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Monografija - drugo izdanje - italijanski - niska rezolucija

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DEČANI<br />

La morte di Milutin portò instabilità in Serbia. Le<br />

cronache del trasferimento a Banjska delle sue<br />

spoglie mortali testimoniano che bande di ladri non<br />

esitarono ad attaccare persino il corteo funebre del<br />

re. In diversi rivendicarono il diritto al trono serbo: Vladislav,<br />

figlio di Dragutin, fratello di Milutin, sulla scorta<br />

dell’accordo di Deževo fra il padre e lo zio, poi Konstantin,<br />

il figlio del re, che quest’ultimo aveva indicato<br />

come suo successore, ed infine l’altro suo figlio Stefano.<br />

Dopo l’incoronazione di Stefano, Vladislav si ritirò<br />

in Ungheria, e di Konstantin sappiamo solo che morì<br />

combattendo contro suo fratello.<br />

A suo tempo Milutin aveva ordinato la reclusione<br />

di Stefano dopo che questi era insorto contro il suo<br />

stesso padre, una prima volta prendendo parte a una<br />

ribellione fomentata dalla nobiltà di Zeta e ad un’altra<br />

fomentandola egli stesso. Milutin ordinò che il figlio<br />

fosse accecato. Ma Stefano riuscì a suggestionare i<br />

fratelli quando si diffuse la notizia che aveva improvvisamente<br />

riacquistato la vista. Il miracolo fu attribuito<br />

a San Nicola. Dopo l’incoronazione, Stefano attribuì al<br />

figlio Dušan il titolo di “giovane re”.<br />

Il “giovane re” dimostrò il proprio valore nella battaglia<br />

di Velbužd contro i bulgari. La vittoria in quella battaglia<br />

fu attribuita all’impegno personale, al coraggio<br />

e alle capacità militari di un uomo che sarebbe diventato<br />

imperatore. La gloria che si guadagnò in questa<br />

battaglia spronò il giovane Dušan a ribellarsi contro<br />

il padre, attaccando il palazzo di Nerodimlje; Stefano<br />

fuggì via, suo figlio annientò il suo esercito, poi Dušan<br />

catturò il padre e lo imprigionò dentro la “città fortificata<br />

di Zvečan” dove Stefano fu strangolato in circostanze<br />

poco chiare, giacché la storia non ha mai chiarito se<br />

egli sia stato strangolato per ordine del figlio.<br />

Accecato dal padre, strangolato dal figlio: Stefano<br />

è il re serbo che ha avuto il destino più tragico. Egli<br />

divenne noto col nome di “Stefano di Dečani” – ovvero<br />

Dečanski – in riferimento al monastero di Dečani,<br />

sua donazione, dove egli fu sepolto e che fu portato a<br />

termine dal figlio Dušan il Potente.<br />

Icona Rappresentante Santo Stefano Dečanski<br />

relizzata dall’iconografo Longino, XVI secolo,<br />

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