Area 51_ La verita, senza censu - Annie Jacobsen
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ivolgendomi a [Harriman]» ricordò Bissell. Ma non ne aveva. E così, <strong>senza</strong> esitazioni,<br />
Richard Bissell acconsentì a stornare del denaro dal piano Marshall per dirottarlo verso<br />
l’Office of Policy Coordination della CIA. Questo fatto, finora sconosciuto ai più, spiega<br />
come furono reperiti i fondi per le prime operazioni segrete della CIA. Richard Bissell era la<br />
mano invisibile.<br />
Parimenti preoccupato per le necessità dell’America nell’ambito dell’intelligence era il<br />
colonnello Richard Leghorn. <strong>La</strong> finta battaglia navale nucleare denominata operazione<br />
Crossroads del 1946 l’aveva spinto ad agire. Leghorn presentò allo stato maggiore<br />
congiunto dei documenti in cui sosteneva che sorvolare l’Unione Sovietica per avere<br />
informazioni sui suoi armamenti avrebbe potuto rivelarsi una mossa decisiva e non<br />
soltanto un ripiego. Percorse i corridoi del Pentagono con le sue carte subito dopo<br />
Crossroads, nel 1946, e di nuovo nel 1948, ma inutilmente. Poi scoppiò un altro conflitto.<br />
<strong>La</strong> Guerra di Corea è stata spesso definita la guerra dimenticata. Semplificando molto, si<br />
trattò di un conflitto tra la Corea del Nord e la Corea del Sud, ma fu anche la prima prova<br />
di forza tecnica e di prodezza scientifica che si giocò tra le due squadre avversarie di<br />
scienziati aeronautici di origine tedesca. Adesso una delle squadre lavorava per l’America,<br />
gli scienziati di Paperclip, e l’altra era al servizio dell’Unione Sovietica, e le battaglie<br />
aeree nei cieli sopra la Corea si svolsero tra i Sabre F-86 americani e i MIG-15 di<br />
fabbricazione sovietica, in entrambi i casi apparecchi progettati da tedeschi che erano<br />
stati al servizio di Adolf Hitler.<br />
Quando fu dichiarata la guerra alla Corea, il colonnello Leghorn fu richiamato in servizio<br />
attivo. In qualità di comandante del settore dei sistemi di ricognizione del Wright Air<br />
Development Center di Dayton, Ohio, Leghorn aveva l’incarico di pianificare le missioni<br />
dei piloti americani che dovevano penetrare nelle zone interdette al volo della Corea del<br />
Nord e della Manciuria per fotografare depositi di armi e basi missilistiche. Gli aerei spia<br />
americani erano affiancati da caccia che avevano il compito di proteggerli, ma i MIG<br />
nemici riuscirono comunque ad abbatterne un numero mai reso noto. Leghorn considerò<br />
quelle tragiche perdite come un’ulteriore opportunità di sostenere le proprie<br />
argomentazioni a favore dello spionaggio dai cieli. I MIG potevano volare a un’altitudine<br />
massima di 13.700 metri, il che significava che se gli Stati Uniti avessero realizzato un<br />
aereo spia capace di oltrepassare i 18.000 metri, il velivolo sarebbe stato intoccabile.<br />
Dopo la firma dell’armistizio, nel 1953, Leghorn tornò a Washington 6 per sottoporre di<br />
nuovo agli ufficiali dell’aeronautica la sua idea.<br />
Uno degli uomini che poteva essere interessato era il generale di corpo d’armata<br />
Donald L. Putt, il comandante dell’esercito i cui uomini si erano impadroniti dell’istituto<br />
aeronautico di Hermann Göring a Volkenrode appena prima della fine della guerra, nel<br />
corso dell’operazione Lusty 7 . Putt aveva portato segretamente in America uno dei primi<br />
gruppi di scienziati tedeschi, tra cui gli specialisti in razzi Wernher von Braun e Ernst<br />
Steinhoff. Adesso controllava i frutti del lavoro degli scienziati dal suo ufficio al<br />
Pentagono. Putt era stato promosso vicecapo di gabinetto per la ricerca e lo sviluppo al<br />
Pentagono e le tre stellette sul petto gli davano grande potere e influenza sul futuro<br />
militare dell’America in campo aeronautico. Tuttavia Putt, dopo aver ascoltato 8 l’idea di