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Area 51_ La verita, senza censu - Annie Jacobsen

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sviluppare caccia di nuova generazione alimentati da razzi. Ziegler raccontò una storia<br />

agghiacciante che diede agli investigatori un indizio importante. Una sera, circa un anno<br />

dopo la guerra, nel settembre del 1946, quattrocento uomini del suo ex gruppo 68 della<br />

BMW erano stati invitati da alcuni militari russi a una cena favolosa. Gli scienziati esperti in<br />

razzi avevano mangiato e bevuto e, alcune ore dopo, erano stati riportati a casa. <strong>La</strong><br />

maggior parte erano ubriachi. Parecchie ore dopo, tutti e quattrocento erano stati<br />

svegliati nel cuore della notte dai loro ospiti russi e informati che avrebbero fatto un<br />

viaggio. Perché Ziegler non fosse con loro non fu chiarito. Ai tedeschi venne detto di<br />

prendere moglie, figli e tutto quello che sarebbe servito per un lungo viaggio. Andavano<br />

bene anche le amanti e gli animali domestici. Non era una situazione in cui si potesse<br />

dire di no, spiegò Ziegler. Gli scienziati e le loro famiglie furono fatti salire su un treno e<br />

portati in una cittadina fuori Mosca, dov’erano rimasti da allora, costretti a lavorare su<br />

progetti militari segreti in condizioni spaventose. Secondo Ziegler, era in<br />

quell’installazione russa top-secret, la cui esatta ubicazione era sconosciuta, che gli<br />

scienziati tedeschi stavano sviluppando razzi e altre tecnologie avanzate sotto la<br />

supervisione russa. Si trattava della versione sovietica degli scienziati dell’operazione<br />

Paperclip. Era possibilissimo, aggiunse Ziegler, che anche i fratelli Horten stessero<br />

lavorando per i russi laggiù.<br />

Per nove lunghi mesi, gli agenti del CIC batterono a macchina un memorandum dopo<br />

l’altro riferendo varie teorie su dove fossero i fratelli Horten, per cosa potessero essere<br />

stati progettati i loro dischi volanti e quale indizio dovesse essere seguito o meno. Poi,<br />

dopo sei mesi di indagini, il 12 marzo 1948, arrivò una notizia bomba. I fratelli Horten<br />

erano stati trovati 69 . In un memorandum al comando europeo del 970° CIC, il maggiore<br />

Earl S. Browning Jr spiegava: «I fratelli Horten sono stati trovati e interrogati dalle<br />

agenzie americane». Dopotutto, probabilmente i russi avevano trovato i disegni dell’ala<br />

volante. «È opinione di Walter Horten che i disegni dell’Horten IX possano essere stati<br />

scoperti dai soldati russi alla fabbrica di vagoni ferroviari Gotha» diceva il memorandum.<br />

Ma un secondo memorandum, intitolato Estratti su Horten, Walter, offriva qualche<br />

dettaglio in più. Le informazioni dell’ex pilota collaudatore della Messerschmitt Fritz<br />

Wendel relative al velivolo dei fratelli Horten <strong>senza</strong> ali, <strong>senza</strong> coda e a forma di disco che<br />

aveva spazio per più di un membro dell’equipaggio venivano confermate. «L’opinione di<br />

Walter Horten è che quando i russi occuparono la Germania esistesse un numero<br />

sufficiente di modelli di ala volante a differenti stadi di progettazione, prototipi che<br />

possono aver consentito ai russi di fabbricare un disco volante.»<br />

Non c’è alcuna menzione di Reimar Horten, l’altro fratello, in nessuna delle centinaia di<br />

pagine di documenti rilasciati a Timothy Cooper in seguito alla sua richiesta fatta in base<br />

al Freedom of Information Act, nonostante sia confermato il fatto che entrambi i fratelli<br />

furono interrogati e individuati. Né vi è alcun cenno di cosa disse o non disse Reimar<br />

Horten riguardo al modello più avanzato di dischi volanti Horten. Ma uno dei<br />

memorandum accennava all’“Horten X” e un altro faceva riferimento all’“Horten 13” 70 .<br />

Non sono stati forniti altri dettagli e una richiesta del 2011 basata sulla stessa legge fatta<br />

dall’autore è finita in un vicolo cieco.<br />

Il 12 maggio 1948 il quartier generale del comando europeo mandò al direttore dei

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