Area 51_ La verita, senza censu - Annie Jacobsen
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tutti i vostri [aerei]. Sono bare volanti!»<br />
Fu un momento terribilmente imbarazzante sottolineato dal brusco cambiamento di<br />
tono del volubile leader sovietico, il quale dopo aver brindato alla pace si era messo a<br />
parlare di abbattere aerei americani. Il generale Twining era stato messo in una<br />
posizione difficile. Le cose peggiorarono quando Chrušcëv si guardò attorno per vedere le<br />
reazioni dei suoi commensali e scoprì un attaché militare americano che versava tra i<br />
cespugli il contenuto del suo bicchiere. «Io parlo di pace e amicizia e cosa fa il suo<br />
attaché militare?» gridò Chrušcëv all’ambasciatore Charles Bohlen, dopodiché pretese che<br />
l’attaché facesse un brindisi di punizione. Quando l’uomo ebbe ingollato la vodka,<br />
Chrušcëv si alzò e se andò in fretta. Se il leader sovietico pensava che gli americani nel<br />
parco stessero cercando di offenderlo, due settimane dopo si sarebbe infuriato ancora di<br />
più 20 , quando venne a sapere che la CIA aveva mandato un U-2 proprio sopra il Cremlino<br />
per scattare fotografie della casa dove abitava.<br />
A Washington l’<strong>Area</strong> <strong>51</strong> aveva un complemento per il progetto U-2, un ufficio al quinto<br />
piano di un edificio anonimo della CIA in 1.717 H Street. L’ufficio servì da centro di<br />
comando per le prime missioni segrete del progetto Aquatone. Fu da quel luogo<br />
clandestino che, poco dopo la mezzanotte del 3 luglio 1956, Richard Bissell fece una<br />
storica telefonata su una linea sicura. Chiamò la base segreta degli U-2 di Wiesbaden, in<br />
Germania Ovest, e diede al comandante l’autorizzazione a procedere. <strong>La</strong>ggiù, in una<br />
stanza vicina, Hervey Stockman stava seduto inalando ossigeno puro da un respiratore<br />
mentre un medico aeronautico gli monitorava i livelli di azoto nel sangue. Fuori dalla<br />
porta, uomini della CIA armati di mitragliatori montavano la guardia 21 . Data la differenza<br />
di fuso orario, nel posto dove si trovava Stockman era già la mattina dopo, ovvero<br />
l’anniversario dell’indipendenza americana. <strong>La</strong> nazione aveva centottant’anni. Se tutto<br />
fosse andato per il verso giusto, Stockman stava per diventare il primo pilota a penetrare<br />
nello spazio aereo della Cortina di Ferro. Avrebbe volato fino a Leningrado, avrebbe virato<br />
sulla costa e sarebbe tornato indietro, immortalando per sempre il suo nome come quello<br />
del primo uomo che aveva sorvolato l’Unione Sovietica a bordo di un U-2.<br />
Stockman e il suo U-2 decollarono da Wiesbaden poco dopo le sei del mattino: il pilota<br />
e l’aereo salivano verso il cielo con un’inclinazione spaventosa. In un minuto l’U-2<br />
raggiunse la notevole quota di 4.600 metri, in un’ascesa così verticale che agli uomini a<br />
terra, non abituati all’aeroplano, dev’essere sembrato che Stockman fosse sul punto di<br />
capovolgersi ed entrare in stallo. A metà della salita Stockman tenne brevemente l’aereo<br />
in posizione orizzontale per consentire ai propri fluidi corporei e ai fluidi contenuti nei<br />
serbatoi del carburante di espandersi e ritrovare l’equilibrio. Una volta un pilota era salito<br />
di quota troppo in fretta e i serbatoi erano esplosi. L’uomo era rimasto ucciso. Dopo<br />
alcuni altri minuti di ascesa, Stockman raggiunse la quota di crociera. Il cielo sopra di lui<br />
era nero e riusciva a vedere le stelle. Sotto di lui, la terra s’incurvava. Sarebbe stato un<br />
viaggio di otto ore e mezza <strong>senza</strong> un sorso d’acqua né cibo. Nell’alloggiamento<br />
dell’apparecchiatura fotografica c’era una macchina Hycon da 227 chilogrammi<br />
equipaggiata con gli obiettivi più avanzati mai realizzati negli Stati Uniti. Per dimostrare<br />
quanto fosse precisa la macchina, Bissell aveva fatto volare un U-2 dal Groom <strong>La</strong>ke fino