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M O N I T O R<br />

Monitoraggio dell’economia locale per prevenire<br />

l’infiltrazione della criminalità organizzata<br />

Provincia di Vibo Valentia<br />

1


2


MONITOR – Monitoraggio dell’economia locale per prevenire l’infiltrazione della criminalità<br />

organizzata - Provincia di Vibo Valentia<br />

Coordinamento organizzativo:<br />

Donatella Romeo<br />

Maurizio Caruso Frezza<br />

Coordinamento scientifico:<br />

Ernesto U. Savona<br />

Michele Riccardi<br />

Autori:<br />

Michele Riccardi<br />

Riccardo Milani<br />

Gian Maria Campedelli<br />

Progetto grafico: Ilaria Mastro<br />

Progetto grafico copertina e immagine: Saverio Danese<br />

Copyright CCIAA Vibo Valentia 2016. La riproduzione è consentita citando la fonte. In ogni caso la<br />

Camera di Commercio non è responsabile dell’uso che può esserne fatto.<br />

Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Vibo Valentia<br />

Piazza San Leoluca - Complesso Valentianum<br />

89900 Vibo Valentia<br />

cciaa@vv.legalmail.camcom.it<br />

www.vv.camcom.it<br />

Tel: +39 0963 294600-03<br />

twitter: @cciaa_vv<br />

facebook: @cciaavv<br />

Crime&tech s.r.l.<br />

Spin-off di Transcrime – Joint Research Centre on Transnational Crime (www.transcrime.it)<br />

Università Cattolica del Sacro Cuore<br />

Largo Gemelli 1, 20123 Milano<br />

Tel. +39 02 7234 3715/3716<br />

info@crimetech.it<br />

www.crimetech.it<br />

Citazione consigliata:<br />

Riccardi M., Milani R., Campedelli G. M. (2016), MONITOR – Monitoraggio dell’economia locale per prevenire l’infiltrazione della criminalità<br />

organizzata – Provincia di Vibo Valentia, Milano: Crime&tech (spin-off di Università Cattolica del Sacro Cuore – Transcrime) e Vibo Valentia:<br />

Camera di Commercio di Vibo Valentia.<br />

ISBN: 978-88-99719-06-7<br />

3


4


Indice<br />

PREFAZIONE<br />

I RISULTATI IN SINTESI<br />

INTRODUZIONE<br />

1. IL CONTESTO SOCIO-ECONOMICO E IMPRENDITORIALE<br />

1.1. L’andamento demografico<br />

1.2. Il quadro economico<br />

1.3. Il tessuto imprenditoriale<br />

2. I RISCHI CRIMINALI<br />

2.1. La criminalità organizzata<br />

2.2. Le infiltrazioni criminali nell’economia legale<br />

3. I FATTORI DI RISCHIO INFILTRAZIONE<br />

3.1. Indicatori di rischio di contesto<br />

3.1.1 L’intensità di contante<br />

3.1.2 L’economia irregolare<br />

3.1.3 Le difficoltà di accesso al credito<br />

3.2. Indicatori di rischio a livello di governance e assetto proprietario<br />

3.2.1 Anomalie nelle caratteristiche di amministratori e soci<br />

3.2.2 Amministratori e soci di paradisi fiscali e paesi a rischio<br />

3.2.3 Complessità della struttura proprietaria<br />

3.3. Indicatori di rischio economico-finanziari<br />

3.3.1 Imprese ad alto attivo circolante<br />

3.3.2 Imprese ad alta profittabilità<br />

3.4. Altri indicatori di rischio<br />

3.4.1 Imprese con precedenti eventi forzati<br />

CONCLUSIONI<br />

BIBLIOGRAFIA<br />

APPENDICE<br />

6<br />

8<br />

11<br />

12<br />

12<br />

13<br />

14<br />

18<br />

18<br />

20<br />

26<br />

27<br />

27<br />

28<br />

29<br />

31<br />

31<br />

33<br />

36<br />

37<br />

37<br />

38<br />

39<br />

39<br />

42<br />

44<br />

48<br />

5


Prefazione<br />

La programmazione di politiche di crescita e di<br />

benessere per le comunità amministrate, tanto<br />

a livello di sistema Paese che di realtà locali, non<br />

può prescindere dalla considerazione di tutte le<br />

variabili che interagiscono e interferiscono con<br />

le dinamiche socio-economiche di riferimento.<br />

Un fenomeno diffuso e trasversale, che oggi<br />

diventa variabile fondamentale per analisi<br />

economiche coerenti con la complessità<br />

delle varie situazioni e per interventi politicoamministrativi<br />

efficaci, è senza dubbio quello<br />

della criminalità.<br />

La criminalità costituisce un forte deterrente alla<br />

crescita e allo svolgimento ordinato della vita<br />

sociale ed economica di una comunità e grava<br />

questa di notevoli costi. A risentirne, in prima<br />

battuta, è proprio il sistema produttivo, dove<br />

le azioni criminose generano, tra l’altro, effetti<br />

distorsivi della concorrenza, impedendo di<br />

creare ricchezza e benessere. Un vero e proprio<br />

costo non solo per le imprese, ma per intere<br />

collettività, senza distinzioni di confini o aree<br />

geografiche, tanto che è la stessa Commissione<br />

europea a riconoscere che “un tasso di criminalità<br />

elevato, la presenza di criminalità organizzata e<br />

della corruzione tendono a ostacolare lo sviluppo<br />

economico ed esercitano un effetto di dissuasione<br />

sugli investitori potenziali. Un potenziamento<br />

della capacità di combattere la criminalità, una<br />

cooperazione transfrontaliera accresciuta, un<br />

miglioramento dei controlli alle frontiere esterne,<br />

una migliore integrazione dell’ingresso dei Paesi<br />

Terzi nell’Unione, sono alcuni dei mezzi per<br />

sostenere lo sviluppo regionale”.<br />

Dunque, la relazione tra sviluppo e criminalità<br />

è ampliamente considerata e condivisa non<br />

solo sotto l’aspetto etico-giuridico, ma anche<br />

economico e sociale e si evidenzia in tutta la<br />

sua rilevanza, e come un nesso di reciprocità<br />

dall’equilibrio molto delicato, soprattutto nel<br />

contesto di un Paese, come l’Italia, con conflitti<br />

interni dovuti a forti differenziali di crescita tra le<br />

sue regioni, e dove la pressione della criminalità<br />

nelle singole realtà territoriali, oramai capillare<br />

sebbene con diversificazioni di intensità, rischia<br />

di compromettere non solo la potenziale<br />

efficienza delle singole economie locali, ma<br />

anche quella dell’intero sistema nazionale.<br />

Dove la cultura della legalità è carente, sia<br />

il mercato sia la politica economica sono<br />

fortemente ostacolati nelle loro azioni; non<br />

solo, ma, si è constatato, i delitti aumentano<br />

quando peggiorano le condizioni economiche<br />

e diminuiscono, invece, quando l’economia<br />

cresce.<br />

Un problema di disturbo del mercato, della<br />

libera intrapresa e della crescita economica<br />

che il Sistema Camerale avverte in tutta la sua<br />

portata, per questo impegnandosi fortemente<br />

nelle azioni di contrasto alla criminalità, sia con<br />

attività di studio e analisi del fenomeno che con<br />

azioni concrete a favore della diffusione più<br />

ampia e partecipata della cultura della legalità.<br />

In quest’ottica, anche la Camera di Commercio di<br />

Vibo Valentia si rende parte attiva per affermare<br />

legalità, trasparenza, sicurezza, partendo<br />

dall’indagine e dall’analisi dei fenomeni per<br />

sviluppare conoscenza e consapevolezza,<br />

funzionali all’adozione di politiche di intervento<br />

mirate ed efficaci.<br />

È la logica e l’obiettivo di questo studio;<br />

un monitoraggio, appunto, dell’economia<br />

locale per prevenire forme di infiltrazione<br />

della criminalità organizzata, esplorando la<br />

zona grigia che esiste tra economia legale e<br />

criminalità economica, i punti di contatto, i<br />

danni arrecati e quelli subiti, cercando di capire<br />

le dinamiche che consentono alla criminalità di<br />

contaminare l’economia regolare alterandone<br />

il funzionamento, frenandone la crescita,<br />

pregiudicando la libera attività e lo sviluppo del<br />

tessuto produttivo “sano”.<br />

6


Uno studio che vogliamo condividere con le<br />

altre istituzioni territoriali, prime fra tutti con le<br />

Forze dell’Ordine, con le Associazioni di Categoria,<br />

con le imprese, con il mondo dell’associazionismo<br />

civico e culturale in genere, con la collettività,<br />

per rafforzare la rete di relazioni e progetti<br />

contro ogni forma di prevaricazione e violenza,<br />

per promuovere le buone pratiche di trasparenza,<br />

integrità e responsabilità nella sfera politica,<br />

nel settore pubblico e in quello imprenditoriale,<br />

per farci interpreti e protagonisti di un cambiamento<br />

etico e culturale nel rispetto di regole<br />

civili e democratiche nella convinzione che la<br />

lotta alla criminalità organizzata è possibile solo<br />

attraverso una legalità organizzata.<br />

Michele Lico<br />

Presidente<br />

Camera di Commercio Vibo Valentia<br />

7


I risultati in sintesi<br />

Il problema<br />

Elevato livello di infiltrazione della criminalità organizzata<br />

nell’economia della provincia. Tasso di aziende confiscate e<br />

sequestrate tra i più alti in Italia (2^ su 110 province secondo<br />

l’indicatore OCI-T di Crime&tech)<br />

L’infiltrazione<br />

della criminalità<br />

organizzata<br />

nell’economia<br />

legale<br />

Forte capacità delle cosche locali (es. Mancuso e Tripodi) di<br />

inserirsi nel tessuto politico e amministrativo. Tasso di comuni<br />

sciolti per mafia al terzo posto in Italia<br />

Cave, edilizia ed appalti pubblici: settori di tradizionale e più<br />

elevata infiltrazione. Diverse evidenze anche nel settore<br />

turistico costiero (ristoranti, hotel, stabilimenti balneari, trasporti<br />

marittimi turistici e nell’immobiliare)<br />

I fattori di rischio<br />

Quali fattori favoriscono il rischio infiltrazione nell’economia della provincia?<br />

Intensità di<br />

contante<br />

Tasso di utilizzo del contante (cash-ratio) tra i più alti in Italia<br />

(0,91), superiore alla media calabrese e nazionale (0,85 e 0,68) ed in<br />

aumento nonostante la diminuzione a livello italiano<br />

Indicatori<br />

di rischio<br />

di contesto:<br />

Economia<br />

irregolare<br />

Pericolosità fiscale tra le più elevate a livello nazionale (Agenzia delle<br />

Entrate, 2016). Intensità dell’evasione tre volte la media italiana.<br />

Livello di irregolarità lavorativa quasi doppio rispetto al dato<br />

nazionale<br />

Difficoltà di<br />

accesso al<br />

credito<br />

Diminuiscono gli impieghi pro-capite (pari a un sesto della media<br />

nazionale) e la disponibilità del credito. Cresce l’usura, con un<br />

ruolo importante delle cosche locali (DIA, 2015, p. 70)<br />

8


Indicatori di<br />

rischio<br />

a livello di<br />

governance<br />

e assetto<br />

proprietario<br />

Anomalie<br />

nelle<br />

caratteristiche<br />

di<br />

amministratori<br />

e soci<br />

Amministratori e<br />

soci di paradisi<br />

fiscali e paesi a<br />

rischio<br />

Amministratori e soci di età a rischio (75 anni): livello<br />

in linea con la media regionale (9,3% vs 9,1% per le<br />

partecipazioni). Si distinguono il settore J (Informazione e<br />

comunicazione) e le estrazioni (Sezione B) con un peso<br />

nettamente superiore alla media regionale<br />

Amministratori e soci donna: peso delle imprese femminili in<br />

linea con quello nazionale (24.4% vs 25.3%). Settori con un peso<br />

superiore alla media nazionale: D ed E (fornitura elettricità,<br />

gestione e trattamento rifiuti), L (immobiliare) e K (finanziario)<br />

Peso di amministratori e soci provenienti da paesi ‘a rischio’,<br />

(identificati tramite l’indice FSS – Financial Secrecy Index)<br />

inferiore alla media regionale e ridotto in termini assoluti<br />

Tra i paesi di provenienza delle persone giuridiche straniere:<br />

Gran Bretagna (che comprende anche Guernsey, Jersey ed<br />

altri protettorati), Germania, Lussemburgo, Malta, Irlanda e<br />

Spagna<br />

Tra i settori con il maggior peso di intestatari di paesi a rischio:<br />

costruzioni (F43, F41), agenzie di viaggio e tour operator (N79),<br />

alberghi e villaggi vacanze (I55)<br />

Complessità<br />

della<br />

struttura<br />

proprietaria<br />

Peso di imprese individuali superiore alla media nazionale.<br />

Basso livello di complessità della struttura proprietaria, che<br />

non appare dunque come un significativo fattore di rischio<br />

Indicatori di<br />

rischio<br />

economicofinanziari<br />

Alto attivo<br />

circolante<br />

Terza provincia, in Calabria, per numero di imprese ad alto<br />

attivo circolante (39,9% del totale imprese), ma in linea con il<br />

dato regionale<br />

A livello settoriale: costruzioni (Sezione F), immobiliare (L) e la<br />

divisione M70 (supporto alle imprese e direzione aziendale)<br />

mostrano le maggiori differenze con la media regionale<br />

Alta<br />

profittabilità<br />

Numero di imprese ad alta profittabilità nella provincia in linea<br />

con il dato calabrese (22,3% del totale contro 21,8%)<br />

A livello settoriale spiccano alcune divisioni della sezione J<br />

(informazione e comunicazione) e Q86 (Assistenza sanitaria),<br />

con profittabilità più elevata rispetto alla media regionale<br />

Altri<br />

indicatori di<br />

rischio<br />

Peso di imprese con procedure ‘forzate’ (es. liquidazione<br />

amministrativa, scioglimento dell’autorità giudiziaria, etc) del<br />

2,2%, inferiore alla media regionale (3,1%)<br />

La maggior parte (67,1%) si riferisce a fallimento, seguito da<br />

scioglimento per atto dell’autorità (29,1%)<br />

9


I settori economici più a rischio<br />

Incrociando i risultati dell’analisi degli indicatori di rischio e delle evidenze di infiltrazione criminale:<br />

Estrazioni e cave<br />

(Sezione ATECO B)<br />

Numerose evidenze di infiltrazione. Rapporto più alto a livello<br />

nazionale tra confiscate e attive (quasi 30%)<br />

Peso elevato di amministratori e soci di ‘età a rischio’<br />

Numerose imprese sequestrate e confiscate<br />

Costruzioni (F)<br />

Numero imprese ad alto attivo circolante e alta intensità di<br />

contante superiore a media regionale e nazionale<br />

Settore con il peso più alto di soggetti provenienti da paradisi<br />

fiscali e paesi a rischio<br />

Evidenze di infiltrazione delle cosche locali, anche fuori dalla<br />

provincia (es. Lazio, Lombardia)<br />

Immobiliare (L)<br />

Peso di imprese femminili e ad alto attivo circolante maggiore<br />

rispetto alla media nazionale e regionale<br />

Tra i settori a più alta crescita di imprese negli ultimi anni<br />

Trasporti (H), e<br />

soprattutto<br />

trasporto<br />

marittimo (H50)<br />

Alta intensità di contante<br />

Interessi delle cosche nel trasporto turistico marittimo<br />

Tra i settori con la maggiore crescita negli ultimi cinque anni<br />

Settore ricettivo (I)<br />

Evidenze di infiltrazione nel settore turistico costiero (ristorazione,<br />

alloggi, stabilimenti balneari)<br />

Peso elevato di soggetti esteri di paesi ‘a rischio’<br />

Emergono inoltre, con riferimento ad alcuni indicatori di rischio e a recenti operazioni giudiziarie:<br />

Settore col peso più alto di amministratori di età a rischio (molto<br />

superiore a media regionale)<br />

Informazione e<br />

comunicazione (J)<br />

Livello di contante più alto rispetto a media nazionale e peso<br />

maggiore di imprese ad alta profittabilità<br />

Evidenze di infiltrazione nel settore radiofonico e organizzazione<br />

eventi<br />

Energia e<br />

trattamento<br />

rifiuti (D35 e E38)<br />

Peso intestatari donna doppio rispetto a livello nazionale<br />

Settore con la maggiore crescita di numero di imprese negli ultimi<br />

5 anni<br />

Attività di servizi<br />

professionali e di<br />

supporto alle<br />

imprese<br />

(es. M70 – Studi di<br />

architettura e ingegneria,<br />

N79 - agenzie di viaggio,<br />

N82 - attività di supporto<br />

alle imprese)<br />

Numero imprese ad alto attivo circolante superiore rispetto a media<br />

calabrese<br />

Presenza di soggetti di paesi a rischio<br />

10


Introduzione<br />

Il progetto MONITOR, di cui questo rapporto<br />

costituisce il prodotto finale, intende fornire<br />

un’analisi dei fattori di rischio nel tessuto sociale,<br />

economico ed imprenditoriale della provincia<br />

di Vibo Valentia per aiutare a prevenire i rischi<br />

di infiltrazione della criminalità organizzata<br />

nell’economia legale.<br />

Questo rapporto è così organizzato:<br />

La prima parte riprende sinteticamente alcuni<br />

elementi del contesto socio-economico ed<br />

imprenditoriale della provincia di Vibo Valentia,<br />

già analizzati in maniera approfondita nei<br />

rapporti della Camera di Commercio.<br />

Questo progetto nasce dalla combinazione:<br />

• dell’esperienza della Camera di Commercio<br />

di Vibo Valentia (http://www.vv.camcom.<br />

it/1), e del suo Ufficio Studi e Statistica, nello<br />

studio delle dinamiche imprenditoriali nella<br />

provincia;<br />

• dell’esperienza di Transcrime (www.<br />

transcrime.it), Centro di ricerca sul crimine<br />

transnazionale dell’Università Cattolica del<br />

Sacro Cuore, e del suo spin-off Crime&tech<br />

nello studio dell’infiltrazione criminale<br />

nell’economia legittima.<br />

In particolare il monitoraggio effettuato dal<br />

progetto MONITOR si fonda sui risultati di<br />

precedenti ricerche in questo ambito 1 e sugli<br />

indicatori di rischio sviluppati dal progetto<br />

INSIDER, promosso dalle Camere di Commercio<br />

di Crotone e Vibo Valentia con la collaborazione<br />

di Unioncamere Calabria. 2<br />

La seconda parte descrive il contesto criminale<br />

della provincia, analizzando statistiche<br />

ed evidenze relative alla presenza delle<br />

organizzazioni criminali e all’infiltrazione di<br />

queste nell’economia legittima, in particolare in<br />

aziende.<br />

La terza parte fornisce uno studio approfondito<br />

dei fattori di rischio infiltrazione, analizzati,<br />

quando possibile, confrontando la situazione<br />

provinciale con quella regionale e nazionale. In<br />

particolare sono analizzati:<br />

• indicatori di rischio di contesto (sezione 3.1);<br />

• indicatori di rischio a livello di governance e<br />

assetto proprietario (sezione 3.2);<br />

• indicatori di rischio economico-finanziari<br />

(sezione 3.3);<br />

• altri indicatori di rischio (sezione 3.4).<br />

1. Tra queste si ricordano: a livello nazionale, , i progetti ‘Gli<br />

investimenti delle mafie’ (2012-2013), finanziato dal Min.<br />

Interno, PON Sicurezza 2007-2013 (www.investimentioc.<br />

it), e il progetto METRIC (2013), finanziato dalla Provincia<br />

Autonoma di Trento; a livello europeo, i progetti OCP –<br />

Organised Crime Portfolio (2013-2014 – www.ocportfolio.<br />

eu), ARIEL (2014-2015 – www.arielproject.eu), IARM (2015-<br />

2016 – www.transcrime.it/iarm) e MORE (2016-2017 –<br />

www.transcrime.it/more).<br />

2. Il Progetto INSIDER - Illegal Network Security Intelligence<br />

and Detecting Resources, finanziato dal P.O.N. Sicurezza<br />

e Sviluppo Asse 2 misura 2.7, ha realizzato un sistema<br />

informativo di “polizia di prevenzione” (di indagine e di<br />

intelligence) che, incrociando dati pubblici disponibili sul<br />

territorio, può consentire di individuare le aree economico/<br />

produttive, le imprese e gli imprenditori a rischio di attività<br />

illecite (http://www.sistemainsider.it).<br />

11


1<br />

Nella prima parte del rapporto sono forniti<br />

alcuni indicatori - a livello demografico, sociale,<br />

economico ed imprenditoriale, ripresi dalle<br />

analisi approfondite dell’Ufficio Studi e Statistica<br />

della Camera di Commercio di Vibo Valentia,<br />

a cui si rimanda - utili a tracciare il quadro di<br />

contesto della provincia.<br />

fig 1<br />

168.000<br />

167.000<br />

167.480<br />

166.000<br />

165.000<br />

Il contesto socio-economico<br />

164.000<br />

162.516<br />

163.000<br />

e imprenditoriale fig 1<br />

162.000<br />

161.000<br />

168.000 167.480<br />

160.000<br />

167.000<br />

159.000<br />

166.000<br />

2005 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15<br />

Figura 165.000 2 – Andamento della popolazione 2005-2015<br />

Indice<br />

164.000<br />

2005 = 100<br />

fig 2<br />

163.000<br />

106 162.000<br />

104<br />

161.000<br />

162.516<br />

104,5<br />

160.000<br />

102<br />

159.000<br />

100<br />

2005 06<br />

100<br />

07 08 09 10 11 12 13 14 99,6 15<br />

1.1 L’ANDAMENTO DEMOGRAFICO<br />

Popolazione<br />

Nel 2015 la popolazione della provincia di Vibo<br />

Valentia si attesta a 162.516 abitanti, pari a poco<br />

più dell’8% della popolazione della Calabria<br />

(0,3% della popolazione nazionale). Negli ultimi<br />

dieci anni la popolazione è diminuita del 3%,<br />

variazione maggiore rispetto a quella calabrese<br />

e nazionale.<br />

Figura 1 – Popolazione in provincia di Vibo Valentia<br />

(2005-2015)<br />

fig 1<br />

168.000<br />

167.000<br />

166.000<br />

165.000<br />

164.000<br />

163.000<br />

162.000<br />

161.000<br />

160.000<br />

159.000<br />

fig 2<br />

167.480<br />

Fonte: elaborazione dati ISTAT<br />

106<br />

104<br />

102<br />

100<br />

98<br />

96<br />

94<br />

100<br />

162.516<br />

2005 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15<br />

104,5<br />

2005 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15<br />

99,6<br />

97,0<br />

Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />

12<br />

98<br />

96<br />

106<br />

94<br />

104<br />

102<br />

Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />

100<br />

99,6<br />

100 Fonte: elaborazione dati ISTAT<br />

fig 3<br />

98<br />

Stranieri<br />

96<br />

9%<br />

8,3%<br />

La popolazione straniera registra, nel 2015,<br />

8% 94<br />

quasi 2005 7.500 06 07 unità, 08 09 il 4,5% 10 11della 12 popolazione<br />

13 14 15<br />

7%<br />

totale della Vibo provincia. Valentia Il tasso CALABRIA è inferiore ITALIA sia al<br />

6%<br />

dato regionale che nazionale. 4,9%<br />

4,5%<br />

5%<br />

3500<br />

300<br />

250<br />

200<br />

fig 5<br />

97,0<br />

104,5<br />

2005 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15<br />

4%<br />

Figura fig 33 - Stranieri su popolazione (%) – 2015<br />

3%<br />

2%<br />

9%<br />

8,3%<br />

1%<br />

8%<br />

0%<br />

7%<br />

Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />

6%<br />

4,9%<br />

5% 4,5%<br />

4%<br />

fig 4<br />

3%<br />

2% 350<br />

312,8<br />

1%<br />

300<br />

0%<br />

250<br />

Vibo Valentia CALABRIA ITALIA269,1<br />

200<br />

207,7<br />

150<br />

Fonte: elaborazione dati ISTAT<br />

100<br />

fig 4<br />

100<br />

50<br />

150<br />

100<br />

50<br />

12%<br />

0<br />

10%<br />

fig 2<br />

312,8<br />

05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15<br />

Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />

269,1<br />

207,7<br />

100<br />

10,0%<br />

97,0


Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />

94<br />

2005 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15<br />

fig 3<br />

fig 3<br />

9%<br />

8%<br />

Negli ultimi dieci anni il tasso di crescita<br />

9% 7%<br />

8,3%<br />

degli stranieri è inferiore a quello calabrese<br />

8% 6%<br />

ma superiore a quello 4,9%<br />

4,5%<br />

italiano. Rispetto alla<br />

7% 5%<br />

situazione di altre province calabresi (come<br />

6% 4%<br />

Crotone) il contributo dei 4,9% nuovi ingressi pesa in<br />

5% 3% 4,5%<br />

maniera minore: nel periodo 2007-2013 hanno<br />

4% 2%<br />

rappresentato<br />

1%<br />

lo 0,2% della popolazione e il<br />

3%<br />

5,8% 0% degli stranieri, inferiore al dato regionale<br />

2%<br />

e nazionale. Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />

1%<br />

0%<br />

Figura Vibo 4 - Popolazione Valentia straniera CALABRIA 2005 - 2015 ITALIA<br />

fig 4<br />

Indice 2005 = 100<br />

fig 4<br />

350<br />

300<br />

350 250<br />

300 200<br />

250 150<br />

200 100<br />

150<br />

1000<br />

50<br />

0 Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />

05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15<br />

Fonte: elaborazione dati ISTAT<br />

Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />

fig 5<br />

Figura 5 - Ingressi stranieri<br />

% 12% su popolazione e popolazione straniera. Tasso medio<br />

fig 5<br />

10,0%<br />

annuo 10% 2007-2013<br />

8,9%<br />

12% 8%<br />

10% 6%<br />

8% 4%<br />

6% 2%<br />

4% 0%<br />

2%<br />

0%<br />

fig 6<br />

Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />

8,3%<br />

207,7<br />

269,1<br />

100<br />

207,7<br />

Fonte: elaborazione dati ISTAT e Istituto G. Tagliacarne<br />

fig 6<br />

101<br />

100<br />

312,8<br />

312,8 269,1<br />

100 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15<br />

5,8%<br />

10,0%<br />

8,9%<br />

5,8%<br />

0,2% 0,3% 0,6%<br />

Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />

0,2% 0,3% 0,6%<br />

Ingressi/Popolazione<br />

Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />

Ingressi/Popolazione straniera<br />

Ingressi/Popolazione<br />

Ingressi/Popolazione straniera<br />

100 99,8<br />

101<br />

99<br />

98,1<br />

100<br />

98<br />

99,8<br />

100<br />

96,8<br />

99<br />

97<br />

98,1<br />

98<br />

96<br />

95<br />

96,8<br />

97<br />

96<br />

94<br />

95<br />

93<br />

2011 2012 2013 2014 2015<br />

94<br />

93 Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />

2011 2012 2013 2014 2015<br />

13<br />

350<br />

300<br />

250<br />

fig 5<br />

200<br />

150<br />

12%<br />

100<br />

1.2 10% IL 100 QUADRO ECONOMICO<br />

50<br />

8%<br />

0<br />

5,8%<br />

Economia 6% 05 06e lavoro 07 08 09 10 11 12 13 14 15<br />

Come 4% sottolineato<br />

Vibo Valentia<br />

anche<br />

CALABRIA<br />

nei recenti studi<br />

ITALIA<br />

della<br />

Camera 2% di Commercio (Camera di Commercio di<br />

0,2% 0,3% 0,6%<br />

Vibo 0% Valentia, 2016, 2015) l’economia vibonese<br />

è fig in lenta 5<br />

Vibo ripresa Valentia dopo CALABRIA la crisi economica ITALIAdegli<br />

ultimi anni. Rispetto al 2011 il valore aggiunto<br />

Ingressi/Popolazione<br />

ha 12% registrato un calo dell’1,9% (in Italia -0,2%)<br />

Ingressi/Popolazione straniera 10,0%<br />

ma 10% ha invertito il trend nel 2013. 8,9%<br />

8%<br />

5,8%<br />

Figura 6% 6 - L’andamento del valore aggiunto<br />

fig 6<br />

VA 4% a prezzi correnti. Indice 2011 = 100<br />

101 2%<br />

100 0%<br />

99<br />

98<br />

97<br />

96<br />

95<br />

94<br />

fig 6<br />

93<br />

101<br />

100<br />

Fonte: 99 elaborazione dati CCIAA Vibo Valentia<br />

98,1<br />

98<br />

Negli fig 7ultimi due anni il tasso di disoccupazione 96,8<br />

97<br />

è 96 leggermente migliorato, attestandosi nel 2015<br />

50<br />

al<br />

45 9518,4%, 41,4un valore 41,9 inferiore alla media regionale<br />

38,4 37,7 38,0<br />

(e 40 94di altre province calabresi). Nonostante 35,8gli<br />

effetti 35 93 della recente ripresa, nel medio periodo<br />

30 2011 2012 2013 2014 2015<br />

la 25condizione occupazionale 22,0 è peggiorata, sia in<br />

17,7<br />

19,4 18,4<br />

termini 20<br />

12,8 di Vibo disoccupati 13,1 Valentia che CALABRIA di occupati. ITALIA<br />

15<br />

10<br />

Figura 5 7 - Tasso di occupazione e disoccupazione<br />

0<br />

(%) fig - 2010-2015 7<br />

2010 2011 2012 2013 2014 2015<br />

50<br />

45<br />

40<br />

35<br />

30<br />

25<br />

20<br />

15<br />

10<br />

5<br />

0<br />

fig 8<br />

Vibo Valentia CALABRIA ITALIA 312,8<br />

-0,4%<br />

Fonte: elaborazione dati ISTAT<br />

fig 8<br />

10,0%<br />

8,9%<br />

100 0,2% 0,3% 0,6% 99,8<br />

Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />

98,1<br />

Ingressi/Popolazione<br />

96,8<br />

2011 2012 2013 2014 2015<br />

100Vibo Valentia CALABRIA ITALIA 99,8<br />

OCCUPATI<br />

DISOCCUPATI<br />

41,4 41,9<br />

38,4 37,7 38,0<br />

35,8<br />

3,1%<br />

2010 -0,7% 2011 2012 2013 2014 2015<br />

-3,0 -2,0 -1,0<br />

Ingressi/Popolazione straniera<br />

12,8 13,1<br />

17,7<br />

OCCUPATI<br />

22,0<br />

0,0 1,0 2,0 3,0 4,0<br />

Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />

269,1<br />

207,7<br />

19,4 18,4<br />

DISOCCUPATI<br />

3,1%<br />

fig 7<br />

Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />

fig 9<br />

-0,7%


94<br />

fig 6<br />

93<br />

101<br />

100<br />

99<br />

98,1<br />

L’apertura 98<br />

fig 7 commerciale<br />

96,8<br />

L’apertura 97 commerciale registra un saldo<br />

50<br />

negativo<br />

96<br />

(-0,4% il rapporto tra saldo<br />

commerciale 45 41,4 41,9<br />

95<br />

e valore 38,4 aggiunto) 37,7 ma 38,0<br />

40<br />

comunque 35,8<br />

migliore 35 94<br />

rispetto al dato calabrese (-0,7%). La<br />

30 93<br />

scarsa apertura all’estero è dimostrata anche<br />

25 2011 2012 2013 22,0 2014 2015<br />

dal numero ridotto 17,7<br />

19,4<br />

di imprese con cariche 18,4<br />

20<br />

e<br />

12,8 13,1<br />

partecipazioni 15 Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />

di soggetti esteri (vedi paragrafo<br />

10<br />

3.2). Da sottolineare tuttavia le performance<br />

5<br />

positive 0 di alcuni settori come agroalimentare e<br />

metalmeccanico fig 72010 2011 2012 2013 2014 2015<br />

(Camera di Commercio di Vibo<br />

Valentia, 2016, OCCUPATI 2015).<br />

DISOCCUPATI<br />

50<br />

45 41,4 41,9<br />

38,4 37,7 38,0<br />

40<br />

35,8<br />

Figura 8: Apertura commerciale (2015)<br />

35fig 8<br />

% 30Saldo commerciale / Valore aggiunto.<br />

22,0<br />

17,7<br />

19,4 18,4<br />

12,8 13,1<br />

3,1%<br />

25<br />

20<br />

15<br />

10<br />

5<br />

0<br />

fig 8<br />

Fonte: elaborazione dati CCIAA Vibo Valentia<br />

fig 9<br />

1.3 IL TESSUTO IMPRENDITORIALE<br />

8,6%<br />

8,4%<br />

Nel 8,2% 2015 in provincia -0,4% di Vibo Valentia risultano<br />

8,0%<br />

7,9%<br />

attive 11.772 imprese, il 90,2% delle imprese<br />

7,8% -3,0 -2,0 -1,0 0,0 1,0 2,0 3,0 4,0<br />

registrate (12.934). Il rapporto tra numero di<br />

7,6%<br />

imprese e Vibo abitanti Valentia è pari CALABRIA al 7,2%, inferiore ITALIA sia al<br />

7,4% 7,2%<br />

valore nazionale (8,7%) che regionale (7,9%).<br />

7,2%<br />

7,0%<br />

Figura 6,8% 9 - Imprese attive su popolazione (%) - 2015<br />

6,6%<br />

8,6%<br />

fig 10<br />

102 7,6%<br />

7,4%<br />

100<br />

7,2%<br />

7,0% 98<br />

6,8%<br />

96<br />

6,6%<br />

94<br />

2011 2012 2013 2014 2015<br />

100<br />

Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />

99,8<br />

92<br />

Fonte: elaborazione dati Infocamere - Stockview<br />

90<br />

-0,7%<br />

2010 2011 2012 2013 2014 2015<br />

-3,0 -2,0 -1,0<br />

fig 9<br />

8,4%<br />

8,2%<br />

8,0%<br />

7,8%<br />

8,5%<br />

Vibo Valentia CALABRIA ITALIA 8,5%<br />

100<br />

fig 10<br />

OCCUPATI<br />

-0,4%<br />

DISOCCUPATI<br />

0,0 1,0 2,0 3,0 4,0<br />

Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />

-0,7%<br />

7,2%<br />

7,9%<br />

Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />

3,1%<br />

99,4<br />

95,0<br />

92,2<br />

2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015<br />

14<br />

7,4% Vibo Valentia<br />

7,2%<br />

CALABRIA ITALIA<br />

7,2%<br />

7,0%<br />

fig 9<br />

6,8%<br />

6,6%<br />

8,6% Vibo Valentia CALABRIA ITALIA 8,5%<br />

Figura 8,4% 10 – Andamento del rapporto imprese/<br />

popolazione 8,2% 2009-2015<br />

fig 10<br />

Indice 8,0% 2009=100.<br />

7,9%<br />

7,8%<br />

102 7,6%<br />

7,4%<br />

100<br />

7,2%<br />

7,0% 98<br />

6,8%<br />

96<br />

6,6%<br />

94<br />

92<br />

fig 10<br />

90<br />

102 Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />

100<br />

100<br />

99,4<br />

Fonte: elaborazione dati Infocamere - Stockview<br />

98<br />

fig 11<br />

100<br />

7,2%<br />

99,4<br />

95,0<br />

Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />

92,2<br />

2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015<br />

96<br />

95,0<br />

Nonostante il 0,0% calo nel medio 0,5% periodo 1,0% (-7,8% 1,5% dal<br />

2009, 94 peggiore del dato regionale e nazionale),<br />

Reggio di Calabria<br />

1,4%<br />

dal<br />

92<br />

2014 il numero di imprese in provincia di<br />

Vibo Valentia è in aumento, anche se 1,0% in misura 92,2<br />

Crotone<br />

90<br />

inferiore 2009rispetto 2010 2011 al tasso 2012 di crescita 2013 2014 delle 2015 altre<br />

province Catanzaro calabresi.<br />

0,9%<br />

Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />

Cosenza<br />

0,8%<br />

Figura 11 – Variazione imprese attive 2014/2015<br />

fig 11<br />

Vibo Valentia 0,1%<br />

Province calabresi<br />

0,0% 0,5% 1,0% 1,5%<br />

Reggio di Calabria<br />

fig 12<br />

1,4%<br />

Crotone<br />

1,0%<br />

6%<br />

4% Catanzaro<br />

0,9%<br />

1,0%<br />

1,4%<br />

2%<br />

0,1% 0,4% 0,3%<br />

0%<br />

Cosenza<br />

0,8%<br />

-2%<br />

-0,4%<br />

-0,1%<br />

Vibo Valentia<br />

-4%<br />

-2,6%<br />

0,1%<br />

-6%<br />

-8%<br />

Fonte: -10% elaborazione -9,0% dati Infocamere - Stockview<br />

fig 12<br />

var% 09-15 var% 14-15 Saldo 2015<br />

6% Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />

4%<br />

1,0%<br />

1,4%<br />

2%<br />

0,1% 0,4% 0,3%<br />

0%<br />

-2%<br />

-0,4%<br />

-0,1%<br />

-4%<br />

-2,6%<br />

-6%<br />

-8%<br />

-10% -9,0%<br />

var% 09-15 var% 14-15 Saldo 2015<br />

Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />

102<br />

Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />

100


Cosenza<br />

0,8%<br />

25%<br />

24%<br />

24,4%<br />

Vibo Valentia<br />

0,1%<br />

23%<br />

fig 12<br />

Figura 12 - Imprese attive - Variazione % e Saldo<br />

Fonte: elaborazione dati Infocamere - Stockview<br />

6%<br />

4%<br />

2%<br />

0%<br />

-2%<br />

-4%<br />

-6%<br />

-8%<br />

-10%<br />

Le imprese femminili<br />

Le imprese femminili 3 costituiscono il 24,4% del<br />

totale attive al 2014, sotto la media regionale e<br />

nazionale.<br />

-0,4%<br />

-2,6%<br />

1,0%<br />

1,4%<br />

0,1% 0,4% 0,3%<br />

-0,1%<br />

-9,0%<br />

var% 09-15 var% 14-15 Saldo 2015<br />

Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />

Figura 13 – Imprese femminili (%) – 2014<br />

fig 13<br />

% su totale registrate (escluse imprese non classificate).<br />

28%<br />

27%<br />

26%<br />

25%<br />

24%<br />

23%<br />

22%<br />

24,4%<br />

Vibo Valentia<br />

(N=11.760)<br />

27,1%<br />

CALABRIA<br />

(N=154.878)<br />

25,3%<br />

ITALIA<br />

(N=5.148.413)<br />

22%<br />

Vibo Valentia CALABRIA<br />

ITALIA<br />

(N=11.760) (N=154.878) (N=5.148.413)<br />

Figura 14 – I settori di attività economica 4<br />

% su totale attive 2015. Prime 15 sezioni ATECO 2007 per<br />

numero fig 14di imprese<br />

G - Commercio [...]<br />

A - Agricoltura [...]<br />

F - Costruzioni<br />

I - Alloggio e ristorazione [...]<br />

C - Attività manifatturiere<br />

S - Altri servizi [...]<br />

H - Trasporto [...]<br />

M - Attività professionali [...]<br />

N - Attività amministrative [...]<br />

K - Attività finanziarie [...]<br />

J - Informatica [...]<br />

R - Attività d’intrattenimento [...]<br />

L - Attività immobiliari [...]<br />

P - Istruzione<br />

Q - Sanità e assistenza sociale<br />

Vibo Valentia<br />

0% 10% 20% 30% 40%<br />

22,7%<br />

14,6%<br />

11,9%<br />

14,8%<br />

9,4%<br />

7,2%<br />

8,0%<br />

9,7%<br />

3,8%<br />

4,4%<br />

2,6%<br />

3,0%<br />

2,0%<br />

3,4%<br />

2,0%<br />

3,2%<br />

1,4%<br />

2,2%<br />

1,4%<br />

2,2%<br />

1,0%<br />

1,2%<br />

0,8%<br />

4,8%<br />

0,7%<br />

0,5%<br />

0,5%<br />

0,7%<br />

ITALIA<br />

31,4%<br />

27,5%<br />

Fonte: elaborazione dati Infocamere - Stockview<br />

fig 14<br />

I settori di attività economica<br />

0% 10% 20% 30% 40%<br />

Più del 50% delle imprese provinciali sono ripartite<br />

31,4%<br />

G - Commercio [...]<br />

fra il commercio all’ingrosso e al dettaglio (sezione 27,5%<br />

G) e agricoltura<br />

A - Agricoltura<br />

e pesca<br />

[...](sezione A), rispettivamente<br />

22,7%<br />

14,6%<br />

con il 31% e il 23% del totale, sopra la media<br />

11,9%<br />

nazionale. Rilevanti F - Costruzioni sono anche<br />

14,8%<br />

le costruzioni<br />

(11,9%) e il comparto ricettivo (9,4%),<br />

9,4%<br />

quest’ultimo<br />

I - Alloggio e ristorazione [...]<br />

sopra il livello nazionale, a dimostrazione 7,2%<br />

della<br />

vocazione turistica della provincia. 8,0%<br />

C - Attività manifatturiere<br />

9,7%<br />

3,8%<br />

S - Altri servizi [...]<br />

4,4%<br />

3. Imprese 2,6%<br />

H individuali - Trasporto [...] con titolare donna; società di<br />

3,0%<br />

persone o cooperative costituite da donne almeno<br />

2,0%<br />

per M - il Attività 60% e professionali società di [...] capitale con donne in qualità di<br />

3,4%<br />

amministratori, soci o titolari con almeno 2/3 delle quote.<br />

Vedi<br />

2,0%<br />

N - Attività appendice amministrative metodologica [...] per ulteriori dettagli.<br />

3,2%<br />

1,4%<br />

K - Attività finanziarie [...]<br />

2,2%<br />

1,4%<br />

J - Informatica [...]<br />

2,2%<br />

15<br />

Fonte: elaborazione dati Infocamere - Stockview<br />

fig 15<br />

I settori tradizionali sono quelli però che<br />

stanno D - Energia registrando elettrica [...] il maggior calo (in termini 233,3%<br />

E - Acqua, rifiuti [...]<br />

100,0%<br />

di aziende), con manifatturiero e estrazioni<br />

L - Attività immobiliari [...]<br />

45,5%<br />

(-20% rispetto al 2009) e settore edile (-17%).<br />

Q - Sanità e assistenza sociale<br />

21,7%<br />

Aumentano invece, così come in Italia, ma a un<br />

P - Istruzione<br />

18,6%<br />

tasso superiore, H - Trasporto il [...] comparto -11,2% energetico con le<br />

sezioni A D - Agricoltura (+233,3%), [...] ed E (+100%). -12,9% In termini di<br />

addetti segna F - Costruzioni un significativo -16,9% aumento anche<br />

B - Attività estrattiva<br />

la sezione Q (+131%), assieme<br />

-20,0%<br />

alla sezione D<br />

C - Attività manifatturiere<br />

-20,1%<br />

(+129%).<br />

fig 16<br />

-100% 0% 100% 200% 300%<br />

4. Per l’elenco completo dei -100% settori -50% economici 0% 50% 100% secondo 150% la<br />

classificazione ATECO 2007 adottata nelle analisi si vedano<br />

Q - Sanità e assistenza sociale<br />

131%<br />

Appendice D - Energia e Appendice elettrica [...] Metodologica.<br />

129%<br />

A - Agricoltura [...]<br />

56%<br />

L - Attività immobiliari [...]<br />

41%<br />

R - Attività d’intrattenimento [...]<br />

38%<br />

H - Trasporto [...]<br />

1%<br />

S - Altri servizi [...]<br />

1%<br />

N - Attività amministrative [...] -5%


0,8% 2,2%<br />

L - Attività immobiliari [...]<br />

4,8%<br />

1,0%<br />

R - Attività d’intrattenimento [...]<br />

0,7% 1,2%<br />

P - Istruzione<br />

0,5%<br />

0,8%<br />

L - Attività immobiliari [...]<br />

0,5% 4,8%<br />

Q - Sanità e assistenza sociale<br />

0,7%<br />

0,7%<br />

P - Istruzione<br />

0,5%<br />

Vibo Valentia ITALIA<br />

Figura 15 - Sezioni ATECO. Variazione 0,5%<br />

Q - Sanità e assistenza sociale<br />

numero<br />

imprese 2009/2015 0,7%<br />

fig 15<br />

Prime cinque sezioni per maggiore e minore variazione %<br />

Vibo Valentia ITALIA<br />

fig 15<br />

D - Energia elettrica [...]<br />

E - Acqua, rifiuti [...]<br />

100,0%<br />

L - Attività immobiliari [...] -100% 0% 100% 45,5% 200% 300%<br />

Q - Sanità D - Energia e assistenza elettrica sociale [...]<br />

B - Attività estrattiva<br />

-20,0%<br />

Fonte: elaborazione dati Infocamere - Stockview<br />

C - Attività manifatturiere<br />

-20,1%<br />

fig 16<br />

Figura 16 - Sezioni ATECO. -100% Variazione -50% 0% 50% numero 100% 150%<br />

addetti Q - Sanità 2009/2015<br />

e assistenza sociale<br />

131%<br />

Prime cinque D - Energia sezioni elettrica per [...] maggiore e minore variazione 129% %<br />

A - Agricoltura [...] -100% -50% 0% 50% 56% 100% 150%<br />

Q - Sanità L - Attività e assistenza immobiliari sociale [...]<br />

R - Attività D - d’intrattenimento Energia elettrica [...]<br />

fig 17<br />

0% 100% 200% 300% 400%<br />

Fonte: elaborazione dati Infocamere - Stockview<br />

fig 17<br />

E 38<br />

333,3%<br />

In D 35termini di divisioni ATECO, 233,3%<br />

0% 100% 200% 300% spiccano 400% per<br />

variazione Q 87 del numero 166,7% delle imprese, i settori<br />

E 38<br />

333,3%<br />

E38 H 50 (raccolta, trattamento 140,0% e smaltimento di<br />

D 35<br />

233,3%<br />

rifiuti, +333,3%) e D35 (fornitura di energia<br />

R 92<br />

133,3%<br />

Q 87<br />

166,7%<br />

elettrica, +233,3%). Aumentano anche il<br />

A 03<br />

100,0%<br />

trasporto H 50 marittimo 140,0% - H50 (+140%) e il settore<br />

H 53<br />

83,3%<br />

delle R 92 scommesse - 133,3% R92 (+133,3%), entrambi<br />

C 33<br />

78,3%<br />

sopra A 03 la media nazionale.<br />

100,0%<br />

C 11<br />

H 53<br />

50,0%<br />

83,3%<br />

L 68<br />

C 33<br />

45,5%<br />

78,3%<br />

J 61<br />

C 11<br />

44,4%<br />

50,0%<br />

N 80<br />

L 68<br />

37,5%<br />

45,5%<br />

Q 86<br />

J 61<br />

33,3%<br />

44,4%<br />

F 42<br />

N 80<br />

25,7%<br />

37,5%<br />

M 71 24,4%<br />

33,3%<br />

fig 18<br />

E - Acqua, P - Istruzione rifiuti [...]<br />

L - Attività H immobiliari - Trasporto [...]<br />

Q - Sanità e A assistenza - Agricoltura sociale [...]<br />

F P - Costruzioni<br />

- Istruzione<br />

B - Attività H - Trasporto estrattiva [...]<br />

C - Attività A - Agricoltura manifatturiere [...]<br />

fig 16<br />

A H - Agricoltura - Trasporto [...]<br />

L - Attività S - immobiliari Altri servizi [...]<br />

R N - - Attività d’intrattenimento amministrative [...]<br />

C - Attività H manifatturiere<br />

- Trasporto [...]<br />

S - F Altri - Costruzioni servizi [...]<br />

fig 18<br />

F - Costruzioni<br />

N - Attività amministrative [...]<br />

Q 86<br />

F 42<br />

M 71<br />

C - Attività manifatturiere<br />

Napoli<br />

F - Costruzioni<br />

25,7%<br />

24,4%<br />

-100% 0% 100% 200% 300%<br />

21,7%<br />

18,6% 100,0%<br />

-11,2% 45,5%<br />

-12,9% 21,7%<br />

-16,9% 18,6%<br />

-11,2% -20,0%<br />

-20,1% -12,9%<br />

-5%<br />

-21%<br />

-33%<br />

-16,9%<br />

-5%<br />

-21%<br />

-33%<br />

41%<br />

38%<br />

1% 56%<br />

1% 41%<br />

1%<br />

1%<br />

38%<br />

233,3%<br />

233,3%<br />

131%<br />

129%<br />

0 20 40 60 80 100 120<br />

101,6<br />

Reggio di Calabria<br />

80,3<br />

0 20 40 60 80 100 120<br />

Vibo Valentia<br />

60,4<br />

16<br />

R - Attività d’intrattenimento [...]<br />

Figura 17 - Divisioni ATECO. Variazione numero<br />

imprese 2009/2015<br />

fig 17<br />

Prime divisioni per variazione %<br />

fig 18<br />

Fonte: elaborazione dati Infocamere - Stockview<br />

fig 19<br />

H - Trasporto [...]<br />

S - Altri servizi [...]<br />

N - Attività amministrative [...]<br />

E 38<br />

D 35<br />

Q 87<br />

H 50<br />

R 92<br />

A 03<br />

H 53<br />

C 33<br />

C 11<br />

L 68<br />

J 61<br />

N 80<br />

Q 86<br />

F 42<br />

M 71<br />

C - Attività manifatturiere<br />

F - Costruzioni<br />

50,0%<br />

45,5%<br />

44,4%<br />

37,5%<br />

33,3%<br />

25,7%<br />

24,4%<br />

100,0%<br />

83,3%<br />

78,3%<br />

-5%<br />

-21%<br />

-33%<br />

166,7%<br />

140,0%<br />

133,3%<br />

1%<br />

1%<br />

233,3%<br />

38%<br />

0% 100% 200% 300% 400%<br />

333,3%<br />

0 20 40 60 80 100 120<br />

Napoli<br />

101,6<br />

Per l’elenco completo dei settori<br />

Reggio di Calabria<br />

80,3<br />

economici<br />

secondo la classificazione ATECO 2007 adottata<br />

Vibo Valentia<br />

60,4<br />

nelle analisi si vedano Appendice e Appendice<br />

Palermo<br />

58,2<br />

Metodologica.<br />

Caltanissetta<br />

53,3<br />

1,50<br />

1,00<br />

0,50<br />

Crotone<br />

Catanzaro<br />

Catania<br />

Bari<br />

Agrigento<br />

Caserta<br />

Trapani<br />

Roma<br />

Messina<br />

Foggia<br />

35,7<br />

28,9<br />

27,9<br />

25,1<br />

25,0<br />

22,6<br />

21,6<br />

20,0<br />

15,8<br />

1,16 1,14<br />

0,39<br />

44,2<br />

0,71<br />

0,20<br />

0,15


17


S - Altri servizi [...]<br />

N - Attività amministrative [...]<br />

C - Attività manifatturiere<br />

F - Costruzioni<br />

-5%<br />

-21%<br />

-33%<br />

1%<br />

N 80<br />

Q 86<br />

F 42<br />

M 71<br />

37,5%<br />

33,3%<br />

25,7%<br />

24,4%<br />

2<br />

fig 17<br />

E 38<br />

D 35<br />

Q 87<br />

H 50<br />

R 92<br />

0% 100% 200% 300% 400%<br />

2.1 LA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA<br />

A 03<br />

H 53<br />

83,3%<br />

La presenza mafiosa<br />

C 33<br />

La provincia di 78,3% Vibo Valentia si pone al terzo<br />

posto C 11 tra le province 50,0% italiane (dietro solo a Reggio<br />

Calabria L 68 tra 45,5% le province calabresi) secondo<br />

l’Indice J 61 di Presenza 44,4% Mafiosa (IPM) elaborato da<br />

Transcrime nel 2013. 5 Sul territorio vibonese è<br />

N 80 37,5%<br />

forte la presenza della criminalità organizzata<br />

Q 86 33,3%<br />

ed, in particolare, della ‘Ndrangheta (DIA, 2014c,<br />

F 42 25,7%<br />

2015, DNA, 2013, 2014; Calderoni, 2014).<br />

M 71 24,4%<br />

Figura 18 - Indice di Presenza Mafiosa 2013. Prime<br />

15 province italiane<br />

fig 18<br />

fig 19<br />

Napoli<br />

Reggio di Calabria<br />

Vibo Valentia<br />

Palermo<br />

Caltanissetta<br />

Crotone<br />

Catanzaro<br />

Catania<br />

Bari<br />

Agrigento<br />

Caserta<br />

Trapani<br />

Roma<br />

Messina<br />

Foggia<br />

Fonte: Transcrime 2013<br />

100,0%<br />

166,7%<br />

140,0%<br />

133,3%<br />

233,3%<br />

333,3%<br />

0 20 40 60 80 100 120<br />

35,7<br />

28,9<br />

27,9<br />

25,1<br />

25,0<br />

22,6<br />

21,6<br />

20,0<br />

15,8<br />

44,2<br />

60,4<br />

58,2<br />

53,3<br />

80,3<br />

101,6<br />

di 1,50stampo mafioso, beni confiscati alla mafia, comuni<br />

sciolti per infiltrazione mafiosa e numero di gruppi<br />

1,16 1,14<br />

mafiosi presenti nell’area. Per maggiori dettagli si veda<br />

l’Appendice 1,00 Metodologica.<br />

0,71<br />

6. Per maggiori dettagli si veda l’Appendice Metodologica.<br />

0,50<br />

0,00<br />

I rischi<br />

criminali<br />

5. L’IPM è un indicatore composito che combina diverse<br />

proxy tra cui reati 416-bis, omicidi e tentati omicidi<br />

0,39<br />

0,20<br />

0,15<br />

Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />

18<br />

fig 18<br />

Vibo Valentia Crotonee la Calabria registrano 44,2 tassi simili<br />

di omicidi Catanzaro e tentati omicidi 35,7di stampo mafioso<br />

(media annua Catania di 1,16 28,9 e 1,14 ogni 100 mila<br />

abitanti nel periodo 2004-2014), più di cinque<br />

Bari<br />

27,9<br />

volte il dato nazionale. Sul valore di Vibo Valentia<br />

Agrigento<br />

25,1<br />

influisce la cosiddetta “nuova faida dei boschi”<br />

Caserta<br />

25,0<br />

del 2012 tra clan del vibonese (DNA, 2013).<br />

Trapani 22,6<br />

Il tasso di Roma denunce per 21,6 associazione di stampo<br />

mafioso Messina (416 bis) è di 0,4 20,0ogni 100 mila abitanti,<br />

superiore Foggia al dato nazionale 15,8 ma inferiore alla<br />

media regionale.<br />

Figura 19 - Omicidi e tentati omicidi mafiosi e reati<br />

di associazione mafiosa<br />

fig 19<br />

Tasso ogni 100 mila abitanti. Media annua 2004-2014<br />

fig 21<br />

fig 22<br />

Napoli<br />

Reggio di Calabria<br />

1,50<br />

1,00<br />

0,50<br />

0,00<br />

Vibo Valentia<br />

Palermo<br />

Caltanissetta<br />

0 20 40 60 80 100 120<br />

1,16 1,14<br />

0,39<br />

0,71<br />

60,4<br />

58,2<br />

53,3<br />

80,3<br />

101,6<br />

0,20<br />

0,15<br />

Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />

Omicidi e tentati omicidi di stampo mafioso<br />

Denunce 416-bis<br />

Fonte: elaborazione dati Ministero dell’Interno e ISTAT<br />

La mappa di seguito riporta l’intensità della<br />

2,50<br />

presenza dei gruppi mafiosi 2,12 nei comuni della<br />

provincia, 2,00 misurata attraverso l’elaborazione<br />

1,59<br />

di evidenze riportate nei rapporti DIA<br />

1,50<br />

1,35e DNA. 6<br />

Si distinguono, in particolare, i comuni di Vibo<br />

1,00<br />

Valentia (dove risultano attivi i sodalizi criminali<br />

Tripodi, 0,50 Fiorillo e Lo Bianco-Barba), 0,28 Sant’Onofrio<br />

0,19<br />

e Stefanaconi 0,05 (Bonavota, Petrolo, Patania e Lo<br />

0,00<br />

Preiato), Vibo Pizzo Valentia (Fiumara), CALABRIA San Gregorio ITALIA d’Ippona<br />

(Fiarè) e Filadelfia Ass. delinquere (Anello-Fruci). Nella parte<br />

occidentale della Ass. provincia, Prod. Traff. Stupefacenti invece, si distinguono<br />

Limbadi (territorio di origine dei Mancuso) e<br />

Tropea (DIA, 2014c, 2015; DNA, 2013).<br />

Reggio di Calabria<br />

0 20 40 60 80 100


Figura Caltanissetta 20 - Presenza di gruppi mafiosi 53,3 a livello<br />

comunale. Provincia di VV (2000-2015)<br />

Crotone<br />

44,2<br />

Fonte: elaborazione evidenze DIA e DNA<br />

Associazione fig 19 a delinquere e altri reati<br />

organizzati<br />

fig 21<br />

Napoli<br />

Reggio di Calabria<br />

Vibo Valentia<br />

Palermo<br />

Catanzaro<br />

Catania<br />

Bari<br />

Agrigento<br />

Caserta<br />

Trapani<br />

Roma<br />

Messina<br />

Foggia<br />

0 20 40 60 80 100 120<br />

35,7<br />

28,9<br />

27,9<br />

25,1<br />

25,0<br />

22,6<br />

21,6<br />

20,0<br />

15,8<br />

60,4<br />

58,2<br />

80,3<br />

Legenda<br />

101,6<br />

Presenza di gruppi mafiosi<br />

Classi<br />

Basso<br />

Medio<br />

Alto<br />

Molto Alto<br />

1,50 La provincia di Vibo Valentia mostra un tasso<br />

di reati 1,16 associativi ‘non 1,14mafiosi’ inferiore alla<br />

media regionale. L’associazione finalizzata a<br />

1,00<br />

produzione e traffico di stupefacenti (Art. 74<br />

0,71<br />

DPR 309/90), con un tasso medio annuo di 0,1<br />

0,50 denunciati ogni 0,39 100 mila abitanti nel periodo<br />

0,20<br />

2004-2014, è inferiore anche al dato nazionale, 0,15<br />

mentre i reati di associazione a delinquere (Art.<br />

0,00<br />

416 CP) Vibo si attestano Valentia a 1,6 CALABRIA ogni 100 mila ITALIA abitanti.<br />

Omicidi e tentati omicidi di stampo mafioso<br />

Figura 21 - Denunce Associazione 416-bis a delinquere, produzione<br />

e traffico di stupefacenti<br />

Tasso medio annuo (2004-2014) ogni 100 abitanti<br />

2,50<br />

2,00<br />

1,50<br />

1,59<br />

2,12<br />

1,35<br />

La ‘Ndrangheta nella provincia<br />

Il territorio è caratterizzato da una presenza<br />

quasi egemone dei Mancuso, di Limbadi, e,<br />

in secondo luogo, della cosca Tripodi (DIA,<br />

2015; DNA, 2015; DIA, 2014c; DNA, 2014,<br />

2011). Relazioni istituzionali e operazioni<br />

di polizia sottolineano la capacità di queste<br />

due cosche di infiltrare il tessuto politico,<br />

amministrativo ed economico sia nella<br />

provincia che in altre regioni, ad esempio<br />

a Roma (DNA, 2013; ANSA, 2015a) e in<br />

Lombardia (ANSA, 2014a).<br />

Tra le operazioni più recenti si possono citare<br />

Libra Money, contro la cosca dei Tripodi, che<br />

ha portato alla confisca di beni e aziende<br />

nel settore dei lavori pubblici, edilizia e<br />

turismo (DIA, 2014b); e l’operazione Black<br />

Money (collegata con Purgatorio e Overseas),<br />

contro la cosca Mancuso (DNA, 2013).<br />

Oltre all’estorsione e al riciclaggio<br />

nell’economia lecita, si segnala di recente<br />

la crescita del fenomeno usuraio nella<br />

provincia, sia in collegamento a clan della<br />

‘Ndrangheta che a individui non affiliati (DIA,<br />

2013b, 2014c, 2014d, 2015, p. 70). Segnalato<br />

inoltre il coinvolgimento nel gioco d’azzardo<br />

(DNA, 2013) e nelle frodi perpetrate nei<br />

confronti dell’Unione Europea (DIA, 2015).<br />

1,00<br />

0,50<br />

0,00<br />

0,05<br />

0,28 0,19<br />

Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />

Ass. delinquere<br />

Ass. Prod. Traff. Stupefacenti<br />

fig 22<br />

Fonte: elaborazione dati Ministero dell’Interno e ISTAT<br />

0 20 40 60 80 100<br />

Reggio di Calabria<br />

Vibo Valentia<br />

Crotone<br />

Catanzaro<br />

19<br />

Cosenza


0,71<br />

Vibo Valentia<br />

0,50<br />

0,00<br />

2.2 LE INFILTRAZIONI CRIMINALI<br />

NELL’ECONOMIA Denunce 416-bis LEGALE<br />

fig 21<br />

Vibo Valentia risulta tra le province italiane con<br />

il maggior livello di infiltrazione della criminalità<br />

2,50<br />

organizzata (da qui in 2,12 poi CO) nell’economia<br />

2,00 lecita. Secondo l’indice OCI-T 7 elaborato da<br />

1,59<br />

Crime&tech – che combina statistiche su<br />

1,50<br />

1,35<br />

aziende sequestrate e confiscate e su pubbliche<br />

1,00 amministrazioni sciolte per associazione<br />

0,50<br />

mafiosa - Vibo Valentia si pone al 2° posto<br />

0,28 0,19<br />

in Italia, seconda 0,05 solo a Reggio Calabria e di<br />

0,00<br />

conseguenza seconda anche a livello regionale.<br />

Ass. delinquere<br />

Figura 22 - OCI-T Ass. Infiltrazione Prod. Traff. Stupefacenti della criminalità<br />

organizzata nell’economia legale<br />

Indice Max = 100. Province calabresi<br />

fig 22<br />

fig 23<br />

0,39<br />

0,20<br />

0,15<br />

Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />

Omicidi e tentati omicidi di stampo mafioso<br />

Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />

Reggio di Calabria<br />

Vibo Valentia<br />

Crotone<br />

Catanzaro<br />

Cosenza<br />

0 20 40 60 80 100<br />

Fonte: Elaborazione dati Crime&tech – Indice OCI-T<br />

70% 66,0%<br />

Le infiltrazioni nella pubblica amministrazione<br />

A 60% pesare sull’indice sono innanzitutto i dati sugli<br />

scioglimenti 50% di comuni e PA della provincia. Il<br />

rapporto 37,9%<br />

40% tra provvedimenti di scioglimento<br />

(compresi quelli archiviati e quelli annullati)<br />

30%<br />

nel periodo 1991-2016 e numero di comuni<br />

20%<br />

della provincia è tra i più alti in Italia: 66%, tasso<br />

10%<br />

5,6%<br />

significativamente più alto di quello calabrese<br />

e 0% più di dieci volte maggiore rispetto a quello<br />

Vibo Valentia CALABRIA<br />

ITALIA<br />

nazionale. (N=50)<br />

(N=409)<br />

(N=8.047)<br />

7. L’indicatore utilizza informazioni fornite da ANBSC -<br />

Agenzia Nazionale Beni Sequestrati e Confiscati, DIA e<br />

Min. Interno. Per maggiori dettagli si veda l’appendice<br />

metodologica. L’indicatore è stato sviluppato da<br />

Crime&tech, spin-off di Università Cattolica e Transcrime,<br />

a partire dalle ricerche di Transcrime in questo ambito. Per<br />

maggiori informazioni www.crimetech.it<br />

Cosenza<br />

Figura 23 - Comuni e Pubbliche Amministrazioni<br />

sciolte per infiltrazione mafiosa<br />

Valore totale 1991-2016 comprensivo di proroghe e<br />

annullamenti. % su numero comuni<br />

fig 23<br />

70%<br />

60%<br />

50%<br />

40%<br />

30%<br />

20%<br />

10%<br />

0%<br />

Crotone<br />

Catanzaro<br />

66,0%<br />

Vibo Valentia<br />

(N=50)<br />

37,9%<br />

CALABRIA<br />

(N=409)<br />

Fonte: elaborazione dati Ministero dell’Interno<br />

5,6%<br />

ITALIA<br />

(N=8.047)<br />

La mappa riporta i comuni della provincia sciolti<br />

nell’arco di tempo 1991-2016 (dati al 30-06). Il<br />

dato è comprensivo di annullamenti e proroghe.<br />

Si distinguono in particolare le municipalità<br />

di Nicotera (4 scioglimenti), Nardodipace (4)<br />

e Briatico (3). Nicotera è stato sciolto nel 2005<br />

(prorogato nel 2007) e nel 2010 (con proroga nel<br />

2011). Nardodipace ha subìto il provvedimento<br />

nel 2010 (poi archiviato), nel 2011 (prorogato<br />

nel 2013) e nel 2015, mentre Briatico nel 2003 e<br />

nel 2012 (prorogato nel 2013).<br />

Figura 24 - Comuni sciolti per infiltrazione mafiosa<br />

in provincia di Vibo Valentia (1991-2016).<br />

Dato comprensivo di proroghe e annullamenti<br />

Fonte: elaborazione dati Ministero dell’Interno<br />

Legenda<br />

Scioglimenti<br />

0<br />

1<br />

2<br />

3<br />

4<br />

20


40,9%<br />

61,3%<br />

Dall’altra parte è utile sottolineare la vitalità dei<br />

movimenti di stampo anti-mafioso nella società<br />

civile: sebbene la mancanza di statistiche<br />

sull’associazionismo a livello locale non<br />

consenta di apprezzare in pieno il fenomeno,<br />

sono numerose le buone pratiche, ad esempio<br />

nel riutilizzo dei beni confiscati a fini sociali e<br />

culturali con diversi progetti finanziati anche<br />

dal Ministero dell’Interno in diversi comuni della<br />

provincia (Transcrime, 2013a per una rassegna).<br />

Le infiltrazioni in azienda<br />

Dal 1983 al 2012 sono 20 le società registrate<br />

in provincia di Vibo Valentia arrivate a confisca<br />

definitiva (il 10% dei 164 beni confiscati nella<br />

provincia, contro l’8,9% a livello nazionale). Se<br />

rapportate al totale delle imprese attive, il tasso<br />

è di 1,67 ogni 1000 imprese attive, rapporto<br />

significativamente più alto sia del valore<br />

nazionale che regionale.<br />

Figura 25 - Beni confiscati in via definitiva per<br />

macrotipo<br />

Provincia di Vibo Valentia (N=164), sopra e Italia<br />

fig 25<br />

fig 25<br />

(N=17,055), sotto. Stock 1983-2012<br />

23,7%<br />

23,7%<br />

48,8%<br />

48,8%<br />

6,1%<br />

0,6%<br />

8,9%<br />

9,8%<br />

61,3%<br />

40,9%<br />

Aziende Beni immobili<br />

Fonte: elaborazione dati ANBSC<br />

Beni mobili registrati Altri beni mobili<br />

fig 26<br />

Aziende<br />

6,1%<br />

0,6%<br />

Beni mobili registrati<br />

8,9%<br />

9,8%<br />

Beni immobili<br />

61,3%<br />

40,9%<br />

Altri beni mobili<br />

Aziende Beni immobili<br />

0,6%<br />

Beni mobili registrati 9,8% Altri beni mobili<br />

Figura 26 - Tasso aziende confiscate ogni 1000 attive<br />

Numero aziende confiscate (1983-2012) su totale attive 2012<br />

fig 26<br />

1,8 1,7<br />

1,6 48,8%<br />

1,4<br />

1,2<br />

1,0<br />

1,0<br />

40,9%<br />

0,8<br />

0,6<br />

0,4<br />

Aziende Beni immobili 0,3<br />

0,2<br />

Beni mobili registrati Altri beni mobili<br />

0,0<br />

Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />

fig 26<br />

Fonte: elaborazione dati ANBSC e Infocamere – Stockview<br />

1,8 1,7<br />

fig 27<br />

1,6<br />

La maggior 0,0% parte delle aziende confiscate<br />

1,4 S<br />

tra il 1983 5,1% e il 2012 si concentra nel settore<br />

1,2<br />

0,0%<br />

1,0<br />

del Qcommercio (40%, 8 aziende). Le altre nei<br />

1,0 1,1%<br />

trasporti, costruzioni 10,0% e soprattutto nelle attività<br />

0,8 n.d.<br />

estrattive (cave, 4,5% estrazione sabbia e produzione<br />

0,6 0,0%<br />

L, calcestruzzi): M, N in 8,2% quest’ultimo settore il rapporto<br />

0,4<br />

0,3<br />

tra confiscate<br />

K 0,0% negli ultimi trent’anni e registrate<br />

0,2<br />

è superiore 1,4% al 30%, il più alto in Italia.<br />

0,0<br />

5,0%<br />

I Vibo Valentia10,1%<br />

CALABRIA ITALIA<br />

Figura 27 - Aziende confiscate per settore di attività<br />

H, J<br />

10,0%<br />

economica<br />

4,0%<br />

% sul<br />

G<br />

fig totale 27imprese confiscate. Stock 1983-2012 40,0%<br />

27,6%<br />

F<br />

S<br />

10,0%<br />

0,0%<br />

5,1%<br />

27,9%<br />

D, E<br />

Q<br />

0,0%<br />

0,0% 0,4%<br />

1,1%<br />

C<br />

n.d.<br />

5,0%<br />

2,1%<br />

10,0%<br />

4,5%<br />

B<br />

L, M, N<br />

0,0% 15,0%<br />

1,4% 8,2%<br />

A<br />

K<br />

5,0%<br />

0,0%<br />

6,3%<br />

1,4%<br />

0% 5,0% 10% 20% 30% 40% 50%<br />

I<br />

10,1%<br />

H, J<br />

G<br />

F<br />

fig 28<br />

Vibo 10,0% Valentia ITALIA<br />

4,0%<br />

40,0%<br />

27,6%<br />

10,0%<br />

27,9%<br />

0,0%<br />

6 D, E 5,7<br />

0,4%<br />

5,0%<br />

5 C<br />

2,1%<br />

4,2<br />

15,0%<br />

4 B<br />

1,4%<br />

5,0%<br />

3 A<br />

6,3%<br />

2,1<br />

2 0% 10% 20% 30% 40% 50%<br />

1,8<br />

1,6<br />

1,8 1,4<br />

1,6 1,2<br />

1,4<br />

1,0<br />

fig 26<br />

1,7<br />

1,7<br />

1,0<br />

21<br />

Fonte: 1 elaborazione Vibo dati Valentia ANBSC ITALIA<br />

0<br />

Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />

fig 28


I settori economici più infiltrati<br />

Oltre alle statistiche sui beni confiscati, ulteriori<br />

evidenze di infiltrazione si possono raccogliere<br />

da relazioni istituzionali (DIA, DNA) e dalle più<br />

recenti indagini contro la criminalità organizzata<br />

nella provincia (soprattutto contro i Mancuso e i<br />

Tripodi), e non ancora arrivate a confisca definitiva.<br />

Come menzionato, il rapporto tra confische e aziende registrate nelle<br />

cave e costruzioni è tra i più alti di Italia (Transcrime, 2013b). Diverse<br />

operazioni hanno rivelato la capacità delle cosche vibonesi di inserirsi<br />

in questo settore, sia nella provincia (DIA, 2013a) che in altre regioni<br />

(DIA, 2014a, 2014b; ANSA, 2015b).<br />

Cave e<br />

costruzioni<br />

Collegato ad estrazioni ed edilizia è anche il settore degli appalti<br />

pubblici con numerosi casi di infiltrazione che hanno portato allo<br />

scioglimento di molti comuni e pubbliche amministrazioni locali. Si<br />

citano tra gli altri gli interessi della cosca Tripodi negli appalti per le<br />

ricostruzioni post-alluvione del 2006 (ANSA, 2013) e dei Mancuso nei<br />

lavori di ammodernamento della autostrada A3 (ANSA, 2011).<br />

Il comparto<br />

turistico<br />

DIA e DNA sottolineano l’infiltrazione della cosca Mancuso nelle<br />

attività turistiche del litorale vibonese (DIA, 2014a) con interessi nel<br />

settore ricettivo (ristorazione, alberghi, villaggi turistici) e in quello del<br />

trasporto marittimo turistico (ANSA, 2016).<br />

Recenti operazioni hanno messo in luce investimenti nella ristorazione<br />

anche in altre regioni come Lombardia e Lazio, soprattutto nell’area di<br />

Roma (ANSA, 2013, 2015a).<br />

Il settore<br />

immobiliare<br />

Significativa l’infiltrazione anche nel mercato immobiliare, sia a livello<br />

locale che extraregionale. Le operazioni Black Money e Golden Jail (DDA<br />

di Bologna e DDA Catanzaro) hanno evidenziato gli interessi delle<br />

cosche vibonesi nel mercato immobiliare emiliano (DIA, 2013, 2011).<br />

Provati anche gli interessi nell’area di Roma (ANSA, 2013, 2015a).<br />

Altri settori<br />

• Informazione e telecomunicazioni, ad esempio nel mercato<br />

radiofonico, anche attraverso società registrate nel Nord Italia<br />

(ANSA, 2014b);<br />

• Organizzazione spettacoli (ANSA, 2014b);<br />

• Settore olivicolo (DIA, 2013);<br />

• Concessionarie e commercio di auto e moto (DIA, 2013).<br />

22


L, M, N<br />

K<br />

I<br />

H, J<br />

Il riciclaggio G di denaro<br />

40,0%<br />

27,6%<br />

I casi di infiltrazione 10,0% sono riflessi anche in termini<br />

F<br />

27,9%<br />

di riciclaggio. Il grafico di seguito mostra il tasso<br />

0,0%<br />

medio D, E 0,4% annuo di segnalazioni di operazioni<br />

sospette all’Unità 5,0% di Informazione Finanziaria<br />

C<br />

(UIF) sul numero 2,1% di sportelli bancari. Nel periodo<br />

2012-2014 B Vibo Valentia 15,0% registra una media di<br />

1,4%<br />

5,7 segnalazioni 5,0% sospette per sportello, numero<br />

A<br />

6,3%<br />

superiore al dato regionale (4,2) e nazionale<br />

(2,08). 0% 10% 20% 30% 40% 50%<br />

Vibo Valentia<br />

Figura 28 - Segnalazioni<br />

operazioni sospette antiriciclaggio<br />

SOS / fig Sportelli 28 bancari. Tasso medio annuo 2012-2014<br />

6<br />

5<br />

4<br />

3<br />

2<br />

1<br />

0<br />

fig 29<br />

fig 30<br />

0,0%<br />

8,2%<br />

0,0%<br />

1,4%<br />

5,0%<br />

10,1%<br />

10,0%<br />

4,0%<br />

5,7<br />

4,2<br />

ITALIA<br />

2,1<br />

Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />

Fonte: elaborazione dati UIF – Banca d’Italia<br />

Illegalità 1,0 0,91 economica e insicurezza del mercato<br />

0,9<br />

0,85<br />

Anche il recente rapporto di Unioncamere<br />

0,8<br />

sull’illegalità economica in Calabria sottolinea<br />

0,68<br />

0,7<br />

il ruolo del riciclaggio, insieme alla corruzione,<br />

0,6<br />

come rilevante fattore di insicurezza<br />

0,5<br />

dell’economia 0,4<br />

provinciale (Unioncamere<br />

Calabria, 0,3 2016, p. 26). La provincia di Vibo<br />

Valentia 0,2 risulta terza nella graduatoria nazionale<br />

in 0,1termini di indice di (in)sicurezza del mercato,<br />

0,0<br />

elaborato dall’Istituto Tagliacarne (vedi tabella<br />

Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />

di seguito). Tra i sotto-indicatori spicca in<br />

particolare il riciclaggio, con un valore di 123,3,<br />

molto superiore al dato nazionale (Italia = 100).<br />

Grazie ad una indagine condotta tra imprese<br />

a livello calabrese e italiano, lo studio di<br />

Unioncamere ha permesso anche di evidenziare<br />

gli ambiti di attività illegale maggiormente<br />

percepiti tra le aziende della regione. Tra questi<br />

spicca la corruzione (61,2% dei rispondenti)<br />

seguita da riciclaggio (28,5% e molto superiore al<br />

dato nazionale), frodi finanziarie (24% vs 25,7%)<br />

e lavoro nero (22,6% vs 21,2%). I risultati dello<br />

studio confermano, a livello aggregato, le analisi<br />

sui fattori di rischio che saranno presentate nel<br />

dettaglio nella prossima sezione.<br />

Figura 29 - Illeciti percepiti dalle aziende<br />

% sul totale dei rispondenti 2016<br />

Corruzione<br />

Riciclaggio<br />

Frodi Finanziarie<br />

Lavoro sommerso<br />

Contraffazione di beni<br />

Reati nel ciclo dei rifiuti<br />

Peculato<br />

Sofisticazioni e frodi alimentari<br />

Estorsioni, usura<br />

Contrabbando<br />

Droga e prostituzione<br />

Reati nel ciclo del cemento<br />

Furti e rapine<br />

Reati informatici<br />

11,1<br />

3,4<br />

8,5<br />

1,0<br />

6,8<br />

4,1<br />

4,1<br />

1,4<br />

3,3<br />

6,3<br />

1,8<br />

0,6<br />

Altro 0,1<br />

0,3<br />

10,2<br />

5,1<br />

6,7<br />

5,4<br />

5,3<br />

6,3<br />

28,5<br />

13,2<br />

24,0<br />

25,7<br />

22,6<br />

21,2<br />

14,4<br />

15,1<br />

Fonte: Unioncamere Calabria - Istituto G. Tagliacarne<br />

61,2<br />

61,2<br />

0 10 20 30 40 50 60 70<br />

CALABRIA<br />

ITALIA<br />

1,0<br />

0,9<br />

0,8<br />

0,7<br />

0,6<br />

0,5<br />

0,86<br />

0,88<br />

0,90<br />

0,79<br />

0,81<br />

0,84<br />

0,69 0,69 0,69<br />

0,96 0,96<br />

0,92<br />

0,90<br />

0,67<br />

0,64<br />

0,4<br />

2011 2012 2013 2014 2015<br />

Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />

23


Tabella 1 - Indicatori di insicurezza del mercato<br />

Media 2010-2014. Indice Italia = 100. Valori più elevati ► Più insicurezza<br />

Province<br />

Vibo<br />

Valentia<br />

Reggio<br />

Calabria<br />

Illegalità<br />

commerciale<br />

Riciclaggio Rapine Illegalità<br />

ambientale<br />

Crim.<br />

Organizzata<br />

(esclusa<br />

mafiosa)<br />

INDICE DI<br />

SINTESI –<br />

Sicurezza<br />

del mercato<br />

61,5 123,3 52,9 767,4 99,4 132,5 3<br />

66,4 117,6 64,1 406,0 97,9 119,4 11<br />

Cosenza 69,8 81,4 51,1 232,6 87,1 90,7 33<br />

Catanzaro 59,4 74,0 49,3 96,9 85,2 67,7 62<br />

Crotone 60,8 86,0 1,8 417,9 90,8 44,5 94<br />

Rank<br />

Fonte: Unioncamere – Istituto G. Tagliacarne (Unioncamere Calabria, 2016)<br />

24


25


3<br />

I fattori di rischio<br />

infiltrazione<br />

Quali fattori di rischio facilitano l’infiltrazione<br />

della criminalità organizzata nelle aziende in<br />

provincia di Vibo Valentia? Quali le vulnerabilità<br />

di contesto? Quali gli indicatori di anomalia<br />

nell’assetto proprietario e nella situazione<br />

economico-finanziaria delle imprese vibonesi?<br />

Per rispondere a queste domande, la terza<br />

parte del rapporto presenta un’analisi di alcuni<br />

indicatori precedentemente sviluppati da<br />

Transcrime – Università Cattolica del Sacro<br />

Cuore, dal suo spin-off Crime&tech e dal<br />

progetto INSIDER della Camera di Commercio di<br />

Crotone e Vibo Valentia.<br />

Per ognuno degli indicatori analizzati è<br />

proposto, quando possibile, un confronto a<br />

livello:<br />

• Territoriale, tra il dato della provincia di Vibo<br />

Valentia e la media calabrese e nazionale; 8<br />

• Settoriale, tra le diverse attività economiche<br />

all’interno della provincia.<br />

Indicatori di<br />

1 rischio di contesto<br />

Indicatori di rischio<br />

a livello di governance 2<br />

e assetto proprietario<br />

Intensità di contante<br />

Economia irregolare<br />

Difficoltà nell’accesso al credito<br />

Anomalie nelle caratteristiche<br />

di amministratori e soci<br />

Amministratori e soci di paradisi<br />

fiscali e altri paesi a rischio<br />

Imprese con amministratori<br />

e soci di classi di età a rischio<br />

Imprese con peso anomalo<br />

di amministratori e soci donna<br />

Complessità della<br />

struttura proprietaria<br />

Indicatori di rischio<br />

3 a livello<br />

economico-finanziario<br />

Imprese ad alto attivo circolante<br />

Imprese ad alta profittabilità<br />

Altri indicatori<br />

4 di rischio<br />

Imprese con precedenti eventi forzati<br />

8. Gli indicatori di INSIDER sono disponibili solo per le<br />

cinque province della Calabria: Catanzaro, Cosenza,<br />

Crotone, Reggio Calabria e Vibo Valentia. Purtroppo i dati<br />

non sono disponibili per le altre province italiane. Questo<br />

rende più difficile l’identificazione sistematica delle<br />

anomalie rispetto alla media nazionale.<br />

26


5,1%<br />

Q<br />

0,0%<br />

1,1%<br />

n.d.<br />

10,0%<br />

4,5%<br />

L, M, N<br />

0,0%<br />

8,2%<br />

K<br />

3.1 INDICATORI 1,4% DI RISCHIO DI<br />

5,0%<br />

CONTESTO<br />

I<br />

H, J<br />

10,0%<br />

3.1.1 L’intensità 4,0% di contante<br />

G<br />

40,0%<br />

27,6%<br />

L’uso del contante 10,0% è uno dei più rilevanti fattori<br />

F<br />

27,9%<br />

di rischio riciclaggio e infiltrazione, sia a livello<br />

0,0%<br />

internazionale<br />

D, E 0,4% (FATF, 2015, 2013; Europol,<br />

2015; IMF, 5,0% 2011) che nazionale (CSF, 2014, p.<br />

C<br />

2,1%<br />

8). Le infiltrazioni della criminalità organizzata<br />

sono<br />

B<br />

15,0%<br />

più 1,4% frequenti in territori a maggiore<br />

intensità di 5,0%<br />

A<br />

contante (Ardizzi, De Franceschis, &<br />

6,3%<br />

Giammatteo, 2016; Riccardi, 2014b) e nei settori<br />

0% 10% 20% 30% 40% 50%<br />

economici più liquidi (Transcrime, 2013b; Di<br />

Bono, Cincimino, Vibo Riccardi, Valentia & Berlusconi, ITALIA 2015a).<br />

Tra le proxy utilizzate per misurare l’intensità<br />

di contante fig 28 c’è il cash-ratio 9 (Ardizzi & Iachini,<br />

2013). La provincia di Vibo Valentia mostra uno<br />

dei 6 livelli 5,7 più alti in Italia: in media, nel periodo<br />

2011-2015, il 91%, contro l’85% della Calabria e<br />

5<br />

il 68% dell’Italia. 4,2<br />

4<br />

Da notare che anche in provincia di Vibo, così<br />

3<br />

come in altre province calabresi, il cash-ratio 2,1 è in<br />

aumento 2 nonostante la progressiva diminuzione<br />

a livello italiano (grazie alla diffusione dei nuovi<br />

1<br />

strumenti di pagamento e all’effetto di politiche<br />

restrittive 0 sulla circolazione del contante).<br />

Figura 30 - Intensità nell’uso di contante: cash-ratio<br />

fig 29<br />

Tasso medio annuo 2011-2015<br />

fig 30<br />

0,0%<br />

10,1%<br />

Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />

1,0 0,91<br />

0,9<br />

0,85<br />

0,8<br />

0,68<br />

0,7<br />

0,6<br />

0,5<br />

0,4<br />

0,3<br />

0,2<br />

0,1<br />

0,0<br />

Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />

Fonte: elaborazione dati ABI<br />

9. Il cash-ratio misura la frazione del totale dei pagamenti<br />

1,0<br />

0,96 0,96<br />

effettuata tramite contante, ed<br />

0,86<br />

0,88<br />

0,90<br />

è calcolato come rapporto<br />

tra 0,9 prelievo allo sportello (proxy dell’uso del contante<br />

0,92<br />

come mezzo di pagamento) e totale operazioni con 0,90 carte<br />

0,8<br />

0,84<br />

0,81<br />

0,79<br />

0,7<br />

0,69 0,69 0,69<br />

0,6<br />

0,67<br />

0,64<br />

0,5<br />

27<br />

0,3<br />

0,2<br />

0,1<br />

0,0<br />

Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />

fig 30<br />

Figura 31 - Cash-ratio. Serie storica 2011-2015<br />

1,0<br />

0,96 0,96<br />

0,86<br />

0,88<br />

0,90<br />

0,9<br />

0,92<br />

0,90<br />

0,8<br />

0,84<br />

0,81<br />

0,79<br />

0,7<br />

0,69 0,69 0,69<br />

0,6<br />

0,67<br />

0,64<br />

0,5<br />

0,4<br />

2011 2012 2013 2014 2015<br />

Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />

Fonte: elaborazione dati ABI<br />

fig 31<br />

Come indicatore indiretto di intensità di<br />

0% 10% 20% 30% 40% 50%<br />

contante a livello settoriale si può utilizzare<br />

0,3%<br />

la diffusione<br />

A - Agricoltura<br />

di apparecchiature<br />

[...] 2,4% POS (Point of<br />

Sale). 8,5%<br />

C - Attività In provincia manifatturiere di Vibo Valentia solo il 13,7%<br />

10,6%<br />

delle imprese risulta dotata di apparecchiature<br />

1,0%<br />

F - Costruzioni<br />

POS, poco più della metà 5,5% del dato italiano<br />

(21,6%). 24,8%<br />

G - I Commercio settori con [...] la più bassa incidenza di<br />

41,1%<br />

POS risultano quello agricolo (0,3%) e delle<br />

11,3%<br />

costruzioni<br />

H - Trasporto<br />

(1%).<br />

[...]<br />

28,3%<br />

4,4%<br />

J - Informatica [...]<br />

15,8%<br />

Dal confronto con il dato nazionale emergono<br />

31,9%<br />

I - Alloggio e ristorazione [...]<br />

tuttavia come particolarmente ‘anomali’ 44,8%<br />

anche 4,2%<br />

L - Attività<br />

la sezione<br />

immobiliari [...]<br />

H - trasporti (11,3% contro<br />

3,2%<br />

il 28,3% in Italia) e la sezione J – Informazione<br />

M - Attività professionali [...]<br />

16,0%<br />

e comunicazione (4,4% 12,9% contro 15,8%).<br />

Quest’ultima è anche tra i settori con il 33,0% maggior<br />

N - Attività amministrative [...]<br />

18,1%<br />

peso di amministratori e soci di età a rischio<br />

Altre sezioni 9,5%<br />

(vedi (B, D, paragrafo E, K, O, P, Q, 3.2). R, S, T)<br />

26,0%<br />

TOTALE<br />

Vibo Valentia<br />

13,7%<br />

21,6%<br />

ITALIA<br />

fig 32<br />

1,6<br />

1,4<br />

1,34<br />

1,2<br />

1,12<br />

1,0<br />

0,8<br />

0,93<br />

0,84<br />

0,6<br />

0,44 0,41<br />

0,4<br />

0,2<br />

(prelievo presso sportelli e pagamenti tramite POS). In<br />

0,0<br />

questo Vibo caso Valentia si utilizzano solo CALABRIA i dati relativi all’uso ITALIAdi carte<br />

di debito (e non di Intensità credito). evasione tax gap<br />

fig 33<br />

1,6 1,46<br />

1,4


0,7<br />

0,6<br />

0,5<br />

0,4<br />

Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />

Figura 32 - Imprese dotate di apparecchiature POS<br />

per Sezione ATECO<br />

fig 31<br />

% sul totale attive 2015.<br />

fig 32<br />

3.1.2 L’economia irregolare<br />

fig 33<br />

0,69 0,69 0,69<br />

0,67<br />

0,64<br />

2011 2012 2013 2014 2015<br />

A - Agricoltura [...]<br />

C - Attività manifatturiere<br />

F - Costruzioni<br />

G - Commercio [...]<br />

H - Trasporto [...]<br />

J - Informatica [...]<br />

I - Alloggio e ristorazione [...]<br />

L - Attività immobiliari [...]<br />

M - Attività professionali [...]<br />

N - Attività amministrative [...]<br />

Altre sezioni<br />

(B, D, E, K, O, P, Q, R, S, T)<br />

TOTALE<br />

Vibo Valentia<br />

Fonte: elaborazione dati ABI<br />

0% 10% 20% 30% 40% 50%<br />

0,3%<br />

2,4%<br />

8,5%<br />

10,6%<br />

1,0%<br />

5,5%<br />

4,4%<br />

4,2%<br />

3,2%<br />

11,3%<br />

15,8%<br />

16,0%<br />

12,9%<br />

24,8%<br />

28,3%<br />

31,9%<br />

44,8%<br />

33,0%<br />

18,1%<br />

9,5%<br />

26,0%<br />

13,7%<br />

21,6%<br />

ITALIA<br />

41,1%<br />

1,6<br />

1,34<br />

1,4<br />

1,2 La vulnerabilità 1,12al riciclaggio è spesso funzione del<br />

0,93<br />

1,0 livello di economia irregolare<br />

0,84<br />

10 (CSF, 2014; FATF,<br />

0,8 2013; Unger, 2009). La shadow economy facilita<br />

0,6 la generazione di proventi illeciti (ad 0,44esempio<br />

0,41<br />

0,4 dall’evasione fiscale), il loro occultamento<br />

0,2 (Schneider, Raczkowski, & Mróz, 2015; Schneider,<br />

0,0<br />

2012) e l’inserimento nell’economia legale di<br />

Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />

aziende controllate dalla CO, che possono più<br />

Intensità evasione tax gap<br />

facilmente utilizzare manodopera irregolare e<br />

disponibilità liquide di origine illecita (Transcrime,<br />

2013b; Riccardi, 2014b).<br />

1,6 10. Il 1,46 concetto di economia irregolare (shadow economy)<br />

1,4 o economia non osservata (non-observed economy) si<br />

1,2 riferisce a quella porzione di attività economiche che non<br />

sono catturate dalle statistiche ufficiali della contabilità 0,96<br />

1,0<br />

nazionale 1,10 (EUROSTAT, 2015). In genere include tre<br />

0,8<br />

componenti: attività illegali (che sono proibite dalla legge,<br />

0,6 come la produzione e traffico di stupefacenti), attività 0,66<br />

0,4 informali (compiute da imprese non registrate come<br />

0,47<br />

0,2 attività svolte a livello familiare) e attività ‘in nero’ (che 0,36 sono<br />

attività legali ma deliberatamente nascoste all’autorità per<br />

0,0<br />

evitare 2001 oneri 02fiscali 03o contributivi) 04 05 (EUROSTAT, 06 07 2015). 08 09<br />

0% 10% 20% 30% 40% 50%<br />

A - Agricoltura [...]<br />

0,3%<br />

2,4%<br />

C - Attività manifatturiere<br />

8,5%<br />

10,6%<br />

F - Costruzioni<br />

1,0%<br />

5,5%<br />

Negli anni di disponibilità del dato 24,8% (2001-2009),<br />

G - Commercio [...]<br />

la provincia di Vibo Valentia mostra un 41,1% livello<br />

11,3%<br />

di economia H - Trasporto sommersa [...] – misurata 28,3% attraverso<br />

l’evasione fiscale - superiore 4,4% sia alla media<br />

J - Informatica [...]<br />

italiana che al dato regionale. 15,8%<br />

I - Alloggio e ristorazione [...]<br />

31,9%<br />

44,8%<br />

L’intensità dell’evasione 11 4,2% è pari a 1,34 (contro<br />

L - Attività immobiliari [...]<br />

una media regionale di 0,93). 3,2% Anche il tax gap,<br />

per M - Attività quanto professionali in diminuzione, [...] si attesta 16,0% nel periodo<br />

12,9%<br />

2001-2009 a 1,12 (contro 0,84 a livello regionale)<br />

33,0%<br />

N - Attività amministrative [...]<br />

e in calo nel periodo. Tuttavia, in 18,1% assenza di dati<br />

posteriori al<br />

Altre<br />

2009,<br />

sezioni<br />

è ipotizzabile 9,5% che l’intensità<br />

(B, D, E, K, O, P, Q, R, S, T)<br />

26,0%<br />

di evasione sia cresciuta negli 13,7% ultimi anni in<br />

TOTALE<br />

seguito alla crisi economica, così come 21,6% accaduto<br />

in altre province italiane.<br />

Vibo Valentia<br />

ITALIA<br />

Figura 33 - Intensità dell’evasione (media 2001-<br />

2006) e tax gap (media 2001-2009)<br />

fig 32<br />

1,6<br />

1,4<br />

1,34<br />

1,2<br />

1,12<br />

1,0<br />

0,8<br />

0,93<br />

0,84<br />

0,6<br />

0,44 0,41<br />

0,4<br />

0,2<br />

0,0<br />

Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />

Intensità evasione tax gap<br />

Fonte: Elaborazione dati Agenzia delle Entrate<br />

fig 33<br />

1,6 1,46<br />

1,4<br />

1,2<br />

0,96<br />

1,0<br />

1,10<br />

0,8<br />

0,6<br />

0,66<br />

0,4<br />

0,2<br />

0,47<br />

0,36<br />

0,0<br />

2001 02 03 04 05 06 07 08 09<br />

11. L’intensità dell’evasione si calcola come rapporto<br />

tra base Vibo imponibile Valentianon dichiarata CALABRIA (pari alla differenza ITALIA<br />

tra valore aggiunto ISTAT e valore aggiunto IRAP) e<br />

valore aggiunto IRAP. È una misura della propensione<br />

all’evasione presente in una determinata area geografica<br />

(Agenzia delle Entrate, 2004).<br />

Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />

28


0,4<br />

0,2<br />

0,0<br />

fig 33<br />

Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />

Intensità evasione<br />

tax gap<br />

Figura 34 - Tax gap. Serie storica (2001-2009)<br />

1,6<br />

1,4<br />

1,2<br />

1,0<br />

0,8<br />

0,6<br />

0,4<br />

0,2<br />

0,0<br />

1,46<br />

1,10<br />

0,47<br />

0,96<br />

0,66<br />

0,36<br />

2001 02 03 04 05 06 07 08 09<br />

Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />

Fonte: Elaborazione dati Agenzia delle Entrate<br />

L’Agenzia delle Entrate nel 2015 inserisce<br />

Vibo Valentia in un cluster (insieme ad altre<br />

17 province italiane) caratterizzato da elevata<br />

pericolosità fiscale (alta intensità dell’evasione<br />

a fronte di una bassa diffusione dell’evasione,<br />

numerose comunicazioni di irregolarità) e alta<br />

pericolosità sociale (Carbone & Spingola, 2015).<br />

In termini di irregolarità lavorativa – altra<br />

frequente misura di economia irregolare, ma<br />

disponibile solo a livello regionale - la Calabria<br />

mostra un tasso quasi doppio rispetto al dato<br />

nazionale: 22,9 lavoratori irregolari ogni 100.000<br />

abitanti contro il 13,1 in Italia. Il livello è in<br />

aumento dal 2001 (+2,7%), mentre in Italia nello<br />

stesso periodo è in leggera diminuzione (-0,4%).<br />

Figura 35 - Irregolarità lavorativa. Serie storica<br />

(2001-2013)<br />

fig 34<br />

30<br />

25<br />

20<br />

15<br />

10<br />

5<br />

20,2 20,5<br />

21,6<br />

22,9<br />

13,5 13,1<br />

12,1 12,3<br />

fig 34<br />

3.1.3 30 Le difficoltà di accesso al credito<br />

25<br />

21,6<br />

22,9<br />

Nonostante 20,2 20,5<br />

l’aumento delle sofferenze sia<br />

20<br />

inferiore a quello registrato a livello regionale<br />

13,5<br />

e 15<br />

13,1<br />

nazionale (Camera 12,1 di Commercio 12,3 di Vibo<br />

Valentia,<br />

10<br />

2015), il peso delle sofferenze sul totale<br />

impieghi della provincia è superiore al dato<br />

5<br />

nazionale (16,3% contro la media regionale del<br />

15,3% 0 e nazionale di 10,3%). Anche il rapporto<br />

01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13<br />

tra impieghi e depositi rimane sotto il dato<br />

regionale e nazionale. CALABRIA<br />

ITALIA<br />

Figura 36 - Depositi, impieghi, sofferenze (2015)<br />

fig 35<br />

160%<br />

140%<br />

135,9%<br />

120%<br />

100%<br />

81,1% 81,4%<br />

80%<br />

60%<br />

40%<br />

20%<br />

16,3% 15,3%<br />

10,3%<br />

0%<br />

Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />

Impieghi/Depositi Sofferenze/Impieghi<br />

Fonte: elaborazione su dati CCIAA Vibo Valentia<br />

fig 36<br />

L’ammontare medio degli impieghi procapite<br />

(sia 9,3% in rapporto alla popolazione 9,1% 9,0% che al<br />

10%<br />

9%<br />

numero di imprese attive) è inferiore sia alla<br />

8%<br />

7,1%<br />

media 7% regionale che nazionale, attestandosi a<br />

8,5 6% mila euro (ed in diminuzione). Per quanto<br />

5%<br />

questo valore sia da leggere tenendo conto<br />

4%<br />

delle 3% dimensioni medie aziendali (inferiori nella<br />

provincia 2% di Vibo Valentia rispetto alla media<br />

1%<br />

italiana), il dato può essere generalmente<br />

0%<br />

indicativo Vibo di un Valentia livello inferiore di CALABRIA disponibilità<br />

di credito rispetto ad altre aree italiane.<br />

Partecipazioni Cariche<br />

fig 37<br />

0% 10% 20% 30% 40%<br />

0<br />

01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13<br />

CALABRIA<br />

ITALIA<br />

Fonte: elaborazione dati ISTAT<br />

fig 35<br />

160%<br />

140%<br />

135,9%<br />

120%<br />

100%<br />

81,1% 81,4%<br />

80%<br />

60%<br />

29<br />

J 58<br />

J 61<br />

B 08<br />

C 20<br />

A 02<br />

J 59<br />

E 38<br />

A 01<br />

30,0%<br />

6,9%<br />

27,3%<br />

10,0%<br />

25,0%<br />

17,0%<br />

22,2%<br />

12,0%<br />

18,8%<br />

13,3%<br />

18,2%<br />

10,5%<br />

15,0%<br />

10,1%<br />

14,7%<br />

15,6%


Figura 37 - Ammontare medio impieghi per<br />

abitante e per impresa<br />

Migliaia di euro. Imprese attive.<br />

700<br />

600<br />

629,8<br />

500<br />

400<br />

300<br />

200<br />

100<br />

0<br />

118,6<br />

8,5<br />

Vibo Valentia<br />

157,1<br />

12,4<br />

CALABRIA<br />

ITALIA<br />

53,3<br />

Fonte: elaborazione su dati Banca d’Italia, ISTAT e Infocamere -<br />

Stockview<br />

Impieghi/Aziende attive<br />

Impieghi Pro Capite<br />

Le crescenti difficoltà di accesso al credito<br />

possono dirottare le imprese locali verso l’usura<br />

e aumentare il vantaggio competitivo di quelle<br />

finanziate da disponibilità liquide di origine<br />

criminale. Nelle ultime due relazioni semestrali,<br />

la DIA ha segnalato un aumento del fenomeno<br />

usuraio nella provincia di Vibo Valentia, sia da<br />

parte di soggetti collegati alla ‘Ndrangheta, sia da<br />

parte di individui non affiliati (DIA, 2015, p. 70).<br />

30


4%<br />

3%<br />

2%<br />

1%<br />

0%<br />

Vibo Valentia<br />

CALABRIA<br />

3.2. INDICATORI DI RISCHIO A<br />

LIVELLO DI GOVERNANCE E ASSETTO<br />

PROPRIETARIO<br />

3.2.1 Anomalie nelle caratteristiche di<br />

amministratori e soci<br />

L’intestazione fittizia è tra gli espedienti più<br />

utilizzati per occultare l’origine illecita dei<br />

proventi e la natura criminale del titolare<br />

effettivo (beneficial owner) (EC, 2015; FATF, 2006;<br />

fig 34<br />

Does de Willebois, Van der, Halter, Harrison,<br />

30<br />

Park, & Sharman, 2011).<br />

25<br />

21,6<br />

22,9<br />

20,2 20,5<br />

L’uso di prestanome è frequente in casi di<br />

20<br />

corruzione, 13,5 distrazione di fondi pubblici e<br />

15<br />

13,1<br />

12,1<br />

infiltrazione mafiosa (Caneppele, 12,3 Calderoni,<br />

& 10 Martocchia, 2009; Fazekas, Tóth, & King,<br />

2013; 5 Savona, Riccardi, & Berlusconi, 2016). In<br />

questi ultimi è soprattutto importante l’uso<br />

0<br />

di prestanome<br />

01 02 03 04<br />

scelti<br />

05 06nella 07 08cerchia 09 10<br />

famigliare<br />

11 12 13<br />

(Transcrime, 2013b; Riccardi, Soriani, &<br />

CALABRIA<br />

ITALIA<br />

Giampietri, 2016; Fantò, 1999).<br />

Imprese fig 35 con amministratori e soci di classi di<br />

età a rischio<br />

160%<br />

Intestatari molto giovani (o molto anziani)<br />

135,9%<br />

140%<br />

sono generalmente meno esposti al rischio di<br />

120%<br />

precedenti penali, destano meno sospetti e per<br />

100%<br />

tale motivo 81,1% sono spesso 81,4% usati come prestanome<br />

80%<br />

(Transcrime, 2013b; Caneppele et al., 2009). In<br />

60%<br />

provincia di Vibo Valentia le imprese attive con<br />

40%<br />

cariche di amministratori 16,3% di 15,3%<br />

20%<br />

età ‘a rischio’ 10,3% (75 anni) 12 corrispondono al 7,1% del<br />

totale (inferiore<br />

Vibo Valentia<br />

al 9% della<br />

CALABRIA<br />

Calabria). In<br />

ITALIA<br />

termini<br />

di partecipazioni Impieghi/Depositi è leggermente Sofferenze/Impieghi superiore (9,3%<br />

contro 9,1%).<br />

Figura 38 - Amministratori e soci di età ‘a rischio’<br />

10%<br />

9%<br />

8%<br />

7%<br />

6%<br />

5%<br />

4%<br />

3%<br />

2%<br />

1%<br />

0%<br />

fig 36<br />

fig 37<br />

9,3% 9,1%<br />

7,1%<br />

Vibo Valentia<br />

Partecipazioni<br />

9,0%<br />

CALABRIA<br />

Cariche<br />

Fonte: Elaborazione dati INSIDER – IGS1 e IGS2<br />

0% 10% 20% 30% 40%<br />

31<br />

Partecipazioni Cariche<br />

Figura 39 - % imprese attive con partecipazioni di<br />

età ‘a rischio’.<br />

fig 37<br />

Prime 15 Divisioni ATECO 2007 (settori >5 imprese)<br />

0% 10% 20% 30% 40%<br />

J 58<br />

J 61<br />

6,9%<br />

10,0%<br />

30,0%<br />

27,3%<br />

B 08<br />

17,0%<br />

25,0%<br />

C 20<br />

12,0%<br />

22,2%<br />

A 02<br />

18,8%<br />

13,3%<br />

J 59<br />

10,5%<br />

18,2%<br />

E 38<br />

A 01<br />

R 93<br />

15,0%<br />

10,1%<br />

14,7%<br />

15,6%<br />

14,0%<br />

10,1%<br />

Q 86<br />

13,8%<br />

12,8%<br />

H 50<br />

D 35<br />

12,5%<br />

12,1%<br />

12,3%<br />

8,4%<br />

C 27<br />

6,8%<br />

11,8%<br />

C 23<br />

8,4%<br />

11,7%<br />

I 55<br />

9,8%<br />

11,7%<br />

F 41<br />

12,2%<br />

10,0%<br />

L 68<br />

10,0%<br />

9,5%<br />

TOTALE<br />

9,3%<br />

9,1%<br />

Vibo Valentia CALABRIA<br />

Fonte: Elaborazione dati INSIDER – IGS2<br />

fig 38<br />

Soffermandosi sulle partecipazioni (elemento 97,8% più<br />

100%<br />

rilevante nel monitoraggio di possibili 78,4% intestazioni<br />

80%<br />

70,7%<br />

fittizie) le prime divisioni ATECO (con più di 5<br />

60%<br />

imprese attive) 13 per soci di età a rischio sono<br />

40%<br />

J58 (Attività 29,3% editoriali), 21,6% con il 30% delle imprese<br />

attive 20% (contro la media calabrese del 6,9%) e J61 -<br />

2,2%<br />

Telecomunicazioni 0%<br />

(27,3% contro 10%).<br />

% Donne % Uomini<br />

12. Gli Intestari indicatori aziende confiscate di INSIDER (1999-2012) IGS1 e IGS2 forniscono<br />

- purtroppo Intestatari aziende solo per italiane le province (2014) calabresi e non a<br />

livello Condannati nazionale per - associazione le imprese mafiosa registrate (416bis) con (2000-2011) cariche e<br />

partecipazioni per classe d’età. La piattaforma INSIDER<br />

fornisce i dati già classificati in sei classi: I classe (75).<br />

0% 10% 20% 30% 40% 50% 60%<br />

13. Questa operazione consente di correggere la<br />

distorsione<br />

45,1%<br />

S - campionaria Altri servizi [...] per la popolazione di riferimento,<br />

51,9%<br />

eliminando gli outlier. Vedi appendice metodologica<br />

41,5%<br />

per<br />

Q - Sanità e assistenza sociale<br />

ulteriori dettagli.<br />

43,2%<br />

K - Attività finanziarie [...]<br />

35,3%<br />

22,8%<br />

L - Attività immobiliari [...]<br />

30,2%<br />

22,9%


5%<br />

4%<br />

3%<br />

2%<br />

1%<br />

0%<br />

Vibo Valentia<br />

CALABRIA<br />

TOTALE<br />

fig 38<br />

9,3%<br />

9,1%<br />

Vibo Valentia<br />

CALABRIA<br />

In entrambi i Partecipazioni<br />

casi si tratta Cariche per lo più di<br />

partecipazioni di giovani sotto i 25 anni,<br />

situazione in parte ‘fisiologica’ considerata la<br />

fig 37<br />

natura dell’attività economica, ma comunque<br />

da monitorare considerate alcune evidenze<br />

0% 10% 20% 30% 40%<br />

recenti di infiltrazione nel settore (vedi Parte 2).<br />

J 58<br />

30,0%<br />

In termini di cariche 6,9% il peso dei giovani sarebbe<br />

ancora J 61 maggiore (44,4% per J58). 27,3% Per quanto<br />

10,0%<br />

riguarda la divisione B08 (estrazione da cave)<br />

B 08<br />

25,0%<br />

tutte le partecipazioni a 17,0% rischio (25%, stesso<br />

peso C 20delle cariche) sono di persone 22,2% sopra i 75<br />

12,0%<br />

anni.<br />

A 02<br />

18,8%<br />

13,3%<br />

J 59<br />

18,2%<br />

Imprese con peso anomalo 10,5% di amministratori<br />

e soci di genere femminile<br />

E 38<br />

15,0%<br />

Anche le donne, 10,1% così come i giovani, sono<br />

A 01<br />

14,7%<br />

generalmente meno esposte 15,6% a precedenti penali<br />

e per<br />

R 93<br />

questo, soprattutto 14,0% quando selezionate<br />

10,1%<br />

nella cerchia famigliare (mogli, compagne, figlie,<br />

Q 86<br />

13,8%<br />

sorelle), rappresentano 12,8% prestanome ideali delle<br />

mafie (Caneppele et al., 12,5%<br />

H 50<br />

2009, p. 165; Transcrime,<br />

12,1%<br />

2013b).<br />

12,3%<br />

D 35<br />

Se C le 27donne in Italia<br />

6,8%<br />

costituiscono solo il 2% del<br />

totale condannati per associazione mafiosa (416<br />

C 23<br />

8,4%<br />

bis), rappresentano<br />

11,7%<br />

quasi il 30% degli intestatari<br />

9,8%<br />

I 55<br />

delle imprese confiscate 11,7% in via definitiva, una<br />

volta F 41e mezzo il livello 12,2% nelle aziende ‘pulite’<br />

10,0%<br />

(Riccardi, Soriani, & Standridge, 2015). E la<br />

L 68<br />

10,0%<br />

percentuale è ancora 9,5% più alta tra le imprese<br />

9,3%<br />

confiscate TOTALE alla ‘Ndrangheta.<br />

9,1%<br />

Figura 40 - Donne Vibo e infiltrazione Valentia CALABRIA mafiosa in aziende<br />

% Donne intestatarie in aziende confiscate, in aziende<br />

fig 38<br />

italiane e condannate per 416bis<br />

fig 39<br />

8,4%<br />

11,8%<br />

97,8%<br />

100%<br />

78,4%<br />

80%<br />

70,7%<br />

60%<br />

40% 29,3%<br />

21,6%<br />

20%<br />

2,2%<br />

0%<br />

% Donne % Uomini<br />

Intestari aziende confiscate (1999-2012)<br />

Intestatari aziende italiane (2014)<br />

Condannati per associazione mafiosa (416bis) (2000-2011)<br />

Fonte: Riccardi et al., 2015<br />

0% 10% 20% 30% 40% 50% 60%<br />

45,1%<br />

S - Altri servizi [...]<br />

51,9%<br />

41,5%<br />

Q - Sanità e assistenza sociale<br />

43,2%<br />

K - Attività finanziarie [...]<br />

35,3%<br />

22,8%<br />

L - Attività immobiliari [...]<br />

30,2%<br />

32<br />

Il peso delle imprese femminili 14 97,8%<br />

100%<br />

in provincia<br />

78,4%<br />

di 80% Vibo Valentia è del 24,4%, 70,7% inferiore al dato<br />

calabrese<br />

60%<br />

(27,1%) e a quello italiano (25,3%).<br />

A livello settoriale, le attività a prevalenza<br />

40% 29,3%<br />

femminile (commercio, 21,6% turismo e agricoltura)<br />

20%<br />

sono in linea con 2,2% la media nazionale. Tra<br />

0%<br />

quelli con un % peso Donne maggiore rispetto % Uomini al livello<br />

nazionale spiccano D ed E (fornitura energia,<br />

Intestari aziende confiscate (1999-2012)<br />

raccolta e trattamento rifiuti, etc) ma anche il<br />

Intestatari aziende italiane (2014)<br />

settore immobiliare (L) e finanziario (K).<br />

Condannati per associazione mafiosa (416bis) (2000-2011)<br />

Figura 41 - % imprese femminili per sezione ATECO<br />

fig 39<br />

0% 10% 20% 30% 40% 50% 60%<br />

45,1%<br />

S - Altri servizi [...]<br />

51,9%<br />

41,5%<br />

Q - Sanità e assistenza sociale<br />

43,2%<br />

K - Attività finanziarie [...]<br />

35,3%<br />

22,8%<br />

L - Attività immobiliari [...]<br />

30,2%<br />

22,9%<br />

E - Acqua, rifiuti [...]<br />

30,0%<br />

14,2%<br />

29,5%<br />

I - Alloggio e ristorazione [...]<br />

33,2%<br />

29,3%<br />

P - Istruzione<br />

32,2%<br />

27,2%<br />

G - Commercio [...]<br />

26,3%<br />

25,5%<br />

N - Attività amministrative [...]<br />

29,5%<br />

23,3%<br />

A - Agricoltura [...]<br />

29,0%<br />

23,0%<br />

R - Attività d’intrattenimento<br />

27,1%<br />

C - Attività manifatturiere<br />

16,5%<br />

19,1%<br />

D - Energia elettrica [...]<br />

16,1%<br />

9,2%<br />

J - Informatica [...]<br />

16,1%<br />

20,8%<br />

20,1%<br />

M - Attività professionali [...]<br />

15,4%<br />

H - Trasporto [...] 13,4%<br />

10,6%<br />

F - Costruzioni 6,2%<br />

6,6%<br />

B - Attività estrattiva<br />

0,0%<br />

13,0%<br />

24,4%<br />

TOTALE<br />

25,3%<br />

Vibo Valentia ITALIA<br />

Fonte: elaborazione dati Infocamere - Stockview<br />

14. Imprese individuali con titolare donna; società di<br />

fig 40<br />

persone o cooperative costituite da donne almeno<br />

per il 60% e società di capitale con donne in qualità di<br />

amministratori, 14%<br />

12,7% soci o titolari con almeno 2/3 delle quote.<br />

Vedi 12% appendice metodologica per ulteriori dettagli.<br />

10,6%<br />

10%<br />

8,7%<br />

9,6%<br />

8%<br />

6,4%<br />

6,6%<br />

6%<br />

4%


3.2.2 Amministratori<br />

E - Acqua, rifiuti [...]<br />

e soci 14,2% di paradisi fiscali<br />

29,5%<br />

e paesi a rischio<br />

I - Alloggio e ristorazione [...]<br />

Altro elemento di anomalia nell’assetto proprietario<br />

27,2%<br />

e di governance<br />

G - Commercio<br />

delle<br />

[...]<br />

imprese è la presenza 26,3% di soci<br />

25,5%<br />

N o - Attività amministratori amministrative provenienti [...] da paesi considerati<br />

29,5%<br />

‘a rischio’. Imprenditori collegati 23,3% alla criminalità<br />

A - Agricoltura [...]<br />

29,0%<br />

organizzata potrebbero mascherare la propria<br />

23,0%<br />

titolarità<br />

R - Attività d’intrattenimento<br />

effettiva dietro società (o 27,1% persone fisiche)<br />

registrate C - Attività in manifatturiere paradisi fiscali, giurisdizioni 16,5% off-shore<br />

19,1%<br />

e altri territori black-list con<br />

16,1%<br />

più vantaggiose<br />

D - Energia elettrica [...]<br />

condizioni fiscali e meno 9,2% stringenti requisiti di<br />

J - Informatica [...]<br />

16,1%<br />

trasparenza e antiriciclaggio (FATF, 20,8% 2006; Unger &<br />

Linde, 2013; Riccardi & Savona, 20,1% 2013).<br />

Amministratori e soci stranieri<br />

10,6%<br />

F - Costruzioni 6,2%<br />

In provincia di Vibo Valentia 6,6% le imprese con<br />

cariche B - di Attività amministratori estrattiva<br />

0,0% stranieri sono 777, pari<br />

13,0%<br />

al 6,6% delle imprese attive. 15 Il dato 24,4% è inferiore<br />

TOTALE<br />

25,3%<br />

alla media regionale (9,6%). In termini di<br />

partecipazioni, quelle con soci-persone fisiche<br />

Vibo Valentia ITALIA<br />

straniere sono solo 30, lo 0,25% delle imprese<br />

attive, in linea con la media regionale (0,20%).<br />

Figura 42 - Imprese con cariche e partecipazioni di<br />

persone fisiche straniere<br />

% su totale imprese attive 2015. Province calabresi<br />

fig 40<br />

S - Altri servizi [...]<br />

Q - Sanità e assistenza sociale<br />

K - Attività finanziarie [...]<br />

L - Attività immobiliari [...]<br />

P - Istruzione<br />

M - Attività professionali [...]<br />

14%<br />

12%<br />

10%<br />

8%<br />

6%<br />

4%<br />

2%<br />

0%<br />

H - Trasporto [...]<br />

12,7%<br />

8,7%<br />

6,4%<br />

45,1%<br />

51,9%<br />

41,5%<br />

43,2%<br />

35,3%<br />

22,8%<br />

30,2%<br />

22,9%<br />

30,0%<br />

15,4%<br />

13,4%<br />

10,6%<br />

33,2%<br />

29,3%<br />

32,2%<br />

6,6%<br />

9,6%<br />

0,20% 0,25% 0,22% 0,12% 0,25% 0,20%<br />

fig 40<br />

Il numero di imprese con cariche e partecipazioni<br />

di persone 14%<br />

12,7% giuridiche estere è ancora inferiore:<br />

11 imprese 12% (pari allo 0,1% del totale attive 2015),<br />

10,6%<br />

un<br />

10%<br />

peso tuttavia superiore al dato calabrese 9,6%<br />

8,7%<br />

complessivo (0,04% delle imprese attive). Solo<br />

8%<br />

3 le imprese vibonesi 6,4% con cariche 6,6% di imprese<br />

6%<br />

straniere. I numeri riflettono la scarsa apertura<br />

4%<br />

commerciale dell’economia locale e i ridotti<br />

investimenti<br />

2%<br />

esteri (vedi Parte 1). Purtroppo<br />

0,20% 0,25% 0,22% 0,12% 0,25% 0,20%<br />

il dato 0% INSIDER non è disponibile a livello<br />

nazionale, ma precedenti studi di Transcrime,<br />

compiuti su campioni diversi, mostrano che in<br />

media in Italia sono solo l’1,9% del totale, 7,6%<br />

nel caso di persone giuridiche. 16<br />

Figura 43 - Imprese con cariche di persone fisiche<br />

straniere<br />

fig 41<br />

Vibo Valentia<br />

% su totale imprese attive 2015 per settore. Prime<br />

Divisioni ATECO (>5 imprese)<br />

E 38<br />

D 35<br />

M 71<br />

N 79<br />

L 69<br />

I 55<br />

N 82<br />

F 41<br />

H 49<br />

C 10<br />

ITALIA<br />

Cariche estero % Partecipazioni estero %<br />

0% 2% 4% 6% 8% 10%<br />

1,0%<br />

0,7%<br />

0,9%<br />

2,1%<br />

1,2%<br />

1,3%<br />

1,0%<br />

1,1%<br />

0,4%<br />

1,0%<br />

0,4%<br />

0,4%<br />

0,3%<br />

0,4%<br />

0,2%<br />

1,7%<br />

3,0%<br />

5,9%<br />

6,7%<br />

7,7%<br />

Vibo Valentia<br />

CALABRIA<br />

Cariche estero % Partecipazioni estero %<br />

Fonte: Elaborazione dati INSIDER – IGS4<br />

Fonte: Elaborazione dati INSIDER – IGS3 e IGS4<br />

fig 41<br />

15. Il risultato è ottenuto dall’analisi degli indicatori IGS3,<br />

IGS4, IGS5 e IGS6 forniti dalla piattaforma INSIDER, che<br />

fornisce<br />

0%<br />

il numero<br />

2%<br />

di imprese<br />

4%<br />

per cariche<br />

6%<br />

e partecipazioni<br />

8% 10%<br />

di<br />

paesi stranieri distinguendo tra quelle detenute da persone<br />

fisiche E 38 (IGS3, IGS4) e persone giuridiche (IGS5, IGS6). 7,7%<br />

1,0%<br />

D 35<br />

6,7%<br />

1,7%<br />

M 71<br />

5,9%<br />

0,7%<br />

N 79<br />

3,0%<br />

33<br />

16. Il dato corrisponde alla percentuale di circa 2,6 milioni<br />

di soci di imprese coperte dalla banca dati Orbis di Bureau<br />

van Dijk al 15/05/2016. Si tratta di un sotto-campione delle<br />

imprese totali registrate in Italia che pesa in maniera meno<br />

rappresentativa società di persone e imprese individuali.<br />

Il dato conta il numero di soci e non il numero di imprese<br />

con cariche e partecipazioni, perciò non è confrontabile<br />

pienamente con il dato INSIDER.


M 73<br />

6,0%<br />

16,2%<br />

M 70<br />

5,5%<br />

11,8%<br />

I settori con la più alta incidenza di soci-persona<br />

fisica stranieri (IGS4) sulle imprese attive, e il<br />

maggior differenziale con la media regionale,<br />

sono la divisione E38 (raccolta e trattamento di<br />

rifiuti), D35 (fornitura energia elettrica) e M71<br />

(studi architettura e ingegneria). Per quanto<br />

riguarda le cariche (IGS3), oltre alla divisione<br />

G47 - commercio al dettaglio (17,5% delle<br />

attive nel settore in provincia di Vibo Valentia),<br />

troviamo le divisioni della sezione M (attività<br />

professionali/scientifiche e tecniche) ed N<br />

(attività amministrative).<br />

Figura 44 - Imprese con partecipazioni di persone<br />

fisiche straniere<br />

% su totale imprese attive 2015 per settore. Prime<br />

Divisioni ATECO<br />

G 47<br />

M 73<br />

M 70<br />

N 82<br />

S 96<br />

I 55<br />

G 46<br />

I 56<br />

fig 42<br />

0% 5% 10% 15% 20% 25% 30%<br />

6,0%<br />

5,5%<br />

11,8%<br />

10,9%<br />

7,9%<br />

6,2%<br />

6,1%<br />

5,2%<br />

5,2%<br />

4,8%<br />

4,8%<br />

4,6%<br />

6,4%<br />

17,0%<br />

16,2%<br />

25,6%<br />

10,9%<br />

N 82<br />

7,9%<br />

Il Marocco è la prima nazionalità tra le persone<br />

6,2%<br />

S 96<br />

fisiche: 35,3% 6,1% delle imprese con cariche<br />

di soggetti stranieri, la maggior parte nel<br />

5,2%<br />

commercio<br />

I 55<br />

al 5,2% dettaglio (G47). Le cariche di<br />

amministratori tedeschi e svizzeri si concentrano<br />

4,8%<br />

invece G 46 prevalentemente 4,8% nelle costruzioni, nel<br />

commercio e nella ristorazione (per gli svizzeri<br />

4,6%<br />

anche I 56 nel settore 6,4% S96 – altre attività di servizi<br />

per la persona).<br />

Figura 45 - Amministratori di nazionalità straniera<br />

con cariche<br />

% su totale imprese con cariche di persone fisiche estere.<br />

fig 43<br />

Marocco<br />

Germania<br />

Svizzera<br />

Cina<br />

Pakistan<br />

Australia<br />

Romania<br />

Argentina<br />

Stati Uniti<br />

Senegal<br />

Polonia<br />

Bangladesh<br />

Francia<br />

Canada<br />

Altre<br />

Vibo Valentia<br />

9,1%<br />

9,0%<br />

7,6%<br />

6,6%<br />

5,7%<br />

4,4%<br />

4,4%<br />

3,8%<br />

3,7%<br />

1,2%<br />

3,6%<br />

3,9%<br />

3,1%<br />

1,3%<br />

2,6%<br />

2,3%<br />

2,6%<br />

3,8%<br />

2,4%<br />

1,2%<br />

2,3%<br />

2,1%<br />

2,2%<br />

2,8%<br />

2,2%<br />

2,9%<br />

13,3%<br />

16,5%<br />

CALABRIA<br />

0% 10% 20% 30% 40%<br />

Vibo Valentia<br />

CALABRIA<br />

35,3%<br />

38,1%<br />

Vibo Valentia<br />

CALABRIA<br />

Fonte: Elaborazione dati INSIDER – IGS3<br />

fig 44<br />

Fonte: Elaborazione dati INSIDER – IGS3<br />

fig 43<br />

0% 10% 20% 30% 40%<br />

Le nazionalità più frequenti<br />

35,3%<br />

Marocco<br />

Il dato sulle nazionalità più frequenti tra 38,1% soci<br />

9,1%<br />

e Germania amministratori 9,0% di imprese della provincia<br />

sembra Svizzera riflettere, 7,6% da un lato, quella degli<br />

6,6%<br />

stranieri residenti 5,7% (Marocco, Cina, Pakistan,<br />

Cina<br />

4,4%<br />

Romania); dall’altro, quella dei paesi di storica<br />

4,4%<br />

Pakistan<br />

emigrazione 3,8% dei vibonesi (Germania, Svizzera,<br />

3,7%<br />

Australia, Argentina).<br />

1,2%<br />

Romania<br />

3,6%<br />

3,9%<br />

Argentina 3,1%<br />

1,3%<br />

Stati Uniti 2,6%<br />

2,3%<br />

2,6%<br />

Senegal<br />

3,8%<br />

34<br />

Malta<br />

Gran<br />

Dalla Germania provengono anche persone<br />

Bretagna<br />

Irlanda<br />

1<br />

giuridiche con partecipazione (indicatore IGS6)<br />

1<br />

3<br />

(due casi su 11). Il paese più rappresentato con<br />

tre aziende è la Gran Bretagna (che include<br />

però anche Guernsey, Jersey e altri paradisi<br />

Spagna<br />

2<br />

fiscali). Due le imprese partecipate anche da<br />

Lussemburgo e Spagna, seguite 2 da Malta e<br />

Irlanda.<br />

2<br />

Germania<br />

Venezuela<br />

Panama<br />

Stati Uniti 1 1<br />

Monaco<br />

Paesi Bassi 1 1<br />

Irlanda 1<br />

1<br />

Lussemburgo<br />

Altro<br />

6<br />

13<br />

Gran<br />

Bretagna


Polonia 2,4%<br />

1,2%<br />

Bangladesh 2,3%<br />

2,1%<br />

2,2%<br />

Francia<br />

2,8%<br />

Canada 2,2%<br />

2,9%<br />

13,3%<br />

Altre<br />

16,5%<br />

Figura 46 - Imprese con partecipazioni di persone<br />

giuridiche registrate all’estero<br />

Vibo Valentia CALABRIA<br />

Numero di imprese per nazionalità. Provincia di Vibo<br />

Valentia (sopra) e Calabria (sotto)<br />

fig 44<br />

Spagna<br />

Irlanda<br />

San<br />

Marino<br />

fig 45<br />

2<br />

Germania<br />

1<br />

Venezuela<br />

Panama<br />

Stati Uniti 1 1<br />

Monaco<br />

Paesi Bassi 1 1<br />

Irlanda 1<br />

1<br />

Malta 3<br />

Malta<br />

1<br />

2<br />

Lussemburgo<br />

4<br />

5<br />

Altro<br />

6<br />

6<br />

Spagna<br />

Fonte: Elaborazione dati INSIDER – IGS6<br />

7<br />

3<br />

2<br />

13<br />

Gran<br />

Bretagna<br />

Germania<br />

Gran<br />

Bretagna<br />

8<br />

Lussemburgo<br />

Svizzera<br />

12%<br />

Cariche e partecipazioni 10,3%<br />

di paesi a rischio<br />

Anche 10% i 9,4% dati di 9,1%<br />

Vibo Valentia confermano una<br />

8,8%<br />

costante, a livello italiano e non solo, nelle<br />

8%<br />

7,6%<br />

analisi sulla struttura proprietaria (EBOCS 7,0%<br />

Consortium, 2015): le nazionalità di persone<br />

6%<br />

fisiche amministratori e soci spesso riflettono<br />

dinamiche di immigrazione 4,2%<br />

3,8% ed emigrazione; 4,1%<br />

4%<br />

3,2%<br />

quelle delle persone giuridiche gli investimenti<br />

dall’estero (es. multinazionale<br />

2%<br />

1,4% con sede in altro<br />

paese), e più frequentemente ragioni fiscali (es.<br />

0,0%<br />

holding 0% company registrata in paesi a fiscalità<br />

vantaggiosa) o di scarsa trasparenza (es. volontà<br />

di occultare il titolare effettivo dietro società<br />

registrate in paesi off-shore).<br />

17. Stati o territori a regime fiscale privilegiato come da<br />

PARADISO FISCALE_% CARICHE ESTERO<br />

elenco del Decreto del Ministero Economia e Finanze<br />

21/11/2001 PARADISO (modificato FISCALE_% al 30/03/2015). PARTEC ESTEROPer l’elenco<br />

completo dei paesi si veda Appendice Metodologica.<br />

In provincia di Vibo Valentia il numero di imprese<br />

attive con cariche e partecipazioni di soggetti<br />

(persone fisiche o giuridiche) provenienti da<br />

territori dell’elenco ministeriale black-list 17 è<br />

ridotto (e in linea con il dato regionale).<br />

Tuttavia la ‘rischiosità’ di un paese non dipende<br />

solo dall’essere incluso nell’elenco ministeriale<br />

dei paradisi fiscali, ma può essere misurata<br />

con alcuni indicatori di trasparenza societaria,<br />

finanziaria o di adeguatezza agli standard<br />

internazionali antiriciclaggio. Uno degli indici<br />

più utilizzati in questo senso è il FSS – Financial<br />

Secrecy Score. 18<br />

Il grafico di seguito mostra il valore di rischio<br />

di ciascuna provincia calabrese calcolato in<br />

base alla prevalenza di soci stranieri pesati<br />

rispetto al corrispondente score FSS del paese<br />

di provenienza. 19 Il valore della provincia di Vibo<br />

Valentia è il più basso nella regione e denota<br />

un peso inferiore di azionisti provenienti da<br />

paesi a maggiore rischio riciclaggio e minore<br />

trasparenza societaria/finanziaria.<br />

Figura 47 - Partecipazioni di persone fisiche e<br />

persone giuridiche di paesi a rischio<br />

70<br />

60<br />

50<br />

40<br />

30<br />

20<br />

10<br />

0<br />

60,9<br />

Crotone<br />

Fonte: Elaborazione dati INSIDER – IGS4 e IGS6 e dati FSS - Tax<br />

Justice Network<br />

48,3<br />

18. L’indice FSS – Financial Secrecy Score è elaborato<br />

dal Tax Justice Network ed è ampiamente utilizzato in<br />

letteratura come misura di trasparenza e rischio riciclaggio<br />

nel confronto tra paesi diversi. Si tratta di un indicatore<br />

composito che combina alcune misure di trasparenza<br />

societaria con altre di adeguatezza agli standard<br />

antiriciclaggio del FATF – Financial Action Task Force (Tax<br />

Justice Network, 2015; Gara & De Franceschis, 2015). L’FSS<br />

al momento copre 102 paesi a livello internazionale. Per<br />

maggiori dettagli, compreso l’elenco dei paesi per valore<br />

di rischio, si veda l’Appendice Metodologica.<br />

19. Per maggiori informazioni sul calcolo si veda<br />

l’Appendice Metodologica.<br />

55,2 53,6<br />

Vibo Catanzaro Cosenza<br />

Valentia Reggio<br />

49,4<br />

53,9<br />

Calabria CALABRIA<br />

fig 46<br />

35<br />

35%<br />

31,6%


fig 46<br />

PARADISO FISCALE_% PARTEC ESTERO<br />

20%<br />

15%<br />

10%<br />

5%<br />

0%<br />

7,7%<br />

20,0% 20,0%<br />

0,0%<br />

17,2%<br />

35% 31,6%<br />

Il 30% grafico di seguito mostra invece il valore di<br />

25%<br />

rischio per settore economico, 20,0% 20,0%<br />

20%<br />

sempre calcolato 17,2%<br />

in 15% base alla prevalenza di soci (sia persone<br />

10%<br />

7,7%<br />

fisiche che giuridiche) stranieri pesati per il<br />

5%<br />

0,0%<br />

corrispettivo 0% valore del FSS – Financial Secrecy<br />

Score.<br />

Figura 48 - Settori economici con più partecipazioni<br />

di soggetti di paesi a rischio (FSS)<br />

Partecipazioni di persone fisiche e giuridiche. Prime<br />

divisioni per valore. Indice Max = 100<br />

F 43<br />

N 79<br />

F 41<br />

I 55<br />

N 82<br />

M 71<br />

D 35<br />

A 02<br />

A 01<br />

C 10<br />

E 38<br />

fig 47<br />

0 20 40 60 80 100<br />

fig 48<br />

fig 49<br />

42,1<br />

42,1<br />

42,1<br />

56,7<br />

75,7<br />

73,0<br />

73,0<br />

83,1<br />

89,3<br />

100,0<br />

100,0<br />

Fonte: Elaborazione dati INSIDER – IGS4 e IGS6 e dati FSS Tax<br />

Justice Network<br />

1,6<br />

1,49<br />

Si 1,4distinguono le costruzioni (con F41 e F43),<br />

1,24 1,25<br />

1,19 1,20<br />

alcune 1,2 divisioni 1,11 della sezione M (studi di<br />

architettura 1,0 e ingegneria) e N (servizi di supporto<br />

alle 0,8 imprese, agenzie di viaggio, tour operator).<br />

Ai 0,6 primi posti anche la divisione I55 (alberghi,<br />

strutture 0,4 vacanze, villaggi turistici).<br />

0,2<br />

0,0<br />

46%<br />

44%<br />

42%<br />

40%<br />

38%<br />

36%<br />

34%<br />

Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />

43,8%<br />

N. soci / N. aziende Distanza media BO<br />

41,1%<br />

39,0%<br />

36,9%<br />

39,9%<br />

41,5%<br />

36<br />

3.2.3 Complessità della struttura<br />

proprietaria<br />

La provincia fig 47 mostra una prevalenza di ditte<br />

individuali (74% nel 2015, molto superiore alla<br />

media 0 nazionale) 20 40con un 60 peso 80 limitato 100 delle<br />

società di capitale (16,7% vs 27% in Italia)<br />

F 43<br />

100,0<br />

(Camera di Commercio di Vibo Valentia, 2016).<br />

N 79<br />

La natura diretta del controllo si riflette anche<br />

nel F 41 rapporto medio tra numero di azionisti 89,3 e<br />

numero di imprese (1,24, in linea con la media<br />

I 55<br />

83,1<br />

regionale e sotto quella italiana di 1,49). La<br />

distanza N 82 media tra impresa partecipata<br />

75,7<br />

e il suo<br />

titolare effettivo (BO - beneficial owner) è di 1,11,<br />

dato M 71 inferiore sia alla media calabrese 73,0 che a<br />

quella italiana, e tra i più bassi in Italia.<br />

D 35<br />

Così A 02 come in altre province 56,7 calabresi, il livello<br />

di complessità della struttura proprietaria non<br />

appare<br />

A 01<br />

come un fattore<br />

42,1<br />

di rischio infiltrazione<br />

rilevante dell’economia provinciale. 20<br />

C 10<br />

Figura E 38 49 - Livello di complessità 42,1 della struttura<br />

proprietaria delle imprese<br />

Rapporto tra n° soci e n° imprese e distanza media tra BO<br />

(titolare effettivo) e impresa partecipata<br />

1,6<br />

1,4<br />

1,2<br />

1,0<br />

0,8<br />

0,6<br />

0,4<br />

0,2<br />

0,0<br />

fig 48<br />

fig 49<br />

42,1<br />

73,0<br />

1,49<br />

100,0<br />

1,24 1,25<br />

1,19 1,20<br />

1,11<br />

Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />

N. soci / N. aziende Distanza media BO<br />

Fonte: Elaborazione dati BVD – Bureau van Dijk<br />

46%<br />

43,8%<br />

44%<br />

41,1%<br />

41,5%<br />

42%<br />

20. Precedenti studi tuttavia sottolineano 39,9% come,<br />

40%<br />

39,0%<br />

soprattutto nelle aziende della ‘Ndrangheta, l’infiltrazione<br />

38%<br />

36,9%<br />

mafiosa prediliga generalmente un controllo diretto<br />

e<br />

36%<br />

familistico, coinvolgendo parenti stretti in qualità di<br />

prestanome 34% ed minimizzando l’uso di professionisti<br />

esterni 32% e complesse strutture di controllo (Riccardi, Soriani,<br />

& Giampietri, 2016; Transcrime, 2013b)


0,6<br />

0,4<br />

0,2<br />

0,0<br />

Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />

3.3 INDICATORI DI RISCHIO<br />

ECONOMICO-FINANZIARI<br />

N. soci / N. aziende Distanza media BO<br />

Figura 50 - Imprese ad alto attivo circolante<br />

% del totale imprese attive per cui è disponibile il dato IEF2.<br />

fig 49<br />

Al netto delle manipolazioni contabili che spesso<br />

caratterizzano la gestione delle imprese mafiose<br />

(Di Bono et al., 2015a), anche l’analisi di bilancio<br />

può rilevare dei possibili elementi di anomalia,<br />

sintomatici di una possibile infiltrazione della<br />

criminalità organizzata o di un uso delle aziende<br />

a fini di riciclaggio (Transcrime, 2013; Garofalo,<br />

2016 per una rassegna).<br />

46%<br />

44%<br />

42%<br />

40%<br />

38%<br />

36%<br />

34%<br />

32%<br />

43,8%<br />

41,1%<br />

39,0%<br />

36,9%<br />

39,9%<br />

41,5%<br />

3.3.1 Imprese ad alto attivo circolante<br />

Le imprese infiltrate dalla criminalità organizzata<br />

possono mostrare, rispetto alla media di<br />

settore, più alti livelli di attivo circolante (i.e.<br />

cassa, disponibilità liquide, inventario, crediti<br />

commerciali e altri crediti correnti) per vari motivi:<br />

• perché utilizzate come ‘cartiere’ per riciclare<br />

denaro, e quindi caratterizzate da minori<br />

investimenti e immobilizzazioni (Transcrime,<br />

2013b; Arlacchi, 2007; Catanzaro, 1988);<br />

• perché utilizzate come cassa disponibile a<br />

finanziare eventuali attività illecite (Di Bono,<br />

Cincimino, Riccardi, & Berlusconi, 2015b;<br />

Transcrime, 2013b; Schneider, 2004);<br />

• perché in caso di indagine patrimoniale<br />

sarebbe più semplice liquidare il complesso<br />

aziendale e minimizzare gli effetti della<br />

confisca (Riccardi, 2014a).<br />

Le imprese con alto attivo corrente – definite qui<br />

come quelle con circolante superiore al 54,16%<br />

dell’attivo totale 21 – rappresentano circa il 40%<br />

delle imprese (per cui è disponibile l’informazione)<br />

attive nella provincia di Vibo, in linea con il dato<br />

regionale. In media, l’attivo circolante delle<br />

imprese vibonesi rappresenta il 51,1% del totale<br />

attivo contro il 52,3% medio in Calabria. 22<br />

21. Per misurare il livello di liquidità delle imprese della<br />

provincia di Vibo Valentia si utilizza l’indicatore IEF2<br />

del progetto INSIDER che fornisce il numero di imprese<br />

per peso dell’attivo circolante sul totale dell’attivo,<br />

suddividendole in cinque classi: I^ fascia fino a 21,38%<br />

del totale attivo; II^ fascia tra 21,38% e 34,95%; III^ fascia<br />

tra 34,95% e 54,16% del totale attivo, IV^ fascia da 54,16%<br />

a 80,99% del totale attivo, V^ fascia superiore all’80,99%<br />

del totale attivo. Si definiscono qui imprese ad alto attivo<br />

circolante quelle appartenenti alle ultime due classi.<br />

37<br />

Fonte: Elaborazione dati INSIDER – IEF2<br />

Figura 51 - Settori economici con imprese ad alto<br />

attivo circolante<br />

% del totale imprese attive per cui è disponibile il dato IEF2.<br />

fig 50<br />

F 42<br />

F 41<br />

M 70<br />

G 46<br />

Q 88<br />

G 45<br />

G 47<br />

F 43<br />

M 74<br />

J 63<br />

L 68<br />

0% 20% 40% 60% 80%<br />

fig 51<br />

50,0%<br />

49,4%<br />

46,2%<br />

45,5%<br />

44,4%<br />

40,7%<br />

Fonte: Elaborazione dati INSIDER – IEF2<br />

F 42<br />

L 68<br />

14,6%<br />

63,2%<br />

58,8%<br />

57,9%<br />

57,1%<br />

69,2%<br />

0% 10% 20% 30%<br />

26,7%<br />

22. M 70Calcolato come media dei valori 14,4% centrali delle cinque<br />

classi individuate dal sistema INSIDER ponderata per il<br />

R 93<br />

11,9%<br />

numero di imprese presenti in ciascuna classe.<br />

Q 88<br />

M 74<br />

A 01<br />

6,0%<br />

4,6%<br />

4,3%<br />

P 85<br />

4,1%


F 43<br />

M 74<br />

46,2%<br />

45,5%<br />

0% 10% 20% 30%<br />

F 42<br />

26,7%<br />

L 68<br />

14,6%<br />

J 63<br />

44,4%<br />

Figura L 68 52 - Settori ad alto attivo 40,7% circolante.<br />

Maggiori differenze rispetto a media regionale<br />

% su totale imprese per divisione. Differenza % con livello<br />

fig 51<br />

regionale<br />

0% 10% 20% 30%<br />

F 42<br />

26,7%<br />

L 68<br />

M 70<br />

R 93<br />

14,6%<br />

14,4%<br />

11,9%<br />

Q 88<br />

M 74<br />

A 01<br />

P 85<br />

G 46<br />

F 41<br />

I 56<br />

G 47<br />

J 63<br />

G 45<br />

6,0%<br />

4,6%<br />

4,3%<br />

4,1%<br />

3,9%<br />

3,1%<br />

2,6%<br />

2,1%<br />

1,4%<br />

0,8%<br />

fig 52<br />

Fonte: Elaborazione dati INSIDER – IEF2<br />

Il settore delle costruzioni (con le divisioni<br />

0% 20% 40% 60% 80%<br />

ATECO F41 e F42) appare tra i più ‘liquidi’,<br />

61,5%<br />

seguito J 63 da M70 (attività di direzione 38,3% aziendale),<br />

e dal commercio. F42 (ingegneria civile) e M70<br />

J 62<br />

50,0%<br />

(attività di direzione aziendale 29,1% e consulenza<br />

gestionale) sono anche quelli 44,4% con il più alto<br />

Q 86<br />

33,9%<br />

differenziale rispetto alla media regionale,<br />

43,8%<br />

insieme L 68 al settore immobiliare (L68).<br />

48,8%<br />

M 69<br />

37,5%<br />

3.3.2 Imprese ad alta profittabilità<br />

32,3%<br />

37,5%<br />

N 77<br />

Le imprese infiltrate possono 42,9% godere di una<br />

migliore profittabilità grazie 35,7% all’uso di metodi<br />

A 01<br />

18,8%<br />

criminali – compressione salariale, intimidazione<br />

della 31,5%<br />

F 41 concorrenza, corruzione, uso di materiali a<br />

29,7%<br />

basso costo (Arlacchi, 1983; Catanzaro, 1986;<br />

31,4%<br />

Fantò, F 43 1999; Transcrime, 23,0% 2013b). Non sempre<br />

questo vantaggio è riflesso in migliori margini a<br />

30,8%<br />

F 42<br />

bilancio, anche a causa 24,5% di frodi e manipolazioni<br />

contabili (Di Bono et 28,6% al., 2015b; Riccardi &<br />

M 70<br />

28,3%<br />

Berlusconi, 2016). Tuttavia è utile individuare<br />

i settori 23,1%<br />

N 81 più profittevoli che possono attrarre<br />

19,2%<br />

possibili investimenti criminali.<br />

22,3%<br />

TOTALE<br />

21,8%<br />

Vibo Valentia CALABRIA<br />

38<br />

M 70<br />

14,4%<br />

R 93<br />

11,9%<br />

Il numero di imprese in provincia di Vibo Valentia ad<br />

Q 88<br />

6,0%<br />

alta profittabilità 23 rappresenta il 22,3% del totale<br />

M 74<br />

4,6%<br />

delle attive (contro il 21,8% in Calabria). I settori<br />

con A 01 il peso più 4,3% alto di imprese a margini elevati<br />

sono P 85 J63 e J62 4,1% (attività dei servizi di informazione<br />

e attività informatiche), e Q86 (assistenza<br />

G 46 3,9%<br />

sanitaria), con un valore significativamente più<br />

F 41 3,1%<br />

alto rispetto alla media regionale.<br />

I 56 2,6%<br />

Da G 47segnalare 2,1% anche tutte le divisioni dell’edilizia<br />

(F41, 42 e 43) con un valore sopra la media della<br />

J 63 1,4%<br />

provincia e della regione nello stesso settore.<br />

G 45 0,8%<br />

Figura 53 - Peso delle imprese ad alta profittabilità<br />

fig 52<br />

% su totale imprese attive in ogni divisione ATECO (>5<br />

imprese) per cui è disponibile dato IEF6<br />

0% 20% 40% 60% 80%<br />

J 63<br />

61,5%<br />

38,3%<br />

J 62<br />

29,1%<br />

50,0%<br />

Q 86<br />

L 68<br />

M 69<br />

N 77<br />

44,4%<br />

33,9%<br />

43,8%<br />

48,8%<br />

37,5%<br />

32,3%<br />

37,5%<br />

42,9%<br />

A 01<br />

F 41<br />

18,8%<br />

35,7%<br />

31,5%<br />

29,7%<br />

F 43<br />

F 42<br />

M 70<br />

N 81<br />

TOTALE<br />

31,4%<br />

23,0%<br />

30,8%<br />

24,5%<br />

28,6%<br />

28,3%<br />

23,1%<br />

19,2%<br />

22,3%<br />

21,8%<br />

Vibo Valentia CALABRIA<br />

Fonte: Elaborazione dati INSIDER – IEF6<br />

fig 53<br />

23. Per valutare la profittabilità delle imprese nella provincia<br />

si utilizza l’indice Liquidazione INSIDER IEF6 che fornisce il numero di<br />

imprese suddivise coatta in cinque classi in base Scioglimento ad un indice per di<br />

amministrativa<br />

atto dell'autorità<br />

profittabilità lorda (calcolato come rapporto tra risultato<br />

operativo e valore della<br />

1,6%<br />

produzione). 29,1% Le cinque classi sono<br />

le seguenti: I^ fascia (=34,9%, =46%, =56,4%, =74,06%). Qui sono definite 2,3% come Altro ad ‘alta<br />

profittabilità’ le imprese appartenenti alla V^ fascia.<br />

67,1%


28,3%<br />

N 81<br />

TOTALE<br />

23,1%<br />

19,2%<br />

22,3%<br />

21,8%<br />

3.4 ALTRI INDICATORI DI RISCHIO<br />

3.4.1 Imprese con precedenti eventi forzati<br />

Vibo Valentia CALABRIA<br />

Figura 54 - Imprese con precedenti eventi forzati<br />

% tipo di evento su totale imprese con eventi forzati.<br />

fig 53<br />

Provincia Vibo Valentia (sopra) e Calabria (sotto).<br />

La carriera degli imprenditori ‘mafiosi’ è spesso<br />

costellata di reati fallimentari ed altri eventi<br />

pregiudizievoli (Transcrime, 2013b). La presenza<br />

di imprese con precedenti eventi negativi – ad<br />

esempio liquidazioni o scioglimenti per atto<br />

dell’autorità giudiziaria o amministrativa - può<br />

costituire un importante elemento di anomalia<br />

e rischio infiltrazione (Caneppele et al., 2009).<br />

Liquidazione<br />

coatta<br />

amministrativa<br />

1,6%<br />

67,1%<br />

29,1%<br />

Scioglimento per<br />

atto dell'autorità<br />

2,3%<br />

Altro<br />

Secondo i dati di INSIDER, in provincia di Vibo<br />

Valentia sono 258 le imprese per cui è presente<br />

una procedura cosiddetta ‘forzata’, escludendo i<br />

sequestri di quote e i sequestri giudiziari: 24 il 2,2%<br />

delle attive, un tasso inferiore a quello regionale<br />

(3,1%, pari a 4913 unità). A Vibo Valentia la<br />

maggior parte dei casi (67,1%) si riferisce a<br />

decreto di chiusura a seguito di fallimento,<br />

seguito da scioglimento per atto dell’autorità<br />

(29,1%) e, in misura residuale, amministrazione<br />

giudiziaria, liquidazione coatta amministrativa e<br />

liquidazione giudiziaria.<br />

Liquidazione<br />

coatta<br />

amministrativa<br />

Decreto chiusura<br />

fallimento<br />

Altro<br />

1,3%<br />

3,9%<br />

Scioglimento per atto<br />

dell'autorità<br />

31,1%<br />

10,5%<br />

Il numero di fallimenti è superiore rispetto alla<br />

media calabrese (67,1% contro 53,1%), e così<br />

quello degli scioglimenti (36,7% contro 31,1%).<br />

Inferiori invece le altre tipologie di evento<br />

forzato con l’amministrazione giudiziaria che in<br />

Calabria registra il 10,5% del totale eventi forzati.<br />

53,1%<br />

Decreto<br />

chiusura fallimento<br />

Fonte: Elaborazione dati INSIDER – IEP2<br />

Amministrazione<br />

giudiziaria<br />

fig 54<br />

0% 5% 10% 15% 20% 25% 30%<br />

24. L’analisi utilizza l’indicatore INSIDER IEP2 che fornisce<br />

il numero di imprese per cui è presente una procedura<br />

tra quelle definite ‘forzate’. INSIDER copre in questa<br />

categoria: Amministrazione giudiziaria, Amministrazione<br />

straordinaria, Apertura procedure di cancellazione,<br />

Decreto chiusura fallimento, Liquidazione coatta<br />

amministrativa, Liquidazione giudiziaria, Scioglimento per<br />

atto dell’autorità, Stato di insolvenza.<br />

39<br />

C 14<br />

L 68<br />

F 41<br />

H 49<br />

I 55<br />

G 46<br />

C 10<br />

F 43<br />

G 45<br />

G 47<br />

I 56<br />

A 01<br />

6,5%<br />

7,3%<br />

4,0%<br />

5,7%<br />

5,7%<br />

4,2%<br />

4,8%<br />

3,5%<br />

3,4%<br />

2,8%<br />

4,6%<br />

2,2%<br />

4,3%<br />

1,9%<br />

1,9%<br />

1,5%<br />

1,8%<br />

1,2%<br />

1,6%<br />

1,0%<br />

1,3%<br />

0,4%<br />

1,5%<br />

24,0%


Liquidazione<br />

coatta<br />

amministrativa<br />

Altro<br />

1,3%<br />

3,9%<br />

In provincia di Vibo Valentia i settori con<br />

il peso più elevato di imprese con eventi<br />

10,5%<br />

pregiudizievoli sono C14 (confezione di articoli<br />

di abbigliamento, confezione di articoli in pelle<br />

e pelliccia), L68 53,1% (attività immobiliari) e F41<br />

(costruzione di edifici).<br />

Decreto<br />

chiusura fallimento<br />

Spiccano proprio per il valore e la differenza<br />

con la media regionale le imprese appartenenti<br />

al settore C14 - confezione di articoli di<br />

abbigliamento, confezione di articoli in pelle e<br />

pelliccia (24% contro 6,5%).<br />

Scioglimento per atto<br />

dell'autorità<br />

31,1%<br />

Amministrazione<br />

giudiziaria<br />

Figura 55 - Imprese con precedenti eventi forzati<br />

% su totale attive per divisione ATECO. Prime divisioni<br />

ATECO per numero<br />

fig 54<br />

0% 5% 10% 15% 20% 25% 30%<br />

C 14<br />

L 68<br />

F 41<br />

H 49<br />

I 55<br />

G 46<br />

C 10<br />

F 43<br />

G 45<br />

G 47<br />

I 56<br />

A 01<br />

6,5%<br />

7,3%<br />

4,0%<br />

5,7%<br />

5,7%<br />

4,2%<br />

4,8%<br />

3,5%<br />

3,4%<br />

2,8%<br />

4,6%<br />

2,2%<br />

4,3%<br />

1,9%<br />

1,9%<br />

1,5%<br />

1,8%<br />

1,2%<br />

1,6%<br />

1,0%<br />

1,3%<br />

0,4%<br />

1,5%<br />

24,0%<br />

Vibo Valentia<br />

CALABRIA<br />

Fonte: Elaborazione dati INSIDER – IEP2<br />

40


41


Conclusioni<br />

Questo rapporto, prodotto finale del progetto<br />

MONITOR, ha analizzato le vulnerabilità nel<br />

tessuto sociale, economico ed imprenditoriale<br />

della provincia di Vibo Valentia che possono favorire<br />

l’infiltrazione della criminalità organizzata<br />

nell’economia legale.<br />

Tramite il monitoraggio sperimentale di alcuni<br />

indicatori precedentemente sviluppati da<br />

Transcrime – centro di ricerca transnazionale<br />

dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, dal<br />

suo spin-off Crime&tech e dal progetto INSIDER,<br />

ideato e promosso dalle Camere di Commercio di<br />

Crotone e Vibo Valentia, il rapporto ha individuato<br />

una serie di fattori di rischio:<br />

• di contesto (tra cui alta intensità di contante,<br />

elevata economia irregolare e crescenti<br />

difficoltà di accesso al credito);<br />

• a livello di governance e assetto<br />

proprietario (tra cui un peso anomalo di<br />

intestatari di classi d’età a rischio, di genere<br />

femminile e provenienti da paesi a rischio,<br />

soprattutto in alcuni settori);<br />

• di tipo economico-finanziario, tra cui<br />

livelli anomali di alto attivo circolante e<br />

profittabilità;<br />

L’analisi combinata di questi indicatori di rischio<br />

e delle evidenze di infiltrazione criminale<br />

(statistiche su aziende sequestrate e confiscate,<br />

evidenze DIA e DNA, informazioni da operazioni<br />

giudiziarie) ha permesso di individuare alcuni<br />

tra i settori dell’economia provinciale più a<br />

rischio infiltrazione.<br />

La provincia di Vibo Valentia appare esposta in<br />

maniera elevata alle infiltrazioni della criminalità<br />

organizzata nell’economia legale per vari motivi:<br />

• per la presenza di cosche con una forte<br />

capacità di inserimento nel tessuto<br />

economico, politico ed amministrativo;<br />

• per alcune vulnerabilità di contesto (gli alti<br />

livelli di intensità di contante, di evasione<br />

fiscale, di irregolarità lavorativa) aggravate<br />

dalla crisi economico-finanziaria;<br />

• per il livello ridotto, di molto inferiore al<br />

dato nazionale, degli impieghi bancari<br />

messi a disposizione delle famiglie e delle<br />

imprese;<br />

• per le opportunità di sfruttamento offerte<br />

da settori di tradizionale infiltrazione<br />

(cave, costruzioni, appalti pubblici), dal<br />

turismo (es. ristorazione, alberghi, villaggi<br />

turistici, trasporti marittimi) e di nuovi<br />

settori emergenti nell’ambito dei servizi,<br />

informazione e comunicazione.<br />

I possibili beneficiari<br />

Il monitoraggio offerto dal progetto può essere<br />

di beneficio ad un’ampia platea di soggetti<br />

pubblici e privati tra i quali:<br />

• il sistema camerale, a livello locale e<br />

nazionale;<br />

• il governo del territorio e la pubblica<br />

amministrazione locale;<br />

• le forze dell’ordine e le autorità di pubblica<br />

sicurezza;<br />

• l’autorità giudiziaria;<br />

• le imprese e gli investitori a livello locale,<br />

nazionale ed internazionale;<br />

• le banche e altri intermediari finanziari.<br />

42


La mappatura dei rischi effettuata da<br />

MONITOR può essere utilizzata per migliorare<br />

l’individuazione delle aree (settori economici,<br />

imprese, imprenditori) dove, da un lato,<br />

concentrare approfondimenti investigativi e,<br />

dall’altro, pianificare interventi a livello politico<br />

e amministrativo.<br />

Può inoltre rafforzare gli strumenti a<br />

disposizione di soggetti pubblici (es. stazioni<br />

appaltanti) e privati (es. banche e altri soggetti<br />

obbligati antiriciclaggio) per la identificazione<br />

e prevenzione dei rischi di infiltrazione,<br />

corruzione e riciclaggio.<br />

Le future direzioni di ricerca<br />

L’analisi sperimentale del progetto sulle province<br />

di Crotone e Vibo Valentia può servire da pilota<br />

per un monitoraggio più sistematico degli altri<br />

sistemi camerali delle province italiane.<br />

A questo fine sarebbe utile estendere a tutta<br />

Italia gli indicatori di rischio del progetto<br />

INSIDER, ora limitati alle province calabresi,<br />

valorizzando appieno il contributo delle<br />

informazioni desumibili in particolare dal<br />

Registro delle Imprese gestito ed aggiornato<br />

con continuità dal sistema camerale italiano.<br />

L’elaborazione di misure a livello nazionale<br />

faciliterebbe il confronto territoriale e settoriale<br />

e l’individuazione delle reali situazioni di<br />

anomalia.<br />

Gli indicatori potrebbero essere sviluppati<br />

ulteriormente sulla base dei risultati della<br />

letteratura più recente in ambito internazionale;<br />

e arricchiti con ulteriori informazioni di altre<br />

banche dati (es. statistiche giudiziarie, fonti<br />

aperte, altri business data provider, indicatori<br />

compositi di rischio riciclaggio o infiltrazione),<br />

così da allargare la batteria delle red-flags a<br />

disposizione di ricercatori e autorità investigative<br />

in questo ambito.<br />

43


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46


47


Appendice<br />

L’Appendice Metodologica è disponibile nella sua<br />

interezza sul sito: http://www.crimetech.it/media/<br />

Monitor_AppendiceMetodologicaVV.pdf. e sul<br />

sito della Camera di Commercio di Vibo Valentia<br />

http://www.vv.camcom.it/1/studi-e-ricerche.<br />

Contiene informazioni dettagliate su dati, fonti e<br />

metodologia di analisi utilizzate nel rapporto.<br />

Di seguito è invece riportata, per comodità del<br />

lettore, la classificazione dei settori di attività<br />

economica ATECO 2007 adottata nelle analisi e<br />

nei grafici illustrati nei precedenti paragrafi.<br />

La prima tabella di seguito riporta l’elenco<br />

delle Sezioni ATECO (1-digit) e la seconda delle<br />

Divisioni (2-digit). Per ulteriori informazioni sulla<br />

classificazione ATECO si prega di consultare<br />

il sito dell’ISTAT al link: http://www.istat.it/<br />

it/strumenti/definizioni-e-classificazioni/<br />

ateco-2007<br />

TAVOLA SEZIONI ATECO 2007<br />

CODICE ATECO 2007<br />

- SEZIONE<br />

A<br />

B<br />

C<br />

D<br />

E<br />

F<br />

G<br />

H<br />

I<br />

J<br />

K<br />

L<br />

M<br />

N<br />

O<br />

P<br />

Q<br />

R<br />

S<br />

T<br />

U<br />

X<br />

DESCRIZIONE SEZIONE<br />

Agricoltura, silvicoltura e pesca<br />

Attività estrattiva<br />

Attività manifatturiere<br />

Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata<br />

Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di trattamento dei rifiuti e risanamento<br />

Costruzioni<br />

Commercio all’ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli<br />

Trasporto e magazzinaggio<br />

Servizi di alloggio e di ristorazione<br />

Servizi di informazione e comunicazione<br />

Attività finanziarie e assicurative<br />

Attività immobiliari<br />

Attività professionali, scientifiche e tecniche<br />

Attività amministrative e di servizi di supporto<br />

Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale obbligatoria<br />

Istruzione<br />

Sanità e assistenza sociale<br />

Attività artistiche, di intrattenimento e divertimento<br />

Altre attività di servizi<br />

Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro per personale domestico;<br />

produzione di beni e servizi indifferenziati per uso proprio da parte di<br />

famiglie e convivenze<br />

Attività Di Organizzazioni E Organismi Extraterritoriali<br />

Imprese non classificate<br />

48


TAVOLA DIVISIONI ATECO 2007<br />

CODICE ATECO<br />

2007 - DIVISIO-<br />

NE<br />

A 01<br />

A 02<br />

A 03<br />

B 05<br />

B 06<br />

B 07<br />

B 08<br />

B 09<br />

C 10<br />

C 11<br />

C 12<br />

C 13<br />

C 14<br />

C 15<br />

C 16<br />

C 17<br />

C 18<br />

C 19<br />

C 20<br />

C 21<br />

C 22<br />

C 23<br />

C 24<br />

C 25<br />

C 26<br />

C 27<br />

C 28<br />

C 29<br />

C 30<br />

C 31<br />

C 32<br />

C 33<br />

D 35<br />

E 36<br />

E 37<br />

E 38<br />

E 39<br />

F 41<br />

F 42<br />

DESCRIZIONE DIVISIONE<br />

Produzioni vegetali e animali, caccia e servizi connessi<br />

Silvicoltura e utilizzo di aree forestali<br />

Pesca e acquicoltura<br />

Estrazione di carbone e lignite<br />

Estrazione di petrolio greggio e di gas naturale<br />

Estrazione di minerali metalliferi<br />

Altre attività estrattive<br />

Attività dei servizi di supporto all’’estrazione<br />

Industrie alimentari<br />

Produzione di bevande<br />

Industria del tabacco<br />

Industrie tessili<br />

Confezione di articoli di abbigliamento<br />

Confezione di articoli in pelle e simili<br />

Industria del legno e dei prodotti in legno e sughero, esclusi i mobili; fabbricazione<br />

di articoli in paglia e materiali da intreccio<br />

Fabbricazione di carta e di prodotti di carta<br />

Stampa e riproduzione su supporti registrati<br />

Fabbricazione di coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio<br />

Fabbricazione di prodotti chimici<br />

Fabbricazione di prodotti farmaceutici di base e di preparati farmaceutici<br />

Fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche<br />

Fabbricazione di altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi<br />

Attività metallurgiche<br />

Fabbricazione di prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature<br />

Fabbricazione di computer e prodotti di elettronica e ottica<br />

Fabbricazione di apparecchiature elettriche<br />

Fabbricazione di macchinari e apparecchiature n.c.a.<br />

Fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi<br />

Fabbricazione di altri mezzi di trasporto<br />

Fabbricazione di mobili<br />

Altre industrie manifatturiere<br />

Riparazione e installazione di macchine e apparecchiature<br />

Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata<br />

Raccolta, trattamento e fornitura di acqua<br />

Gestione delle reti fognarie<br />

Attività di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti; recupero dei materiali<br />

Attività di risanamento e altri servizi di gestione dei rifiuti<br />

Costruzione di edifici<br />

Ingegneria civile<br />

49


F 43<br />

G 45<br />

G 46<br />

G 47<br />

H 49<br />

H 50<br />

H 51<br />

H 52<br />

H 53<br />

I 55<br />

I 56<br />

J 58<br />

J 59<br />

J 60<br />

J 61<br />

J 62<br />

J 63<br />

K 64<br />

K 65<br />

K 66<br />

L 68<br />

M 69<br />

M 70<br />

M 71<br />

M 72<br />

M 73<br />

M 74<br />

M 75<br />

N 77<br />

N 78<br />

N 79<br />

N 80<br />

N 81<br />

N 82<br />

O 84<br />

P 85<br />

Q 86<br />

Q 87<br />

Q 88<br />

R 90<br />

R 91<br />

Lavori di costruzione specializzati<br />

Commercio all’ingrosso e al dettaglio e riparazione di autoveicoli e motocicli<br />

Commercio all’ingrosso, escluso quello di autoveicoli e di motocicli<br />

Commercio al dettaglio, escluso quello di autoveicoli e di motocicli<br />

Trasporto terrestre e trasporto mediante condotte<br />

Trasporti marittimi e per vie d’acqua<br />

Trasporto aereo<br />

Magazzinaggio e attività di supporto ai trasporti<br />

Servizi postali e attività di corriere<br />

Servizi di alloggio<br />

Attività di servizi di ristorazione<br />

Attività editoriali<br />

Attività di produzione cinematografica, di video e di programmi televisivi, di registrazioni<br />

musicali e sonore<br />

Attività di programmazione e trasmissione<br />

Telecomunicazioni<br />

Programmazione, consulenza informatica e attività connesse<br />

Attività dei servizi d’informazione<br />

Prestazione di servizi finanziari (ad esclusione di assicurazioni e fondi pensione)<br />

Assicurazioni, riassicurazioni e fondi pensione, escluse le assicurazioni sociali<br />

obbligatorie<br />

Attività ausiliarie dei servizi finanziari e delle attività assicurative<br />

Attività immobiliari<br />

Attività legali e contabilità<br />

Attività di sedi centrali; consulenza gestionale<br />

Attività degli studi di architettura e d’ingegneria; collaudi e analisi tecniche<br />

Ricerca scientifica e sviluppo<br />

Pubblicità e ricerche di mercato<br />

Altre attività professionali, scientifiche e tecniche<br />

Servizi veterinari<br />

Attività di noleggio e leasing<br />

Attività di ricerca, selezione, fornitura di personale<br />

Attività dei servizi delle agenzie di viaggio, dei tour operator e servizi di prenotazione<br />

e attività correlate<br />

Servizi di investigazione e vigilanza<br />

Attività di servizi per edifici e per paesaggio<br />

Attività amministrative e di supporto per le funzioni d’ufficio e altri servizi di<br />

supporto alle imprese<br />

Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale obbligatoria<br />

Istruzione<br />

Attività dei servizi sanitari<br />

Servizi di assistenza residenziale<br />

Assistenza sociale non residenziale<br />

Attività creative, artistiche e d’intrattenimento<br />

Attività di biblioteche, archivi, musei e altre attività culturali<br />

50


R 92<br />

R 93<br />

S 94<br />

S 95<br />

S 96<br />

T 97<br />

T 98<br />

U 99<br />

Attività riguardanti scommesse e case da gioco<br />

Attività sportive, di intrattenimento e di divertimento<br />

Attività di organizzazioni associative<br />

Riparazione di computer e di beni per uso personale e per la casa<br />

Altre attività di servizi personali<br />

Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro per personale domestico<br />

Produzione di beni e di servizi indifferenziati per uso proprio da parte di famiglie<br />

e convivenze<br />

Attività di organizzazioni e organismi extraterritoriali<br />

51


Camera di Commercio, Industria, Artigianato ed Agricoltura di Vibo Valentia<br />

Piazza San Leoluca - Complesso Valentianum<br />

89900 Vibo Valentia<br />

cciaa@vv.legalmail.camcom.it<br />

www.vv.camcom.it<br />

Crime&tech s.r.l.<br />

Spin-off di Transcrime – Joint Research Centre on<br />

Transnational Crime (www.transcrime.it)<br />

Università Cattolica del Sacro Cuore<br />

Largo Gemelli 1, 20123 Milano<br />

Tel. +39 02 7234 3715/3716<br />

info@crimetech.it<br />

www.crimetech.it<br />

52

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