cui spedire Il Male.
Apre a Roma una sede neonazista. Herr monnezza.
31

PAg Pubblicità 3-10-2011 15:30 Pagina 7

• Layout_N_01_P_28-52 ULTIMO 3-10-2011 16:01 Pagina 33
alta velocità
25 locomotive
assassinate
82 milioni di euro buttati
Sono state costruite 20 anni fa e mai utilizzate. Ora le rottamano.
Ecco le 25
Locomotive
dal cuore
tenero e le
ruote veloci.
Crudelmente
distrutte.
di Jacopo Fo, Vincino e il laboratorio di Alcatraz
Il 14 maggio 1983 le Ferrovie dello Stato ordinano 25 nuove locomotive alla TEAM (Trazione Elettrica Alternata
Monofase), un’azienda partecipata da Fiat Ferroviaria e Ansaldo Trasporti. Dovevano essere motrici elettriche di
nuova generazione, confortevoli, veloci e alimentate a corrente alternata monofase a 25 Kv. Peccato che l’intera
linea ferroviaria italiana fosse, ed è ancora, elettrificata a 3 Kv in corrente continua. Le Ferrovie dovevano investire
grossi capitali nella ri-elettrificazione delle linee, a partire dalla Sardegna, ma nel1989 il progetto subisce una
battuta di arresto e viene completamente cancellato nei primi anni novanta. Le 25 povere locomotive giacciono
ora sedotte e abbandonate alle crudeli intemperie, su tre binari morti, alla stazione ferroviaria di Foligno.
GUARDA IL VIDEO DELLA NOSTRA INCHIESTA SU WWW.ILMALE.NET 33

• Layout_N_01_P_28-52 ULTIMO 3-10-2011 16:01 Pagina 34
ORRORE
SUL BINARIO MORTO
SCHEDA TECNICA
NOME: E.491 E.492
PRODUTTORE: TEAM: FIAT FERROVIARIA+ANSALDO TRASPORTI
TECNOLOGIA: 25 Kv monofase
ANNO DI COSTRUZIONE: 1986/1990
TENTATIVI DI VENDITA MANCATI: FRANCIA, TURCHIA, BULGARIA,
UNGHERIA, SERBIA
VENDITA RIUSCITA: Demolizioni BILLFINGER BERGER di Bari
TRENI DEPORTATI A BARI: 9
TRENI A STAGIONARE A FOLIGNO: 16
COSTO DI OGNI LOCOMOTORE:
5 miliardi di lire del 1986 = 3.365.098 euro del 2011
ERA UNA LOCOMOTIVA FELICE,
VOLEVA SOLCARE I BINARI
AUDACE
QUALCUNO
CAMBIÒ IDEA, VIGLIACCO,
E LA LOCOMOTIVA VENNE ABBANDONATA
PER 20 ANNI. UNA NOIA PAZZESCA!
34
L’INEFFICIENZA
DELLO STATO
CI COSTA
UN BOTTO:
UNA TASSA
OCCULTA
DEL 10%
Dramma emotivo de’n povero treno.
Na roba d’avanguardia costruita a puntino,
costata mijardoni, co’ materiali de fino.
Er treno der futuro,
un successo de sicuro!
Si, n’successo pe’ li sorci,
che s’accoppiano in quei catorci!
So le corna dietro alla democrazia
Il disonore de un treno senza ferovia.
Ce fregano li sordi, tanto pe’ cambia’,
fanno i lavori e li mollano a meta’.
E quindi giu’ er cappello
Davanti ar poro trenino giallo!
E’ la storia de ‘na compera erronea,
titolo: “’na vita ar capolinea”!
Vania Di Febo
LE LOCOMOTIVE CONDANNATE A MORTE SI VEDONO ANCHE SU GOOGLE MAP
Riferimento per trovare questa immagine su google:
Foligno, via Preti.

• Layout_N_01_P_28-52 ULTIMO 3-10-2011 16:01 Pagina 35
alta velocità
MA IL MALE HA DECISO
DI SALVARE ALMENO
UNA LOCOMOTIVA!
ECCO LA COLPEVOLE
USI ALTERNATIVI DELUDENTI
Ferme da 20 anni per una lumaca. Le FS spiegano in un comunicato
che le 25 locomotive sono ferme da 20 anni a causa di
una lumaca particolarmente pigra che ha ostruito il binario.
Abbiamo cercato un modo per salvare queste povere
locomotive gialle, ma non lo abbiamo trovato.
Il MALE ha costituito un gruppo tipo Groupon, 10mila
amici ci hanno dato 100 euro e abbiamo comprato
una locomotiva.
Abbiamo costruito una linea ferroviaria ad Alcatraz.
Nella foto la partenza a spinta del viaggio inaugurale.
La lumaca è stata trasferita in un’oasi protetta.
CON LA COLLABORAZIONE DI: ANDREA BRUGNOLI, VANIA DI FEBO, ELENA ZANFORLIN, SIMONE CANOVA, ARMANDO TONDO, GIOVANNI DUVA 35

• Layout_N_01_P_28-52 ULTIMO 3-10-2011 16:01 Pagina 36
Pronto, manicure?
ALI FARZAT
Tra i disegnatori siriani
forse è il più popolare.
Gli hanno spezzato le mani
a causa delle sue vignette
che attaccano il regime
di Assad.
Qui è ritratto
nell'ospedale di Damasco
a fine agosto di quest'anno.
Buona guarigione, Ali!
- I regimi sostenuti dal popolo -
36
Perse le gambe ed un braccio in guerra, ora balla con la moglie.
Trottolino amoroso.

• Layout_N_01_P_28-52 ULTIMO 3-10-2011 16:01 Pagina 37
Letta fa da mediatore tra Berlusconi e Tremonti.
Gli spetta il 3% degli insulti.
37

• Layout_N_01_P_28-52 ULTIMO 3-10-2011 16:01 Pagina 38
38
Le foto di Scarlett Johansson nuda finiscono su internet.
Scusa, amore, la prossima volta starò più attento.

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Delirium
tremens
dall’esegeta del premier sul web
Uomo suona il pianoforte con il pene.
Ma ora basta parlare di Allevi.
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autoShop
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Ratzinger torna in Germania.
Aveva lasciato aperto il gas.

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arte contemporanea
PIP&POP
la transumanità
Opere Pop
Frainteso Alberto, XX secolo
Emersa il 02-03-64 a Torvaianica, l’opera
“Frainteso Alberto”, è una classica opera
in carne e ossa, altezza m. 1.80,
mocassini 44. Naturalmente è inutile
precisare che tra Frainteso e
Alberto il cognome è Alberto e il
nome rimarrà sempre Frainteso. Il
suo lavoro è lui. E lui vive incorniciato a
Rognone sull’Adda, via delle Brigate di Mario,
1. Il pomeriggio, l’opera esce di casa e va al bar
dove tutti ammirano la trasformazione cromatica del
naso che cangia da rosa pallido a cirrosi del cardinale.
Ed ecco qua, davanti a voi, un’opera di effettivo valore,
un grandissimo Frainteso. Solo intorno alle 23,
l’opera viene riportata a casa, a braccia, talora
con l’ausilio di una carriola, a volte con
dinamici calci, e deposta sul materasso
senza togliere le scarpe che gridano
“Amaro”.
Opere Pip
Manuela Arcuri, Facciona, XXI secolo
A CURA DI JIGA MELIK
Deve la sua leggenda all’ultima tendenza artistica del cinema italiano, da lei stessa lanciata: la mono-inespressione.
Lieti, la ricordiamo aderire al suo credo mono-artistico in opere quali “L'onore e il rispetto”, “Il
peccato e la vergogna”, e il recente “Sangue caldo”: l’occhio assente, la bocca
semi-aperta e la mascella protesa verso lo spettatore come un vassoio - la
sacerdotessa del fermo-immagine non batte ciglio, fedele al Prognatismo
Teatrale.
Non ci sarebbe bisogno di ricordare quello che stiamo per ricordare,
e adesso noi lo ricordiamo: la sua statua, autentico alter-ego
eretto a Porto Cesareo, con la dedica scalpellata: «Il mare di Porto
Cesareo a Manuela Arcuri». L’interpretazione della statua fu all’altezza
di quelle dell’artista, se non molto superiore. La leggenda
narra che prima di andare in mare, come atto scaramantico, i
pescatori toccassero il fondoschiena granitico della statua e che
le mogli, inviperite, abbiano abbattuto la dea di ”Carabinieri”. La
verità è altra, atroce: ad abbattere la statua fu l’Arcuri stessa, che
nel ritenere quel torso più espressivo di lei, gridò: “Che fai, me sfidi?”.
Immobile come un mobile, mobile come un immobile.
Berlusconi scartò la Arcuri perché «troppo volgare».
Si vede che di solito glielo succhiano con le posate.
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freud - edipo
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Berlusconi è uno che mantiene le promesse.
In attesa che Schicchi le lanci.

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Monsignor Babini: «Vendola pecca più di Berlusconi».
Ma almeno il culo è il suo.
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Sabina Began: «Sono comunista».
Per questo Berlusconi le faceva il culo.

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Berlusconi: «Nel 2013 non mi candido».
A ben vedere, è questa la vittoria contro il cancro.
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notte zero
DI MICHELE SANTORO
Il ritorno dei non resistenti avvenne
all'ora zero della notte zero. Ma
apparvero così inoffensivi che nessuno
si spaventò, nessuno urlò di paura, nessuno
diede l'allarme.
Prodi aprì impercettibilmente le palpebre
nei telegiornali come il vecchio nonno che
si è appisolato nella poltrona del salotto e
nemmeno lo sentivi più respirare. “La crisi è
gravissima - dichiarò -, il paese non cresce ”.
Poi fece una lunga pausa come aspettando
che l'intervistatore del tg3 e la gente a casa
concludessero: “Come abbiamo potuto
pensare di farcela senza di te?!”.
Nel frattempo Parisi, del quale negli ultimi
referendum si erano perse le tracce,
apparve miracolosamente nella foto di chi
consegnava le firme per cambiare la legge
elettorale. Sollevava a fatica uno scatolone
giusto il tempo dello scatto. Solo Nicole
Minetti si scandalizzò: “Ma come?! La
Repubblica ha tutti questi padri e continuano
a dare della puttana a me!”
Quando i non resistenti tornarono, invasero
gli studi de La7. La trasmissione della
Gruber, che aveva promesso di contribuire
a rinnovare la classe dirigente, fu
occupata senza colpo ferire da un
nucleo di vecchietti stile Cocoon ma
senza maschera.
Perfino D'Alema e Veltroni apparvero
disorientati. Avevano incassato vittorie
senza combattere alcuna battaglia, conservandosi
accuratamente per i tempi migliori
in rifugi clandestini. Adesso, però, la scacchiera
sembrava impazzita. “Non si possono
analizzare logicamente le mosse di questi
malati di Alzheimer - conclusero per la
prima volta insieme - ma dobbiamo
comunque fare qualcosa”. Perciò presero a
muovere torri, cavalli e pedoni a cazzo di
cane: “Prima non firmo, poi firmo, prima
dichiaro, poi non dichiaro, come mi si nota
di più?”.
Nel frattempo i non resistenti tornavano
sempre più numerosi; e avanzano millimetro
dopo millimetro (quasi una carica da
fermi come vecchie leonesse provate ma
altrettanto implacabili), stringendo
Berlusconi morente in una morsa senza
scampo.
Berlusconi, ormai incapace di intendere e
di volere, rantolava brandelli di verità: “
Patonza! Bunga! Fica! Bunga Bunga Ta ta”.
Oppure: “Non sono questi i nemici! Fottete
i giudici! Fottete i giornalisti! Luttazzi,
ricordatevi di Luttazzi!”. Ma nessuno aveva
più voglia di ascoltarlo. Cosi i non resistenti
si avvicinavano sempre più alla preda zoppicando
ma con feroce moderazione.
“Come si esce? Come si esce? Come si
esce?” scrivevano gli editorialisti non resistenti
sui principali quotidiani della non
resistenza. E il coro era così tragico che
Diego della Valle decise di scavalcare Luca
Montezemolo, l'amico
troppo esitante, che
riteneva un pericoloso eversore Monsieur
La Palisse. Brandendo il pensiero di La
Palisse come una clava, lo sventurato Della
Valle provò a fornire lui la risposta: “Si esce
con il governo dei capaci, quelli che guidano
sapendo tenere in mano il volante”.
Le reazioni dei non resistenti, notoriamente
incapaci a tutto, furono tremende.
Ferrara scese in campo a loro sostegno; e la
Bindi pur avendo passato una vita a resistere,
si tolse le Tod's per tirargliele addosso. A
questo punto Gad Lerner fece scendere in
campo Monti che parlò con attento dosaggio
delle sillabe e senza alcuna emozione. La
logica della non resistenza si manifestò con
la potenza devastante dell'iceberg e affondò
il Titanic: “La crisi ci impone di cambiare.
Ma quelli di sinistra (e la lega) difendono le
pensioni; mentre quelli di destra difendono
gli evasori fiscali. Per imporre i sacrifici
necessari ai due elettorati ci vuole un
governo a due mani, con la destra e con la
sinistra”. I non resistenti fecero una ola e
con l'ultimo sforzo sovrumano tesero le
braccia non solo ad Alfano ma anche a
Scajola e a Dell'Utri, insomma a tutto il
gruppone che ancora si affollava attorno a
Berlusconi fingendo l'estrema difesa. “Tutti
insieme! - cominciarono a gridare - Tutti
insieme!”. Ad essi si unirono Bersani e
Casini, Fini e Buttiglione e spremendosi
fino allo strillo Follini. Finalmente finiva
l'incubo della notte zero, la notte prima
degli esami: “tutti insieme con copia conforme
forniremo la soluzione del problema
e saremo promossi”. Di Pietro e Vendola
scuotevano la testa ancora incerti. Invece
Prodi sorrideva fino alla base dei capelli
eternamente corvini perché tutti insieme gli
altri non avrebbero potuto affacciarsi dalla
finestra del Quirinale, ma lui da solo sì.
Solo Mastella se ne stava in disparte.
Immusonito. Come se l'unico condannato a
scendere dalla locomotiva della storia fosse
lui che, in fin dei conti, ancora si sentiva nel
pieno delle forze rispetto a tutti quei rincoglioniti.
Gli si avvicinò Cazzullo del Corriere
della Sera per chiedergli a bruciapelo e
senza riguardo per la sua sofferenza: “Cosa
prova Onorevole?”. “Sono disperato. Se tutti
sono insieme come farò io a passare da una
parte all'altra!”. Poi sconsolato rivolse a terra
gli occhi tristi e trovò Scilipoti
che lo strinse forte al cuore.
46 Brunetta si è sposato. La realtà supera Fantasilandia.

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anni di cachemere
ALLARME TERRORISMO
BRIGATE
CONFINDUSTRIA
RISOLUZIONE STRATEGICA COLONNA VIALE DELL'ASTRONOMIA
Lo spettacolo indecente ed irresponsabile che molti di voi stanno dando non è più
tollerabile da gran parte degli Italiani e questo riguarda la buona parte degli
appartenenti a tutti gli schizzamenti politici.
Il vostro agire attento solo ai piccoli o grandi interessi personali o di patonza,
trascurando gli interessi del Paese, ci sta portando al disastro e sta irrimediabilmente
rompendo il culo all'Italia nel mondo.
Rendetevi conto che tanti italiani non hanno più nessuna stima e nessuna fiducia in
molti di Voi e che non hanno più nessun interesse a farsi rappresentare da una classe
politica che, salvo alcuni minchioni, si è totalmente allontanata dalla realtà delle cose
e dai bisogni reali dei cittadini. La grave crisi che ha colpito i nostri conti correnti nel
mondo, Liechtenstein compreso, impone sobrietà, eleganza, buona educazione,
ottime scarpe, senso dello Stato e amore per il proprio cicciolo, per uscire da questo
momento molto preoccupante.
Invece, purtroppo, bisogna prendere atto che solo una piccola parte dell'attuale classe
politica possiede queste caratteristiche, mentre il resto è composta da pezzenti che
non hanno nessuna percezione dei cazzi del Paese, della gravità del momento e
tantomeno di una stola di visione mondiale degli scenari futuri che ci aspettano.
Anche una parte del mondo economico del Paese (intendo quella che non specula su
mercato e di concorrenza) ha le sue gravi responsabilità della condizione in cui ci
troviamo ora: per troppo tempo ha infatti avuto rapporti anali con tutta la politica (in
base alle opportunità e alle loro convenienze del momento) sostenendola in tanti
modi, senza mai eccitarsi al grido di dolore e nell'interesse dell'Italia.
Ora la gravità della situazione impone che le componenti della società civile più snob
ed altolocate , che hanno veramente a cuore le chiappe del Paese (politici-mondo delle
imprese-mondo del lavoro) si slinguino tra di loro e si adoperino e lavorino per
affrontare con la competenza e con la serietà necessaria questo difficile momento.
Bisogna dare prospettive positive per il futuro dei rampolli, creare e proteggere posti
di lavoro e garantire a tutti i manager una vita dignitosa, soprattutto a chi ha più
bisogno.
Alla parte migliore della politica e della società civile che si impegnerà a lavorare
seriamente in questa direzione, credo che saremo in molti a dire: povero coglione.
A quei politici, di qualunque colore essi siano, che si sono invece contraddistinti per
la totale mancanza di competenza, di dignità e amor proprio per le sorti del Paese,
saremo sicuramente in molti a volergli dire: brunch.
il Compagno Scarpa
la Compagna Tubo
l’ex Compagno Marchionne, infame pentito
il Compagno Montetrenolo
Messina, realizzata pizza lunga 603 metri.
L'ho ordinata per scherzo.
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Antonella Clerici sviene alla Prova del cuoco.
«È lo stress» ha confessato ad alcuni operai Fiat.

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Cercatore di funghi ucciso da un cacciatore.
Di cercatori di funghi.
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la comica finale
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Willem: 15 e 16
Tonus: 17
Gubitosa: 18
Palomba: 19
Perini: 19, 26, 27, 41, 46 e 47
Riondino: 20
Staino: 21 e 22
Scozzari: 23
Fo: 25
Cinque: 28
Caldarella: 29 e 47
Ciaci: 30, 31 e 49
Fo + Alcatraz: 33-35
Ali Farzat: 36
Paskievicz: 40
Jiga Melik: 41
Boscarol: 42
Makkox: 43, 44 e 49
Fabbri: 45 e 49
Santoro: 46
Uber: 48
Zlatkovsky: 50
E' stata dura non poter pubblicare tutti gli
autori che avremmo voluto e che ci hanno
spedito dei bei lavori. Sono tanti e sono
bravi, da Armentaro a Leone, da Kanjano a
La Forgia, da Fiori a Spadoni, da Genovesi a
Di Giorgio, da Giulietto Chiesa a... Avremmo
potuto fare un altro Male, ma sapete com'è,
di Male ce ne sono tre, due di carta e il
Cabaret. Intanto godetevi questo.
50
Le battute di spinoza.it sono di: Stefano Andreoli, Alessandro Bonino, Duccio Battistrada, Chiara Panosetti, Riccardo Capecchi, Ivan Giannelli, Alberto Cacciarru,
Franco Sardo, Francesco De Collibus, Francesco Cocco, Francesco Dibenedetto, Massimo Grande, Gianluigi Gamba, Gigi Del Rio, Gabriele Buogo Andreella, Lorenzo Bertolucci,
Tatiana Traini, Massimo Dalla Pola, Matteo Mazzarella, Vincenzo Ricchiuto, Donato Viglione, Cristiano Micucci, Massimiliano Lai, Paolo Boldrini, Simone Magnani,
Roberto Manunta, Alessandro Clemente, Giuseppe Miccolis, Stefano Forenza, Lia Finato, Luca Badolato, Virgilio Natola, Gaspare Bitetto.

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