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Area 51_ La verita, senza censu - Annie Jacobsen

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Capitolo 7<br />

DA CITTÀ FANTASMA A CITTÀ<br />

DEL BOOM 1<br />

Dopo la serie di test Plumbbob, l’<strong>Area</strong> <strong>51</strong> diventò una città fantasma. Si sa pochissimo di<br />

cosa successe alla base della CIA nel periodo che va dall’estate del 1957 all’estate del<br />

1959. Secondo Richard Mingus, all’installazione del Groom <strong>La</strong>ke vivevano un paio di<br />

custodi, marito e moglie. Non è stato possibile trovare alcuna traccia dei loro nomi. Si sa<br />

solo che dopo la sospensione delle operazioni all’<strong>Area</strong> <strong>51</strong> causata dall’operazione<br />

Plumbbob, addetti dell’Atomic Energy Commission percorsero le colline e le vallate muniti<br />

di contatori Geiger per misurare il fallout radioattivo 2 . Per quanto sia impossibile<br />

immaginarselo oggi, all’epoca non esistevano tute di protezione per chi lavorava in<br />

ambienti contaminati da armi di distruzione di massa. Gli addetti setacciarono il deserto<br />

indossando tutte bianche da laboratorio e scarpe da lavoro 3 , in cerca delle particelle del<br />

fallout radioattivo. Secondo documenti dell’Atomic Energy Commission resi pubblici nel<br />

1993, i resti radioattivi erano costituiti da pezzi di metallo le cui dimensioni variavano<br />

dalla capocchia di uno spillo alla punta di una matita 4 .<br />

Con grande sorpresa degli scienziati nucleari 5 , i test con le armi atomiche rivelarono<br />

che talvolta nei primi millisecondi successivi all’esplosione l’energia sprigionata dalla<br />

reazione atomica scagliava pezzi della torre che sosteneva la bomba lontani dal calore<br />

intenso, intatti, prima che potessero essere vaporizzati. Questi frammenti altamente<br />

radioattivi venivano quindi trasportati dalla nube e depositati in luoghi come il Groom<br />

<strong>La</strong>ke, dove gli addetti dell’Atomic Energy Commission riuscivano a localizzarli servendosi<br />

di magneti 6 . Mentre gli uomini misuravano il fallout, i progettisti andavano avanti 7 con i<br />

preparativi per la successiva serie di test atomici, che avrebbe avuto luogo l’autunno<br />

successivo. L’operazione Hardtack II avrebbe avuto dimensioni persino maggiori di<br />

Plumbbob, in termini di numero di esplosioni. Dal 12 settembre al 30 ottobre 1958 furono<br />

fatte esplodere ben 37 bombe nucleari: dalla cima di alte torri, in gallerie e pozzi, sul<br />

terreno e appese a palloni. Il punto zero delle esplosioni sarebbe stato alle Aree 3, 5, 7,<br />

8, 9, 12 e 15, tutte entro un raggio di 30 chilometri dall’<strong>Area</strong> <strong>51</strong>.<br />

Pressoché abbandonata dalla CIA e lasciata in balia degli elementi, l’<strong>Area</strong> <strong>51</strong> che un<br />

tempo ferveva di attività assunse un aspetto sinistro, postapocalittico. Le guardie del<br />

poligono facevano occasionali perlustrazioni, ma tutto il materiale classificato era stato<br />

portato via. Mentre il paesaggio arido era esposto al fallout, gli animali 8 attorno al Groom<br />

<strong>La</strong>ke soffrivano terribilmente. Cavalli selvatici, cervi e conigli vagavano attorno agli

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