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Area 51_ La verita, senza censu - Annie Jacobsen

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1 Interviste: T.D. Barnes, Peter Merlin, Al O’Donnell, Richard Mingus, Jim Freedman, Ed Lovick, Tony Bevacqua, Ray<br />

Goudey, Ernie Williams, Harry Martin, colonnello Slater, Frank Murray.<br />

2 Intervista a T.D. Barnes; progetti e rapporti dell’operazione Plumbbob: programma 2, progetto 2.2., attività indotte<br />

dai neutroni negli elementi del suolo WT-1411; progetto 2.5 intensità iniziale delle radiazioni gamma e indotte dai neutroni<br />

nel suolo dell’NTS WT-1411.<br />

3 Fotografie viste alla biblioteca dell’Atomic Testing Museum, <strong>La</strong>s Vegas.<br />

4 DNA 6005F, serie Plumbbob 1957, test in atmosfera di armi nucleari degli Stati Uniti, relazione sul personale addetto<br />

al test nucleare, capitolo 4, programmi di esercitazione Desert Rock VII e VIII, gruppo test effetti civili, studi sul fallout,<br />

pp. 204-247; rapporto della ricerca e sviluppo dell’AEC BNWL-481-1, 113 pagine.<br />

5 McPhee, The Curve of Binding Energy, pp. 166-167.<br />

6 Newsletter di Roadrunners Internationale, 1° agosto 2009, 34 a edizione. Dal diario personale di Dan Sheahan,<br />

proprietario e gestore della Groom Mine, fornito a Roadrunners Internationale dalla pronipote Lisa Heawood.<br />

7 Interviste ad Al O’Donnell, Richard Mingus e Jim Freedman. Si profilava all’orizzonte una moratoria per la messa al<br />

bando dei test, sicché tutti i test di armi furono programmati in modo da finire il 31 ottobre 1958. Al poligono, gli<br />

ingegneri lavorarono a ritmo frenetico per portare a termine quanti più test nucleare possibile prima della scadenza.<br />

8 Un testimone anonimo mi ha raccontato l’orrore di guardare un cavallo moribondo che cercava acqua all’<strong>Area</strong> <strong>51</strong>.<br />

L’AEC non ha mai declassificato le sue osservazioni sugli animali, che da quel che capisco furono condotte in modo<br />

esteso. In un documento dell’AEC reso accessibile al pubblico il 15 luglio 1957 e intitolato Responsibility for US Nuclear<br />

Weapons Programs (Responsabilità dei programmi di armi nucleari degli Stati Uniti), in una sezione denominata Operating<br />

Controls (Controlli operativi), si afferma che «il bestiame e i cavalli che pascolavano in un raggio di qualche chilometro<br />

dalla detonazione mostravano profonde ustioni sulla pelle causate dalle radiazioni beta (serie del 1952 e del 1953) prive di<br />

effetto sul loro valore riproduttivo e sulla qualità della carne. Il fallout radioattivo a più di qualche chilometro dalla<br />

detonazione si è rivelato innocuo per gli uomini, gli animali o le coltivazioni». In The Day We Bombed Utah, John G. Fuller<br />

presenta un’argomentazione opposta.<br />

9 Intervista a Peter Merlin.<br />

10 Intervista a Edward Lovick.<br />

11 Prima di lavorare sull’A-12, il primo impiego di Lovick agli Skunk Works era consistito nel cercare di ridurre gli echi<br />

radar riflessi dall’U-2 ai sistemi di rilevamento sovietici. Con l’<strong>Area</strong> <strong>51</strong> ancora devastata dal fallout atomico, il fisico lavorò<br />

in un remoto hangar situato all’estremità settentrionale della base dell’aeronautica di Edwards, in California. Qui Lovick e i<br />

suoi colleghi avevano passato ore a escogitare trucchi antiradar: «Dovevamo inventare qualcosa che non avrebbe<br />

compromesso l’altitudine dell’aereo né causato il surriscaldamento del sistema idraulico com’era accaduto nel caso di<br />

Sieker. Kelly Johnson aveva una regola: mezzo chilo di peso in più sull’aereo e la sua quota si sarebbe ridotta di trenta<br />

centimetri. Questo significava che la vernice mimetica non doveva essere più spessa di sei millimetri e pesare il meno<br />

possibile».<br />

12 Interviste a Ed Lovick, dottor Wheelon, T.D. Barnes. Altre agenzie federali stavano sperimentando segretamente<br />

aerei supersonici, ma nessuno in grado di raggiungere Mach 3. L’aeronautica militare, la NASA e la marina erano<br />

impegnate nell’X-15 sperimentale, un aereo ipersonico che avrebbe costituito la base da cui si sarebbe sviluppato il volo<br />

nello spazio. Ma l’X-15 era lanciato da un aereo madre, mentre il nuovo velivolo dell’agenzia sarebbe decollato e atterrato<br />

autonomamente.<br />

13 PEEBLES, Dark Eagles, p. <strong>51</strong>.<br />

14 Intervista al dottor Wheelon.<br />

15 JONES, The Wizard War.<br />

16 ROBARGE, Archangel-1, pp. 4-5.<br />

17 Ivi, p. 6.<br />

18 JOHNSON, History of the Oxcart Program, p. 5.<br />

19 Test nucleari degli Stati Uniti dal luglio 1945 al settembre 1992 DOE/BV-209-REV 15, p. 144.<br />

20 Intervista a Lovick.<br />

21 RICH E JANOS, Skunk Works, p. 198.<br />

22 JOHNSON, History of the Oxcart Program, p. 4. Johnson ha scritto: «Proponemmo di usare come additivo del<br />

carburante il cesio. L’idea fu avanzata per la prima volta dal signor Ed Lovick dell’ADP [Advanced Development Plan] e la

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