Area 51_ La verita, senza censu - Annie Jacobsen

supposto dibattito internazionale che il drone fu utilizzato di nuovo per la successiva serie di test nel Pacifico. Si pensava
che l’operazione Crossroads sarebbe stata un’esplosione singola, e così tra i piloti di droni cominciarono a circolare le
chiacchiere: il fatto di essere stati richiamati in servizio poteva significare solo una cosa, ovvero che erano previsti più test
nucleari. Questa fuga di notizie arrivò fino ai vertici delle gerarchie.
24 AFSC History Staff, History of Air Force Atomic Cloud Sampling, p. 21.
25 Ivi, pp. 23-24.
26 Interviste ad Al O’Donnell e Jim Freedman.
27 Intervista ad Al O’Donnell.
28 Chiamati adesso Task Group 3.4 e fatti decollare dalla base dell’aeronatica di Eglin in Florida, questi nuovi droni
erano T-33 modificati, contrariamente ai vecchi TF-80 usati nei primi test. Il velivolo era sotto il comando del colonnello
Thomas Gent, che era anche a capo della 550 th Guided Missile Wing (550 a squadriglia missili guidati) dell’Air Proving
Ground.
29 AFSC History Staff, History of Air Force Atomic Cloud Sampling, p. 37.
30 Ivi, p. 82.
31 Ivi, pp. 80-85. Intervista a Hervey Stockman.
32 Conversations with Colonel Hervey S. Stockman, a cura di Ann Paden e Earl Haney (non pubblicato), da una sezione
intitolata Nuclear testing program.
33 AFSC History Staff, History of Air Force Atomic Cloud Sampling, p. 66.
34 Conversations with Colonel Hervey S. Stockman, a cura di Ann Paden e Earl Haney (non pubblicato), da una sezione
intitolata Nuclear testing program.
35 I dettagli della storia di Robinson, incluse le citazioni che faccio, si possono trovare in AFSC History Staff, History of
Air Force Atomic Cloud Sampling, pp. 69-75. Il nome di Robinson è cancellato e al suo posto sono stampate le parole
«privacy act material removed» (“materiale rimosso sulla base della legge sulla privacy”). Nel 2009, Mark Wolverton
scrisse Into the Mushroom Cloud per la rivista «Air and Space» e rivelò pubblicamente il nome del pilota per la prima
volta. A Robinson fu assegnata postuma una Distinguished Flying Cross circa un anno dopo la sua morte, ma la sua
famiglia non aveva idea di come fosse morto. Wolverton scrisse che la figlia di Robinson, Rebecca, «una bambina quando
il padre morì, passò anni a inviare petizioni al governo per ottenere maggiori informazioni sulla sua ultima missione,
ottenendo solo un accesso limitato alla documentazione». Rebecca Robinson dice che la maggior delle informazioni sulla
morte del padre sono «ancora classificate».
36 Intervista a Al O’Donnell.
37 RHODES, Dark Sun, fotografia n. 76, «Mike over Manhattan». La bomba Mike è messa a confronto con una bomba
del potenziale di quella sganciata sopra Nagasaki. Il gambo di Mike aveva un diametro di 32 chilometri e la cappella del
fungo iniziava solo a oltre 15.000 metri di altezza, circa il doppio della quota a cui viaggia un aereo di linea. La parte
superiore del fungo raggiungeva la troposfera ed era largo circa 320 chilometri.
Capitolo 14
1 Interviste: colonnello Slater, dottor Wheelon, Ken Collins, Kenneth Swanson, Frank Murray, Charlie Trapp, Tony
Bevacqua, dottor Robert B. Abernethy.
2 WOODS, LBJ, p. 313.
3 BRZEZINSKI, Red Moon Rising, p. 175.
4 DICKSON, Sputnik, p. 117.
5 KORDA, Ike, p. 700.
6 BRZEZINSKI, Red Moon Rising, p. 175.
7 Memorandum della CIA, riunione con il presidente, segretario Rusk, segretario McNamara, signor Bundy e direttore
della Central Intelligence. Rif: Rendere pubblico l’OXCART, 29 novembre 1963, p. 1.
8 T.D. Barnes spiega: «Ufficialmente l’SR-71 Blackbird detiene ancora il record di velocità di volo autonomo in
atmosfera in orizzontale, ma nella comunità degli addetti ai lavori è risaputo che l’A-12 volava più alto e più veloce, dato
che l’SR-71 era appesantito dalle modifiche per consentire la presenza di un secondo passeggero. Il motivo per cui l’SR-71
detiene il “record” è che quelli dell’A-12 non furono certificati. L’A-12 Oxcart non esisteva quando l’aviazione stabilì i