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Val D'agri

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Lungo il fiume Agri. Le attività e le bellezze da visitare.<br />

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Il fiume Agri<br />

(Akiris, Ακύρις in greco antico)<br />

è un importante fiume che scorre<br />

interamente in Basilicata, e<br />

che dà il nome alla valle omonima.<br />

È il 2° della regione per<br />

lunghezza dopo il Basento con<br />

136 km di corso, e per ampiezza<br />

di bacino dopo il Bradano, ma<br />

il primo per ricchezza d’acque.<br />

Anticamente era chiamato Aciris,<br />

Akiris o Kyris, che in lingua<br />

osca significava fiume navigabile:<br />

difatti tramanda Strabone<br />

che quando le sue sponde erano<br />

ricche di boschi il suo alveo<br />

era profondo e ciò rendeva il fiume<br />

navigabile. La sua sorgente<br />

si trova vicina a quella del fiume<br />

Basento, sul Monte Maruggio e<br />

sulla Serra di Calvello. Bagna subito<br />

il centro di Marsico Nuovo<br />

dove forma un piccolo lago artificiale,<br />

scorrendo per alcuni km<br />

parallelo alla strada statale 598.<br />

Nel territorio di Montemurro il<br />

fiume, dopo essersi arricchito<br />

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Lungo il fiume Agri. Le attività e le bellezze da visitare.


di svariati apporti minori sia da<br />

destra che da sinistra (da citare<br />

il fiume Maglia), viene sbarrato<br />

da una diga e forma il Lago di<br />

Pietra del Pertusillo, compreso<br />

altresì nei territori di Grumento<br />

Nova e Spinoso. Più a valle<br />

il fiume allarga il proprio letto<br />

ricevendo nuovamente svariati<br />

affluenti tra i quali i torrenti Trigella<br />

e Racanello provenienti da<br />

destra. Nei pressi del comune di<br />

Sant’Arcangelo il fiume amplia<br />

ancora il proprio letto scorrendo<br />

con andamento a canali intrecciati<br />

tipico delle fiumare del sud<br />

Italia e fungendo da confine tra<br />

la provincia di Potenza e la provincia<br />

di Matera. In breve riceve<br />

da sinistra il grosso torrente Sauro<br />

che gli incrementa notevolmente<br />

la portata d’acqua, scorrendo<br />

sempre tranquillo in un<br />

larghissimo greto ciottoloso e<br />

formando il piccolo bacino artificiale<br />

di Gannano. Pochi km e il<br />

fiume entra nella Piana di Metaponto<br />

dove, dopo aver sfiorato<br />

pigramente il centro di Policoro,<br />

va a sfociare nel Mar Ionio versandosi<br />

in un piccolo estuario.<br />

Lungo il fiume Agri. Le attività e le bellezze da visitare. 3


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4 Lungo il fiume Agri. Le attività e le bellezze da visitare.


La <strong>Val</strong> d’Agri<br />

Nell’angolo nord ovest della Basilicata<br />

c’è una valle dall’atmosfera<br />

magica in cui i colori della<br />

terra, variopinti e suggestivi, si<br />

impastano e si fondono per creare<br />

il piacere di emozioni senza<br />

tempo. E’ la <strong>Val</strong>le dell’Agri,<br />

un’ampia e verdeggiante pianura<br />

attraversata dal fiume Agri,<br />

l’antico Akiris, nel cuore del giovane<br />

Parco Nazionale dell’Appennino<br />

Lucano <strong>Val</strong> d’Agri Lagonegrese.<br />

Una terra immersa<br />

in una serena tranquillità che si<br />

offre al visitatore nella bellezza<br />

della sua natura, delle rigogliose<br />

aree boschive e dei pascoli verdi;<br />

in cui l’acqua, protagonista<br />

indiscussa, sgorga copiosa da<br />

antichissime sorgenti tra rivoli e<br />

torrenti. E’ la terra della luce e<br />

del silenzio, dov’è ancora possibile<br />

ascoltare il suono del vento.<br />

Lungo il fiume Agri. Le attività e le bellezze da visitare.<br />

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6 Lungo il fiume Agri. Le attività e le bellezze da visitare.


Marsico Nuovo<br />

Marsico è una delle cittadine<br />

che ha saputo meglio conservare<br />

la ricchezza artistica e il pregio<br />

delle sue costruzioni risalenti<br />

al periodo medievale, periodo<br />

del suo massimo splendore.<br />

A quest’epoca risalgono, infatti,<br />

gli incantevoli monumenti della<br />

“Civita”, la parte più alta del<br />

paese. Tra questi la maestosa<br />

Cattedrale di San Giorgio, del<br />

XIII secolo, collegata al palazzo<br />

vescovile e la Chiesa di San Gianuario,<br />

edificata nell’XI secolo,<br />

che presenta un bellissimo portale<br />

in pietra opera di Melchiorre<br />

da Montalbano. Nell’interno<br />

si trovano il mezzo busto di San<br />

Gianuario e il “giogo dei buoi”<br />

che portò il corpo del Santo, rinvenuto<br />

nel Bosco Arioso, davanti<br />

all’abazia. Per la sua preziosa<br />

storia la chiesa è stata dichiarata<br />

monumento nazionale.<br />

Una tappa d’obbligo è la Chiesa<br />

di San Michele, la più antica del<br />

paese, oggi sede del Museo di<br />

Arte Sacra che conserva pregevoli<br />

manufatti artistici, tra cui: alcune<br />

tele della scuola del Giordano,<br />

statue lignee e mezzi busti<br />

dal Rinascimento al Settecento,<br />

corredi liturgici in argento, resti<br />

di affreschi di epoca medievale<br />

e una sorprendente Ultima Cena<br />

di Giovanni Todisco da Abriola,<br />

compendio dei sapori della tavola<br />

del cinquecento lucano.<br />

Lungo il fiume Agri. Le attività e le bellezze da visitare.<br />

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Lungo il fiume Agri. Le attività e le bellezze da visitare.<br />

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Marsicovetere<br />

Dominato dall’imponente Monte<br />

Volturino conserva intatta la<br />

sua tipica struttura medievale<br />

fatta di case in pietre, splendidi<br />

archi litici e numerose e ripide<br />

scalinate. Con i suoi 1037 m<br />

il paese è uno dei più alti della<br />

Basilicata.<br />

Un documento del 1188 attesta<br />

che il primo insediamento<br />

urbano era costituito da un borgo<br />

nato intorno al castello, residenza<br />

del Signore Bartolomeo.<br />

Nel 1498 il paese fu donato a<br />

Giovanni Caracciolo col titolo di<br />

Principe. La Signoria dei Caracciolo<br />

perdurò fino al 1777 quando<br />

la comunità marsicovetrese<br />

riscattò il paese divenendo “Libera<br />

Università”. Dopo il 1860<br />

l’antico borgo fu funestato da<br />

ordate di briganti.<br />

Monumento simbolo di Marsicovetere<br />

è il castello che presenta<br />

una singolare torre, due<br />

porte di accesso alla fortezza e<br />

un antico mulino a vento. Tra i<br />

palazzi signorili ricordiamo il palazzo<br />

Piccininni, un tempo residenza<br />

dei Caracciolo, il palazzo<br />

Tranchitella e i palazzi Ziella e<br />

Pascale forniti di portali in pietra<br />

locale, opera di scalpellini marsicovetresi<br />

che un tempo animavano<br />

il borgo lavorando nelle<br />

numerose botteghe.<br />

Lungo il fiume Agri. Le attività e le bellezze da visitare.<br />

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Villa d’Agri<br />

Villa d’Agri fa parte del comune<br />

di Marsicovetere, in provincia di<br />

Potenza, nella regione Basilicata.<br />

La frazione o località di Villa d’Agri<br />

dista 1,97 chilometri dal medesimo<br />

comune di Marsicovetere<br />

di cui essa fa parte.<br />

Del comune di Marsicovetere<br />

fanno parte anche le frazioni o<br />

località di Arbusto (3,14 km),<br />

Arenara (1,93 km), Barricelle<br />

(2,31 km), Capizzo (3,37 km),<br />

Case sparse (-- km), Chiuppo<br />

(2,96 km), Cultura (2,52 km),<br />

Pedali Le Grotte I (2,94 km). Il<br />

numero in parentesi che segue<br />

ciascuna frazione o località indica<br />

la distanza in chilometri tra la<br />

stessa e il comune di Marsicovetere.<br />

La frazione o località di Villa d’Agri<br />

sorge a 610 metri sul livello<br />

del mare.<br />

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Lungo il fiume Agri. Le attività e le bellezze da visitare.<br />

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Paterno<br />

Dalle origini antichissime, in<br />

epoca romana vide sorgere nella<br />

sua bella e fresca pianura molteplici<br />

ville rustiche, di una di<br />

esse sono stati ritrovati i resti in<br />

località “Aggia”. Del passaggio<br />

dei romani si ha traccia anche a<br />

“<strong>Val</strong>le Romana” dove dagli anni<br />

Sessanta è stata condotta una<br />

fruttuosa campagna di scavi che<br />

ha portato alla luce numerosi reperti.<br />

Le orde saracene che, sul declinare<br />

del primo millennio, distrussero<br />

Grumentum, costrinsero<br />

gli abitanti di Paterno ad<br />

aggregarsi a quelli di Marsico<br />

Nuovo con i quali condivisero le<br />

vicissitudini storiche fino al 1973,<br />

quando ottennero l’indipendenza<br />

amministrativa. Durante il brigantaggio<br />

post-unitario alcuni<br />

dei suoi cittadini si diedero alla<br />

macchia, organizzandosi anche<br />

in bande. Tra questi ricordiamo<br />

il capobanda Federico Aliano<br />

e Michele Marsicovetere (alias<br />

Naca-Naca) che si dice trovasse<br />

rifugio nella “Grotta del Brigante”,<br />

nei pressi di Campo Rotondo,<br />

ancora oggi presente.<br />

La ricchezza di sorgenti d’acqua<br />

portò in epoca fascista alla realizzazione<br />

di un bellissimo complesso,<br />

in località “Sorgitora”,<br />

costituito da un caseggiato in<br />

stile razionalista, sede storica<br />

dell’Acquedotto Lucano, e da<br />

diverse fontana in pietra locale<br />

in cui l’acqua sgorga da puntuali<br />

bocche di leone.<br />

Numerose le testimonianze<br />

della sua storia agricola: fienili,<br />

masserie e i tradizionali silos<br />

punteggiano la cittadina, segnaliamo<br />

la Masseria e i silos appartenuti<br />

alla famiglia Navarra, la<br />

Masseria Rossi e il casino dei<br />

Rautis.<br />

Lungo il fiume Agri. Le attività e le bellezze da visitare.<br />

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Tramutola<br />

Tramutola cela nel suo stesso<br />

nome - terra imbevuta d’acqua<br />

- i segni di quell’elemento che<br />

fortemente caratterizza l’intero<br />

territorio e che qui si manifesta<br />

in numerose sorgenti e fontane.<br />

Importante fu per la vita del paese<br />

la presenza fin dal X secolo<br />

dei benedettini. La Badia di San<br />

Pietro -oggi casa Fiatamoneluogo<br />

che li ospitò, conserva un<br />

loggiato con capitelli di stile romanico<br />

del XII secolo.<br />

I benedettini favorirono la coltura<br />

del gelso e l’allevamento del<br />

baco da seta, sviluppando per<br />

secoli una notevole produzione<br />

tessile. Le vie del paese sono<br />

costellate da portali e loggiati<br />

di antichi palazzi nobiliari, nel<br />

centro storico si fanno notare i<br />

palazzi gentilizi dei Magaldi, <strong>Val</strong>ente,<br />

Petruzzelli, Terzelli, Pecci<br />

e Rautis, famiglia di origine spagnola.<br />

Anche nelle architetture<br />

più modeste si palesano particolari<br />

raffinati come piccole testine<br />

femminili che sostengono<br />

balaustre, simbolo di fertilità.<br />

Da visitare la Chiesa Madre che<br />

conserva la statua lignea della<br />

Madonna dei Miracoli del XV<br />

secolo e un polittico del 1569<br />

opera di Antonio Stabile raffigurante<br />

la Deposizione con<br />

San Cataldo, San Giovanni e la<br />

Pentecoste. Di fronte la Chiesa<br />

del Rosario al cui interno è custodito<br />

un maestoso altare ligneo<br />

seicentesco raffigurante i<br />

15 misteri del rosario. Simbolo<br />

della comunità tramutolese è<br />

l’antico lavatoio comunale, un<br />

canale con acqua sorgiva in cui<br />

le donne s’inginocchiavano fino<br />

a pochi anni fa per lavare i panni.<br />

Sito in località “Capo d’Acqua”,<br />

costruito nel XVII sec. è<br />

delimitato da una bella fontana<br />

in pietra e un antico mulino, set<br />

di una delle scena più piacevoli<br />

di “Basilicata cost to cost”.<br />

Lungo il fiume Agri. Le attività e le bellezze da visitare.<br />

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22 Lungo il fiume Agri. Le attività e le bellezze da visitare.


Viggiano<br />

Posta a 1023 metri di quota nel<br />

massiccio del Volturino, vide nascere<br />

il primo agglomerato urbano<br />

intorno all’eremo di Santa<br />

Maria la Preta, del quale rimangono<br />

le rovine su un crostone di<br />

roccia. I monaci basiliani diffusero<br />

tra le genti lucane il culto mariano<br />

portato dall’oriente.<br />

Nello stemma comunale campeggiano<br />

le tre torri del castello<br />

angioino che dominava il paese<br />

e di cui restano pochi ruderi.<br />

Nella parte più antica il paese<br />

mostra ancora il suo cuore medievale<br />

tra vicoli stretti e appesi,<br />

con scale, archi e sottopassi<br />

e meravigliosi portali in pietra<br />

con chiavi di volta decorate da<br />

scalpellini locali, raffiguranti il<br />

mestiere del padrone di casa. Di<br />

Lungo il fiume Agri. Le attività e le bellezze da visitare.<br />

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straordinario fascino la Villa Sanfelice<br />

appartenuta ai marchesi<br />

Sanfelice di Monteforte, Principi<br />

di Viggiano dal 1891, e da poco<br />

restaurata.<br />

Viggiano è la Patria della Madonna<br />

Nera, Regina e Madre<br />

delle genti lucane. La statua<br />

lignea, databile intorno al XI-<br />

I°-XIII° secolo, da settembre a<br />

maggio è custodita nella Chiesa<br />

di Santa Maria del Deposito,<br />

chiesa che, elevata da Paolo VI<br />

a Basilica Pontificia Minore, conserva<br />

al suo interno preziose<br />

opere d’arte. Nella prima domenica<br />

di maggio la Patrona delle<br />

Genti Lucane, con una suggestiva<br />

e affollatissima processione, è<br />

portata a spalle nel Santuario sul<br />

Sacro Monte a 1725 mt di quota,<br />

edificato nel XIV° secolo sul<br />

luogo in cui fu trovata da alcuni<br />

pastori la sacra immagine. Nella<br />

prima domenica di settembre<br />

tra ali supplicanti e festanti di fedeli<br />

provenienti da tutti i paesi<br />

lucani e da quelli del Cilento e<br />

dell’Alto Cosentino la venerata<br />

statua fa il suo trionfale ritorno<br />

in paese.<br />

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Moliterno<br />

Moliterno sorge arroccata su<br />

una rupe che domina dall’alto<br />

la vallata, in una cornice naturalistica<br />

d’indubbio fascino.<br />

Nata in seguito ai saccheggi di<br />

Grumentum da parte dei Saraceni,<br />

fu inizialmente feudo dei<br />

Sanseverino, poi dei Carafa. Nel<br />

1700 divenne particolarmente<br />

vivace sul piano delle arti e delle<br />

scienze, acquistando la fama<br />

di capitale culturale della <strong>Val</strong>le:<br />

fiorirono un’accademia di studi<br />

Lungo il fiume Agri. Le attività e le bellezze da visitare.<br />

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26 Lungo il fiume Agri. Le attività e le bellezze da visitare.


e il teatro e nacque una scuola<br />

di medicina. La cittadina è dominata<br />

dal castello medievale,<br />

dichiarato monumento d’interesse<br />

nazionale, e dalla possente<br />

mole della Chiesa Matrice<br />

dell’Assunta, con un’imponente<br />

cupola alta 32 metri opera di<br />

Ignazio Iullis, allievo del Vanvitelli.<br />

Pregevoli anche la Chiesa<br />

di Santa Croce che conserva una<br />

Deposizione del Pietrafesa e la<br />

chiesa di San Biagio che custodisce<br />

la “Madonna con bambino<br />

tra San Giacomo e San Liborio”,<br />

opera di Paolo De Matteis, celebre<br />

allievo di Luca Giordano.<br />

Le pittoresche stradine di Moliterno,<br />

fatte di costruzioni semplici<br />

e lineari, fanno da palcoscenico<br />

agli eleganti palazzi<br />

gentilizi che si offrono, nella loro<br />

bellezza, allo sguardo del visitatore<br />

- Palazzo Lo Vito, Palazzo<br />

<strong>Val</strong>inoti, Palazzo Gilberti etc.<br />

una collezione di stampe, una<br />

pinacoteca con opere di pittori<br />

lucani e una videoteca con numerosi<br />

servizi televisivi dedicati<br />

alla Basilicata.<br />

Con l’oasi naturale della Faggeta,<br />

distante dall’abitato solo<br />

7 km e gestita dal WWF, Moliterno<br />

non si sottrae al fascino<br />

paesaggistico che domina tutta<br />

la valle e offre al visitatore escursioni<br />

geologiche, passeggiate in<br />

bicicletta e percorsi trekking. La<br />

Sagra del Canestrato, pecorino<br />

locale a marchio IGP stagionato<br />

nei fondaci dei palazzi gentilizi<br />

oggi accessibili al pubblico, è la<br />

festa più rappresentativa di questa<br />

cittadina; la prima edizione<br />

risale all’agosto del 1982 e da<br />

allora si ripete annualmente la<br />

prima domenica di agosto.<br />

Interessante è per il turista una<br />

visita alla “Casa Museo Domenico<br />

Aiello”, riproduzione filologica<br />

di una tipica abitazione lucana<br />

degli anni trenta che comprende<br />

al suo interno una biblioteca,<br />

Lungo il fiume Agri. Le attività e le bellezze da visitare.<br />

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Sarconi<br />

Collocato alle pendici del monte<br />

Sirino, tra due tributari del fiume<br />

Agri (Sciaura e Maglie), vide<br />

sorgere durante la dominazione<br />

romana numerose ville rustiche,<br />

dimore dei grumentini nei mesi<br />

estivi. Infeudato inizialmente dai<br />

normanni, nella cittadina si sono<br />

avvicendati diversi signori e solo<br />

dopo la fine del regime fascista,<br />

Sarconi, ha ottenuto autonomia<br />

amministrativa da Moliterno.<br />

Giungendo in paese lo sguardo<br />

è attratto dai resti dell’acquedotto<br />

Cavour costruito nel 1867<br />

su antichi ruderi romani. L’opera,<br />

in muratura e mattoni, che<br />

28 Lungo il fiume Agri. Le attività e le bellezze da visitare.


si fonde armoniosamente con il<br />

verde interminabile della valle è<br />

stata il set per una delle scene<br />

del film “Basilicata coast to coast”.<br />

Il centro storico, di forma<br />

tondeggiante e con vicoli ad<br />

anelli concentrici, presenta nella<br />

piazzola l’antico convento di<br />

San Filippo con annessa chiesa<br />

di San Giacomo e i palazzi Amelina<br />

e Fruguglietti con portali in<br />

pietra decorati e balconi in ferro<br />

battuto. Da visitare la trecentesca<br />

Chiesetta di Santa Lucia che<br />

conserva un affresco raffigurante<br />

la Madonna con Bambino<br />

e un trittico con San Silvestro,<br />

Santa Lucia e Sant’Antonio Abate<br />

di autore ignoto e la Chiesa<br />

di Sant’Antonio del XVII secolo<br />

che è custode di affreschi e statue<br />

sacre d’innegabile valore artistico.<br />

Sarconi è circondato da una fiorente<br />

vegetazione e da suggestivi<br />

boschi: nel bosco Maglie<br />

sono presenti un rifugio e un’area<br />

attrezzata da cui si dipartono<br />

diverse piste forestali mentre<br />

nel bosco Farnie, caratterizzato<br />

da alberi ad alto fusto, vi è l’incantevole<br />

fontana Amelina meta<br />

di molti turisti nel periodo estivo.<br />

Caratteristica importantissima<br />

dell’economia del paese è<br />

la produzione di fagioli, di cui<br />

esistono diverse ed apprezzate<br />

qualità. I fagioli sono ottenuti<br />

dalla coltivazione di ecotipi<br />

tradizionali su terreni al di sopra<br />

dei 600 metri sul livello del<br />

mare, di origine alluvionale , con<br />

una buona capacità di ritenzione<br />

idrica e privi di calcare. Il fagiolo<br />

ha ottenuto il marchio IGP e nel<br />

periodo estivo è protagonista di<br />

una frequentatissima e rinomata<br />

sagra.<br />

Lungo il fiume Agri. Le attività e le bellezze da visitare.<br />

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Gallicchio<br />

Situato su una collina nella valle<br />

del fiume Agri, Originariamente<br />

sorgeva sul territorio denominato<br />

Gallicchio Vetere. Distrutto<br />

dalle frequenti incursioni dei Saraceni<br />

fu ricostruito sulle rocce<br />

del Fosso dei Monaci,in un territorio<br />

impraticabile e circondato<br />

da grotte.<br />

Il paese nel periodo feudale<br />

appartenne prima alla famiglia<br />

Missanelli, poi ai Gattula ed infine<br />

ai baroni Attolini di cui ancor<br />

oggi si può ammirare l’imponente<br />

palazzo baronale.<br />

Da visitare è la chiesa madre<br />

dedicata alla Madonna del Carmine<br />

che conserva un dipinto<br />

raffigurante la Madonna del<br />

Carmine del 1613 ed un affresco<br />

raffigurante Sant’Anna e la<br />

Vergine Santissima. Il territorio<br />

circostante è ricco di vigneti e<br />

uliveti dai quali si ricava ottimo<br />

vino e olio di buona qualità.<br />

Lungo il fiume Agri. Le attività e le bellezze da visitare.<br />

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Missanello<br />

Le prime notizie storiche circa le<br />

origini di Missanello risalgono<br />

al 1072. Nel corso dei secoli la<br />

cittadina è stata dominata da diversi<br />

feudatari fra cui Guglielmo<br />

Berengario, Roberto De Autresche,<br />

Coppola del Sangro, Pappacoda<br />

e Lentini. Del periodo<br />

feudale rimane il Castello situato<br />

nella parte alta del paese.<br />

Interessante è la chiesa Madre<br />

di San Nicola Magno, con un<br />

portale con cornice dentellata e<br />

nel cui interno sono conservati<br />

un polittico del XIV sec., raffigurante<br />

la Madonna, ed una statua<br />

trecentesca del Santo.<br />

Lungo il fiume Agri. Le attività e le bellezze da visitare.<br />

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36 Lungo il fiume Agri. Le attività e le bellezze da visitare.


Lungo il fiume Agri. Le attività e le bellezze da visitare.<br />

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Aliano<br />

Non si hanno notizie certe circa<br />

le origini di Aliano. La presenza<br />

di alcune grotte, utilizzate prima<br />

come rifugi personali e poi dai<br />

monaci basiliani, testimonierebbe<br />

l’esistenza di un nucleo di<br />

abitanti sin dalla Preistoria. Alcuni<br />

scavi archeologici attestano<br />

la presenza di insediamenti di<br />

pastori nel periodo delle guerre<br />

di Pirro.<br />

Molti di questi reperti sono conservati<br />

nel museo della Siritide,<br />

ma i documenti più antichi che<br />

citano il paese di Aliano risalgono<br />

all’anno 1060: si tratta di una<br />

bolla papale che attestava il potere<br />

del vescovo di Tricarico sul<br />

territorio di Aliano.<br />

Ma questo piccolo paese è famoso<br />

per esser stato sede<br />

dell’esilio di Carlo Levi. Nel<br />

1935 lo scrittore dedicò la sua<br />

opera più importante al paese e<br />

la intitolò “Cristo si è fermato ad<br />

Eboli”, proprio per evidenziare<br />

l’arretratezza culturale, sociale<br />

ed economica di queste zone,<br />

dimenticate da tutti. Lo stesso<br />

Levi decise di farsi seppellire<br />

proprio ad Aliano, tra i contadini<br />

del posto. Allo scrittore è stato<br />

dedicato un museo in cui sono<br />

conservati documenti fotografici<br />

e pittorici dell’artista relativi al<br />

periodo dell’esilio.<br />

Lungo il fiume Agri. Le attività e le bellezze da visitare.<br />

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40 Lungo il fiume Agri. Le attività e le bellezze da visitare.


Lungo il fiume Agri. Le attività e le bellezze da visitare.<br />

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Bar • Pizzeria • Tavola Calda<br />

IL BOCCONE<br />

di Candio Domenico<br />

Via Torino 3 - MONTALBANO JONICO (Ml)<br />

Cell. 389 5848997<br />

42 Lungo il fiume Agri. Le attività e le bellezze da visitare.


Sant’Arcangelo<br />

Scarse sono le notizie sull’origine<br />

del centro urbano di Sant’Arcangelo,<br />

probabilmente le sue<br />

origini sono da ricercare all’epoca<br />

longobarda, dato il toponimo<br />

relativo al Santo venerato dai<br />

Longobardi, mentre il nome di<br />

San Brancato deriverebbe la sua<br />

origine da San Barbato, vescovo<br />

della capitale longobarda e principale<br />

fautore della conversione<br />

del suo popolo al cattolicesimo.<br />

Da San Brancato, provengono<br />

i rinvenimenti più antichi della<br />

zona, una necropoli con ricchi<br />

corredi e giocattoli in terracotta<br />

(conservati al museo della Siritide).<br />

Il borgo fiorisce con i Normanni,<br />

la famiglia più importante,<br />

fu quella dei Della Marra che<br />

governarono il feudo dal 1289.<br />

Proprio un esponente dei Della<br />

Marra, Eligio, si deve la costruzione<br />

nel 1474 del monastero<br />

di Santa Maria dell’Orsoleo, per<br />

i frati francescani, ampliando la<br />

Lungo il fiume Agri. Le attività e le bellezze da visitare.<br />

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vecchia chiesa dell’Orsoleo. Il<br />

monastero è ricco di affreschi<br />

narranti storie evangeliche e<br />

francescane, alcuni di questi di<br />

Giovanni Todisco. Tra i vari dipinti<br />

presenti nel monastero,<br />

particolarmente interessante<br />

è un dipinto che raffigura un<br />

cavaliere nell’atto di uccidere<br />

un drago, infatti presso la cappella<br />

della chiesa era presenti<br />

due grosse mascelle ed una<br />

testa triangolare munita di corni<br />

e denti aguzzi, una specie di<br />

animale non prsente in queste<br />

zone, si racconta, appunto, che<br />

questi resti appartenessero ad<br />

un drago che dimorava in una<br />

grotta vicino al fiume nelle campagne<br />

di Gannano che uccideva<br />

i contadini.<br />

Poco distante dal monastero<br />

sorgono alcune torri: la Torre<br />

Molfese, costruita per difesa<br />

del monastero, del territorio e<br />

delle strade, fu costruita intorno<br />

al 1500, fu dotata anche di<br />

una cappella dedicata alla Santa<br />

Croce (poco distante). Oggi<br />

la torre ospita il Centro Regionale<br />

Lucano dell’Accademia di<br />

Storia dell’Arte Sanitaria. L’altra<br />

denominata La Cavallerizza, di<br />

cui rimangono alcuni ruderi, era<br />

un maestoso palazzo con numerose<br />

stanze, citato in numerose<br />

carte geografiche (Atlante di<br />

D.A. Magini, Carta Seicentesca<br />

di Terra di Bari e Basilicata, Carta<br />

della provincia di Basilicata e<br />

Terra di Bari).<br />

Dal 1517 al 1638, Sant’Arcangelo,<br />

fu di pertinenza dei principi<br />

Carafa, poi passò ai Colonna di<br />

Stigliano. Nel centro storico di<br />

Sant’Arcangelo si dislocano una<br />

serie di chiese, la Chiesa Madre,<br />

dedicata a San Nicola di Bari e<br />

che conserva affreschi del ‘700 e<br />

una fonte battesimale del ‘400 e<br />

una scultura lignea del XVI sec,<br />

la chiesa di San Rocco del XVI<br />

secolo, che è parte di un antico<br />

monastero di francescani, conserva<br />

un prezioso polittico su<br />

tela della metà del ‘600 di Battista<br />

Azzolino, tre tele di Pietro<br />

Antonio Fierro.<br />

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Lungo il fiume Agri. Le attività e le bellezze da visitare.<br />

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52 Lungo il fiume Agri. Le attività e le bellezze da visitare.


Montalbano<br />

Jonico<br />

Il suo nome probabilmente deriva<br />

da “Mons Albanus”, in relazione<br />

all’antica città di Albano.<br />

La zona, a giudicare dai numerosi<br />

reperti ritrovati nelle aree limitrofe,<br />

è stata abitata sin dall’epoca<br />

ellenistica-romana.<br />

Nel centro del paese è visibile<br />

il bellissimo “Arco del Pubblico<br />

Orologio”, un’antica porta del<br />

XVII sec.<br />

Molto interessante è la chiesa<br />

madre di Santa Maria d’Episcopio<br />

e di San Maurizo, del cinquecento<br />

e ristrutturata in varie<br />

epoche.<br />

Il paese è noto per aver dato i<br />

natali a Melchiorre da Montalbano,<br />

architetto e scultore che<br />

operò nel XIII sec., autore della<br />

ricostruzione della chiesa di Rapolla.<br />

Il paese è ricordato anche per<br />

essere stato il paese di origine<br />

della famiglia di Nicola Romeo,<br />

fondatore della nota casa automobilistica<br />

Alfa Romeo.<br />

Il territorio ha un notevole sviluppo<br />

agricolo soprattutto nella<br />

zona dei “Giardini di Montalbano”,<br />

situata lungo le sponde<br />

del fiume Agri su cui si coltivano<br />

agrumeti, uliveti ed ortaggi.<br />

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Scanzano<br />

Jonico<br />

Originariamente il centro fu sotto<br />

il controllo dei monaci basiliani<br />

di Sant’Elia di Carbone ed in<br />

seguito passò al dominio di Pedro<br />

de Toledo, che fece erigere<br />

il palazzo baronale denominato<br />

comunemente Palazzaccio.<br />

Nelle vicinanze della spiaggia è<br />

situata una torre d’avvistamento,<br />

costruita nel periodo aragonese,<br />

mentre un’altra torre a forma<br />

cilindrica si può apprezzare<br />

in località “Terzo Madonna”.<br />

In località Termitito si trovano i<br />

resti di un importante insediamento<br />

di età micenea, occupato<br />

in seguito da coloni greci.<br />

Da visitare è la chiesa dell’Assunta,<br />

che conserva nel suo interno<br />

la corona d’argento di una<br />

statua della Madonna del 1715<br />

ed alcune sculture lignee del<br />

XVIII sec.<br />

Interessante è anche la masseria<br />

di Recoleta.<br />

Scanzano è un centro balneare<br />

in fase di evoluzione con spiagge<br />

molto ben curate, che sono<br />

meta ogni anno di un considerevole<br />

flusso turistico.<br />

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Sapori di Campagna di Izzo Giovanni<br />

via Nenni, 2 - San Brancato di Sant’Arcagnelo (Pz)<br />

Testi: Wikipedia; www.valdagriturismo.com<br />

Foto: www.basilicataturistica.com<br />

Finito di stampare nel mese di Maggio 2016<br />

per conto della MP s.r.l. - Senise (Pz) da:<br />

Vietata la riproduzione totale o parziale di loghi, testi e foto.<br />

Tutti i diritti sono riservati.<br />

Impaginazione e grafica a cura di:<br />

Marco Deodati - Arti Visive<br />

via dei Gladioli, 27 - 85042 Lagonegro (Pz)<br />

+39 334 8411680 - marco.deodati@me.com<br />

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