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Area 51_ La verita, senza censu - Annie Jacobsen

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messinscena e come riuscissero ad avere informazioni sugli UFO e sui razzi sovietici dietro<br />

la Cortina di ferro rimane secretato nel fascicolo di Riedel della documentazione relativa<br />

all’operazione Paperclip, la maggior parte della quale è ancora classificata, persino dopo<br />

più di mezzo secolo.<br />

Nel 1957, secondo la monografia della CIA intitolata CIA’S Role in the Study of UFOs (“Il<br />

ruolo della CIA nello studio degli UFO”), gli U-2 erano responsabili di oltre la metà degli<br />

avvistamenti registrati negli Stati Uniti continentali. Odarenko non era riuscito a<br />

“liberarsi” delle sue responsabilità in materia e aveva invece cominciato a lavorare alla<br />

politica della CIA relativa ai dischi volanti. Inviò un memorandum segreto al direttore<br />

dell’Office of Scientific Intelligence enumerando come secondo lui l’agenzia avrebbe<br />

dovuto affrontare i resoconti sugli avvistamenti 27 :<br />

– tenere documentazione aggiornata sugli UFO: «tenersi aggiornati sugli avvistamenti di<br />

oggetti volanti non identificati»;<br />

– negare che la CIA stesse tenendo documentazione aggiornata sugli UFO affermando che<br />

«il progetto [era] inattivo»;<br />

– separare gli UFO spiegabili, ovvero i voli degli U-2, da quelli inspiegabili: «tenere<br />

separati i riferimenti a fenomeni riconoscibili e spiegabili da quelli che cadono sotto la<br />

definizione di “oggetti volanti non identificati”».<br />

Nei decenni successivi, gli sforzi della CIA per tenere nascosto al Congresso e<br />

all’opinione pubblica il proprio interesse per gli UFO avrebbero scoperchiato un vaso di<br />

Pandora e sollevato dubbi sulla credibilità dell’agenzia. «Il fatto che la CIA abbia nascosto<br />

il proprio interesse [per gli UFO] contribuì in misura rilevante alle accuse di cospirazione e<br />

occultamento delle informazioni che le furono mosse in seguito» scrisse Gerald K. Haines,<br />

lo storico del National Reconnaissance Office spesso considerato l’esperto della CIA in<br />

materia. Ma per scrollarsi di dosso la spinosa questione degli UFO Allen Dulles intraprese<br />

una campagna di “guerra psicologica” personale. Quando arrivavano lettere di cittadini<br />

preoccupati riguardo agli avvistamenti, la politica della CIA era di ignorarle. Quando le<br />

lettere provenivano da gruppi di ufologi, la politica della CIA era di monitorare gli<br />

appartenenti al gruppo. Quando le lettere erano di membri del Congresso o senatori,<br />

come quella del parlamentare dell’Ohio Gordon Scherer del settembre 1955, la politica<br />

della CIA consisteva nel rispondere con una missiva educata in cui il direttore Dulles<br />

spiegava che gli UFO erano un problema che riguardava le forze dell’ordine e che<br />

all’agenzia era esplicitamente precluso il compito di mantenere l’ordine pubblico. Di sicuro<br />

queste lettere danno un’immagine di Dulles come di un funzionario arrogante 28 , ma<br />

hanno grande valore per i collezionisti appassionati di UFO, i quali sostengono che sono la<br />

prova del sinistro occultamento di informazioni riguardanti velivoli extraterrestri messo in<br />

atto dall’agenzia. Comunque sia, il fascino esercitato dagli UFO sull’opinione pubblica si<br />

dimostrò molto più tenace di quanto la CIA si fosse aspettata; il cittadino medio non ne<br />

aveva mai abbastanza di informazioni sui misteriosi oggetti che solcavano i cieli. E più<br />

notizie gli si davano, più ne voleva e più domande faceva. Non ci volle molto perché gli<br />

americani si convincessero che la CIA stava nascondendo qualcosa, il che, naturalmente,

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