Non preoccupatevi la caricatura di Alvise “Laccio” Maniero ... - Cogito
Non preoccupatevi la caricatura di Alvise “Laccio” Maniero ... - Cogito
Non preoccupatevi la caricatura di Alvise “Laccio” Maniero ... - Cogito
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Si ipotizza il menefreghismo?……………………………………………………………………<br />
Da noi (ed assolutamente NON SOLO da noi) il menefreghismo non è un'ipotesi, è <strong>la</strong> più <strong>di</strong>ffusa<br />
realtà, gente! L'identità d'Istituto... <strong>la</strong> volontà <strong>di</strong> far sentire una voce su qualcosa... <strong>la</strong> gioia<br />
<strong>di</strong> unirsi e <strong>di</strong>scutere hanno tutte il loro presupposto nel<strong>la</strong> maturità, nel<strong>la</strong> coscienza, nell'aspirazione<br />
a qualcosa <strong>di</strong> migliore, a un sogno, a qualcosa <strong>di</strong> nostro, <strong>di</strong> vero. Dite <strong>di</strong> non riuscire a<br />
vedere alcuna <strong>di</strong> queste cose, qui da noi? Ovvio: non le vedete perchè NON CI SONO, ed all<br />
85% (siamo ottimisti) <strong>di</strong> noi, queste NON INTERESSANO PER NULLA! Abbiamo ragionato<br />
su cosa sia un rappresentante.. su cosa debba fare.. su perchè sembri che al momento un rappresentante<br />
(non è una critica a te Hazzu) non rappresenti proprio nul<strong>la</strong>. E lo facciamo nelle<br />
migliori intenzioni, nel desiderio <strong>di</strong> trovare una risposta serena, magari un <strong>di</strong>fettuccio nei nostri<br />
ingranaggi istituzionali che abbia inceppato (riferimenti a CEPPA [o CIAPPA NdKasu]<br />
casuali) tutto. Ma siamo dei buoni, romantici, pietosi bugiar<strong>di</strong>. <strong>Non</strong> esiste nessun errore, nessun<br />
<strong>di</strong>fettuccio, nul<strong>la</strong>. Il rappresentante fa esattamente ciò a cui è preposto: rappresenta. E lo fa<br />
talmente onestamente che con il suo operato e le sue parole ci mette senza me<strong>di</strong>azioni <strong>di</strong> fronte<br />
a quello che è al momento il nostro istituto: nul<strong>la</strong>. Le assemblee sono vuote, noiose, retoriche.<br />
Perchè non c'è nul<strong>la</strong> da <strong>di</strong>re: l'Istituto non ha nul<strong>la</strong> da <strong>di</strong>re. Le autogestioni <strong>di</strong>ventano tiepide,<br />
scialbe, stupide. Perchè non vogliamo farle: gli autogestiti preferiscono stare a casa. <strong>Non</strong> abbiamo<br />
un'unità come ragazzi, coetanei, pensatori. La nostra scuo<strong>la</strong> assomiglia sempre <strong>di</strong> più ad<br />
uno studentificio, in cui si entra, si timbra il cartellino, si ingurgita <strong>la</strong> lezione e si torna a casa.<br />
<strong>Non</strong> ve<strong>di</strong>amo più motivi attorno ai quali raccoglierci, sban<strong>di</strong>erare, gridare che siamo vivi e vogliamo<br />
cambiare qualcosa. Perchè siamo spoliticizzati, demotivati, commercializzati. <strong>Non</strong> ci<br />
sono scuse, non ci sono compromessi, non ci sono errori. <strong>Non</strong> c'è proprio nul<strong>la</strong>. Il nemico che<br />
dovremmo combattere non è più solo nel carro-armato che spara sui bambini, negli uomini in<br />
doppiopetto che a colpi <strong>di</strong> Visa (Silvestri docet) sterminano il terzo mondo, negli i<strong>di</strong>oti che rubano<br />
al loro stesso Paese. Ne abbiamo uno che ci ha legati, zittiti, anestetizzati: è il <strong>di</strong>sinteresse.<br />
<strong>Non</strong> lo vinceremo, finchè su seicento studenti sono <strong>di</strong>eci ragazzi ad o<strong>di</strong>arlo. <strong>Alvise</strong> M.<br />
Adorate i <strong>di</strong>scorsi contorti e incomprensibili <strong>di</strong> Casu? Vi piaciono i <strong>di</strong>scorsi prolissi e pieni zeppi <strong>di</strong> retorica<br />
<strong>di</strong> <strong>Alvise</strong>? Amate il "non mi sbi<strong>la</strong>ncio" <strong>di</strong> Calza? Volete fare battute a sfondo erotico sul<strong>la</strong> Selene?<br />
Bhè esiste un luogo su internet dove potete ascoltare i <strong>di</strong>scorsi anticlericali <strong>di</strong> Casu, dove potete sentire<br />
alvise che cerca <strong>di</strong> convincere il mondo del<strong>la</strong> sua verginità, dove pochi eletti par<strong>la</strong>no <strong>di</strong> computer in maniera<br />
incomprensibile al popolo bue, dove tutti o<strong>di</strong>ano Sarabanda ma sopratutto un luogo dove tutti possono<br />
esprimere liberamente le loro idee. La nostra scuo<strong>la</strong> ha finalmente un forum <strong>di</strong> <strong>di</strong>scussione dove<br />
poter <strong>di</strong>scutere su tutto: musica, cinema, politica, attualità... ma anche delle nostre <strong>di</strong>sgrazie in <strong>la</strong>tino, del<br />
nuovo bidello.. e <strong>di</strong> tutto quello che riguarda <strong>la</strong> nostra vita. Insomma accorete numerosi perchè più siamo<br />
meglio è! Ci ve<strong>di</strong>amo sul forum, ciao!! [ WWW.COGITO.TK NdKasu] Mambro e Tompix<br />
L'ipocrisia che c'è in ognuno <strong>di</strong> noi mi nausea, sento che<br />
tutti e <strong>di</strong>co tutti, chi più chi meno è pregno e trabocca <strong>di</strong><br />
ipocrisia. Mi sono reso conto, come in un f<strong>la</strong>shback premorte,<br />
che tutti, io compreso (anzi forse tra i primi) siamo<br />
stracolmi <strong>di</strong> ipocrisia. C'è chi tra<strong>di</strong>sce e poi accecato dal<br />
più infantile egocentrico orgoglio infantile si <strong>la</strong>menta che<br />
<strong>la</strong> propria metà (o meglio ex-metà) non gli risponde agli<br />
squilli per <strong>di</strong>mostrargli che ci tiene a lui, sostenendo che<br />
se non puoi essere il migliore non sarai mai felice ed è<br />
meglio non provare nemmeno (il re del mondo)!!! Ma poi<br />
c'è chi, esaltato dalle proprie doti intellettuali, e<strong>la</strong>bora giochi<br />
<strong>di</strong> parole, cattiverie gratuite, battutine denigratorie su<br />
persone assenti, per poi chiedere (con <strong>la</strong> coda fra le gambe...)<br />
le scuse più ipocrite, dettate da una sorta <strong>di</strong> risentimento<br />
pseudo-cattolico e moraleggiante!!! Ma (e qui mi<br />
chiamo in causa) c'è chi con estrema superficialità corre<br />
via, come un idota, sorretto dal<strong>la</strong> propria altrettanto ipocrita<br />
compagnia, da un triste nemico inesistente, per poi cercare<br />
un motivo, una colpa altrui, per giustificare il proprio<br />
atto <strong>di</strong> <strong>di</strong>scriminazione ed i<strong>di</strong>ozia!!! Ma sono solo esempi.<br />
Spero che gli interessati capiscano. Lo stesso intento moraleggiante<br />
che metto in questo articolo non serve a nul<strong>la</strong><br />
perché il pregiu<strong>di</strong>zio è <strong>di</strong>fficilmente era<strong>di</strong>cabile dal<strong>la</strong> nostra<br />
cultura, dalle piccole alle gran<strong>di</strong> cose! Cerchiamo <strong>di</strong><br />
metterci <strong>la</strong> coscienza in pace, facendo gesti <strong>di</strong> finta gratitu<strong>di</strong>ne,<br />
falsa gentilezza, quando nel<strong>la</strong> maggior parte dei<br />
casi <strong>la</strong> frase più giusta per chiudere a proprio favore un<br />
<strong>di</strong>scorso è:"<strong>Non</strong> con<strong>di</strong>vido ciò che <strong>di</strong>ci ma ne prendo atto!!!".<br />
Ma infine, se io stesso ammetto che sono<br />
"contagiato", impotente perfino su me stesso, davanti a<br />
<strong>Non</strong> <strong>preoccupatevi</strong> <strong>la</strong> <strong>caricatura</strong> <strong>di</strong> <strong>Alvise</strong> <strong>“Laccio”</strong><br />
<strong>Maniero</strong> sarà nel prossimo numero del vostro giornalino<br />
<strong>di</strong> istituto preferito…….forse…..intanto beccatevi<br />
<strong>la</strong> mia! Stay Tuned<br />
Direttore: <strong>Alvise</strong> <strong>“Laccio”</strong> <strong>Maniero</strong><br />
Direttore Marketing: Giampiero “Giampy” Besenzon<br />
Direttore Impaginazione:Alberto “Hazzu” Casu<br />
Redazione: Tompix, Mambro, Chiara, Selene,Anna1A,<br />
Calza, Martina, Alessandra, Giorgia, Anna3B, Elisa ,<br />
Jechelin, Bisio,<br />
questa spada a doppio taglio, mi chiedo se è possibile<br />
sfuggirne. Riusciremo mai a metterci davanti al mondo<br />
con estrema umiltà, ammettendo i propri <strong>di</strong>fetti (cosa che<br />
io non riesco proprio a fare realmente) e non imponendo<br />
prepotentemente i propri pregiu<strong>di</strong>zi e <strong>la</strong> propria ipocrisia<br />
ai deboli (e non per questo esenti da vizi, sia chiaro) solo<br />
per sentirci migliori, privilegiati, superiori, dando una pacca<br />
sul<strong>la</strong> spal<strong>la</strong> al proprio ego ferito dai propri complessi e<br />
dalle proprie debolezze! <strong>Non</strong> vorrei arrivare al punto <strong>di</strong><br />
ammetere che Marilyn Manson non aveva tutti i torti a<br />
<strong>di</strong>re "The weak ones are there to justify the strong". Per<br />
concludere in bellezza, i miei più cor<strong>di</strong>ali e amorevoli saluti<br />
a tutti voi ed alle vostre gentili famiglie! Grazie Mamma<br />
Grazie Dio e Grazie a tutti voi che mi avete ascoltato<br />
Jechelin
6 novembre 2003, conferenza stampa del vertice UE-<br />
Russia, a Roma. Il capo del governo italiano Silvio Berlusconi,<br />
che attualmente presiede l’UE fino al<strong>la</strong> fine<br />
dell’anno, par<strong>la</strong> in favore del presidente russo V<strong>la</strong><strong>di</strong>mir<br />
Putin definendo “leggende” le documentazioni del<strong>la</strong> stampa<br />
occidentale riguardo <strong>la</strong> tragica situazione in Cecenia.<br />
Del resto a provare <strong>la</strong> palese vio<strong>la</strong>zione dei <strong>di</strong>ritti umani<br />
nel<strong>la</strong> regione del Caucaso, ci sarebbe solo un del tutto trascurabile<br />
rapporto dell’Onu sui crimini commessi dalle<br />
forze russe...Berlusconi si è trovato contro, giustamente, <strong>la</strong><br />
stampa <strong>di</strong> mezza Europa. Ha <strong>di</strong>feso posizioni che, personalmente,<br />
mi fanno vergognare, e non meritano giustificazioni.<br />
Con il comportamento che ha avuto in veste <strong>di</strong> capo<br />
<strong>di</strong> una democrazia non ha rappresentato assolutamente,<br />
non solo le idee degli altri membri dell’Ue ma neppure <strong>la</strong><br />
realtà dei fatti. Sì, perché questa guerra in Cecenia, sostanzialmente<br />
<strong>di</strong>menticata, è, come tutte le guerre, <strong>di</strong> una crudeltà<br />
inau<strong>di</strong>ta. In quasi <strong>di</strong>eci anni, ci sono state decine <strong>di</strong><br />
migliaia <strong>di</strong> morti e circa 200.000 prufughi. Ma come è<br />
cominciata questa guerra che sembra si preferisca non conoscere<br />
e non far conoscere? Il primo conflitto1994-96,<br />
seguito al rifiuto del<strong>la</strong> Russia <strong>di</strong> riconoscere<br />
l’in<strong>di</strong>pendenza del<strong>la</strong> Cecenia, ha <strong>la</strong>sciato un paese <strong>la</strong>cerato<br />
e pressochè <strong>di</strong>strutto.Nel 1999 V<strong>la</strong><strong>di</strong>mir Putin ando' al potere<br />
<strong>la</strong>nciando una seconda campagna militare: una guerra<br />
Credo <strong>di</strong> poter affermare senza timor <strong>di</strong> smentita che <strong>la</strong><br />
ricerca dell'amore e del piacere sessuale sia propria dell<br />
' u o m o i n q u a n t o t a l e .<br />
Quando l'uomo cerca l'amore si augura <strong>di</strong> trovare qualcuno<br />
con cui con<strong>di</strong>videre, gioie, dolori, e le belle e piacevolissime<br />
emozioni che si provano quando si è innamorati.<br />
Far l'amore è il dare ed il ricevere un intensissimo ed ineffabile<br />
piacere al e dal proprio partner, entrando così in un<br />
nuovo livello <strong>di</strong> intimità e riuscendo a con<strong>di</strong>videre cose<br />
non descrivibili dalle parole. Tuttavia il l'amore ed il sesso<br />
altro non sono che strumenti. Il primo, l'amore è lo strumento<br />
usato dall'evoluzione per poter garantire all'eventuale<br />
prole un ambiente composto da due in<strong>di</strong>vidui nel<br />
qual il bambino possa trovarsi protetto e curato; Infatti <strong>la</strong><br />
vicinanza del partner porta nel nostro organismo una tempesta<br />
chimico ormonale che è <strong>la</strong> principale causa delle<br />
belle sensazioni che proviamo. Allontanarsi dal proprio<br />
partner vorrebbe <strong>di</strong>re rinunciare a queste belle emozioni .<br />
Potremmo definire quin<strong>di</strong> l'amore come una invisibile forza<br />
atta a legare in<strong>di</strong>ssolubilmente una coppia affinché il<br />
bambino possa trarre giovamento da questa vicinanza.<br />
Proprio come l'amore anche il sesso fondamentalmente è<br />
uno strumento dell'evoluzione. Essendo <strong>la</strong> razza umana<br />
<strong>di</strong>visa nei due sessi, per poter garantire tramite il mesco<strong>la</strong>mento<br />
dei dna maggiori probabilità <strong>di</strong> sopravvivenza alle<br />
future generazioni fu necessario trovare uno stratagemma<br />
per far accoppiare maschi e femmine portando così il concepimento.<br />
Lo stratagemma trovato fu il legare l'atto del<br />
concepimento, il sesso, a un grande piacere....L'orgasmo.<br />
Tirando le fi<strong>la</strong> del <strong>di</strong>scorso il grande piacere legato al sesso<br />
avrebbe spinge l'uomo ad accoppiarsi e l'amore tra i<br />
due lega <strong>la</strong> coppia a favore del pargolo nato dal concepimento.<br />
Ovviamente i due eventi non devono avere per forza<br />
questo or<strong>di</strong>ne cronologico.....anzi....<br />
Sostanzialmente sesso e amore hanno questa funzione nell'essere<br />
umano; tuttavia sarebbe limitativo esprimere i due<br />
<strong>di</strong> aggressione definita "lotta contro il terrorismo. Nello<br />
stesso anno infatti si erano verificati una serie <strong>di</strong> attentati<br />
<strong>di</strong>namitar<strong>di</strong> in alcune città russe, subito attribuiti, senza<br />
prove, ai ribelli ceceni. Proprio a questo riguardo, in un<br />
rapporto dell'autunno '99, Amnesty International ha espresso<br />
<strong>la</strong> sua preoccupazione perche' <strong>la</strong> risposta del governo<br />
russo agli attentati <strong>di</strong>namitar<strong>di</strong> "sembra essere una<br />
campagna per punire un intero gruppo etnico". Secondo<br />
alcune organizzazioni umanitarie internazionali migliaia<br />
<strong>di</strong> civili sarebbero stati uccisi dai bombardamenti in<strong>di</strong>scriminati<br />
dell'esercito federale russo, dall’inizio <strong>di</strong> questo<br />
nuovo scontro. La maggior responsabilità del conflitto<br />
ricade ovviamente sul<strong>la</strong> Russia, <strong>di</strong> cui una delle maggiori<br />
preoccupazioni è il nuovo oleodotto Baku-Supsa costruito<br />
nell’aprile‘99, che ha aggirato il monopolio russo del petrolio,<br />
sottraendosi al controllo <strong>di</strong> Mosca. Ma ad alimentare<br />
<strong>la</strong> guerra contribuiscono anche le molte bande armate<br />
rivali che si spartiscono <strong>la</strong> regione cecena, alcune sinceramente<br />
in<strong>di</strong>pendentiste, altre con scopi criminali e mafiosi<br />
nascosti <strong>di</strong>etro <strong>la</strong> lotta per <strong>la</strong> libertà, e altre ispirate dal<br />
fondamentalismo is<strong>la</strong>mico. Come è preve<strong>di</strong>bile, come<br />
sempre quando c’è <strong>di</strong> mezzo il potere e il guadagno, è <strong>la</strong><br />
gente comune a pagare il prezzo più alto. Tra i molteplici<br />
scontri <strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione civile e' solo una pe<strong>di</strong>na sacrificabile,<br />
al punto che si sono scoperte manipo<strong>la</strong>zioni dei risultati<br />
concetti solo in fuznione evoluzionistica, in quando anche<br />
se derivano da fattori chimici ci fanno provare emozioni,<br />
sensazioni e pensieri non riconducibili a semplici tempeste<br />
ormonali che nel<strong>la</strong> nostra vita assumono un significato<br />
totalmente <strong>di</strong>verso. Emozioni, sensazioni e pensieri che<br />
sono forse gli elementi più autentici profon<strong>di</strong> e veritieri<br />
che ci è dato provare. Il motivo per il quale ho citato <strong>la</strong><br />
funzione evoluzionistica è per riba<strong>di</strong>re come i due elementi<br />
appartengano naturalmente al nostro essere. Cambiando<br />
ra<strong>di</strong>calmente punto <strong>di</strong> vista e assumendo quello del<strong>la</strong> società<br />
in cui viviamo possiamo <strong>di</strong>re che il sesso è una argomento<br />
che permea l'ambiente in cui viviamo in maniera<br />
più o meno consona, ma del quale non si può par<strong>la</strong>re in<br />
maniera <strong>di</strong>retta con naturalezza e semplicità . Difficile<br />
spiegare perché il sesso e più precisamente <strong>la</strong> mercificazione<br />
del corpo femminile si possa trovare al<strong>la</strong> tv, negli<br />
spot pubblicitari (per pubblicizzare materassi spazzolini<br />
stampanti o qualsiasi altra cosa non inerente al sesso), nelle<br />
copertine <strong>di</strong> riviste e <strong>di</strong> libri, nei video musicali e in<br />
qualsiasi altri aspetti che col sesso non hanno nul<strong>la</strong> a che<br />
fare mentre un <strong>di</strong>scorso sul tema venga definito solitamente<br />
volgare inappropriato e scurrile. Molti <strong>di</strong> voi potranno<br />
rispondere che al giorno d'oggi si può tranquil<strong>la</strong>mente par<strong>la</strong>re<br />
<strong>di</strong> sesso tuttavia io non mi trovo concorde; in quanto<br />
del sesso si può par<strong>la</strong>re tranquil<strong>la</strong>mente so<strong>la</strong>mente in certi<br />
ambienti. <strong>Non</strong> credo che molte mamme <strong>di</strong> bambini frequentanti<br />
le elementari o le me<strong>di</strong>e ( in taluni casi anche<br />
nel nostro liceo) siano <strong>di</strong>sposte a spiegare ai propri figli<br />
cosa sia il sesso e il fare l'amore. Credo che alcuni genitori<br />
si scandalizzerebbero se dovessero sentire i loro figli<br />
scambiarsi opinioni su quale posizione utilizzare per fare<br />
l'amore o par<strong>la</strong>re <strong>di</strong> quale gusto <strong>di</strong> preservativo usano. Nel<br />
caso poi fossero due ragazze a par<strong>la</strong>rne sarebbero imme<strong>di</strong>atamente<br />
definite t---e o p-----e. Buona parte <strong>di</strong> questa<br />
ipocrisia viene ere<strong>di</strong>tata dal passato dove sesso e amore<br />
erano si strumenti, ma non dell'evoluzione ma dell'uomo.<br />
del censimento in Cecenia per occultare <strong>la</strong> gravità delle<br />
per<strong>di</strong>te tra i civili. E mentre i bambini ceceni nei campi<br />
profughi fanno <strong>la</strong> fi<strong>la</strong> aspettando il turno per giocare nelle<br />
“sale giochi”approntate dai volontari; mentre i soldati <strong>di</strong><br />
Mosca continuano a cadere a centinaia sul campo; mentre<br />
più <strong>di</strong> 2.000 civili sono "spariti", durante retate in citta' e<br />
vil<strong>la</strong>ggi, senza <strong>la</strong>sciare traccia; mentre l’Onu presenta un<br />
rapporto dettagliato al<strong>la</strong> commissione per i Diritti Umani,<br />
in cui vengono descritte testimonianze ocu<strong>la</strong>ri <strong>di</strong> omici<strong>di</strong><br />
<strong>di</strong> massa, bombardamenti <strong>di</strong> colonne <strong>di</strong> profughi, fosse<br />
comuni e altre terribili vio<strong>la</strong>zioni dei <strong>di</strong>ritti umani compiute<br />
dalle milizie del<strong>la</strong> Federazione Russa, mentre accade<br />
tutto ciò <strong>la</strong> comunità internazionale rimane pressochè in<strong>di</strong>fferente,<br />
anzi accade persino che personalità come il capo<br />
del nostro governo definiscano questa trage<strong>di</strong>a una<br />
“leggenda”…<br />
E intanto in quel<strong>la</strong> picco<strong>la</strong> regione del Caucaso si continua<br />
a morire. E <strong>la</strong> gente deve rendersene conto, deve sapere.<br />
Perché <strong>la</strong> guerra in Cecenia non può essere <strong>di</strong>menticata.<br />
Perché nessuna guerra deve essere occultata. Perché solo<br />
se l’opinione pubblica prenderà coscienza <strong>di</strong> quello che<br />
succede ci sarà <strong>la</strong> possibilità <strong>di</strong> fermare il conflitto armato,<br />
<strong>di</strong> fermare le stragi.<br />
La chiesa e gli uomini in generale hanno a mio avviso<br />
sempre utilizzato questi due concetti . In passato come ben<br />
sappiamo i matrimoni non erano altro che accor<strong>di</strong> economici<br />
fra due famiglie. Questi accor<strong>di</strong> non avevano nul<strong>la</strong> a<br />
che fare con l'amore. Il sesso era un pericolo in quanto<br />
comportava una gravidanza, l'occuparsi <strong>di</strong> un figlio indesiderato,<br />
e <strong>la</strong> possibilità <strong>di</strong> mandare a put..... i progetti <strong>di</strong><br />
una famiglia per <strong>la</strong> propria figlia o per il proprio figlio. Di<br />
conseguenza il sesso venne decretato un atto impuro, volgare<br />
e peccaminoso. Ora il sesso viene considerato qualcosa<br />
<strong>di</strong> naturale ma che si porta <strong>di</strong>etro molte conseguenze.<br />
Questo è un singolo e banalissimo esempio ma non vorrei<br />
te<strong>di</strong>arvi con altri esempi in quanto sono sicuro che non<br />
faticherete minimamente a pensare a decine...... A mio<br />
avviso da queste palesi ipocrisie derivano insicurezze dubbi<br />
ed amarezze nelle generazioni o<strong>di</strong>erne che si vedono<br />
poste tra due fuochi; l'uno <strong>di</strong>ce loro <strong>di</strong> seguire il loro istinto<br />
e <strong>la</strong> loro parte razionale <strong>di</strong> fare quin<strong>di</strong> l'amore e <strong>di</strong> innamorarsi<br />
senza dover giustificare nul<strong>la</strong> a nessuno, vivendo<br />
<strong>la</strong> cosa con tutta <strong>la</strong> spensieratezza e naturalezza possibile,<br />
l'altro che ritiene questi due elementi come peccati e cose<br />
sporche che è meglio mantenere segrete, delle quali vergognarsi<br />
, alle quali non bisogna cedere...tentazioni pericolose<br />
.... Se pensate che ora l'emancipazione femminile sia<br />
ormai conclusa ricordate quanto sia presente <strong>la</strong> concezione<br />
meritocratica del<strong>la</strong> donna che vedere innalzare le proprie<br />
virtù in maniera <strong>di</strong>rettamente proporzionale a quanto tempo<br />
si mantiene casta illibata e vergine. .... Concludo <strong>di</strong>cendo<br />
che <strong>la</strong> mia scelta personale è quel<strong>la</strong> <strong>di</strong> vivere amore e<br />
sesso con naturalezza senza dovermi vergognare <strong>di</strong> par<strong>la</strong>re<br />
<strong>di</strong> sesso, sperimentare nuove posizioni, cercare <strong>di</strong> dare<br />
piacere al<strong>la</strong> mia partner , o <strong>di</strong> fare l'amore tutte le volte<br />
che questo può darmi piacere. (il che non vuol <strong>di</strong>re tra<strong>di</strong>re<br />
<strong>la</strong> mia partner perché vorrebbe tra<strong>di</strong>re <strong>la</strong> sua fiducia.....<br />
cosa che non mi renderebbe certo fiero <strong>di</strong> me)..…<br />
Alberto Kasu
Vi siete mai accorti che ogni giorno, dal lunedì al venerdì,<br />
verso le 15:25, su Italia 1 trasmettono il programma<br />
“superstar”, <strong>la</strong> nuova e<strong>di</strong>zione del precedente “popstar”?<br />
[Sfortunatamente si NdKasu] Ebbene, noi con questo articolo<br />
vogliamo esprimere le nostre opinioni riguardo <strong>la</strong><br />
stupi<strong>di</strong>tà e l’ assur<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> certe trasmissioni!<br />
Migliaia <strong>di</strong> ragazze, dai 18 ai 30 anni (in certi casi si sono<br />
presentate perfino quarantenni!!!!!!!!!), provenienti da<br />
tutta Italia, amanti del<strong>la</strong> musica e del canto, sognano <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>ventare delle SUPERSTAR e <strong>di</strong> sfondare nel mondo<br />
dello spettacolo. Solo tre <strong>di</strong> esse vinceranno e incideranno<br />
un cd musicale. Anche nel precedente “popstar”, migliaia<br />
<strong>di</strong> ragazze si sfidarono e solo cinque ne uscirono vincitrici.<br />
Bene, queste cinque aspiranti cantanti formarono un<br />
gruppo ( le Lollipop, non sappiamo se vi suona famigliare!).<br />
La prima canzone ebbe- <strong>di</strong>ciamo- “successo” e subito<br />
dopo uscirono altri singoli che però furono dei veri e propri<br />
flop. Dopo<strong>di</strong>ché non abbiamo più avuto notizie delle<br />
ragazze...che siano ancora vive???!!!O forse hanno guadagnato<br />
talmente tanti $ che hanno deciso <strong>di</strong> abbandonare il<br />
mondo dello spettacolo e non farsi più sentire (con <strong>la</strong><br />
grande gioia <strong>di</strong> tutti noi, in partico<strong>la</strong>re delle sottoscritte!!!)?<br />
Bah...mistero..!! E adesso, tanto per cambiare, hanno<br />
riproposto lo stesso programma a <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> due anni...<br />
ma è possibile?!<br />
E come al solito ci sono sempre quei mammalucchi che<br />
seguono queste boiate pazzesche ... ma dove andremo a<br />
finire?? Infatti noi ci riteniamo due delle poche “pecore<br />
nere”, poiché siamo controcorrente (come el barcaroeo!)<br />
Immaginate cosa succederebbe al giorno d'oggi se una<br />
società come <strong>la</strong> Q8 stipu<strong>la</strong>sse un accordo con le maggiori<br />
case automobilistiche affinchè esse producessero automobili<br />
in grado <strong>di</strong> funzionare solo con benzina raffinata da<br />
questa multinazionale: sicuramente sarebbe lo scandalo,<br />
altre <strong>di</strong>tte potenti come <strong>la</strong> IP o <strong>la</strong> Esso farebbero presto<br />
sentire <strong>la</strong> loro voce in una ferma protesta, probabilmente<br />
si parlerebbe <strong>di</strong> azioni illegali e <strong>di</strong> tentativo <strong>di</strong> controllo<br />
totale del mercato con concorrenza illecita, presto si passerebbe<br />
per qualche tribunale, con le parti in causa pronte<br />
a spendere miliar<strong>di</strong> in avvocati, sarebbe uno scontro<br />
fra titani. Ed è proprio per questa volontà <strong>di</strong> non giungere<br />
ad un rischioso scontro <strong>di</strong>retto fra gran<strong>di</strong> potenze industriali<br />
che possiamo vedere l'eventualità sopra citata come<br />
piuttosto remota, una lotta fra giganti ha sempre esito<br />
incerto. Viceversa tutto appare lecito e fattibile quando<br />
lo scontro è fra un gigante ed un pigmeo. Ma a cosa fa<br />
riferimento l'autore dell'articolo? A qualcosa che troppo<br />
spesso passa inosservato a chi <strong>di</strong> informatica è <strong>di</strong>giuno,<br />
cioè il progetto Pal<strong>la</strong><strong>di</strong>um: questo nome altisonante e <strong>di</strong><br />
gusto c<strong>la</strong>ssico non nasconde altro che l'ennesimo tentativo<br />
da parte <strong>di</strong> Microsoft <strong>di</strong> ottenere il controllo totale ed<br />
incontrastato del panorama e del mercato informatico. La<br />
strategia che sta al<strong>la</strong> sua base è abbastanza semplice,<br />
cioè un accordo con Compaq, HP, IBM, Intel e AMD, vale<br />
a <strong>di</strong>re le più potenti <strong>di</strong>tte produttrici <strong>di</strong> componenti informatiche,<br />
affinchè realizzino prodotti in grado <strong>di</strong> funzionare<br />
soltanto con software autorizzato e certificato<br />
(indovinate da chi?), tutto questo al fine <strong>di</strong> schiacciare<br />
una volta per tutte il "pigmeo". Ma chi sarebbe questo<br />
nanerottolo contro cui il gigante Microsoft fa così fatica a<br />
lottare? Beh, a <strong>di</strong>re <strong>la</strong> verità il piccoletto sta crescendo ed<br />
è ormai abbastanza alto per sferrare qualche colpo basso<br />
all'avversario, stiamo par<strong>la</strong>ndo dell'Opensource. I sostenitori<br />
<strong>di</strong> Pal<strong>la</strong><strong>di</strong>um puntano il <strong>di</strong>to contro <strong>la</strong> pirateria e <strong>la</strong><br />
realizzazione <strong>di</strong> software illegale, ma è fin troppo evidente<br />
che quello che li preoccupa realmente è quel movimento<br />
nato nel 1984 per opera <strong>di</strong> Richard Stallman e che prevede<br />
<strong>la</strong> realizzazione <strong>di</strong> free software. Il termine volutamente<br />
non è stato tradotto, in quanto per chiarire il concetto<br />
è importante <strong>la</strong> polisemia del<strong>la</strong> paro<strong>la</strong> inglese "free", che<br />
significa sia "gratuito" che "libero"; Stallman invita a collegare<br />
questa "freedom" non a "free beer" (birra gratis),<br />
ma a "freedom of speech" (libertà <strong>di</strong> paro<strong>la</strong>), percui non<br />
stiamo par<strong>la</strong>ndo <strong>di</strong> programmi gratuiti, anche se <strong>la</strong> maggior<br />
parte lo sono, ma <strong>di</strong> programmi il cui co<strong>di</strong>ce sorgente<br />
(....) Secondo noi tutto ciò é solo uno sfruttamento, sì, lo<br />
sfruttamento dei sogni <strong>di</strong> ragazzi che sono, a nostro parere,<br />
ossessionati dal desiderio <strong>di</strong> <strong>di</strong>ventare “qualcuno” e<br />
che invece si rive<strong>la</strong>no delle meteore ( ps: a proposito <strong>di</strong><br />
meteore, compratevi o m*st*r*zz*t*v* ASSOLUTA-<br />
MENTE il cd dei Linkin Park!! ). Siamo convinte che ognuno<br />
<strong>di</strong> loro abbia talento, ma <strong>di</strong> certo il modo giusto per<br />
<strong>di</strong>mostrarlo non è pavoneggiarsi davanti a una telecamera,<br />
ma <strong>la</strong>vorare duramente per tirarlo fuori. E’ stupefacente <strong>la</strong><br />
facilità con <strong>la</strong> quale queste trasmissioni riescono ad attirarti<br />
e ci siamo poste quin<strong>di</strong> una domanda: come mai tante<br />
persone guardano questi burattini? Forse perché non hanno<br />
niente da fare? O forse perché uno <strong>di</strong> questi ragazzi<br />
piace e ci si sente rappresentati in lui? O forse perché tutti<br />
li guardano e allora anche noi, seguendo <strong>la</strong> grande massa<br />
come pecoroni, ci se<strong>di</strong>amo davanti al televisore assorbendo<br />
passivamente tutto quello che ci vogliono far credere?<br />
Oppure soltanto per il gusto <strong>di</strong> criticare o per altri motivi<br />
ancora più futili? Dopo essersi posti una domanda bisogna<br />
darsi, o almeno tentare <strong>di</strong> darsi, una risposta. Pensiamo<br />
che questa risposta vada cercata dentro <strong>di</strong> noi, costruttori<br />
<strong>di</strong> questa società che alcuni definiscono sviluppata (sarà<br />
anche sviluppata ma, a volte, questo termine può assumere<br />
un significato negativo: siamo così sviluppati che non possiamo<br />
permetterci <strong>di</strong> accontentarci <strong>di</strong> quello che abbiamo<br />
e infatti siamo sempre in continua ricerca <strong>di</strong> nuove soluzioni,<br />
senza delle quali tutto ci cadrebbe addosso; non<br />
stiamo par<strong>la</strong>ndo solo <strong>di</strong> televisione, come avrete ben capito,<br />
ma <strong>di</strong> tutto il sistema nel quale siamo intrappo<strong>la</strong>ti).<br />
è <strong>di</strong>stribuibile gratuitamente ed il cui autore è in grado <strong>di</strong><br />
esprimersi completamente soprattutto per passione. Il<br />
freesoftware, stando alle testimonianze degli utenti, è<br />
utile, affidabile e supportato, ve<strong>di</strong>amo ora <strong>di</strong> chiarire ciascuno<br />
<strong>di</strong> questi termini. Utile: spesso è <strong>di</strong>fficile trovare<br />
programmi commerciali adatti a ciò che si vuole veramente,<br />
ma essi non sono mo<strong>di</strong>ficabili, essendo il co<strong>di</strong>ce sorgente<br />
proprietà del<strong>la</strong> <strong>di</strong>tta che li ha realizzati, viceversa<br />
un programma <strong>la</strong> cui origine si possa toccare con mano è<br />
facilmente adattabile alle proprie esigenze. Affidabile: se<br />
un bug viene rilevato all'interno <strong>di</strong> un programma i cui<br />
sorgenti sono <strong>di</strong>stribuiti liberamente, in poche ore <strong>la</strong> stessa<br />
comunità <strong>di</strong> utenti del software è in grado <strong>di</strong> ri<strong>la</strong>sciare<br />
una correzione dello stesso, coprendo così rapidamente le<br />
falle <strong>di</strong> sicurezza. Supportato: come qualsiasi cosa, realizzare<br />
software per passione è più stimo<strong>la</strong>nte che farlo per<br />
sol<strong>di</strong>, è così che quin<strong>di</strong> molto spesso l'autore <strong>di</strong> un programma<br />
opensource (praticamente sinonimo <strong>di</strong> freesoftware)<br />
offre <strong>la</strong> propria <strong>di</strong>sponibilità per <strong>la</strong> creazione <strong>di</strong> una<br />
vera e propria comunità <strong>di</strong> utenti, per poter migliorare il<br />
proprio <strong>la</strong>voro e per contare sull'aiuto <strong>di</strong> altri col<strong>la</strong>boratori<br />
volonterosi. La strada del freesoftware è sempre stata<br />
tuttavia molto erta e <strong>di</strong>fficoltosa, inizialmente il movimento<br />
stentò anche per l'ambizioso obiettivo che si era posto,<br />
cioè <strong>la</strong> realizzazione <strong>di</strong> cloni opensource <strong>di</strong> famosi programmi<br />
Unix, che era un sistema operativo molto <strong>di</strong>ffuso<br />
fra le aziende, ma il cui costo delle licenze era per il singolo<br />
utente proibitivo, l'idea primaria <strong>di</strong> Stallman era<br />
quin<strong>di</strong> quel<strong>la</strong> <strong>di</strong> rendere accessibile a tutti questi utili programmi<br />
e fu così che si avviò il progetto GNU, acronimo<br />
che sta per "GNU's Not Unix", cioè "GNU non è Unix". Una<br />
grossa mano al fondatore <strong>di</strong> questa iniziativa fu data nel<br />
1991 da un esuberante giovane studente fin<strong>la</strong>ndese, Linus<br />
Torvalds, che, attratto da una delle innumerevoli versioni<br />
<strong>di</strong> Unix chiamata Minix, decise <strong>di</strong> iniziare a scrivere<br />
un proprio sistema operativo e <strong>di</strong> aderire alle idee stallmaniane<br />
creando così Linux, <strong>di</strong> cui probabilmente avrete<br />
già sentito par<strong>la</strong>re. Anche per questo nuovo gioiellino, il<br />
cui logo è un simpatico pinguino chiamato Tux, gli inizi<br />
non furono dei migliori: le prime versioni del kernel (il<br />
"cuore" del sistema operativo) erano piuttosto stabili, ma<br />
molto limitate, pochissimo hardware era supportato ed<br />
anche il suo utilizzo non era dei più semplici, ma <strong>la</strong> botta<br />
più grande infertagli fu l'uscita <strong>di</strong> lì a pochi anni <strong>di</strong><br />
Windows 95 e del<strong>la</strong> sua intuitiva e rivoluzionaria interfaccia<br />
a finestre [perché il 3.11 non aveva le finestre? Nd<br />
Sviluppata!! Pensando a queste trasmissioni ci viene in<br />
mente tutto fuorché il prodotto <strong>di</strong> una società sviluppata, e<br />
non pensiamo <strong>di</strong> sbagliare affermando che sono delle trovate<br />
televisive (a nostro parere, in fondo ben riuscite) per<br />
aumentare gli ascolti. Ecco a cosa siamo arrivati, al vero<br />
problema: <strong>la</strong> grande lotta delle reti televisive per vedere<br />
chi fa più au<strong>di</strong>ence. Ma non vogliamo <strong>di</strong>lungarci a commentare<br />
cose così lontane dal<strong>la</strong> nostra modesta portata,<br />
piuttosto vorremmo trovare una risposta al<strong>la</strong> domanda <strong>di</strong><br />
prima. Abbiamo detto che <strong>la</strong> risposta va cercata dentro <strong>di</strong><br />
noi; ci chie<strong>di</strong>amo allora se anche a noi sarebbe piaciuto<br />
stare lì, al centro del palcoscenico e quin<strong>di</strong> dell’attenzione.<br />
In parte si, ma cre<strong>di</strong>amo che sia così un po’ per tutti gli<br />
esseri umani. Ognuno <strong>di</strong> noi ha un sogno nel cassetto e<br />
<strong>di</strong>ventare celebri ( non lesi!!) è <strong>la</strong> grande aspirazione <strong>di</strong><br />
gran parte degli adolescenti. Gli adolescenti d’oggi tendono<br />
a imitare dei modelli, rappresentati nel<strong>la</strong> maggior parte<br />
dei casi da personaggi noti, che <strong>la</strong> televisione fa apparire<br />
belli e soprattutto perfetti; perciò i giovani sono ossessionati<br />
dall’idea che il non seguire le ultime tendenze sia sinonimo<br />
<strong>di</strong> inferiorità; ergo (!!) si viene a formare una società<br />
composta da persone che vestono e “pensano” tutte<br />
al<strong>la</strong> stessa maniera, e che giu<strong>di</strong>cano solo l’aspetto esteriore.<br />
Queste sono le nostre opinioni...saremo curiose <strong>di</strong> appurare<br />
l’esistenza <strong>di</strong> altre pecore nere che <strong>la</strong> pensino come<br />
noi (ma anche pareri <strong>di</strong>versi sono ben accetti!)!!!<br />
Alessandra<br />
Kasu]. Insomma, Windows sembrava migliore, più semplice,<br />
adatto ad un maggior numero <strong>di</strong> computer, ma tutto<br />
ciò era bi<strong>la</strong>nciato da una stabilità spesso assai scadente<br />
e fu per questo che Linux iniziò a proporsi come ottima<br />
soluzione nel mondo server, dove è in<strong>di</strong>spensabile contare<br />
sul<strong>la</strong> mancanza <strong>di</strong> blocchi <strong>di</strong> sistema inutili, dovendo <strong>la</strong><br />
macchina <strong>la</strong>vorare 24 ore su 24. Allo stato attuale, il kernel<br />
è arrivato ormai al<strong>la</strong> serie 2.4 e <strong>la</strong> 2.6 appare in prossima<br />
uscita, gran<strong>di</strong> passi in avanti sono stati fatti per portare<br />
Linux sul vostro pc <strong>di</strong> tutti i giorni, le nuove interfacce<br />
grafiche sono sempre più complete ed intuitive, potenti<br />
programmi <strong>di</strong> configurazione automatica sono stati progettati<br />
ed ora finalmente anche il pinguino supporta il famoso<br />
Plug'n'P<strong>la</strong>y, cioè <strong>la</strong> possibilità <strong>di</strong> inserire una periferica<br />
e <strong>di</strong> far<strong>la</strong> riconoscere in automatico dal sistema operativo.<br />
Inoltre, essendoci varie <strong>di</strong>stribuzioni Linux, alcune<br />
<strong>di</strong> esse pre<strong>di</strong>ligono un approccio semplico e meno traumatico<br />
per l'utente abituato a Windows, è il caso <strong>di</strong> Mandrake,<br />
che fornisce ottimi programmi per configurare <strong>la</strong><br />
vostra Linux box in poco tempo e con re<strong>la</strong>tiva semplicità e<br />
spesso accompagna l'utente a manina nei passaggi più<br />
delicati e <strong>di</strong>fficoltosi: questo è ciò che non vuole chi con<br />
Linux ci <strong>la</strong>vora, chi vuole avere sempre davanti agli occhi<br />
e nelle proprie mani ciò che fa, ben sapendo che l'eccessiva<br />
semplicità ed uno scarso controllo hanno portato<br />
Windows a <strong>di</strong>ventare ciò che è oggi. Ed ecco quin<strong>di</strong> le alternativa<br />
più "succose" come S<strong>la</strong>ckware, <strong>la</strong> <strong>di</strong>stribuzione<br />
amata dai puristi, Debian, insuperabile in ambito server,<br />
e l'ottima e nuovissima Gentoo, decisamente complessa,<br />
ma estremamente potente. Come già detto, il passaggio a<br />
Linux è anche l'adesione ad una filosofia, al<strong>la</strong> convinzione<br />
che il mondo dell'informatica non può rimanere ristretto<br />
nelle mani <strong>di</strong> una multinazionale e che <strong>la</strong> passione per <strong>la</strong><br />
programmazione è più forte del desiderio <strong>di</strong> fare sol<strong>di</strong>,<br />
insomma, come riassume una celebre frase del mondo<br />
opensource... "In a world without fences, who needs Gates?"<br />
p.s. Mi scuso se alcuni passaggi possono sembrare<br />
un po' complessi, ma è estremamente <strong>di</strong>fficile parafrasare<br />
il tutto per renderlo comprensibile anche a chi non ha alcuna<br />
competenza in materia, anche se questo è stato il<br />
mio tentativo. Mi scuso quin<strong>di</strong> doppiamente, anche con<br />
chi conosce a fondo l'argomento se alcuni punti sono stati<br />
un po' semplificati o trattati al<strong>la</strong> leggera per evitare prolissità<br />
e possibile confusione<br />
Calza
Salve a tutti! Bene, come posso cominciare? Beh, innanzitutto<br />
credo sia debito spiegarvi brevemente in cosa consiste<br />
questa rubrica. Come tutti, anch’io ho degli interessi<br />
personali, cose che mi piacciono e sulle quali mi tengo<br />
informata, o almeno cerco! Chi mi conosce, sa che ho delle<br />
convinzioni, delle certezze (come posso <strong>di</strong>re.poche ma<br />
buone!), che non riguardano <strong>la</strong> sfera più prettamente ?<br />
intima?, bensì penso possano interessare tutti. Ci sarà chi<br />
le avvallerà e chi le denigrerà. Esiste <strong>la</strong> libertà <strong>di</strong> pensiero.<br />
Almeno quel<strong>la</strong>.! Ok, fin qui ci siamo. In ogni numero del<br />
<strong>Cogito</strong> cercherò <strong>di</strong> illustrarvi un argomento che mi appassiona.<br />
Direi <strong>di</strong> cominciare con??<strong>la</strong> mia alimentazione! No<br />
ragazzi, non sto scherzando e ora vi spiegherò. Sono vegetariana<br />
(immagino già il vostro omino del cervello che<br />
<strong>di</strong>ce:Nosa???)[Infatti NdKasu...ehehe]. Premetto che non<br />
sono mai stata un’amante del<strong>la</strong> carne, quin<strong>di</strong> privarmi del<br />
prosciutto non è stato un sacrificio enorme [ Privarsi<br />
del prosciutto?...cosa??? NdCasuCarnivoro]. <strong>Non</strong> <strong>di</strong>co che<br />
non mangiare carne faccia bene, perché tutte le proteine e<br />
il ferro in essa contenuti bisogna comunque immetterli<br />
nell’organismo in qualche modo, ma è <strong>la</strong> ?politica del<strong>la</strong><br />
carne? che mi fa schifo. Solo ed esclusivamente per sol<strong>di</strong>,<br />
guadagni e ancora SOLDI, le multinazionali del<strong>la</strong> carne<br />
allevano gli animali in con<strong>di</strong>zioni indecenti e a volte fornendo<br />
loro del cibo inadeguato al loro fabbisogno giornaliero,<br />
con l’unico fine <strong>di</strong> portare sulle nostre tavole carne<br />
così tenera che??.si taglia con un grissino! [Io pre<strong>di</strong>ligo<br />
quel<strong>la</strong> dura e nervosa e più gustosa degli animali selvatici<br />
NdKasu]Vi faccio alcuni esempi: avete presente <strong>la</strong> carne<br />
<strong>di</strong> vitello? Prima ancora dello svezzamento (in altre parole,<br />
non appena è in grado <strong>di</strong> reggersi un po’ in pie<strong>di</strong>), il<br />
cucciolo viene allontanato dal<strong>la</strong> madre e rinchiuso in una<br />
gabbia <strong>di</strong> 0,50X1,00X1,00m <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni, in cui viene<br />
tenuto fino al<strong>la</strong> fine dei suoi giorni e con un?<br />
alimentazione <strong>di</strong> solo <strong>la</strong>tte. Il vitello cresce, cresce, cresce,<br />
fino a non starci più in quel<strong>la</strong> gabbia, che però non viene<br />
cambiata. Anche se avrebbe finito il periodo <strong>di</strong> al<strong>la</strong>ttamento,<br />
si continua a dargli solo <strong>la</strong>tte. Il motivo? Perché noi<br />
vogliamo carni tenere e bianche, altrimenti NO BUO-<br />
NO??.!E? inaccettabile. Un altro esempio? Ok.. Allevamento<br />
<strong>di</strong> polli: migliaia e migliaia <strong>di</strong> questi pennuti ammassati<br />
in uno spazio in cui non si possono neanche muovere.<br />
Può essere considerata vita <strong>la</strong> loro? Nemmeno al<br />
momento del macello hanno <strong>la</strong> pace che si meritano. La<br />
richiesta <strong>di</strong> carne è così alta che i tempi <strong>di</strong> uccisione <strong>di</strong> un<br />
animale si riducono. Il boia deve ucciderne migliaia! Così,<br />
Quando sono arrivata in questa scuo<strong>la</strong>, ormai quattro anni fa , credevo mi aspettassero<br />
cinque anni <strong>di</strong> libri, stu<strong>di</strong>o, interrogazioni, compiti in c<strong>la</strong>sse, per arrivare al<strong>la</strong> fine<br />
all’incubo per antonomasia…<strong>la</strong> maturità! Più passava il tempo, però, più mi rendevo<br />
conto che era una mia paranoia…Vedevo amici e compagni <strong>di</strong> c<strong>la</strong>sse avere degli hobby,<br />
delle passioni, e trovare, contemporaneamente, tempo per stu<strong>di</strong>o e affini…Ho deciso che<br />
avrei dovuto cercare qualcosa che mi appassionasse davvero...Posso <strong>di</strong>re <strong>di</strong> essere riuscita<br />
nel mio intento: ho trovato il teatro… Se dovessi <strong>di</strong>re cosa me ne ha fatto innamorare,<br />
non saprei che rispondere…Inizialmente, ne vedevo solo l’aspetto <strong>di</strong>vertente: il <strong>la</strong>boratorio<br />
era un’occasione per <strong>di</strong>vertirmi con persone simpatiche(<strong>di</strong> cui ora non potrei fare a<br />
meno)…Con il senno <strong>di</strong> poi, questo non è che un aspetto marginale <strong>di</strong> quel<strong>la</strong> che è stata<br />
un’esperienza gran<strong>di</strong>osa…Richiede impegno, <strong>la</strong>voro, tempo…Quante volte abbiamo detto<br />
<strong>di</strong> non poterne più, ma poi eravamo sempre lì, pronti a continuare, fino a che siamo<br />
riusciti a preparare il NOSTRO spettacolo…Ricordo perfettamente il giorno del<strong>la</strong> prova<br />
Una semplice giornata come tante altre, l'ennesima ora <strong>di</strong><br />
<strong>la</strong>tino del<strong>la</strong> nostra vita si prospettava sul punto <strong>di</strong> passare<br />
tranquil<strong>la</strong>, <strong>la</strong> versione l'avevo fatta, perchè preoccuparmi<br />
in fondo? L'insegnante comincia a chiamare ed una sfilza<br />
<strong>di</strong> no segue <strong>la</strong> domanda “Hai finito <strong>la</strong> versione?”, tutto<br />
nel<strong>la</strong> norma sinceramente, continuo ad essere tranquillo,<br />
era solo una banalissima esercitazione senza voto, perchè<br />
avrei dovuto preoccuparmi? Per <strong>la</strong> prima volta il docente<br />
dà l'impressione <strong>di</strong> risentirsi veramente dell'atteggiamento<br />
menefreghista del<strong>la</strong> c<strong>la</strong>sse, dopo cinque minuti ci siamo<br />
trovati <strong>di</strong>visi a dover rispondere a <strong>di</strong>verse domande <strong>di</strong><br />
grammatica <strong>la</strong>tina. Ovviamente quanto successo mi aveva<br />
scocciato e mi sono fermato a riflettere... Una frase pronunciata<br />
dall'insegnante mi aveva colpito molto...<br />
“Chiaritevi fra <strong>di</strong> voi” aveva detto, ma cosa c'era <strong>di</strong> poco<br />
chiaro? Come è sempre stato in ogni c<strong>la</strong>sse c'è chi ha voglia<br />
<strong>di</strong> stu<strong>di</strong>are, chi non ha voglia <strong>di</strong> farlo, quin<strong>di</strong> non ho<br />
trovato <strong>la</strong> decisione presa dal docente partico<strong>la</strong>rmente cat-<br />
tiva, bastarda o vergognosa se non peggio come è stata<br />
definita da alcuni compagni, l'ho trovata semplicemente<br />
priva <strong>di</strong> senso. L'intenzione che vi era sotto era più che<br />
buona, lodevole, doveva servire a farci riflettere e stu<strong>di</strong>are<br />
<strong>di</strong> più, il mezzo con cui è stata attuata è stato però a mio<br />
modesto parere ri<strong>di</strong>colo. Intanto, si deve valutare il singolo,<br />
se non erro, e <strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> dell'obbligo è finita, è ora <strong>di</strong><br />
assumersi le proprie responsabilità, chi non vuole stu<strong>di</strong>are<br />
si prende un 4 che fa me<strong>di</strong>a e chiuso il capitolo, ma perchè<br />
il 4 se lo deve prendere anche chi solitamente stu<strong>di</strong>a, ma<br />
nel<strong>la</strong> partico<strong>la</strong>re occasione si è trovato impreparato? Questa<br />
manovra dovrebbe forse servire a mettere uno contro<br />
l'altro dei ragazzi che sono in c<strong>la</strong>sse assieme da cinque<br />
anni, in cui per nove mesi si sono visti minimo cinque ore<br />
al giorno? Si può rovinare un rapporto stile “ok, siamo tutti<br />
nel<strong>la</strong> stessa barca e le <strong>di</strong>fficoltà le affrontiamo assieme”<br />
con così poco? Ma soprattutto dovrei io che <strong>la</strong> versione<br />
l'ho fatta andare a ledere <strong>la</strong> libertà personale <strong>di</strong> un mio<br />
molte volte invece <strong>di</strong> sparare al centro del<strong>la</strong> fronte <strong>di</strong> una<br />
mucca, per esempio, (questo le comporterebbe una morte<br />
istantanea e indolore), <strong>la</strong> si colpisce in un punto x del<strong>la</strong><br />
testa (<strong>di</strong>ciamo ? a casaccio?). Poi, ancora in vita, <strong>la</strong> si<br />
scuoia. Immaginatevi l?atrocità del<strong>la</strong> scena?? Avete mai<br />
visto nel film L?albero degli zoccoli <strong>di</strong> Ermanno Olmi il<br />
momento in cui scuoiano vivo il maiale?? Io sì e mi riecheggiano<br />
ancora nelle orecchie le ur<strong>la</strong> <strong>di</strong> quel<strong>la</strong> povera<br />
bestia. Moltiplicate questo per 1000 (ma sì, facciamo lo<br />
sconto!), ogni giorno, <strong>di</strong> tutti i giorni dell’anno. Solo perché<br />
ormai siamo <strong>di</strong>ventati parte <strong>di</strong> una società che si è adagiata,<br />
è stata viziata, imbambo<strong>la</strong>ta dal<strong>la</strong> pubblicità, dal ?<br />
ciò che è buono, perché bello all’aspetto?. Una società<br />
dell’apparenza, non dell’essenza. Solo adesso che si comincia<br />
a sensibilizzare <strong>la</strong> gente su questi argomenti, mostrando<br />
<strong>la</strong> cruda realtà, le cose stanno lentamente cambiando.<br />
Compagnie come <strong>la</strong> Coop, ma anche <strong>la</strong> Mellin<br />
stanno aderendo alle iniziative per provvedere a fornire ai<br />
consumatori carni <strong>di</strong> animali allevati <strong>di</strong>gnitosamente. Speriamo<br />
che facciano loro compagnia altre <strong>di</strong>tte. Finchè le<br />
cose non cambieranno una volta per tutte, io continuerò a<br />
mangiarmi le mie bistecchine <strong>di</strong> soia?.. Chiara 5B<br />
generale: tutto il giorno in teatro, e <strong>la</strong> sera in scena…Paura (tanta), nervosismo, qualche<br />
pianto <strong>di</strong>etro le quinte, e poi…La prima battuta, ed è stato un crescendo <strong>di</strong> emozioni fortissime:<br />
adrenalina a mille, entusiasmo e tanto , tanto <strong>di</strong>vertimento…L’orgoglio provato<br />
quando il pubblico rideva a una battuta del nostro personaggio…I momenti in cui dovevamo<br />
trattenerci noi dal ridere…La confusione <strong>di</strong>etro le quinte…I suggerimenti che venivano<br />
sentiti anche dagli spettatori …e, dopo lo spettacolo, <strong>la</strong> felicità, gran<strong>di</strong>ssima, <strong>di</strong><br />
averlo fatto davvero, <strong>di</strong> esserci riusciti…Quanto ci siamo sentiti uniti in quel momento…<br />
Per tutto questo, perché i nostri sforzi <strong>di</strong> mantenere in vita il <strong>la</strong>boratorio teatrale( due anni<br />
fa non aveva convinto e lo si voleva chiedere) non siano stati vani, chiedo, e penso <strong>di</strong><br />
poter affermare anche a nome degli altri componenti, a chi in questa scuo<strong>la</strong> è meno vecchietto<br />
<strong>di</strong> me e <strong>di</strong> altri che, per ragioni che niente hanno a che fare con il teatro, sperano<br />
<strong>di</strong> non doverci passare più nemmeno un altro anno, <strong>di</strong> portare avanti ciò che noi abbiamo<br />
iniziato…NON LASCIATE MORIRE IL TEATRO!!!!!! Grazie…. Giorgia 5B<br />
compagno che ha deciso <strong>di</strong> non <strong>la</strong>vorare? <strong>Non</strong> me <strong>la</strong> sentirei<br />
mai, è ingiusto, non vedo perchè dovrei prenderme<strong>la</strong><br />
con lui, piuttosto <strong>la</strong> voglia <strong>di</strong> impegnarmi rischia <strong>di</strong> <strong>di</strong>ssolversi<br />
brutalmente, vedendo che il mio impegno non viene<br />
in alcun modo ricompensato. Quello che mi ha colpito è<br />
stata però <strong>la</strong> reazione a questo metodo educativo criticabile<br />
da parte <strong>di</strong> alcuni studenti, soprattutto chi era stato assente<br />
il giorno precedente e doveva essere giustificato ha<br />
sfogato <strong>la</strong> propria rabbia sui compagni <strong>di</strong> c<strong>la</strong>sse. Amareggiante,<br />
deso<strong>la</strong>nte cadere in una trappo<strong>la</strong> così semplice, banale<br />
e molto poco occultata, assumere un atteggiamento<br />
negativo nei confronti dei compagni proprio come previsto<br />
dal docente, per fortuna questo comportamento è stato attuato<br />
solo da una minoranza del<strong>la</strong> c<strong>la</strong>sse che mi ha dato da<br />
riflettere... e che assieme all'idea dell'insegnante ha portato<br />
al<strong>la</strong> stesura <strong>di</strong> questo breve, ma sentito articolo, spero <strong>di</strong><br />
non avervi annoiato troppo con queste mie riflessioni sui<br />
meto<strong>di</strong> educativi… No name
Secondo <strong>la</strong> religione cattolica colui che ha creato l'universo<br />
ha un <strong>di</strong>segno; il <strong>di</strong>segno <strong>di</strong>vino.<br />
In questo <strong>di</strong>segno <strong>di</strong>vino viene contemp<strong>la</strong>to tutto, ogni più<br />
picco<strong>la</strong> infima e insignificante bricio<strong>la</strong> del nostro universo<br />
risiede in un determinato punto per volontà <strong>di</strong> Dio , ogni<br />
più insignificante e piccolo mutamento è un mutamento<br />
voluto da Dio , per far<strong>la</strong> breve l'universo nel suo esistere<br />
nel suo trasformarsi altro non è che l'attuazione del<strong>la</strong> volontà<br />
<strong>di</strong> Dio.<br />
Il <strong>di</strong>o del<strong>la</strong> religione cattolica come tutti noi ben sapranno<br />
è definito onnisciente. Il significato del<strong>la</strong> paro<strong>la</strong> onniscienza<br />
dovrebbe esser noto a tutti noi ma salvo frainten<strong>di</strong>menti<br />
vi informo che il mio <strong>di</strong>zionario sostiene che sia<br />
<strong>la</strong> qualità <strong>di</strong> chi è onnisciente (che <strong>di</strong>zionario del cazzo...)<br />
e con onnisciente si riferisce a colui che sa conosce e<br />
comprende tutto e subito dopo una virgo<strong>la</strong> riporta <strong>la</strong> paro<strong>la</strong><br />
Dio. La religione cattolica ci fornisce anche un'altra<br />
informazione concernente <strong>la</strong> natura <strong>di</strong> Dio; ci rive<strong>la</strong> infatti<br />
che Dio nel suo infinito amore ha donato all'essere umano<br />
il libero arbitrio; ovvero <strong>la</strong> facoltà <strong>di</strong> intendere, volere e<br />
compiere delle scelte in base al<strong>la</strong> propria volontà. Esiste<br />
tuttavia una palese impossibilità che nel<strong>la</strong> natura <strong>di</strong>vina<br />
sussistano queste tre definizioni. Se Dio conoscesse il destino<br />
e le scelte <strong>di</strong> tutti noi con assoluta certezza, e se queste<br />
facessero parte del suo piano vorrebbe <strong>di</strong>re che il libero<br />
arbitrio donatoci in verità non esiste, e che <strong>la</strong> nostra<br />
presunta libertà <strong>di</strong> scegliere in base al<strong>la</strong> nostra volontà<br />
“L'uomo del<strong>la</strong> sabbia” è un breve racconto gotico <strong>di</strong><br />
E.T.A. Hoffmann, ammetto <strong>la</strong> mia ignoranza <strong>di</strong>cendo<br />
<strong>di</strong> non avere mai sentito questo nome prima <strong>di</strong><br />
leggere per caso una frase tratta da questo romanzo,<br />
quin<strong>di</strong> non crucciatevi se non lo conoscete, siete vissuti<br />
benissimo lo stesso fino ad oggi... In ogni caso,<br />
premetto già che al<strong>la</strong> base <strong>di</strong> questo mio articolo è <strong>la</strong><br />
conoscenza <strong>di</strong> tutto il racconto, perciò vi rovinerò <strong>la</strong><br />
sorpresa sve<strong>la</strong>ndovi il finale, non credo sia sbagliato,<br />
visto che ciò che mi ha colpito <strong>di</strong> Hoffmann sono<br />
stati l'atmosfera e lo stile, secondo me <strong>la</strong> storia passa<br />
in secondo piano in confronto all'abilità dell'autore<br />
nel render<strong>la</strong> su carta. Il protagonista Nathanael, da<br />
bambino, veniva spesso mandato a letto presto con<br />
<strong>la</strong> scusa che sarebbe giunto l'uomo del<strong>la</strong> sabbia a levargli<br />
gli occhi dalle orbite, il ragazzino, crescendo,<br />
si fa però sempre più curioso ed una sera si nasconde<br />
cercando <strong>di</strong> vedere in faccia questo mostro, che si<br />
rive<strong>la</strong> essere l'inquietante avvocato Coppelius, il<br />
quale spesso fa visita al<strong>la</strong> famiglia e gode nell'infasti<strong>di</strong>re<br />
i bambini. Nathanael osserva il padre e Coppelius<br />
ritirarsi in un <strong>la</strong>boratorio alchemico, nota i<br />
lineamenti del papà farsi più duri e cattivi e terrorizzato<br />
rive<strong>la</strong> <strong>la</strong> sua presenza, l'avvocato lo minaccia <strong>di</strong><br />
levargli gli occhi e lo colpisce fino a farlo svenire.<br />
Qualche tempo dopo il padre si decide a troncare i<br />
rapporti con Coppelius, ma muore in un'esplosione<br />
nel <strong>la</strong>boratorio, mentre l'avvocato scappa dal portone<br />
principale, maledetto dal giovane Nathanael. La narrazione<br />
continua dopo alcuni anni quando il ragazzo<br />
altro non è che una misera illusione istil<strong>la</strong>taci <strong>di</strong>rettamente<br />
da Dio. Se al contrario noi avessimo <strong>la</strong> facoltà <strong>di</strong> scegliere<br />
e <strong>di</strong> conseguenza il libero arbitrio Dio non potrebbe conoscere<br />
quello che stiamo per fare e non potrebbe essere<br />
dunque onnisciente. Senza dubbio potremmo esser portati<br />
a pensare che il conoscere quali siano le nostre decisioni<br />
non comporti una effettiva limitazione al<strong>la</strong> nostra possibilità<br />
<strong>di</strong> scegliere autonomamente, tuttavia questo a mio giu<strong>di</strong>zio<br />
è falso. Se Dio infatti conoscesse senza possibilità <strong>di</strong><br />
essere in fallo ogni nostra decisione potrebbe "stampare"<br />
un'ipotetica istantanea dell'universo nel<strong>la</strong> quale viene mostrato<br />
tutto ciò. Se poi affiancasse in or<strong>di</strong>ne cronologico<br />
tutte le istantanee otterrebbe una sequenza filmata <strong>di</strong> quello<br />
che sarà il nostro futuro al quale noi ci dovremmo attenere<br />
e al quale non potremmo sfuggire. Potremmo chiamare<br />
quin<strong>di</strong> questa- per così <strong>di</strong>re sequenza <strong>di</strong> istantanee-<br />
destino. Questo destino è immutabile ed eterno e non <strong>di</strong>pende<br />
da noi in quanto siamo già contemp<strong>la</strong>ti. In questo<br />
ipotetico destino noi posse<strong>di</strong>amo solo una cosa , <strong>la</strong> presunzione<br />
<strong>di</strong> poter usufruire del nostro libero arbitrio quando<br />
in verità il nostro compito è solo quello <strong>di</strong> manichini<br />
spostati dal<strong>la</strong> volontà <strong>di</strong> Dio. Potremmo esser definiti come<br />
pietre sollevate da terra e <strong>la</strong>sciate cadere le quali pensano<br />
<strong>di</strong> cadere in base al<strong>la</strong> loro volontà. Se si giungesse a<br />
questa conclusione io ho l'ar<strong>di</strong>re <strong>di</strong> sostenere che Dio ha<br />
creato un universo macabro e sanguinario dove l'umanità<br />
vede ogni giorno i suoi simili morire e soffrire e si accusa<br />
stu<strong>di</strong>a in un'università in Piemonte e rimane turbato<br />
dal<strong>la</strong> visita <strong>di</strong> un ven<strong>di</strong>tore <strong>di</strong> barometri, Giuseppe<br />
Coppo<strong>la</strong>, che gli ricorda il vecchio nemico, terrorizzato<br />
da ciò rischia <strong>di</strong> rovinare i rapporti con <strong>la</strong> fidanzata<br />
C<strong>la</strong>ra ed il fratello <strong>di</strong> lei Lotario, ma <strong>la</strong> ragazza<br />
riesce a farlo ragionare ed a tranquillizzarlo. Un<br />
giorno però Nathanael, tornando a casa, trova l'abitazione<br />
bruciata ed è costretto a trasferirsi <strong>di</strong> fronte<br />
al<strong>la</strong> residenza <strong>di</strong> un suo insegnate, il professor Spa<strong>la</strong>nzani,<br />
da dove può ammirare <strong>la</strong> figlia <strong>di</strong> lui, <strong>la</strong> bellissima<br />
Olimpia. La ragazza ben presto riesce a fargli<br />
<strong>di</strong>menticare <strong>la</strong> lontana C<strong>la</strong>ra, ma gli amici <strong>di</strong> Nathanael<br />
cercano <strong>di</strong> tenerlo al<strong>la</strong> <strong>la</strong>rga da lei, spaventati<br />
dai movimenti meccanici e dagli occhi vuoti del<strong>la</strong><br />
ragazza, tuttavia il giovane troppo innamorato non<br />
resiste e <strong>di</strong>chiara <strong>la</strong> sua volontà <strong>di</strong> sposarsi. La donna<br />
si rive<strong>la</strong> però un automa costruito da Spa<strong>la</strong>nzani e<br />
Coppo<strong>la</strong>, che in realtà altri non è che il malvagio<br />
Coppelius, e Nathanael impazzisce per il dolore, solo<br />
dopo lunghe cure può fare ritorno in Germania da<br />
C<strong>la</strong>ra, che accoglie il suo amore a braccia aperte. La<br />
mente del protagonista però è ancora troppo scossa<br />
e, salito su una torre con <strong>la</strong> fidanzata per ammirare il<br />
panorama, scambia <strong>la</strong> giovane per un altro automa e<br />
cerca <strong>di</strong> scaraventar<strong>la</strong> <strong>di</strong> sotto, fortunatamente interverrà<br />
però Lotario a salvare <strong>la</strong> sorel<strong>la</strong>. Il racconto si<br />
conclude con Nathanael che, danzando impazzito<br />
sul<strong>la</strong> cima del<strong>la</strong> torre, scorge tra <strong>la</strong> fol<strong>la</strong> incuriosita il<br />
volto ghignante <strong>di</strong> Coppelius e, sparito il suo ultimo<br />
lume <strong>di</strong> ragione, si scaraventa al suolo, togliendosi <strong>la</strong><br />
<strong>di</strong> essere <strong>la</strong> responsabile <strong>di</strong> tutto questo orrore. Nel caso<br />
opposto Dio avrebbe creato un universo del quale, non<br />
essendo onnisciente, non avrebbe potuto sapere come si<br />
sarebbe evoluto e che ha portato l'uomo e l'umanità a soffrire<br />
pene in<strong>di</strong>cibili. Credo che nessuno possa <strong>di</strong>re vista <strong>la</strong><br />
situazione (che probabilmente è molto migliore <strong>di</strong> quel<strong>la</strong><br />
<strong>di</strong> 300 anni fa) che tutto sommato l'umanità vive senza<br />
esser sottoposta a gran<strong>di</strong> pene.... Dio dalle mie riflessioni<br />
non viene <strong>di</strong>pinto proprio in maniera benevo<strong>la</strong> tuttavia<br />
questo è sostanzialmente il mio pensiero . Sia che le riteniate<br />
gran<strong>di</strong>ssime stronzate o qualcosa <strong>di</strong> più decente vi<br />
invito a rifletterci almeno un poco. Ora qualcuno <strong>di</strong> voi si<br />
chiederà come già fatto da qualche mio amico come mai<br />
citi solo alcuni concetti legati al<strong>la</strong> <strong>di</strong>vinità tra<strong>la</strong>sciandone<br />
altri quali “essere superiore” o “inafferrabilità <strong>di</strong> Dio”<br />
“Dogma” o “Mistero del<strong>la</strong> fede”……Il motivo è a mio<br />
avviso semplice…..qualora il concetto <strong>di</strong> Dio che deriva<br />
dal<strong>la</strong> sacre scritture sia palesemente contrad<strong>di</strong>ttorio e se<br />
noi per giustificare questo avvalorassimo questa tesi con i<br />
concetti poc’anzi espressi finiremmo per avere un concetto<br />
<strong>di</strong> Dio assolutamente inutile in quanto questo perderebbe<br />
ogni significato e <strong>la</strong> sua figura non potrebbe essere legata<br />
a nessun concetto…..lo stesso concetto <strong>di</strong> bene e <strong>di</strong><br />
male perderebbe qualsiasi senso logico ……Dio <strong>di</strong> conseguenza<br />
per noi non sarebbe assolutamente altro che una<br />
paro<strong>la</strong> priva <strong>di</strong> significato. Alberto Casu<br />
vita. Bene, ora <strong>la</strong> storia <strong>la</strong> sapete, ma il mio misero<br />
riassunto non vi permette <strong>di</strong> cogliere i <strong>la</strong>ti migliori <strong>di</strong><br />
questo libro ed il suo significato profondo: Nathanael<br />
ingigantisce <strong>la</strong> paura infantile per l'uomo del<strong>la</strong><br />
sabbia, creandosi un fardello che lo perseguiterà e lo<br />
porterà a perdere tutto una volta adulto, Hoffmann ci<br />
<strong>di</strong>mostra come le emozioni non possano essere control<strong>la</strong>te,<br />
dato che <strong>la</strong> tranquillità interiore del giovane<br />
dopo le parole <strong>di</strong> C<strong>la</strong>ra sembra più un autoconvincimento<br />
che una calma effettiva e l'amore provato per<br />
un automa ci fa capire come spesso ten<strong>di</strong>amo a legarci<br />
a ciò che vorremmo una persona fosse più che<br />
a ciò che essa è veramente. Mi ha dato da riflettere<br />
<strong>la</strong> figura <strong>di</strong> Coppelius, quasi soprannaturale, tormenta<br />
Nathanael in ognuna delle fasi del<strong>la</strong> sua vita, dall'infanzia<br />
al<strong>la</strong> giovinezza, seguendolo dapprima in<br />
Piemonte, quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> nuovo in Germania, come se conoscesse<br />
il destino del ragazzo, è <strong>la</strong> rappresentazione<br />
delle nostre paure più inconscie che ci portiamo dentro<br />
sempre e che a volte riusciamo a <strong>di</strong>menticare per<br />
lunghi anni, ma che a tratti riappaiono e che dobbiamo<br />
imparare a dominare. C<strong>la</strong>ra, <strong>la</strong> razionalità, <strong>di</strong>mentica<br />
presto Nathanael, rappresentante le passioni<br />
sfrenate, e si sposa, vivendo felice con un uomo che<br />
<strong>la</strong> ama, è quin<strong>di</strong> quel giusto equilibrio che dovrebbe<br />
control<strong>la</strong>re <strong>la</strong> nostra vita. Nel racconto c'è però molto<br />
altro su cui riflettere, è per questo che vi invito a<br />
leggerlo e spero <strong>di</strong> avervi incuriosito con questo mio<br />
breve articolo. Calza detto [“scalzy” dagli amici]
<strong>Cogito</strong> Web Forum Un nuovo spazio <strong>di</strong> comunicazione,<br />
un forum, un punto d’incontro, un’assemblea senza<br />
f i n e ……………………………………………………<br />
A Settembre, nei nebbiosi, confusi e fluttuanti pensieri<br />
<strong>di</strong> Mambro e Tompix stava nascendo un’idea. <strong>Non</strong> conoscendosi<br />
molto bene, i due non sapevano ancora che<br />
stavano pensando al<strong>la</strong> stessa cosa: costruire un forum<br />
per il <strong>Cogito</strong>.Quale stupido, forse irrealizzabile, progetto<br />
avrebbe mai potuto essere! Chi avrebbe potuto<br />
scriverci?Che interesse avrebbe potuto suscitare negli<br />
studenti?Forse tanti, forse nessuno. Il dubbio li assaliva,<br />
li tormentava, li scoraggiava finché decisero <strong>di</strong> par<strong>la</strong>rne<br />
l’uno all’altro. Per i due temerari si prospettava<br />
un impegno, una rottura, un <strong>la</strong>voro <strong>di</strong> non poca importanza<br />
e facilità. La cosa che li ha spinti a buttarsi è stata<br />
<strong>la</strong> fiducia nelle proprie capacità. Mambro aveva a<br />
portata <strong>di</strong> mano un nuovo obiettivo nel suo progetto <strong>di</strong><br />
conquista del liceo e del mondo: oltre ad essere rappresentate<br />
<strong>di</strong> c<strong>la</strong>sse, presunto rappresentate d’istituto<br />
(smentito, ndr), calciatore, amministratore del forum <strong>di</strong><br />
c<strong>la</strong>sse, avrebbe potuto <strong>di</strong>ventare anche amministratore<br />
del forum del <strong>Cogito</strong>. Quale importante occasione da<br />
non perdere! Tompix, un po’ per invi<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Mambro,<br />
un po’ per ambizione <strong>di</strong> potere e <strong>di</strong> fama, un po’ per<br />
voglia <strong>di</strong> far del bene comune voleva a sua volta <strong>di</strong>venire<br />
amministratore. [Avevano tempo libero ecco tutto<br />
NdKasu] La redazione del <strong>Cogito</strong> accettò <strong>la</strong> proposta a<br />
braccia aperte, gli occhi <strong>di</strong> <strong>Alvise</strong> bril<strong>la</strong>vano, quelli <strong>di</strong><br />
Casu sprizzavano gioia, neanche avessero offerto loro<br />
<strong>la</strong> Canalis su un piatto d’argento, in perizoma, stile calendario.<br />
Sembrava quin<strong>di</strong> che l’idea non fosse né azzardata<br />
né irrealizzabile. E così fu. Grazie a co<strong>di</strong>ci Open<br />
Source (benedetti quelli <strong>di</strong> phpbb.com), [Sempre<br />
siano lodati NdKasu] spazio Web e database gratis offerti<br />
prima da Tripod Lycos e successivamente da Altervista<br />
è stato possibile mettere online il forum, settarlo<br />
a nostro piacimento e renderlo accessibile al popolo<br />
studentesco. Per chi non lo sapesse un forum è uno<br />
spazio libero nel quale poter scambiare opinioni, scrivendo<br />
messaggi che possono essere visualizzati da tutti.<br />
La struttura del sito è organizzata in sezioni le quali<br />
contengono i <strong>di</strong>versi forum <strong>di</strong> <strong>di</strong>scussione; a loro volta,<br />
contengono i vari topics (o argomenti) sui quali <strong>di</strong>scutere.<br />
I topics contengono i vari messaggi scritti dai <strong>di</strong>versi<br />
utenti che esprimono <strong>la</strong> loro opinione o <strong>la</strong> loro<br />
idea in risposta al messaggio d’apertura. La parte più<br />
Giovedì 7 Agosto 2003 Ieri sono andata ad un funerale.<br />
Il defunto non era un mio parente. Era un amico dei<br />
miei cugini. La leucemia l'ha catturato in gennaio ed è<br />
morto lunedì. <strong>Non</strong> aveva ancora 10 anni. Il bimbo non<br />
era del paese in cui si è svolto il funerale ma alcuni lo<br />
conoscevano perché veniva le domeniche e i giorni <strong>di</strong><br />
festa dai nonni. I suoi nonni sono i vicini <strong>di</strong> casa dei<br />
miei cuginetti. Li ho visti tante volte giocare insieme<br />
negli anni passati. Lui faceva gare <strong>di</strong> go-kart, aveva<br />
vinto molte coppe, frequentava una scuo<strong>la</strong> privata inglese,<br />
assomigliava ad un angelo. Sempre buono e gentile<br />
con tutti. Poi quello che voi chiamate DIO ha deciso<br />
<strong>di</strong> farlo amma<strong>la</strong>re <strong>di</strong> uno dei mali peggiori. Ha sofferto<br />
7 mesi, ha lottato, è riuscito a fare <strong>la</strong> Prima Comunione<br />
nel periodo in cui sembrava stesse meglio.<br />
Era ricoverato ma tornava a casa nei weekends. Andava<br />
a trovare i nonni, ma non aveva più <strong>la</strong> forza <strong>di</strong> giocare<br />
coi miei cugini. Veniva imboccato talvolta durante<br />
interessante è forse <strong>la</strong> gerarchia e l’aspetto del<strong>la</strong> personalizzazione.<br />
All’interno del nostro forum infatti sono<br />
presenti <strong>di</strong>verse figure ed è possibile personalizzare <strong>la</strong><br />
propria utenza. A capo <strong>di</strong> tutti e <strong>di</strong> tutto vi sono gli amministratori<br />
(da venerare e lodare);un gra<strong>di</strong>no più in<br />
basso ci sono i moderatori [quelli si che rulezzano<br />
NdKasu] , quelli che control<strong>la</strong>no l’andamento generale<br />
delle <strong>di</strong>verse sezioni loro assegnate e, se necessario,<br />
hanno <strong>la</strong> facoltà <strong>di</strong> chiudere o cancel<strong>la</strong>re i messaggi e<br />
topics; poi vengono i redattori e i giornalisti del <strong>Cogito</strong><br />
i quali, essendo utenti privati, possono scrivere messaggi<br />
importanti (sempre in cima al<strong>la</strong> lista) come ad<br />
esempio i loro articoli e possono essere sicuramente le<br />
figure <strong>di</strong> riferimento delle <strong>di</strong>scussioni, che sicuramente<br />
potranno prendere spunto dai loro articoli. Ultimi ma<br />
non meno importanti sono gli utenti normali. Sono tutti<br />
coloro i quali, registrandosi, hanno <strong>la</strong> possibilità, dove<br />
consentito, <strong>di</strong> aprire topics e scrivere messaggi <strong>di</strong> risposta<br />
contribuendo alle <strong>di</strong>scussioni. Ogni utente che si<br />
registra riceverà un e-mail contenente il nickname e <strong>la</strong><br />
password scelti, in modo che li possa ricordare e conservare.<br />
Il proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> registrazione è completamente<br />
anonimo. In nessun posto comparirà il nome,<br />
cognome o c<strong>la</strong>sse. Quin<strong>di</strong> i prof faticheranno parecchio<br />
a identificarci o riconoscerci. Di certo non si può prendere<br />
esempio dal furbo Monetti senior, il cui nickname<br />
è “Monetti”. Il profilo che siamo invitati a compi<strong>la</strong>re è<br />
consultabile da qualsiasi utente e può essere il luogo<br />
dove trovare informazioni sull’utente (hobbies,paese..)<br />
e su come contattarlo (ICQ, MSN, e-mail, sito web<br />
personale). Oltre al profilo è pure possibile spe<strong>di</strong>re<br />
un’immaginetta [ O come nel mio kasu una più rulezzosa<br />
Gif animata NdKasu] chiamata avatar <strong>di</strong> identificazione<br />
e che comparirà vicino ad ogni messaggio.<br />
Stesso proce<strong>di</strong>mento per <strong>la</strong> firma, un campo nel quale<br />
inserire una frase che piace e che si vuole far vedere a<br />
tutti. Per qualsiasi dubbio o problema è possibile consultare<br />
liberamente <strong>la</strong> sezione del forum chiamata<br />
“Aiuto per il forum” che contiene tutte le informazioni<br />
necessarie al<strong>la</strong> registrazione, alle personalizzazioni e<br />
alle opzioni settabili. Si ricorda che soltanto gli utenti<br />
registrati possono scrivere messaggi, questo per spingere<br />
gli studenti a registrarsi e quin<strong>di</strong> a far parte del<strong>la</strong><br />
comunità del forum. Soltanto <strong>la</strong> sezione <strong>di</strong> help è aperta<br />
a tutti, anche ai non registrati.<br />
Il forum è nato come punto <strong>di</strong> contatto fra gli studenti e<br />
i pasti dal<strong>la</strong> sorellina <strong>di</strong> 4 anni. Nelle ultime 3 settimane<br />
non è mai tornato a casa, stava male, nemmeno <strong>la</strong><br />
morfina riusciva a calmarlo. Infine lunedì è spirato. Per<br />
metterlo nel<strong>la</strong> bara l'hanno vestito da pilota, pilota <strong>di</strong><br />
go-kart. Nel<strong>la</strong> clinica in cui era stato da quando si era<br />
amma<strong>la</strong>to avevano organizzato una gita e pochi mesi<br />
prima era riuscito a conoscere Shumacher. Benché io<br />
non creda nell'esistenza del Dio cristiano e eviti <strong>di</strong> andare<br />
a messa perfino a Pasqua e Natale, ho voluto essere<br />
presente al suo funerale. Un sacco <strong>di</strong> gente. I coetanei<br />
che con lui avevano ricevuto il sacramento del<strong>la</strong><br />
Comunione tutti attorno al<strong>la</strong> bara bianca. I genitori,<br />
contenuti durante <strong>la</strong> cerimonia, ma con occhiali da sole<br />
per coprire le <strong>la</strong>crime <strong>di</strong> giorni e giorni. Ogni tanto<br />
qualcuno scoppiava a piangere, io stessa non sono riuscita<br />
a trattenermi. Al<strong>la</strong> fine il saluto del padre al bambino.<br />
Ai pie<strong>di</strong> dell'altare, il parroco <strong>di</strong>etro a lui, i coetanei<br />
attorno. Le sue parole sussurrate fra <strong>la</strong> <strong>di</strong>sperazione<br />
il giornalino. L’intento principale è quello <strong>di</strong> creare<br />
uno spazio <strong>di</strong> comunicazione che serva a stimo<strong>la</strong>re,<br />
accogliere, <strong>di</strong>scutere le opinioni <strong>di</strong> ogni singolo studente<br />
del nostro istituto. Si spera che tali opinioni riguar<strong>di</strong>no<br />
le tematiche trattate negli articoli del giornale. Esortiamo<br />
ugualmente a scrivere su qualsiasi altro argomento<br />
tipo problemi personali, giornalieri, sco<strong>la</strong>stici e<br />
tutto quello che può interessare, appassionare, sconvolgere.<br />
Anche i consigli e le critiche sul forum o sul giornalino<br />
sono accettate e prese in considerazione. Tutto<br />
questo è un tentativo moderno e interattivo <strong>di</strong> creare<br />
nuovi contatti, avvicinare fra loro gli studenti e i rappresentati,<br />
informarli <strong>di</strong> quel che accade a scuo<strong>la</strong>. È un<br />
modo per scoraggiare quel<strong>la</strong> apatia denunciata<br />
nell’e<strong>di</strong>toriale <strong>di</strong> <strong>Alvise</strong>. Ci si può esprimere a piacimento,<br />
anche cazzeggiare, ovviamente nei limiti del<strong>la</strong><br />
decenza. Si potrà godere delle <strong>di</strong>squisizioni <strong>di</strong> <strong>Alvise</strong> e<br />
<strong>di</strong> Casu [Il grande Casu NdPresuntuoso], ammirare<br />
l’incre<strong>di</strong>bile capacità <strong>di</strong> certi utenti poco raccomandabili<br />
<strong>di</strong> portare fuori argomento le <strong>di</strong>scussioni o <strong>di</strong><br />
spammare in tutti i <strong>di</strong>versi topics, assistere al<strong>la</strong> nascita<br />
<strong>di</strong> nuove sezioni o forums. <strong>Non</strong> cerchiamo <strong>di</strong> creare<br />
una comunità <strong>di</strong> amebe <strong>di</strong>pendenti dai personal computers,<br />
bensì incitiamo a informarvi e a <strong>di</strong>scutere fisicamente<br />
<strong>di</strong> tutto quello che vi interessa o riguarda <strong>di</strong> persona.<br />
Il forum può essere un prelu<strong>di</strong>o, una spinta ai<br />
rapporti fra gli studenti. <strong>Non</strong> vuole essere uno spazio<br />
dove fare pubblicità, incitare attività illegali, insultare<br />
o offendere compagni, professori, bidelli, idee, opinioni,<br />
religioni. La libertà che è concessa è davvero molto<br />
vasta. Sta a voi usar<strong>la</strong> nel<strong>la</strong> maniera più giusta e costruttiva.<br />
Per tutti coloro che non rispetteranno queste<br />
semplici, basi<strong>la</strong>ri premesse c’è l’espulsione o il ban dal<br />
forum. I numeri par<strong>la</strong>no chiaro, da quando siamo online,<br />
in nemmeno una settimana è stata raggiunta<br />
l’incre<strong>di</strong>bile quota <strong>di</strong> circa mille messaggi. E gli utenti<br />
registrati non erano neanche una ventina. Ora siamo<br />
circa in sessanta, e ogni giorno si registra qualcuno <strong>di</strong><br />
nuovo. La speranza è che questi numeri aumentino<br />
sempre <strong>di</strong> più, come il numero <strong>di</strong> topics e <strong>di</strong>scussioni.<br />
Ora sta a voi prender parte a questa iniziativa, far<strong>la</strong><br />
crescere, maturare e magari trasmetter<strong>la</strong> anche alle successive<br />
generazioni <strong>di</strong> studenti. Enjoy!<br />
Tompix [con incisi rompiballe <strong>di</strong> Kasu ndTompix ]<br />
(Hazzu, al<strong>la</strong> fine il cogito è passato da me, zitto! Tiè!<br />
:-D)<br />
e le <strong>la</strong>crime. Si carpiscono poche parole. I bambini con<br />
gli occhi arrossati e i fazzoletti che non bastano. Mi<br />
devo sedere, non riesco a tenermi in pie<strong>di</strong> e scoppio<br />
nuovamente in <strong>la</strong>crime. Come me quasi tutti. Il padre<br />
torna al posto, dopo neppure un minuto si alza e abbraccia<br />
<strong>la</strong> bara e piange, tentano <strong>di</strong> farlo risedere ma<br />
non ne vuole sentire. Così fino a quando l'hanno riportato<br />
fuori per condurlo al cimitero. Una paro<strong>la</strong> per definire<br />
quell'interminabile ora:STRAZIANTE. Strazianti<br />
le <strong>la</strong>crime dei presenti. Straziante il dolore dei genitori,<br />
quello dei coetanei. E <strong>la</strong> mia rabbia, sentir <strong>di</strong>re dal parroco<br />
che Dio ha deciso così per un <strong>di</strong>segno a noi misterioso.<br />
O che si <strong>di</strong>ce che Dio voglia con sè gli angeli<br />
migliori, le persone più buone. <strong>Non</strong> mi è possibile giustificare<br />
questi eventi. O Dio non esiste, o non è un<br />
Dio buono come si vuole far credere.<br />
EDOARDO,SARAI SEMPRE NEI CUORI DI CHI TI<br />
HA CONOSCIUTO. Selene
Del <strong>di</strong>vino <strong>Alvise</strong> <strong>Maniero</strong>!!<br />
Nel mezzo del cammin <strong>di</strong> nostra scuo<strong>la</strong><br />
mi imbattei in un uomo aperto e prestante<br />
che è sempre intendo a sedurr ingenua figlio<strong>la</strong><br />
Domina l'ambiente col suo andazzo sculettante<br />
orgoglioso cammina esibendo il suo corpo<br />
tant'è che <strong>la</strong> nostra risata è più che straziante!<br />
Il suo esibizionismo mentendo non proc<strong>la</strong>ma<br />
<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> passare inosservato<br />
Noi sappiamo tutti che debito del <strong>la</strong>ccio è <strong>la</strong> sua fama<br />
Il suo storico u<strong>di</strong>to è molto più che rinomato<br />
per lui i mortali sol <strong>di</strong> sesso posson par<strong>la</strong>re<br />
è si facile intuire quanto <strong>di</strong> questo ne sia affamato<br />
Scandendo le sil<strong>la</strong>be del suo nome è solito presentarvi<br />
<strong>la</strong> sua intelligenza più volte ci <strong>di</strong>mostrò<br />
come quando si picchiò si forte il corpo per riscaldarsi<br />
enormemente famosi sono i suoi indumenti invernali<br />
con magliette aderenti è solito conge<strong>la</strong>re<br />
ma non può rinunziare a mostrare i suoi addominali<br />
Un personaggio dunque a cui vogliamo un gran bene<br />
siam soliti chiamarlo capitano<br />
per fortuna che non si vanta del suo modesto pene<br />
in qual si voglia circostanza manifesta <strong>la</strong> sua verginità<br />
è per noi pertanto impossibile immaginare<br />
quanto sia smisurata del<strong>la</strong> sua mano l'operosità.<br />
Suol mostrare a noi mortali come seda <strong>la</strong> sua rabbia<br />
sbraitando e movendosi in pieno al<strong>la</strong> frenesia<br />
finisce che con <strong>la</strong> sua bocca del pugno fa una gabbia.<br />
Albero Kasu…...chi altrimenti?????<br />
Ciao a tutti!<br />
Mi chiamo Anna, faccio <strong>la</strong> 1°a,ed è il primo anno che<br />
vengo qui al Liceo Scientifico. Devo <strong>di</strong>re che non è<br />
niente male [ <strong>di</strong>ci questo solo perché sono pochi mesi<br />
che sei qui NdKasu] a parte tutti i compiti che danno e<br />
i c<strong>la</strong>ssici tipi che “se <strong>la</strong> tirano…”(quelli stai sicuro che<br />
li trovi dappertutto..)Allora io sono nata in Brasile il<br />
16 luglio 1989,adoro <strong>la</strong> musica rap; vado matta per<br />
Eminem e 50 Cent, e faccio atletica leggera. Sono una<br />
tipa molto vivace ed esuberante ,ma forse un po’ troppo<br />
chiacchierona! Ma ora basta par<strong>la</strong>re <strong>di</strong> me [ Era ora<br />
NdKasu :D] parliamo invece, <strong>di</strong> un argomento molto<br />
delicato, che mi piacerebbe approfon<strong>di</strong>re ,magari ,<br />
ascoltando un po’ al<strong>la</strong> volta anche le vostre opinioni<br />
(sempre se vi va). Si tratta del razzismo ,inteso come<br />
<strong>di</strong>scriminazione verso le persone <strong>di</strong>verse .Io sono una<br />
ragazza <strong>di</strong> colore e più <strong>di</strong> una volta mi sono sentita<br />
<strong>di</strong>re “negra ”da persone che ritengo molto superficiali.<br />
Credo proprio che adesso <strong>di</strong>rete: ”Ma si… cosa vuoi<br />
che sia.. solo perché le hanno detto così”, ma, per<br />
quanto io provi a non starci male per una semplice<br />
paro<strong>la</strong> non c’è <strong>la</strong> faccio; è più forte <strong>di</strong> me!!! Credo che<br />
il razzismo sia un’idea che nasce dal<strong>la</strong> paura… sembra<br />
impossibile ma è così .Vi spiego meglio: quando<br />
emargina un’altra perché è <strong>di</strong>versa(troppo grassa ,<br />
troppo alta ,<strong>di</strong> colore e chi più ne ha più metta) lo fa<br />
perché ha paura <strong>di</strong> lei ,ha paura del “<strong>di</strong>verso ”,allora<br />
automaticamente ,<strong>di</strong>ciamo così ,per <strong>di</strong>fendersi, <strong>la</strong> emargina<br />
o <strong>la</strong> umilia in ogni modo possibile. Di conseguenza<br />
<strong>la</strong> persona che è stata esclusa o comunque<br />
qualcuno gli ha fatto capire che in un qualche modo è<br />
<strong>di</strong>versa ,a causa <strong>di</strong> questo, cerca <strong>di</strong> correggere quelli<br />
che gli altri si permettono <strong>di</strong> definire “<strong>di</strong>fetti estetici<br />
”e si trasforma in un’altra persona ,una persona che<br />
non è se stessa…..E perché tutto questo ?per il semplice<br />
e allo stesso estremamente stupido fatto che agli<br />
altri non vai mai bene così come sei ,devi <strong>di</strong>ventare<br />
come vogliono loro ,altrimenti sarai emarginata e presa<br />
in giro fino a quando ne avranno voglia .Beh, since-<br />
ramente io preferisco rimanere così come sono: sono<br />
<strong>di</strong> colore ? Ok a me piace così; sono bassa? Ok crescerò<br />
;ho i fianchi troppo <strong>la</strong>rghi? Ok farò un po’ più <strong>di</strong><br />
sport .E poi se voglio cambiare veramente ,lo faccio<br />
solo per me, non per gli altri. Comunque il razzismo è<br />
sempre esistito, sin dai tempi più antichi, ma credo<br />
che abbia fatto più notizia verso gli anni ’50-’60,con<br />
l’arrivo <strong>di</strong> Malcom X, ma soprattutto con quello <strong>di</strong><br />
Martin Luther King(un grande uomo che lottava contro<br />
<strong>la</strong> <strong>di</strong>scriminazione dei neri in America)e in tutti i<br />
<strong>di</strong>scorsi che ha fatto ,uno in partico<strong>la</strong>re viene ricordato<br />
sui libri <strong>di</strong> tutto il mondo. “I have a dream….”, così,<br />
King cominciò quello che fu un <strong>di</strong>scorso che passò <strong>la</strong><br />
storia. “Io ho un sogno, che un giorno i miei figli possano<br />
venire giu<strong>di</strong>cati non per il colore del<strong>la</strong> pelle ma<br />
per quello che valgono veramente….” Questa, a gran<strong>di</strong><br />
linee, è <strong>la</strong> traduzione del pezzo più importante del<br />
suo <strong>di</strong>scorso. Cavolo, se King sapesse che ancora oggi,<br />
nel 2003, le persone giu<strong>di</strong>cano solo ed esclusivamente<br />
in base a ciò che vedono, “si rivolterebbe nel<strong>la</strong><br />
tomba!” Martin Luther King fu poi assassinato nel<br />
’68, da un gruppo <strong>di</strong> persone che, evidentemente, non<br />
<strong>la</strong> pensavano come lui. Forse <strong>la</strong> sto tirando un po’ per<br />
le lunghe, ma mi piacerebbe solo esprimere il mio<br />
punto <strong>di</strong> vista verso quello che ormai sta <strong>di</strong>ventando<br />
un modo <strong>di</strong> pensare comune. <strong>Non</strong> credo <strong>di</strong> aver nessun<br />
<strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> <strong>di</strong>re che il razzismo è un’idea sbagliata,<br />
(anche se <strong>la</strong> tentazione è grande) perché nessuno, in<br />
teoria, dovrebbe permettersi <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>care le idee altrui,<br />
ma posso almeno cercare <strong>di</strong> capire perché tutto questo<br />
rancore verso i <strong>di</strong>versi. In parte credo <strong>di</strong> esserci riuscita<br />
(quando all’inizio dell’articolo ho detto che nasce<br />
tutto dal<strong>la</strong> paura); ma c’è ancora qualcosa che non mi<br />
so spiegare. Forse, non ci arriverò mai, forse ci arriverà<br />
qualcun’altra, o magari chissà, ci potrebbero arrivare<br />
i razzisti stessi. Fatto sta che il razzismo è una delle<br />
idee più brutte che ci siano al mondo, e suggerisco a<br />
chi aderisce , a questa idea, magari non pienamente,<br />
ma anche in parte, <strong>di</strong> pensarci un po’ su. Anna<br />
Atmosfere orientaleggianti, melo<strong>di</strong>e oscure, suoni cupi, battiti visionari accompagnati da canti voluttuosi che penetrano <strong>la</strong> mente in profon<strong>di</strong>tà.<br />
Queste le caratteristiche che emergono dall’ultimo album dei Massive Attack, 100th Window , un <strong>la</strong>voro piuttosto misterioso e aperto<br />
a numerose interpretazioni. Lo stesso titolo, che fa riferimento allo spazio immaginario e simbolico delle forme <strong>di</strong> controllo<br />
dell’universo Internet, in<strong>di</strong>ca in realtà quel<strong>la</strong> fessura sulle nostre armature, <strong>la</strong> finestra che rimane sempre aperta nel<strong>la</strong> nostra psiche, a<br />
<strong>di</strong>sposizione delle emozioni, dell’inaspettato e del<strong>la</strong> parte più oscura del nostro subcosciente. Il segreto dell’album, uscito nel febbraio <strong>di</strong><br />
quest’anno, è da ricercare nel piacere intenso che fa ri<strong>la</strong>ssare le nostre membra e colpisce le nostre anime, inteso come senso assoluto,<br />
reso dalle sequenze <strong>di</strong>gitali sapientemente adattate e indotto dal<strong>la</strong> massima espressione <strong>di</strong> voci quali Sinéad O’Connor, Horace Andy e<br />
del<strong>la</strong> stessa mente dei Massive Attack, Robert Del Naja(3D). Emergono inoltre echi psichedelici, scariche elettriche e intermittenze che<br />
incantano <strong>la</strong> mente umana e portano in quest’ultima riflessioni, ma anche ad una percezione <strong>di</strong>versa <strong>di</strong> quello che ci circonda e soprattutto<br />
sogni, che vengono ben presto tradotti in realtà al fine <strong>di</strong> allietare una fredda e triste esistenza. Tali vibrazioni filtrano bramosi accenti<br />
che confondono l’ego e trasmettono una consapevole conoscenza e amore del gruppo per l’evoluzione umana e tecnologica. Le nove<br />
tracce, confezionate con una cura maniacale dei partico<strong>la</strong>ri, sono un’indagine frammentaria del<strong>la</strong> realtà tra liquami nucleari, polluzioni elettromagnetiche<br />
e geopolitiche del caos che ce<strong>la</strong>no l’inesistenza <strong>di</strong> una soluzione <strong>di</strong> continuità. 3D <strong>di</strong>venta luna tra le pieghe<br />
dell’oscurità, tra tastiere avvolgenti del neo-gothic, bassi pulsanti del dark e voci rallentate in una sorta <strong>di</strong> cerimoniale pagano. Tre canzoni<br />
spiccano a mio avviso sul resto: Special Cases, primo pezzo estratto dall’album, Butterfly caught per <strong>la</strong> sua atmosfera cupa e Antistar,<br />
ultimo brano volto a suggel<strong>la</strong>re l’opera. Solo al timone per l’abbandono <strong>di</strong> Daddy G e Mushroom, 3D si fa carico del quarto album,<br />
dopo cinque anni <strong>di</strong> silenzio da Mezzanine, terzo album, che aveva confermato i Massive Attack, una delle band più importanti <strong>di</strong> fine millennio,<br />
come tetri stregoni sonori del tempo. Da non <strong>di</strong>menticare il loro <strong>di</strong>sco d’esor<strong>di</strong>o, Blue Lines, che <strong>di</strong>venne senza spiegazione un notevole<br />
successo commerciale e i timbri ipnotici del loro secondo album, Protection che hanno portato il gruppo verso sonorità più complesse,<br />
calibrate al<strong>la</strong> perfezione, che accentuano il senso <strong>di</strong> alienazione urbana. I Massive Attack, assieme a realtà quali Tricky e i Portishead,<br />
costituiscono il “suono <strong>di</strong> Bristol”, hanno quin<strong>di</strong> contribuito a <strong>la</strong>nciare e a <strong>di</strong>ffondere il Trip-hop, genere che misce<strong>la</strong> ritmi hip-hop e<br />
campioni scelti, <strong>di</strong>vulga una soul-dance pregna <strong>di</strong> orchestranizioni elettroniche che porta a suoni tra allucinazioni narcotiche e momenti <strong>di</strong><br />
trance. Come “eiacu<strong>la</strong>zioni cerebrali per indomite passioni”, verso para<strong>di</strong>si artificiali lontani, verso un trip profondo. Anna 3b
Da ‘na bona tosata che 'l compiuter seo ga crompà pa’ doparararlo pa' robe un fiantin pì serie, magari.<br />
Gavi’ da moearghea de mandarme tute chee caene del porco e fora, tipo che el mondo xé beissimo basta che rispe<strong>di</strong>sso tuto subito a tuti quei che conosso sinò ea sfiga ea vegnarà<br />
a batere aea me porta anca ae do de note, come chel poro can de Bepi, queo che el xioba al marcà el vende e strase pa' netar ea casa, che no ’l ga rispedìo quatromiesinquesentovintidò<br />
imeil e i <strong>di</strong>se che ghe xé cascà i totani uno aea volta, o ‘staltro tosato che se ga desmentegà de rispondare parchè el gaveva da ‘ndare a squo<strong>la</strong> e in do secon<strong>di</strong> se ga catà in<br />
tel capoto de arese.Po’ ghe xé ‘staltro che sta a Uoscinton e el ga ea fioa del marìo dea cugnada del zerman de so nevoda co’ na ma<strong>la</strong>tia rarissima che nissuni dei dotoroni de 'sta<br />
benedeta tera xé boni de capire cossa che ea gabia (ea se ga svejà na matina, ea se ga vardà in tel specio e ea se ga catà un terso ocio in tea fronte): 'sti qua i te dà anca el numaro<br />
de teefono parché te ghe teefoni e te ghe <strong>di</strong>si come xé che i podaria fare (che se po' vardè ea data scopririssi che xé passai almanco quatro ani e meso da cuando che xé partia ea<br />
caena, eora bojorno e tanti auguri...). Ma, me domando mi, i me vien domandar a mi e robe me<strong>di</strong>che e sientifiche?!? A mi che stago aea Mira e co’ jero putea no go podesto stu<strong>di</strong>ar<br />
parché ea cavara ea me ga magnà i libri?!? Ma che i vaga tacarse jori e e so <strong>di</strong>sgrasie!Pa' no par<strong>la</strong>r de quei che me manda imeil <strong>di</strong>sendo che ghe xé na asociasion de beneficensa<br />
che par ogni imeil che ghe riva i dà na carta da mie (e 'ste tenti! No 'i xé mie franchi, xé propio mie euri!) aea lota contro el samoro, opure i crompa na crosoea ai putei del<br />
terso mondo: eora zò a mandarghe na scarga de imeil...E po' ghe xé quei che i me <strong>di</strong>se che ghe xé el virus del compiuter che se ciama Uorm-calcossa e se no te ste tento no te fe<br />
gnanca ora <strong>di</strong>re “a” che te sciopa tuto e te teo ciapi anca ti, e i me ga <strong>di</strong>to che xé pezo che 'ndar co na prostituta de color: eora par star tranquio te ghe da impinire tuti de imeil sinò<br />
se ti si fortunà ea suca ea te se verze come un sacheto de muneghe, sinò xé mejo che gnanca stemo qua a favearne.A'ciò, do boto me desmentego chi che me ga scrito che ghe<br />
xé Bil Gheits, queo mericano pien de schei, che ‘l dà via i compiuter come i fusse bajiji: basta mandar el messajo a sinquantamie persone, e tempo sie o sete jorni te riva <strong>di</strong>reto<br />
casa tua el sior Bil Gheits in persona, che ‘l ga da saver de tute le imeil che te man<strong>di</strong> in jiro (el savarà tuto, 'sto cristo!) e te porta el compiuter novo co’ sento ani de garansia.<br />
A sto punto, se no eo gavi' capio, feme un piaser: mandeme tranquiamente na straje de sempiae, barzeete, foto porno, film porno e bueae varie ma basta co’ ste imeil del cuco,<br />
che n'altro fià e verzo botega e taco vendarle, e <strong>la</strong>ssè in pase chel poro can de Sant’Antonio, che no ‘l ve gà fato mai gnente.Co' ea speransa che ste do paroe no ‘e riva a<br />
Sant’Antonio o a uno che xé drio farse i cassi sui da ‘staltra parte del mondo e che no ‘l sa gnanca de cossa che semo drio par<strong>la</strong>r, un cor<strong>di</strong>ale saluto, Elisa 5b<br />
Lei è l’ambizione che consuma i tuoi sensi.<br />
Latente si muove,<br />
inesorabile il decomporsi gentile<br />
<strong>di</strong> una mente che ha seguito un sentiero <strong>di</strong> fiori recisi.<br />
Lei gioca nel vento e <strong>di</strong>segna sui vetri<br />
le visioni dei suoi giorni sereni.<br />
Lei de<strong>di</strong>ca giochi <strong>di</strong> nuvole<br />
Al<strong>la</strong> sublime follia che l’accompagna.<br />
Meravigliosa mente mortale:<br />
quell’orrida bimba è un’artista.<br />
Spettatori <strong>di</strong> vite banali senza colore,<br />
Voi schernite <strong>la</strong> creatura sublime<br />
Che ogni giorno avete davanti.<br />
Crogio<strong>la</strong>tevi illusi da consueto grigiore,<br />
da consuete visioni <strong>di</strong> sogni morenti.<br />
Pren<strong>di</strong><strong>la</strong> per mano e Lei brucerà<br />
i sentieri sicuri dei tuoi giorni sterili.<br />
Ascolta <strong>la</strong> sua voce, non desidererai<br />
altro suono se non l’estatica pace<br />
dei tuoi silenzi impotenti.<br />
Guarda il suo volto mutare,<br />
il suo corpo decadere e fiorire<br />
Orrida e Splen<strong>di</strong>da.<br />
E <strong>la</strong> seguirai con <strong>la</strong> vita alle spalle<br />
E lei <strong>di</strong>pingerà volti nuovi.<br />
Disegna sui vetri, <strong>la</strong> bambina<br />
che ha contratto ed eternato i tuoi giorni mortali.<br />
Recide un fiore per segnare <strong>la</strong> via.<br />
Ha rubato i tuoi occhi e gioca a nascondersi.<br />
La rincorri, mortale illuso, cieco in un sogno,<br />
e non c’è via, o sentiero senza un fiore reciso,<br />
frutto <strong>di</strong> quel<strong>la</strong> mani d’artista, inconfon<strong>di</strong>bile segno<br />
delle menti incorrotte che Lei gioca ad ammaestrare.<br />
Ammalia con canto sublime ogni via del dolore<br />
Con estasi ha pervaso <strong>la</strong> tua anima mortale<br />
<strong>di</strong> immortale linfa, ed ipnotica è <strong>la</strong> sua <strong>di</strong>sarmonia.<br />
Il mio descrivere è sconfitto,<br />
Splen<strong>di</strong>da Follia… - Jade Green -<br />
Ovviamente<br />
ogni riferimento<br />
a cosa o persona<br />
realmente<br />
esistito è da ritenersipuramentecasuale…...che<br />
c*o<br />
sto <strong>di</strong>cendo non<br />
lo saprà mai<br />
nessuno visto<br />
che sono aperte<br />
delle ipotetiche<br />
scommesse ….<br />
l’illustrazione<br />
<strong>caricatura</strong>le non<br />
vuole minimamente<br />
offendere<br />
nessuno e anzi<br />
vuole consentirci<br />
<strong>di</strong> fare due<br />
risate, se una<br />
qualsiasi ragazza<br />
si dovesse<br />
comunque riconoscere<br />
, anche<br />
erroneamente,<br />
nel<strong>la</strong> ragazza<br />
raffigurata nel<strong>la</strong><br />
vignetta e dovesse<br />
ritenersi<br />
offesa vedrò<br />
personalmente<br />
<strong>di</strong> castrare il<br />
<strong>di</strong>segnatore…<br />
Kasu<br />
Cosa ne pensate dell’impaginazione? Tetra, lugubre, oscura, tenebrosa, gotica, darkettona?<br />
Questa era più o meno <strong>la</strong> mia idea...volevo impaginare in maniera leggermente<br />
desueta ricercando uno stile partico<strong>la</strong>re ma che conservasse una certa armonia<br />
nelle proporzioni e nelle sfumature tonali…..Probabilmente il prossimo numero no<br />
sarà caratterizzato dal nero come questo …….forse …..intanto vi propino<br />
l’impaginazione così come piace a me! Bwahaha Kasu !!