Area 51_ La verita, senza censu - Annie Jacobsen

un’estensione di circa centotrenta chilometri quadrati. L’ideale sarebbe stata la valle di un
lago prosciugato, «preferibilmente un sito dove vi fossero consistenti correnti d’aria
create dalla presenza di montagne e valli». Doveva essere il più lontano possibile da
occhi curiosi ma, cosa più importante di tutte, doveva essere un posto dove era
impossibile che l’opinione pubblica potesse venire a sapere che si stava prendendo anche
solo in considerazione uno scenario del genere, per non parlare di prepararne uno. Fu
deciso che nei comunicati stampa ci si sarebbe riferiti al 57 Project come a un “test di
sicurezza” 7 , nient’altro. Con un dottore di nome James Shreve Jr responsabile di tutto
quanto, il progetto aveva un’aura quasi salutare.
All’inizio fu preso in considerazione il bacino prosciugato del Papoose Lake, quasi dieci
chilometri a sud del Groom Lake, appena fuori del perimetro del Nevada Test Site. Ma i
campioni di terreno prelevati dagli esperti rivelarono tracce di plutonio dovute alle
esplosioni nucleari condotte all’interno del sito nel 1951, nel 1952 e nel 1953 otto
chilometri a ovest, in un altro lago asciutto chiamato Frenchman Flat. A complicare
ulteriormente le cose, il Papoose Lake era oggetto di contesa tra l’Atomic Energy
Commission e due contadini locali, i fratelli Stewart. La disputa riguardava otto vacche
morte 8 che erano al pascolo al Papoose Lake nel marzo del 1953 quando nelle vicinanze
era stata fatta esplodere una bomba nucleare da 24 chilotoni denominata Nancy. Nancy
aveva causato un fallout radioattivo sul bestiame in tutta la regione. Sedici cavalli dei
fratelli Stewart erano morti per avvelenamento acuto da radiazioni, insieme alle vacche.
La commissione aveva pagato agli Stewart 9 trecento dollari a cavallo, ma si rifiutava
ostinatamente di risarcirli per le vacche. Anzi, un tenente colonnello del Veterinary Corps
(corpo veterinario) dell’esercito, Bernard F. Trum, aveva scritto ai contadini una lunga
lettera piena di paroloni sostenendo che non c’era «nulla che indicasse che [l’esplosione]
fosse stata la vera causa della morte [delle vacche]». La commissione insisteva che la
morte degli animali era «un caso da manuale […] di deficienza di vitamina A».
I fratelli Stewart non si fecero convincere e chiesero una spiegazione comprensibile. Nel
1957, mentre gli esperti di armi stavano decidendo dove eseguire il Progetto 57, la
disputa era ancora irrisolta. Temendo che qualunque attenzione rivolta al Papoose Lake
potesse riaccendere la controversia con i fratelli Stewart, i funzionari cancellarono la zona
dalla lista dei possibili siti.
L’attenzione si concentrò su un’ampia porzione di terreno pianeggiante nella valle del
Groom Lake, la stessa area dove la CIA stava portando avanti il progetto U-2. Lì, a
nordovest dell’Area 51, c’era un appezzamento di terra perfettamente pianeggiante di 41
chilometri quadrati, un territorio relativamente vergine che nessuno usava. Una ricerca
d’archivio stabilì che tutti i diritti di pascolo dell’area erano “estinti”, ovvero che ai
contadini e agli allevatori locali era già proibito consentire al bestiame di entrare nella
zona. Poi gli addetti alla pianificazione del test fecero una ricognizione aerea del Groom
Lake 10 .
Il dipartimento della Difesa, che controllava l’area per conto dell’aeronautica militare, e
l’Atomic Energy Commission, l’organizzazione civile che controllava il poligono, conclusero
un accordo sull’utilizzo della zona. Come nel caso dell’inafferrabile Area 51, anche questo
pezzo di terra si trovava appena fuori dei confini legali del Nevada Test Site, in direzione