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Monografija - drugo izdanje - italijanski - niska rezolucija

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Su una collina che sovrasta la città di Topola<br />

si erge la chiesa di San Giorgio a Oplenac,<br />

la cui facciata rivestita di marmo è riconoscibile<br />

da lontano, simile a una cima innevata che svetta<br />

in un mare di verde. Con le sue colline ricche<br />

di foreste, frutteti e vigneti, Oplenac è il “cuore”<br />

della regione di Šumadija e la chiesa, dove sono<br />

sepolti quattro sovrani serbi, ne è il simbolo<br />

La chiesa<br />

di “Zio Pera”<br />

La chiesa di San Giorgio a Oplenac, edificata con varie<br />

interruzioni dal 1903 al 1930, è una chiesa-mausoleo<br />

reale, di tempi a noi vicini, ispirata alle chiese che furono<br />

costruite in gran numero in Serbia durante il Medioevo. Al<br />

suo interno, sotto le cupole, sono stati infatti sepolti quattro<br />

sovrani serbi della dinastia Karađorđević, accanto a molti<br />

membri di quella stessa famiglia reale. Una serie unica<br />

di ritratti di sovrani serbi e santi<br />

è stata raffigurata a mosaico<br />

sulle pareti interne<br />

della chiesa. La chiesa<br />

di Oplenac, situata nel<br />

cuore della Šumadija<br />

e riconoscibile fra le<br />

vette di Lovćen e Avala,<br />

simboleggia l’identità<br />

serba dalla metà del<br />

XIX secolo.<br />

Le proprietà di Karađorđe<br />

Petrović erano situate sotto<br />

la collina di Oplenac e fu proprio<br />

qui che scoppiò la Prima<br />

Insurrezione serba. Sulle pendici<br />

della collina, al di sotto dell’area i n<br />

cui questa chiesa sarebbe poi stata edificata, nel vigneto<br />

di Karađorđe, c’erano le trincee che servivano alla difesa<br />

della città di Karađorđe. Questa vetta, dal valore simbolico,<br />

era ricoperta di oplen, una particolare specie di quercia<br />

che era l’emblema del movimento e del progresso e che veniva<br />

anche impiegata per costruire i carri dei contadini.<br />

Impossessatosi del trono nel maggio del 1903 col Colpo<br />

di stato di Maggio, re Pietro I Karađorđević decise di<br />

rinnovare i possessi di suo padre, il principe Alessandro<br />

Karađorđević, e di suo nonno Karađorđe Petrović, e di<br />

costruire una chiesa dedicata a San Giorgio in cima alla<br />

collina di Mali Oplenac (337 metri sul<br />

livello del mare). In quello<br />

stesso anno a Oplenac<br />

furono fatte le misurazioni<br />

geodetiche, definiti<br />

l’orientamento<br />

e l’ubicazione della<br />

futura chiesa, per poi<br />

dar corso alla posa e<br />

alla consacrazione della<br />

prima pietra angolare.<br />

Venne formata una speciale<br />

commissione che ebbe<br />

come membri Mihailo Valtrović,<br />

Andra Stevanović e Dragutin<br />

Đorđević e che organizzò un concorso<br />

per il miglior progetto di una<br />

chiesa commemorativa, scegliendo come<br />

vincitrice l’opera dell’architetto Nikola Nestorović. Ne derivò<br />

però uno scandalo, poiché i critici affermarono che le<br />

opere di Nestorović mancavano di monumentalità e non<br />

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