Monografija - drugo izdanje - italijanski - niska rezolucija

ficazione del Danubio (un poderoso uomo anziano dalla lunga
barba ondulata) rappresenta l’Europa, ed è a fianco delle rappresentazioni
del Nilo, che simboleggia l’Africa, del Gange, che
simboleggia l’Asia, e del Rio de la Plata simbolo dell’America.
Danuvius, Donau, Dunay, Dunav, Dunareaja... questo
grande fiume costituiva il confine fra il Nord barbarico e il
Mediterraneo civilizzato. Servì da pietra miliare per le tribù
e i popoli che migrarono durante le invasioni barbariche,
guidò le legioni romane verso Oriente, in Dacia, e le truppe
ottomane dei Giannizzeri verso occidente, nel loro cammino
verso Vienna. “Passando” attraverso i vari luoghi, il Danubio
collega molte regioni e nazioni, ma “scorrendo” lungo la storia,
quelle stesse nazioni le divide.
E davvero il Danubio è ciò che meglio simboleggia l’Europa,
la sua unità culturale e le sue contraddizioni politiche
(e religiose). Dejan Medaković ha scritto che il Danubio
rappresenta “l’arteria della circolazione dell’Europa” e lo ha
chiamato “il re di tutti i fiumi europei”.
Il Danubio raccoglie le acque che scorrono attraverso la
Germania, l’Austria, la Slovacchia, l’Ungheria, la Croazia, la
Serbia, la Bulgaria, la Romania e la Moldavia e infine si getta
nel mar Nero, dove il suo delta copre la sbalorditiva superficie
di 820.000 chilometri quadrati. Il Danubio ha offerto
allettanti promesse di innumerevoli mondi fantastici, più
belli, ricchi, fertili e interessanti, immaginati là dove il Danubio
nasce, e altrettanti ove le sue acque spariscono al di là
dell’orizzonte. Il Danubio ha attratto curiosi, commercianti e
conquistatori, tribù, nazioni ed eserciti: per queste promesse
è stato spesso chiamato “il fiume del Paradiso”.
Il fiume del Paradiso ha continuato ad esistere mentre
tutto cambiava lungo le sue rive – mondi crollavano intorno
ad esso ed erano ricostruiti, mentre le popolazioni che
vivevano sulle sue sponde spargevano le loro e le altrui lacrime,
il sudore e il sangue. Il Danubio ci ha sempre chiesto di
ascoltare le vecchie massime sulla natura transitoria di tutte
le cose terrene ma noi lo abbiamo ascoltato raramente.
Al trentatreesimo chilometro del Danubio, a monte di Regensburg,
nella città di Kelheim, un canale lo collega al Reno.
Il canale è lungo 170 chilometri, ha sedici chiuse, è navigabile
con navi che hanno fino a tre metri di pescaggio. Ciò permette
di raggiungere il canale Reno-Meno e da qui l’intero sistema
di navigazione che collega il mare del Nord con il mar Nero
(un “corridoio blu d’acqua” lungo più di tremila chilometri).
Ma mentre ogni anno circa duecento milioni di tonnellate di
merci vengono trasportate sul Reno, le merci trasportate sul
Danubio non superano il milione di tonnellate.
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