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Area 51_ La verita, senza censu - Annie Jacobsen

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52 ERIK KIRSCHBAUM, Cloning Wakes German Memories of Nazi Master Race, Reuters, 27 febbraio 1997. L’America<br />

non è immune dall’ideologia eugenetica, vedi EDWIN BLACK, Eugenics and the Nazis: The California Connection, «San<br />

Francisco Chronicle», 9 novembre 2003.<br />

53 BRUCE WEBER, Dina Babbitt, Artist at Auschwitz, Is Dead at 86, «New York Times», 1° agosto 2009.<br />

54 KOREN E NEGEV, In Our Hearts We Are Giants, p. 109.<br />

55 Intervista a Gerald Posner. Posner ha intervistato Rolf Mengele e ha avuto accesso a 5.000 pagine della<br />

corrispondenza scritta di Mengele, come pure ai diari personali scritti dopo la guerra.<br />

56 Intervista all’ingegnere dell’EG&G.<br />

57 Intervista a Posner.<br />

58 EILEEN WELSOME, The Plutonium Files: America’s Secret Medical Experiments in the Cold War, «Albuquerque<br />

Tribune», novembre 1993.<br />

59 Trials of War Criminals before the Nuremberg Military Tribunals under Control Council <strong>La</strong>w No. 10, Vol. 2,<br />

Washington, DC: US Government Printing Office, 1949. Codice di Norimberga: (1) Il consenso volontario del soggetto<br />

umano è assolutamente fondamentale. (2) L’esperimento dev’essere tale da produrre risultati per il bene della società,<br />

impossibili da ottenere con altri metodi o mezzi di studio, e non di natura casuale e non necessaria. Il testo completo è<br />

disponibile su ohsr.od.nih.gov/guidelines/nuremberg.html.<br />

60 <strong>La</strong> commissione consultiva era composta da quattordici membri che riferivano al presidente attraverso un gruppo di<br />

gabinetto denominato Human Radiation Interagency Working Group (Gruppo di lavoro interagenzie sugli esperimenti<br />

radioattivi sull’uomo) e comprendeva i segretari alla Difesa (ex Atomic Energy Commission) come anche il procuratore<br />

generale e il direttore della CIA. <strong>La</strong> commissione fu sciolta nell’ottobre del 1995 dopo la pubblicazione delle sue scoperte.<br />

Oggi, l’Office of Health, Safety and Security (HSS), un dipartimento dell’ufficio Energia, ha un sito web. Del suo operato, il<br />

DOE dice: «Abbiamo intrapreso un grosso sforzo per identificare e catalogare documenti storici rilevanti dai 90.000 metri<br />

cubi di fascicoli del DOE sparsi per il paese». Dato che ci sono circa 70.000 pagine di documenti in ogni metro cubo, si<br />

sta dicendo che una ricerca per “EG&G” nel database HSS/DOE dà come risultato l’insignificante numero di 500 pagine.<br />

Epilogo<br />

1 Interviste: colonnello Leghorn, Ed Lovick, ingegnere della EG&G, David Myhra.<br />

2 Si tratta della pubblicazione governativa Rapporto ufficiale, Task Force 1.52 e assomiglia a un annuario della scuola<br />

superiore.<br />

3 Atomic Audit, p. 102.<br />

4 Potsdam e la decisione finale di usare la bomba, archivi del dipartimento dell’Energia (www.cfo.doe.gov): «Nel corso<br />

della seconda settimana dei colloqui alleati a Potsdam, la sera del 24 luglio 1945, Truman si avvicinò a Stalin <strong>senza</strong><br />

inteprete e, nel modo più indifferente possibile, gli disse che gli Stati Uniti avevano una “nuova arma di potenza distruttiva<br />

non comune”. Stalin si dimostrò poco interessato, limitandosi a rispondere che sperava che gli Stati Uniti ne avrebbero<br />

fatto “buon uso contro i giapponesi”. <strong>La</strong> ragione della compostezza di Stalin divenne chiara in seguito: i servizi segreti<br />

sovietici avevano informazioni sul programma della bomba atomica fin dall’autunno del 1941».<br />

5 Intervista all’ingegnere della EG&G.<br />

6 Ibid. L’ingegnere dice che questa informazione gli venne data dal suo superiore, il quale l’aveva avuta da un alto<br />

funzionario del governo. Non si può escludere la possibilità che agli ingegneri della EG&G venissero date informazioni false<br />

allo scopo di costringerli a partecipare a un progetto moralmente reprensibile; nel 19<strong>51</strong> non c’era nemico peggiore del<br />

mondo libero di Josif Stalin. Finché la Russia non aprirà i propri archivi riguardanti gli UFO, la versione di Stalin rimarrà<br />

sconosciuta, ma a partire dalla dissoluzione dell’Unione Sovietica è venuto alla luce l’interesse del dittatore per gli UFO. In<br />

Korolëv il professor James Harford parla di un’occasione in cui Stalin chiese al suo più importante esperto di razzi, Sergej<br />

Korolëv, di studiare gli UFO (pp. 234, 362).<br />

7 Intervista a Gene Poteat. Le informazioni provengono anche dalla partecipazione di Poteat alla tavola rotonda<br />

sull’Oxcart della CIA che si è tenuta al National Air and Space Museum dello Smithsonian Institution, centro Steven F.<br />

Udvar-Hazy, 24 settembre 2010.<br />

8 Intervista a David Myhra.<br />

9 MYHRA, The Horten Brothers and Their All-Wing Aircraft, p. 229.<br />

10 Ivi, p. 230.

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