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Rivista "Agricoltura" Regione Piemonte - n. 90 Ottobre 2016

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frutteto inerbito<br />

IL SEQUESTRO DI CARBONIO:<br />

come funziona, a che cosa serve<br />

L’uomo può ridurre la concentrazione di gas serra in atmosfera limitandone l’emissione<br />

attraverso il risparmio energetico e la produzione di energia rinnovabile; oppure aiutando<br />

la natura a sottrarre anidride carbonica attraverso i normali meccanismi che permettono la<br />

crescita dei vegetali (“carbon sequestration”). E’ noto che, per crescere, le piante assorbono<br />

anidride carbonica dall’aria e la fissano nella propria struttura sotto forma di legno, cellulosa,<br />

zuccheri ecc. o, alla morte delle radici, nel suolo sotto forma di humus. Particolarmente<br />

efficienti in questo processo sono i prati permanenti, i pascoli e i boschi, soprattutto quando<br />

gestiti correttamente. Al contrario la maggior parte delle colture, soprattutto quelle in cui<br />

il suolo viene frequentemente lavorato, nella globalità del loro ciclo possono emettere più<br />

anidride carbonica di quanta non ne sequestrino, portando il bilancio in negativo.<br />

Il ruolo del PSR nella “carbon sequestration” sta nel promuovere la conversione dei sistemi<br />

colturali tradizionali con altri più efficienti: passare da seminativi in monosuccessione<br />

(mais) a rotazioni colturali (es. mais – frumento – prato), da seminativi tradizionali a prati<br />

permanenti; oppure l’utilizzo di tecniche alternative come la minima lavorazione o la semina<br />

su sodo; o ancora il pascolamento turnato con corretti valori di carichi di bestiame; o infine<br />

l’inerbimento delle colture poliennali come frutteti e vigneti.<br />

Nel periodo 2007-2013 la globalità delle superfici interessate è stata dell’ordine di alcune<br />

centinaia di migliaia di ettari.<br />

Per avere un’idea dell’ordine di grandezza del contributo:<br />

- l’intero comparto agroforestale regionale (LULUCF: Land Use, Land Use Change and Forestry)<br />

assorbe annualmente circa 800.000 tonnellate di CO2 equivalente, ossia il 30% della<br />

totalità delle emissioni in agricoltura;<br />

- le misure PSR sulle superfici citate hanno incrementato di circa 220.000 tonnellate di CO2<br />

equivalente l’assorbimento medio annuo stimato, dunque circa il 27% dell’intero comparto<br />

LULUCF. Il sequestro del carbonio attraverso le misure PSR a premio ha una consistenza<br />

stimata decisamente superiore rispetto ai risparmi di CO2 ottenibili con le misure a investimento.<br />

Tuttavia queste ultime rivestono un ruolo molto importante, soprattutto quanto<br />

a educazione al risparmio e all’introduzione di nuove tecnologie. Il sequestro di carbonio<br />

realizzato con le misure a premio è molto efficiente all’inizio del ciclo (ad esempio dopo<br />

una nuova conversione seminativo – prato, o qualche anno dopo l’impianto di un bosco),<br />

ma tende in seguito all’equilibrio; l’investimento porta al risparmio di emissioni per tutta la<br />

durata del bene finanziato e induce a rinnovare il finanziamento in futuro.<br />

Il sequestro di<br />

carbonio<br />

è favorito<br />

dalle misure<br />

a premio<br />

ma anche<br />

gli investimenti<br />

possono incidere<br />

sulla riduzione<br />

di emissioni<br />

nel lungo periodo<br />

Agricoltura <strong>90</strong><br />

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