16.04.2016 Views

Area 51_ La verita, senza censu - Annie Jacobsen

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

società che aveva un contratto con il dipartimento della Difesa e di cui Vannevar Bush era<br />

uno dei fondatori. Quando accettò, O’Donnell non sapeva esattamente in cosa<br />

consistesse l’impiego. Gli uomini che lo assunsero gli dissero che avrebbe saputo maggiori<br />

dettagli quando avesse passato i controlli di sicurezza. «All’epoca non avevo idea di cosa<br />

fosse un’autorizzazione di sicurezza» racconta O’Donnell. Dopo un mese, apprese di far<br />

parte del progetto Manhattan. Fu trasferito in una piccola società d’ingegneria che doveva<br />

il proprio nome ai tre professori del MIT che ne erano a capo: Edgerton, Germeshausen e<br />

Grier. In seguito il nome della società fu abbreviato in EG&G. A insegnare a O’Donnell<br />

come cablare una bomba atomica fu Herbert Grier, l’uomo che aveva inventato gli<br />

inneschi per gli ordigni sganciati sul Giappone.<br />

«Subito dopo mi chiesero di andare a Bikini, nell’estate del 1946» dice O’Donnell. «Non<br />

volevo. Avevo combattuto su quell’atollo durante la guerra e avevo giurato che non ci<br />

avrei mai rimesso piede. Ma Ruth e io avevamo un bambino in arrivo, e così ci andai.»<br />

All’atollo di Bikini di erano riunite 42.000 persone per assistere all’operazione Crossroads<br />

e O’Donnell non riusciva a dormire perché si sentiva addosso tutti quegli occhi. Riuscì a<br />

smettere di preoccuparsi dei cablaggi della bomba pensando a Ruth.<br />

In un altro punto di Bikini il colonnello Richard Sully Leghorn incarnava la figura<br />

dell’eroe di guerra. Bello, con i baffetti, Leghorn sembrava proprio Clark Gable in Accadde<br />

una notte. Ufficiale comandante della Task Force 1.5.2, era uno dei piloti a capo della<br />

missione incaricata di fotografare le bombe nucleari dal cielo. Leghorn aveva passato<br />

interi pomeriggi con i navigatori della marina a ripercorrere le rotte di volo che il giorno<br />

dell’esplosione lo avrebbero portato alla giusta distanza per vedere il fungo atomico. A<br />

ventisette anni Richard Leghorn era già una personalità pubblica. Era stato il giovane<br />

ufficiale esploratore che aveva fotografato le spiagge della Normandia il giorno dello<br />

sbarco. Leghorn era un fisico laureato al Massachusetts Institute of Technology. Era<br />

appassionato alla fotografia intesa come scienza e per questa ragione dopo la guerra era<br />

andato a lavorare per Eastman Kodak. Poi, all’inizio del 1946, la marina l’aveva<br />

richiamato per una missione temporanea nel corso dell’operazione Crossroads. Si era<br />

addestrato all’aeroporto militare di Roswell, in New Mexico, e poi aveva trasportato sopra<br />

il Pacifico l’equipaggiamento fotografico più avanzato dell’esercito. Adesso si trovava a<br />

Bikini. Presto Leghorn avrebbe sorvolato il fungo atomico scattando fotografie di quello<br />

che accade alle navi da guerra quando vengono colpite da bombe nucleari.<br />

Al comando centrale, Curtis Emerson LeMay masticava un sigaro. LeMay stava<br />

sorvegliando le procedure e i protocolli per l’operazione Crossroads. A soli trentanove<br />

anni, LeMay era già comparso sulla copertina di «Time» ed era famoso in tutto il mondo<br />

come l’uomo che aveva contribuito a far finire la Seconda guerra mondiale. A<br />

quarantacinque anni Curtis LeMay sarebbe diventato il più giovane generale a quattro<br />

stelle dell’esercito americano dai tempi di Ulysses S. Grant. Scuro, riflessivo e con un<br />

autocontrollo leggendario, LeMay aveva condotto i bombardamenti incendiari sulle città<br />

giapponesi, inclusa Tokyo. Quando le bombe al napalm non aveva posto fine alla guerra<br />

nel Pacifico, il presidente Truman avevano autorizzato LeMay a guidare il 509 ° Operations

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!