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Area 51_ La verita, senza censu - Annie Jacobsen

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dalle armi. Se il Pacific Proving Ground era lo stadio olimpico delle bombe atomiche, gli<br />

scienziati avevano bisogno di una palestra locale, un luogo dove mantenere in forma e<br />

sviluppare nuove idee. Il Nevada sarebbe perfetto, concordarono tutti quanti. Dista solo<br />

due ore di aereo da Los Alamos, New Mexico, niente in confronto alla settimana di<br />

viaggio che ci voleva per portare la gente al Pacific Proving Ground.<br />

Nel 1950, uno studio di fattibilità denominato progetto Nutmeg 19 stabilì per il<br />

presidente Truman che un’ampia zona del Nevada meridionale, una delle aree non<br />

costiere meno popolate del paese, era il posto ideale per testare armi atomiche negli<br />

Stati Uniti continentali. Il Nevada Test and Training Range divenne rapidamente un’area<br />

controllata dal governo di 12.000 chilometri quadrati. Lì c’erano «condizioni ottimali 20 dal<br />

punto di vista meteorologico e logistico» spiegava lo studio. Inoltre, c’era una pista di<br />

atterraggio a soli 11 chilometri dall’ingresso del poligono, in una base aerea del governo<br />

chiamata Indian Springs.<br />

Prima di diventare un poligono nucleare, il Nevada Test Site era stato un paradiso<br />

naturale. Negli anni Trenta, il dipartimento dell’Interno aveva dichiarato la zona riserva<br />

faunistica. Ma nel 1942 l’America fece il suo ingresso nella Seconda guerra mondiale e<br />

tutta la zona fu vietata al pubblico per essere usata dal dipartimento della Guerra.<br />

L’esercito installò un poligono convenzionale sulla porzione di territorio che in seguito<br />

avrebbe incluso il Nevada Test Site, l’<strong>Area</strong> <strong>51</strong> e la base aerea di Nellis. Era un posto<br />

ideale per addestrare i mitraglieri di bordo, lontano dal pubblico e punteggiato di bacini<br />

lacustri prosciugati, perfetti per la pratica del tiro al bersaglio e l’atterraggio degli aerei.<br />

Dopo la fine della guerra, il poligono fu chiuso e i suoi edifici lasciati a deteriorarsi. Ma<br />

l’esercito mantenne i diritti sulla zona per un possibile uso futuro. Tale uso divenne chiaro<br />

quando 540 ettari, ossia circa un quarto dell’area offlimits, furono frazionati e denominati<br />

Nevada Test Site. Il 27 gennaio 19<strong>51</strong>, alle 5.45 del mattino, un bombardiere B-50D<br />

dell’aeronautica sganciò la prima bomba atomica sul suolo americano nel bacino di un<br />

lago asciutto chiamato Frenchman Flat, all’interno del Nevada Test Site.<br />

Edward Teller apprezzava la vicinanza del Nevada e si riferiva alle esplosioni compiute<br />

in quella zona come ai test “rapidi”. Quasi immediatamente l’Atomic Energy Commission<br />

creò un secondo laboratorio nucleare, il <strong>La</strong>wrence Radiation <strong>La</strong>boratory di Livermore, con<br />

lo scopo di entrare in competizione 21 con il laboratorio nucleare di Los Alamos. Poco dopo<br />

la nascita del centro di Livermore, gli scienziati di Los Alamos avevano iniziato a sfidare<br />

l’establishment militare riguardo a quale dovesse essere il futuro della bomba nucleare.<br />

Indifferente a quello che avevano da dire i creatori della bomba atomica, il dipartimento<br />

della Difesa reagì sviluppando Livermore. <strong>La</strong> competizione stimola la produttività;<br />

maggiore è la rivalità, più accesa sarà la competizione. In effetti, non ci volle molto<br />

perché le due strutture iniziassero a farsi la guerra per ottenere contratti sulle armi e<br />

fondi per gli studi di fattibilità. E i contratti si ottenevano inventando prototipi di nuove<br />

armi. Il dottor Teller sostenne la necessità di sperimentare con particolari “vettori”, come<br />

l’isotopo radioattivo dell’idrogeno, il trizio, che avrebbe potuto aumentare ancora la<br />

potenza delle bombe. Se uno scienziato o il suo laboratorio riuscivano a sostenere con<br />

argomentazioni sufficienti la necessità di testare una cosa del genere, l’Armed Forces<br />

Special Weapons Project e l’Atomic Energy Commission trovavano subito i fondi per farlo.

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