16.04.2016 Views

Area 51_ La verita, senza censu - Annie Jacobsen

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

provengono dallo spazio». Se questo non diffondeva quello che il direttore della CIA<br />

chiamava atteggiamento isterico, cos’altro avrebbe potuto farlo? Riedel non era un<br />

vecchio scienziato missilistico qualunque che si era fatto intervistare dalla rivista più<br />

popolare d’America. Quando gli avevano chiesto quale fosse la sua professione, aveva<br />

detto ai giornalisti di «Life» che era «impegnato in attività segrete per conto degli Stati<br />

Uniti».<br />

Quello che si sa della carriera americana del dottor Riedel è che era iniziata a Fort<br />

Bliss, in Texas, ma che pochi anni dopo il governo l’aveva misteriosamente lasciato<br />

andare a lavorare come ingegnere per la North American Aviation. Correva voce che<br />

c’erano stati “problemi” 24 con altri scienziati dell’operazione Paperclip al White Sands<br />

Missile Range. Una volta approdato nel settore privato, aveva guadagnato molta più<br />

libertà, visto che non era più sul libro paga del governo. Chiaramente era apprezzato<br />

dalla North American Aviation: l’azienda lo promosse direttore della ricerca sui motori dei<br />

razzi. Ma non appena si era svincolato dalla tutela governativa, Riedel si era rivelato una<br />

vera e propria spina nel fianco per la CIA. Un anno dopo la conferenza sugli UFO, l’agenzia<br />

teneva ancora sotto stretta osservazione i movimenti del dottor Riedel. All’inizio del 1953<br />

la CIA seguì Riedel a una delle sue conferenze a Los Angeles, dove apprese con sconcerto<br />

che lo scienziato e i suoi colleghi ufologi stavano per «realizzare una “messinscena” 25<br />

sull’area di Los Angeles progettata per testare la reazione e l’affidabilità dell’opinione<br />

pubblica in genere a fenomeni aerei insoliti». L’accenno al piano arrivò alle orecchie dei<br />

massimi livelli dell’agenzia e fece scattare l’allarme 26 . In un memorandum segreto datato<br />

9 febbraio 1953, declassificato nel 1993, il direttore dell’Office of Scientific Intelligence<br />

(Ufficio dell’intelligence scientifica) della CIA esprimeva rabbia nei confronti di Riedel e del<br />

suo comportamento, ma dato che non faceva più parte dell’operazione Paperclip,<br />

l’agenzia poteva fare ben poco oltre che tener d’occhio i suoi movimenti e quelli degli<br />

uomini a lui legati.<br />

L a CIA aveva seguito anche un collega di Riedel di nome George P. Sutton, pure lui<br />

scienziato missilistico della North American Aviation e ufologo. Quando Sutton tenne una<br />

conferenza intitolata Missili dietro la Cortina di Ferro, la CIA apprese sbalordita che il<br />

gruppo sembrava saperne più sugli avvistamenti nell’Unione Sovietica di tutti quanti gli<br />

agenti segreti dell’agenzia incaricati di monitorare lo stesso fenomeno.<br />

Fin da quando aveva preso servizio nel 1950, Bedell Smith aveva espresso frustrazione<br />

per il fatto che la CIA riusciva ad avere pochissime informazioni sul fenomeno degli UFO<br />

all’interno dell’Unione Sovietica. A quanto sembrava, Josif Stalin impediva ai giornali di<br />

pubblicare alcunché sull’argomento. Tra il 1947 e il 1952 gli analisti della CIA che<br />

monitoravano la stampa sovietica trovarono un’unica menzione degli UFO in un editoriale<br />

che si riferiva brevemente al fenomeno negli Stati Uniti. Dunque come faceva il gruppo di<br />

Riedel a saperne di più della CIA?<br />

Seriamente preoccupata, l’agenzia ordinò agli uomini dell’operazione Paperclip che si<br />

erano occupati di Riedel di rimetterlo in riga. Il suo referente «suggerì educatamente e<br />

forse indirettamente al dottor Riedel di dimettersi da membro ufficiale del CSI». Ma<br />

l’ostinato Riedel rifiutò di desistere. Quali furono le conseguenze di quell’atto di<br />

disobbedienza non è chiaro. Se Riedel e i suoi amici ufologi misero o meno in atto la loro

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!