Kitesoul Magazine #15 Edizione Italiana

TRIP
_Sogni melanesiani
"NEW CAL STYLE"
_INDO
ITW
_Moona Whyte
Matchu
Lopes Almeida
GKA Wave & Strapless Freestyle
Rider of the Year
AVVENTURE
_500 km di pura avventura
dal Dakhla Spirit alla Mauritania
W W W . K I T E S O U L . C O M

WAVE | SURFSTYLE
Foto: Jason Wolcott
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Direttore Responsabile
Roberta Pala
roberta.pala@kitesoul.com
Redattore tecnico wave
Mitu Monteiro
Redattore tecnico freestyle
Alberto Rondina
Tecnica
Renato Casati
Photo & Video
Maurizio Cinti
Grafica
Giuseppe Esposito
Testi
Keahi de Aboitiz, Colleen Carroll, Abel
Lago, Julien Leleu, Gabi Steindl
DICEMBRE 2016 - GENNAIO 2017
BIMESTRALE
Immagini
Mariano Arias, Alexandru Baranescu,
Frankie Bee, Maxence Blanc, Bertrand
Boone, Toby Bromwich, Gilles Calvet,
Gill Chabaud, Gianmaria Coccoluto, S.
Ducandas/DIL, eyes around the world,
Ludovic Franco, Light bros creative,
Laci Kobulsky, Patrice Morin, Eyefly
Pacifique, mediahouse.one, Martin
Rendo, Svetlana Romantsova, RRD
Spain, Gabi Steindl, Lukas Stiller, Jason
Wolcott
Cover:
Rider: Raphaël Salles
Photo: Gilles Calvet
Editore e pubblicità
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24030 Ambivere (BG)
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del 15/04/2014.
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di vendita e Paese del mondo.
FEDERICO SUGONI
Editore
Manager d’Azienda
ed Imprenditore, si appassiona al
surf da giovanissimo, ma scopre
l’amore per il Kitesurf da grande
durante un viaggio alle Hawaii.
Il kite è la sua più grande
passione dopo sua figlia. Nel 2014
fonda Kitesoul Magazine.
GIUSEPPE ESPOSITO
Direttore creativo
Kiter sin da piccolo, rider per RRD
Italia, laureato in Design della
Comunciazione al Politecnico di
Milano. Con questo incarico ha
potuto finalmente unire le sue due
passioni: il kite ed il design.
ROBERTA PALA
Direttore responsabile
Fotografo sportivo dal 1997.
Kitesurfer dal 2001, negli ultimi 15
anni responsabile delle principali
testate di kitesurf. Spirito libero,
ha mollato tutto per una vita
a contatto della Natura e dello
sport. Vive a Capo Mannu, in
Sardegna, l’onda più bella
del Mediterraneo…
MAURIZIO CINTI
Videomaker
Appassionato di cinema
e fotografia. Skater, Snowboarder
e Wakeboarder, appena ha
conosciuto il kitesurf, tutto il resto
è diventato un ricordo, inizia con
il freestyle,ma ora ama le onde
grandi e potenti. La ricerca dello
swell perfetto è la sua passione.

KITESOUL MAGAZINE
Feel The Flow
RENATO “DR. KITE” CASATI
Direttore tecnico
Wave team rider RRD. Kitesurfer
dal 2000, è stato giudice ed
atleta PKRA e KPWT. Ha scritto
continuativamente per diverse
riviste di settore
negli ultimi 12 anni.Vive fra lago di
Como e Sardegna, ma sverna fra
le onde Capoverdiane.
MITU MONTEIRO
Redattore tecnico wave
Capoverdiano di Sal, Rider
Ufficiale F-One, Manera. Campione
Mondiale wave KPWT nel 2008 e
tre volte Vice Campione Mondiale.
Inizia giovanissimo con il Surf
e con il Windsurf, dopo
poco scopre il Kitesurf
e diventa amore puro.
ALBERTO RONDINA
Redattore tecnico freestyle
È il miglior esponente del
Kite Italiano nel mondo delle
competizioni, Rider Ufficiale
per Cabrinha Kites, Neil Pryde e
GoPro. Quattro volte Campione
Italiano, Campione Europeo 2010 e
terzo classificato nel Campionato
Mondiale PKRA 2012.
DANIELA MELONI
Traduttore professionista
Daniela ha vissuto principalmente
all’estero, dove ha conseguito
la laurea in Giurisprudenza e
iniziato la sua carriera. Capisce di
avere una passione per gli sport
acquatici nel 2007 quando si
ritrasferisce nella costa ovest della
Sardegna e incontra suo marito,
il kitesurfer Enrico Giordano.
Dal 2009 è una traduttrice
professionista. Amante del SUP e
fotografa amatoriale non manca
mai di fotografare o riprendere
una sessione wave di kite o SUP.

EDITORIALE
Rider Keahi de Aboitiz | Foto Jason Wolcott

La stagione Invernale è alle porte, c’è chi comincia
a tirar fuori dagli armadi i boardshorts e le lycre
colorate, le vele piccole e i boots e parte per il
Brasile, chi imballa accuratamente il surf per raggiungere
Capo Verde e il Sud Africa, chi prende il
cassonato e si prepara per il Mondiale Snowkite a
Roccaraso. La stagione che più di tutte dovrebbe
essere di “riposo”, al contrario, è la più attiva, vivace,
variegata fase dell’anno.
Anche Colleen Carroll ha scelto di trascorrere
in Brasile cinque settimane dopo la conclusione
delle competizioni del KPL di quest’anno, e
ci offre, come sempre, le sue considerazioni sul
mondo kiteboarding, in questo numero concentrate
su una profonda riflessione sull’esagerata
concentrazione di kiters nelle lagune brasiliane…
siamo forse giunti al massimo della capienza per
i paradisi del kiteboarding?
È la stagione degli allenamenti, dopo che le grandi
competizioni mondiali sono terminate, non senza
qualche colpo di scena o qualche grande sorpresa.
Il 2016 ha visto il trionfo di Matchu Lopes Almeida
al GKA, è lui il GKA Wave & Strapless Freestyle
Rider of the Year, l’abbiamo virtualmente
raggiunto per un’emozionante intervista sul suo
successo, ma anche sulla sua crescita personale,
da quel ragazzino che, nel 2011, aveva risposto
alle mie domande, incredulo e impacciato, a questo
giovane uomo, reduce da uno dei momenti
più emozionanti e gratificanti della sua carriera.
Per i grandi eventi, la finale IKA freestyle e Big
Air della World Kite League 2016, è stata disputata
in Sardegna, Italia. Lo spettacolare scenario
della Baia di Porto Pollo, ha visto sfidarsi alcuni
degli atleti del panorama internazionale, assieme
a molti italiani iscritti, che non sono mancati
a questo importante appuntamento, offrendo un
grande spettacolo.
Le imprese dei due “fratelli” di lightbroscreative,
Julien Leleu e Forest Bakker, impegnati in un affascinante
e impegnativo downwind da Dakhla
alla Mauritania. I panorami mozzafiato della Nuova
Caledonia, e di quelle onde immense che, forse,
molti di noi scopriranno in quest’articolo, in
un Paradiso che, per anni, abbiamo visto dipinto
come il paese delle lagune infinite con acqua liscia
come il vetro… L’Indonesia con condizioni impegnative,
nel viaggio di Keahi de Aboitiz…
I personaggi di questo numero, chi vive in un luogo
remoto, davanti a una delle onde più incredibili
del mondo, a Tahiti, e scivola veloce sul suo
foil, come Mathieu Fouliard, rider RRD. Una giovane
donna Hawaiana, Moona Whyte, già tre volte
campionessa del Mondo, che vive dell’Oceano e
nell’Oceano, in una perfetta simbiosi. E il più giovane
in casa Garat, Val, talento francese che punta
ai vertici del circuito mondiale freestyle.
Qualche domanda anche per il “papà” F-One,
Raphaël Salles, e sulla sua Bandit, giunta alla decima
edizione, la vela più longeva di tutto il kiteboarding
mondiale.
Aspettando l’evento mondiale snowkite a Roccaraso,
che si terrà a Marzo, alcuni leggeranno
queste pagine dalle spiagge di qualche paradiso
assolato, con vento costante sulla pelle, altri
sogneranno tra le pagine del magazine, tutti, comunque,
sempre uniti dalla stessa Kite-soul…
Roberta Pala

SOMMARIO
EVENTI + ITW
50
18
Portfolio
RIDERS COLUMN
32
Colleen Carroll
EVENTI
34
Sardinia Kiteboarding
Grand Slam
GKA Dakhla
Matchu
TRIP
66
Sogni melanesiani
"NEW CAL STYLE"
ITW
84
Mathieu Fouliard
TRIP
94
INDO
AVVENTURE
110
500 km di pura
avventura dal
Dakhla Spirit alla
Mauritania
PRE-EVENTO
118
World Snowkite
Contest 2017

ITW
124
Moona Whyte
ITW
138
Val Garat
148
ITW
Raphael Salles
BASIC STRAPLESS
154
Backroll Grab
STORY
160
La storia dietro ai
trapezi RRD
FOCUS
166
F-ONE Foil
F-ONE Furtive
RRD Emotion
RRD Obsession
ION Winter Jakets
EVENTO
180
Campionato italiano
assoluto
freestyle CKI/FIV

18
PORTFOLIO
Colin Heckroodt
RIDER: Colin Heckroodt
FOTO: Svetlana Romantsova

20 PORTFOLIO
Alberto Rondina
RIDER: Alberto Rondina
FOTO: Laci Kobulsky

22 PORTFOLIO
Jason Blanchard
RIDER: Jason Blanchard
FOTO: Mediahouse.one

24 PORTFOLIO
Set Teixeira
RIDER: Set Teixeira
FOTO: Gilles Calvet

26 PORTFOLIO
Colleen Carroll
RIDER: Colleen Carroll
FOTO: Toby Bromwich

28 PORTFOLIO
Alex Neto
RIDER: Alex Neto
FOTO: Svetlana Romantsova

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32
RIDERS COLUMN
Colleen Carroll
Abbiamo tutti sentito le storie,
visto i video e molti di noi hanno
anche visitato l'hotspot latino... il
Brasile e, in particolare, lo
stato del Cearà e la costa nordest,
LO spot kite dove andare, da
fine Settembre ai primi di Dicembre.
Adorato per i venti regolari,
come un phon, le lagune glassy,
gli infiniti downwind, i buggy
sparsi sulle “autostrade” di
spiaggia, i cocktail forti e l’antiossidante
Açai.
Anno dopo anno, i professionisti,
gli aspiranti pro-
fessionisti, e molti turisti, affollano
come greggi, le tante lagune
kite, o gli spot costieri, scelti per
trascorrere le proprie vacanze o
anche l’intera stagione autunnale,
nel paradiso fiorente dei
kiteboarders. La popolarità del
Brasile come destinazione per il
kite, continua a salire alle stelle,
attirando sempre più persone
ogni anno, nei suoi spot idilliaci.
Essendo appena tornata da
cinque settimane trascorse nella
mia laguna brasiliana preferita
e con le condizioni, di gran
lunga, più affollate che io abbia
mai visto, non posso fare a
meno di pormi una domanda…
se la popolarità stellare del Brasile
scomparisse? Se le
perfette lagune di acqua piatta
avessero superato la loro capacità
massima?
Quello che una volta era
l'ultimo paese delle meraviglie
del kiteboarding ora, a volte, si
percepisce come quando
si corre, perché si è in ritardo per
il lavoro. Naturalmente, il vento
è ancora costante, soffia tutto il
giorno con una costanza che non

The Brazilian Buzz
× Colleen Carroll ×
RIDERS COLUMN
Testo Colleen Carroll | Foto Toby Bromwich e Lukas Stiller
ha eguali, ma è abbastanza per
mantenere la crescente popolarità
dello spot? O si è arrivati
al punto in cui le lagune stanno
diventando, semplicemente,
troppo affollate?
Non c'è dubbio che le
condizioni del kiteboarding, in
Brasile, siano un gradino sopra il
resto e siano terreno fertile per
i talenti. Forse questo sovraffollamento
è semplicemente un
fenomeno simile a quello che
accade in qualsiasi popolare surf
spot, dove i locals e i riders più
avanzati, si allenano. O forse,
i kiteboarders sono semplicemente
tagliati in una foggia diversa
e assaporano il trambusto
degli spot affollati, nel concetto
del “più siamo meglio è”.
Non so che dire su cosa
accadrà per le nostre amate lagune
del Sud America, ma se
guardiamo quello che sta accadendo,
come una cartina al tornasole
per il benessere generale
del settore, direi che stiamo
andando alla grande. E chissà,
forse il sovraffollamento è proprio
la spinta di cui abbiamo
bisogno per uscire dalla nostra
zona di comfort e per prendere
un’altra strada, una volta che le
foglie iniziano a cadere… O forse
LO spot successivo è già lì, in attesa
di essere scoperto, proprio
come è successo al Brasile, solo
poco tempo fa. Una cosa che ho
imparato per certo, è che i kiteboarders
sono insaziabili, quando
si tratta di tempo in acqua
durante le loro vacanze. Così,
che sia il Brasile, o qualche spot
nuovo, il “buzz” (ronzio)… è solo
sempre più forte…

34
EVENTI
Sardinia Kiteboarding Grand Slam
Sardinia
Kiteboarding
Grand Slam
2016 IKA Kiteboarding World Championship
testo Roberta Pala | Foto Roberta Pala - Alexandru Baranescu - Foto drone Gianmaria Coccoluto

Gianmaria Coccoluto
Porto Pollo, in Sardegna, Italia, è di sicuro una delle mete turistiche più ambite per gli appassionati
di sport acquatici legati al vento. Su questa spiaggia, ogni anno, migliaia di amatori e professionisti
vengono ad allenarsi. Il vento, qui, è spesso molto forte, grazie all’effetto Venturi che potenzia le
correnti da NW su questo tratto di costa. È qui che l’IKA ha deciso di disputare la finale mondiale
dei titoli Freestyle e Big Air, certa di avere le condizioni giuste e la location perfetta, grazie anche
allo splendido supporto dello Sporting Club Sardinia, con tutto il suo staff, che hanno reso perfetto
ogni momento, fuori e dentro l’acqua. Con la defezione di Carlos Mario, fino a ora leader della
classifica, è Posito Martinez a fare piazza pulita tra gli uomini ed accaparrarsi la vittoria di tappa nel
Big Air e i titoli mondiali del Freestyle e Big Air. Grande vetrina per gli atleti italiani, reduci dal campionato
italiano assoluto freestyle, appena concluso nelle acque di Porto Pollo, e quindi numerosi in
questa finale IKA, enormi le prestazioni di Gianmaria Coccoluto che chiude al secondo posto dietro
a Tom Bridge, e di Andrea Vicari, che conquista la quarta posizione battendo, ai quarti, proprio il
futuro campione del Mondo, Posito Martinez.

36
EVENTI
Sardinia Kiteboarding Grand Slam
Il Campionato del Mondo mancava, dalle acque
di Porto Pollo, dal 2001 quando, in un tramonto
spettacolare, Julien Sudrat conquistava la vittoria
della tappa dell’allora campionato del mondo.
Sono passati 15 anni per rivedere i professionisti
del kiteboarding sfidarsi nel vento di una
delle baie più famose, soprattutto dello scenario
Europeo.
Lo Sporting club Sardinia, sottovento all’istmo
dell’Isola dei Gabbiani, in una zona di solito
assolutamente interdetta ai kite, e dedicata al
windsurf, è la sede prescelta per il campo gara.
Non sono numerosissimi gli atleti internazionali,
ma gli italiani presenti arricchiscono il tabellone
dell’evento, tra gli internazionali spiccano il giovanissimo
Tom Bridge, rientrato alle gare dopo
un brutto infortunio, Ariel Corniel, che ormai
ha fatto dell’Italia la sua seconda casa, Posito
Martinez, il futuro campione del Mondo, Hoppe,
Burgers e Lewis Crathern, leader della classifica
Big Air, grande interprete della disciplina.
Le previsioni non sono ottimali per i primi giorni,
ma il vento non si fa comunque attendere troppo
e, il 20 ottobre, comincia a soffiare nel cie-

ANDREA VICARI
Tom Bridge
lo terso e caldo dell’Ottobre sardo. Tom Bridge
mette in chiaro subito le cose, non sarà facile
batterlo, la voglia di riscatto, dopo l’infortunio
al ginocchio, è tanta per il più giovane di casa
Bridge, e i risultati non si fanno attendere.
La lotta, per la conquista del titolo è tra Ariel
Corniel e Posito Martinez, proprio Bridge frena
subito Corniel mentre, tra le donne, la brasiliana
Rosa, ipoteca già la sua vittoria con la sua pulita
e sicura prestazione, i suoi 313 e s-bend sicuri,
la rendono un’avversaria impossibile da battere
per le inseguitrici.
Nel big air, nella prima giornata, c’è stato un po’
da combattere con il vento rafficato di questa

38
EVENTI
Sardinia Kiteboarding Grand Slam
baia, difficile interpretarlo e scegliere la misura
giusta dell’ala, potenti kiteloops e pass in cielo
per i riders maschili. In campo maschile i giochi
sono aperti, sul versante femminile, la leader di
classifica Bibiana Magaji, dimostra di essere la
favorita alla vittoria.
Al quarto giorno di gara, 20 nodi e sole garantiscono
che sarà un’altra giornata intensa e che
si porteranno a casa tutte le finali e quindi tutti
i risultati. Nel Big Air donne Bibiana Magaji
domina, seguita dalla Svizzera Franziska Otth,
local acquisita di Porto Pollo, dove insegna
kiteboarding presso presso la Kite Porto Pollo
School Naish/Sporting Club Sardinia. I suoi loop
Marcus Hoppe
ad altezza stellare non hanno la meglio sulle
manovre alte e pulite di Bibiana, ma ciò le vale,
comunque, la seconda posizione di tappa e il
titolo di vice campionessa mondiale di Big Air!
Nel freestyle, la brasiliana Rosa conferma il suo
dominio con s-bend to blind, 313, back side 313
e back mobe.
La lotta è più accesa nei tabelloni maschili, nel
Lewis Crathern

Big Air, i riders sono tutti vicinissimi
con il punteggio, Crathern, il
leader di classifica, sente la pressione
di Martinez e Hoppe, in acqua
è un susseguirsi di kiteloops,
handle passes, e board off a
grandi altezze. È Martinez a conquistare
la vittoria e il punteggio
ottenuto lo manda a pari merito
con Crathern. Solo alla cerimonia
di chiusura si saprà chi è il nuovo
campione del mondo di Big Air!
Nel freestyle, Ariel Corniel è fuori
dai giochi per la conquista del
titolo, Martinez deve conquistare
almeno la quinta posizione,
ci prova l’italiano Andrea Vicari
a fermare la vittoria di Martinez,
battendolo in una spettacolare heat ai quarti e
costringendolo a disputare la quinta posizione
con l’amico Del Rosario. Solo il giorno seguente
si saprà se Posito Martinez riuscirà a portare a
casa il titolo di Campione del Mondo.
Le due finali sono Ariel Corniel contro Andrea
Vicari e Tom Bridge contro Gianmaria Coccoluto,
due italiani nelle prime quattro posizioni, un
risultato davvero importante per questi giovani
atleti. Andrea Vicari lotta manovra dopo manovra
con Corniel che ce la mette proprio tutta per
conquistare la terza piazza sul podio dell’even-
Hendrick Burgers

40
EVENTI
Sardinia Kiteboarding Grand Slam
Posito Martinez
to. Gianmaria Coccoluto, appena consacratosi
Campione Italiano a pari merito con l’amico
fraterno Gabriele Garofalo, arriva alla finalissima
con Tom Bridge con un bagaglio di manovre
potenti che ha fatto vedere in tutta la competizione,
ma la pressione della finalissima è tanta.
È un botta e risposta tra Tom e Gianmaria, spesso
con le stesse manovre, dove è l’esecuzione
a fare la sottile differenza. Il 317s di Coccoluto è
spettacolare, fino a qualche secondo dalla fine,
è di sicuro lui in vantaggio… ma il back side 315
di Tom Bridge frantuma i sogni di Coccoluto e di
tutti i tifosi italiani sul parterre.
Con il risultato delle prime posizioni già stabilito,
la penultima giornata di gare è dedicata alle heat
per assegnare le posizioni fino alla dodicesima

piazza e soprattutto con gli occhi puntati sulla
heat per la quinta posizione tra Martinez e Del
Rosario, Posito deve ottenere la quinta posizione
per conquistare matematicamente il titolo. Del
Rosario atterra quasi tutte le manovre fuori dal
campo di regata, facendo accedere Martinez
alla heat contro l’italiano Francesco Contini, il
campione italiano juniores 2016. La lotta è davvero
punto dopo punto, a soli cinque secondi
dalla fine della heat, Posito Martinez atterra un
potente 315 che gli assicura la quinta posizione
e il titolo di Campione del Mondo!
A gara ormai conclusasi e risultati di tappa ottenuti,
la giornata finale è dedicata a un po’ di free
session fotografiche per gli atleti e alla cerimonia
di chiusura dell’evento sulla Piazza Fresi di
Palau, al cospetto del sindaco Francesco Pala e
delle autorità della Capitaneria di Porto.
Mirco Babini, presidente IKA, presiede l’evento
e la consegna dei trofei per i vincitori di tappa,
Sofia Tomasoni
FRANCESCO CONTINI

42
EVENTI
Sardinia Kiteboarding Grand Slam
Posito Martinez e Bibiana Magaji per il Big
Air, Tom Bridge e Estefania Rosa per il freestyle.
Posito Martinez, Estefania Rosa e Bibiana
Magaji, grazie ai punti conquistati al Sardinia
Grand Slam, sono i World Kite Champions
2016!
L’appuntamento è, per il 2017, sempre a
Porto Pollo, quando si svolgerà una nuova
edizione del Sardinia Grand Slam.
Un’organizzazione superba, quella del patron
Giorgio Bevacqua e del suo staff. Grazie
anche a Pietro del Ristorantino, per aver
coccolato atleti e press tutta la settimana.
Il Sardinia Grand Slam è stato organizzato dalla
GLEsport con la collaborazione tecnico sportiva
dello Sporting Club Sardinia di Porto Pollo, sotto
l’egida della IKA (International Kiteboarding
Association), e con il contributo della Regione
ARIEL CORNIEL

Franziska Otth
GABRIELE GAROFALO

44
EVENTI
Sardinia Kiteboarding Grand Slam
Gianmaria Coccoluto
GABRIELE GAROFALO
ANDREA VICARI
Autonoma della Sardegna con l’assessorato al
Turismo e del Comune di Palau.
Ringraziamenti: Regione Autonoma della Sardegna,
Assessorato del Turismo, Artigianato e
Commercio, Comune di Palau, Capitaneria di
La Maddalena/Palau, GLE sport Organizzatore/promotore,
Logistica e organizzazione locale
Sporting Club Sardinia, World Sailing, IKA,
FIV, CKI, JEEP, FOX sports HD, Radio Dee Jay,
Adrenaline, Easy Jet, Operatori Porto Pollo,
Windguru, SIGG, Victorinox, Fenix, GoalZero,
Eagle Creek, Porto Pollo- sardegna wifi, Chia
Wind Club, Wavexpression.com/we.

Bibiana Magaji
Estefania Rosa

46
EVENTI
Sardinia Kiteboarding Grand Slam
FRANCESCO CONTINI
Tom Bridge
ARIEL CORNIEL

Sardinia Kiteboarding
Grand Slam risultati:
Freestyle Men:
1st Tom Bridge (ENG/North)
2st Gianmaria Coccoluto (ITA/North)
3st Ariel Corniel (DOM/Naish)
4st Andrea Vicari (ITA/Cabrinha)
Freestyle Women:
1st Estefania Rosa (BRA/Cabrinha)
2st Bibiana Magaji (SVK/Flysurfer)
3st Sofia Tomasoni (ITA)
4st Giulia Piccioni (ITA/Airush)
Big Air Men:
1st Posito Martinez (DOM/Da Silva)
2nd Marius Hoppe (GER/CORE)
3nd Lewis Crathern (GBR/North)
Big Air Women:
1st Bibiana Magaji (SVK/Flysurfer)
2nd Franziska Otth (SUI/Naish)
3rd Estefania Rosa (BRA/ Cabrinha)

48
EVENTI
Sardinia Kiteboarding Grand Slam
2016 IKA Kiteboarding World Championships Final Results
Big Air Men:
1st Posito Martinez (DOM/Da Silva) - 1855 pts
2nd Lewis Crathern (GBR/North) - 1855 pts
3rd Marius Hoppe (GER/CORE) - 1830 pts
Big Air Women:
1st Bibiana Magaji (SVK/Flysurfer) - 2000 pts
2nd Franziska Otth (SUI/Naish) - 915 pts
3rd Ines Correia (POR/North) - 915 pts
Freestyle Men:
1st Posito Martinez (DOM/Da Silva) - 2040 pts
2ndCarlos Mario (BRA/Slingshot) - 2000 pts
3rd Youri Zoon (NED/Silingshot) - 1915 pts
Freestyle Women:
1st Estefania Rosa (BRA/Cabrinha) - 2615 pts
2nd Bruna Kajiya (BRA/Airush) - 1915 pts
3rd Annabel Van Westerop (ARU) - 1855 pts
Wave Riding Men:
1st Pedro Matoz (BRA/North) - 1000 pts
2nd Filippe Ferreira (BRA/F-One) - 915 pts
3rd Sebastian Ribeiro (BRA/North) - 855 pts
Wave Riding Women:
1st Ines Correia (POR/North) - 1000 pts
2nd Milla Ferreira (BRA/Cabrinha) - 915 pts
3rd Jia Lin Hou (TPE/F-One) - 855 pts

50
EVENTI
GKA Dakhla

Matchu
Lopes Almeida
GKA Wave & Strapless Freestyle
Rider of the Year
La tappa finale di Dakhla ha consacrato il giovane capoverdiano
Matchu Lopes Almeida come il GKA Wave & Strapless
Freestyle Rider of the Year, abbiamo scambiato con lui qualche
parola su quest’ultimo fantastico anno, facendo anche
un salto nel passato, ai suoi esordi di giovane 17enne, che
usciva per la prima volta dalla sua Sal, e affrontava la sua
prima competizione.
Testo Courtesy GKA | ITW Roberta Pala
Foto Ydwer van der Heide & Ludovic Franco/Courtesy GKA

52
EVENTI
GKA Dakhla
Big Wednesday - The GKA
Wave Finals
E così volge al termine il circuito
2016 GKA Wave & Freestyle
Strapless Tour, dopo una lunga
giornata di batterie di backto-back
ecco la finale tra due
grandi, Keahi De Aboitiz (AUS)
e Airton Cozzolino (ITA). Un
vero e proprio scontro tra titani.
Le onde erano in costante
miglioramento, non appena la
marea è scesa e, non appena
Keahi e Airton sono scesi in acqua,
hanno dilagato, offrendo
15 minuti di talento su alcuni
bei set. Onda su onda per tutta
la heat, hanno messo su uno
spettacolo di abilità stupefacente
e con stili molto diversi.
Airton era tutto impegno e po-

tenza, radicale nell’attaccare il
lip, mentre Keahi, con calma,
cercava le migliori onde, per
affrontarle, con il suo fluido
stile. Alla fine, per lo spettatore,
era impossibile indovinare chi
avrebbe vinto. Dopo un'attesa
piena di tensione, Keahi è stato
incoronato il vincitore e, così
facendo, ha portato a quattro
le sue vittorie consecutive a
Dakhla. Nella finale perdenti
Paulino Pereira (POR) ha trionfato
su Jan Marcos Riveras
e ha ottenuto il terzo posto in
classifica generale. Tuttavia,
aspettavamo solo di sentire
chi sarebbe stato incoronato
il GKA Wave & Freestyle Rider
of the Year. Quando Matchu
Lopes (CV) è stato annunciato

54
EVENTI
GKA Dakhla
come il campione, dopo essere
stato drasticamente eliminato
da Keahi nei quarti di finale,
la spiaggia si è scatenata con
Matchu che era senza parole,
prima di essere issato sulle
spalle dai suoi rivali e avvolto
nella bandiera di Capo Verde.
Le quattro donne hanno gareggiato
in una mega heat alla fine
della giornata, quando il vento
era più forte e Milla Ferreira
(BRA) ha spiccato, proseguendo
ciò che aveva già mostrato a
Mauritius, mentre Kirsty Jones
(UK), un rider con una grande
esperienza di gara, ha terminato
in seconda posizione, seguita
dalla tarifeña Carla Oria
Herrera (ES) in terza posizione.

GKA Dakhla Risultati
Uomini
Donne
1 – Keahi de Aboitiz 1 - Milla Ferreira
2 – Airton Cozzolino 2 - Kirsty Jones
3 – Paulino Pereira 3 - Carla Herrera
GKA WAVE & STRAPLESS FREESTYLE
1 Matchu Lopes (Capo Verde)
GKA Wave & Strapless Freestyle Rider of the Year
2 Airton Cozzolino (Italia)
3 Paulino Pereira (Portogallo)
4 Jan Marcos Riveras (Repubblica Dominicana)
Grazie al Dakhla Attitude e all’event sponsors, Cabrinha

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ITW
Matchu Lopes Almeida
GKA Wave & Strapless Freestyle
Rider of the Year

KS_Mi ricordo ancora la prima volta che ti ho incontrato, avevi 17 anni,
era il 2011 ed eri stato invitato al Capo del Capo, la bellissima gara che si
teneva a Capo Mannu, in Sardegna, alla fine della settimana ti avevo detto
che avrei fatto un’intervista su di te… non dimenticherò mai l’espressione
quando ti ho detto che almeno sarebbero state otto pagine, quella gara
ha portato anche l’interesse di North e da lì è nato tutto. Che differenze ci
sono in Matchu 2011 e Matchu 2016?
MLA_Sììì, il mio primo viaggio fuori da Capo Verde, la mia prima gara, wow!
Che bei ricordi, me lo ricordo come se fossi ieri, e tra altro è stata una delle
più belle estati che abbia mai vissuto fino ad ora.
Allora, Matchu del 2011 haha, era un momento in cui lavoravo e studiavo,
non mi fermavo mai, di giorno insegnavo kite agli ospiti dell’Hotel Crioula
dalle 9.00 del mattino fino alle 16.30 del pomeriggio e alle 17.00 andavo a
prendere il bus per andare a scuola fino alle 23:00 di notte e al ritorno a casa
tante volte non andavo a dormire perché uscivo a ballare fino alle 3 o 4 di
notte… A parte quello che facevo, sognavo tanto di avere un sponsor che mi
potesse far diventare come Mitu nel kite, lui era e credo che sempre sarà il
mio idolo nel kite e come persona, lo vedevo strapless e mi passava la voglia
di andare in acqua a provare le mie cose per quanto era forte e innovativo.
Nei tempi eravamo sempre in tre, a fare kite, mangiare insieme, lavorare alla
scuola di Libero, uscire la sera, tante volte, quando c’erano delle condizioni
epiche, uscivamo dall’acqua che era buio… buio che non si vedeva più il
kite, tante ore dentro l’acqua senza mangiare, solo a prendere le onde, a
ridere, provando e inventando manovre nuove… momenti fantastici.
Dopo 5 anni tante cose sono successe e cambiate, anche l’altezza non è
rimasta la stessa, haha. Tanti sogni sono andati in porto, il mio passaporto
non dura neanche un anno, perché lo devo cambiare per i tanti visti e le
tante entrate e uscite in diversi paesi. È veramente bello tutto quello che è
successo e come sta procedendo, e ovviamente se non avessi con me North

58
ITW
Matchu Lopes Almeida
Kiteboarding e ION, non credo che sarei arrivato da solo a tutto questo.
Spero e voglio sempre essere quel semplice ragazzo di Santa Maria che sta
sempre a kite beach a fare kite e che è amico con tutti… però non mi droppate
le onde, ok?! haha

KS_La prima cosa che ti ha detto tuo padre dopo la conquista del titolo?
MLA_Waaa, finalmente ce l’hai fatta. Adesso posso dormire tranquillo…
KS_One Eye, cosa ha fatto la differenza, secondo te, per la vittoria? Cosa
si prova nel tubo di una delle sinistre più toste del mondo?
MLA_Per vincere là c’è voluta molta calma, e anche un ottimo piano per ogni
heat.
Quello che è successo non se lo aspettava nessuno, nemmeno io, onestamente.
Airton che esce alla seconda heat, Mitu, Paulino e tanti altri nomi forti
che escono ai quarti, non si capiva più nulla, io ho cercato di mantenere la
calma e fare quello che c’era da fare e dal nulla, così, mi trovo alle semi finali
e finali… ho detto a me stesso “dai che questa non puoi fartela scappare”.
Però è stata comunque una sorpresa.
Il tubo di Mauritius fa tremare le gambe, si si haha, però, se prendi quella
giusta che si apre davanti, fai un tubo incredibile… ma se ti chiude, aiaaaaa,
haha.

60
ITW
Matchu Lopes Almeida
KS_Quando Keahi ti ha battuto a Dakhla, quali sono state le emozioni?
Avevi fatto i conti dei punteggi o la proclamazione è arrivata inaspettata?
MLA_Come ho rosicato, haha! Però le gare sono così, perdendo impari e
perdendo o ti fai più forte, o più debole…
Keahi, è una macchina. Lo ammiro molto anche come persona, lui è stato
tre volte campione del mondo per cui non era una heat da scherzare. Allora
la heat aveva poca onda, e se non sbaglio abbiamo preso tre onde a testa e
non erano onde di misura, ero sopra di lui tutta la heat e la prima onda che
è entrata, era un’onda media e gliel’ho lasciata perché stavo sopra vento…
e quell’onda ha fatto la differenza su tutta la heat. Com’ero arrabbiato quando
ho saputo il risultato di quell’onda… Siccome non entravano belle onde,
dopo un po’ ho cambiato piano però non è bastato perchè non c’era onda.
La cosa bella e che mi è piaciuta da morire quella heat perché c’era un bel
flow là dentro e la heat era molto equilibrata per cui niente, ho perso...
Quando sono usciti i risultati della heat mi sono sentito come un beginner per
tanti fattori, primo perchè se avessi vinto quella heat sarei stato campione
del tour di diritto, senza aver bisogno di nessuno. E dall’altro punto di vista
vedevo che l’unica persona che poteva a batter Ai in finale era Keahi o forse
Paulino per cui non era ancora tutto deciso... Mi son visto la heat con un
occhio haha haha.

KS_Trovarsi avvolti nella bandiera capoverdiana, con l’amico e fratello
Airton che si complimenta con te. Quali sono state le parole di Airton e
Mitu su questo successo?
MLA_è stato un momento molto duro e pesante per Ai credo, e lo sarebbe
stato, chiunque avesse vinto. Però son rimasto contento perché mi ha fatto
gli auguri e mi ha festeggiato con tutti. Anche Mitu, o meglio IL PROF, era
molto contento, anche lui ha fatto festa ed era ubriaco, haha.
Io personalmente sono stato molto molto contento di aver messo la bandiera
del mio cuore e del mio paese lassù, sul gradino più alto del podio…
KS_Il tuo video Double Front Shove It è spettacolare, come definisci il tuo
stile sia nel wave sia nel freestyle? In quale stile ti senti più a tuo agio?
MLA_”Mamma mia”, quel trick là, quanto tempo c’è voluto per atterrarlo,
già dentro dentro la mia testa… immagina in acqua, haha. Volevo andare a
casa subito dopo aver chiuso quel trick, non ci credevo per niente.
Tutte e due le discipline mi danno un flow unico e tante volte, prima di andare
in acqua, non so se andare prima sulle onde o a fare freestyle strapless,
parlo di kite beach a Sal. Però, se sono a Ponta Preta è solo wave
riding, e niente salti.

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ITW
Matchu Lopes Almeida
KS_Essere un atleta di Kitesurfing non è facile, sappiamo bene quali
siano i costi da affrontare per gli spostamenti e tutto il resto… Dopo la
conquista del titolo, sono arrivati nuovi sponsors? Hai qualche novità
importante per il 2017?
MLA_Molto chiaramente Roby, le spese da affrontare, per andare in giro per
il mondo, sono grosse e ovviamente se non ci fosse North Kiteboarding e
ION, probabilmente oggi non sarei chi sono. Perciò faccio la massima attenzione
a quello che faccio e come li tratto.
A livello internazionale niente di niente. Però a Capo Verde mi si è avvicinata
una compagnia telefonica per cui non male dai, sto ancora vedendo che
cosa vogliano fare e che proposta abbiano per me.
KS_La tua attrezzatura, quali sono le tue scelte di materiali, nel wave riding
e nel freestyle strapless?
MLA_Ho un paio di amici che mi chiamano mister “set up” perché ho sempre
qualcosa modificato (personalizzato anche se non lo è), però sì, mi
piace avere le mie cose ordinate, nel senso che se vado a fare wave a Ponta
Preta, per esempio, voglio un tipo di pinna diversa dal normale, le due
pinne davanti più dure, quella di dietro più piccola e con più flex, la base
della pinna più larga, etc , etc, cose che alla fine fanno poca differenza, però
è sempre una differenza, e aiuta. Un altro esempio uso la corda sul trapezio
da tre anni e mi piace da pazzi.
La mia tavola preferita per wave e freestyle strapless e la Pro Surf 5’11’’
questa tavola è la morte, haha. La uso per qualsiasi condizione e va da dio.
Mi piace molto anche la Whip di quest’anno, è veramente bella. Andare con
questa tavola, in poco vento e su le onde piccole, ti da un altro flow.

KS_Di tutte le heat di quest’anno, quale ti è rimasta nel cuore e perchè?
MLA_A Mauritius, nei quarti di finale contro l’hawaiano, Reo Stevens. Un’altra
leggenda nel mondo del wave riding.
Quel giorno Reo stava molto male, usciva dalle heat e andava a dormire,
e non poteva mangiare bene, può anche essere quello il motivo per cui
ho vinto però mi ero trovato molto bene in quella heat, le condizioni erano
talmente perfette che mi sentivo al mio home spot a casa. Ritornando
alle condizioni di quel giorno, One Eye non era il top, il vento si abbassava
e saliva di continuo, e le onde erano belle, però sarebbero potute essere
meglio, voglio dire un po’ più che “head high”. Entriamo in acqua, il vento
stava calando ed era molto off shore e, come passiamo il reef per inziare la
heat, le onde si sono messe più di lato, in modo da poter arrivare al bottom
dell’onda con più facilità e surfarla tutta. Prendiamo tipo 5, 6, onde a testa,
però ogni onda era un’onda e che onda, per me era esattamente come se
fossi a casa, Ponta Preta, sunset, empty line up, e dovevo fare e usare le
stesse tecniche che faccio a casa per surfarla solo che One Eye è al contrario,
una sinistra. Che figata di heat, me la sono goduta fino all’ultimo però
mi è dispiaciuto molto per Reo che alla fine stava molto male e che non ha

64
ITW
Matchu Lopes Almeida
fatto la heat che avrebbe voluto...
KS_Il tuo rientro a casa, com’è stata l’accoglienza di Capo Verde al suo
campione?
MLA_Sono arrivato molto tardi di notte, per cui non erano tanti all’aeroporto,
però quei pochi che mi sono venuti a prendere erano sufficienti, i familiari
come mio papà, mia sorella, mia zia, alcuni amici, la Tv nazionale, la radio, e
qualche giornalista. Però, nei giorni seguenti, come uscivo da casa per andare
a comprare qualcosa o a fare colazione da qualche parte, la gente mi
abbracciava, mi davano baci, mi ringraziavano etc etc. e questo è andato
avanti per due settimane, haha.
KS_Tra tutte le figure che ruotano attorno alla tua persona, hai qualche
ringraziamento speciale che ti senti di voler fare?
MLA_Sono talmente tanti che non saprei da dove cominciare e sono persone
che devo ringraziare da quando faccio kite, windsurf, surf, bodyboard,
per cui preferisco dire un GRAZIE GIGANTE A TUTTI E PER TUTTO, DAL

" G R A Z I E G I G A N T E A T U T T I E
P E R T U T T O , D A L M I O C U O R E .
V o g l i o b e n e a t u t t i v o i "
MIO CUORE. Voglio bene a tutti voi.
KS_E ora? I progetti per quest’inverno e per la prossima stagione 2017?
MLA_Costruire la mia casa. Dare una possibilità a mio padre di continuare
e migliorare il suo lavoro artigianale che a lui piace tanto. Vivere e prendere
residenza a Fuerteventura. Fare tante gare e migliorare sempre tutto quello
che faccio.
KS_Prova a descrivere le tue emozioni per quest’anno incredibile…
MLA_Epico.
Grazie Campione!

66
TRIP
Sogni melanesiani "NEW CAL STYLE"
Sogni melanesiani
"NEW CAL STYLE"
Tra onde perfette e la laguna più grande
del mondo…
Siamo arrivati per l'alba al pass, per fare surf,
dopo esserci alzati alle 4 del mattino, aver fatto
70 km in auto e altre 6 miglia nautiche in barca,
e siamo stati accolti con condizioni meno che
medie/perfette, abbiamo chiamato lo zodiac
e siamo rientrati a riva. "Ombak" ("Onda" in
indonesiano) è stata rimessa sul rimorchio e
noi siamo andati in giro per altri 30 km lungo la
costa, per un altro scivolo da cui far scendere
la barca. Dopo aver lanciato Ombak una seconda
volta e quasi volando sopra l'acqua, per
altre 5,5 miglia nautiche, siamo arrivati ​a un
altro pass, questo ci stava aspettando vitreo
e quasi perfetto. La nozione di "checking the
surf” ha ottenuto una nuova dimensione per
me, quella mattina. Tutte le cose migliori della
vita hanno il loro prezzo...
Testo Gabi Steindl
Foto S. Ducandas/DIL, Eyefly Pacifique, Patrice Morin, Gill Chabaud, Maxence Blanc, Gabi Steindl
© Gabi Steindl 2016 www.kitegabi.com

PH:EyeFly Pacifique

68
TRIP
Sogni melanesiani "NEW CAL STYLE"
PH:Gill Chabaud
In Nuova Caledonia, se si è dipendenti dalle
onde come me, è meglio anche essere dipendenti
dalle imbarcazioni. Il piccolo paese, è
composto da un gruppo di isole - l'isola principale
("Grande Terre"), le Isole della Lealtà, l’Isola
dei Pini e una miriade di altre piccole isole – e si
trova nel cuore del Pacifico del Sud, 1500kms
a Est dell'Australia. Circondato da una barriera
corallina che si estende oltre 1.600 chilometri,
la Nuova Caledonia vanta la più grande laguna
del mondo (24.000 chilometri quadrati). Inutile
parlare, è assolutamente perfetto per il nostro
sport e un sogno per qualsiasi kiters! La laguna
è quotata, dal 2008, come patrimonio mondiale
dell'UNESCO e riconosciuto come uno dei tre
più grandi sistemi di barriera corallina del mondo.
In alcuni luoghi lungo la costa, la barriera
corallina si trova a pochi chilometri dalla terra,
in altri è a 65 km. Le onde di action per il kite, il
windsurf, e il surf, si trovano al reef-pass in mare
aperto, lungo il bordo esterno della laguna. Lì
le migliori onde si formano a causa della combinazione
dell’acqua più profonda nel canale e
l'acqua adiacente più bassa, vicino la barriera
corallina.
Il capitano James Cook ha scoperto la Nuova
Caledonia il 4 Settembre 1774 durante un suo
viaggio in Nuova Zelanda. Vide l'isola principale
e ha chiamato la sua scoperta Caledonia, che
era l'antico nome per la Scozia, perché le montagne
della parte Balade della Grande Terre, gli
ricordavano montagne simili in Scozia. La Nuo-

PH:Gill Chabaud
va Caledonia divenne una colonia francese nel
1853 e un territorio oltremare francese nel 1946.
Il personale di Aircalin, la compagnia aerea nazionale
della Nuova Caledonia - www.aircalin.com - è
stato incredibilmente disponibile all'aeroporto
di Melbourne quando ho portato i miei 85kgs di
giocattoli. Si deve arrivare preparati in Paradiso!
Non riuscivo a credere alla mia fortuna, quando
sono arrivata all’hotel "Le Meridien" - www.
lemeridiennoumea.com - l'unico hotel a 5 stelle
a Noumea, la capitale della Nuova Caledonia.
L’ufficio del turismo della Nuova Caledonia mi
ha ospitato qui per le mie prime due notti, come
un "Bienvenue" nel loro paese. Victor, il portiere,
ha avuto un grande sorriso per me e si è preso
cura cercando un noleggio che potesse avere
qualche furgone per tutti i miei bagagli. Ero così
grata, il viaggio da casa mia a Margaret River,
era durato quasi 24 ore e ora tutto quello che
dovevo fare era rilassarmi sul balcone con vista
sul giardino e far andare la mente, dalla lussureggiante
piscina all’infinito. L'hotel è proprio sui
due migliori spot di kitesurf della città, Le Meridien
Beach e Aquarêve.
Dopo essermi coccolata, la mattina, con un sorprendente
Sashimi di tonno, ero in Paradiso…
Un paese che serve pesce crudo a colazione, è
il mio posto perfetto! Con lo stomaco super pieno
per l’eccesso di cibo (normalmente non faccio
nemmeno colazione), sono tornata alla mia
stanza per mandare un messaggio a Ludo, uno
dei waveriders locali, con il quale ero già in con-

70
TRIP
Sogni melanesiani "NEW CAL STYLE"
tatto da casa. Poco dopo il telefono ha squillato
"Bonjour Gabi, ça va? Vuoi venire a fare un giro
in barca sulla laguna e, forse, un po’ di kite vicino
alle scogliere o sei troppo stanca del tuo
viaggio "?" Mi piacerebbe venire a fare un giro
Ludo, merci beaucoup!" Ero già fuori dalla porta
istantaneamente, il tempo di trovare Victor nella
lobby per chiedergli di mostrarmi la sala bagagli
per preparare la mia attrezzatura. Ho sorriso,
quando Victor, aiutato dal carrello dell’hotel, ha
portato fuori tutti i miei giocattoli, mentre Ludo
era già in attesa, con la sua auto, e la barca
pronta sul rimorchio.
La barca di Ludo è un 5.3 metri gonfiabile, con
carena rigida con un motore a 4 tempi da 70
cavalli, un genere popolare di Ocean-Wagon, tra
la gente del posto, come mi sono resa conto nel
corso del mio viaggio. 10 miglia nautiche (18,5
km) e un buon 35 minuti più tardi, siamo arrivati
al "Dumbea left", alias "Mini-Chopes", una delle
migliori onde vicino a Noumea. La corsa è stata
veloce e piuttosto “ruvida”. MI sono dovuta
aggrappare con entrambe le mani dietro Ludo
che era al volante. Con gli occhi completamente
concentrati sulla superficie dell'acqua, ho anticipato
ogni onda, assorbendo spesso impatti
piuttosto pesanti con le ginocchia. Non c'era assolutamente
alcun modo di sedersi. Quando hai
“fame” di una session in kite e la barriera corallina
è molte miglia al largo, è naturale che si voglia
andare veloce se le condizioni lo permettono...
Eravamo l'unica barca al pass. Riuscivo a vedere
la bella silhouette delle montagne di Grand
Terre in lontananza, ma in sostanza, eravamo
nel bel mezzo del Pacifico del Sud. Abbiamo ancorato
nel canale, proprio accanto al picco, per
guardare i primi set, e ho capito perché la gente
del posto lo chiama con affetto “Dumbea left”,
è una mini-versione del suo fratello maggiore a
Tahiti. Era diversa da qualsiasi onda che avessi
mai visto e surfato prima. È stato davvero difficile
afforntare quest’onda, in un primo momento,
sono onde veloci che salgono improvvisamente
"out of the blue", e portano sulla barriera corallina.
Capire come l'onda lavorava era una cosa,
l'altra sfida è stato lanciarsi dalla barca. Non
avevo mai lanciato un aquilone da un’imbarcazione
così piccola, e non posso negare che si è

trattato di un esercizio piuttosto snervante, farlo
per la prima volta. Con uno spazio appena sufficiente
per stendere l'aquilone, il kite era appeso
sopra il motore, con i tips che galleggiavano sopra
i lati della barca. Avevo gonfiato il kite, con
barra e linee già collegate a terra, in questo spazio
molto piccolo e instabile, era già qualcosa.
Ho messo il kite sulla superficie dell'acqua e mi
sono seduta su uno dei tubolari di gomma dello
zodiac. Lasciando andare la vela alla deriva, mi
sono assicurata che la vela evitasse di decollare
troppo presto o si ribaltasse. Il mio cuore
batteva piuttosto pesantemente e ho fatto un
enorme sospiro di sollievo quando, finalmente,
l'aquilone è volato in aria. Ancora seduta sul lato
della barca, ho afferrato la mia tavola, ho infilato
i piedi nelle straps, e sono partita.
Sono diventata più fiduciosa nei miei lanci, nel
corso delle settimane, e sono diventata piuttosto
esperta verso la fine del mio soggiorno. Eppure,
devo ammettere, su ogni lancio ho avuto
l'adrenalina, non a causa delle onde o per il fatto
di fare kite così lontano dalla costa, la parte
più spaventosa di tutto questo era il pensiero
PH: Patrice Morin

72
TRIP
Sogni melanesiani "NEW CAL STYLE"
che qualcosa potesse andare storto e perdere la
session, rimanendo sulla barca a guardare.
Ho sorriso, quando ho evitato l’incidente con
una tartaruga enorme, che è spuntata improvvisamente
durante l’inizio della mia session. Nel
corso del mio viaggio, la frequenza di questi avvenimenti,
mi hanno ricordato quando devi schivare
i grandi canguri mentre guidi nell'entroterra
australiano.
Un'altra esperienza piuttosto sconcertante là
fuori alla barriera corallina, vicino a Nouméa è
quando i grandi cargo o le navi da crociera, che
si stanno dirigendo attraverso il canale verso la
capitale, passano vicino al break, molto vicino...

le lunga sinistra in bikini, con le tartarughe che
spuntano ovunque, tornando verso l'isola per
un boccone da mangiare e un po’ di riposo, solo
per rifare tutto da capo, affondando in dolci sogni,
dopo una cena con qualche pesce appena
pescato cotto sul fuoco di campo, sotto un cielo
stellato, tutto sembrava come in un sogno e non
sarei mai andata via...
La Nuova Caledonia ha, in media, oltre 220 giorni
di vento l'anno. Questo spiega perché il kite e
il windsurf siano così popolari qui, è veramente
assolutamente superba per il nostro sport! Ho
progettato personalmente il mio viaggio duran-
In diverse occasioni, ho salutato il capitano, l'equipaggio
e i passeggeri di enormi navi d'alto
mare, mentre facevo kite...
Tornando a Noumea con lo zodiac, mi sono resa
conto che quello che avevo vissuto come piuttosto
"grezzo" sulla strada per arrivare a Dumbea,
era assolutamente nulla in confronto al ritorno
con la schiena al vento. Una volta che sono tornata
a casa, seduta a mangiare la cena, tutto
intorno a me stava ancora dondolando...
Ludo è stato l'angelo che mi ha portato fuori per
il mio primo ride, ed è stato anche colui che mi
ha fatto conoscere il "Nuovo Cal Style Surf Camping".
Immagina un'isola, così piccola, da percorrere
in 5 minuti. Grandi alberi verdi, ombrosi,
perfetto per metterci una tenda sotto, circondato
da acque cristalline color turchese. Eravamo
soli in questo piccolo angolo di paradiso, situato
nella laguna a solo poche miglia nautiche dal
mio spot preferito. Navigare in quest’incredibi-
te la stagione dell’off-wind (Maggio-Settembre).
Questo è il periodo in cui le onde invernali si
gonfiano, generate dai minimi oceanici meridionali.
In questo periodo, si producono onde di dimensioni
molto più grandi che in Estate.
Tenia è "il" luogo dove essere quando è il mare
sta pompando, una perfetta sinistra che può

74
TRIP
Sogni melanesiani "NEW CAL STYLE"
avere le onde più grandi della Nuova Caledonia.
Semplicemente, non vedevo l'ora di vedere
il set-up di Tenia e la sua onda. Incastrati in un
piccolo zodiac con due surfisti, il fotografo, tutta
la mia roba, la fotocamera e la vela, era già un'esperienza
in sé. "La missione", 70 km di auto e
poi un buon 25 minuti di barca-ride, rende tutto
ancora più eccitante. Non ci sono telecamere,
né boe swell o tutti i dati "live" che si trovano
on-line. L'attesa e l'adrenalina di uscire con la
barca, è una vera e propria corsa. Nel corso
delle settimane in New Cal, le previsioni locali
si sono rivelate le più inaffidabili che abbia mai
incontrato, cambiando in maniera drastica, nel
corso di 24 ore. Ci siamo detti, per scherzo, che
forse i meteorologi locali decidono il tempo con
la tecnica del gioco della carta, sasso e forbici...
Anche quel giorno, l'ufficio meteorologico ha
sbagliato e, al posto del previsto vento di 18
nodi da Sud Est, abbiamo trovato un break liscio,
con cielo coperto. Grazie a Dio, avevo la
mia tavola da surf e ho surfato per quasi quattro
ore, quel giorno.
In stand-by per il prossimo swell per Tenia, ho
deciso di andare fino sulla costa occidentale e
controllare Bourail, un altro degli spot surf del
paese. Bourail è anche sede di Poe Beach, uno
dei migliori spot kite di acqua piatta. Vanta un’enorme
laguna poco profonda, nelle acque splendidamente
colorate, dove ci si può accampare
proprio sulla riva. Ho soggiornato al Nekweta
Surf Camp a Roche Percee, l'unico spot di surf
in New Cal che in realtà è sulla costa, ma rompe
solo quando ci sono grandi swell (un paio di volte
all'anno) e io ero in buone mani. Manu Hernu
è la quinta generazione locale, surfista e pescatore,
e ha costruito il surf camp, un autentico
piccolo albergo da zero e tutto a mano, 9 anni
fa. È l'uomo, che conosce tutti gli spot giusti per
il paddle, snorkeling o per pescare. La sua bella
moglie Stephanie cucina i piatti più incredibili
per gli ospiti. Molte specie di tartarughe vengono
sulle spiagge di Bourail e Roche Percee nella
stagione riproduttiva (da metà Novembre a fine
Febbraio) per covare le uova. Una tartaruga depone
100-120 uova in una sola volta, che rimangono
per 75 giorni nella sabbia. Il ciclo di vita di
queste tartarughe è davvero notevole. I piccoli
viaggiano fino alla costa del Cile e del Perù, pri-

ma di tornare alla zona in cui sono nati, quando
hanno circa 29 anni di età e iniziare a riprodursi
per la prima volta loro stessi.
Tenia ha diramato un’altra “allerta”. Quando siamo
arrivati al break, c'erano due barche ancorate
con un paio di windsurfisti che già avevano
rotto tutta l’attrezzatura. Cielo azzurro e barre
pulite stavano colpendo la barriera corallina in
modo superbo. Non dimenticherò mai la session
in kite su onde così pulite e perfette, con un
sorriso enorme in faccia, fino a poco prima del
tramonto. Era giunto il momento di fare i bagagli
e dirigere la barca verso la zona sicura, prima
che facesse buio.
Lanciarsi dalla barca è diventata praticamente
una routine quotidiana, proprio come lavarsi i
denti. E, non prendendo in considerazione il
tempo per dormire, ho passato molto più tempo
sulle barche e in acqua, piuttosto che sulla terraferma.
In New Cal non si parla dell’auto che
si sta guidando, è tutta una questione di barca.
Per gli amanti dell’Oceano, del vento e dell’onda,
che cercano di essere liberi e di godere gli
elementi di Madre Natura, un’imbarcazione è
assolutamente "must-have-essential", ovvero,
indispensabile.
PH: Patrice Morin

76
TRIP
Sogni melanesiani "NEW CAL STYLE"
PH:Gill Chabaud
Non mi ci è voluto molto per farmi un sacco di
nuovi amici e sono sempre riuscita a trovare un
passaggio alla barriera corallina. In ogni caso,
ci sono diversi operatori di taxi-barca che vi
possono portare alla barriera corallina o le isole.
La compagnia di taxi-boat "Bouts d'Brousse"
è specializzata nella navigazione a Tenia e
Ilot Tenia, un'isola da sogno a pochi chilometri
a nord del pass della barriera corallina. Un
camping-spot popolare per i kiters, surfisti e le
famiglie, con una sorprendente acqua piatta su
tutti i lati.
Poi è arrivato il "giorno dei giorni", spuntato sulle
carte del tempo, un periodo di grande groundswell
con venti perfetti e onde di oltre 4 metri.
L'attesa e l'eccitazione erano enormi e il giorno
si presentava come assolutamente epico.
Anche Patrice Morin, un fotografo-leggendario,
esperto della Nuova Caledonia, la cui schiena
non gli permette più di poter fotografare dalla
barca, è venuto fuori in elicottero, per catturare
l'azione dall'aria. Ancora dondolante, e assolutamente
esausta, l’emozione e l'adrenalina di
questa session mi hanno tenuta distesa, sveglia,
nel letto, non riuscendo a dormire per molte
ore, quella notte.
In una bella giornata di sole, mi sono incontrata
con mio compagno di team North, Re dell’Old
School e local della Nuova Caledonia, Tom Hebert.
Abbiamo preso la sua barca per andare a
Ilot Maitre (Master Island), una riserva naturale e
un vero paradiso freestyle, situato a sole 3 o 4

miglia nautiche dalla costa di Noumea, con acqua
profonda alla vita e con la possibilità di fare
kite, con tutte le direzioni del vento. Le scuole
e i freestylers si affollano qui nelle giornate di
vento, e non potevo credere a quanti aquiloni
fossero in aria!
Il giorno che ho trascorso a esplorare il terreno
di terra rossa della regione del Great Sud, è
stato assolutamente magico. Ho noleggiato una
mountain bike nel Parco Provinciale Blue River
("La Rivière Bleue"), a circa un'ora di macchina
da Noumea, e ho anche avuto la fortuna di avvistare
un Cagou, un uccello endemico e l'emblema
della Nuova Caledonia, che non può volare
e il cui canto suona come un abbaiare.
Non potevo non visitare l'Ile des Pins (Isola dei
Pini), anche soprannominata l'île la plus proche
du paradis ("l'isola più vicina al Paradiso"), e di
certo non vi pentirete del volo di 25 minuti verso
l'isola. L'Isola dei Pini è un gioiello naturale
mozzafiato, con uno scenario strabiliante, nelle
acque di un azzurro che quasi fa male agli
PH:EyeFly Pacifique

78
TRIP
Sogni melanesiani "NEW CAL STYLE"
occhi. Come suggerisce il nome, l'intera isola
è ricoperta da fitte foreste di pini, che arrivano
fino a 50 metri. Nuotare nella "piscina naturale"
di Baie d'Oro (la baia Oro) in colori che non si
potevano nemmeno ottenere con Photoshop, in
un paesaggio incorniciato da pini enormi, è stato
totalmente surreale. Un'altra mattina, ho fatto
un viaggio di tre ore a vela su una delle piroghe
tradizionali (canoe), scolpite dal tronco di un albero
di pino, nella magica baia di Upi. Un mini-Stonehenge,
con totem con incisioni tribali,
raffiguranti animali selvatici e uccelli nella baia di
St-Maurice, assolutamente affascinante. Il kitesurf
è vietato sull'isola, tuttavia, è possibile chiedere
il permesso alle tribù locali. L'ultima notte
a Isla des Pins, ho festeggiato con la specialità
locale, una dozzina di enormi Île escargots des
Pins '(lumache) e un bicchiere di vino francese.
La “vita da isola”, della Nuova Caledonia, è diversa
da qualsiasi altra parte del mondo che abbia
mai provato. Un’isola civile in stile piuttosto
occidentale, che, nonostante l'invasione, la colonizzazione
e la decimazione delle popolazioni
tribali attraverso la schiavitù e le malattie introdotte,
ha ancora una grande quantità di cultura
indigena. Lo stile francese s’incontra con vibrazioni
Rasta-man, e questo mix speciale crea
un interessante pot-pourri di Euro (soprattutto
francesi) e abitanti della Melanesia, con le loro
diverse abitudini e lingue (si parlano ancora 33
lingue native).
Il popolo Kanak sono gli indigeni della Nuova
Caledonia. Comprendono poco meno della
metà della popolazione totale di 250.000 abitanti.
La costa orientale è, dove si può sperimentare
la vera cultura Kanak. Ho trascorso quasi
una settimana intera a esplorare questo territorio
e campeggiarvi. È una zona autentica e non
sviluppata, la costa è una serie di piccoli villaggi,
con molte tribù tradizionali e lussureggianti,
montagne verdi che scendono direttamente nel
Pacifico. Più umido è il resto dell'isola, un ambiente
tropicale che vanta cascate maestose,
come quella di Tao, valli lussureggianti, grandi
fiumi ed estuari ovunque. Il famoso Poule de
Hienghène, una strana piccola isola che sembra
una chioccia, è una delle attrazioni della zona
intorno a Hienghène, il centro culturale della costa
orientale. Per lo più il Kanak, è noto per le
sue scogliere di lindérlique, formazioni calcaree
nere. Uno dei simboli più drammatici lungo la
costa nord-est è la foce del fiume Ouaième, l'ultimo
fiume senza ponte nel paese che si attraversa
con un autentico ferry.
La società Kanak è organizzata intorno a clan o
tribù, che sono entrambe sociali e spaziali. Ho
deciso di trascorrere la mia ultima luna piena
con loro, per immergermi completamente nella
loro antica cultura. Ho scelto la "Tribu Tiendanite",
la tribù di Jean-Marie Tjibaou, un uomo
straordinario per la storia della Nuova Caledonia,
uomo politico e leader del movimento per
l'indipendenza Kanak, assassinato nel 1989.
Quando si visita o si rimane con una tribù, è un
gesto abituale, portare un regalo. Si può dare
un pezzo di Manou (un pezzo di materiale co-

PH: Patrice Morin
lorato), spesso insieme a 500 franchi francesi
del Pacifico oppure 1000 CFP. Più che l'oggetto
stesso, è il gesto che conta. In quel momento
siete i loro ospiti, e questo ti proteggerà. È stato
un privilegio, per me, consegnare il mio regalo al
secondo capo della tribù, Felix Tjibaou, il cugino
di Jean-Marie. La cottura dei pesci sul fuoco
con i bambini e poi cadere in dolci sogni, cullata
dai suoni del fiume nella foresta pluviale, che si
sentivano fuori dalla mia piccola capanna, è un
altro ricordo indimenticabile del mio viaggio attraverso
il Paradiso della New Cal.
Un’ultima avventura prima di partire. Due relitti
sulla barriera corallina esterna.
Ho notato uno di loro in lontananza durante la
navigazione. Per prima cosa ho pensato che
fosse un'isola. La storia dietro i due relitti, "Ever
Prosperity 1 + 2" è divertente, e piuttosto insolita.
Erano navi gemelle ("navi Liberty"), con lo
stesso nome e la stessa base a Monrovia, in
Liberia. Il primo “Ever Prosperity” è finito sulla
barriera corallina della costa occidentale, nel
1965. Il secondo, ha fatto esattamente la stessa
cosa, nel 1970. È stato lo stesso capitano, un
uomo coreano, al comando di ogni nave al momento
del naufragio! Sono andata a vedere uno
dei relitti da vicino, con il mio aquilone.
La Nuova Caledonia è assolutamente abbagliante
e non c'è dubbio che abbia trovato il paradiso
dei kiters. Questo paese è la perfezione
per le condizioni! Le condizioni di laboratorio di
Perfect Wave, la vita da barca, le acque cristalli-

80
TRIP
Sogni melanesiani "NEW CAL STYLE"
PH:Gill Chabaud
ne della laguna, il surf con le tartarughe su onde
glassy, la bellezza della natura, i pini di 50 metri
di altezza che crescono ai margini delle acque
più luminose che abbia mai visto, la deliziosa
cucina francese e melanesiana, le vibrazioni tribali,
e tante nuove amicizie, questi sono solo
alcuni dei ricordi che ho portato via da questo
viaggio, che resterà nel mio cuore, per il resto
della mia vita.
Gabi Steindl
www.kitegabi.com

INFO
Al contrario di molti paesi del
Sud del Pacifico, nell’ambito
del turismo, la Nuova Caledonia
è, con circa solo 100.000
turisti l'anno, ancora nella sua
infanzia. Così ci si può trovare
spesso da soli nelle escursioni
nei parchi nazionali, nei punti
panoramici, e anche in acqua!
Come quarto fornitore al mondo
di nichel, l'industria mineraria
è il settore più importante
dell'economia locale e costituisce
gran parte della ricchezza
dell'isola (uno dei più alti redditi
medi pro capite del Pacifico).
COME ARRIVARE
AIRCALIN è la compagnia aerea
nazionale, che offre voli per
la NC da molti aeroporti internazionali,
come da Parigi, ad
esempio, in codeshare con
Airfrance. L'aeroporto internazionale
della Nuova Caledonia,
Tontouta, si trova 52 km a nordovest
della capitale Nouméa. In
alternativa, ci si può imbarcare
con Aircalin a Brisbane, Sydney,
Melbourne. Ci sono anche
voli da varie nazioni del Pacifico,
come dalla Nuova Zelanda
e dal Sud-Est asiatico.
Prenotate su
www.aircalin.com
VISTO
Non necessario per soggiorni
fino a tre mesi per la CEE, Stati
Uniti, Australia, Nuova Zelanda,
Giappone e Corea del Sud.
COME MUOVERSI, MONETA
& COSTI
La Nuova Caledonia, generalmente,
non è una destinazione
molto economica, e può
essere piuttosto cara, tuttavia
può anche non essere super
costosa! Basta comprare una
tenda e fare una vacanza con
auto e campeggio. Ci sono un
certo numero di società di noleggio
auto e innumerevoli (e
tanti sono incredibilmente belli,
molti anche gratis!) campeggi
sugli spot in tutta l'isola. Invece
di andare nei ristoranti,
potete prendere sushi fresco e
deliziose baguette francesi dal
supermercato o in molte stazioni
di servizio!
Taxi-Boat Company, specializzata
nei viaggi a Tenia: Bouts
d'Brousse, li trovate su Facebook.
ALLOGGIO
Più economici degli alberghi
sono i "Gîtes", che sono alberghi
o case di self-vacanze
(case, bungalow, chalet ecc), in
affitto. Da non perdere il soggiorno
in una casa tribale!

82
TRIP
Sogni melanesiani "NEW CAL STYLE"
Le mie personali raccomandazioni:
Grande Terre:
Le Meridien Noumea
www.lemeridiennoumea.com
Nekweta Surf Camp
www.nekweta.com
Isle des Pins: Gite Nataiwatch
www.nataiwatch.com
TEMPO
La Nuova Caledonia ha un clima
semi-tropicale. Tra Ottobre
e Marzo, "Les Alizés", gli Alisei,
soffiano costantemente come
un orologio (15-25 nodi).
In Estate, la temperatura media
del mare è sui 27 ° C, quindi
tutto ciò che serve è un pantaloncino
e una lycra. Anche
in Inverno (Aprile-Settembre),
l'acqua è ancora intorno a 22
°C, in modo da portare una
muta leggera.
BUONO A SAPERSI
Sarebbe ideale fare un corso
accelerato di francese, prima
di andare! Per fortuna io ero
fluente in francese all’Università,
e mi sono ricordata qualcosa…
In alcuni spot ci può essere un
forte localismo nel surf. Una
volta che sarete arrivati, lo scoprirete
subito, più semplice
evitarli, ce ne sono molti altri.
Siate sempre comunque rispettosi
nei confronti dei locals
in ogni spot!
Molte più informazioni utili
sono disponibili sul sito web
dell’ufficio del turismo NC:
www.visitnewcaledonia.com.

84
ITW
Mathieu Fouliard
M a t h i e
Testo e foto Courtesy RRD

Nome:
Mathieu Fouliard
Nazionalità:
Francese
Data di nascita:
23 marzo 1973
Residenza:
Tahiti
u F o u l i a r d
Discipline:
Sup, surf, windsurf, foilsurf, bodysurfing...
Miglior manovra:
Big bottom turn
Attrezzatura preferita:
iWave V2, Dolphin Foil
Spot preferito:
il mio home spot, chiamato Jecko, a Tahiti
Hobby:
fotografia, musica
Facebook:
Mathieu Fouliard
Instagram:
Mathieu Fouliard

86
ITW
Mathieu Fouliard
Dove sei cresciuto?
MF_Sono cresciuto in Africa fino ai 18 anni.
Quanto tempo fa hai
deciso di trasferirti a
Tahiti, e perché?
MF_Quando avevo 18 anni mi sono trasferito
a Tahiti con la mia famiglia e non ho mai
più lasciato questo posto.
Come è la tua
settimana, di solito?
MF_Per prima cosa controllo le previsioni
per organizzare le mie diverse attività. Poi
cerco di passare del tempo con mia moglie,
gli amici e i nostri cani che amano nuotare
con noi fino alla barriera corallina e ritorno.
Che cosa fai per vivere?
MF_Niente, mia moglie lavora duro. No, sul
serio, ho la fortuna di avere un budget da
rider, con RRD.
Quando sei diventato
un fotografo
professionista e da chi
hai imparato?
MF_Ho iniziato con la fotografia d'azione
con la prima GoPro Hero, un paio di anni fa.
Poi ho migliorato le mie capacità, facendo un
sacco di foto di tutti i giorni, cercando nuovi
punti di vista con background differenti. Poi
ho avuto la mia prima Nikon e ora, insieme a
mia moglie, impariamo come usarla.

Soffri mai di “febbre
da isola”, per cui devi
tornare sulla terra
ferma?
MF_No mai e poi mai, amo la mia vita dell'isola
e quando vedo le notizie internazionali
in TV, ciò mi fa molto male.
Cosa ci puoi dire dei
locals?
MF_I Polinesiani sono sicuramente delle
persone stupende, amichevoli e rilassate. Tutti
i miei amici qui sono dei puri watermen, e
hanno un grande rispetto per l'Oceano.
Hai una moglie e/o
figli?
MF_Condivido la mia vita con una bellissima
sirena sudamericana, due gatti e i nostri
cani. Per i bambini... ci stiamo lavorando…

88
ITW
Mathieu Fouliard
Lasci mai l'isola per
visitare parenti e
amici? O ti vengono a
trovare?
MF_A volte, mi piace viaggiare in USA o in
Europa per andare a trovare i miei amici e
scoprire altre culture e cibo. La gente non
viene spesso qui da noi, a causa del prezzo
elevato del biglietto aereo.
Parlaci delle diverse
condizioni e le
stagioni... quando è il
periodo migliore per il
kitesurf?
MF_Il periodo migliore per il kitesurf è sicuramente
tra Agosto e Novembre, con un forte
vento e qualche grande swell da Sud. È anche
il momento più soleggiato prima della stagione
delle piogge.
Qual è il tuo sport
preferito come
Waterman se dovessi
scegliere?
MF_Il foiling, in più modi diversi, come kitefoiling,
foilsurfing, windfoiling...
Peschi tu stesso la tua
cena?
MF_No, lascio che sia il mio cane Coca a

farlo per me.
Raccontaci di più sul
kitesurf a Tahiti, che
consiglio daresti, alle
persone, per venire a
Tahiti per una vacanza
kite?
MF_Tahiti è una destinazione per riders avazati.
La direzione del vento, e l'intensità, sono
sempre diverse. Inoltre, non ci sono molte
spiagge per far decollare il kite. C’è bisogno
di essere sicuri là fuori quando si è sul lato
della scogliera.
La tua miglior session
di sempre?
MF_La famosa onda di Teahupoo regala sempre
dei bei ricordi quando la si surfa. Grande
e rumoroso tubo.
C’era il rischio di
farsi male quando siete
andati su Teahupoo con
l’enorme megairsup di
RRD?
MF_Avevamo la massima sicurezza in quella
giornata, con una moto d'acqua, e una buona
squadra di soccorso.

90
ITW
Mathieu Fouliard
Hai mai partecipato a
una gara? Qual è il tuo
miglior risultato?
MF_No mai e poi mai, ho solo voglia di vivere
ciò che faccio, e superare i miei limiti.
Qual è la tua
attrezzatura
preferita?
MF_Amo il MK8 PASSION, è davvero un
buon aquilone freeride, associato al nuovo
Dolphin Foil.
Qual è il tuo spot
preferito?
MF_La grande laguna di Mataiea, vicino a
casa mia, pura acqua chiara cristallina, con
uno sfondo impressionante.
Quali sono i tuoi
obiettivi per il 2017?
MF_Più avventure e più scatti, non vedo
l'ora di scoprire tutti i nuovi giocattoli e le
innovazioni per il 2017.
Come vedi l’evoluzione
del kitesurf tra 10
anni?
MF_Più donne, surfisti e probabilmente più
un’evoluzione della struttura del kite con
carbon slats?
Il foil è il futuro?
MF_Sì, grazie anche alla nuova generazione
come il Dolphin, i foil sono davvero facili
da guidare.

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94
TRIP
Indo
testo Keahi de Aboitiz
foto Jason Wolcott

Nel corso degli anni, l'Indonesia è diventata uno di
quei posti sui quali posso, di solito, contare. Per quasi
quattro anni di fila, sono stato sempre lì in Settembre/Ottobre
e non mi ha mai deluso Non c'è nessuna
reale previsione di vento, ma se si va una settimana o
due, durante l'alta stagione, è garantito che si possano
avere buone condizioni, soprattutto se si va durante
uno swell. Certo, alcuni anni il vento è un po’ strano,
ma si può sempre contare su un paio di giorni buoni
per ottenere il meglio e navigare bene. Siamo partiti,
in questo viaggio, con grandi aspettative, e ho iniziato
a imparare che ciò può essere un problema. Matt e io
abbiamo fatto alcuni viaggi sorprendenti in passato, e
anche se era la prima volta per Moona, aveva visto abbastanza
foto per sapere che cosa avremmo potuto trovare
lì…
trip

96
TRIP
Indo
Era diventato quasi una
routine per noi in passato,
vedere uno swell, partire
con attrezzatura da kite e
tavole da surf e ottenere
il meglio di entrambi
i mondi. La maggior parte
dei giorni, di solito,
è scandita dal surf per la
maggior parte della mattina
fino a quando il vento
arriva, circa alle 11:00,

quindi fare kite a partire
da mezzogiorno, stare in
acqua fino alle 20:00, e
ripetere tutto di nuovo il
giorno successivo. Certo,
c’erano stati casi strani,
dove il vento non aveva
cooperato completamente,
ma avevamo sempre ottenuto
qualcosa e alla fine la
sensazione era sempre stata
dell’aver avuto ciò che
eravamo venuti a cercare…
Purtroppo, questo non è
stato uno di quegli anni.
Guidare in città e vedere
come tutto fosse verde,
probabilmente ci avrebbe
dovuto dare l’idea di ciò
che stava per accadere.
Chiunque abbia trascorso
del tempo in Indo, sa che
tende a essere molto secco
in quei mesi invernali e, a
essere onesti, sono abbastanza
sicuro di aver visto
la pioggia circa 5 o 6 volte
nei viaggi precedenti.
Eppure, siamo andati avan-

98
TRIP
Indo
ti, sperando per il meglio.
Questa particolare area
dell’Indo ha sempre avuto
un proprio sistema meteorologico
strano e ancora
oggi, devo ancora capire
quale modello funzioni, per
il vento, in quella zona.
Mai nella mia vita sono
stato così confuso su ciò
che il vento avrebbe o meno
fatto su uno spot.
Mi è stata fatta la stessa
domanda tante volte: "Pen-

si che ci sarà vento oggi?"
E la risposta è sempre la
stessa: "Lo spero, ma onestamente
non lo so."
Ogni anno abbiamo cercato
nuove teorie, ma senza alcun
risultato. Ho fissato
la linea di vento che si
trova 200 metri al di là
del break, e che non arriva,
ormai, spesso, per cui,
ormai, sono diventato grato
quando accade… Sembra agire
in un modo totalmente suo

100
TRIP
Indo
in questa zona e, in ogni
caso, in un mondo regolato
dalle previsioni, a volte
non sapere, fa sì che quando
accade, sia davvero molto
meglio.
Ogni giorno di questo viaggio,
il tempo ha giocato
con noi. Abbiamo avuto
un paio di giorni di vento
perfetto senza onda e poi
giorni di onda grande senza
vento. La maggior parte dei
giorni è iniziata guardan-

do il cielo per capire cosa
stesse accadendo, poi una
grande nuvola nera arrivava
da dietro le montagne a
uccidere il vento proprio
mentre stava iniziando a
salire. Per quanto mi dispiace
ammetterlo ci siamo
rotti le scatole in questo
viaggio, ma in un certo
senso è stata quasi una
benedizione, sotto mentite
spoglie. In pratica non
abbiamo avuto vento sullo
spot principale per due
settimane in modo che ciò
ci ha costretto a esplorare
la zona un po' di più e
andare al di fuori delle
nostre zone di comfort. In
fondo, abbiamo dovuto solo
fare qualche giro sui nostri
motorini, per trovare
vento.
Ogni giorno, dopo aver visto
che non c’era vento
nello spot principale,
abbiamo caricato i nostri
aquiloni e le tavole
e siamo andati in giro,
per trovare un nuovo spot.
È bello guidare lungo la
strada quasi completamente
ricoperta di cespugli su
entrambi i lati, schivare
le capre nel mezzo della
strada, e passare attraverso
piccoli villaggi con
i bambini locali che giocano
con aquiloni fatti in
casa. Raggiungendo la costa,
abbiamo visto che il
vento era sempre più forte.
Abbiamo cercato e trovato
alcune onde divertenti che
non avevo conosciuto gli
anni precedenti. Non erano
perfette, ma erano comunque
divertenti. E ogni
giorno, la grande nuvola
ci avrebbe spinto oltre le
montagne, a cercare nuovi
spot. La maggior parte
delle nostre session si è
conclusa con la pioggia,
facendoci rientrare a malapena
in spiaggia. Abbiamo
dovuto tirar fuori il massimo
da ogni session perché
sapevamo che sarebbe potuto
finire tutto da un momento
all’altro. Dopo la morte
del vento, avremmo dovuto
guidare la moto di nuovo
per tornare a prendere
le nostre tavole da surf e
andare a fare surf con condizioni
perfette. La giornata
si è conclusa, ogni
volta, con una Bintang, a

102
TRIP
Indo
parlare di tutte le ragioni
che ci venivano in mente,
e che avrebbero reso la
giornata seguente, sicuramente
ventosa. Non c’è mai
stato vento come speravamo.
Le settimane sono passate e
non abbiamo mai avuto una
session magica. Era giunto
il momento di prepararsi
al ritorno, ma sentivo
che saremmo dovuti restare
ancora… Convincere Jason a
prolungare il viaggio, non

è stato facile, perché le
aspettative di avere vento,
erano davvero molto basse…
Abbiamo aspettato e sperato
e, quando le onde sono
finalmente arrivate, ​è stato
ciò che di più perfetto
abbia mai visto. Con un
periodo più lungo e una
direzione migliore del moto
ondoso, si gestiva la dimensione
molto meglio del
solito e abbiamo guardato
i tubi perfetti esplodere
sulla scogliera, uno
dopo l'altro. La mancanza
di vento ci ha fatto ammirare
queste onde, che si
srotolavano, perfette, senza
nessuno che le potesse
surfare. Proprio come ogni
altro giorno, lentamente
è arrivato più vento, non
appena la nuvola ha iniziato
a formarsi. Era ancora

104
TRIP
Indo
troppo leggero, ma sapevo che
dovevo provare, così sono andato
fino alla barriera corallina,
sperando di poter ottenere
una sorta di finestra, buona
a prendere qualche onda, non
avevamo bisogno di molto, solo
un paio di onde, per tornare a
casa con la sensazione di aver
portato a termine ciò per cui
eravamo partiti.
Questo giorno lo potrei annoverare
come uno dei momenti più
difficili che abbia mai avuto,
per una session, nella mia
vita. Con circa 10 nodi, sono
saltato fuori dalla barriera
corallina e ho fatto body
drag verso l’onda, Jason era
su una barca nel canale, per
vedere di scattare qualcosa.
Non c’era abbastanza vento
per risalire di bolina, ma le
onde erano perfette, aspettavo
la barca per risalire e
tornare in posizione, mentre
restavo lì ad attendere, pensavo
a quanto fosse stupido

ciò che stavo facendo… Andavo
avanti e indietro a body
drag, per aspettare un set
decente, con il vento sufficiente
a far stare in volo
il kite, fortunatamente per
me, avevo già avuto esperienze
simili gli anni passati,

106
TRIP
Indo
ma questa volta, il vento era
molto più leggero, e lo swell
molto grande, non avevo idea di
come sarebbe andata a finire…
Quando vedevo una serie bella
solida, facevo fare un bel loop
all’aquilone e cercavo di prendere
l’onda, ma il vento era
ancora troppo leggero e l’angolazione
appena sufficiente a
mantenere la vela in aria, mi
sono trovato ad essere sputato
fuori da un’onda assolutamente
perfetta. Quell’onda era
già valsa la pena del viaggio,
ma non mi bastava. Con il passare
delle ore, il vento aveva
cominciato a prendere un nodo
o due, tanto per rendermi in
grado di risalire in body drag
a prendere qualche altra onda,
fino a che la nuvola nera non
avesse fatto morire il vento…
Onestamente eravamo contenti,
abbiamo dovuto lavorare duro,
ma alla fine abbiamo realizzato
ciò per cui eravamo venuti.
È incredibile ciò che si prova
su un’onda perfetta, e rifarei
tutto in un baleno…
Anche senza l’ultima session, è
stato comunque un viaggio epi-

108
TRIP
Indo
co, ci ha fatto capire e prendere
coscienza di ciò che può
accadere in un viaggio. Abbiamo
fatto surf, esplorato aree sconosciute
e, in ogni caso, avuto
un viaggio epico. Come kiters,
sappiamo che abbiamo a che fare
con Madre Natura, e non possiamo
mai sapere con certezza
ciò che accadrà. Le previsioni
possono dare un’indicazione,
ma non è un qualcosa su cui
si possa sempre contare. Non
sono tornato a casa, completa-

mente soddisfatto, ma ciò non
vuol dire che non abbia voglia
di tornare qui un’altra volta.
Una cosa che ho capito, da
questo viaggio, è che non puoi
dare nulla per scontato e che,
quando il tempo ti fa un “tiro
mancino”, puoi sempre uscire
dalla tua zona di comfort, ed
esplorare…
Ci vediamo alla prossima,
Indo...

110
avventure
500 km di pura avventura dal Dakhla Spirit alla Mauritania
Testo Julien Leleu
Foto eyes around the world, Mariano Arias,
RRD Spain, Light bros creative

500km
di pura avventura
dal Dakhla Spirit
alla Mauritania
con Julien Leleu e Forest Bakker
Cercatori di avventura
Credo che sia molto importante, di tanto in tanto, sfuggire alla
nostra società contemporanea che va così veloce, e tornare alle
radici, connettersi a ciò che ci spinge, ci lega, anima il nostro
fuoco interiore, gli elementi...
Quest'anno, 25 persone uniche, con una varietà completa di diverse
età, nazionalità e professioni, che condividono la stessa
passione per il kitesurf, hanno avuto la possibilità di farlo. Ovvero
intraprendere un viaggio lungo 500 km su una costa mai
surfata prima, e superare le sfide, attraversando confini, ed esporando
l'ignoto... Da Dakhla alla Mauritania... a volte è necessario
perdersi per ritrovare se stessi, da qualche parte nel mezzo
del nulla.
Grazie a tutte le organizzazioni che hanno sostenuto e ammortizzato
la nostra spedizione, per la sicurezza, il comfort e i

112
avventure
500 km di pura avventura dal Dakhla Spirit alla Mauritania
trasporti.
Non è stato un riding fluido tutto il percorso, Madre Natura ha
i suoi tempi.... ma per me, questo è il vero spirito di avventura.
Lungo una settimana, coprendo circa 80 km al giorno, è stato
un lavoro tosto per alcuni del gruppo haha!
L'organizzazione allestiva le tende ogni notte al campo nel bel
mezzo del deserto. La squadra era lì per fornirci vibrazioni incredibili
e buon cibo locale.
Di notte tutti ascoltavano musica, insieme attorno a un bel fuoco
e a una bella birra.

114
avventure
500 km di pura avventura dal Dakhla Spirit alla Mauritania

Il viaggio è stato accompagnato da 9 Volkswagen Tuareg, guidando
attraverso le strade desertiche con tutte le attrezzature.
Un grande grazie a Volkswagen Maroc per averci supportato!
L'ultimo giorno, con una barca di sicurezza che si è capovolta a
causa delle grandi onde, ci siamo dovuti fermare prima di raggiungere
l'ultimo checkpoint.
Per fortuna, l'esercito marocchino ha controlli di sicurezza ogni
3KM sulla costa. Ci hanno accolto con tanta generosità e ci hanno
dato thè e cibo locale. Si poteva percepire quanto fossero felici
di essere utili! In effetti non è così facile che possano vedere
kitesurfer...

116
avventure
500 km di pura avventura dal Dakhla Spirit alla Mauritania
È stata una vera e propria esperienza umana.
Abbiamo dovuto aspettare il camion dell’esercito
che ci venisse a salvare perché tutte le strade sono
piene di mine, e solo i militari conoscono le strade
giuste!
Una dolce ultima corsa, per finire il viaggio!
Siamo tornati indietro al campo Daklha Spirit (RRD
Camp) per celebrare la fine di questa folle esperienza...
La cosa migliore è stata quella di ricongiungersi
con il mio "fratello" e compagno di squadra Forest
Bakker per realizzare il video dell'evento! Avremo il
video pronto a breve sulla nostra pagina ufficiale di
Facebook: "light bros community", ma anche nelle
nostre pagine personali.
È inoltre possibile trovare i contenuti del nostro
viaggio, nelle nostre pagine Instagram:
"Julien_leleu" "dakhla_downwind" "forestbakker"

118
pre evento
World Snowkite Contest 2017
WORLD
SNOWKITE
CONTEST
FREERIDE/RACE

testo courtesy Snowkiteroccaraso.com | foto Bertrand Boone
World Snowkite Contest
R o c c a r a s o – I t a l i a
Dal 2 al 5 marzo 2017, si svolgerà la quarta edizione della gara di
snowkite più attesa dell’anno, quest’anno con un nuovo formato
freeride. L'evento è stato confermato come un passo importante
nel panorama internazionale. Sarà una gara aperta a tutti gli
amanti dello snowkiting, che avranno l'opportunità di partecipare
e testare l'equipaggiamento dei principali brand presenti alla manifestazione.
Ci saranno i team e i negozi delle più importanti marche
di snowkite per quattro giorni dedicati a questa meravigliosa
disciplina.

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pre evento
World Snowkite Contest 2017
Qui di seguito alcune informazioni importanti:
REGISTRAZIONE:
L'obbligo di pre-registrazione avrà luogo sul sito
web www.snowkiteroccaraso.com non oltre il 15
Febbraio. Gli atleti dovranno mettere i propri dati
nel modulo di domanda. La registrazione definitiva
avrà luogo presso l'Hotel Pizzalto ad Aremogna
il 2 Marzo tra le ore 9:00 e le ore 10:00.
Format della gara:
Il format di Roccaraso avrà due formule in base
allo spot:
1) Format Freeride:
Sul pianoro, a 2000 metri tra Aremogna, Monte
Pratello e Monte Greco, gli organizzatori allestiranno
sei boe ben visibili, e fisse.

Il direttore di gara, secondo le condizioni del vento
e del meteo indicherà le boe valide per la gara.
I riders devono raggiungere quelle boe, senza un
ordine prestabilito, scegliendole in base alla strategia
che decideranno di adottare, e poi tornare
al punto di partenza. I giudici dovranno verificare
la validazione delle boe raggiunte.
Di seguito è riportato un esempio di una gara,
con boe valide 4-3-5, con due strategie valide.

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pre evento
World Snowkite Contest 2017
Format Race:
Nelle pianure tra 1200 e 1600 metri, l’organizzazione
disporrà il campo di regata, e la formula individuata
è quella della race tradizionale con una
particolarità: la lunghezza lineare del percorso
sarà non meno di 10 km e i piloti dovranno percorrere
da 1 a 3 giri.
SICUREZZA:
Soprattutto per il format Freeride, non vi saranno
percorsi prestabiliti e ogni rider deciderà in base
alle proprie possibilità, la strada da percorrere.
Per questo motivo, l'organizzazione non limiterà
l'area di competizione, ma indicherà alcuni
importanti pericoli durante il briefing. Ogni rider
deve essere consapevole dei rischi connessi. È
consigliabile studiare il territorio prima della gara
e fare un check prima dell'inizio della competizione
per testare il campo. Si prega di essere prudenti
in ogni momento, e di prestare attenzione
ai cambiamenti del tempo.
I partecipanti devono essere in grado di decidere
quali dimensione di aquilone usare, in base al
vento e alle sue variazioni, quando si arriva nella
zona di gara.
Tutti i piloti devono portare: casco, occhiali, acqua,
GPS/cellulare. ARTVA, sonda e pala, che
sono necessari per il formato freeride, quando vi
è il rischio di valanghe.
REGOLE:
- Tutti i riders devono indossare il pettorale, casco,
e portare almeno due aquiloni.
- I concorrenti sono tenuti ad aiutarsi se vedono
che vi è una difficoltà o un problema che richieda
assistenza immediata.

- Le proteste devono essere consegnate scritte,
al ​direttore di gara, prima delle ore 20:00.
Attrezzature Kite:
- Tutti i tipi di aquiloni sono accettati
- Tutti i tipi di trapezi sono consentiti
- È possibile portare vari aquiloni sull’area di gara,
e cambiare aquilone durante la competizione.
Sci/Snowboard:
- Tutti i tipi di sci sono consentiti.
- Tutti i tipi di snowboards e tavole split sono accettati.
- L'uso di sci da alpinismo, racchette da neve e
tavole split, sono raccomandati nel format freeride:
se un atleta, per raggiungere la boa, dovesse
essere situato in una zona senza vento, può camminare
per cercare migliori condizioni di vento!
Classi di gara:
Ci saranno 4 classi:
Sci Uomini – Snowboard Uomini - Snowboard
Donne – Sci Donne
Giorni di gara:
L'evento si svolgerà da Giovedi a Domenica, con
quattro possibili giornate di snowkite. La gara
sarà condotta da un minimo di un giorno a un
massimo di tre giorni.
Viaggio, alloggio, servizi
Roccaraso è un’importante stazione sciistica
dell’Italia centrale, e dista 190 km da Roma, 150
da Napoli e 90 km da Pescara. I riders che arrivano
in aereo, devono noleggiare una macchina per
potersi spostare.
Per tutti i riders sono previsti:
- Skipass gratuito
- Sconto del 50% sugli alberghi della zona
Per tutte le informazioni su scuola, eventi e
snowkitecamp: www.snowkiteroccaraso.com.

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ITW
Moona Whyte

Moona Whyte
Nome: Moona Whyte
Data di Nascita: 25 Maggio 1994
Home Spot: Mokuleia, Hawaii
Sponsors: Cabrinha, NP, Stickybumps
Wax, Baby-G
Anni di kite: 8
Best spot: il mio home spot!
Miglior risultato: due volte campione
del mondo!
Altri sport: surf, escursioni
ITW Roberta Pala
Photo Toby Bromwich and Jason Wolcott

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ITW
Moona Whyte
KS_Ciao Moona, racconta qualcosa di te ai lettori di Kitesoul,
da dove vieni, dove vivi…
MW_Sono nata e cresciuta sulla North Shore di Oahu, Hawaii.
Ho imparato a surfare in giovane età, ma ero sempre più concentrata
sulla scuola e gli sport da scuola, come canottaggio
e vela. Mio padre, che era un windsurfer professionista, mi ha
insegnato a fare kite quando avevo 14 anni. Da allora in poi,
ho sempre avuto bisogno di fare kite e surf tutti i giorni!
KS_Crescere alle Hawaii ha sicuramente avuto un peso importante
nella tua vita e nella scelta del wave riding, pensi
che siano a casa tua le condizioni migliori al mondo per allenarsi?
Se sì, perché?
MW_Sì, la ragione per cui ho imparato a fare surf e mi sono
dedicata al wave riding così in fretta è perché i miei spot sono
semplicemente perfetti per questo! C'è vento la maggior parte
dell'anno, e dato che viviamo su un'isola, ci sono di solito
le onde da qualche parte. Questo aiuta ad allenarsi durante
tutto l'anno.
KS_One Eye, una sinistra aggressiva e rapida, insidiosa per
un rider regular che surfa back side, com’è stata la gara di
Mauritius?
MW_One Eye è sicuramente una delle onde più veloci che
abbia mai visto, ma è perfetta per il kite. Mentre c’erano le
heat degli uomini, ho avuto un po' di tempo per fare pratica
backside, e nel momento in abbiamo avuto la gara femminile,
abbiamo avuto onde delle perfette dimensioni e con
una buona direzione del vento. Penso che, quando il vento ha
quella direzione, aiuti andare back side, perché non ci si deve
preoccupare di girare troppo l'aquilone.

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ITW
Moona Whyte
KS_La tua attrezzatura, qual è la tua scelta per la giornata
perfetta? E qual è il giorno perfetto?
MW_In questo momento adoro la mia Drifter 7m, Fireball,
e 5'7 S-Quad come tavola. Il giorno perfetto, per me, è con
onde pulite di circa 3-4 ft, con vento side-off-shore. E sono
fortunata ad avere queste condizioni dove vivo!
KS_Il tuo feedback sulla Fireball Cabrinha?
MW_Credo che la Fireball sia una grande idea. Semplifica il
punto di connessione al trapezio, e dà a tutta la barra più libertà
di movimento. Non si notano molto i vantaggi nel riding
frontside, ma sono contenta di aver avuto la fireball nel mio
ultimo viaggio, in cui ero sempre backside, e avevo bisogno
che la barra fosse a lato, piuttosto che davanti a me.

KS_Quali sono le caratteristiche che ami dei materiali Cabrinha?
MW_Amo il mio Cabrinha Drifter. Fa esattamente quello che
deve fare, ed è ottimo nelle onde. Sarebbe anche bene imparare
usando il Drifter, perché è così stabile. Mi piace anche
che Cabrinha sia sempre innovativo e creativo come marchio,
come è successo con la nuova barra.
KS_Frontside, Backside, surfi anche frontside le sinistre
ogni tanto?
MW_Ho provato ad andare switch-stance quando stavo imparando,
ma ho scoperto che preferivo molto di più, andare
backside. Sembrava un po' più naturale per me, così ho
continuato in quel modo. Quando surfo a sinistra, vado back

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ITW
Moona Whyte
side, ed è una delle ragioni per cui sono più a mio agio in quel
modo.
KS_Il team Cabrinha, uno dei più forti team di wave riders
del panorama kitesurfing, com’è essere un rider Cabrinha
e qual è il rapporto che voi riders avete con il patron Pete?
MW_è un onore far parte del team Cabrinha con persone
come Pete, Reo, Keahi, ecc, che hanno contribuito a spianare
la strada per il kitesurf nelle onde. Ho fatto un viaggio sulla
barca Cabrinha Quest con Pete, e lui è super cool, ha una
buona energia, ed è sempre desideroso di uscire in acqua. Mi
piace che lui sia così appassionato al wave riding, che è quello
che mi appassiona di più di questo sport.
KS_Di recente sei stata in Indonesia, cosa hai portato a casa
della tua esperienza?
MW_L’Indonesia è stato uno shock culturale. Le persone vivono
in modo diverso rispetto a noi, e non hanno gli stessi lussi
come noi in America o in Europa, eppure sembrano sempre
felici. Ti fanno venire voglia di vivere una vita più semplice,
semplicemente godersi la natura e le onde perfette che hanno
laggiù! Non abbiamo avuto tanto vento durante il nostro
viaggio, ma ho potuto vedere che è un ottimo posto per il kite
e surf, anche paragonato alle Hawaii.
KS_Il viaggio dei tuoi sogni…
MW_Il mio viaggio da sogno è quello su una barca in qualche
spot tropicale con onde perfette e vento e nessuno in acqua.
Credo di aver già sperimentato alcuni dei miei viaggi dei sogni!
KS_Moona quando non è in acqua, la tua famiglia, gli studi,
gli amici, l’amore…
MW_Mi sono appena laureata quest’estate presso l'Università
delle Hawaii con una laurea in graphic design. Ora sono finalmente
libera per la prima volta, e tutto quello che voglio fare
è trascorrere del tempo in acqua! Quando non sono in acqua,

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ITW
Moona Whyte
sto lavorando al mio business di t-shirt (The Shallow Reef Studio),
e una delle cose che amo fare è andare con gli amici a
scoprire nuove escursioni da fare e spot sull'isola. Ho anche
iniziato a fare yoga e mi sento che faccia bene al mio corpo e
mi aiuta a prepararmi per le sessioni di kite. ;)
KS_Qual è l’influenza dell’Oceano e il kitesurfing nella tua
vita?
MW_L'Oceano è ciò che avuto la più grande influenza della
mia vita, più di ogni altra cosa. Pianifica tutto quello che faccio
ogni giorno secondo le condizioni, e ha deciso, dove sono
andata all'università, e chi sono i miei migliori amici. Ha anche
influenzato il mio stile artistico, e nel complesso ha formato
chi sono io come persona. Per me, il kite è il veicolo che mi
permette di vivere l'Oceano nel miglior modo possibile.

KS_Come definiresti il tuo stile?
MW_Credo che il mio stile abbia bisogno di un sacco di miglioramenti,
ma le altre persone lo hanno descritto come fluido e
scorrevole.
KS_Arrivare a un primo grande evento e vincere. Ricordi le
emozioni di quella giornata? E quelle della conquista del titolo
mondiale?
MW_Sì, vincere la mia prima gara è stata l'esperienza migliore!
Non avevo aspettative, quindi ero rilassata e mi stavo divertendo.
L'anno successivo, quando ho vinto il titolo mondiale
c’era un po’ più di pressione, ed ero così nervosa, soprattutto
prima della finale, pensavo alla mia strategia e che le onde mi
avrebbero frullato. I punteggi erano molto vicini alla fine, e io
ero così felice di aver vinto. È stato bello avere i miei genitori
con me, di supporto e a guardarmi, entrambe le volte, e ho
avuto modo di rendere mio padre, che mi ha insegnato il kitesurf,
così orgoglioso…

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ITW
Moona Whyte

KS_Il livello delle donne è cresciuto molto nel wave riding nel
corso degli anni, chi sono le rivali più forti e quali le caratteristiche
che ammiri in loro?
MW_Penso che la mia rivale più forte sia Jalou Langeree. Lei è
sempre stata una concorrente difficile da affrontare in gara, e
ora è anche migliorata molto. Il suo stile è molto potente e non
ha paura di affrontare grandi onde. Lei sicuramente m’ispira a
spingere me stessa oltre i limiti!
KS_Hai studiato grafica all’università delle Hawaii, cosa vedi
nel futuro di Moona? Hai voglia di restare nel mondo Kitesurfing?
MW_La mia priorità numero uno è sempre stata l'Oceano (anche
se non l’ho mai detto ai miei insegnanti), e ho intenzione
di continuare così! Nient'altro è più gratificante di una buona
session in acqua e, come si suol dire, la migliore formazione è
viaggiare. Il kite è un ottimo modo per viaggiare e sperimentare
il mondo, e spero di continuare a farlo il prossimo anno e continuare
a competere in tutto il mondo. In più, con la progettazione
grafica, posso lavorare dal mio computer, così porto con me
il mio portatile ovunque vada.
KS_Vivi in uno dei paradisi delle onde, sei anche una surfista?
MW_Sì, adoro il surf! È uno sport perfetto da mixare con il kite,
perché ho qualcosa da fare anche quando non c'è vento, ed è
praticamente come allenarsi per la stessa cosa!
KS_Come trascorri le tue giornate? Raccontaci una giornata
tipo a Oahu…
MW_In una buona giornata, mi sveglio presto per fare surf,
mangio una ricca colazione, esco in kite nel pomeriggio, guar-

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ITW
Moona Whyte
do il tramonto dall'acqua, probabilmente passo poco tempo sul
mio computer, quindi vado a dormire per ricaricarmi per il giorno
successivo.
KS_Progetti per il 2017?
MW_Spero di poter fare tanto kite e viaggiare, e competere in
ogni stop del campionato del mondo per vincere un altro titolo
mondiale!
KS_ La nostra rivista si chiama Kitesoul, perché crediamo
che la nostra anima abbia un solido legame con questo sport.
Come ci si sente quando si è in mare se durante una gara o
una sessione di free ride tramonto?
MW_Non importa che si tratti di una competizione o di free riding,
quando mi sto divertendo tra le onde, ho l'adrenalina che
desidero, sono estasiata, e ho la sensazione di essere legata
alla Natura e all’Oceano, ed è un qualcosa che non riesco a trovare
altrove.

138
ITW
Val Garat
Val
Garat
Nome: Valentine Garat
Data di nascita: 27 febbraio 1994
Home Spot: Sud della Francia,
Montpellier
Sponsor: Core Kiteboarding, Matahi,
Mystic, Jeewin
Anni di kite: 10
Best spot: Grecia
Altri spot: Nuova Caledonia, Brasile
e il mio home spot

ITW Roberta Pala
Foto mediahouse.one

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ITW
Val Garat
KS_Ciao Val raccontaci qualcosa di te, di
dove sei, dove vivi, cosa significa per te il
kiteboarding.
VG_Ciao, sono un kiteboarder Professionista
del Sud della Francia, Montpellier, sono una
persona che sta godendo della propria vita
al massimo, totalmente dipendente dal kiteboarding
e condividendo la mia felicità di tutti
i giorni con le persone che amo.
KS_Hai cambiato sponsor appena un mese
fa, che cosa ne pensi della tua nuova attrezzatura
CORE?
VG_Ho provato i materiali prima di cambiare a
CORE, e mi sono innamorato all’istante, subito
dopo la mia prima session. Sono stato in grado
di fare tutte le mie manovre, durante la mia
prima session, come se stessi usando questi
materiali da anni. Sono rimasto subito molto
impressionato dalla costruzione, da tutti i dettagli,
senza dubbio, una delle costruzioni più
solide sul mercato!
KS_Qual è il tuo quiver preferito per le sessioni
di gara e per il freestyle?
VG_Il mio quiver preferito è il mio 11 mq Impact,
con la mia Bolt 139, il perfetto set up per
il freestyle!
KS_Quest’anno hai vinto il titolo di Campione
di Francia, chi sono gli avversari più difficili
che hai dovuto battere?
VG_Ci sono tantissimi buoni riders in Francia,
Antoine Fermon, Julien Leleu, Paul Serin... sono
tutti grandi avversari, ma sono anche buoni
amici prima di tutto, e amiamo tantissimo allenarci
e uscire assieme in acqua.

142
ITW
Val Garat
KS_Ti alleni spesso in Brasile, come viaggi
solitamente? Qual è la tua tipica session di
allenamento?
VG_Non c'è niente di meglio del Brasile, per
allenarsi... Di solito viaggio con il mio buon
amico Julien Leleu, e vado spesso alla Posada
Vidaboa a Uruau, dove posso incontrare molti
altri riders francesi che sono lì ad allenarsi.
Una tipica session di allenamento inizia con
una buona colazione, in acqua mi riscaldo
con poche semplici manovre, e poi comincio
a provare doppi su doppi in Brasile, e cerco di
chiuderli in maniera costante.
KS_Progetti per il campionato del mondo
della prossima stagione?
VG_Il mio obiettivo per la prossima stagione
è di finire nella top 5... mi sto allenando duramente
per questo!
KS_Cosa pensi di tutto quello che è successo
nelle gare di freestyle quest’anno?
VG_è stato un vero peccato, la politica e lo
sport non stanno bene assieme... Tutte le organizzazioni
che volevano realizzare il tour
Freestyle mondiale, non hanno veramente preso
a cuore i riders, vedendo il proprio profitto
prima di tutto, il che è davvero un male per lo
sport! Speriamo che ora, con il grande aiuto di
Danny Galiart e tutto il team della Kiteboarding
World League, ci sia un tour bello e promettente,
...fatto da riders, per i riders...!
KS_Come descriveresti il tuo stile?
VG_È difficile descrivere il proprio stile, ma direi
potente, e Core... haha!

144
ITW
Val Garat

KS_Essere il "piccolo" di casa... com’è stato il
rapporto sportivo con tuo fratello Seb?
VG_Essere il più giovane della famiglia è piuttosto
piacevole, direi. Quando ero più giovane,
vedevo mio fratello che andava alle gare, in
giro per il mondo, facendo kite tutti i giorni...
Il mio sogno, di sicuro, era di essere come lui,
bravo come lui (o meglio haha), e diventare
un Kiteboarder professionista. Quando sono
cresciuto, sono stato sempre più in grado di
viaggiare e di fare kite con lui, e anche ora ci
stiamo spingendo a vicenda, e condividendo la
stessa passione. È un sogno che diventa realtà
vivere tutto questo con mio fratello, e vederlo
fiero di me, come io ero fiero di lui quando ero
più giovane.
KS_Crioterapia... cosa può dirci in proposito?
VG_Ho scoperto la crioterapia, durante la mia
riabilitazione dal mio infortunio al ginocchio. È
ottima anche per recuperare più velocemente
dopo un allenamento, per i muscoli. Aiuta anche
quando si ha dolore da qualche parte, per
tutte le infiammazioni, e aiuta a sentirsi meglio.
KS_Come trascorri il tuo tempo libero? Cosa
ti piace fare?
VG_Il più delle volte sono in acqua, a fare kite
o surf. Passo anche molto tempo in palestra.
Ho bisogno di fare sport, in ogni caso. A casa
sto con i miei amici e la mia ragazza, o vado a
qualche festa, a volte...
KS_Il tuo viaggio da sogno e perché?
VG_Penso che sia la Nuova Caledonia, sto partendo
proprio adesso con mio fratello! Ci sono

146
ITW
Val Garat
stato sei anni fa, è passato un sacco di tempo,
e mi ricordo la Nuova Caledonia come un
paradiso. Il vento è così costante, con acqua
blu di cristallo, e una grande laguna... Se non
c'è vento si trovano onde perfette per surfare,
e un incredibile stile di vita... non so se esista
qualcosa di meglio della Nuova Caledonia.
KS_La nostra rivista si chiama Kitesoul, perché
crediamo che la nostra anima abbia un
solido legame con questo sport. Come ti senti,
mentre sei in mare, sia durante una gara o
una session di freeride al tramonto?
VG_Di sicuro, quando ci si avvicina a questo
sport, si diventa dipendenti piuttosto velocemente,
e poi si vive per questo. Il kiteboarding è
tutto per me, è la mia passione, è il mio lavoro,
e ciò che mi dà l'opportunità di viaggiare per
il mondo, incontrare un sacco di gente... Quindi,
di sicuro, la mia anima ha un solido legame
con questo sport! Quando sono in mare a fare
kite, sono solo io, il mio aquilone, il vento e il
mare. Il kiteboarding mi da questa libertà, e mi
fa sentire così estasiato della vita!

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ITW
Raphaël Salles – Bandit X
ITW
Raphaël Salles - Bandit X
KS_C’è un detto che dice "cavallo vincente
non si cambia"... dieci anni di Bandit, nessun
altro aquilone ha mai avuto un tale successo,
a cosa pensi sia dovuto?
RS_Prima di tutti abbiamo iniziato con il concetto
Delta e ha dimostrato essere l'opzione
giusta. Abbiamo sviluppato il Bandit e poi lo
abbiamo implementato in ciascuna nuova
tendenza del nostro sport, come ad esempio il
riding strapless.
Il Bandit non è fermo in una sola disciplina, ed
è in grado di stare ai vertici, anche nelle gare
wave e freestyle. Penso che la maggior parte dei
nostri clienti, possa saltare da una disciplina
all’altra, anche nella stessa giornata, usando
la stessa ala. Questo accade perché lavoriamo
in continuazione sul Bandit, e lo conosciamo
così bene, per intervenire nei minimi dettagli,
che fanno la differenza.
KS_La grande forza della squadra F_one è
data dai continui test in acqua e a un team
di tester che lavora assieme da anni, quanto
tempo dedicate a provare gli aquiloni?
Secondo la disciplina, hai diversi spot per i
test?
RS_Mika (Fernandez, ndr) ed io, facciamo i
test, e ci conosciamo da quando è uscito il primo
Bandit, per cui ci conosciamo davvero bene,
e a volte non dobbiamo nemmeno parlare, che
già sappiamo ciò che dobbiamo fare. Abbiamo
molti procedimenti di test già sviluppati, che
ci permettono di essere molto precisi ed affidabili.
Spendiamo all’anno circa 100 giorni nei
test assieme, e una settimana a Capo Verde, ad
esempio, rappresenta più di 400 km in acqua,
per ciascuno di noi. Il processo che porta al
Bandit, consta di circa 70 prototipi, si provano
a Capo Verde e nel Sud della Francia, in Inverno.
Il sud della Francia non ha così tante condizioni,
per cui il mix è perfetto per finalizzare tutte
la gamma.
KS_Da alcuni anni Robert Graham si è unito
al team, progettista per la vela, il parapendio
il kite cosa è cambiato dal suo arrivo?
RS_Avere Robert con noi, è stata una grande
opportunità: è così preciso che possiamo andare
ancora di più in profondità con i dettagli
per migliarare ancora il Bandit. Robert ha la capacità
di capire i nostri bisogni e sensazioni, e
di trasferirli nel risultato, tutto ciò è fantastico!
Ha anche una grande capacità nel lavoro,
significa, ad esempio, aver sviluppato il Breeze
e il Furtive, o i foil kites. Siamo stati in grado
di sviluppare una nuova gamma di aquiloni.
Abbiamo bisogno di ancora qualche anno per
riuscire a testare tutte le sue nuove idee!

ITW Roberta Pala
Photo Gilles Calvet

150
ITW
Raphaël Salles – Bandit X
KS_Una barra più corta, un aquilone più maneggevole,
quali sono i benefici nelle diverse
specialità?
RS_Avere la stessa lunghezza di barra, dall’inizio,
fa sentire il kite più leggero, adoro sentire
una vela grande, come se fosse piccola,
tra le mani. Il obiettivo principale è sempre di
migliorare il range del vento e rendere il tutto
il più facile possible. Le performances di tutti
migliorano. Sia che sia Mitu, sia che sia un
cliente. E, poi, aiuta molto, ai riders in twin tip,
avere un aquilone più "dolce".
KS_Come sono state le vendite per l'anno appena
trascorso? Qui in Italia abbiamo visto
una forte crescita ...
RS_Dal nostro primo giorno, nel 1997, abbiamo
sempre aumentato le nostre vendite e fatturato,
magari lentamente ma inesorabilmente.
Abbiamo avuto un aumento del 20% negli ultimi
due anni, quest'anno dovremmo avere circa
lo stesso fatturato dell'anno scorso. Questo
ci permette di assumere nuove persone e migliorare
i nostri strumenti per il futuro. In Italia
abbiamo cambiato il nostro distributore e ora
Luca è il nostro nuovo agente e possiamo vedere
un grande miglioramento!
KS_Una vasta gamma, dai 4 ai 17 metri quadrati,
undici dimensioni... lavorate in gruppo,
vale a dire, misure piccole, medie, grandi
o come sviluppate il vostro lavoro e come è
strutturato?
RS_Sì, abbiamo gruppi diversi nei range del
Bandit, e non hanno tutti lo stesso programma.
Le 4-5-6-7, sono principalmente testate
con vento forte, onde, nel riding strapless, le
8-9-10, sono quelle per la maggior parte delle
discipline, e le 11-12-14 e 17 mq, orientate al vento
leggero. Partiamo con le 9 e le 5 mq, e poi

ci spostiamo al 12 mq. Da questi tre siamo in
grado di testare gli altri, e ogni volta che soffia
il vento, abbiamo sempre qualcosa da testare.
KS_Qualità e controllo della sicurezza nel
processo di fabbricazione e i materiali utilizzati
... quali sono i punti di forza che cercate
nella scelta dei materiali?
RS_I materiali sono una grossa quota della
qualità dei nostri aquiloni e per le sue prestazioni,
noi stiamo usando il Teijin giapponese
dal 2002.
KS_Dove si sviluppa la produzione, nelle varie
fasi? Dalla prima bozza di progetto, fino
al prodotto finito? E come prende vita un
progetto kite?
RS_La nostra fabbrica sta costruendo tutti i
prototipi con lo stesso processo, utilizzato per
la produzione. Stiamo testando un nuovo design
e nuovi processi di costruzione e materiali.
Il nostro processo di test lavora da generazioni,
esploriamo una nuova idea con un gruppo di 3
a 5 prototipi. Quando sono testati, saltiamo a
una nuova generazione che è a volte un mix di
diverse idee del gruppo precedente. Si provano
circa 25 prototipi da 9m e 25 prototipi da 5 mq
ogni anno, per-avere i grandi miglioramenti
del Bandit. Poi abbiamo bisogno di un paio di
prototipi per ogni dimensione e qualcuno per
le grandi taglie. Si comincia la produzione solo
quando siamo soddisfatti ed è per questo che
a volte siamo un po' in ritardo.

152
ITW
Raphaël Salles – Bandit X
KS_Lavorate con la stessa fabbrica da tutti i
dieci anni? Quali sono le caratteristiche che
cercate nei realizzatori dei materiali?
RS_Abbiamo la stessa fabbrica dal 2002, abbiamo
stabilito un legame molto forte con loro,
e ci troviamo bene a vicenda. Sono coinvolti
nella nostra ricerca e sviluppo e sanno anche
come migliorare i prodotti in termini di design,
qualità, cosa serve per vendere di più... e così
fanno.
Anche capacità di produzione e le consegne in
tempo sono altri criteri significativi che consideriamo.
KS_Dopo i risultati incredibili, nelle varie discipline
e specialità, pensi che ci sia ancora
qualcosa da migliorare nel Bandit?
RS_Dopo l’itw penso che ora si sappia la risposta:
Sì! Una nuova disciplina sta cominciando
la sua rivoluzione nel nostro sport: l'hydrofoiling!
E il modo in cui l'aquilone tira con un foil,
è diverso da un twin tip o da una tavola da surf
e così ora abbiamo bisogno di aquiloni diversi
e vediamo il limite del concetto di un disegno.
È per questo che abbiamo, ora, alcuni nuovi
aquiloni specifici come il Diablo, Breeze e Furtive.
L’obiettivo è di usare il Bandit anche nel
foiling, per migliorarlo per questa disciplina,
senza perdere le altre performances!

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BASIC STRAPLESS
Backloop Strapless Grab
Backloop
Strapless
Grab
Basic Strapless
Cercate una bella rampa verticale, in principio
non dovete cercare una grande onda,
se no, ci sarà il rischio di over-rotare.
Al momento d’impattare l'onda, il vostro
aquilone deve essere un po’ oltre i 45°,
ma non molto alto e nella stessa direzione
in cui si sta andando,

testo Abel Lago | foto Martin Rendo
Orzare decisi, spingendo bene con il piede
posteriore e affrontare l’onda di bolina.
Lo stacco è un momento critico, si deve affrontare
il vento con la carena della tavola
e iniziare a girare, spingendo con il piede
dietro, mentre si lascia andare la pressione
della barra sulla mano anteriore.

156
BASIC STRAPLESS
Backloop Strapless Grab
Quando la tavola è al culmine del salto,
questo è il momento per grabbare la tavola,
ma potete anche farlo al momento
dello stacco. Per raggiungere la tavola,
la cosa migliore da fare è flettere molto il
ginocchio anteriore e spingere in avanti il
piede posteriore.
Nel momento in cui s’inizia a scendere dal
salto, è meglio avere la mano sul rail della
tavola, e il kite molto alto. Per terminare
la rotazione, avrete bisogno di rilasciare la
pressione sulla barra e non di spingerla in
modo troppo duro, se no il kite potrebbe
volare dietro e ne seguirebbe una caduta.

L’atterraggio è il momento più difficile, il
kite è già nella nuova finestra di volo, e voi
dovete spingere la barra verso il basso, per
avere un po’ di pressione e non cadere, per
cui lasciate andare la mano e flettete le ginocchia.
Quando atterrate, ricordatevi che dovrete
fare un kiteloop.
Tirate la barra in modo molto deciso, per
fare un kiteloop veloce, perché atterrerete
davvero molto downwind e il kite non vi
porterà via dalla tavola. Finite il kiteloop, e
partite alla ricerca di una nuova rampa...

Conquer
Every Set
MAD DOG SERIES
PERFORMANCE WAVE
Get one step closer to pro. Born from the DNA of our pro-model boards—which are ridden by the world’s
top watermen, such as Kai Lenny—the Mad Dog series fuses elite shaping and constructions with
accessible design. With low-profile rails, significant volume and approachable widths, Mad Dog boards
strike the perfect balance between stability and responsiveness, so you can carve with confidence.
CARBON PRO
LIGHTWEIGHT & STIFF
CRISP & DIRECT FEEL
BAREBONES
CLASSIC, SURF-STYLE FLEX PATTERN
EASY ON THE WALLET
LENGTH
WIDTH
VOLUME
7’10”/238.8 cm
29”/73.7 cm
101L
8’1”/246.4 cm
29”/73.7 cm
111L
8’6”/259.1 cm
29”/73.7 cm
121L
7’10”/238.8 cm
29”/73.7 cm
101L
8’1”/246.4 cm
29”/73.7 cm
111L
8’6”/259.1 cm
29”/73.7 cm
121L
Agenzia per l’Italia: Ocean Avenue
.
info@oceanavenue.it
naishsup.com NaishStandUpPaddling NaishSUP
.
+39 328 6442519
frankiebees.com, Rider: Kai Lenny

160
Story
La storia dietro ai trapezi RRD
La storia
dietro ai trapezi
RRD
www.robertoriccidesigns.com
testo Courtesy RRD | Foto Svetlana Romantsova

162
Story
La storia dietro ai trapezi RRD
La scelta del trapezio deve
adattarsi al vostro stile di
guida, allo stance, alle condizioni,
e alla forma naturale
della schiena. Pertanto, la
gamma di trapezi RRD consiste
in tre diverse forme, per
adattarsi alle diverse esigenze,
piuttosto che fare tutto per
tutti.
Erwin Janssen è il product
designer e ha molti anni di
esperienza nel design dei trapezi,
il suo background è lo
sviluppo di prodotti per uso
medico accanto allo sviluppo
di mute e trapezi. Progetta
prodotti per rendere la vita
quotidiana delle persone che
hanno un disturbo, molto
più piacevole, persone in
carrozzina, per esempio. Lui
sa tutto dell'anatomia umana
ed è un esperto kiter, windsurfer,
surfista e rider di SUP
egli stesso, per questo motivo
e per le sue conoscenze ed
esperienza nella progettazione
dei prodotti, tutto si
riflette, nel suo modo unico,
nel creare trapezi per diversi
tipi di riders, con una diversa
natura della curvatura della
schiena.
La scelta del trapezio corretto,
è una decisione critica,
che è spesso trascurata. Trovare
il giusto trapezio, può
rendervi impossibile o fantastica,
la vostra esperienza
in acqua, quindi è necessario
scegliere con saggezza. RRD
ha un approccio unico nello
sviluppo dei trapezi, con due
fattori principali nelle decisioni
sullo sviluppo: la forma
del corpo, e le forze create
dalla trazione di un aquilone
o vela. Usiamo una formula
matematica per calcolare la
quantità di forza subita ed
esattamente dove si applica
sul corpo. Questo ci permette
di collocare il supporto o la
flessibilità nella posizione
esatta, ed è necessario per
massimizzare il comfort e la
funzionalità. In aggiunta alla
fisica, ci concentriamo anche
sul piano fisico.
Un trapezio ha bisogno di
adattarsi alla forma naturale
della schiena, così come si

164
Story
La storia dietro ai trapezi RRD
adatta al vostro stile di guida,
allo stance e alle condizioni
locali. Invece di far fare tutto
a ciascuno dei nostri trapezi,
la nostra gamma si compone
di tre forme ben diverse, per
garantire la perfetta vestibilità.
Il nostro obiettivo è di fornire
il miglior trapezio, a
prescindere dalle complessità
delle vostre specifiche e di
mantenere il livello superiore
di qualità per cui RRD è
conosciuta. A titolo di esempio
è facile capire la differenza
di kite-pull, la posizione
del corpo e le esigenze diverse
tra chi naviga overpowered
su un twin tip, o fa un divertente
freeride o waveriding.
La gamma dei trapezi waist
di RRD è disponibile in tre
diversi tipi di vestibilità,
adatti per le diverse forme
del corpo e i differenti stili
di guida, per cui vi è sempre
uno che si adatta meglio alle
vostre esigenze personali. Bisogna
solo provarli per decidere
il meglio per sé stessi!

166
PRODUCT FOCUS
F-One FREERIDE KITEFOIL
Product focus
F-One FREERIDE KITEFOIL
www.f-onefoil.com
Testo e foto courtesy F-One
FREERIDE 600 WINg
FREERIDE 800 WING
Freeride 90/600 90/800
90/1000 Hybrid Kitefoil
Mast in alluminio 90cm -
wing in carbonio Freeride
600/800/1000 - fusoliera SST
Carbon Freeride 42 centimetri
- stabilizzatore Carbon Freeride
300cm² - KF-Box
Accessibile, progressiva, maneggevole,
la gamma kitefoil
F-ONE è stata creata per fornire
la migliore arma per tutti i
riders.
Il foiling è più di una nuova disciplina,
è un mondo completamente
nuovo. La gamma kitefoil
F-ONE è stata sviluppata con i
rider più esperti della disciplina,
e ogni elemento della lamina è
stato progettato per offrire la
migliore esperienza che si possa
immaginare in acqua, sia che
si sia agli inizi o se già si padroneggi
la magia del foiling.
Con l'innovazione profondamente
radicata nel suo DNA, il
team di F-ONE ha lavorato instancabilmente
per la progettazione,
l’ingegneria, i test e
per ottimizzare questo nuovo
pezzo di attrezzatura. Le forme
e i profili sono stati accuratamente
selezionati e ottimizzati
da architetti navali in F-ONE, e
il concetto di montaggio è stato
completamente ripensato verso
la facilità d'uso.
I mast F-ONE HYBRID ALLUMI-
NIO / CARBON sono molto facili
da usare e offrono sia la facilità
d'uso sia le prestazioni. Utilizzando
un profilo specifico di
alluminio estruso, progettato
per essere veloce ma tollerante,
e con una lunghezza media
della corda di 11 cm, la sua leggerezza
rende la lamina facile
da trasportare e da muovere,
sulla riva e in acqua. Equipaggiato
con il sistema di collegamento
FAST CONNECTION
DEVICE, brevettato e costruito
in pre-preg di carbonio, quest’
albero offre un concetto di as-

CARBON 600
semblaggio unico e innovativo
ed è dotato di grande modularità
e facilità d'uso con un unico
bullone per assemblare le parti
principali insieme. Compatibile
con tutti i wing F-One e parti
del foil, è anche completamente
impermeabile e anti corrosione.
I mast ibridi sono disponibili in
diverse lunghezze: 55/65/75/90
cm, per adattarsi al bisogno di
tutti, dal principiante al rider
avanzato, per tutte le discipline:
Wakefoiling, Supfoiling,
Windfoiling & Surf Foiling. Facilmente
montato su una F-O-
NE FOILBOARD grazie al conico
DEEP K-F BOX, questo mast
offre un grande potenziale per
godere delle emozioni del foiling.
Questo mast è disponibile
con un KF o Deep KF-BOX.
WING 90/600
Area: 600cm² Aspect Ratio: 5.6
Peso: 0,78 kg
Progettato con meno spazio,
ma con un rapporto d'aspetto
superiore al Freeride 600
wing, questo offre un maggior
potenziale di prestazioni e può
essere controllato con facilità,
grazie ad alcune caratteristiche
prevedibili e intuitive. I 600cm²
offrono abbastanza spinta per
sollevarsi fuori dall'acqua senza
sforzo e il wing rimane facile e
fluido da gestire grazie al suo
profilo. Costruito utilizzando un
pre-preg su un nucleo di carbonio
centrale, la rigidità delle
lame è stata finemente studiata,
per renderlo il più stabile e
il più prevedibile possibile. Con
grande controllo direzionale,
il wing Freeride 600 sarà un
grande tuttofare per le prestazioni
freeride in foil.
WING 90/800
Area: 800cm² Aspect Ratio: 4.5
Peso: 1,05 kg
Progettato come first step nella
gamma, il wing Freeride 800
colpisce per la sua facilità d'uso
e il comportamento prevedibile.
Con una velocità media è molto
controllabile, mentre la sua
ampia superficie la rende un'arma
perfetta in vento leggero.
La sua bassa velocità di decollo
assicura un facile accesso al foiling.
Manovrare sarà anche più
facile, mano a mano che si va
avanti con la curva di apprendimento,
il wing vi permetterà
di completare le transizioni a
velocità più basse, grazie a un
profilo personalizzato. Costruito
utilizzando un pre-preg su un
nucleo di carbonio centrale per
la massima resistenza, rigidità
e durata nel tempo. Un grande
wing freeride per godere del foiling
a qualsiasi livello.
WING 90/1000
Questo wing è specificamente
progettato per le esigenze del
SUP Foiling nelle onde. L'area di
generoso e alto profilo fornisce
un decollo molto precoce ed è
stata disegnata espressamente
per consentire il foiling a bassa
velocità. Il profilo compatto
e il basso AR, limiteranno l'accelerazione
per mantenere il
controllo della lamina e rimanere
sull'onda durante la navigazione.
È facile da manovrare,
mentre l'angolo di apertura
garantisce una buona stabilità
per far sì che il wing sia molto
“user-friendly”. Il wing è costruito
utilizzando il processo di carbonio
pre-preg alta tecnologia
sopra un nucleo PU. Costruito
utilizzando un pre-preg su un
nucleo di carbonio centrale, per
la massima resistenza, rigidità e
durata nel tempo. Perfetto per
scoprire le emozioni di SUP foiling
sulle onde, la facile planata
e l'accelerazione limitata lo rendono
ideale anche per prestazioni
a tutto tondo nel wind-foiling.

168
PRODUCT FOCUS
F-One FREERIDE KITEFOIL
stabilizzatore freeride
FUSOLIERA 42
90 CM CARBON MAST
90 CM ALUMINIUM MAST
STABILIZZATORE
Area: 300 cm² Aspect Ratio: 5.8
Peso: 0,24 kg
Solido, versatile e progressivo,
lo stabilizzatore Freeride può
essere combinato con una qualsiasi
delle freeride o carving
wing e s’inserisce in una gamma
molto ampia di pratiche.
Dotato di alette generose, la
lama stabilizzatrice offre un
controllo fantastico con sufficiente
superficie per fornire piena
fiducia in tutte le situazioni.
Costruito in carbonio composito
e progettato per essere montato
in modo sicuro sulle fusoliere
F-ONE, il suo profilo e l'angolo
di incidenza sono stati progettati
per raggiungere un equilibrio
molto intuitivo e riuscire a
ottenere le manovre foiling più
facilmente.
FUSOLIERA
Lunghezza: 42cm Peso: 0,47 kg
Costruita in fibre di carbonio
pre-preg attorno a un nucleo di
acciaio, le fusoliere F-ONE sono
progettate per essere estremamente
rigide, e fornire un controllo
perfetto con una sezione
a bassa resistenza. Con una
coda completamente in acciaio
inossidabile, l'assemblaggio
con lo stabilizzatore è solido e
molto affidabile. La coda corrisponde
all'angolo d’incidenza
richiesto sullo stabilizzatore,
per garantire un equilibrio intuitivo
qualunque sia la combinazione
del wing selezionato. La
fusoliera da 42 centimetri offre
una migliore stabilità direzionale
e del passo, il che aiuta molto
a velocità più basse e medie.
Consigliato con Wing Freeride
800, 600.
Freeride 600 Carbon Kitefoil
Questo foil full carbon raccoglie
il meglio del design e della tecnologia
per raggiungere incredibili
prestazioni.

600 hybrid
800 hybrid
Mast Full Carbon 95 cm - Wing
anteriore in carbonio Freeride
600 cm² - fusoliera SST Carbon
42 cm - stabilizzatore Carbon
Freeride 400 cm² - KF-Box
MAST
Lunghezza: 95 cm Chord: basso
= 11 cm / Top = 13,2 centimetri
Spessore: basso = 1,2 cm / Top
= 1,33 centimetri Peso: 1,50 kg
(K-F box) 1,70 kg (Deep K-F BOX)
Beneficiando degli ultimi sviluppi
in termini di forma e costruzione,
i mast in carbonio di
F-One, offrono un potenziale incredibile
di velocità, con la massima
precisione in tutte le condizioni.
Con il loro profilo ad alte
prestazioni in evoluzione da 1,2
cm di spessore nella parte inferiore
per 1,35 cm in alto, questi
mast forniscono una sensazione
impressionante di scorrevolezza
nella fascia superiore
delle prestazioni. Il profilo e la
lunghezza della corda prevengono
le turbolenze e li rendono
molto sicuri e stabili in velocità.
La loro elaborata costruzione
in carbonio pre-preg one-shot,
assicura che soddisfino la richiesta
delle prestazioni sulla
torsione e rigidità flessionale,
per mantenere il controllo della
lamina in qualsiasi momento
e soprattutto quando si spinge
al massimo. Equipaggiati con
il dispositivo brevettato FAST
CONNECTION DEVICE costruito
da pre-preg di carbonio, questi
mast sono veramente facili da
montare, essendo necessaria
una sola vite per assemblare le
parti principali. Gli alberi di carbonio
sono compatibili con tutti
i F-ONE wings e le altre parti
dei foil e sono disponibili in diverse
lunghezze: 65/75/95 cm,
per adattarsi a tutte le esigenze
di Supfoiling, Windfoiling & Surf
Foiling. Sono i top mast per raggiungere
la velocità massima,
il controllo ed essere, al tempo

170
PRODUCT FOCUS
F-One FREERIDE KITEFOIL
stesso, leggeri. Disponibili con
un KF o Deep KF-BOX.
WING
Area: 600cm² - Aspect Ratio:
5.6 - Peso: 0,78 kg
Progettato con meno area, ma
con un rapporto d'aspetto superiore
al Freeride 600, questo
offre un maggior potenziale di
prestazioni e può essere controllato
con facilità, con alcune
caratteristiche prevedibili e intuitive.
I 600cm² offrono abbastanza
spinta per sollevare fuori
dall'acqua senza sforzo e il wing
rimane facile e fluido da gestire
grazie al suo profilo. Costruito
utilizzando carbonio pre-preg
su un nucleo centrale di carbonio,
la rigidità delle lame è stata
finemente concepita, per renderlo
il più stabile e prevedibile
possibile. Con grande controllo
direzionale, il wing Freeride 600
sarà un grande tuttofare per le
prestazioni freeride in foil.
STABILIZZATORE
Area: 300 cm² - Aspect Ratio:
5.8 - Peso: 0,24 kg
Solido, versatile e progressivo,
lo stabilizzatore Freeride può
essere combinato con una qualsiasi
delle freeride o carving
wings anteriori e s’inserisce una
gamma molto ampia di pratiche.
Dotato di alette generose,
la lama stabilizzatrice offre un
controllo fantastico con sufficiente
superficie per fornire piena
fiducia in tutte le situazioni.
Costruito in carbonio composito
e progettato per essere montato
in modo sicuro sulle fusoliere
F-ONE, il suo profilo e l'angolo di
incidenza sono stati creati per
raggiungere un equilibrio molto
intuitivo e aiutarvi a realizzare
più facilmente, le manovre del
foiling.
FUSOLIERA
Lunghezza: 42cm - Peso: 0,47
kg
Costruita in fibre di carbonio
pre-preg attorno a un nucleo di
acciaio, le fusoliere F-ONE sono
progettate per essere estremamente
rigide, e fornire un controllo
perfetto con una sezione
a bassa resistenza. Con una
coda completamente in acciaio
inossidabile, l'assemblaggio
con lo stabilizzatore è solido e
molto affidabile. La coda corrisponde
all'angolo d’incidenza
richiesto sul stabilizzatore, per
garantire un equilibrio intuitivo
qualunque sia la combinazione
del wing selezionato. La fusoliera
da 42 centimetri offre una
migliore stabilità direzionale
e del passo, il che aiuta molto
a velocità più basse e medie.
Consigliato con Wing Freeride
800, 600.

172
PRODUCT FOCUS
F-One Furtive
Product focus
F-One Furtive
www.f-onekites.com
testo e foto di Gilles Calvet e Courtesy F-One
MISURE:
5 - 6,4 - 8 - 10 - 12 mq
High performances/
hang-time
Dopo due anni di sviluppo, il
Furtive è l’ideale per long distance,
speed riding e le sessioni
di hang-time.
Il 2017 ha visto la nascita della
decima edizione del Bandit!
Per celebrare questo, abbiamo
deciso di aiutare la gamma dei
kite, con alcuni aquiloni specifici.
Questi prodotti, che noi
chiamiamo "satelliti", sono progettati
per soddisfare alcune
richieste specifiche, che non
fanno parte del programma del
Bandit, ma il BANDIT resta più
che mai al centro della nostra
gamma. Nel 2014, Alex Caizergues
ci ha chiesto alcuni aquiloni
personalizzati per battere
il proprio record di velocità di
56.62 nodi. Il riassunto del design
era di raggiungere una
velocità massima in condizioni
over-powered con un 6.5 m2, e
correre con un vento medio di
50kts... Abbiamo quindi lavorato
su un aquilone con più AR
e cinque Struts, ma durante lo
sviluppo, accaddero due cose:
- In primo luogo siamo rimasti
sorpresi dal piacere che si prova
guidando questo kite. Ciò è dovuto
alle emozioni che fornisce,
grazie alle sue prestazioni (chi
non ama la velocità e l'accelerazione?),
e anche grazie al suo
hang-time.
- Poi, i rider foil, in cerca di
un'arma per la long distance, si
sono interessati a questo kite, e
hanno voluto subito usarlo.
DESIGN:
Il FURTIVE presenta un elevato
AR per alte prestazioni e cinque
struts per controllare il profilo.
L’arco della LE è ridotto, per
sviluppare la massima potenza
per una data area. Il suo profilo
è stato sviluppato per assicurare
la massima trazione sul bordo
della finestra. La sua briglia
W5 è totalmente innovativa e
riunisce la funzione di una briglia
e una quinta linea! L’abbiamo
chiamata W5 grazie al suo
modello W, che comprende una
linea centrale per controllare
l'arco della LE, come una quinta
linea. Fornisce il perfetto controllo
della distorsione e, inoltre,
la linea centrale, aiuta il depower
del kite.
IN ACQUA:
Il FURTIVE fornisce una grande
varietà di sensazioni.
TWIN-TIP:
L'aquilone è stabile e il movimento
è completamente sotto
controllo. Il feedback sulla barra
è super chiaro, il che fa venir
voglia di andare più veloce per
tutto il tempo che si sta in acqua.
Preparatevi, perché dovrete
essere disposti agli eccessi!
Spesso, nelle prestazioni, vengono
indicate le abilità nei sal-

ti. Per migliorare quest’aspetto,
abbiamo lavorato sul feeling
della barra, la sua manovrabilità
quando si porta il kite allo zenit
e la sua spinta durante i salti.
L'aquilone vi porta davvero in
alto, e vi fa atterrare morbidi.
Preparatevi a record di hangtime!
LONG DISTANCE RACING - GUN
O TWIN-TIP:
Comodo e veloce, questo kite
è fatto per le gare di long distance,
e vi fornisce il controllo
sufficiente per regolare i vostri
sforzi durante le lunghe percorrenze.
Il suo range di volo
fornisce grande tolleranza alle
variazioni del vento, soprattutto
nella gamma alta. Andando fortemente
upwind, il feeling con
il kite è eccezionale. La trazione
è veramente orientata verso
il bordo della finestra con un
buon supporto, il che consente
di risparmiare il dover spingere
troppo sulle gambe o sul dorso.
Quando si va di poppa, questo
kite vi permetterà di andare a
tutta velocità, aiutando la tavola
a superare ogni stato del
mare.
FOIL:
Il foil ad alta velocità, richiede
molto controllo e di evitare
movimenti parassiti dell’aquilone,
in particolare il flutter dei
wingtips. Se il kite si muove, si
sposta troppo e così fa il foil, il
che si traduce inevitabilmente
nel perdere il controllo della vostra
direzione e dell’equilibrio. Il
controllo della distorsione del
kite durante tutte le fasi di volo,
è stato l'obiettivo più difficile da
raggiungere durante lo sviluppo
per il foil riding, ma il raggiungere
questo obiettivo, ha chiaramente
portato un beneficio
anche a tutte le altre discipline.
Colori:
Giallo/nero/verde
Verde/giallo/rosso
Giallo/nero/arancio
MONOLITH BAR SETUP
SISTEMA DI SICUREZZA
È stato progettato per lavorare
in modo efficace anche nelle
situazioni più critiche, può essere
reinserito sotto carico, ma
anche quando le linee sono lasche.
Uno stopper assicura che
il sistema funzioni anche quando
la barra è spinta verso il rider
e bloccata nella posizione più
bassa. Il suo nuovo sistema push-away
permette di innescare
il rilascio con una forza minima
anche sotto i carichi più elevati
(testato fino a 400 kg). Lo sgancio
rapido ha elastici più forti e
la parte superiore è stata accorciata
di un centimetro.

174
PRODUCT FOCUS
RRD Emotion MK2
Product focus
RRD EMOTION MK2
www.robertoriccidesigns.com
Testo courtesy RRD
Foto Svetlana Romantsova e Courtesy RRD
MISURE:
12 - 14,5 - 17 mq
"Una ricerca complessa per soluzioni
semplici"
L'Emotion è un aquilone strutless
sviluppato per coloro che
siano alla ricerca di un aquilone
che sia specificamente progettato
per le prestazioni in vento
leggero con un grande hangtime
e potenza, e che, allo stesso
tempo, sia anche qualcosa
di pratico, essendo un 30% più
piccolo di un tradizionale aquilone
a tre struts. Il MK2 Emotion
ha un profilo riprogettato progressivamente
più piatto verso
i tips, che aumenta le prestazioni
di bolina e vola nella finestra
del vento. Un aquilone leggero,
semplice, pulito e facile da usare
con eccezionale facilità di rilancio,
questo è lo standard per
la nuova MK2 RRD Emotion.
Lo sviluppo di un profilo stabile
per vento leggero, nelle raffiche
e nelle condizioni di sovrainvelatura,
mantenendo un rilancio
eccezionale, era una sfida
di design. Dopo vari prototipi e
oltre otto mesi di test, abbiamo
trovato un nuovo concetto di
design che ci ha mostrato il potenziale
fantastico per il futuro
sviluppo di tutti gli aquiloni della
nostra linea.
La decisione di offrire una nuova
scelta emozionante, per quei
kiters che vogliano semplificare
la loro attrezzatura ed essere
in grado di essere i primi in
acqua, è stata facile. È un kite
perfetto per il frequent flyer che
voglia mantenere la dimensione
del bagaglio al minimo e per
coloro che abbiano bisogno di
meno di volume per stiparli nei
loro veicoli, l’Emotion è la scelta
giusta! È veramente incredibile
come sia compatto, e di quanto
poco vento abbia bisogno per
volare e arrivare a planare in
acqua. Adatto per tutte le discipline,
dal freestyle al freeride,
alle onde. L’Emotion MK2 è un
fedele compagno che permette
di aumentare l’entusiasmo per
lo sport.
L'inizio di una nuova era per il
kitesurf, è appena iniziata.

CARATTERISTICHE
• Profilo ridisegnato, progressivamente
più piatto verso i tips,
per aumentare le prestazioni di
bolina e volare nella finestra del
vento.
• Rinforzi interni extra su ogni
pannello della LE, per garantire
la lunga durata delle cuciture &
collegamenti rigidi.
• Quick Valve Air Flow per facilitare
il pompaggio e sgonfiaggio,
con tappo di protezione speciale.
• Aquilone Strutless specificamente
progettato per prestazioni
in vento leggero, con grande
hangtime e potenza.

176
PRODUCT FOCUS
RRD Obsession MK9
Product focus
RRD Obsession MK9
www.robertoriccidesigns.com
Testo courtesy RRD
Foto Svetlana Romantsova e Courtesy RRD
Misure:
5 - 6 - 7 - 9 - 10,5 - 12 - 13,5 - 15 mq
“Non esiste alcun sostituto”
L’Obsession MK9 è in un campionato
a sé stante. Per la riprogettazione
importante fatta sul
MK8, il nuovo MK9 ha ricevuto
solo dei piccoli aggiustamenti.
La forma del kite rimane la stessa,
ma abbiamo cambiato le briglie
e i pigtails, così l'aquilone è
più stabile in aria. Questo kite è
leggero, veloce, potente, stabile
e facile da essere depowerizzato.
L'Obsession è un kite a tre
struts ad alte prestazioni, ideale
per il kiter che voglia una macchina
da freestyle aggressiva.
Vuoi avere una spinta enorme,
fare manovre radicali e avere
una potenza costante? Il profilo
permette all’Obsession di galleggiare
attraverso l'aria, ha un
feeling diretto sulla barra, pur
avendo sempre l'abbondanza
di potenza quando si è completamente
in battuta bassa. Abbiamo
raggiunto sorprendente
hang time, grande stabilità, e
una più ampia gamma di utilizzo.
Oggi, la Obsession MK9, nelle
misure 10,5 e più piccole, può
essere utilizzata anche come
kite da waveriding, combinando
la libertà di manovra, con un’immediata
ed efficace capacità di
depower, in qualsiasi condizione
di vento. Quello che sembrava
impossibile è ora possibile
con il nuovo Obsession MK9.

CARATTERISTICHE
• Tre struts per risparmiare peso
e migliorare la maneggevolezza.
• Rinforzi sulla trailing edge e
protezioni all’avanguardia, su
ogni cucitura della LE. Maggiore
durata per il vostro aquilone.
• Esclusivi rinforzi sui pannelli
Strut/Leading Edge a 45 gradi,
questo diffonde i carichi d'urto
su una zona più ampia.
• Quick Air Flow Valve per facilitare
il pompaggio e sgonfiaggio,
con tappo di protezione speciale.
• Rinforzi radiali sui tips, per migliorare
la durata.
• V-TIP design per gli attacchi
delle back lines. Questo pannello,
appositamente progettato, e
la costruzione robusta, consentono
una migliore ripartizione
del carico in questa zona, sottoposta
a elevato stress.
• Tips con briglie anti-groviglio.

178
PRODUCT FOCUS
ION WINTER ACCESSORIES
Product focus
ION WINTER ACCESSORIES
Neo Cruise Jacket
Caratteristiche e materiali
. Maniche Pre_curved
. Solida zip frontale
. Neoprene versatile
. Tasca sul petto con Key_Loop
TAGLIE: 48 / S - 50 / M - 52 / L - 54 / XL
www.ion-products.com
Testo e foto Courtesy ION
Dal punto di vista di ION, anche
il più piccolo elemento della
gamma di prodotti, merita la
stessa dedizione e precisione,
degli elementi più complessi.
Anche il più piccolo accessorio è
parte fondamentale dell’attrezzatura
e, talvolta, uno di questi
piccoli oggetti può determinare
una grande giornata in acqua,
o il tornare a casa con una profonda
frustrazione. L’obiettivo
è di estendere la session con la
selezione di accessori ION per
l’Inverno, che vi protegge e tiene
al caldo.

Neo Hoody
Caratteristiche e materiali:
. Due aperture per il trapezio
. Cappuccio caldo
. Vestibilità morbida
. Luminosa colorazione neon
. Grande tasca a marsupio con Key_Loop
TAGLIE: 48 / S - 50 / M - 52 / L - 54 / XL
Neo Hoody Light
Caratteristiche e materiali
. Grande tasca a marsupio per riporre le cose
e tenere al caldo le mani
. Due aperture per il trapezio
TAGLIE: 48 / S - 50 / M - 52 / L - 54 / XL
Neo Coat Cosy (donne)
Caratteristiche e materiali:
. Cappuccio ergonomico con elastico regolatore Draw_
Cord
. Zip anteriore solida con apertura al centro per il gancio
del trapezio
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e tenere al caldo le mani
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Misure: 36 / S - 38 / M - 40 / L - 42 / XL

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EVENTI
Campionato italiano assoluto freestyle CKI/FIV
testo e foto Roberta Pala

Campionato italiano
assoluto freestyle CKI/FIV
Porto Pollo, Sardegna
Quest’anno il campionato
italiano freestyle si è
disputato in tappa unica, un
assoluto finalmente ricco
di atleti, era emozionante
vedere di nuovo un tabellone
pieno e, soprattutto, tanti
giovanissimi presenti, il
nuovo futuro del kiteboarding
italiano.

182
EVENTI
Campionato italiano assoluto freestyle CKI/FIV
Il campionato Italiano Assoluto
di Freestyle, che avrebbe
dovuto avere luogo presso
KiteSardegna, a Porto Botte,
per problemi indipendenti
dalla volontà di Marco Orrù e
di tutta la crew di Kitesardegna,
è stato trasferito a porto
Pollo, presso lo Sporting Club
Sardinia, da disputarsi proprio
nei giorni precedenti alla
tappa finale del Campionato
del Mondo IKA. Diciotto riders
hanno completato il tabellone
degli uomini, cinque le donne
iscritte e ben dieci gli juniores.
Alcune degli storici nomi
del freestyle moderno, finalmente,
sono tornati alle gare,
dopo una lunga assenza dalle
competizioni, uno su tutti,
Eric Volpe, carismatico rider
pugliese.
Le condizioni del vento sono
subito sembrate incerte,
la direzione non consueta,
più orientata da Ovest, ha
reso difficile stare nei limiti
del campo di gara, le heat
si sono in sostanza svolte
alle due boe più lontane, con
notevoli difficoltà per restare
in campo di regata e con,
spesso, dubbi sulla validità
delle manovre, essendo
decisamente vicini alle boe
di delimitazione. Alcuni rider
hanno dovuto tirar fuori
dalle auto le vele più grandi,
si sono viste anche le 15 mq. A
volte, le raffiche sul campo di
gara, hanno reso impossibile
l’esecuzione della manovra, o
un atterraggio fluido e pulito.
Alcuni riders più pesanti ne
hanno fatto le spese, il clima
era comunque un po’ teso,
in giuria erano presenti due
giudici internazionali, ci sono
state contestazioni, discussioni,
dubbi sui giudizi, tutto
un po’ più esacerbato dalla
condizione un po’ proibitiva
che hanno incontrato i ragazzi
in questa finalissima.
Il primo turno vede già delle
sorprese, come la sconfitta
di Andrea Vicari e quella di
Francesco Contini, i due juniores,
usciti rispettivamente
contro Cantini e Milazzo,
non si faranno abbattere da
questa prima sconfitta e, per
il meccanismo del tabellone,
risaliranno fino alle prime
posizioni. La heat numero 8
vede affrontarsi il campione
in carica Coccoluto con Eric
Volpe, heat divertente, due
modi di interpretare il freestyle
moderno. Con notevoli
difficoltà di vento, le heat
si susseguono, ma il vento

184
EVENTI
Campionato italiano assoluto freestyle CKI/FIV
comincia a diventare sempre
più incostante e rafficato.
Francesca Bagnoli, nella sua
heat, fa bordi a mille allora,
con la vela che quasi la strappa
via, alternati ad altri quasi
ferma... è una tortura così... Di
queste condizioni così difficili,
ne fanno le spese Michele
Balestrini e Greta Menardo,
entrambi con problemi alle
spalle, escono dall’acqua con
l’aiuto dei mezzi di soccorso.
In campo femminile, Francesca
Bagnoli è inavvicinabile,
il suo stile è potente, è fluida,
è completa, anche se le
condizioni non le permettono
di chiudere tutte le manovre
al meglio, il gradino più alto
del podio è ancora una volta il
suo. Il suo sorriso, la sua naturalezza,
la sua positività, un
grande orgoglio averla nostra
rappresentante tra le grandi
del circuito mondiale!
Per gli juniores, è di nuovo

Francesco Contini, rider sardo
di Cabras, in provincia di
Oristano, a portarsi a casa il
secondo titolo consecutivo.
Grande la sua performance
nel campionato mondiale nei
giorni seguenti, un giovanissimo
con uno stile potente,
vela low che più low a volte
non si può… radicale e molto
concentrato. Al secondo
posto un altro dei talenti del
freestyle, Andrea Vicari, bella
sorpresa la terza posizione di
Nicola Carrus e del giovane
Francesco Carlucci, che ha
messo a punto una prestazione
di livello!
Il tabellone maschile è una
serie di colpi di scena, heat al
limite del vento che scatenano
gli animi, heat contestate,
manovre non viste, atterraggi
nei limiti o no del campo di
regata, una vera bagarre. Il
vento, in tutto questo, decide
di non far disputare le final-

186
EVENTI
Campionato italiano assoluto freestyle CKI/FIV
issime, ne risultano due pari
merito, i due fraterni amici
Gabriele Garofalo e Gianmaria
Coccoluto, conterranei, si
abbracciano sul gradino più
alto del podio, entrambi consacrati
campioni italiani CKI/
FIV 2016. In terza posizione
due fratelli, i Vicari, Andrea e
Cristiano, due talenti fenomenali.
Dopo qualche astio durante
le heat, gli animi si placano, i
ragazzi si confrontano, tra di
loro e con i giudici, nel mentre,
una spettacolare luna
sorge da dietro alla montagna,
come un paciere silenzioso.
Questa volta, dopo non ricordo
nemmeno più quanto
tempo, i ragazzi hanno anche
ricevuto un premio in denaro,
offerto da Alberto Rondina,
che sa bene quanti sacrifici
e quante spese ci siano per
questi ragazzi che, spesso,
devono affrontare lunghi
viaggi a proprie spese, per
raggiungere una tappa di
campionato. Credo di interpretare
il grazie corale dei ragazzi,
nei confronti dell’icona
del freestyle italiano.
Le aspettative? Una stagione
con un calendario
fatto di tante tappe, magari
a chiamata, per garantire
le condizioni migliori, nei
paradisi del freestyle… tanti
giovanissimi iscritti, un bello
sponsor che copra le spese,
un montepremi, un tabellone
femminile lunghissimo…
forse stiamo un po’ sognando...
ma i sogni si possono
trasformare in realtà... Auguriamo
a tutti i ragazzi del freestyle,
una stagione 2017 che
veda la realizzazione di tutte
le loro richieste e speranze.
Gabriele Garofalo
"Una grande soddisfazione,
con Gianmaria ci conosciamo
da anni e ritrovarsi insieme
sul gradino più alto del podio
è stato emozionante. Tanti
sacrifici ripagati in questa
maniera. Il livello aumenta
sempre di più perché il freestyle
deve crescere e i ragazzi
di oggi sono veramente molto
bravi. L’abilità del rider si
vede anche dalle manovre in
condizioni proibitive"

Uomini
1. Gianmaria Coccoluto, Gabriele Garofalo
3. Andrea Vicari, Cristiano Vicari
Donne
1. Francesca Bagnoli
2. Giulia Piccioni
3. Sofia Tomasoni
Juniores
1. Francesco Contini
2. Andrea Vicari
3. Nicola Carrus, Francesco Carlucci
Si Ringrazia, Marco Orrù/KiteSardegna, Mirco
Babini/Chia Wind Club, Giorgio Bevacqua/
Sporting Club Sardina, Alberto Rondina/
Cabrinha.

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