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Area 51_ La verita, senza censu - Annie Jacobsen

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di vedere un aereo, di individuarlo sul radar, e perciò di abbatterlo. L’obiettivo è<br />

ingannare le difese antiaeree del nemico mimetizzandosi o nascondendosi.» Il<br />

camuffamento è uno dei pilastri fondamentali della forza militare fin da quando l’uomo ha<br />

inventato le prime armi. Gli U-2 della Lockheed venivano individuati dall’Unione Sovietica<br />

perché non avevano camuffamento né tecnologia antiradar, sicché i russi non solo li<br />

vedevano ma erano in grado di seguirli per tutta la rotta.<br />

Per sopravanzare i sovietici, Richard Bissell immaginò un nuovo aereo spia capace di<br />

sfuggire ai loro radar. <strong>La</strong> CIA voleva un aereo con un’area equivalente radar così bassa da<br />

essere quasi invisibile, sulla base dell’assunto che i russi non avrebbero potuto sollevare<br />

obiezioni a qualcosa che non sapevano nemmeno esistesse.<br />

L’aereo sarebbe stato radicalmente diverso 12 da qualunque cosa si fosse mai vista<br />

prima. Avrebbe sconfitto la tecnologia radar sovietica su tre fronti: altitudine, velocità e<br />

invisibilità. L’aereo doveva volare a oltre 27.000 metri di quota e alla velocità <strong>senza</strong><br />

precedenti di 3.575 chilometri orari, o Mach 3. Alla fine degli anni Cinquanta, che un<br />

aereo potesse volare anche solo a una velocità di Mach 2 era inaudito. <strong>La</strong> velocità offriva<br />

copertura. Nell’eventualità in cui un velivolo che viaggiava a Mach 3 fosse stato<br />

individuato da un radar, la velocità avrebbe reso estremamente difficile abbatterlo. Un U-<br />

2, che volava a circa 800 chilometri orari, sarebbe stato visto da un’installazione di missili<br />

sovietici SA-2 circa dieci minuti prima che fosse a portata di tiro, e sarebbe rimasto a<br />

portata di tiro per ben cinque minuti. Un aereo che viaggiava a Mach 3 sarebbe stato<br />

individuato da un radar sovietico meno di 120 secondi prima che arrivasse a portata di<br />

tiro e sarebbe rimasto nel raggio d’azione della contraerea per meno di 20 secondi. Una<br />

volta chiusa quella finestra temporale 13 , sarebbe stato troppo vicino perché un missile<br />

sovietico potesse colpirlo. Il missile non avrebbe potuto inseguirlo perché, anche se<br />

all’epoca la velocità massima dei missili era di Mach 3,5, una volta arrivato nella<br />

stratosfera perdeva in velocità e precisione 14 . Abbattere un aereo che volava a una<br />

velocità tripla rispetto a quella del suono a 27.000 metri di quota equivaleva a cercare di<br />

colpire un proiettile che passava sfrecciando a 27 chilometri di distanza con un altro<br />

proiettile.<br />

<strong>La</strong> Lockheed era fiduciosa riguardo all’elemento velocità, ma non aveva l’incarico di<br />

costruire i motori jet, affidato alla Pratt & Whitney. Anche l’altitudine era fattibile; la<br />

Lockheed era riuscita a far volare l’U-2 a 21.000 metri di quota. L’invisibilità era la<br />

caratteristica che avrebbe posto più problemi, ed era anche quella più importante per la<br />

CIA. Per creare lo stealth, Lovick e la sua squadra dovevano risolvere dettagli<br />

particolarissimi dell’eco radar 15 .<br />

«Il radar funziona come un pipistrello» spiega Lovick. «Il pipistrello stridisce e il suono<br />

colpisce un insetto. Il suono torna indietro e il pipistrello misura la distanza dall’insetto<br />

attraverso gli echi che riceve.» Dunque, come si può fare in modo che l’insetto assorba il<br />

segnale? «Per risolvere il problema noi, alla Lockheed, creammo una superficie che<br />

avrebbe deviato gli echi radar. Dovevamo rifletterli in una direzione diversa rispetto ai<br />

radar dei sovietici. Avremmo potuto farlo anche assorbendo gli echi radar, come un<br />

pannolino assorbe i liquidi. In teoria era semplice. E invece scoprimmo che era un<br />

problema piuttosto complesso da risolvere.»

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