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Area 51_ La verita, senza censu - Annie Jacobsen

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ingegneri e tecnici del White Sands Proving Ground in New Mexico stavano ansiosamente<br />

dando i tocchi finali alla loro arma segreta, Hermes 33 . In origine il razzo lungo 7,5 metri e<br />

pesante 1.360 chilogrammi era stato battezzato V2, o Vergeltungswaffe 2, che in tedesco<br />

significa “rappresaglia”. Ma Hermes suonava meno malevolo, essendo il nome del<br />

messaggero degli dèi greci.<br />

Il razzo che adesso si trovava al Test Stand 33 apparteneva a Adolf Hitler 34 poco più di<br />

due anni prima. Era stato fabbricato dai lavoratori schiavi nelle stesse linee di produzione<br />

che avevano costruito i razzi usati dal Terzo Reich per terrorizzare gli abitanti di Londra,<br />

Anversa e Parigi durante la guerra. L’esercito statunitense aveva requisito quasi duecento<br />

V2 alla fabbrica tedesca di Peenemünde e li aveva spediti a White Sands il primo mese<br />

dopo la fine della guerra. Con un progetto parallelo e ancora più segreto denominato<br />

operazione Paperclip 35 – i cui dettagli rimangono ancora classificati nel 2011 – furono<br />

date nuove vite e nuovi nomi a 118 scienziati tedeschi esperti in missili, i quali vennero<br />

poi portati alla base missilistica. In seguito ne sarebbero arrivati centinaia di altri.<br />

Due di questi scienziati adesso stavano preparando Hermes per il test di lancio. Uno,<br />

Wernher von Braun 36 , era l’inventore del razzo: il primo missile balistico, o bomba volante<br />

mai realizzato. E il secondo, il dottor Ernst Steinhoff 37 , aveva progettato il sistema di<br />

guida del V2. Quella notte di primavera del 1947, il V2 si sollevò dalla rampa, all’inizio<br />

lentamente, mentre von Braun e Steinhoff osservavano con grande attenzione. Hermes<br />

consumò più di 450 chilogrammi di carburante per razzi nei primi due secondi e mezzo<br />

mentre saliva di 150 metri. I successivi 150 metri furono molto più facili, come pure i 300<br />

che seguirono. Il razzo prese velocità e le leggi della fisica entrarono in gioco: qualunque<br />

cosa può volare se la si fa muovere con velocità sufficiente. Adesso Hermes era in volo,<br />

sempre più in alto nel cielo notturno e diretto alla stratosfera. O almeno questo era il<br />

progetto. Pochi istanti dopo il missile alato invertì la rotta all’improvviso e in maniera<br />

inaspettata. Invece di puntare a nord verso l’area disabitata di 800.000 ettari 38 del White<br />

Sands Proving Ground, il razzo si diresse a sud verso il centro di El Paso, Texas.<br />

Il dottor Steinhoff stava osservando la traiettoria del missile con un telescopio da un<br />

posto di osservazione un chilometro e mezzo a sud della rampa di lancio e, dato che<br />

aveva progettato personalmente il sistema di guida del V2 quando lavorava ancora per<br />

Hitler, era la persona meglio preparata a riconoscere eventuali errori nel test. Nel caso in<br />

cui avesse individuato un lancio fuori traiettoria, avrebbe informato gli ingegneri<br />

dell’esercito, che avrebbero immediatamente interrotto l’afflusso di carburante ai motori<br />

del razzo mediante un controllo a distanza, facendolo cadere all’interno della base <strong>senza</strong><br />

conseguenze. Ma il dottor Steinhoff non disse nulla 39 quando il V2 fuori rotta compì un<br />

arco sopra El Paso e si diresse verso il Messico. Qualche minuto dopo, il razzo si schiantò<br />

nel cimitero di Tepeyac, cinque chilometri a sud di Juárez, una città di 120.000 abitanti.<br />

<strong>La</strong> violenta esplosione fece tremare praticamente tutti gli edifici di El Paso e Juárez,<br />

terrorizzandone gli abitanti 40 che «inondarono di telefonate ansiose gli uffici dei giornali, i<br />

posti di polizia e le stazioni radio» per sapere cos’era successo. Il missile lasciò un cratere<br />

largo quindici metri e profondo sette. Fu un miracolo che nessuno rimanesse ucciso.<br />

Gli ufficiali dell’esercito si precipitarono a Juárez per minimizzare l’accaduto mentre

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