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M O N I T O R<br />
Monitoraggio dell’economia locale per prevenire<br />
l’infiltrazione della criminalità organizzata<br />
Provincia di Vibo Valentia<br />
1
2
MONITOR – Monitoraggio dell’economia locale per prevenire l’infiltrazione della criminalità<br />
organizzata - Provincia di Vibo Valentia<br />
Coordinamento organizzativo:<br />
Donatella Romeo<br />
Maurizio Caruso Frezza<br />
Coordinamento scientifico:<br />
Ernesto U. Savona<br />
Michele Riccardi<br />
Autori:<br />
Michele Riccardi<br />
Riccardo Milani<br />
Gian Maria Campedelli<br />
Progetto grafico: Ilaria Mastro<br />
Progetto grafico copertina e immagine: Saverio Danese<br />
Copyright CCIAA Vibo Valentia 2016. La riproduzione è consentita citando la fonte. In ogni caso la<br />
Camera di Commercio non è responsabile dell’uso che può esserne fatto.<br />
Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Vibo Valentia<br />
Piazza San Leoluca - Complesso Valentianum<br />
89900 Vibo Valentia<br />
cciaa@vv.legalmail.camcom.it<br />
www.vv.camcom.it<br />
Tel: +39 0963 294600-03<br />
twitter: @cciaa_vv<br />
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Crime&tech s.r.l.<br />
Spin-off di Transcrime – Joint Research Centre on Transnational Crime (www.transcrime.it)<br />
Università Cattolica del Sacro Cuore<br />
Largo Gemelli 1, 20123 Milano<br />
Tel. +39 02 7234 3715/3716<br />
info@crimetech.it<br />
www.crimetech.it<br />
Citazione consigliata:<br />
Riccardi M., Milani R., Campedelli G. M. (2016), MONITOR – Monitoraggio dell’economia locale per prevenire l’infiltrazione della criminalità<br />
organizzata – Provincia di Vibo Valentia, Milano: Crime&tech (spin-off di Università Cattolica del Sacro Cuore – Transcrime) e Vibo Valentia:<br />
Camera di Commercio di Vibo Valentia.<br />
ISBN: 978-88-99719-06-7<br />
3
4
Indice<br />
PREFAZIONE<br />
I RISULTATI IN SINTESI<br />
INTRODUZIONE<br />
1. IL CONTESTO SOCIO-ECONOMICO E IMPRENDITORIALE<br />
1.1. L’andamento demografico<br />
1.2. Il quadro economico<br />
1.3. Il tessuto imprenditoriale<br />
2. I RISCHI CRIMINALI<br />
2.1. La criminalità organizzata<br />
2.2. Le infiltrazioni criminali nell’economia legale<br />
3. I FATTORI DI RISCHIO INFILTRAZIONE<br />
3.1. Indicatori di rischio di contesto<br />
3.1.1 L’intensità di contante<br />
3.1.2 L’economia irregolare<br />
3.1.3 Le difficoltà di accesso al credito<br />
3.2. Indicatori di rischio a livello di governance e assetto proprietario<br />
3.2.1 Anomalie nelle caratteristiche di amministratori e soci<br />
3.2.2 Amministratori e soci di paradisi fiscali e paesi a rischio<br />
3.2.3 Complessità della struttura proprietaria<br />
3.3. Indicatori di rischio economico-finanziari<br />
3.3.1 Imprese ad alto attivo circolante<br />
3.3.2 Imprese ad alta profittabilità<br />
3.4. Altri indicatori di rischio<br />
3.4.1 Imprese con precedenti eventi forzati<br />
CONCLUSIONI<br />
BIBLIOGRAFIA<br />
APPENDICE<br />
6<br />
8<br />
11<br />
12<br />
12<br />
13<br />
14<br />
18<br />
18<br />
20<br />
26<br />
27<br />
27<br />
28<br />
29<br />
31<br />
31<br />
33<br />
36<br />
37<br />
37<br />
38<br />
39<br />
39<br />
42<br />
44<br />
48<br />
5
Prefazione<br />
La programmazione di politiche di crescita e di<br />
benessere per le comunità amministrate, tanto<br />
a livello di sistema Paese che di realtà locali, non<br />
può prescindere dalla considerazione di tutte le<br />
variabili che interagiscono e interferiscono con<br />
le dinamiche socio-economiche di riferimento.<br />
Un fenomeno diffuso e trasversale, che oggi<br />
diventa variabile fondamentale per analisi<br />
economiche coerenti con la complessità<br />
delle varie situazioni e per interventi politicoamministrativi<br />
efficaci, è senza dubbio quello<br />
della criminalità.<br />
La criminalità costituisce un forte deterrente alla<br />
crescita e allo svolgimento ordinato della vita<br />
sociale ed economica di una comunità e grava<br />
questa di notevoli costi. A risentirne, in prima<br />
battuta, è proprio il sistema produttivo, dove<br />
le azioni criminose generano, tra l’altro, effetti<br />
distorsivi della concorrenza, impedendo di<br />
creare ricchezza e benessere. Un vero e proprio<br />
costo non solo per le imprese, ma per intere<br />
collettività, senza distinzioni di confini o aree<br />
geografiche, tanto che è la stessa Commissione<br />
europea a riconoscere che “un tasso di criminalità<br />
elevato, la presenza di criminalità organizzata e<br />
della corruzione tendono a ostacolare lo sviluppo<br />
economico ed esercitano un effetto di dissuasione<br />
sugli investitori potenziali. Un potenziamento<br />
della capacità di combattere la criminalità, una<br />
cooperazione transfrontaliera accresciuta, un<br />
miglioramento dei controlli alle frontiere esterne,<br />
una migliore integrazione dell’ingresso dei Paesi<br />
Terzi nell’Unione, sono alcuni dei mezzi per<br />
sostenere lo sviluppo regionale”.<br />
Dunque, la relazione tra sviluppo e criminalità<br />
è ampliamente considerata e condivisa non<br />
solo sotto l’aspetto etico-giuridico, ma anche<br />
economico e sociale e si evidenzia in tutta la<br />
sua rilevanza, e come un nesso di reciprocità<br />
dall’equilibrio molto delicato, soprattutto nel<br />
contesto di un Paese, come l’Italia, con conflitti<br />
interni dovuti a forti differenziali di crescita tra le<br />
sue regioni, e dove la pressione della criminalità<br />
nelle singole realtà territoriali, oramai capillare<br />
sebbene con diversificazioni di intensità, rischia<br />
di compromettere non solo la potenziale<br />
efficienza delle singole economie locali, ma<br />
anche quella dell’intero sistema nazionale.<br />
Dove la cultura della legalità è carente, sia<br />
il mercato sia la politica economica sono<br />
fortemente ostacolati nelle loro azioni; non<br />
solo, ma, si è constatato, i delitti aumentano<br />
quando peggiorano le condizioni economiche<br />
e diminuiscono, invece, quando l’economia<br />
cresce.<br />
Un problema di disturbo del mercato, della<br />
libera intrapresa e della crescita economica<br />
che il Sistema Camerale avverte in tutta la sua<br />
portata, per questo impegnandosi fortemente<br />
nelle azioni di contrasto alla criminalità, sia con<br />
attività di studio e analisi del fenomeno che con<br />
azioni concrete a favore della diffusione più<br />
ampia e partecipata della cultura della legalità.<br />
In quest’ottica, anche la Camera di Commercio di<br />
Vibo Valentia si rende parte attiva per affermare<br />
legalità, trasparenza, sicurezza, partendo<br />
dall’indagine e dall’analisi dei fenomeni per<br />
sviluppare conoscenza e consapevolezza,<br />
funzionali all’adozione di politiche di intervento<br />
mirate ed efficaci.<br />
È la logica e l’obiettivo di questo studio;<br />
un monitoraggio, appunto, dell’economia<br />
locale per prevenire forme di infiltrazione<br />
della criminalità organizzata, esplorando la<br />
zona grigia che esiste tra economia legale e<br />
criminalità economica, i punti di contatto, i<br />
danni arrecati e quelli subiti, cercando di capire<br />
le dinamiche che consentono alla criminalità di<br />
contaminare l’economia regolare alterandone<br />
il funzionamento, frenandone la crescita,<br />
pregiudicando la libera attività e lo sviluppo del<br />
tessuto produttivo “sano”.<br />
6
Uno studio che vogliamo condividere con le<br />
altre istituzioni territoriali, prime fra tutti con le<br />
Forze dell’Ordine, con le Associazioni di Categoria,<br />
con le imprese, con il mondo dell’associazionismo<br />
civico e culturale in genere, con la collettività,<br />
per rafforzare la rete di relazioni e progetti<br />
contro ogni forma di prevaricazione e violenza,<br />
per promuovere le buone pratiche di trasparenza,<br />
integrità e responsabilità nella sfera politica,<br />
nel settore pubblico e in quello imprenditoriale,<br />
per farci interpreti e protagonisti di un cambiamento<br />
etico e culturale nel rispetto di regole<br />
civili e democratiche nella convinzione che la<br />
lotta alla criminalità organizzata è possibile solo<br />
attraverso una legalità organizzata.<br />
Michele Lico<br />
Presidente<br />
Camera di Commercio Vibo Valentia<br />
7
I risultati in sintesi<br />
Il problema<br />
Elevato livello di infiltrazione della criminalità organizzata<br />
nell’economia della provincia. Tasso di aziende confiscate e<br />
sequestrate tra i più alti in Italia (2^ su 110 province secondo<br />
l’indicatore OCI-T di Crime&tech)<br />
L’infiltrazione<br />
della criminalità<br />
organizzata<br />
nell’economia<br />
legale<br />
Forte capacità delle cosche locali (es. Mancuso e Tripodi) di<br />
inserirsi nel tessuto politico e amministrativo. Tasso di comuni<br />
sciolti per mafia al terzo posto in Italia<br />
Cave, edilizia ed appalti pubblici: settori di tradizionale e più<br />
elevata infiltrazione. Diverse evidenze anche nel settore<br />
turistico costiero (ristoranti, hotel, stabilimenti balneari, trasporti<br />
marittimi turistici e nell’immobiliare)<br />
I fattori di rischio<br />
Quali fattori favoriscono il rischio infiltrazione nell’economia della provincia?<br />
Intensità di<br />
contante<br />
Tasso di utilizzo del contante (cash-ratio) tra i più alti in Italia<br />
(0,91), superiore alla media calabrese e nazionale (0,85 e 0,68) ed in<br />
aumento nonostante la diminuzione a livello italiano<br />
Indicatori<br />
di rischio<br />
di contesto:<br />
Economia<br />
irregolare<br />
Pericolosità fiscale tra le più elevate a livello nazionale (Agenzia delle<br />
Entrate, 2016). Intensità dell’evasione tre volte la media italiana.<br />
Livello di irregolarità lavorativa quasi doppio rispetto al dato<br />
nazionale<br />
Difficoltà di<br />
accesso al<br />
credito<br />
Diminuiscono gli impieghi pro-capite (pari a un sesto della media<br />
nazionale) e la disponibilità del credito. Cresce l’usura, con un<br />
ruolo importante delle cosche locali (DIA, 2015, p. 70)<br />
8
Indicatori di<br />
rischio<br />
a livello di<br />
governance<br />
e assetto<br />
proprietario<br />
Anomalie<br />
nelle<br />
caratteristiche<br />
di<br />
amministratori<br />
e soci<br />
Amministratori e<br />
soci di paradisi<br />
fiscali e paesi a<br />
rischio<br />
Amministratori e soci di età a rischio (75 anni): livello<br />
in linea con la media regionale (9,3% vs 9,1% per le<br />
partecipazioni). Si distinguono il settore J (Informazione e<br />
comunicazione) e le estrazioni (Sezione B) con un peso<br />
nettamente superiore alla media regionale<br />
Amministratori e soci donna: peso delle imprese femminili in<br />
linea con quello nazionale (24.4% vs 25.3%). Settori con un peso<br />
superiore alla media nazionale: D ed E (fornitura elettricità,<br />
gestione e trattamento rifiuti), L (immobiliare) e K (finanziario)<br />
Peso di amministratori e soci provenienti da paesi ‘a rischio’,<br />
(identificati tramite l’indice FSS – Financial Secrecy Index)<br />
inferiore alla media regionale e ridotto in termini assoluti<br />
Tra i paesi di provenienza delle persone giuridiche straniere:<br />
Gran Bretagna (che comprende anche Guernsey, Jersey ed<br />
altri protettorati), Germania, Lussemburgo, Malta, Irlanda e<br />
Spagna<br />
Tra i settori con il maggior peso di intestatari di paesi a rischio:<br />
costruzioni (F43, F41), agenzie di viaggio e tour operator (N79),<br />
alberghi e villaggi vacanze (I55)<br />
Complessità<br />
della<br />
struttura<br />
proprietaria<br />
Peso di imprese individuali superiore alla media nazionale.<br />
Basso livello di complessità della struttura proprietaria, che<br />
non appare dunque come un significativo fattore di rischio<br />
Indicatori di<br />
rischio<br />
economicofinanziari<br />
Alto attivo<br />
circolante<br />
Terza provincia, in Calabria, per numero di imprese ad alto<br />
attivo circolante (39,9% del totale imprese), ma in linea con il<br />
dato regionale<br />
A livello settoriale: costruzioni (Sezione F), immobiliare (L) e la<br />
divisione M70 (supporto alle imprese e direzione aziendale)<br />
mostrano le maggiori differenze con la media regionale<br />
Alta<br />
profittabilità<br />
Numero di imprese ad alta profittabilità nella provincia in linea<br />
con il dato calabrese (22,3% del totale contro 21,8%)<br />
A livello settoriale spiccano alcune divisioni della sezione J<br />
(informazione e comunicazione) e Q86 (Assistenza sanitaria),<br />
con profittabilità più elevata rispetto alla media regionale<br />
Altri<br />
indicatori di<br />
rischio<br />
Peso di imprese con procedure ‘forzate’ (es. liquidazione<br />
amministrativa, scioglimento dell’autorità giudiziaria, etc) del<br />
2,2%, inferiore alla media regionale (3,1%)<br />
La maggior parte (67,1%) si riferisce a fallimento, seguito da<br />
scioglimento per atto dell’autorità (29,1%)<br />
9
I settori economici più a rischio<br />
Incrociando i risultati dell’analisi degli indicatori di rischio e delle evidenze di infiltrazione criminale:<br />
Estrazioni e cave<br />
(Sezione ATECO B)<br />
Numerose evidenze di infiltrazione. Rapporto più alto a livello<br />
nazionale tra confiscate e attive (quasi 30%)<br />
Peso elevato di amministratori e soci di ‘età a rischio’<br />
Numerose imprese sequestrate e confiscate<br />
Costruzioni (F)<br />
Numero imprese ad alto attivo circolante e alta intensità di<br />
contante superiore a media regionale e nazionale<br />
Settore con il peso più alto di soggetti provenienti da paradisi<br />
fiscali e paesi a rischio<br />
Evidenze di infiltrazione delle cosche locali, anche fuori dalla<br />
provincia (es. Lazio, Lombardia)<br />
Immobiliare (L)<br />
Peso di imprese femminili e ad alto attivo circolante maggiore<br />
rispetto alla media nazionale e regionale<br />
Tra i settori a più alta crescita di imprese negli ultimi anni<br />
Trasporti (H), e<br />
soprattutto<br />
trasporto<br />
marittimo (H50)<br />
Alta intensità di contante<br />
Interessi delle cosche nel trasporto turistico marittimo<br />
Tra i settori con la maggiore crescita negli ultimi cinque anni<br />
Settore ricettivo (I)<br />
Evidenze di infiltrazione nel settore turistico costiero (ristorazione,<br />
alloggi, stabilimenti balneari)<br />
Peso elevato di soggetti esteri di paesi ‘a rischio’<br />
Emergono inoltre, con riferimento ad alcuni indicatori di rischio e a recenti operazioni giudiziarie:<br />
Settore col peso più alto di amministratori di età a rischio (molto<br />
superiore a media regionale)<br />
Informazione e<br />
comunicazione (J)<br />
Livello di contante più alto rispetto a media nazionale e peso<br />
maggiore di imprese ad alta profittabilità<br />
Evidenze di infiltrazione nel settore radiofonico e organizzazione<br />
eventi<br />
Energia e<br />
trattamento<br />
rifiuti (D35 e E38)<br />
Peso intestatari donna doppio rispetto a livello nazionale<br />
Settore con la maggiore crescita di numero di imprese negli ultimi<br />
5 anni<br />
Attività di servizi<br />
professionali e di<br />
supporto alle<br />
imprese<br />
(es. M70 – Studi di<br />
architettura e ingegneria,<br />
N79 - agenzie di viaggio,<br />
N82 - attività di supporto<br />
alle imprese)<br />
Numero imprese ad alto attivo circolante superiore rispetto a media<br />
calabrese<br />
Presenza di soggetti di paesi a rischio<br />
10
Introduzione<br />
Il progetto MONITOR, di cui questo rapporto<br />
costituisce il prodotto finale, intende fornire<br />
un’analisi dei fattori di rischio nel tessuto sociale,<br />
economico ed imprenditoriale della provincia<br />
di Vibo Valentia per aiutare a prevenire i rischi<br />
di infiltrazione della criminalità organizzata<br />
nell’economia legale.<br />
Questo rapporto è così organizzato:<br />
La prima parte riprende sinteticamente alcuni<br />
elementi del contesto socio-economico ed<br />
imprenditoriale della provincia di Vibo Valentia,<br />
già analizzati in maniera approfondita nei<br />
rapporti della Camera di Commercio.<br />
Questo progetto nasce dalla combinazione:<br />
• dell’esperienza della Camera di Commercio<br />
di Vibo Valentia (http://www.vv.camcom.<br />
it/1), e del suo Ufficio Studi e Statistica, nello<br />
studio delle dinamiche imprenditoriali nella<br />
provincia;<br />
• dell’esperienza di Transcrime (www.<br />
transcrime.it), Centro di ricerca sul crimine<br />
transnazionale dell’Università Cattolica del<br />
Sacro Cuore, e del suo spin-off Crime&tech<br />
nello studio dell’infiltrazione criminale<br />
nell’economia legittima.<br />
In particolare il monitoraggio effettuato dal<br />
progetto MONITOR si fonda sui risultati di<br />
precedenti ricerche in questo ambito 1 e sugli<br />
indicatori di rischio sviluppati dal progetto<br />
INSIDER, promosso dalle Camere di Commercio<br />
di Crotone e Vibo Valentia con la collaborazione<br />
di Unioncamere Calabria. 2<br />
La seconda parte descrive il contesto criminale<br />
della provincia, analizzando statistiche<br />
ed evidenze relative alla presenza delle<br />
organizzazioni criminali e all’infiltrazione di<br />
queste nell’economia legittima, in particolare in<br />
aziende.<br />
La terza parte fornisce uno studio approfondito<br />
dei fattori di rischio infiltrazione, analizzati,<br />
quando possibile, confrontando la situazione<br />
provinciale con quella regionale e nazionale. In<br />
particolare sono analizzati:<br />
• indicatori di rischio di contesto (sezione 3.1);<br />
• indicatori di rischio a livello di governance e<br />
assetto proprietario (sezione 3.2);<br />
• indicatori di rischio economico-finanziari<br />
(sezione 3.3);<br />
• altri indicatori di rischio (sezione 3.4).<br />
1. Tra queste si ricordano: a livello nazionale, , i progetti ‘Gli<br />
investimenti delle mafie’ (2012-2013), finanziato dal Min.<br />
Interno, PON Sicurezza 2007-2013 (www.investimentioc.<br />
it), e il progetto METRIC (2013), finanziato dalla Provincia<br />
Autonoma di Trento; a livello europeo, i progetti OCP –<br />
Organised Crime Portfolio (2013-2014 – www.ocportfolio.<br />
eu), ARIEL (2014-2015 – www.arielproject.eu), IARM (2015-<br />
2016 – www.transcrime.it/iarm) e MORE (2016-2017 –<br />
www.transcrime.it/more).<br />
2. Il Progetto INSIDER - Illegal Network Security Intelligence<br />
and Detecting Resources, finanziato dal P.O.N. Sicurezza<br />
e Sviluppo Asse 2 misura 2.7, ha realizzato un sistema<br />
informativo di “polizia di prevenzione” (di indagine e di<br />
intelligence) che, incrociando dati pubblici disponibili sul<br />
territorio, può consentire di individuare le aree economico/<br />
produttive, le imprese e gli imprenditori a rischio di attività<br />
illecite (http://www.sistemainsider.it).<br />
11
1<br />
Nella prima parte del rapporto sono forniti<br />
alcuni indicatori - a livello demografico, sociale,<br />
economico ed imprenditoriale, ripresi dalle<br />
analisi approfondite dell’Ufficio Studi e Statistica<br />
della Camera di Commercio di Vibo Valentia,<br />
a cui si rimanda - utili a tracciare il quadro di<br />
contesto della provincia.<br />
fig 1<br />
168.000<br />
167.000<br />
167.480<br />
166.000<br />
165.000<br />
Il contesto socio-economico<br />
164.000<br />
162.516<br />
163.000<br />
e imprenditoriale fig 1<br />
162.000<br />
161.000<br />
168.000 167.480<br />
160.000<br />
167.000<br />
159.000<br />
166.000<br />
2005 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15<br />
Figura 165.000 2 – Andamento della popolazione 2005-2015<br />
Indice<br />
164.000<br />
2005 = 100<br />
fig 2<br />
163.000<br />
106 162.000<br />
104<br />
161.000<br />
162.516<br />
104,5<br />
160.000<br />
102<br />
159.000<br />
100<br />
2005 06<br />
100<br />
07 08 09 10 11 12 13 14 99,6 15<br />
1.1 L’ANDAMENTO DEMOGRAFICO<br />
Popolazione<br />
Nel 2015 la popolazione della provincia di Vibo<br />
Valentia si attesta a 162.516 abitanti, pari a poco<br />
più dell’8% della popolazione della Calabria<br />
(0,3% della popolazione nazionale). Negli ultimi<br />
dieci anni la popolazione è diminuita del 3%,<br />
variazione maggiore rispetto a quella calabrese<br />
e nazionale.<br />
Figura 1 – Popolazione in provincia di Vibo Valentia<br />
(2005-2015)<br />
fig 1<br />
168.000<br />
167.000<br />
166.000<br />
165.000<br />
164.000<br />
163.000<br />
162.000<br />
161.000<br />
160.000<br />
159.000<br />
fig 2<br />
167.480<br />
Fonte: elaborazione dati ISTAT<br />
106<br />
104<br />
102<br />
100<br />
98<br />
96<br />
94<br />
100<br />
162.516<br />
2005 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15<br />
104,5<br />
2005 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15<br />
99,6<br />
97,0<br />
Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />
12<br />
98<br />
96<br />
106<br />
94<br />
104<br />
102<br />
Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />
100<br />
99,6<br />
100 Fonte: elaborazione dati ISTAT<br />
fig 3<br />
98<br />
Stranieri<br />
96<br />
9%<br />
8,3%<br />
La popolazione straniera registra, nel 2015,<br />
8% 94<br />
quasi 2005 7.500 06 07 unità, 08 09 il 4,5% 10 11della 12 popolazione<br />
13 14 15<br />
7%<br />
totale della Vibo provincia. Valentia Il tasso CALABRIA è inferiore ITALIA sia al<br />
6%<br />
dato regionale che nazionale. 4,9%<br />
4,5%<br />
5%<br />
3500<br />
300<br />
250<br />
200<br />
fig 5<br />
97,0<br />
104,5<br />
2005 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15<br />
4%<br />
Figura fig 33 - Stranieri su popolazione (%) – 2015<br />
3%<br />
2%<br />
9%<br />
8,3%<br />
1%<br />
8%<br />
0%<br />
7%<br />
Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />
6%<br />
4,9%<br />
5% 4,5%<br />
4%<br />
fig 4<br />
3%<br />
2% 350<br />
312,8<br />
1%<br />
300<br />
0%<br />
250<br />
Vibo Valentia CALABRIA ITALIA269,1<br />
200<br />
207,7<br />
150<br />
Fonte: elaborazione dati ISTAT<br />
100<br />
fig 4<br />
100<br />
50<br />
150<br />
100<br />
50<br />
12%<br />
0<br />
10%<br />
fig 2<br />
312,8<br />
05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15<br />
Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />
269,1<br />
207,7<br />
100<br />
10,0%<br />
97,0
Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />
94<br />
2005 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15<br />
fig 3<br />
fig 3<br />
9%<br />
8%<br />
Negli ultimi dieci anni il tasso di crescita<br />
9% 7%<br />
8,3%<br />
degli stranieri è inferiore a quello calabrese<br />
8% 6%<br />
ma superiore a quello 4,9%<br />
4,5%<br />
italiano. Rispetto alla<br />
7% 5%<br />
situazione di altre province calabresi (come<br />
6% 4%<br />
Crotone) il contributo dei 4,9% nuovi ingressi pesa in<br />
5% 3% 4,5%<br />
maniera minore: nel periodo 2007-2013 hanno<br />
4% 2%<br />
rappresentato<br />
1%<br />
lo 0,2% della popolazione e il<br />
3%<br />
5,8% 0% degli stranieri, inferiore al dato regionale<br />
2%<br />
e nazionale. Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />
1%<br />
0%<br />
Figura Vibo 4 - Popolazione Valentia straniera CALABRIA 2005 - 2015 ITALIA<br />
fig 4<br />
Indice 2005 = 100<br />
fig 4<br />
350<br />
300<br />
350 250<br />
300 200<br />
250 150<br />
200 100<br />
150<br />
1000<br />
50<br />
0 Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />
05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15<br />
Fonte: elaborazione dati ISTAT<br />
Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />
fig 5<br />
Figura 5 - Ingressi stranieri<br />
% 12% su popolazione e popolazione straniera. Tasso medio<br />
fig 5<br />
10,0%<br />
annuo 10% 2007-2013<br />
8,9%<br />
12% 8%<br />
10% 6%<br />
8% 4%<br />
6% 2%<br />
4% 0%<br />
2%<br />
0%<br />
fig 6<br />
Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />
8,3%<br />
207,7<br />
269,1<br />
100<br />
207,7<br />
Fonte: elaborazione dati ISTAT e Istituto G. Tagliacarne<br />
fig 6<br />
101<br />
100<br />
312,8<br />
312,8 269,1<br />
100 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15<br />
5,8%<br />
10,0%<br />
8,9%<br />
5,8%<br />
0,2% 0,3% 0,6%<br />
Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />
0,2% 0,3% 0,6%<br />
Ingressi/Popolazione<br />
Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />
Ingressi/Popolazione straniera<br />
Ingressi/Popolazione<br />
Ingressi/Popolazione straniera<br />
100 99,8<br />
101<br />
99<br />
98,1<br />
100<br />
98<br />
99,8<br />
100<br />
96,8<br />
99<br />
97<br />
98,1<br />
98<br />
96<br />
95<br />
96,8<br />
97<br />
96<br />
94<br />
95<br />
93<br />
2011 2012 2013 2014 2015<br />
94<br />
93 Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />
2011 2012 2013 2014 2015<br />
13<br />
350<br />
300<br />
250<br />
fig 5<br />
200<br />
150<br />
12%<br />
100<br />
1.2 10% IL 100 QUADRO ECONOMICO<br />
50<br />
8%<br />
0<br />
5,8%<br />
Economia 6% 05 06e lavoro 07 08 09 10 11 12 13 14 15<br />
Come 4% sottolineato<br />
Vibo Valentia<br />
anche<br />
CALABRIA<br />
nei recenti studi<br />
ITALIA<br />
della<br />
Camera 2% di Commercio (Camera di Commercio di<br />
0,2% 0,3% 0,6%<br />
Vibo 0% Valentia, 2016, 2015) l’economia vibonese<br />
è fig in lenta 5<br />
Vibo ripresa Valentia dopo CALABRIA la crisi economica ITALIAdegli<br />
ultimi anni. Rispetto al 2011 il valore aggiunto<br />
Ingressi/Popolazione<br />
ha 12% registrato un calo dell’1,9% (in Italia -0,2%)<br />
Ingressi/Popolazione straniera 10,0%<br />
ma 10% ha invertito il trend nel 2013. 8,9%<br />
8%<br />
5,8%<br />
Figura 6% 6 - L’andamento del valore aggiunto<br />
fig 6<br />
VA 4% a prezzi correnti. Indice 2011 = 100<br />
101 2%<br />
100 0%<br />
99<br />
98<br />
97<br />
96<br />
95<br />
94<br />
fig 6<br />
93<br />
101<br />
100<br />
Fonte: 99 elaborazione dati CCIAA Vibo Valentia<br />
98,1<br />
98<br />
Negli fig 7ultimi due anni il tasso di disoccupazione 96,8<br />
97<br />
è 96 leggermente migliorato, attestandosi nel 2015<br />
50<br />
al<br />
45 9518,4%, 41,4un valore 41,9 inferiore alla media regionale<br />
38,4 37,7 38,0<br />
(e 40 94di altre province calabresi). Nonostante 35,8gli<br />
effetti 35 93 della recente ripresa, nel medio periodo<br />
30 2011 2012 2013 2014 2015<br />
la 25condizione occupazionale 22,0 è peggiorata, sia in<br />
17,7<br />
19,4 18,4<br />
termini 20<br />
12,8 di Vibo disoccupati 13,1 Valentia che CALABRIA di occupati. ITALIA<br />
15<br />
10<br />
Figura 5 7 - Tasso di occupazione e disoccupazione<br />
0<br />
(%) fig - 2010-2015 7<br />
2010 2011 2012 2013 2014 2015<br />
50<br />
45<br />
40<br />
35<br />
30<br />
25<br />
20<br />
15<br />
10<br />
5<br />
0<br />
fig 8<br />
Vibo Valentia CALABRIA ITALIA 312,8<br />
-0,4%<br />
Fonte: elaborazione dati ISTAT<br />
fig 8<br />
10,0%<br />
8,9%<br />
100 0,2% 0,3% 0,6% 99,8<br />
Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />
98,1<br />
Ingressi/Popolazione<br />
96,8<br />
2011 2012 2013 2014 2015<br />
100Vibo Valentia CALABRIA ITALIA 99,8<br />
OCCUPATI<br />
DISOCCUPATI<br />
41,4 41,9<br />
38,4 37,7 38,0<br />
35,8<br />
3,1%<br />
2010 -0,7% 2011 2012 2013 2014 2015<br />
-3,0 -2,0 -1,0<br />
Ingressi/Popolazione straniera<br />
12,8 13,1<br />
17,7<br />
OCCUPATI<br />
22,0<br />
0,0 1,0 2,0 3,0 4,0<br />
Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />
269,1<br />
207,7<br />
19,4 18,4<br />
DISOCCUPATI<br />
3,1%<br />
fig 7<br />
Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />
fig 9<br />
-0,7%
94<br />
fig 6<br />
93<br />
101<br />
100<br />
99<br />
98,1<br />
L’apertura 98<br />
fig 7 commerciale<br />
96,8<br />
L’apertura 97 commerciale registra un saldo<br />
50<br />
negativo<br />
96<br />
(-0,4% il rapporto tra saldo<br />
commerciale 45 41,4 41,9<br />
95<br />
e valore 38,4 aggiunto) 37,7 ma 38,0<br />
40<br />
comunque 35,8<br />
migliore 35 94<br />
rispetto al dato calabrese (-0,7%). La<br />
30 93<br />
scarsa apertura all’estero è dimostrata anche<br />
25 2011 2012 2013 22,0 2014 2015<br />
dal numero ridotto 17,7<br />
19,4<br />
di imprese con cariche 18,4<br />
20<br />
e<br />
12,8 13,1<br />
partecipazioni 15 Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />
di soggetti esteri (vedi paragrafo<br />
10<br />
3.2). Da sottolineare tuttavia le performance<br />
5<br />
positive 0 di alcuni settori come agroalimentare e<br />
metalmeccanico fig 72010 2011 2012 2013 2014 2015<br />
(Camera di Commercio di Vibo<br />
Valentia, 2016, OCCUPATI 2015).<br />
DISOCCUPATI<br />
50<br />
45 41,4 41,9<br />
38,4 37,7 38,0<br />
40<br />
35,8<br />
Figura 8: Apertura commerciale (2015)<br />
35fig 8<br />
% 30Saldo commerciale / Valore aggiunto.<br />
22,0<br />
17,7<br />
19,4 18,4<br />
12,8 13,1<br />
3,1%<br />
25<br />
20<br />
15<br />
10<br />
5<br />
0<br />
fig 8<br />
Fonte: elaborazione dati CCIAA Vibo Valentia<br />
fig 9<br />
1.3 IL TESSUTO IMPRENDITORIALE<br />
8,6%<br />
8,4%<br />
Nel 8,2% 2015 in provincia -0,4% di Vibo Valentia risultano<br />
8,0%<br />
7,9%<br />
attive 11.772 imprese, il 90,2% delle imprese<br />
7,8% -3,0 -2,0 -1,0 0,0 1,0 2,0 3,0 4,0<br />
registrate (12.934). Il rapporto tra numero di<br />
7,6%<br />
imprese e Vibo abitanti Valentia è pari CALABRIA al 7,2%, inferiore ITALIA sia al<br />
7,4% 7,2%<br />
valore nazionale (8,7%) che regionale (7,9%).<br />
7,2%<br />
7,0%<br />
Figura 6,8% 9 - Imprese attive su popolazione (%) - 2015<br />
6,6%<br />
8,6%<br />
fig 10<br />
102 7,6%<br />
7,4%<br />
100<br />
7,2%<br />
7,0% 98<br />
6,8%<br />
96<br />
6,6%<br />
94<br />
2011 2012 2013 2014 2015<br />
100<br />
Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />
99,8<br />
92<br />
Fonte: elaborazione dati Infocamere - Stockview<br />
90<br />
-0,7%<br />
2010 2011 2012 2013 2014 2015<br />
-3,0 -2,0 -1,0<br />
fig 9<br />
8,4%<br />
8,2%<br />
8,0%<br />
7,8%<br />
8,5%<br />
Vibo Valentia CALABRIA ITALIA 8,5%<br />
100<br />
fig 10<br />
OCCUPATI<br />
-0,4%<br />
DISOCCUPATI<br />
0,0 1,0 2,0 3,0 4,0<br />
Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />
-0,7%<br />
7,2%<br />
7,9%<br />
Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />
3,1%<br />
99,4<br />
95,0<br />
92,2<br />
2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015<br />
14<br />
7,4% Vibo Valentia<br />
7,2%<br />
CALABRIA ITALIA<br />
7,2%<br />
7,0%<br />
fig 9<br />
6,8%<br />
6,6%<br />
8,6% Vibo Valentia CALABRIA ITALIA 8,5%<br />
Figura 8,4% 10 – Andamento del rapporto imprese/<br />
popolazione 8,2% 2009-2015<br />
fig 10<br />
Indice 8,0% 2009=100.<br />
7,9%<br />
7,8%<br />
102 7,6%<br />
7,4%<br />
100<br />
7,2%<br />
7,0% 98<br />
6,8%<br />
96<br />
6,6%<br />
94<br />
92<br />
fig 10<br />
90<br />
102 Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />
100<br />
100<br />
99,4<br />
Fonte: elaborazione dati Infocamere - Stockview<br />
98<br />
fig 11<br />
100<br />
7,2%<br />
99,4<br />
95,0<br />
Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />
92,2<br />
2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015<br />
96<br />
95,0<br />
Nonostante il 0,0% calo nel medio 0,5% periodo 1,0% (-7,8% 1,5% dal<br />
2009, 94 peggiore del dato regionale e nazionale),<br />
Reggio di Calabria<br />
1,4%<br />
dal<br />
92<br />
2014 il numero di imprese in provincia di<br />
Vibo Valentia è in aumento, anche se 1,0% in misura 92,2<br />
Crotone<br />
90<br />
inferiore 2009rispetto 2010 2011 al tasso 2012 di crescita 2013 2014 delle 2015 altre<br />
province Catanzaro calabresi.<br />
0,9%<br />
Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />
Cosenza<br />
0,8%<br />
Figura 11 – Variazione imprese attive 2014/2015<br />
fig 11<br />
Vibo Valentia 0,1%<br />
Province calabresi<br />
0,0% 0,5% 1,0% 1,5%<br />
Reggio di Calabria<br />
fig 12<br />
1,4%<br />
Crotone<br />
1,0%<br />
6%<br />
4% Catanzaro<br />
0,9%<br />
1,0%<br />
1,4%<br />
2%<br />
0,1% 0,4% 0,3%<br />
0%<br />
Cosenza<br />
0,8%<br />
-2%<br />
-0,4%<br />
-0,1%<br />
Vibo Valentia<br />
-4%<br />
-2,6%<br />
0,1%<br />
-6%<br />
-8%<br />
Fonte: -10% elaborazione -9,0% dati Infocamere - Stockview<br />
fig 12<br />
var% 09-15 var% 14-15 Saldo 2015<br />
6% Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />
4%<br />
1,0%<br />
1,4%<br />
2%<br />
0,1% 0,4% 0,3%<br />
0%<br />
-2%<br />
-0,4%<br />
-0,1%<br />
-4%<br />
-2,6%<br />
-6%<br />
-8%<br />
-10% -9,0%<br />
var% 09-15 var% 14-15 Saldo 2015<br />
Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />
102<br />
Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />
100
Cosenza<br />
0,8%<br />
25%<br />
24%<br />
24,4%<br />
Vibo Valentia<br />
0,1%<br />
23%<br />
fig 12<br />
Figura 12 - Imprese attive - Variazione % e Saldo<br />
Fonte: elaborazione dati Infocamere - Stockview<br />
6%<br />
4%<br />
2%<br />
0%<br />
-2%<br />
-4%<br />
-6%<br />
-8%<br />
-10%<br />
Le imprese femminili<br />
Le imprese femminili 3 costituiscono il 24,4% del<br />
totale attive al 2014, sotto la media regionale e<br />
nazionale.<br />
-0,4%<br />
-2,6%<br />
1,0%<br />
1,4%<br />
0,1% 0,4% 0,3%<br />
-0,1%<br />
-9,0%<br />
var% 09-15 var% 14-15 Saldo 2015<br />
Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />
Figura 13 – Imprese femminili (%) – 2014<br />
fig 13<br />
% su totale registrate (escluse imprese non classificate).<br />
28%<br />
27%<br />
26%<br />
25%<br />
24%<br />
23%<br />
22%<br />
24,4%<br />
Vibo Valentia<br />
(N=11.760)<br />
27,1%<br />
CALABRIA<br />
(N=154.878)<br />
25,3%<br />
ITALIA<br />
(N=5.148.413)<br />
22%<br />
Vibo Valentia CALABRIA<br />
ITALIA<br />
(N=11.760) (N=154.878) (N=5.148.413)<br />
Figura 14 – I settori di attività economica 4<br />
% su totale attive 2015. Prime 15 sezioni ATECO 2007 per<br />
numero fig 14di imprese<br />
G - Commercio [...]<br />
A - Agricoltura [...]<br />
F - Costruzioni<br />
I - Alloggio e ristorazione [...]<br />
C - Attività manifatturiere<br />
S - Altri servizi [...]<br />
H - Trasporto [...]<br />
M - Attività professionali [...]<br />
N - Attività amministrative [...]<br />
K - Attività finanziarie [...]<br />
J - Informatica [...]<br />
R - Attività d’intrattenimento [...]<br />
L - Attività immobiliari [...]<br />
P - Istruzione<br />
Q - Sanità e assistenza sociale<br />
Vibo Valentia<br />
0% 10% 20% 30% 40%<br />
22,7%<br />
14,6%<br />
11,9%<br />
14,8%<br />
9,4%<br />
7,2%<br />
8,0%<br />
9,7%<br />
3,8%<br />
4,4%<br />
2,6%<br />
3,0%<br />
2,0%<br />
3,4%<br />
2,0%<br />
3,2%<br />
1,4%<br />
2,2%<br />
1,4%<br />
2,2%<br />
1,0%<br />
1,2%<br />
0,8%<br />
4,8%<br />
0,7%<br />
0,5%<br />
0,5%<br />
0,7%<br />
ITALIA<br />
31,4%<br />
27,5%<br />
Fonte: elaborazione dati Infocamere - Stockview<br />
fig 14<br />
I settori di attività economica<br />
0% 10% 20% 30% 40%<br />
Più del 50% delle imprese provinciali sono ripartite<br />
31,4%<br />
G - Commercio [...]<br />
fra il commercio all’ingrosso e al dettaglio (sezione 27,5%<br />
G) e agricoltura<br />
A - Agricoltura<br />
e pesca<br />
[...](sezione A), rispettivamente<br />
22,7%<br />
14,6%<br />
con il 31% e il 23% del totale, sopra la media<br />
11,9%<br />
nazionale. Rilevanti F - Costruzioni sono anche<br />
14,8%<br />
le costruzioni<br />
(11,9%) e il comparto ricettivo (9,4%),<br />
9,4%<br />
quest’ultimo<br />
I - Alloggio e ristorazione [...]<br />
sopra il livello nazionale, a dimostrazione 7,2%<br />
della<br />
vocazione turistica della provincia. 8,0%<br />
C - Attività manifatturiere<br />
9,7%<br />
3,8%<br />
S - Altri servizi [...]<br />
4,4%<br />
3. Imprese 2,6%<br />
H individuali - Trasporto [...] con titolare donna; società di<br />
3,0%<br />
persone o cooperative costituite da donne almeno<br />
2,0%<br />
per M - il Attività 60% e professionali società di [...] capitale con donne in qualità di<br />
3,4%<br />
amministratori, soci o titolari con almeno 2/3 delle quote.<br />
Vedi<br />
2,0%<br />
N - Attività appendice amministrative metodologica [...] per ulteriori dettagli.<br />
3,2%<br />
1,4%<br />
K - Attività finanziarie [...]<br />
2,2%<br />
1,4%<br />
J - Informatica [...]<br />
2,2%<br />
15<br />
Fonte: elaborazione dati Infocamere - Stockview<br />
fig 15<br />
I settori tradizionali sono quelli però che<br />
stanno D - Energia registrando elettrica [...] il maggior calo (in termini 233,3%<br />
E - Acqua, rifiuti [...]<br />
100,0%<br />
di aziende), con manifatturiero e estrazioni<br />
L - Attività immobiliari [...]<br />
45,5%<br />
(-20% rispetto al 2009) e settore edile (-17%).<br />
Q - Sanità e assistenza sociale<br />
21,7%<br />
Aumentano invece, così come in Italia, ma a un<br />
P - Istruzione<br />
18,6%<br />
tasso superiore, H - Trasporto il [...] comparto -11,2% energetico con le<br />
sezioni A D - Agricoltura (+233,3%), [...] ed E (+100%). -12,9% In termini di<br />
addetti segna F - Costruzioni un significativo -16,9% aumento anche<br />
B - Attività estrattiva<br />
la sezione Q (+131%), assieme<br />
-20,0%<br />
alla sezione D<br />
C - Attività manifatturiere<br />
-20,1%<br />
(+129%).<br />
fig 16<br />
-100% 0% 100% 200% 300%<br />
4. Per l’elenco completo dei -100% settori -50% economici 0% 50% 100% secondo 150% la<br />
classificazione ATECO 2007 adottata nelle analisi si vedano<br />
Q - Sanità e assistenza sociale<br />
131%<br />
Appendice D - Energia e Appendice elettrica [...] Metodologica.<br />
129%<br />
A - Agricoltura [...]<br />
56%<br />
L - Attività immobiliari [...]<br />
41%<br />
R - Attività d’intrattenimento [...]<br />
38%<br />
H - Trasporto [...]<br />
1%<br />
S - Altri servizi [...]<br />
1%<br />
N - Attività amministrative [...] -5%
0,8% 2,2%<br />
L - Attività immobiliari [...]<br />
4,8%<br />
1,0%<br />
R - Attività d’intrattenimento [...]<br />
0,7% 1,2%<br />
P - Istruzione<br />
0,5%<br />
0,8%<br />
L - Attività immobiliari [...]<br />
0,5% 4,8%<br />
Q - Sanità e assistenza sociale<br />
0,7%<br />
0,7%<br />
P - Istruzione<br />
0,5%<br />
Vibo Valentia ITALIA<br />
Figura 15 - Sezioni ATECO. Variazione 0,5%<br />
Q - Sanità e assistenza sociale<br />
numero<br />
imprese 2009/2015 0,7%<br />
fig 15<br />
Prime cinque sezioni per maggiore e minore variazione %<br />
Vibo Valentia ITALIA<br />
fig 15<br />
D - Energia elettrica [...]<br />
E - Acqua, rifiuti [...]<br />
100,0%<br />
L - Attività immobiliari [...] -100% 0% 100% 45,5% 200% 300%<br />
Q - Sanità D - Energia e assistenza elettrica sociale [...]<br />
B - Attività estrattiva<br />
-20,0%<br />
Fonte: elaborazione dati Infocamere - Stockview<br />
C - Attività manifatturiere<br />
-20,1%<br />
fig 16<br />
Figura 16 - Sezioni ATECO. -100% Variazione -50% 0% 50% numero 100% 150%<br />
addetti Q - Sanità 2009/2015<br />
e assistenza sociale<br />
131%<br />
Prime cinque D - Energia sezioni elettrica per [...] maggiore e minore variazione 129% %<br />
A - Agricoltura [...] -100% -50% 0% 50% 56% 100% 150%<br />
Q - Sanità L - Attività e assistenza immobiliari sociale [...]<br />
R - Attività D - d’intrattenimento Energia elettrica [...]<br />
fig 17<br />
0% 100% 200% 300% 400%<br />
Fonte: elaborazione dati Infocamere - Stockview<br />
fig 17<br />
E 38<br />
333,3%<br />
In D 35termini di divisioni ATECO, 233,3%<br />
0% 100% 200% 300% spiccano 400% per<br />
variazione Q 87 del numero 166,7% delle imprese, i settori<br />
E 38<br />
333,3%<br />
E38 H 50 (raccolta, trattamento 140,0% e smaltimento di<br />
D 35<br />
233,3%<br />
rifiuti, +333,3%) e D35 (fornitura di energia<br />
R 92<br />
133,3%<br />
Q 87<br />
166,7%<br />
elettrica, +233,3%). Aumentano anche il<br />
A 03<br />
100,0%<br />
trasporto H 50 marittimo 140,0% - H50 (+140%) e il settore<br />
H 53<br />
83,3%<br />
delle R 92 scommesse - 133,3% R92 (+133,3%), entrambi<br />
C 33<br />
78,3%<br />
sopra A 03 la media nazionale.<br />
100,0%<br />
C 11<br />
H 53<br />
50,0%<br />
83,3%<br />
L 68<br />
C 33<br />
45,5%<br />
78,3%<br />
J 61<br />
C 11<br />
44,4%<br />
50,0%<br />
N 80<br />
L 68<br />
37,5%<br />
45,5%<br />
Q 86<br />
J 61<br />
33,3%<br />
44,4%<br />
F 42<br />
N 80<br />
25,7%<br />
37,5%<br />
M 71 24,4%<br />
33,3%<br />
fig 18<br />
E - Acqua, P - Istruzione rifiuti [...]<br />
L - Attività H immobiliari - Trasporto [...]<br />
Q - Sanità e A assistenza - Agricoltura sociale [...]<br />
F P - Costruzioni<br />
- Istruzione<br />
B - Attività H - Trasporto estrattiva [...]<br />
C - Attività A - Agricoltura manifatturiere [...]<br />
fig 16<br />
A H - Agricoltura - Trasporto [...]<br />
L - Attività S - immobiliari Altri servizi [...]<br />
R N - - Attività d’intrattenimento amministrative [...]<br />
C - Attività H manifatturiere<br />
- Trasporto [...]<br />
S - F Altri - Costruzioni servizi [...]<br />
fig 18<br />
F - Costruzioni<br />
N - Attività amministrative [...]<br />
Q 86<br />
F 42<br />
M 71<br />
C - Attività manifatturiere<br />
Napoli<br />
F - Costruzioni<br />
25,7%<br />
24,4%<br />
-100% 0% 100% 200% 300%<br />
21,7%<br />
18,6% 100,0%<br />
-11,2% 45,5%<br />
-12,9% 21,7%<br />
-16,9% 18,6%<br />
-11,2% -20,0%<br />
-20,1% -12,9%<br />
-5%<br />
-21%<br />
-33%<br />
-16,9%<br />
-5%<br />
-21%<br />
-33%<br />
41%<br />
38%<br />
1% 56%<br />
1% 41%<br />
1%<br />
1%<br />
38%<br />
233,3%<br />
233,3%<br />
131%<br />
129%<br />
0 20 40 60 80 100 120<br />
101,6<br />
Reggio di Calabria<br />
80,3<br />
0 20 40 60 80 100 120<br />
Vibo Valentia<br />
60,4<br />
16<br />
R - Attività d’intrattenimento [...]<br />
Figura 17 - Divisioni ATECO. Variazione numero<br />
imprese 2009/2015<br />
fig 17<br />
Prime divisioni per variazione %<br />
fig 18<br />
Fonte: elaborazione dati Infocamere - Stockview<br />
fig 19<br />
H - Trasporto [...]<br />
S - Altri servizi [...]<br />
N - Attività amministrative [...]<br />
E 38<br />
D 35<br />
Q 87<br />
H 50<br />
R 92<br />
A 03<br />
H 53<br />
C 33<br />
C 11<br />
L 68<br />
J 61<br />
N 80<br />
Q 86<br />
F 42<br />
M 71<br />
C - Attività manifatturiere<br />
F - Costruzioni<br />
50,0%<br />
45,5%<br />
44,4%<br />
37,5%<br />
33,3%<br />
25,7%<br />
24,4%<br />
100,0%<br />
83,3%<br />
78,3%<br />
-5%<br />
-21%<br />
-33%<br />
166,7%<br />
140,0%<br />
133,3%<br />
1%<br />
1%<br />
233,3%<br />
38%<br />
0% 100% 200% 300% 400%<br />
333,3%<br />
0 20 40 60 80 100 120<br />
Napoli<br />
101,6<br />
Per l’elenco completo dei settori<br />
Reggio di Calabria<br />
80,3<br />
economici<br />
secondo la classificazione ATECO 2007 adottata<br />
Vibo Valentia<br />
60,4<br />
nelle analisi si vedano Appendice e Appendice<br />
Palermo<br />
58,2<br />
Metodologica.<br />
Caltanissetta<br />
53,3<br />
1,50<br />
1,00<br />
0,50<br />
Crotone<br />
Catanzaro<br />
Catania<br />
Bari<br />
Agrigento<br />
Caserta<br />
Trapani<br />
Roma<br />
Messina<br />
Foggia<br />
35,7<br />
28,9<br />
27,9<br />
25,1<br />
25,0<br />
22,6<br />
21,6<br />
20,0<br />
15,8<br />
1,16 1,14<br />
0,39<br />
44,2<br />
0,71<br />
0,20<br />
0,15
17
S - Altri servizi [...]<br />
N - Attività amministrative [...]<br />
C - Attività manifatturiere<br />
F - Costruzioni<br />
-5%<br />
-21%<br />
-33%<br />
1%<br />
N 80<br />
Q 86<br />
F 42<br />
M 71<br />
37,5%<br />
33,3%<br />
25,7%<br />
24,4%<br />
2<br />
fig 17<br />
E 38<br />
D 35<br />
Q 87<br />
H 50<br />
R 92<br />
0% 100% 200% 300% 400%<br />
2.1 LA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA<br />
A 03<br />
H 53<br />
83,3%<br />
La presenza mafiosa<br />
C 33<br />
La provincia di 78,3% Vibo Valentia si pone al terzo<br />
posto C 11 tra le province 50,0% italiane (dietro solo a Reggio<br />
Calabria L 68 tra 45,5% le province calabresi) secondo<br />
l’Indice J 61 di Presenza 44,4% Mafiosa (IPM) elaborato da<br />
Transcrime nel 2013. 5 Sul territorio vibonese è<br />
N 80 37,5%<br />
forte la presenza della criminalità organizzata<br />
Q 86 33,3%<br />
ed, in particolare, della ‘Ndrangheta (DIA, 2014c,<br />
F 42 25,7%<br />
2015, DNA, 2013, 2014; Calderoni, 2014).<br />
M 71 24,4%<br />
Figura 18 - Indice di Presenza Mafiosa 2013. Prime<br />
15 province italiane<br />
fig 18<br />
fig 19<br />
Napoli<br />
Reggio di Calabria<br />
Vibo Valentia<br />
Palermo<br />
Caltanissetta<br />
Crotone<br />
Catanzaro<br />
Catania<br />
Bari<br />
Agrigento<br />
Caserta<br />
Trapani<br />
Roma<br />
Messina<br />
Foggia<br />
Fonte: Transcrime 2013<br />
100,0%<br />
166,7%<br />
140,0%<br />
133,3%<br />
233,3%<br />
333,3%<br />
0 20 40 60 80 100 120<br />
35,7<br />
28,9<br />
27,9<br />
25,1<br />
25,0<br />
22,6<br />
21,6<br />
20,0<br />
15,8<br />
44,2<br />
60,4<br />
58,2<br />
53,3<br />
80,3<br />
101,6<br />
di 1,50stampo mafioso, beni confiscati alla mafia, comuni<br />
sciolti per infiltrazione mafiosa e numero di gruppi<br />
1,16 1,14<br />
mafiosi presenti nell’area. Per maggiori dettagli si veda<br />
l’Appendice 1,00 Metodologica.<br />
0,71<br />
6. Per maggiori dettagli si veda l’Appendice Metodologica.<br />
0,50<br />
0,00<br />
I rischi<br />
criminali<br />
5. L’IPM è un indicatore composito che combina diverse<br />
proxy tra cui reati 416-bis, omicidi e tentati omicidi<br />
0,39<br />
0,20<br />
0,15<br />
Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />
18<br />
fig 18<br />
Vibo Valentia Crotonee la Calabria registrano 44,2 tassi simili<br />
di omicidi Catanzaro e tentati omicidi 35,7di stampo mafioso<br />
(media annua Catania di 1,16 28,9 e 1,14 ogni 100 mila<br />
abitanti nel periodo 2004-2014), più di cinque<br />
Bari<br />
27,9<br />
volte il dato nazionale. Sul valore di Vibo Valentia<br />
Agrigento<br />
25,1<br />
influisce la cosiddetta “nuova faida dei boschi”<br />
Caserta<br />
25,0<br />
del 2012 tra clan del vibonese (DNA, 2013).<br />
Trapani 22,6<br />
Il tasso di Roma denunce per 21,6 associazione di stampo<br />
mafioso Messina (416 bis) è di 0,4 20,0ogni 100 mila abitanti,<br />
superiore Foggia al dato nazionale 15,8 ma inferiore alla<br />
media regionale.<br />
Figura 19 - Omicidi e tentati omicidi mafiosi e reati<br />
di associazione mafiosa<br />
fig 19<br />
Tasso ogni 100 mila abitanti. Media annua 2004-2014<br />
fig 21<br />
fig 22<br />
Napoli<br />
Reggio di Calabria<br />
1,50<br />
1,00<br />
0,50<br />
0,00<br />
Vibo Valentia<br />
Palermo<br />
Caltanissetta<br />
0 20 40 60 80 100 120<br />
1,16 1,14<br />
0,39<br />
0,71<br />
60,4<br />
58,2<br />
53,3<br />
80,3<br />
101,6<br />
0,20<br />
0,15<br />
Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />
Omicidi e tentati omicidi di stampo mafioso<br />
Denunce 416-bis<br />
Fonte: elaborazione dati Ministero dell’Interno e ISTAT<br />
La mappa di seguito riporta l’intensità della<br />
2,50<br />
presenza dei gruppi mafiosi 2,12 nei comuni della<br />
provincia, 2,00 misurata attraverso l’elaborazione<br />
1,59<br />
di evidenze riportate nei rapporti DIA<br />
1,50<br />
1,35e DNA. 6<br />
Si distinguono, in particolare, i comuni di Vibo<br />
1,00<br />
Valentia (dove risultano attivi i sodalizi criminali<br />
Tripodi, 0,50 Fiorillo e Lo Bianco-Barba), 0,28 Sant’Onofrio<br />
0,19<br />
e Stefanaconi 0,05 (Bonavota, Petrolo, Patania e Lo<br />
0,00<br />
Preiato), Vibo Pizzo Valentia (Fiumara), CALABRIA San Gregorio ITALIA d’Ippona<br />
(Fiarè) e Filadelfia Ass. delinquere (Anello-Fruci). Nella parte<br />
occidentale della Ass. provincia, Prod. Traff. Stupefacenti invece, si distinguono<br />
Limbadi (territorio di origine dei Mancuso) e<br />
Tropea (DIA, 2014c, 2015; DNA, 2013).<br />
Reggio di Calabria<br />
0 20 40 60 80 100
Figura Caltanissetta 20 - Presenza di gruppi mafiosi 53,3 a livello<br />
comunale. Provincia di VV (2000-2015)<br />
Crotone<br />
44,2<br />
Fonte: elaborazione evidenze DIA e DNA<br />
Associazione fig 19 a delinquere e altri reati<br />
organizzati<br />
fig 21<br />
Napoli<br />
Reggio di Calabria<br />
Vibo Valentia<br />
Palermo<br />
Catanzaro<br />
Catania<br />
Bari<br />
Agrigento<br />
Caserta<br />
Trapani<br />
Roma<br />
Messina<br />
Foggia<br />
0 20 40 60 80 100 120<br />
35,7<br />
28,9<br />
27,9<br />
25,1<br />
25,0<br />
22,6<br />
21,6<br />
20,0<br />
15,8<br />
60,4<br />
58,2<br />
80,3<br />
Legenda<br />
101,6<br />
Presenza di gruppi mafiosi<br />
Classi<br />
Basso<br />
Medio<br />
Alto<br />
Molto Alto<br />
1,50 La provincia di Vibo Valentia mostra un tasso<br />
di reati 1,16 associativi ‘non 1,14mafiosi’ inferiore alla<br />
media regionale. L’associazione finalizzata a<br />
1,00<br />
produzione e traffico di stupefacenti (Art. 74<br />
0,71<br />
DPR 309/90), con un tasso medio annuo di 0,1<br />
0,50 denunciati ogni 0,39 100 mila abitanti nel periodo<br />
0,20<br />
2004-2014, è inferiore anche al dato nazionale, 0,15<br />
mentre i reati di associazione a delinquere (Art.<br />
0,00<br />
416 CP) Vibo si attestano Valentia a 1,6 CALABRIA ogni 100 mila ITALIA abitanti.<br />
Omicidi e tentati omicidi di stampo mafioso<br />
Figura 21 - Denunce Associazione 416-bis a delinquere, produzione<br />
e traffico di stupefacenti<br />
Tasso medio annuo (2004-2014) ogni 100 abitanti<br />
2,50<br />
2,00<br />
1,50<br />
1,59<br />
2,12<br />
1,35<br />
La ‘Ndrangheta nella provincia<br />
Il territorio è caratterizzato da una presenza<br />
quasi egemone dei Mancuso, di Limbadi, e,<br />
in secondo luogo, della cosca Tripodi (DIA,<br />
2015; DNA, 2015; DIA, 2014c; DNA, 2014,<br />
2011). Relazioni istituzionali e operazioni<br />
di polizia sottolineano la capacità di queste<br />
due cosche di infiltrare il tessuto politico,<br />
amministrativo ed economico sia nella<br />
provincia che in altre regioni, ad esempio<br />
a Roma (DNA, 2013; ANSA, 2015a) e in<br />
Lombardia (ANSA, 2014a).<br />
Tra le operazioni più recenti si possono citare<br />
Libra Money, contro la cosca dei Tripodi, che<br />
ha portato alla confisca di beni e aziende<br />
nel settore dei lavori pubblici, edilizia e<br />
turismo (DIA, 2014b); e l’operazione Black<br />
Money (collegata con Purgatorio e Overseas),<br />
contro la cosca Mancuso (DNA, 2013).<br />
Oltre all’estorsione e al riciclaggio<br />
nell’economia lecita, si segnala di recente<br />
la crescita del fenomeno usuraio nella<br />
provincia, sia in collegamento a clan della<br />
‘Ndrangheta che a individui non affiliati (DIA,<br />
2013b, 2014c, 2014d, 2015, p. 70). Segnalato<br />
inoltre il coinvolgimento nel gioco d’azzardo<br />
(DNA, 2013) e nelle frodi perpetrate nei<br />
confronti dell’Unione Europea (DIA, 2015).<br />
1,00<br />
0,50<br />
0,00<br />
0,05<br />
0,28 0,19<br />
Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />
Ass. delinquere<br />
Ass. Prod. Traff. Stupefacenti<br />
fig 22<br />
Fonte: elaborazione dati Ministero dell’Interno e ISTAT<br />
0 20 40 60 80 100<br />
Reggio di Calabria<br />
Vibo Valentia<br />
Crotone<br />
Catanzaro<br />
19<br />
Cosenza
0,71<br />
Vibo Valentia<br />
0,50<br />
0,00<br />
2.2 LE INFILTRAZIONI CRIMINALI<br />
NELL’ECONOMIA Denunce 416-bis LEGALE<br />
fig 21<br />
Vibo Valentia risulta tra le province italiane con<br />
il maggior livello di infiltrazione della criminalità<br />
2,50<br />
organizzata (da qui in 2,12 poi CO) nell’economia<br />
2,00 lecita. Secondo l’indice OCI-T 7 elaborato da<br />
1,59<br />
Crime&tech – che combina statistiche su<br />
1,50<br />
1,35<br />
aziende sequestrate e confiscate e su pubbliche<br />
1,00 amministrazioni sciolte per associazione<br />
0,50<br />
mafiosa - Vibo Valentia si pone al 2° posto<br />
0,28 0,19<br />
in Italia, seconda 0,05 solo a Reggio Calabria e di<br />
0,00<br />
conseguenza seconda anche a livello regionale.<br />
Ass. delinquere<br />
Figura 22 - OCI-T Ass. Infiltrazione Prod. Traff. Stupefacenti della criminalità<br />
organizzata nell’economia legale<br />
Indice Max = 100. Province calabresi<br />
fig 22<br />
fig 23<br />
0,39<br />
0,20<br />
0,15<br />
Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />
Omicidi e tentati omicidi di stampo mafioso<br />
Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />
Reggio di Calabria<br />
Vibo Valentia<br />
Crotone<br />
Catanzaro<br />
Cosenza<br />
0 20 40 60 80 100<br />
Fonte: Elaborazione dati Crime&tech – Indice OCI-T<br />
70% 66,0%<br />
Le infiltrazioni nella pubblica amministrazione<br />
A 60% pesare sull’indice sono innanzitutto i dati sugli<br />
scioglimenti 50% di comuni e PA della provincia. Il<br />
rapporto 37,9%<br />
40% tra provvedimenti di scioglimento<br />
(compresi quelli archiviati e quelli annullati)<br />
30%<br />
nel periodo 1991-2016 e numero di comuni<br />
20%<br />
della provincia è tra i più alti in Italia: 66%, tasso<br />
10%<br />
5,6%<br />
significativamente più alto di quello calabrese<br />
e 0% più di dieci volte maggiore rispetto a quello<br />
Vibo Valentia CALABRIA<br />
ITALIA<br />
nazionale. (N=50)<br />
(N=409)<br />
(N=8.047)<br />
7. L’indicatore utilizza informazioni fornite da ANBSC -<br />
Agenzia Nazionale Beni Sequestrati e Confiscati, DIA e<br />
Min. Interno. Per maggiori dettagli si veda l’appendice<br />
metodologica. L’indicatore è stato sviluppato da<br />
Crime&tech, spin-off di Università Cattolica e Transcrime,<br />
a partire dalle ricerche di Transcrime in questo ambito. Per<br />
maggiori informazioni www.crimetech.it<br />
Cosenza<br />
Figura 23 - Comuni e Pubbliche Amministrazioni<br />
sciolte per infiltrazione mafiosa<br />
Valore totale 1991-2016 comprensivo di proroghe e<br />
annullamenti. % su numero comuni<br />
fig 23<br />
70%<br />
60%<br />
50%<br />
40%<br />
30%<br />
20%<br />
10%<br />
0%<br />
Crotone<br />
Catanzaro<br />
66,0%<br />
Vibo Valentia<br />
(N=50)<br />
37,9%<br />
CALABRIA<br />
(N=409)<br />
Fonte: elaborazione dati Ministero dell’Interno<br />
5,6%<br />
ITALIA<br />
(N=8.047)<br />
La mappa riporta i comuni della provincia sciolti<br />
nell’arco di tempo 1991-2016 (dati al 30-06). Il<br />
dato è comprensivo di annullamenti e proroghe.<br />
Si distinguono in particolare le municipalità<br />
di Nicotera (4 scioglimenti), Nardodipace (4)<br />
e Briatico (3). Nicotera è stato sciolto nel 2005<br />
(prorogato nel 2007) e nel 2010 (con proroga nel<br />
2011). Nardodipace ha subìto il provvedimento<br />
nel 2010 (poi archiviato), nel 2011 (prorogato<br />
nel 2013) e nel 2015, mentre Briatico nel 2003 e<br />
nel 2012 (prorogato nel 2013).<br />
Figura 24 - Comuni sciolti per infiltrazione mafiosa<br />
in provincia di Vibo Valentia (1991-2016).<br />
Dato comprensivo di proroghe e annullamenti<br />
Fonte: elaborazione dati Ministero dell’Interno<br />
Legenda<br />
Scioglimenti<br />
0<br />
1<br />
2<br />
3<br />
4<br />
20
40,9%<br />
61,3%<br />
Dall’altra parte è utile sottolineare la vitalità dei<br />
movimenti di stampo anti-mafioso nella società<br />
civile: sebbene la mancanza di statistiche<br />
sull’associazionismo a livello locale non<br />
consenta di apprezzare in pieno il fenomeno,<br />
sono numerose le buone pratiche, ad esempio<br />
nel riutilizzo dei beni confiscati a fini sociali e<br />
culturali con diversi progetti finanziati anche<br />
dal Ministero dell’Interno in diversi comuni della<br />
provincia (Transcrime, 2013a per una rassegna).<br />
Le infiltrazioni in azienda<br />
Dal 1983 al 2012 sono 20 le società registrate<br />
in provincia di Vibo Valentia arrivate a confisca<br />
definitiva (il 10% dei 164 beni confiscati nella<br />
provincia, contro l’8,9% a livello nazionale). Se<br />
rapportate al totale delle imprese attive, il tasso<br />
è di 1,67 ogni 1000 imprese attive, rapporto<br />
significativamente più alto sia del valore<br />
nazionale che regionale.<br />
Figura 25 - Beni confiscati in via definitiva per<br />
macrotipo<br />
Provincia di Vibo Valentia (N=164), sopra e Italia<br />
fig 25<br />
fig 25<br />
(N=17,055), sotto. Stock 1983-2012<br />
23,7%<br />
23,7%<br />
48,8%<br />
48,8%<br />
6,1%<br />
0,6%<br />
8,9%<br />
9,8%<br />
61,3%<br />
40,9%<br />
Aziende Beni immobili<br />
Fonte: elaborazione dati ANBSC<br />
Beni mobili registrati Altri beni mobili<br />
fig 26<br />
Aziende<br />
6,1%<br />
0,6%<br />
Beni mobili registrati<br />
8,9%<br />
9,8%<br />
Beni immobili<br />
61,3%<br />
40,9%<br />
Altri beni mobili<br />
Aziende Beni immobili<br />
0,6%<br />
Beni mobili registrati 9,8% Altri beni mobili<br />
Figura 26 - Tasso aziende confiscate ogni 1000 attive<br />
Numero aziende confiscate (1983-2012) su totale attive 2012<br />
fig 26<br />
1,8 1,7<br />
1,6 48,8%<br />
1,4<br />
1,2<br />
1,0<br />
1,0<br />
40,9%<br />
0,8<br />
0,6<br />
0,4<br />
Aziende Beni immobili 0,3<br />
0,2<br />
Beni mobili registrati Altri beni mobili<br />
0,0<br />
Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />
fig 26<br />
Fonte: elaborazione dati ANBSC e Infocamere – Stockview<br />
1,8 1,7<br />
fig 27<br />
1,6<br />
La maggior 0,0% parte delle aziende confiscate<br />
1,4 S<br />
tra il 1983 5,1% e il 2012 si concentra nel settore<br />
1,2<br />
0,0%<br />
1,0<br />
del Qcommercio (40%, 8 aziende). Le altre nei<br />
1,0 1,1%<br />
trasporti, costruzioni 10,0% e soprattutto nelle attività<br />
0,8 n.d.<br />
estrattive (cave, 4,5% estrazione sabbia e produzione<br />
0,6 0,0%<br />
L, calcestruzzi): M, N in 8,2% quest’ultimo settore il rapporto<br />
0,4<br />
0,3<br />
tra confiscate<br />
K 0,0% negli ultimi trent’anni e registrate<br />
0,2<br />
è superiore 1,4% al 30%, il più alto in Italia.<br />
0,0<br />
5,0%<br />
I Vibo Valentia10,1%<br />
CALABRIA ITALIA<br />
Figura 27 - Aziende confiscate per settore di attività<br />
H, J<br />
10,0%<br />
economica<br />
4,0%<br />
% sul<br />
G<br />
fig totale 27imprese confiscate. Stock 1983-2012 40,0%<br />
27,6%<br />
F<br />
S<br />
10,0%<br />
0,0%<br />
5,1%<br />
27,9%<br />
D, E<br />
Q<br />
0,0%<br />
0,0% 0,4%<br />
1,1%<br />
C<br />
n.d.<br />
5,0%<br />
2,1%<br />
10,0%<br />
4,5%<br />
B<br />
L, M, N<br />
0,0% 15,0%<br />
1,4% 8,2%<br />
A<br />
K<br />
5,0%<br />
0,0%<br />
6,3%<br />
1,4%<br />
0% 5,0% 10% 20% 30% 40% 50%<br />
I<br />
10,1%<br />
H, J<br />
G<br />
F<br />
fig 28<br />
Vibo 10,0% Valentia ITALIA<br />
4,0%<br />
40,0%<br />
27,6%<br />
10,0%<br />
27,9%<br />
0,0%<br />
6 D, E 5,7<br />
0,4%<br />
5,0%<br />
5 C<br />
2,1%<br />
4,2<br />
15,0%<br />
4 B<br />
1,4%<br />
5,0%<br />
3 A<br />
6,3%<br />
2,1<br />
2 0% 10% 20% 30% 40% 50%<br />
1,8<br />
1,6<br />
1,8 1,4<br />
1,6 1,2<br />
1,4<br />
1,0<br />
fig 26<br />
1,7<br />
1,7<br />
1,0<br />
21<br />
Fonte: 1 elaborazione Vibo dati Valentia ANBSC ITALIA<br />
0<br />
Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />
fig 28
I settori economici più infiltrati<br />
Oltre alle statistiche sui beni confiscati, ulteriori<br />
evidenze di infiltrazione si possono raccogliere<br />
da relazioni istituzionali (DIA, DNA) e dalle più<br />
recenti indagini contro la criminalità organizzata<br />
nella provincia (soprattutto contro i Mancuso e i<br />
Tripodi), e non ancora arrivate a confisca definitiva.<br />
Come menzionato, il rapporto tra confische e aziende registrate nelle<br />
cave e costruzioni è tra i più alti di Italia (Transcrime, 2013b). Diverse<br />
operazioni hanno rivelato la capacità delle cosche vibonesi di inserirsi<br />
in questo settore, sia nella provincia (DIA, 2013a) che in altre regioni<br />
(DIA, 2014a, 2014b; ANSA, 2015b).<br />
Cave e<br />
costruzioni<br />
Collegato ad estrazioni ed edilizia è anche il settore degli appalti<br />
pubblici con numerosi casi di infiltrazione che hanno portato allo<br />
scioglimento di molti comuni e pubbliche amministrazioni locali. Si<br />
citano tra gli altri gli interessi della cosca Tripodi negli appalti per le<br />
ricostruzioni post-alluvione del 2006 (ANSA, 2013) e dei Mancuso nei<br />
lavori di ammodernamento della autostrada A3 (ANSA, 2011).<br />
Il comparto<br />
turistico<br />
DIA e DNA sottolineano l’infiltrazione della cosca Mancuso nelle<br />
attività turistiche del litorale vibonese (DIA, 2014a) con interessi nel<br />
settore ricettivo (ristorazione, alberghi, villaggi turistici) e in quello del<br />
trasporto marittimo turistico (ANSA, 2016).<br />
Recenti operazioni hanno messo in luce investimenti nella ristorazione<br />
anche in altre regioni come Lombardia e Lazio, soprattutto nell’area di<br />
Roma (ANSA, 2013, 2015a).<br />
Il settore<br />
immobiliare<br />
Significativa l’infiltrazione anche nel mercato immobiliare, sia a livello<br />
locale che extraregionale. Le operazioni Black Money e Golden Jail (DDA<br />
di Bologna e DDA Catanzaro) hanno evidenziato gli interessi delle<br />
cosche vibonesi nel mercato immobiliare emiliano (DIA, 2013, 2011).<br />
Provati anche gli interessi nell’area di Roma (ANSA, 2013, 2015a).<br />
Altri settori<br />
• Informazione e telecomunicazioni, ad esempio nel mercato<br />
radiofonico, anche attraverso società registrate nel Nord Italia<br />
(ANSA, 2014b);<br />
• Organizzazione spettacoli (ANSA, 2014b);<br />
• Settore olivicolo (DIA, 2013);<br />
• Concessionarie e commercio di auto e moto (DIA, 2013).<br />
22
L, M, N<br />
K<br />
I<br />
H, J<br />
Il riciclaggio G di denaro<br />
40,0%<br />
27,6%<br />
I casi di infiltrazione 10,0% sono riflessi anche in termini<br />
F<br />
27,9%<br />
di riciclaggio. Il grafico di seguito mostra il tasso<br />
0,0%<br />
medio D, E 0,4% annuo di segnalazioni di operazioni<br />
sospette all’Unità 5,0% di Informazione Finanziaria<br />
C<br />
(UIF) sul numero 2,1% di sportelli bancari. Nel periodo<br />
2012-2014 B Vibo Valentia 15,0% registra una media di<br />
1,4%<br />
5,7 segnalazioni 5,0% sospette per sportello, numero<br />
A<br />
6,3%<br />
superiore al dato regionale (4,2) e nazionale<br />
(2,08). 0% 10% 20% 30% 40% 50%<br />
Vibo Valentia<br />
Figura 28 - Segnalazioni<br />
operazioni sospette antiriciclaggio<br />
SOS / fig Sportelli 28 bancari. Tasso medio annuo 2012-2014<br />
6<br />
5<br />
4<br />
3<br />
2<br />
1<br />
0<br />
fig 29<br />
fig 30<br />
0,0%<br />
8,2%<br />
0,0%<br />
1,4%<br />
5,0%<br />
10,1%<br />
10,0%<br />
4,0%<br />
5,7<br />
4,2<br />
ITALIA<br />
2,1<br />
Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />
Fonte: elaborazione dati UIF – Banca d’Italia<br />
Illegalità 1,0 0,91 economica e insicurezza del mercato<br />
0,9<br />
0,85<br />
Anche il recente rapporto di Unioncamere<br />
0,8<br />
sull’illegalità economica in Calabria sottolinea<br />
0,68<br />
0,7<br />
il ruolo del riciclaggio, insieme alla corruzione,<br />
0,6<br />
come rilevante fattore di insicurezza<br />
0,5<br />
dell’economia 0,4<br />
provinciale (Unioncamere<br />
Calabria, 0,3 2016, p. 26). La provincia di Vibo<br />
Valentia 0,2 risulta terza nella graduatoria nazionale<br />
in 0,1termini di indice di (in)sicurezza del mercato,<br />
0,0<br />
elaborato dall’Istituto Tagliacarne (vedi tabella<br />
Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />
di seguito). Tra i sotto-indicatori spicca in<br />
particolare il riciclaggio, con un valore di 123,3,<br />
molto superiore al dato nazionale (Italia = 100).<br />
Grazie ad una indagine condotta tra imprese<br />
a livello calabrese e italiano, lo studio di<br />
Unioncamere ha permesso anche di evidenziare<br />
gli ambiti di attività illegale maggiormente<br />
percepiti tra le aziende della regione. Tra questi<br />
spicca la corruzione (61,2% dei rispondenti)<br />
seguita da riciclaggio (28,5% e molto superiore al<br />
dato nazionale), frodi finanziarie (24% vs 25,7%)<br />
e lavoro nero (22,6% vs 21,2%). I risultati dello<br />
studio confermano, a livello aggregato, le analisi<br />
sui fattori di rischio che saranno presentate nel<br />
dettaglio nella prossima sezione.<br />
Figura 29 - Illeciti percepiti dalle aziende<br />
% sul totale dei rispondenti 2016<br />
Corruzione<br />
Riciclaggio<br />
Frodi Finanziarie<br />
Lavoro sommerso<br />
Contraffazione di beni<br />
Reati nel ciclo dei rifiuti<br />
Peculato<br />
Sofisticazioni e frodi alimentari<br />
Estorsioni, usura<br />
Contrabbando<br />
Droga e prostituzione<br />
Reati nel ciclo del cemento<br />
Furti e rapine<br />
Reati informatici<br />
11,1<br />
3,4<br />
8,5<br />
1,0<br />
6,8<br />
4,1<br />
4,1<br />
1,4<br />
3,3<br />
6,3<br />
1,8<br />
0,6<br />
Altro 0,1<br />
0,3<br />
10,2<br />
5,1<br />
6,7<br />
5,4<br />
5,3<br />
6,3<br />
28,5<br />
13,2<br />
24,0<br />
25,7<br />
22,6<br />
21,2<br />
14,4<br />
15,1<br />
Fonte: Unioncamere Calabria - Istituto G. Tagliacarne<br />
61,2<br />
61,2<br />
0 10 20 30 40 50 60 70<br />
CALABRIA<br />
ITALIA<br />
1,0<br />
0,9<br />
0,8<br />
0,7<br />
0,6<br />
0,5<br />
0,86<br />
0,88<br />
0,90<br />
0,79<br />
0,81<br />
0,84<br />
0,69 0,69 0,69<br />
0,96 0,96<br />
0,92<br />
0,90<br />
0,67<br />
0,64<br />
0,4<br />
2011 2012 2013 2014 2015<br />
Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />
23
Tabella 1 - Indicatori di insicurezza del mercato<br />
Media 2010-2014. Indice Italia = 100. Valori più elevati ► Più insicurezza<br />
Province<br />
Vibo<br />
Valentia<br />
Reggio<br />
Calabria<br />
Illegalità<br />
commerciale<br />
Riciclaggio Rapine Illegalità<br />
ambientale<br />
Crim.<br />
Organizzata<br />
(esclusa<br />
mafiosa)<br />
INDICE DI<br />
SINTESI –<br />
Sicurezza<br />
del mercato<br />
61,5 123,3 52,9 767,4 99,4 132,5 3<br />
66,4 117,6 64,1 406,0 97,9 119,4 11<br />
Cosenza 69,8 81,4 51,1 232,6 87,1 90,7 33<br />
Catanzaro 59,4 74,0 49,3 96,9 85,2 67,7 62<br />
Crotone 60,8 86,0 1,8 417,9 90,8 44,5 94<br />
Rank<br />
Fonte: Unioncamere – Istituto G. Tagliacarne (Unioncamere Calabria, 2016)<br />
24
25
3<br />
I fattori di rischio<br />
infiltrazione<br />
Quali fattori di rischio facilitano l’infiltrazione<br />
della criminalità organizzata nelle aziende in<br />
provincia di Vibo Valentia? Quali le vulnerabilità<br />
di contesto? Quali gli indicatori di anomalia<br />
nell’assetto proprietario e nella situazione<br />
economico-finanziaria delle imprese vibonesi?<br />
Per rispondere a queste domande, la terza<br />
parte del rapporto presenta un’analisi di alcuni<br />
indicatori precedentemente sviluppati da<br />
Transcrime – Università Cattolica del Sacro<br />
Cuore, dal suo spin-off Crime&tech e dal<br />
progetto INSIDER della Camera di Commercio di<br />
Crotone e Vibo Valentia.<br />
Per ognuno degli indicatori analizzati è<br />
proposto, quando possibile, un confronto a<br />
livello:<br />
• Territoriale, tra il dato della provincia di Vibo<br />
Valentia e la media calabrese e nazionale; 8<br />
• Settoriale, tra le diverse attività economiche<br />
all’interno della provincia.<br />
Indicatori di<br />
1 rischio di contesto<br />
Indicatori di rischio<br />
a livello di governance 2<br />
e assetto proprietario<br />
Intensità di contante<br />
Economia irregolare<br />
Difficoltà nell’accesso al credito<br />
Anomalie nelle caratteristiche<br />
di amministratori e soci<br />
Amministratori e soci di paradisi<br />
fiscali e altri paesi a rischio<br />
Imprese con amministratori<br />
e soci di classi di età a rischio<br />
Imprese con peso anomalo<br />
di amministratori e soci donna<br />
Complessità della<br />
struttura proprietaria<br />
Indicatori di rischio<br />
3 a livello<br />
economico-finanziario<br />
Imprese ad alto attivo circolante<br />
Imprese ad alta profittabilità<br />
Altri indicatori<br />
4 di rischio<br />
Imprese con precedenti eventi forzati<br />
8. Gli indicatori di INSIDER sono disponibili solo per le<br />
cinque province della Calabria: Catanzaro, Cosenza,<br />
Crotone, Reggio Calabria e Vibo Valentia. Purtroppo i dati<br />
non sono disponibili per le altre province italiane. Questo<br />
rende più difficile l’identificazione sistematica delle<br />
anomalie rispetto alla media nazionale.<br />
26
5,1%<br />
Q<br />
0,0%<br />
1,1%<br />
n.d.<br />
10,0%<br />
4,5%<br />
L, M, N<br />
0,0%<br />
8,2%<br />
K<br />
3.1 INDICATORI 1,4% DI RISCHIO DI<br />
5,0%<br />
CONTESTO<br />
I<br />
H, J<br />
10,0%<br />
3.1.1 L’intensità 4,0% di contante<br />
G<br />
40,0%<br />
27,6%<br />
L’uso del contante 10,0% è uno dei più rilevanti fattori<br />
F<br />
27,9%<br />
di rischio riciclaggio e infiltrazione, sia a livello<br />
0,0%<br />
internazionale<br />
D, E 0,4% (FATF, 2015, 2013; Europol,<br />
2015; IMF, 5,0% 2011) che nazionale (CSF, 2014, p.<br />
C<br />
2,1%<br />
8). Le infiltrazioni della criminalità organizzata<br />
sono<br />
B<br />
15,0%<br />
più 1,4% frequenti in territori a maggiore<br />
intensità di 5,0%<br />
A<br />
contante (Ardizzi, De Franceschis, &<br />
6,3%<br />
Giammatteo, 2016; Riccardi, 2014b) e nei settori<br />
0% 10% 20% 30% 40% 50%<br />
economici più liquidi (Transcrime, 2013b; Di<br />
Bono, Cincimino, Vibo Riccardi, Valentia & Berlusconi, ITALIA 2015a).<br />
Tra le proxy utilizzate per misurare l’intensità<br />
di contante fig 28 c’è il cash-ratio 9 (Ardizzi & Iachini,<br />
2013). La provincia di Vibo Valentia mostra uno<br />
dei 6 livelli 5,7 più alti in Italia: in media, nel periodo<br />
2011-2015, il 91%, contro l’85% della Calabria e<br />
5<br />
il 68% dell’Italia. 4,2<br />
4<br />
Da notare che anche in provincia di Vibo, così<br />
3<br />
come in altre province calabresi, il cash-ratio 2,1 è in<br />
aumento 2 nonostante la progressiva diminuzione<br />
a livello italiano (grazie alla diffusione dei nuovi<br />
1<br />
strumenti di pagamento e all’effetto di politiche<br />
restrittive 0 sulla circolazione del contante).<br />
Figura 30 - Intensità nell’uso di contante: cash-ratio<br />
fig 29<br />
Tasso medio annuo 2011-2015<br />
fig 30<br />
0,0%<br />
10,1%<br />
Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />
1,0 0,91<br />
0,9<br />
0,85<br />
0,8<br />
0,68<br />
0,7<br />
0,6<br />
0,5<br />
0,4<br />
0,3<br />
0,2<br />
0,1<br />
0,0<br />
Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />
Fonte: elaborazione dati ABI<br />
9. Il cash-ratio misura la frazione del totale dei pagamenti<br />
1,0<br />
0,96 0,96<br />
effettuata tramite contante, ed<br />
0,86<br />
0,88<br />
0,90<br />
è calcolato come rapporto<br />
tra 0,9 prelievo allo sportello (proxy dell’uso del contante<br />
0,92<br />
come mezzo di pagamento) e totale operazioni con 0,90 carte<br />
0,8<br />
0,84<br />
0,81<br />
0,79<br />
0,7<br />
0,69 0,69 0,69<br />
0,6<br />
0,67<br />
0,64<br />
0,5<br />
27<br />
0,3<br />
0,2<br />
0,1<br />
0,0<br />
Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />
fig 30<br />
Figura 31 - Cash-ratio. Serie storica 2011-2015<br />
1,0<br />
0,96 0,96<br />
0,86<br />
0,88<br />
0,90<br />
0,9<br />
0,92<br />
0,90<br />
0,8<br />
0,84<br />
0,81<br />
0,79<br />
0,7<br />
0,69 0,69 0,69<br />
0,6<br />
0,67<br />
0,64<br />
0,5<br />
0,4<br />
2011 2012 2013 2014 2015<br />
Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />
Fonte: elaborazione dati ABI<br />
fig 31<br />
Come indicatore indiretto di intensità di<br />
0% 10% 20% 30% 40% 50%<br />
contante a livello settoriale si può utilizzare<br />
0,3%<br />
la diffusione<br />
A - Agricoltura<br />
di apparecchiature<br />
[...] 2,4% POS (Point of<br />
Sale). 8,5%<br />
C - Attività In provincia manifatturiere di Vibo Valentia solo il 13,7%<br />
10,6%<br />
delle imprese risulta dotata di apparecchiature<br />
1,0%<br />
F - Costruzioni<br />
POS, poco più della metà 5,5% del dato italiano<br />
(21,6%). 24,8%<br />
G - I Commercio settori con [...] la più bassa incidenza di<br />
41,1%<br />
POS risultano quello agricolo (0,3%) e delle<br />
11,3%<br />
costruzioni<br />
H - Trasporto<br />
(1%).<br />
[...]<br />
28,3%<br />
4,4%<br />
J - Informatica [...]<br />
15,8%<br />
Dal confronto con il dato nazionale emergono<br />
31,9%<br />
I - Alloggio e ristorazione [...]<br />
tuttavia come particolarmente ‘anomali’ 44,8%<br />
anche 4,2%<br />
L - Attività<br />
la sezione<br />
immobiliari [...]<br />
H - trasporti (11,3% contro<br />
3,2%<br />
il 28,3% in Italia) e la sezione J – Informazione<br />
M - Attività professionali [...]<br />
16,0%<br />
e comunicazione (4,4% 12,9% contro 15,8%).<br />
Quest’ultima è anche tra i settori con il 33,0% maggior<br />
N - Attività amministrative [...]<br />
18,1%<br />
peso di amministratori e soci di età a rischio<br />
Altre sezioni 9,5%<br />
(vedi (B, D, paragrafo E, K, O, P, Q, 3.2). R, S, T)<br />
26,0%<br />
TOTALE<br />
Vibo Valentia<br />
13,7%<br />
21,6%<br />
ITALIA<br />
fig 32<br />
1,6<br />
1,4<br />
1,34<br />
1,2<br />
1,12<br />
1,0<br />
0,8<br />
0,93<br />
0,84<br />
0,6<br />
0,44 0,41<br />
0,4<br />
0,2<br />
(prelievo presso sportelli e pagamenti tramite POS). In<br />
0,0<br />
questo Vibo caso Valentia si utilizzano solo CALABRIA i dati relativi all’uso ITALIAdi carte<br />
di debito (e non di Intensità credito). evasione tax gap<br />
fig 33<br />
1,6 1,46<br />
1,4
0,7<br />
0,6<br />
0,5<br />
0,4<br />
Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />
Figura 32 - Imprese dotate di apparecchiature POS<br />
per Sezione ATECO<br />
fig 31<br />
% sul totale attive 2015.<br />
fig 32<br />
3.1.2 L’economia irregolare<br />
fig 33<br />
0,69 0,69 0,69<br />
0,67<br />
0,64<br />
2011 2012 2013 2014 2015<br />
A - Agricoltura [...]<br />
C - Attività manifatturiere<br />
F - Costruzioni<br />
G - Commercio [...]<br />
H - Trasporto [...]<br />
J - Informatica [...]<br />
I - Alloggio e ristorazione [...]<br />
L - Attività immobiliari [...]<br />
M - Attività professionali [...]<br />
N - Attività amministrative [...]<br />
Altre sezioni<br />
(B, D, E, K, O, P, Q, R, S, T)<br />
TOTALE<br />
Vibo Valentia<br />
Fonte: elaborazione dati ABI<br />
0% 10% 20% 30% 40% 50%<br />
0,3%<br />
2,4%<br />
8,5%<br />
10,6%<br />
1,0%<br />
5,5%<br />
4,4%<br />
4,2%<br />
3,2%<br />
11,3%<br />
15,8%<br />
16,0%<br />
12,9%<br />
24,8%<br />
28,3%<br />
31,9%<br />
44,8%<br />
33,0%<br />
18,1%<br />
9,5%<br />
26,0%<br />
13,7%<br />
21,6%<br />
ITALIA<br />
41,1%<br />
1,6<br />
1,34<br />
1,4<br />
1,2 La vulnerabilità 1,12al riciclaggio è spesso funzione del<br />
0,93<br />
1,0 livello di economia irregolare<br />
0,84<br />
10 (CSF, 2014; FATF,<br />
0,8 2013; Unger, 2009). La shadow economy facilita<br />
0,6 la generazione di proventi illeciti (ad 0,44esempio<br />
0,41<br />
0,4 dall’evasione fiscale), il loro occultamento<br />
0,2 (Schneider, Raczkowski, & Mróz, 2015; Schneider,<br />
0,0<br />
2012) e l’inserimento nell’economia legale di<br />
Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />
aziende controllate dalla CO, che possono più<br />
Intensità evasione tax gap<br />
facilmente utilizzare manodopera irregolare e<br />
disponibilità liquide di origine illecita (Transcrime,<br />
2013b; Riccardi, 2014b).<br />
1,6 10. Il 1,46 concetto di economia irregolare (shadow economy)<br />
1,4 o economia non osservata (non-observed economy) si<br />
1,2 riferisce a quella porzione di attività economiche che non<br />
sono catturate dalle statistiche ufficiali della contabilità 0,96<br />
1,0<br />
nazionale 1,10 (EUROSTAT, 2015). In genere include tre<br />
0,8<br />
componenti: attività illegali (che sono proibite dalla legge,<br />
0,6 come la produzione e traffico di stupefacenti), attività 0,66<br />
0,4 informali (compiute da imprese non registrate come<br />
0,47<br />
0,2 attività svolte a livello familiare) e attività ‘in nero’ (che 0,36 sono<br />
attività legali ma deliberatamente nascoste all’autorità per<br />
0,0<br />
evitare 2001 oneri 02fiscali 03o contributivi) 04 05 (EUROSTAT, 06 07 2015). 08 09<br />
0% 10% 20% 30% 40% 50%<br />
A - Agricoltura [...]<br />
0,3%<br />
2,4%<br />
C - Attività manifatturiere<br />
8,5%<br />
10,6%<br />
F - Costruzioni<br />
1,0%<br />
5,5%<br />
Negli anni di disponibilità del dato 24,8% (2001-2009),<br />
G - Commercio [...]<br />
la provincia di Vibo Valentia mostra un 41,1% livello<br />
11,3%<br />
di economia H - Trasporto sommersa [...] – misurata 28,3% attraverso<br />
l’evasione fiscale - superiore 4,4% sia alla media<br />
J - Informatica [...]<br />
italiana che al dato regionale. 15,8%<br />
I - Alloggio e ristorazione [...]<br />
31,9%<br />
44,8%<br />
L’intensità dell’evasione 11 4,2% è pari a 1,34 (contro<br />
L - Attività immobiliari [...]<br />
una media regionale di 0,93). 3,2% Anche il tax gap,<br />
per M - Attività quanto professionali in diminuzione, [...] si attesta 16,0% nel periodo<br />
12,9%<br />
2001-2009 a 1,12 (contro 0,84 a livello regionale)<br />
33,0%<br />
N - Attività amministrative [...]<br />
e in calo nel periodo. Tuttavia, in 18,1% assenza di dati<br />
posteriori al<br />
Altre<br />
2009,<br />
sezioni<br />
è ipotizzabile 9,5% che l’intensità<br />
(B, D, E, K, O, P, Q, R, S, T)<br />
26,0%<br />
di evasione sia cresciuta negli 13,7% ultimi anni in<br />
TOTALE<br />
seguito alla crisi economica, così come 21,6% accaduto<br />
in altre province italiane.<br />
Vibo Valentia<br />
ITALIA<br />
Figura 33 - Intensità dell’evasione (media 2001-<br />
2006) e tax gap (media 2001-2009)<br />
fig 32<br />
1,6<br />
1,4<br />
1,34<br />
1,2<br />
1,12<br />
1,0<br />
0,8<br />
0,93<br />
0,84<br />
0,6<br />
0,44 0,41<br />
0,4<br />
0,2<br />
0,0<br />
Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />
Intensità evasione tax gap<br />
Fonte: Elaborazione dati Agenzia delle Entrate<br />
fig 33<br />
1,6 1,46<br />
1,4<br />
1,2<br />
0,96<br />
1,0<br />
1,10<br />
0,8<br />
0,6<br />
0,66<br />
0,4<br />
0,2<br />
0,47<br />
0,36<br />
0,0<br />
2001 02 03 04 05 06 07 08 09<br />
11. L’intensità dell’evasione si calcola come rapporto<br />
tra base Vibo imponibile Valentianon dichiarata CALABRIA (pari alla differenza ITALIA<br />
tra valore aggiunto ISTAT e valore aggiunto IRAP) e<br />
valore aggiunto IRAP. È una misura della propensione<br />
all’evasione presente in una determinata area geografica<br />
(Agenzia delle Entrate, 2004).<br />
Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />
28
0,4<br />
0,2<br />
0,0<br />
fig 33<br />
Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />
Intensità evasione<br />
tax gap<br />
Figura 34 - Tax gap. Serie storica (2001-2009)<br />
1,6<br />
1,4<br />
1,2<br />
1,0<br />
0,8<br />
0,6<br />
0,4<br />
0,2<br />
0,0<br />
1,46<br />
1,10<br />
0,47<br />
0,96<br />
0,66<br />
0,36<br />
2001 02 03 04 05 06 07 08 09<br />
Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />
Fonte: Elaborazione dati Agenzia delle Entrate<br />
L’Agenzia delle Entrate nel 2015 inserisce<br />
Vibo Valentia in un cluster (insieme ad altre<br />
17 province italiane) caratterizzato da elevata<br />
pericolosità fiscale (alta intensità dell’evasione<br />
a fronte di una bassa diffusione dell’evasione,<br />
numerose comunicazioni di irregolarità) e alta<br />
pericolosità sociale (Carbone & Spingola, 2015).<br />
In termini di irregolarità lavorativa – altra<br />
frequente misura di economia irregolare, ma<br />
disponibile solo a livello regionale - la Calabria<br />
mostra un tasso quasi doppio rispetto al dato<br />
nazionale: 22,9 lavoratori irregolari ogni 100.000<br />
abitanti contro il 13,1 in Italia. Il livello è in<br />
aumento dal 2001 (+2,7%), mentre in Italia nello<br />
stesso periodo è in leggera diminuzione (-0,4%).<br />
Figura 35 - Irregolarità lavorativa. Serie storica<br />
(2001-2013)<br />
fig 34<br />
30<br />
25<br />
20<br />
15<br />
10<br />
5<br />
20,2 20,5<br />
21,6<br />
22,9<br />
13,5 13,1<br />
12,1 12,3<br />
fig 34<br />
3.1.3 30 Le difficoltà di accesso al credito<br />
25<br />
21,6<br />
22,9<br />
Nonostante 20,2 20,5<br />
l’aumento delle sofferenze sia<br />
20<br />
inferiore a quello registrato a livello regionale<br />
13,5<br />
e 15<br />
13,1<br />
nazionale (Camera 12,1 di Commercio 12,3 di Vibo<br />
Valentia,<br />
10<br />
2015), il peso delle sofferenze sul totale<br />
impieghi della provincia è superiore al dato<br />
5<br />
nazionale (16,3% contro la media regionale del<br />
15,3% 0 e nazionale di 10,3%). Anche il rapporto<br />
01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13<br />
tra impieghi e depositi rimane sotto il dato<br />
regionale e nazionale. CALABRIA<br />
ITALIA<br />
Figura 36 - Depositi, impieghi, sofferenze (2015)<br />
fig 35<br />
160%<br />
140%<br />
135,9%<br />
120%<br />
100%<br />
81,1% 81,4%<br />
80%<br />
60%<br />
40%<br />
20%<br />
16,3% 15,3%<br />
10,3%<br />
0%<br />
Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />
Impieghi/Depositi Sofferenze/Impieghi<br />
Fonte: elaborazione su dati CCIAA Vibo Valentia<br />
fig 36<br />
L’ammontare medio degli impieghi procapite<br />
(sia 9,3% in rapporto alla popolazione 9,1% 9,0% che al<br />
10%<br />
9%<br />
numero di imprese attive) è inferiore sia alla<br />
8%<br />
7,1%<br />
media 7% regionale che nazionale, attestandosi a<br />
8,5 6% mila euro (ed in diminuzione). Per quanto<br />
5%<br />
questo valore sia da leggere tenendo conto<br />
4%<br />
delle 3% dimensioni medie aziendali (inferiori nella<br />
provincia 2% di Vibo Valentia rispetto alla media<br />
1%<br />
italiana), il dato può essere generalmente<br />
0%<br />
indicativo Vibo di un Valentia livello inferiore di CALABRIA disponibilità<br />
di credito rispetto ad altre aree italiane.<br />
Partecipazioni Cariche<br />
fig 37<br />
0% 10% 20% 30% 40%<br />
0<br />
01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13<br />
CALABRIA<br />
ITALIA<br />
Fonte: elaborazione dati ISTAT<br />
fig 35<br />
160%<br />
140%<br />
135,9%<br />
120%<br />
100%<br />
81,1% 81,4%<br />
80%<br />
60%<br />
29<br />
J 58<br />
J 61<br />
B 08<br />
C 20<br />
A 02<br />
J 59<br />
E 38<br />
A 01<br />
30,0%<br />
6,9%<br />
27,3%<br />
10,0%<br />
25,0%<br />
17,0%<br />
22,2%<br />
12,0%<br />
18,8%<br />
13,3%<br />
18,2%<br />
10,5%<br />
15,0%<br />
10,1%<br />
14,7%<br />
15,6%
Figura 37 - Ammontare medio impieghi per<br />
abitante e per impresa<br />
Migliaia di euro. Imprese attive.<br />
700<br />
600<br />
629,8<br />
500<br />
400<br />
300<br />
200<br />
100<br />
0<br />
118,6<br />
8,5<br />
Vibo Valentia<br />
157,1<br />
12,4<br />
CALABRIA<br />
ITALIA<br />
53,3<br />
Fonte: elaborazione su dati Banca d’Italia, ISTAT e Infocamere -<br />
Stockview<br />
Impieghi/Aziende attive<br />
Impieghi Pro Capite<br />
Le crescenti difficoltà di accesso al credito<br />
possono dirottare le imprese locali verso l’usura<br />
e aumentare il vantaggio competitivo di quelle<br />
finanziate da disponibilità liquide di origine<br />
criminale. Nelle ultime due relazioni semestrali,<br />
la DIA ha segnalato un aumento del fenomeno<br />
usuraio nella provincia di Vibo Valentia, sia da<br />
parte di soggetti collegati alla ‘Ndrangheta, sia da<br />
parte di individui non affiliati (DIA, 2015, p. 70).<br />
30
4%<br />
3%<br />
2%<br />
1%<br />
0%<br />
Vibo Valentia<br />
CALABRIA<br />
3.2. INDICATORI DI RISCHIO A<br />
LIVELLO DI GOVERNANCE E ASSETTO<br />
PROPRIETARIO<br />
3.2.1 Anomalie nelle caratteristiche di<br />
amministratori e soci<br />
L’intestazione fittizia è tra gli espedienti più<br />
utilizzati per occultare l’origine illecita dei<br />
proventi e la natura criminale del titolare<br />
effettivo (beneficial owner) (EC, 2015; FATF, 2006;<br />
fig 34<br />
Does de Willebois, Van der, Halter, Harrison,<br />
30<br />
Park, & Sharman, 2011).<br />
25<br />
21,6<br />
22,9<br />
20,2 20,5<br />
L’uso di prestanome è frequente in casi di<br />
20<br />
corruzione, 13,5 distrazione di fondi pubblici e<br />
15<br />
13,1<br />
12,1<br />
infiltrazione mafiosa (Caneppele, 12,3 Calderoni,<br />
& 10 Martocchia, 2009; Fazekas, Tóth, & King,<br />
2013; 5 Savona, Riccardi, & Berlusconi, 2016). In<br />
questi ultimi è soprattutto importante l’uso<br />
0<br />
di prestanome<br />
01 02 03 04<br />
scelti<br />
05 06nella 07 08cerchia 09 10<br />
famigliare<br />
11 12 13<br />
(Transcrime, 2013b; Riccardi, Soriani, &<br />
CALABRIA<br />
ITALIA<br />
Giampietri, 2016; Fantò, 1999).<br />
Imprese fig 35 con amministratori e soci di classi di<br />
età a rischio<br />
160%<br />
Intestatari molto giovani (o molto anziani)<br />
135,9%<br />
140%<br />
sono generalmente meno esposti al rischio di<br />
120%<br />
precedenti penali, destano meno sospetti e per<br />
100%<br />
tale motivo 81,1% sono spesso 81,4% usati come prestanome<br />
80%<br />
(Transcrime, 2013b; Caneppele et al., 2009). In<br />
60%<br />
provincia di Vibo Valentia le imprese attive con<br />
40%<br />
cariche di amministratori 16,3% di 15,3%<br />
20%<br />
età ‘a rischio’ 10,3% (75 anni) 12 corrispondono al 7,1% del<br />
totale (inferiore<br />
Vibo Valentia<br />
al 9% della<br />
CALABRIA<br />
Calabria). In<br />
ITALIA<br />
termini<br />
di partecipazioni Impieghi/Depositi è leggermente Sofferenze/Impieghi superiore (9,3%<br />
contro 9,1%).<br />
Figura 38 - Amministratori e soci di età ‘a rischio’<br />
10%<br />
9%<br />
8%<br />
7%<br />
6%<br />
5%<br />
4%<br />
3%<br />
2%<br />
1%<br />
0%<br />
fig 36<br />
fig 37<br />
9,3% 9,1%<br />
7,1%<br />
Vibo Valentia<br />
Partecipazioni<br />
9,0%<br />
CALABRIA<br />
Cariche<br />
Fonte: Elaborazione dati INSIDER – IGS1 e IGS2<br />
0% 10% 20% 30% 40%<br />
31<br />
Partecipazioni Cariche<br />
Figura 39 - % imprese attive con partecipazioni di<br />
età ‘a rischio’.<br />
fig 37<br />
Prime 15 Divisioni ATECO 2007 (settori >5 imprese)<br />
0% 10% 20% 30% 40%<br />
J 58<br />
J 61<br />
6,9%<br />
10,0%<br />
30,0%<br />
27,3%<br />
B 08<br />
17,0%<br />
25,0%<br />
C 20<br />
12,0%<br />
22,2%<br />
A 02<br />
18,8%<br />
13,3%<br />
J 59<br />
10,5%<br />
18,2%<br />
E 38<br />
A 01<br />
R 93<br />
15,0%<br />
10,1%<br />
14,7%<br />
15,6%<br />
14,0%<br />
10,1%<br />
Q 86<br />
13,8%<br />
12,8%<br />
H 50<br />
D 35<br />
12,5%<br />
12,1%<br />
12,3%<br />
8,4%<br />
C 27<br />
6,8%<br />
11,8%<br />
C 23<br />
8,4%<br />
11,7%<br />
I 55<br />
9,8%<br />
11,7%<br />
F 41<br />
12,2%<br />
10,0%<br />
L 68<br />
10,0%<br />
9,5%<br />
TOTALE<br />
9,3%<br />
9,1%<br />
Vibo Valentia CALABRIA<br />
Fonte: Elaborazione dati INSIDER – IGS2<br />
fig 38<br />
Soffermandosi sulle partecipazioni (elemento 97,8% più<br />
100%<br />
rilevante nel monitoraggio di possibili 78,4% intestazioni<br />
80%<br />
70,7%<br />
fittizie) le prime divisioni ATECO (con più di 5<br />
60%<br />
imprese attive) 13 per soci di età a rischio sono<br />
40%<br />
J58 (Attività 29,3% editoriali), 21,6% con il 30% delle imprese<br />
attive 20% (contro la media calabrese del 6,9%) e J61 -<br />
2,2%<br />
Telecomunicazioni 0%<br />
(27,3% contro 10%).<br />
% Donne % Uomini<br />
12. Gli Intestari indicatori aziende confiscate di INSIDER (1999-2012) IGS1 e IGS2 forniscono<br />
- purtroppo Intestatari aziende solo per italiane le province (2014) calabresi e non a<br />
livello Condannati nazionale per - associazione le imprese mafiosa registrate (416bis) con (2000-2011) cariche e<br />
partecipazioni per classe d’età. La piattaforma INSIDER<br />
fornisce i dati già classificati in sei classi: I classe (75).<br />
0% 10% 20% 30% 40% 50% 60%<br />
13. Questa operazione consente di correggere la<br />
distorsione<br />
45,1%<br />
S - campionaria Altri servizi [...] per la popolazione di riferimento,<br />
51,9%<br />
eliminando gli outlier. Vedi appendice metodologica<br />
41,5%<br />
per<br />
Q - Sanità e assistenza sociale<br />
ulteriori dettagli.<br />
43,2%<br />
K - Attività finanziarie [...]<br />
35,3%<br />
22,8%<br />
L - Attività immobiliari [...]<br />
30,2%<br />
22,9%
5%<br />
4%<br />
3%<br />
2%<br />
1%<br />
0%<br />
Vibo Valentia<br />
CALABRIA<br />
TOTALE<br />
fig 38<br />
9,3%<br />
9,1%<br />
Vibo Valentia<br />
CALABRIA<br />
In entrambi i Partecipazioni<br />
casi si tratta Cariche per lo più di<br />
partecipazioni di giovani sotto i 25 anni,<br />
situazione in parte ‘fisiologica’ considerata la<br />
fig 37<br />
natura dell’attività economica, ma comunque<br />
da monitorare considerate alcune evidenze<br />
0% 10% 20% 30% 40%<br />
recenti di infiltrazione nel settore (vedi Parte 2).<br />
J 58<br />
30,0%<br />
In termini di cariche 6,9% il peso dei giovani sarebbe<br />
ancora J 61 maggiore (44,4% per J58). 27,3% Per quanto<br />
10,0%<br />
riguarda la divisione B08 (estrazione da cave)<br />
B 08<br />
25,0%<br />
tutte le partecipazioni a 17,0% rischio (25%, stesso<br />
peso C 20delle cariche) sono di persone 22,2% sopra i 75<br />
12,0%<br />
anni.<br />
A 02<br />
18,8%<br />
13,3%<br />
J 59<br />
18,2%<br />
Imprese con peso anomalo 10,5% di amministratori<br />
e soci di genere femminile<br />
E 38<br />
15,0%<br />
Anche le donne, 10,1% così come i giovani, sono<br />
A 01<br />
14,7%<br />
generalmente meno esposte 15,6% a precedenti penali<br />
e per<br />
R 93<br />
questo, soprattutto 14,0% quando selezionate<br />
10,1%<br />
nella cerchia famigliare (mogli, compagne, figlie,<br />
Q 86<br />
13,8%<br />
sorelle), rappresentano 12,8% prestanome ideali delle<br />
mafie (Caneppele et al., 12,5%<br />
H 50<br />
2009, p. 165; Transcrime,<br />
12,1%<br />
2013b).<br />
12,3%<br />
D 35<br />
Se C le 27donne in Italia<br />
6,8%<br />
costituiscono solo il 2% del<br />
totale condannati per associazione mafiosa (416<br />
C 23<br />
8,4%<br />
bis), rappresentano<br />
11,7%<br />
quasi il 30% degli intestatari<br />
9,8%<br />
I 55<br />
delle imprese confiscate 11,7% in via definitiva, una<br />
volta F 41e mezzo il livello 12,2% nelle aziende ‘pulite’<br />
10,0%<br />
(Riccardi, Soriani, & Standridge, 2015). E la<br />
L 68<br />
10,0%<br />
percentuale è ancora 9,5% più alta tra le imprese<br />
9,3%<br />
confiscate TOTALE alla ‘Ndrangheta.<br />
9,1%<br />
Figura 40 - Donne Vibo e infiltrazione Valentia CALABRIA mafiosa in aziende<br />
% Donne intestatarie in aziende confiscate, in aziende<br />
fig 38<br />
italiane e condannate per 416bis<br />
fig 39<br />
8,4%<br />
11,8%<br />
97,8%<br />
100%<br />
78,4%<br />
80%<br />
70,7%<br />
60%<br />
40% 29,3%<br />
21,6%<br />
20%<br />
2,2%<br />
0%<br />
% Donne % Uomini<br />
Intestari aziende confiscate (1999-2012)<br />
Intestatari aziende italiane (2014)<br />
Condannati per associazione mafiosa (416bis) (2000-2011)<br />
Fonte: Riccardi et al., 2015<br />
0% 10% 20% 30% 40% 50% 60%<br />
45,1%<br />
S - Altri servizi [...]<br />
51,9%<br />
41,5%<br />
Q - Sanità e assistenza sociale<br />
43,2%<br />
K - Attività finanziarie [...]<br />
35,3%<br />
22,8%<br />
L - Attività immobiliari [...]<br />
30,2%<br />
32<br />
Il peso delle imprese femminili 14 97,8%<br />
100%<br />
in provincia<br />
78,4%<br />
di 80% Vibo Valentia è del 24,4%, 70,7% inferiore al dato<br />
calabrese<br />
60%<br />
(27,1%) e a quello italiano (25,3%).<br />
A livello settoriale, le attività a prevalenza<br />
40% 29,3%<br />
femminile (commercio, 21,6% turismo e agricoltura)<br />
20%<br />
sono in linea con 2,2% la media nazionale. Tra<br />
0%<br />
quelli con un % peso Donne maggiore rispetto % Uomini al livello<br />
nazionale spiccano D ed E (fornitura energia,<br />
Intestari aziende confiscate (1999-2012)<br />
raccolta e trattamento rifiuti, etc) ma anche il<br />
Intestatari aziende italiane (2014)<br />
settore immobiliare (L) e finanziario (K).<br />
Condannati per associazione mafiosa (416bis) (2000-2011)<br />
Figura 41 - % imprese femminili per sezione ATECO<br />
fig 39<br />
0% 10% 20% 30% 40% 50% 60%<br />
45,1%<br />
S - Altri servizi [...]<br />
51,9%<br />
41,5%<br />
Q - Sanità e assistenza sociale<br />
43,2%<br />
K - Attività finanziarie [...]<br />
35,3%<br />
22,8%<br />
L - Attività immobiliari [...]<br />
30,2%<br />
22,9%<br />
E - Acqua, rifiuti [...]<br />
30,0%<br />
14,2%<br />
29,5%<br />
I - Alloggio e ristorazione [...]<br />
33,2%<br />
29,3%<br />
P - Istruzione<br />
32,2%<br />
27,2%<br />
G - Commercio [...]<br />
26,3%<br />
25,5%<br />
N - Attività amministrative [...]<br />
29,5%<br />
23,3%<br />
A - Agricoltura [...]<br />
29,0%<br />
23,0%<br />
R - Attività d’intrattenimento<br />
27,1%<br />
C - Attività manifatturiere<br />
16,5%<br />
19,1%<br />
D - Energia elettrica [...]<br />
16,1%<br />
9,2%<br />
J - Informatica [...]<br />
16,1%<br />
20,8%<br />
20,1%<br />
M - Attività professionali [...]<br />
15,4%<br />
H - Trasporto [...] 13,4%<br />
10,6%<br />
F - Costruzioni 6,2%<br />
6,6%<br />
B - Attività estrattiva<br />
0,0%<br />
13,0%<br />
24,4%<br />
TOTALE<br />
25,3%<br />
Vibo Valentia ITALIA<br />
Fonte: elaborazione dati Infocamere - Stockview<br />
14. Imprese individuali con titolare donna; società di<br />
fig 40<br />
persone o cooperative costituite da donne almeno<br />
per il 60% e società di capitale con donne in qualità di<br />
amministratori, 14%<br />
12,7% soci o titolari con almeno 2/3 delle quote.<br />
Vedi 12% appendice metodologica per ulteriori dettagli.<br />
10,6%<br />
10%<br />
8,7%<br />
9,6%<br />
8%<br />
6,4%<br />
6,6%<br />
6%<br />
4%
3.2.2 Amministratori<br />
E - Acqua, rifiuti [...]<br />
e soci 14,2% di paradisi fiscali<br />
29,5%<br />
e paesi a rischio<br />
I - Alloggio e ristorazione [...]<br />
Altro elemento di anomalia nell’assetto proprietario<br />
27,2%<br />
e di governance<br />
G - Commercio<br />
delle<br />
[...]<br />
imprese è la presenza 26,3% di soci<br />
25,5%<br />
N o - Attività amministratori amministrative provenienti [...] da paesi considerati<br />
29,5%<br />
‘a rischio’. Imprenditori collegati 23,3% alla criminalità<br />
A - Agricoltura [...]<br />
29,0%<br />
organizzata potrebbero mascherare la propria<br />
23,0%<br />
titolarità<br />
R - Attività d’intrattenimento<br />
effettiva dietro società (o 27,1% persone fisiche)<br />
registrate C - Attività in manifatturiere paradisi fiscali, giurisdizioni 16,5% off-shore<br />
19,1%<br />
e altri territori black-list con<br />
16,1%<br />
più vantaggiose<br />
D - Energia elettrica [...]<br />
condizioni fiscali e meno 9,2% stringenti requisiti di<br />
J - Informatica [...]<br />
16,1%<br />
trasparenza e antiriciclaggio (FATF, 20,8% 2006; Unger &<br />
Linde, 2013; Riccardi & Savona, 20,1% 2013).<br />
Amministratori e soci stranieri<br />
10,6%<br />
F - Costruzioni 6,2%<br />
In provincia di Vibo Valentia 6,6% le imprese con<br />
cariche B - di Attività amministratori estrattiva<br />
0,0% stranieri sono 777, pari<br />
13,0%<br />
al 6,6% delle imprese attive. 15 Il dato 24,4% è inferiore<br />
TOTALE<br />
25,3%<br />
alla media regionale (9,6%). In termini di<br />
partecipazioni, quelle con soci-persone fisiche<br />
Vibo Valentia ITALIA<br />
straniere sono solo 30, lo 0,25% delle imprese<br />
attive, in linea con la media regionale (0,20%).<br />
Figura 42 - Imprese con cariche e partecipazioni di<br />
persone fisiche straniere<br />
% su totale imprese attive 2015. Province calabresi<br />
fig 40<br />
S - Altri servizi [...]<br />
Q - Sanità e assistenza sociale<br />
K - Attività finanziarie [...]<br />
L - Attività immobiliari [...]<br />
P - Istruzione<br />
M - Attività professionali [...]<br />
14%<br />
12%<br />
10%<br />
8%<br />
6%<br />
4%<br />
2%<br />
0%<br />
H - Trasporto [...]<br />
12,7%<br />
8,7%<br />
6,4%<br />
45,1%<br />
51,9%<br />
41,5%<br />
43,2%<br />
35,3%<br />
22,8%<br />
30,2%<br />
22,9%<br />
30,0%<br />
15,4%<br />
13,4%<br />
10,6%<br />
33,2%<br />
29,3%<br />
32,2%<br />
6,6%<br />
9,6%<br />
0,20% 0,25% 0,22% 0,12% 0,25% 0,20%<br />
fig 40<br />
Il numero di imprese con cariche e partecipazioni<br />
di persone 14%<br />
12,7% giuridiche estere è ancora inferiore:<br />
11 imprese 12% (pari allo 0,1% del totale attive 2015),<br />
10,6%<br />
un<br />
10%<br />
peso tuttavia superiore al dato calabrese 9,6%<br />
8,7%<br />
complessivo (0,04% delle imprese attive). Solo<br />
8%<br />
3 le imprese vibonesi 6,4% con cariche 6,6% di imprese<br />
6%<br />
straniere. I numeri riflettono la scarsa apertura<br />
4%<br />
commerciale dell’economia locale e i ridotti<br />
investimenti<br />
2%<br />
esteri (vedi Parte 1). Purtroppo<br />
0,20% 0,25% 0,22% 0,12% 0,25% 0,20%<br />
il dato 0% INSIDER non è disponibile a livello<br />
nazionale, ma precedenti studi di Transcrime,<br />
compiuti su campioni diversi, mostrano che in<br />
media in Italia sono solo l’1,9% del totale, 7,6%<br />
nel caso di persone giuridiche. 16<br />
Figura 43 - Imprese con cariche di persone fisiche<br />
straniere<br />
fig 41<br />
Vibo Valentia<br />
% su totale imprese attive 2015 per settore. Prime<br />
Divisioni ATECO (>5 imprese)<br />
E 38<br />
D 35<br />
M 71<br />
N 79<br />
L 69<br />
I 55<br />
N 82<br />
F 41<br />
H 49<br />
C 10<br />
ITALIA<br />
Cariche estero % Partecipazioni estero %<br />
0% 2% 4% 6% 8% 10%<br />
1,0%<br />
0,7%<br />
0,9%<br />
2,1%<br />
1,2%<br />
1,3%<br />
1,0%<br />
1,1%<br />
0,4%<br />
1,0%<br />
0,4%<br />
0,4%<br />
0,3%<br />
0,4%<br />
0,2%<br />
1,7%<br />
3,0%<br />
5,9%<br />
6,7%<br />
7,7%<br />
Vibo Valentia<br />
CALABRIA<br />
Cariche estero % Partecipazioni estero %<br />
Fonte: Elaborazione dati INSIDER – IGS4<br />
Fonte: Elaborazione dati INSIDER – IGS3 e IGS4<br />
fig 41<br />
15. Il risultato è ottenuto dall’analisi degli indicatori IGS3,<br />
IGS4, IGS5 e IGS6 forniti dalla piattaforma INSIDER, che<br />
fornisce<br />
0%<br />
il numero<br />
2%<br />
di imprese<br />
4%<br />
per cariche<br />
6%<br />
e partecipazioni<br />
8% 10%<br />
di<br />
paesi stranieri distinguendo tra quelle detenute da persone<br />
fisiche E 38 (IGS3, IGS4) e persone giuridiche (IGS5, IGS6). 7,7%<br />
1,0%<br />
D 35<br />
6,7%<br />
1,7%<br />
M 71<br />
5,9%<br />
0,7%<br />
N 79<br />
3,0%<br />
33<br />
16. Il dato corrisponde alla percentuale di circa 2,6 milioni<br />
di soci di imprese coperte dalla banca dati Orbis di Bureau<br />
van Dijk al 15/05/2016. Si tratta di un sotto-campione delle<br />
imprese totali registrate in Italia che pesa in maniera meno<br />
rappresentativa società di persone e imprese individuali.<br />
Il dato conta il numero di soci e non il numero di imprese<br />
con cariche e partecipazioni, perciò non è confrontabile<br />
pienamente con il dato INSIDER.
M 73<br />
6,0%<br />
16,2%<br />
M 70<br />
5,5%<br />
11,8%<br />
I settori con la più alta incidenza di soci-persona<br />
fisica stranieri (IGS4) sulle imprese attive, e il<br />
maggior differenziale con la media regionale,<br />
sono la divisione E38 (raccolta e trattamento di<br />
rifiuti), D35 (fornitura energia elettrica) e M71<br />
(studi architettura e ingegneria). Per quanto<br />
riguarda le cariche (IGS3), oltre alla divisione<br />
G47 - commercio al dettaglio (17,5% delle<br />
attive nel settore in provincia di Vibo Valentia),<br />
troviamo le divisioni della sezione M (attività<br />
professionali/scientifiche e tecniche) ed N<br />
(attività amministrative).<br />
Figura 44 - Imprese con partecipazioni di persone<br />
fisiche straniere<br />
% su totale imprese attive 2015 per settore. Prime<br />
Divisioni ATECO<br />
G 47<br />
M 73<br />
M 70<br />
N 82<br />
S 96<br />
I 55<br />
G 46<br />
I 56<br />
fig 42<br />
0% 5% 10% 15% 20% 25% 30%<br />
6,0%<br />
5,5%<br />
11,8%<br />
10,9%<br />
7,9%<br />
6,2%<br />
6,1%<br />
5,2%<br />
5,2%<br />
4,8%<br />
4,8%<br />
4,6%<br />
6,4%<br />
17,0%<br />
16,2%<br />
25,6%<br />
10,9%<br />
N 82<br />
7,9%<br />
Il Marocco è la prima nazionalità tra le persone<br />
6,2%<br />
S 96<br />
fisiche: 35,3% 6,1% delle imprese con cariche<br />
di soggetti stranieri, la maggior parte nel<br />
5,2%<br />
commercio<br />
I 55<br />
al 5,2% dettaglio (G47). Le cariche di<br />
amministratori tedeschi e svizzeri si concentrano<br />
4,8%<br />
invece G 46 prevalentemente 4,8% nelle costruzioni, nel<br />
commercio e nella ristorazione (per gli svizzeri<br />
4,6%<br />
anche I 56 nel settore 6,4% S96 – altre attività di servizi<br />
per la persona).<br />
Figura 45 - Amministratori di nazionalità straniera<br />
con cariche<br />
% su totale imprese con cariche di persone fisiche estere.<br />
fig 43<br />
Marocco<br />
Germania<br />
Svizzera<br />
Cina<br />
Pakistan<br />
Australia<br />
Romania<br />
Argentina<br />
Stati Uniti<br />
Senegal<br />
Polonia<br />
Bangladesh<br />
Francia<br />
Canada<br />
Altre<br />
Vibo Valentia<br />
9,1%<br />
9,0%<br />
7,6%<br />
6,6%<br />
5,7%<br />
4,4%<br />
4,4%<br />
3,8%<br />
3,7%<br />
1,2%<br />
3,6%<br />
3,9%<br />
3,1%<br />
1,3%<br />
2,6%<br />
2,3%<br />
2,6%<br />
3,8%<br />
2,4%<br />
1,2%<br />
2,3%<br />
2,1%<br />
2,2%<br />
2,8%<br />
2,2%<br />
2,9%<br />
13,3%<br />
16,5%<br />
CALABRIA<br />
0% 10% 20% 30% 40%<br />
Vibo Valentia<br />
CALABRIA<br />
35,3%<br />
38,1%<br />
Vibo Valentia<br />
CALABRIA<br />
Fonte: Elaborazione dati INSIDER – IGS3<br />
fig 44<br />
Fonte: Elaborazione dati INSIDER – IGS3<br />
fig 43<br />
0% 10% 20% 30% 40%<br />
Le nazionalità più frequenti<br />
35,3%<br />
Marocco<br />
Il dato sulle nazionalità più frequenti tra 38,1% soci<br />
9,1%<br />
e Germania amministratori 9,0% di imprese della provincia<br />
sembra Svizzera riflettere, 7,6% da un lato, quella degli<br />
6,6%<br />
stranieri residenti 5,7% (Marocco, Cina, Pakistan,<br />
Cina<br />
4,4%<br />
Romania); dall’altro, quella dei paesi di storica<br />
4,4%<br />
Pakistan<br />
emigrazione 3,8% dei vibonesi (Germania, Svizzera,<br />
3,7%<br />
Australia, Argentina).<br />
1,2%<br />
Romania<br />
3,6%<br />
3,9%<br />
Argentina 3,1%<br />
1,3%<br />
Stati Uniti 2,6%<br />
2,3%<br />
2,6%<br />
Senegal<br />
3,8%<br />
34<br />
Malta<br />
Gran<br />
Dalla Germania provengono anche persone<br />
Bretagna<br />
Irlanda<br />
1<br />
giuridiche con partecipazione (indicatore IGS6)<br />
1<br />
3<br />
(due casi su 11). Il paese più rappresentato con<br />
tre aziende è la Gran Bretagna (che include<br />
però anche Guernsey, Jersey e altri paradisi<br />
Spagna<br />
2<br />
fiscali). Due le imprese partecipate anche da<br />
Lussemburgo e Spagna, seguite 2 da Malta e<br />
Irlanda.<br />
2<br />
Germania<br />
Venezuela<br />
Panama<br />
Stati Uniti 1 1<br />
Monaco<br />
Paesi Bassi 1 1<br />
Irlanda 1<br />
1<br />
Lussemburgo<br />
Altro<br />
6<br />
13<br />
Gran<br />
Bretagna
Polonia 2,4%<br />
1,2%<br />
Bangladesh 2,3%<br />
2,1%<br />
2,2%<br />
Francia<br />
2,8%<br />
Canada 2,2%<br />
2,9%<br />
13,3%<br />
Altre<br />
16,5%<br />
Figura 46 - Imprese con partecipazioni di persone<br />
giuridiche registrate all’estero<br />
Vibo Valentia CALABRIA<br />
Numero di imprese per nazionalità. Provincia di Vibo<br />
Valentia (sopra) e Calabria (sotto)<br />
fig 44<br />
Spagna<br />
Irlanda<br />
San<br />
Marino<br />
fig 45<br />
2<br />
Germania<br />
1<br />
Venezuela<br />
Panama<br />
Stati Uniti 1 1<br />
Monaco<br />
Paesi Bassi 1 1<br />
Irlanda 1<br />
1<br />
Malta 3<br />
Malta<br />
1<br />
2<br />
Lussemburgo<br />
4<br />
5<br />
Altro<br />
6<br />
6<br />
Spagna<br />
Fonte: Elaborazione dati INSIDER – IGS6<br />
7<br />
3<br />
2<br />
13<br />
Gran<br />
Bretagna<br />
Germania<br />
Gran<br />
Bretagna<br />
8<br />
Lussemburgo<br />
Svizzera<br />
12%<br />
Cariche e partecipazioni 10,3%<br />
di paesi a rischio<br />
Anche 10% i 9,4% dati di 9,1%<br />
Vibo Valentia confermano una<br />
8,8%<br />
costante, a livello italiano e non solo, nelle<br />
8%<br />
7,6%<br />
analisi sulla struttura proprietaria (EBOCS 7,0%<br />
Consortium, 2015): le nazionalità di persone<br />
6%<br />
fisiche amministratori e soci spesso riflettono<br />
dinamiche di immigrazione 4,2%<br />
3,8% ed emigrazione; 4,1%<br />
4%<br />
3,2%<br />
quelle delle persone giuridiche gli investimenti<br />
dall’estero (es. multinazionale<br />
2%<br />
1,4% con sede in altro<br />
paese), e più frequentemente ragioni fiscali (es.<br />
0,0%<br />
holding 0% company registrata in paesi a fiscalità<br />
vantaggiosa) o di scarsa trasparenza (es. volontà<br />
di occultare il titolare effettivo dietro società<br />
registrate in paesi off-shore).<br />
17. Stati o territori a regime fiscale privilegiato come da<br />
PARADISO FISCALE_% CARICHE ESTERO<br />
elenco del Decreto del Ministero Economia e Finanze<br />
21/11/2001 PARADISO (modificato FISCALE_% al 30/03/2015). PARTEC ESTEROPer l’elenco<br />
completo dei paesi si veda Appendice Metodologica.<br />
In provincia di Vibo Valentia il numero di imprese<br />
attive con cariche e partecipazioni di soggetti<br />
(persone fisiche o giuridiche) provenienti da<br />
territori dell’elenco ministeriale black-list 17 è<br />
ridotto (e in linea con il dato regionale).<br />
Tuttavia la ‘rischiosità’ di un paese non dipende<br />
solo dall’essere incluso nell’elenco ministeriale<br />
dei paradisi fiscali, ma può essere misurata<br />
con alcuni indicatori di trasparenza societaria,<br />
finanziaria o di adeguatezza agli standard<br />
internazionali antiriciclaggio. Uno degli indici<br />
più utilizzati in questo senso è il FSS – Financial<br />
Secrecy Score. 18<br />
Il grafico di seguito mostra il valore di rischio<br />
di ciascuna provincia calabrese calcolato in<br />
base alla prevalenza di soci stranieri pesati<br />
rispetto al corrispondente score FSS del paese<br />
di provenienza. 19 Il valore della provincia di Vibo<br />
Valentia è il più basso nella regione e denota<br />
un peso inferiore di azionisti provenienti da<br />
paesi a maggiore rischio riciclaggio e minore<br />
trasparenza societaria/finanziaria.<br />
Figura 47 - Partecipazioni di persone fisiche e<br />
persone giuridiche di paesi a rischio<br />
70<br />
60<br />
50<br />
40<br />
30<br />
20<br />
10<br />
0<br />
60,9<br />
Crotone<br />
Fonte: Elaborazione dati INSIDER – IGS4 e IGS6 e dati FSS - Tax<br />
Justice Network<br />
48,3<br />
18. L’indice FSS – Financial Secrecy Score è elaborato<br />
dal Tax Justice Network ed è ampiamente utilizzato in<br />
letteratura come misura di trasparenza e rischio riciclaggio<br />
nel confronto tra paesi diversi. Si tratta di un indicatore<br />
composito che combina alcune misure di trasparenza<br />
societaria con altre di adeguatezza agli standard<br />
antiriciclaggio del FATF – Financial Action Task Force (Tax<br />
Justice Network, 2015; Gara & De Franceschis, 2015). L’FSS<br />
al momento copre 102 paesi a livello internazionale. Per<br />
maggiori dettagli, compreso l’elenco dei paesi per valore<br />
di rischio, si veda l’Appendice Metodologica.<br />
19. Per maggiori informazioni sul calcolo si veda<br />
l’Appendice Metodologica.<br />
55,2 53,6<br />
Vibo Catanzaro Cosenza<br />
Valentia Reggio<br />
49,4<br />
53,9<br />
Calabria CALABRIA<br />
fig 46<br />
35<br />
35%<br />
31,6%
fig 46<br />
PARADISO FISCALE_% PARTEC ESTERO<br />
20%<br />
15%<br />
10%<br />
5%<br />
0%<br />
7,7%<br />
20,0% 20,0%<br />
0,0%<br />
17,2%<br />
35% 31,6%<br />
Il 30% grafico di seguito mostra invece il valore di<br />
25%<br />
rischio per settore economico, 20,0% 20,0%<br />
20%<br />
sempre calcolato 17,2%<br />
in 15% base alla prevalenza di soci (sia persone<br />
10%<br />
7,7%<br />
fisiche che giuridiche) stranieri pesati per il<br />
5%<br />
0,0%<br />
corrispettivo 0% valore del FSS – Financial Secrecy<br />
Score.<br />
Figura 48 - Settori economici con più partecipazioni<br />
di soggetti di paesi a rischio (FSS)<br />
Partecipazioni di persone fisiche e giuridiche. Prime<br />
divisioni per valore. Indice Max = 100<br />
F 43<br />
N 79<br />
F 41<br />
I 55<br />
N 82<br />
M 71<br />
D 35<br />
A 02<br />
A 01<br />
C 10<br />
E 38<br />
fig 47<br />
0 20 40 60 80 100<br />
fig 48<br />
fig 49<br />
42,1<br />
42,1<br />
42,1<br />
56,7<br />
75,7<br />
73,0<br />
73,0<br />
83,1<br />
89,3<br />
100,0<br />
100,0<br />
Fonte: Elaborazione dati INSIDER – IGS4 e IGS6 e dati FSS Tax<br />
Justice Network<br />
1,6<br />
1,49<br />
Si 1,4distinguono le costruzioni (con F41 e F43),<br />
1,24 1,25<br />
1,19 1,20<br />
alcune 1,2 divisioni 1,11 della sezione M (studi di<br />
architettura 1,0 e ingegneria) e N (servizi di supporto<br />
alle 0,8 imprese, agenzie di viaggio, tour operator).<br />
Ai 0,6 primi posti anche la divisione I55 (alberghi,<br />
strutture 0,4 vacanze, villaggi turistici).<br />
0,2<br />
0,0<br />
46%<br />
44%<br />
42%<br />
40%<br />
38%<br />
36%<br />
34%<br />
Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />
43,8%<br />
N. soci / N. aziende Distanza media BO<br />
41,1%<br />
39,0%<br />
36,9%<br />
39,9%<br />
41,5%<br />
36<br />
3.2.3 Complessità della struttura<br />
proprietaria<br />
La provincia fig 47 mostra una prevalenza di ditte<br />
individuali (74% nel 2015, molto superiore alla<br />
media 0 nazionale) 20 40con un 60 peso 80 limitato 100 delle<br />
società di capitale (16,7% vs 27% in Italia)<br />
F 43<br />
100,0<br />
(Camera di Commercio di Vibo Valentia, 2016).<br />
N 79<br />
La natura diretta del controllo si riflette anche<br />
nel F 41 rapporto medio tra numero di azionisti 89,3 e<br />
numero di imprese (1,24, in linea con la media<br />
I 55<br />
83,1<br />
regionale e sotto quella italiana di 1,49). La<br />
distanza N 82 media tra impresa partecipata<br />
75,7<br />
e il suo<br />
titolare effettivo (BO - beneficial owner) è di 1,11,<br />
dato M 71 inferiore sia alla media calabrese 73,0 che a<br />
quella italiana, e tra i più bassi in Italia.<br />
D 35<br />
Così A 02 come in altre province 56,7 calabresi, il livello<br />
di complessità della struttura proprietaria non<br />
appare<br />
A 01<br />
come un fattore<br />
42,1<br />
di rischio infiltrazione<br />
rilevante dell’economia provinciale. 20<br />
C 10<br />
Figura E 38 49 - Livello di complessità 42,1 della struttura<br />
proprietaria delle imprese<br />
Rapporto tra n° soci e n° imprese e distanza media tra BO<br />
(titolare effettivo) e impresa partecipata<br />
1,6<br />
1,4<br />
1,2<br />
1,0<br />
0,8<br />
0,6<br />
0,4<br />
0,2<br />
0,0<br />
fig 48<br />
fig 49<br />
42,1<br />
73,0<br />
1,49<br />
100,0<br />
1,24 1,25<br />
1,19 1,20<br />
1,11<br />
Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />
N. soci / N. aziende Distanza media BO<br />
Fonte: Elaborazione dati BVD – Bureau van Dijk<br />
46%<br />
43,8%<br />
44%<br />
41,1%<br />
41,5%<br />
42%<br />
20. Precedenti studi tuttavia sottolineano 39,9% come,<br />
40%<br />
39,0%<br />
soprattutto nelle aziende della ‘Ndrangheta, l’infiltrazione<br />
38%<br />
36,9%<br />
mafiosa prediliga generalmente un controllo diretto<br />
e<br />
36%<br />
familistico, coinvolgendo parenti stretti in qualità di<br />
prestanome 34% ed minimizzando l’uso di professionisti<br />
esterni 32% e complesse strutture di controllo (Riccardi, Soriani,<br />
& Giampietri, 2016; Transcrime, 2013b)
0,6<br />
0,4<br />
0,2<br />
0,0<br />
Vibo Valentia CALABRIA ITALIA<br />
3.3 INDICATORI DI RISCHIO<br />
ECONOMICO-FINANZIARI<br />
N. soci / N. aziende Distanza media BO<br />
Figura 50 - Imprese ad alto attivo circolante<br />
% del totale imprese attive per cui è disponibile il dato IEF2.<br />
fig 49<br />
Al netto delle manipolazioni contabili che spesso<br />
caratterizzano la gestione delle imprese mafiose<br />
(Di Bono et al., 2015a), anche l’analisi di bilancio<br />
può rilevare dei possibili elementi di anomalia,<br />
sintomatici di una possibile infiltrazione della<br />
criminalità organizzata o di un uso delle aziende<br />
a fini di riciclaggio (Transcrime, 2013; Garofalo,<br />
2016 per una rassegna).<br />
46%<br />
44%<br />
42%<br />
40%<br />
38%<br />
36%<br />
34%<br />
32%<br />
43,8%<br />
41,1%<br />
39,0%<br />
36,9%<br />
39,9%<br />
41,5%<br />
3.3.1 Imprese ad alto attivo circolante<br />
Le imprese infiltrate dalla criminalità organizzata<br />
possono mostrare, rispetto alla media di<br />
settore, più alti livelli di attivo circolante (i.e.<br />
cassa, disponibilità liquide, inventario, crediti<br />
commerciali e altri crediti correnti) per vari motivi:<br />
• perché utilizzate come ‘cartiere’ per riciclare<br />
denaro, e quindi caratterizzate da minori<br />
investimenti e immobilizzazioni (Transcrime,<br />
2013b; Arlacchi, 2007; Catanzaro, 1988);<br />
• perché utilizzate come cassa disponibile a<br />
finanziare eventuali attività illecite (Di Bono,<br />
Cincimino, Riccardi, & Berlusconi, 2015b;<br />
Transcrime, 2013b; Schneider, 2004);<br />
• perché in caso di indagine patrimoniale<br />
sarebbe più semplice liquidare il complesso<br />
aziendale e minimizzare gli effetti della<br />
confisca (Riccardi, 2014a).<br />
Le imprese con alto attivo corrente – definite qui<br />
come quelle con circolante superiore al 54,16%<br />
dell’attivo totale 21 – rappresentano circa il 40%<br />
delle imprese (per cui è disponibile l’informazione)<br />
attive nella provincia di Vibo, in linea con il dato<br />
regionale. In media, l’attivo circolante delle<br />
imprese vibonesi rappresenta il 51,1% del totale<br />
attivo contro il 52,3% medio in Calabria. 22<br />
21. Per misurare il livello di liquidità delle imprese della<br />
provincia di Vibo Valentia si utilizza l’indicatore IEF2<br />
del progetto INSIDER che fornisce il numero di imprese<br />
per peso dell’attivo circolante sul totale dell’attivo,<br />
suddividendole in cinque classi: I^ fascia fino a 21,38%<br />
del totale attivo; II^ fascia tra 21,38% e 34,95%; III^ fascia<br />
tra 34,95% e 54,16% del totale attivo, IV^ fascia da 54,16%<br />
a 80,99% del totale attivo, V^ fascia superiore all’80,99%<br />
del totale attivo. Si definiscono qui imprese ad alto attivo<br />
circolante quelle appartenenti alle ultime due classi.<br />
37<br />
Fonte: Elaborazione dati INSIDER – IEF2<br />
Figura 51 - Settori economici con imprese ad alto<br />
attivo circolante<br />
% del totale imprese attive per cui è disponibile il dato IEF2.<br />
fig 50<br />
F 42<br />
F 41<br />
M 70<br />
G 46<br />
Q 88<br />
G 45<br />
G 47<br />
F 43<br />
M 74<br />
J 63<br />
L 68<br />
0% 20% 40% 60% 80%<br />
fig 51<br />
50,0%<br />
49,4%<br />
46,2%<br />
45,5%<br />
44,4%<br />
40,7%<br />
Fonte: Elaborazione dati INSIDER – IEF2<br />
F 42<br />
L 68<br />
14,6%<br />
63,2%<br />
58,8%<br />
57,9%<br />
57,1%<br />
69,2%<br />
0% 10% 20% 30%<br />
26,7%<br />
22. M 70Calcolato come media dei valori 14,4% centrali delle cinque<br />
classi individuate dal sistema INSIDER ponderata per il<br />
R 93<br />
11,9%<br />
numero di imprese presenti in ciascuna classe.<br />
Q 88<br />
M 74<br />
A 01<br />
6,0%<br />
4,6%<br />
4,3%<br />
P 85<br />
4,1%
F 43<br />
M 74<br />
46,2%<br />
45,5%<br />
0% 10% 20% 30%<br />
F 42<br />
26,7%<br />
L 68<br />
14,6%<br />
J 63<br />
44,4%<br />
Figura L 68 52 - Settori ad alto attivo 40,7% circolante.<br />
Maggiori differenze rispetto a media regionale<br />
% su totale imprese per divisione. Differenza % con livello<br />
fig 51<br />
regionale<br />
0% 10% 20% 30%<br />
F 42<br />
26,7%<br />
L 68<br />
M 70<br />
R 93<br />
14,6%<br />
14,4%<br />
11,9%<br />
Q 88<br />
M 74<br />
A 01<br />
P 85<br />
G 46<br />
F 41<br />
I 56<br />
G 47<br />
J 63<br />
G 45<br />
6,0%<br />
4,6%<br />
4,3%<br />
4,1%<br />
3,9%<br />
3,1%<br />
2,6%<br />
2,1%<br />
1,4%<br />
0,8%<br />
fig 52<br />
Fonte: Elaborazione dati INSIDER – IEF2<br />
Il settore delle costruzioni (con le divisioni<br />
0% 20% 40% 60% 80%<br />
ATECO F41 e F42) appare tra i più ‘liquidi’,<br />
61,5%<br />
seguito J 63 da M70 (attività di direzione 38,3% aziendale),<br />
e dal commercio. F42 (ingegneria civile) e M70<br />
J 62<br />
50,0%<br />
(attività di direzione aziendale 29,1% e consulenza<br />
gestionale) sono anche quelli 44,4% con il più alto<br />
Q 86<br />
33,9%<br />
differenziale rispetto alla media regionale,<br />
43,8%<br />
insieme L 68 al settore immobiliare (L68).<br />
48,8%<br />
M 69<br />
37,5%<br />
3.3.2 Imprese ad alta profittabilità<br />
32,3%<br />
37,5%<br />
N 77<br />
Le imprese infiltrate possono 42,9% godere di una<br />
migliore profittabilità grazie 35,7% all’uso di metodi<br />
A 01<br />
18,8%<br />
criminali – compressione salariale, intimidazione<br />
della 31,5%<br />
F 41 concorrenza, corruzione, uso di materiali a<br />
29,7%<br />
basso costo (Arlacchi, 1983; Catanzaro, 1986;<br />
31,4%<br />
Fantò, F 43 1999; Transcrime, 23,0% 2013b). Non sempre<br />
questo vantaggio è riflesso in migliori margini a<br />
30,8%<br />
F 42<br />
bilancio, anche a causa 24,5% di frodi e manipolazioni<br />
contabili (Di Bono et 28,6% al., 2015b; Riccardi &<br />
M 70<br />
28,3%<br />
Berlusconi, 2016). Tuttavia è utile individuare<br />
i settori 23,1%<br />
N 81 più profittevoli che possono attrarre<br />
19,2%<br />
possibili investimenti criminali.<br />
22,3%<br />
TOTALE<br />
21,8%<br />
Vibo Valentia CALABRIA<br />
38<br />
M 70<br />
14,4%<br />
R 93<br />
11,9%<br />
Il numero di imprese in provincia di Vibo Valentia ad<br />
Q 88<br />
6,0%<br />
alta profittabilità 23 rappresenta il 22,3% del totale<br />
M 74<br />
4,6%<br />
delle attive (contro il 21,8% in Calabria). I settori<br />
con A 01 il peso più 4,3% alto di imprese a margini elevati<br />
sono P 85 J63 e J62 4,1% (attività dei servizi di informazione<br />
e attività informatiche), e Q86 (assistenza<br />
G 46 3,9%<br />
sanitaria), con un valore significativamente più<br />
F 41 3,1%<br />
alto rispetto alla media regionale.<br />
I 56 2,6%<br />
Da G 47segnalare 2,1% anche tutte le divisioni dell’edilizia<br />
(F41, 42 e 43) con un valore sopra la media della<br />
J 63 1,4%<br />
provincia e della regione nello stesso settore.<br />
G 45 0,8%<br />
Figura 53 - Peso delle imprese ad alta profittabilità<br />
fig 52<br />
% su totale imprese attive in ogni divisione ATECO (>5<br />
imprese) per cui è disponibile dato IEF6<br />
0% 20% 40% 60% 80%<br />
J 63<br />
61,5%<br />
38,3%<br />
J 62<br />
29,1%<br />
50,0%<br />
Q 86<br />
L 68<br />
M 69<br />
N 77<br />
44,4%<br />
33,9%<br />
43,8%<br />
48,8%<br />
37,5%<br />
32,3%<br />
37,5%<br />
42,9%<br />
A 01<br />
F 41<br />
18,8%<br />
35,7%<br />
31,5%<br />
29,7%<br />
F 43<br />
F 42<br />
M 70<br />
N 81<br />
TOTALE<br />
31,4%<br />
23,0%<br />
30,8%<br />
24,5%<br />
28,6%<br />
28,3%<br />
23,1%<br />
19,2%<br />
22,3%<br />
21,8%<br />
Vibo Valentia CALABRIA<br />
Fonte: Elaborazione dati INSIDER – IEF6<br />
fig 53<br />
23. Per valutare la profittabilità delle imprese nella provincia<br />
si utilizza l’indice Liquidazione INSIDER IEF6 che fornisce il numero di<br />
imprese suddivise coatta in cinque classi in base Scioglimento ad un indice per di<br />
amministrativa<br />
atto dell'autorità<br />
profittabilità lorda (calcolato come rapporto tra risultato<br />
operativo e valore della<br />
1,6%<br />
produzione). 29,1% Le cinque classi sono<br />
le seguenti: I^ fascia (=34,9%, =46%, =56,4%, =74,06%). Qui sono definite 2,3% come Altro ad ‘alta<br />
profittabilità’ le imprese appartenenti alla V^ fascia.<br />
67,1%
28,3%<br />
N 81<br />
TOTALE<br />
23,1%<br />
19,2%<br />
22,3%<br />
21,8%<br />
3.4 ALTRI INDICATORI DI RISCHIO<br />
3.4.1 Imprese con precedenti eventi forzati<br />
Vibo Valentia CALABRIA<br />
Figura 54 - Imprese con precedenti eventi forzati<br />
% tipo di evento su totale imprese con eventi forzati.<br />
fig 53<br />
Provincia Vibo Valentia (sopra) e Calabria (sotto).<br />
La carriera degli imprenditori ‘mafiosi’ è spesso<br />
costellata di reati fallimentari ed altri eventi<br />
pregiudizievoli (Transcrime, 2013b). La presenza<br />
di imprese con precedenti eventi negativi – ad<br />
esempio liquidazioni o scioglimenti per atto<br />
dell’autorità giudiziaria o amministrativa - può<br />
costituire un importante elemento di anomalia<br />
e rischio infiltrazione (Caneppele et al., 2009).<br />
Liquidazione<br />
coatta<br />
amministrativa<br />
1,6%<br />
67,1%<br />
29,1%<br />
Scioglimento per<br />
atto dell'autorità<br />
2,3%<br />
Altro<br />
Secondo i dati di INSIDER, in provincia di Vibo<br />
Valentia sono 258 le imprese per cui è presente<br />
una procedura cosiddetta ‘forzata’, escludendo i<br />
sequestri di quote e i sequestri giudiziari: 24 il 2,2%<br />
delle attive, un tasso inferiore a quello regionale<br />
(3,1%, pari a 4913 unità). A Vibo Valentia la<br />
maggior parte dei casi (67,1%) si riferisce a<br />
decreto di chiusura a seguito di fallimento,<br />
seguito da scioglimento per atto dell’autorità<br />
(29,1%) e, in misura residuale, amministrazione<br />
giudiziaria, liquidazione coatta amministrativa e<br />
liquidazione giudiziaria.<br />
Liquidazione<br />
coatta<br />
amministrativa<br />
Decreto chiusura<br />
fallimento<br />
Altro<br />
1,3%<br />
3,9%<br />
Scioglimento per atto<br />
dell'autorità<br />
31,1%<br />
10,5%<br />
Il numero di fallimenti è superiore rispetto alla<br />
media calabrese (67,1% contro 53,1%), e così<br />
quello degli scioglimenti (36,7% contro 31,1%).<br />
Inferiori invece le altre tipologie di evento<br />
forzato con l’amministrazione giudiziaria che in<br />
Calabria registra il 10,5% del totale eventi forzati.<br />
53,1%<br />
Decreto<br />
chiusura fallimento<br />
Fonte: Elaborazione dati INSIDER – IEP2<br />
Amministrazione<br />
giudiziaria<br />
fig 54<br />
0% 5% 10% 15% 20% 25% 30%<br />
24. L’analisi utilizza l’indicatore INSIDER IEP2 che fornisce<br />
il numero di imprese per cui è presente una procedura<br />
tra quelle definite ‘forzate’. INSIDER copre in questa<br />
categoria: Amministrazione giudiziaria, Amministrazione<br />
straordinaria, Apertura procedure di cancellazione,<br />
Decreto chiusura fallimento, Liquidazione coatta<br />
amministrativa, Liquidazione giudiziaria, Scioglimento per<br />
atto dell’autorità, Stato di insolvenza.<br />
39<br />
C 14<br />
L 68<br />
F 41<br />
H 49<br />
I 55<br />
G 46<br />
C 10<br />
F 43<br />
G 45<br />
G 47<br />
I 56<br />
A 01<br />
6,5%<br />
7,3%<br />
4,0%<br />
5,7%<br />
5,7%<br />
4,2%<br />
4,8%<br />
3,5%<br />
3,4%<br />
2,8%<br />
4,6%<br />
2,2%<br />
4,3%<br />
1,9%<br />
1,9%<br />
1,5%<br />
1,8%<br />
1,2%<br />
1,6%<br />
1,0%<br />
1,3%<br />
0,4%<br />
1,5%<br />
24,0%
Liquidazione<br />
coatta<br />
amministrativa<br />
Altro<br />
1,3%<br />
3,9%<br />
In provincia di Vibo Valentia i settori con<br />
il peso più elevato di imprese con eventi<br />
10,5%<br />
pregiudizievoli sono C14 (confezione di articoli<br />
di abbigliamento, confezione di articoli in pelle<br />
e pelliccia), L68 53,1% (attività immobiliari) e F41<br />
(costruzione di edifici).<br />
Decreto<br />
chiusura fallimento<br />
Spiccano proprio per il valore e la differenza<br />
con la media regionale le imprese appartenenti<br />
al settore C14 - confezione di articoli di<br />
abbigliamento, confezione di articoli in pelle e<br />
pelliccia (24% contro 6,5%).<br />
Scioglimento per atto<br />
dell'autorità<br />
31,1%<br />
Amministrazione<br />
giudiziaria<br />
Figura 55 - Imprese con precedenti eventi forzati<br />
% su totale attive per divisione ATECO. Prime divisioni<br />
ATECO per numero<br />
fig 54<br />
0% 5% 10% 15% 20% 25% 30%<br />
C 14<br />
L 68<br />
F 41<br />
H 49<br />
I 55<br />
G 46<br />
C 10<br />
F 43<br />
G 45<br />
G 47<br />
I 56<br />
A 01<br />
6,5%<br />
7,3%<br />
4,0%<br />
5,7%<br />
5,7%<br />
4,2%<br />
4,8%<br />
3,5%<br />
3,4%<br />
2,8%<br />
4,6%<br />
2,2%<br />
4,3%<br />
1,9%<br />
1,9%<br />
1,5%<br />
1,8%<br />
1,2%<br />
1,6%<br />
1,0%<br />
1,3%<br />
0,4%<br />
1,5%<br />
24,0%<br />
Vibo Valentia<br />
CALABRIA<br />
Fonte: Elaborazione dati INSIDER – IEP2<br />
40
41
Conclusioni<br />
Questo rapporto, prodotto finale del progetto<br />
MONITOR, ha analizzato le vulnerabilità nel<br />
tessuto sociale, economico ed imprenditoriale<br />
della provincia di Vibo Valentia che possono favorire<br />
l’infiltrazione della criminalità organizzata<br />
nell’economia legale.<br />
Tramite il monitoraggio sperimentale di alcuni<br />
indicatori precedentemente sviluppati da<br />
Transcrime – centro di ricerca transnazionale<br />
dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, dal<br />
suo spin-off Crime&tech e dal progetto INSIDER,<br />
ideato e promosso dalle Camere di Commercio di<br />
Crotone e Vibo Valentia, il rapporto ha individuato<br />
una serie di fattori di rischio:<br />
• di contesto (tra cui alta intensità di contante,<br />
elevata economia irregolare e crescenti<br />
difficoltà di accesso al credito);<br />
• a livello di governance e assetto<br />
proprietario (tra cui un peso anomalo di<br />
intestatari di classi d’età a rischio, di genere<br />
femminile e provenienti da paesi a rischio,<br />
soprattutto in alcuni settori);<br />
• di tipo economico-finanziario, tra cui<br />
livelli anomali di alto attivo circolante e<br />
profittabilità;<br />
L’analisi combinata di questi indicatori di rischio<br />
e delle evidenze di infiltrazione criminale<br />
(statistiche su aziende sequestrate e confiscate,<br />
evidenze DIA e DNA, informazioni da operazioni<br />
giudiziarie) ha permesso di individuare alcuni<br />
tra i settori dell’economia provinciale più a<br />
rischio infiltrazione.<br />
La provincia di Vibo Valentia appare esposta in<br />
maniera elevata alle infiltrazioni della criminalità<br />
organizzata nell’economia legale per vari motivi:<br />
• per la presenza di cosche con una forte<br />
capacità di inserimento nel tessuto<br />
economico, politico ed amministrativo;<br />
• per alcune vulnerabilità di contesto (gli alti<br />
livelli di intensità di contante, di evasione<br />
fiscale, di irregolarità lavorativa) aggravate<br />
dalla crisi economico-finanziaria;<br />
• per il livello ridotto, di molto inferiore al<br />
dato nazionale, degli impieghi bancari<br />
messi a disposizione delle famiglie e delle<br />
imprese;<br />
• per le opportunità di sfruttamento offerte<br />
da settori di tradizionale infiltrazione<br />
(cave, costruzioni, appalti pubblici), dal<br />
turismo (es. ristorazione, alberghi, villaggi<br />
turistici, trasporti marittimi) e di nuovi<br />
settori emergenti nell’ambito dei servizi,<br />
informazione e comunicazione.<br />
I possibili beneficiari<br />
Il monitoraggio offerto dal progetto può essere<br />
di beneficio ad un’ampia platea di soggetti<br />
pubblici e privati tra i quali:<br />
• il sistema camerale, a livello locale e<br />
nazionale;<br />
• il governo del territorio e la pubblica<br />
amministrazione locale;<br />
• le forze dell’ordine e le autorità di pubblica<br />
sicurezza;<br />
• l’autorità giudiziaria;<br />
• le imprese e gli investitori a livello locale,<br />
nazionale ed internazionale;<br />
• le banche e altri intermediari finanziari.<br />
42
La mappatura dei rischi effettuata da<br />
MONITOR può essere utilizzata per migliorare<br />
l’individuazione delle aree (settori economici,<br />
imprese, imprenditori) dove, da un lato,<br />
concentrare approfondimenti investigativi e,<br />
dall’altro, pianificare interventi a livello politico<br />
e amministrativo.<br />
Può inoltre rafforzare gli strumenti a<br />
disposizione di soggetti pubblici (es. stazioni<br />
appaltanti) e privati (es. banche e altri soggetti<br />
obbligati antiriciclaggio) per la identificazione<br />
e prevenzione dei rischi di infiltrazione,<br />
corruzione e riciclaggio.<br />
Le future direzioni di ricerca<br />
L’analisi sperimentale del progetto sulle province<br />
di Crotone e Vibo Valentia può servire da pilota<br />
per un monitoraggio più sistematico degli altri<br />
sistemi camerali delle province italiane.<br />
A questo fine sarebbe utile estendere a tutta<br />
Italia gli indicatori di rischio del progetto<br />
INSIDER, ora limitati alle province calabresi,<br />
valorizzando appieno il contributo delle<br />
informazioni desumibili in particolare dal<br />
Registro delle Imprese gestito ed aggiornato<br />
con continuità dal sistema camerale italiano.<br />
L’elaborazione di misure a livello nazionale<br />
faciliterebbe il confronto territoriale e settoriale<br />
e l’individuazione delle reali situazioni di<br />
anomalia.<br />
Gli indicatori potrebbero essere sviluppati<br />
ulteriormente sulla base dei risultati della<br />
letteratura più recente in ambito internazionale;<br />
e arricchiti con ulteriori informazioni di altre<br />
banche dati (es. statistiche giudiziarie, fonti<br />
aperte, altri business data provider, indicatori<br />
compositi di rischio riciclaggio o infiltrazione),<br />
così da allargare la batteria delle red-flags a<br />
disposizione di ricercatori e autorità investigative<br />
in questo ambito.<br />
43
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46
47
Appendice<br />
L’Appendice Metodologica è disponibile nella sua<br />
interezza sul sito: http://www.crimetech.it/media/<br />
Monitor_AppendiceMetodologicaVV.pdf. e sul<br />
sito della Camera di Commercio di Vibo Valentia<br />
http://www.vv.camcom.it/1/studi-e-ricerche.<br />
Contiene informazioni dettagliate su dati, fonti e<br />
metodologia di analisi utilizzate nel rapporto.<br />
Di seguito è invece riportata, per comodità del<br />
lettore, la classificazione dei settori di attività<br />
economica ATECO 2007 adottata nelle analisi e<br />
nei grafici illustrati nei precedenti paragrafi.<br />
La prima tabella di seguito riporta l’elenco<br />
delle Sezioni ATECO (1-digit) e la seconda delle<br />
Divisioni (2-digit). Per ulteriori informazioni sulla<br />
classificazione ATECO si prega di consultare<br />
il sito dell’ISTAT al link: http://www.istat.it/<br />
it/strumenti/definizioni-e-classificazioni/<br />
ateco-2007<br />
TAVOLA SEZIONI ATECO 2007<br />
CODICE ATECO 2007<br />
- SEZIONE<br />
A<br />
B<br />
C<br />
D<br />
E<br />
F<br />
G<br />
H<br />
I<br />
J<br />
K<br />
L<br />
M<br />
N<br />
O<br />
P<br />
Q<br />
R<br />
S<br />
T<br />
U<br />
X<br />
DESCRIZIONE SEZIONE<br />
Agricoltura, silvicoltura e pesca<br />
Attività estrattiva<br />
Attività manifatturiere<br />
Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata<br />
Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di trattamento dei rifiuti e risanamento<br />
Costruzioni<br />
Commercio all’ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli<br />
Trasporto e magazzinaggio<br />
Servizi di alloggio e di ristorazione<br />
Servizi di informazione e comunicazione<br />
Attività finanziarie e assicurative<br />
Attività immobiliari<br />
Attività professionali, scientifiche e tecniche<br />
Attività amministrative e di servizi di supporto<br />
Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale obbligatoria<br />
Istruzione<br />
Sanità e assistenza sociale<br />
Attività artistiche, di intrattenimento e divertimento<br />
Altre attività di servizi<br />
Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro per personale domestico;<br />
produzione di beni e servizi indifferenziati per uso proprio da parte di<br />
famiglie e convivenze<br />
Attività Di Organizzazioni E Organismi Extraterritoriali<br />
Imprese non classificate<br />
48
TAVOLA DIVISIONI ATECO 2007<br />
CODICE ATECO<br />
2007 - DIVISIO-<br />
NE<br />
A 01<br />
A 02<br />
A 03<br />
B 05<br />
B 06<br />
B 07<br />
B 08<br />
B 09<br />
C 10<br />
C 11<br />
C 12<br />
C 13<br />
C 14<br />
C 15<br />
C 16<br />
C 17<br />
C 18<br />
C 19<br />
C 20<br />
C 21<br />
C 22<br />
C 23<br />
C 24<br />
C 25<br />
C 26<br />
C 27<br />
C 28<br />
C 29<br />
C 30<br />
C 31<br />
C 32<br />
C 33<br />
D 35<br />
E 36<br />
E 37<br />
E 38<br />
E 39<br />
F 41<br />
F 42<br />
DESCRIZIONE DIVISIONE<br />
Produzioni vegetali e animali, caccia e servizi connessi<br />
Silvicoltura e utilizzo di aree forestali<br />
Pesca e acquicoltura<br />
Estrazione di carbone e lignite<br />
Estrazione di petrolio greggio e di gas naturale<br />
Estrazione di minerali metalliferi<br />
Altre attività estrattive<br />
Attività dei servizi di supporto all’’estrazione<br />
Industrie alimentari<br />
Produzione di bevande<br />
Industria del tabacco<br />
Industrie tessili<br />
Confezione di articoli di abbigliamento<br />
Confezione di articoli in pelle e simili<br />
Industria del legno e dei prodotti in legno e sughero, esclusi i mobili; fabbricazione<br />
di articoli in paglia e materiali da intreccio<br />
Fabbricazione di carta e di prodotti di carta<br />
Stampa e riproduzione su supporti registrati<br />
Fabbricazione di coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio<br />
Fabbricazione di prodotti chimici<br />
Fabbricazione di prodotti farmaceutici di base e di preparati farmaceutici<br />
Fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche<br />
Fabbricazione di altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi<br />
Attività metallurgiche<br />
Fabbricazione di prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature<br />
Fabbricazione di computer e prodotti di elettronica e ottica<br />
Fabbricazione di apparecchiature elettriche<br />
Fabbricazione di macchinari e apparecchiature n.c.a.<br />
Fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi<br />
Fabbricazione di altri mezzi di trasporto<br />
Fabbricazione di mobili<br />
Altre industrie manifatturiere<br />
Riparazione e installazione di macchine e apparecchiature<br />
Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata<br />
Raccolta, trattamento e fornitura di acqua<br />
Gestione delle reti fognarie<br />
Attività di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti; recupero dei materiali<br />
Attività di risanamento e altri servizi di gestione dei rifiuti<br />
Costruzione di edifici<br />
Ingegneria civile<br />
49
F 43<br />
G 45<br />
G 46<br />
G 47<br />
H 49<br />
H 50<br />
H 51<br />
H 52<br />
H 53<br />
I 55<br />
I 56<br />
J 58<br />
J 59<br />
J 60<br />
J 61<br />
J 62<br />
J 63<br />
K 64<br />
K 65<br />
K 66<br />
L 68<br />
M 69<br />
M 70<br />
M 71<br />
M 72<br />
M 73<br />
M 74<br />
M 75<br />
N 77<br />
N 78<br />
N 79<br />
N 80<br />
N 81<br />
N 82<br />
O 84<br />
P 85<br />
Q 86<br />
Q 87<br />
Q 88<br />
R 90<br />
R 91<br />
Lavori di costruzione specializzati<br />
Commercio all’ingrosso e al dettaglio e riparazione di autoveicoli e motocicli<br />
Commercio all’ingrosso, escluso quello di autoveicoli e di motocicli<br />
Commercio al dettaglio, escluso quello di autoveicoli e di motocicli<br />
Trasporto terrestre e trasporto mediante condotte<br />
Trasporti marittimi e per vie d’acqua<br />
Trasporto aereo<br />
Magazzinaggio e attività di supporto ai trasporti<br />
Servizi postali e attività di corriere<br />
Servizi di alloggio<br />
Attività di servizi di ristorazione<br />
Attività editoriali<br />
Attività di produzione cinematografica, di video e di programmi televisivi, di registrazioni<br />
musicali e sonore<br />
Attività di programmazione e trasmissione<br />
Telecomunicazioni<br />
Programmazione, consulenza informatica e attività connesse<br />
Attività dei servizi d’informazione<br />
Prestazione di servizi finanziari (ad esclusione di assicurazioni e fondi pensione)<br />
Assicurazioni, riassicurazioni e fondi pensione, escluse le assicurazioni sociali<br />
obbligatorie<br />
Attività ausiliarie dei servizi finanziari e delle attività assicurative<br />
Attività immobiliari<br />
Attività legali e contabilità<br />
Attività di sedi centrali; consulenza gestionale<br />
Attività degli studi di architettura e d’ingegneria; collaudi e analisi tecniche<br />
Ricerca scientifica e sviluppo<br />
Pubblicità e ricerche di mercato<br />
Altre attività professionali, scientifiche e tecniche<br />
Servizi veterinari<br />
Attività di noleggio e leasing<br />
Attività di ricerca, selezione, fornitura di personale<br />
Attività dei servizi delle agenzie di viaggio, dei tour operator e servizi di prenotazione<br />
e attività correlate<br />
Servizi di investigazione e vigilanza<br />
Attività di servizi per edifici e per paesaggio<br />
Attività amministrative e di supporto per le funzioni d’ufficio e altri servizi di<br />
supporto alle imprese<br />
Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale obbligatoria<br />
Istruzione<br />
Attività dei servizi sanitari<br />
Servizi di assistenza residenziale<br />
Assistenza sociale non residenziale<br />
Attività creative, artistiche e d’intrattenimento<br />
Attività di biblioteche, archivi, musei e altre attività culturali<br />
50
R 92<br />
R 93<br />
S 94<br />
S 95<br />
S 96<br />
T 97<br />
T 98<br />
U 99<br />
Attività riguardanti scommesse e case da gioco<br />
Attività sportive, di intrattenimento e di divertimento<br />
Attività di organizzazioni associative<br />
Riparazione di computer e di beni per uso personale e per la casa<br />
Altre attività di servizi personali<br />
Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro per personale domestico<br />
Produzione di beni e di servizi indifferenziati per uso proprio da parte di famiglie<br />
e convivenze<br />
Attività di organizzazioni e organismi extraterritoriali<br />
51
Camera di Commercio, Industria, Artigianato ed Agricoltura di Vibo Valentia<br />
Piazza San Leoluca - Complesso Valentianum<br />
89900 Vibo Valentia<br />
cciaa@vv.legalmail.camcom.it<br />
www.vv.camcom.it<br />
Crime&tech s.r.l.<br />
Spin-off di Transcrime – Joint Research Centre on<br />
Transnational Crime (www.transcrime.it)<br />
Università Cattolica del Sacro Cuore<br />
Largo Gemelli 1, 20123 Milano<br />
Tel. +39 02 7234 3715/3716<br />
info@crimetech.it<br />
www.crimetech.it<br />
52