<strong>Lauria</strong> (PZ) · Contrada San Paolo, 77 Tel. 0973- 823719 · lauria@visionottica.it VisionOttica <strong>Lauria</strong> · VisionOttica <strong>Lauria</strong>
decise d’insediarsi nel posto chiamandolo Iriae, in memoria <strong>del</strong>l’iride (latino: iris) che li aveva benevolmente accolti. La tesi <strong>del</strong>la colonizzazione greca non è mai stata verificata per l’assenza di una sistematica campagna di scavi sul territorio comunale e nei paesi limitrofi; rimane ampia pure la gamma di possibilità sulle origini <strong>del</strong> nome. Il canonico don Nicola Curzio ha spiegato la nascita <strong>del</strong>la città come il risultato <strong>del</strong>la migrazione, in tempi diversi, di gente scampata alla distruzione <strong>del</strong>le vicine Iriae, Seleuci e Blanda. Iriae si presume possa essere la città, menzionata prima, i cui abitanti decisero di trovare rifugio, per qualche sconosciuta ragione (presumibilmente tra il 280 e il 275 a.C. a causa <strong>del</strong>le incursioni di Pirro che combatteva contro i romani), nei luoghi in cui poi sorgerà il castello di Ruggiero di <strong>Lauria</strong> e che all’epoca erano ricoperti abbondantemente di piante di lauro; Seleuci, viene idealmente collocata nella contrada, che poi ha italianizzato il suo nome in Seluci, rasa al suolo dai romani nel corso <strong>del</strong>la seconda guerra punica (fine <strong>del</strong> III seco- lo a.C.) per il sostegno offerto ai cartaginesi; Blanda, invece, sarebbe stata individuata in una porzione di territorio, nei pressi di Tortora, che nel 914 d.C. fu definitivamente distrutta dai saraceni con la conseguenza di essere abbandonata dalla popolazione, spostatasi in parte nell’attuale quartiere Ravita, tra i due rioni <strong>del</strong>la città. Dalla contrazione <strong>del</strong>le parole latine laurus (lauro) e Iriae sarebbe, quindi, derivato originariamente il nome, <strong>Lauria</strong>, anche se l’etimologia ipotizza che il suo nome derivi invece dal contenitore per l’olio, posto sotto il torchio, che i bizantini chiamavano laurion. Più verosimile è l’ipotesi che la rifondata Iriae sia poi diventata Uria (città aurea) per volere <strong>del</strong> tribuno consolare Caio Emilio Mamercino (latino: Caius Æmilius Mamercinus) che volle premiare la laboriosità degli abitanti. Lo scrittore francescano, Giovanni Franchini, <strong>del</strong>l’Ordine dei Frati Minori Conventuali, facendo riferimento agli antichi latini, chiama <strong>Lauria</strong> coi nomi di Ulci, Ulciana Colonia, Luria e Laorina. Nel 406 i visigoti di Alarico la distrussero ma nel 460, LAURIA 17