Area 51_ La verita, senza censu - Annie Jacobsen

Saucer 18 , fu il primo di numerosi gruppi di ricerca segreti sugli UFO creati all’interno
dell’aeronautica. Al progetto Sign lavoravano centinaia di persone con il compito di
raccogliere, esaminare e analizzare i dettagli delle migliaia di avvistamenti di UFO, mentre
nel frattempo l’aeronautica continuava a negare di essere impegnata in alcunché di
simile.
Nei circoli militari, lontano dalle orecchie e dagli occhi dell’opinione pubblica, gli ufficiali
erano acutamente consapevoli che «la sola esistenza dell’interesse ufficiale
dell’aeronautica» avrebbe alimentato l’isteria relativa agli UFO e che quindi occorreva
porre termine al programma di pubbliche relazioni denominato Grudge. Il 27 dicembre
1949 l’aeronautica annunciò ufficialmente che non vedeva motivo di continuare le
indagini sugli UFO e che pertanto avrebbe posto termine al progetto. Nel frattempo, i
programmi di studio sull’argomento proseguivano a pieno regime. Nel 1952 l’aeronautica
diede vita a un’altra organizzazione sugli UFO ancora più segreta, denominata progetto
Blue Book. Il fatto che l’aeronautica nascondesse all’opinione pubblica ciò che stava
realmente facendo in quest’ambito sarebbe diventato in seguito uno degli argomenti
decisivi per gli ufologi convinti che gli UFO fossero extraterrestri.
Gli avvistamenti sembravano non aver fine. Oltre ai dischi volanti, un numero crescente
di cittadini riferirono di aver visto nel cielo luci brillanti di colore verdastro, cosa che
preoccupava particolarmente l’aeronautica perché molti di questi avvistamenti erano
avvenuti in New Mexico, nei pressi di installazioni militari sensibili come Los Alamos,
Sandia e White Sands. Tra i testimoni oculari di queste “palle di luce verde”, che venivano
riferite fin dalla fine degli anni Quaranta, c’erano scienziati e astronomi degni di fede.
L’aeronautica li registrò nella categoria nota come “palle di fuoco verdi” 19 . Nel 1949 la
Geophysics Research Division (Divisione di ricerca geofisica) dell’aeronautica avviò
appositamente il progetto Twinkle per indagare su questi fenomeni collegati alla luce.
Furono installate postazioni di osservazione nelle basi dell’aeronautica sparse per il
paese, dove i fisici effettuarono misurazioni di frequenza elettromagnetica usando
l’equipaggiamento di laboratorio del genio segnalatori. L’aeronautica consegnò in segreto
macchine fotografiche da 35 millimetri agli addetti al controllo del traffico aereo e chiese
loro di fotografare qualunque cosa insolita. Tutta l’operazione venne portata avanti in
base a protocolli top-secret: mentre i fascicoli del progetto Twinkle e del progetto Blue
Book si facevano sempre più voluminosi con il passare dei mesi, gli ufficiali
dell’aeronautica continuavano a dire ai membri del Congresso 20 che non esisteva alcuna
documentazione del genere.
Gli investigatori dell’aeronautica pian piano trovarono spiegazioni agli UFO. Un gruppo di
scienziati assegnati alla base dell’aeronautica di Holloman, che si trovava al White Sands
Missile Range e ospitava i membri dell’operazione Paperclip, stabilì che molti
avvistamenti erano scie di vapore del razzo V2. Altri avvistamenti corrispondevano a
meteore, raggi cosmici e pianeti visibili nel cielo. Un altro gruppo di studio concluse che di
alcuni avvistamenti erano responsabili gli uccelli, generalmente «stormi di gabbiani o
oche». Ma il numero di avvistamenti era eccessivo. Secondo un rapporto della CIA
riguardante gli UFO intitolato Studies in Intelligence e declassificato nel 1997, nel 1951
l’aeronautica militare aveva fatto indagini segrete su un numero di resoconti compreso