Monografija - drugo izdanje - italijanski - niska rezolucija

gračanica
“N
elle forme di Gračanica sono sorprendentemente
presenti caratteri notevolmente anticlassicisti,
che potrebbero, se ci si consente l’anacronismo,
essere considerati romantici. Svettando
decisamente verso l’alto, divisa in molteplici sezioni e
caratterizzata dagli intensi contrasti fra il rosso e dei
mattoni e il bianco degli stucchi alla base delle cupole,
Gračanica riunisce in sé felicemente le contrastanti
tendenze degli stili architettonici bizantino e gotico.
Una sintesi creata da un maestro di talento, non certo
la meccanica giustapposizione di forme eterogenee.
Non di rado, a proposito di Gračanica, gli storici dell’arte
hanno messo in rilievo il contrasto fra il buon risultato
ottenuto per quanto riguarda l’esterno e la cattiva
riuscita dell’interno. Ma studiata sia dall’esterno che
dall’interno seguendo gli stessi criteri, l’architettura
di Gračanica si presenta come un organismo ispirato
a una concezione estetica coerente e del tutto peculiare.
Un’idea espressa ugualmente tanto nelle forme
architettoniche della struttura esterna, che negli spazi
della struttura interna, che nello stile degli affreschi
dipinti in funzione di tale architettura [...]
La verticalità dell’interno è efficacemente enfatizzata
dalla gradazione della luce che aumenta verso
l’alto. Una volta orientata verso l’alto, l’architettura sacra
serba, a partire da Gračanica fino ai suoi ultimi sviluppi,
ha costantemente mantenuto tale spinta ascensionale,
cosa che fu definita alla perfezione all’inizio
del XV secolo: “costruire chiese leggere, alte e rivolte
verso il cielo... per rendere gloria al divino...”.
Un’aspirazione nuova, volta ad acquisire monumentalità,
è espressa nell’intero ciclo delle decorazioni dipinte
di Gračanica. L’idea fondamentale, secondo la
quale i soggetti raffigurati nelle scene più in alto appartengono
alle sfere celesti, mentre quelle più in basso
appartengono alla terra, è sapientemente articolata:
due elementi contrapposti s’intrecciano sulle alte pareti
della struttura interna di Gračanica: la luce che è
più intensa nei punti più alti si attenua verso il basso;
il movimento, più vigoroso nei cicli di affreschi posti
nelle zone più in basso della chiesa, gradualmente, salendo
verso l’alto, si smorza. L’inquietudine dell’oscurità
terrena e la serenità della luce celeste sono sapientemente
evocate dalla disposizione delle finestre che
aumentano di grandezza e di numero verso l’alto”.
Svetozar Radojčić
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