Monografija - drugo izdanje - italijanski - niska rezolucija

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Se c’è un uomo cui il termine “genio”, usato troppo e a
sproposito, calzerebbe a pennello, quell’uomo, prima di
chiunque altro, è Nikola Tesla. Alcuni lo considerano uno
scienziato che precorse i tempi. Altri dicono che Tesla visse
fuori dal tempo e altri ancora lo chiamano il Prometeo dei
nostri giorni, un uomo di tutti i tempi. Fu “l’inventore per il
terzo millennio”, ma fu anche un profeta. Anche se gli scritti
scientifici di uno dei più famosi fisici non dovrebbero essere
chiamati profezie, è fatto insolito che così
tante delle sue idee si siano realmente avverate.
Quando Tesla ne parlava ai suoi
contemporanei, forse sembravano
più un romanzo di Jules Verne che
altro, più vicino alla fantascienza
che alla scienza. Persino oggi, i
più importanti scienziati che
lavorano con i mezzi più moderni
per cercare di brevettare
invenzioni, scoprono talvolta
che Tesla aveva già firmato i
“loro” brevetti tanto tempo fa. Ci
deve sorprendere e affascinare il fatto
che Tesla abbia fatto le sue scoperte
senza computer o alta tecnologia, e senza
strumenti matematici adeguati, che non
erano ancora stati inventati: perciò quasi
con l’impossibilità di calcolare o prevedere
le forze che studiava. Sono queste
doti eccezionali che ci portano a definire
Tesla un genio.
In molte occasioni Tesla è stato
definito un angelo e un messia
moderno: qualcuno si è chiesto se
non fosse un alieno. Un’esagerazione,
certo, ma non priva di un
aggancio concreto nell’opera di
Tesla: il grande fisico dedicò
infatti molto tempo a cercare
di comunicare col pianeta
Marte. Il padre dell’elettricità
moderna pensava che il
globo terrestre potesse essere
usato come un circuito
elettrico in risonanza,
che l’energia potesse essere
trasmessa senza fili, attraverso l’aria, e che le correnti
calde dell’atmosfera potessero mettere in moto le macchine.
Credeva che i pensieri potessero essere fotografati, il che
viene oggi considerato una delle sue idee meno plausibili.
Quando Albert Einstein capovolse il mondo con la teoria
sulla relatività, l’unico che gli si oppose fu Tesla. Secondo
Tesla, la relatività di Einstein non era abbastanza
relativa. Mostrò ad Einstein che lui poteva creare velocità
molto più alte della velocità della luce. Riteneva
la costante C la velocità base, non la velocità
più alta dell’universo.
Nel periodo dal 1886 fino al 1943,
in cinquantasette anni di lavoro, Tesla
realizzò più di chiunque altro
prima o dopo di lui. Scoprì l’elettricità
multifase, poi la tecnologia
della corrente alternata. Nonostante
che Kelvin ed Edison,
considerati fino a quel momento i
massimi esperti in quel campo, gli
si opponessero, l’invenzione di Tesla
fu usata nella prima centrale idroelettrica
costruita sulle cascate del Niagara
dove ancora oggi c’è un monumento dedicato
a questo grande scienziato e una targa
con l’elenco di tutte le sue invenzioni. Il
motore a induzione, l’uso dell’olio nei trasformatori
e l’arco a induzione elettrica
mosso da corrente diretta in un campo
magnetico, sono stati importanti per lo
sviluppo della radiotelefonia. Le sue
lampade con rilascio di gas sopra un
arco sono le precorritrici delle odierne
lampade a neon. Tesla scoprì la
possibilità di usare la corrente ad
alta frequenza in medicina. Fu il
primo a scoprire il sistema di telecomando
senza fili, portando
molti a considerarlo uno dei
fondatori della robotica. Gettò
anche le basi per lo sviluppo
della radiotecnologia, e poiché
tutte le sue invenzioni
Antenna sul
laboratorio di Tesla
a Colorado Springs