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Area 51_ La verita, senza censu - Annie Jacobsen

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alla fattoria del presidente Eisenhower in Pennsylvania. Da 21.600 metri di quota, gli<br />

apparecchi fotografici dell’U-2 erano riusciti a scattare fotografie nitide delle vacche del<br />

presidente 22 mentre si abbeveravano.<br />

«Era previsto che attivassi le macchine fotografiche quando fossi arrivato a<br />

Leningrado» ricorda Stockman. «Dovevo sorvolarla fotografando installazioni navali e un<br />

paio di basi aeree che erano tutte parte di ciò che eravamo stati indotti a credere potesse<br />

ospitare bombardieri a lungo raggio.» Ma non c’era nessun bombardiere a lungo raggio 23 .<br />

Saltò fuori che il famoso “bomber gap” (superiorità aerea di bombardieri) era falso. Le<br />

riprese effettuate da Stockman nel corso del primo volo sulla Russia fornirono alla CIA<br />

informazioni decisive su un tema che era stato oggetto di aspro dibattito. Subito dopo che<br />

le pellicole della macchina fotografica di Stockman furono esaminate, l’esperto di<br />

armamenti russi Herbert Miller scrisse un memorandum trionfante 24 al presidente<br />

Eisenhower, spiegando quante «nuove scoperte sono venute alla luce». Con il volo di<br />

Stockman la CIA acquisì un milione e trentacinquemilaseicento chilometri quadrati di<br />

copertura. «Furono scoperti molti nuovi aeroporti in precedenza sconosciuti, complessi<br />

industriali di dimensioni finora insospettate… I caccia nelle cinque basi più importanti che<br />

sono state fotografate erano parcheggiati in file ordinate come per un’ispezione formale o<br />

una parata.» Quello che più stupiva Miller era l’attualità delle informazioni. «Sappiamo<br />

che i cannoni delle batterie antiaeree sorvolate erano in posizione orizzontale invece che<br />

rivolti in alto e “pronti a sparare”. Sappiamo che era in corso il raccolto e che si lavorava<br />

nelle piccole fattorie.» Quelle immagini indicavano «le intenzioni, gli obiettivi e le qualità<br />

reali dell’Unione Sovietica». Hervey Stockman commenta: «Il ritratto era quello di un<br />

popolo che non era tutto dedito a preparare la guerra. I russi conducevano una vita<br />

normale, sicché dietro quella “Cortina di ferro” non era tutto un rullare di tamburi e<br />

movimento di carri armati e chissà che altro ci si immaginava. Si occupavano dei loro<br />

affari».<br />

Le foto di Stockman entusiasmarono la CIA e giustificarono l’intero progetto U-2, come<br />

rivelava la raffica di memorandum top-secret datati 17 luglio 1956. «Per la prima volta<br />

siamo davvero in grado di comprendere quello che succedeva in Unione Sovietica il 4<br />

luglio 1956» scrisse Miller. Ma per quanto il volo di Stockman si fosse rivelato una manna<br />

per la CIA, le conseguenze furono disastrose per i rapporti tra il presidente Eisenhower e<br />

Nikita Chrušcëv. Nonostante le assicurazioni di Bissell, gli U-2 venivano intercettati dai<br />

sistemi sovietici di difesa aerea nel momento stesso in cui comparivano sugli schermi<br />

radar. Dopo aver sviluppato la pellicola della macchina fotografica di Stockman, gli<br />

analisti di immagini della CIA stabilirono che i russi avevano fatto oltre venti tentativi di<br />

intercettare l’aereo. «C’erano fotografie di caccia MIG-17 e MIG-19 che tentavano<br />

disperatamente di raggiungere l’U-2 solo per essere costretti a scendere a una quota dove<br />

l’atmosfera era abbastanza densa da consentire la riaccensione dei motori che si erano<br />

spenti a causa della mancanza di ossigeno» disse l’analista della CIA Dino Brugioni all’«Air<br />

Space Magazine» dopo la declassificazione del progetto U-2, nel 1998.<br />

Quando Chrušcëv seppe che gli americani l’avevano tradito, andò su tutte le furie.<br />

Dopo il picnic al Gorkij Park, Chrušcëv aveva accettato di trascorrere il Quattro Luglio alla<br />

Spaso House, la residenza ufficiale dell’ambasciatore Charles Bohlen, che si trovava a

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