LINEA GUIDA PER LO SCARICO di ACQUE ... - ARPA Lombardia
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1 Premessa<br />
La Linea guida si riferisce agli scarichi <strong>di</strong> acque reflue domestiche sul suolo o negli strati<br />
superficiali del sottosuolo, provenienti da inse<strong>di</strong>amenti, installazioni o e<strong>di</strong>fici isolati (quin<strong>di</strong> ubicati<br />
in aree <strong>di</strong>chiarate tali) da cui esse decadono, laddove le Regioni in<strong>di</strong>viduino sistemi in<strong>di</strong>viduali,<br />
privati o pubblici adeguati che raggiungono gli stessi livelli <strong>di</strong> protezione ambientale.<br />
La presente Linea Guida si applica ogni qualvolta si debba procedere al rilascio <strong>di</strong> autorizzazione<br />
e/o realizzazioni <strong>di</strong> scarichi sul suolo o negli strati superficiali del sottosuolo <strong>di</strong> acque reflue<br />
domestiche con carico organico < a 50 AE, od assimilabili; per i casi conformi al contenuto della<br />
linea guida sono ammissibili procedure <strong>di</strong> autocertificazione.<br />
Pertanto, il documento può costituire un utile riferimento alle Autorità Competenti e ai titolari degli<br />
scarichi in questione e ai loro progettisti e consulenti.<br />
1.1. Norme <strong>di</strong> riferimento<br />
• D.lgs. 152/06 (G.U. n. 88 del 14 aprile 2006) e sue mo<strong>di</strong>fiche<br />
• Legge Regionale n. 26 (B.U.R. Lombar<strong>di</strong>a - n. 51 del 16/12/2003) e sue mo<strong>di</strong>fiche<br />
• Regolamento Regionale n. 3/2006 (B.U.R. Lombar<strong>di</strong>a n. 13 del 27/03/2006)<br />
• Deliberazione Giunta Regionale n. 2244/2006 (B.U.R. Lombar<strong>di</strong>a - n. 15 del 13/04/2006)<br />
• Deliberazione Giunta Regionale n. 2557/2006 (B.U.R. Lombar<strong>di</strong>a n. 22 del 29/05/2006)<br />
• Raccomandazione Europea 2001/331/UE (G.U.C.E. del 15 <strong>di</strong>cembre 2001 L331/79)<br />
• Deliberazione Giunta Regionale n.8/2318 (B.U.R. Lombar<strong>di</strong>a - n. 16 del 20/04/2006)<br />
• Circolare n°5 del 16 aprile 2009 (B.U.R. Lombar<strong>di</strong>a - n. 17 del 27/04/2009)<br />
• Deliberazione Comitato per la tutela delle acque dall'inquinamento 04-02-1977 (G.U. 21-02-<br />
1977, n. 48, Supplemento or<strong>di</strong>nario)<br />
1.2. Definizioni<br />
Si ritiene opportuno riportare alcune definizioni contenute nelle norme o in circolari <strong>di</strong> chiarimento,<br />
utili alla definizione dei progetti <strong>di</strong> adeguamento e/o delle valutazioni correlate.<br />
Le acque reflue domestiche sono provenienti da inse<strong>di</strong>amenti <strong>di</strong> tipo residenziale e da servizi e<br />
derivanti prevalentemente dal metabolismo umano e da attività domestiche.<br />
Il Regolamento Regionale 3/2006 definisce acque reflue domestiche oltre a quelle provenienti da<br />
inse<strong>di</strong>amento residenziali e da e<strong>di</strong>fici o istallazioni in cui si svolgono attività commerciali o <strong>di</strong><br />
produzione <strong>di</strong> beni, anche quelle derivanti da attività quali: laboratori <strong>di</strong> parrucchiere, barbiere e<br />
istituti <strong>di</strong> bellezza; lavanderie a secco a ciclo chiuso, stirerie, se rivolte <strong>di</strong>rettamente e<br />
esclusivamente all’utenza residenziale e non industriale; ven<strong>di</strong>ta al dettaglio <strong>di</strong> generi alimentari e<br />
altro commercio al dettaglio, anche con annesso laboratorio <strong>di</strong> produzione; attività alberghiera e <strong>di</strong><br />
ristorazione.<br />
Le acque reflue assimilate alle acque reflue domestiche sono quelle in<strong>di</strong>viduate alle lettere a), b), c),<br />
d), f) dell’art. 101 c.7 del D.lgs. 152/06.<br />
In attuazione del comma 7 lettera e) del suddetto articolo e dell’art. 5 comma 2 del regolamento<br />
regionale 3/2006 sono assimilate alle acque reflue domestiche le acque reflue il cui contenuto<br />
inquinante, prima <strong>di</strong> ogni trattamento depurativo, sia esprimibile me<strong>di</strong>ante i parametri <strong>di</strong> cui alla<br />
Tabella 1 dell’Allegato B al regolamento stesso e risulti inferiore ai corrispondenti valori limite.<br />
Le acque reflue assimilabili alle domestiche sono quelle per le quali l’Autorità competente, sulla<br />
base dell’esame delle attività da cui derivano, può procedere alla valutazione dell’assimilazione<br />
delle acque stesse, senza necessità <strong>di</strong> eseguire accertamenti analitici, se le attività presentano un<br />
consumod’acqua me<strong>di</strong>o giornaliero < ai 20 m 3 .