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Area 51_ La verita, senza censu - Annie Jacobsen

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una Central Intelligence Directive non classificata dal 1995 all’indirizzo: www.fas.org/irp/offdocs/dcd1-19.<br />

3 WELZENBACH, Science and Technology, p. 16.<br />

4 Intervista al colonnello Slater.<br />

5 Intervista a Hervey Stockman. In questa parte vi sono altri passi la cui fonte è Stockman e che sono tratti dalla sua<br />

avvincente storia orale, un progetto avviato da suo figlio Peter Stockman il cui risultato è Conversazioni con il colonnello<br />

Hervey G. Stockman, a cura di Ann Paden e Earl Haney (non pubblicato).<br />

6 Interviste a Ken Collins, Frank Murray, Tony Bevacqua e Hervey Stockman.<br />

7 BRZEZINSKI, Red Moon Rising, pp. 22-23, 26-30, 39-44, 98, 102; HARFORD, Korolëv, pp. 77-80, 93, 95, 117.<br />

Chiamato anche Istituto di ricerca scientifica-88, che comprendeva l’ex NII-1, da Stalin il 13 maggio 1946.<br />

8 HARFORD, Korolëv, p. 1.<br />

9 Ivi, p. 93. Harford cita il biografo russo di Korolëv, Gyorgi Vetrov, il quale dice a proposito della radicale<br />

trasformazione dell’NII-88: «Nessuno sospettava che l’impianto fosse destinato a diventare la base produttiva per<br />

tecnologie tanto complesse e problematiche come razzi e veicoli spaziali per viaggiare verso altri pianeti».<br />

10 Ivi, p. 75. Oltre ai memorandum dei servizi segreti militari del CIC che ho citato in precedenza riguardo a Fritz<br />

Wendel, Harford ha scritto che: «Forse qualcosa come cinquemila tedeschi specializzati […] furono letteralmente rapiti<br />

insieme alle loro famiglie e caricati su treni, vagoni merci e camion per essere portati a lavorare in località fuori Mosca».<br />

11 GOODMAN, Spying on the Nuclear Bear, p. 177.<br />

12 BRZEZINSKI, Red Moon Rising, p. 81.<br />

13 Ivi, p. 25. <strong>La</strong> documentazione relativa a questi voli artici è tuttora classificata. Si occupano delle missioni BURROWS,<br />

By Any Means Necessary, pp. 208-215, e BAMFORD, L’orecchio di Dio, pp. 44-45. <strong>La</strong> National Security Agency fu uno<br />

degli sponsor di molte missioni ELINT.<br />

14 Intervista al colonnello Sam Pizzo.<br />

15 CIA Staff, Analysis of the Soviet Union 1947-1999, p. 27.<br />

16 Memorandum top-secret della conferenza con il presidente, 8 luglio 1959. Davanti a Dulles e Bissell, anch’essi<br />

presenti all’incontro, il generale di brigata dell’USAF A.J. Goodpaster osservò: «Al presidente rimane il dubbio se stiamo<br />

arrivando al punto in cui dovremo decidere se cerchiamo di prepararci a combattere una guerra o se cerchiamo di<br />

evitarla». Office of the Staff Secretary, Subject Series, Alphabetical Subseries, Box 15, Intelligence Matters.<br />

17 Intervista fatta da Theodore A. Wilson e Richard D. McKinzie a Richard Bissell Jr, East Hartford, Connecticut, 9 luglio<br />

1971.<br />

18 ORLOV, The U-2 Program, pp. 5-14.<br />

19 Ivi, p. 7.<br />

20 Ibid.; BRZEZINSKI, Red Moon Rising, pp. 124-135.<br />

21 Intervista a Hervey Stockman.<br />

22 P. TAUBMAN, Secret Empire, p. 167.<br />

23 Nella nostra intervista Stockman disse anche: «Quella era una solida prova che quanto molti pensavano, ovvero che<br />

l’Unione Sovietica avesse questa flotta gigantesca e potentissima di bombardieri strategici, non era vero».<br />

24 Declassificato nel 2000, il memorandum è denominato Memorandum Top-secret per: direttore del progetto,<br />

oggetto: Impressioni sul valore di Aquatone per l’intelligence, 17 luglio 1956. Dopo quello di Hervey Stockman furono<br />

compiuti altri tre voli con l’U-2. Il 10 luglio 1956 l’Unione Sovietica emanò una nota di protesta. Il memorandum di Miller<br />

sintetizza il valore in termini di intelligence dei voli dell’U-2 per il presidente e argomenta che il pericolo di interromperli è<br />

molto maggiore rispetto a quello di farli continuare.<br />

25 TAUBMAN, Khrushchev, p. 443.<br />

26 PEDLOW E WELZENBACH, Central Intelligence Agency, p. 110. Inoltre, il presidente osservò che se i russi avessero<br />

compiuto questo genere di incursioni nello spazio aereo degli Stati Uniti «la reazione sarebbe drastica». Vedi anche<br />

Andrew J. Goodpaster, memorandum sul resoconto, 19 luglio 1956. Il presidente espresse la preoccupazione che se<br />

l’opinione pubblica fosse venuta a sapere dei voli, sarebbe rimasta scioccata. «Le proteste dei sovietici sono una cosa, la<br />

perdita di fiducia da parte del popolo tutt’altra.»<br />

27 Intervista a Edward Lovick.<br />

28 Ibid.

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