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Area 51_ La verita, senza censu - Annie Jacobsen

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nordest. Ciò significava che il 57 Project ricadeva nella categoria delle operazioni militari,<br />

cosa che poteva contribuire a sottrarlo alle rivelazioni ufficiali dell’Atomic Energy<br />

Commission, proprio come il fatto di definirlo un test di sicurezza. Chiunque si trovasse a<br />

controllare i test nucleari pericolosi semplicemente non avrebbe saputo dove guardare.<br />

Alla fine, la scelta della zona permise addirittura al Progetto 57 di essere escluso dalle<br />

mappe ufficiali del Nevada Test Site 11 . Nel 2011 la situazione non è cambiata.<br />

Nel marzo del 1957, l’area fu isolata da un cordone in preparazione al Progetto 57. <strong>La</strong><br />

testata nucleare fu trasportata in aereo 12 dai laboratori Sandia in New Mexico alla pista di<br />

atterraggio dello Yucca <strong>La</strong>ke nella zona test e trasferita all’edificio 11, dove sarebbe<br />

rimasta fino al giorno dell’esplosione. Dal momento che avevano bisogno di una<br />

denominazione ai fini di tenere della documentazione, i funzionari decisero di chiamarla<br />

<strong>Area</strong> 13.<br />

Richard Mingus era stanco 13 . Il ventiquattrenne originario dell’Ohio stava facendo doppi<br />

turni all’hotel Sands da tre anni e quattro mesi, da quando aveva lasciato la prima linea<br />

della Guerra di Corea. Sposati da poco, Mingus e la moglie Gloria aspettavano il primo<br />

figlio. Il ristorante del Sands era di prima categoria: Richard Mingus era orgoglioso di<br />

lavorare lì. Una volta gli era persino capitato di servire Elizabeth Taylor e Eddie Fisher. Ma<br />

arrivato all’estate del 1956, la novità di sentir cantare celebrità come Frank Sinatra, Dean<br />

Martin e Sammy Davis Jr era passata in secondo piano rispetto all’incertezza economica<br />

del lavoro di cameriere.<br />

Guardandosi indietro, Mingus riflette su quel periodo della sua vita. «Era impossibile<br />

sapere cosa ti riservasse il futuro» dice. Quell’estate Richard e Gloria Mingus ricevettero<br />

un duro colpo. Il parto fu prematuro e il bambino morì in ospedale. Non avevano<br />

assicurazione sanitaria e i conti da pagare dopo la tragedia erano troppo alti per Richard.<br />

Gloria era disperata. «Avevo bisogno di un lavoro sicuro che coprisse i costi delle cure<br />

ospedaliere» spiega Mingus. «Era venuto il momento di trovarmi una professione. Così<br />

chiesi a uno dei camerieri del Sands se sapesse che cercavano qualcuno.» Mingus scoprì<br />

che il governo federale assumeva guardie della sicurezza. <strong>La</strong> mattina dopo percorse<br />

Second Avenue e Bonanza Street per andare a fare richiesta d’impiego.<br />

Mingus attese in una lunga fila insieme a centinaia di altri aspiranti per quelle che gli<br />

sembrarono ore. Il Nevada Test Site, che si trovava oltre cento chilometri a nordovest,<br />

offriva lavoro. Si diceva che pagassero bene. I test atomici, che erano iniziati cinque anni<br />

prima, nel 19<strong>51</strong>, avevano portato decine di milioni di dollari di indotto per l’economia di<br />

<strong>La</strong>s Vegas. <strong>La</strong> città aveva accettato i test soprattutto per quella ragione. Eppure era<br />

passato più di un anno dall’operazione Teapot, nel corso della quale erano stati fatti<br />

esplodere dodici ordigni, compresa una bomba nucleare sganciata da un aereo. Le<br />

controversie sul fallout, in particolare quello dello stronzio-90, il sottoprodotto della<br />

fissione dell’uranio e del plutonio, erano diventate di dominio pubblico. Per un certo<br />

periodo tra gli abitanti della zona si era addirittura parlato della possibilità di chiudere il<br />

poligono nucleare. Mentre faceva la fila, Mingus ebbe la sensazione che la chiusura del<br />

sito fosse lontanissima dal vero. E aveva ragione: gli addetti alla pianificazione dei test

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