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Area 51_ La verita, senza censu - Annie Jacobsen

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deserto della California all’alba dell’era dei motori a reazione, pensava di aver scorto un<br />

gorilla ai comandi di un aereo quando in realtà aveva visto il capo collaudatore della Bell<br />

Aircraft Jack Woolams con indosso una maschera da gorilla? Forse <strong>La</strong>zar trasse l’unica<br />

conclusione che poteva trarre sulla base delle informazioni di cui disponeva. E forse<br />

l’Atomic Energy Commission aveva preso in prestito una pagina del manuale della CIA<br />

sulle campagne di disinformazione: aveva bisogno di creare la convinzione che qualcosa<br />

di falso fosse vero. Forse agli scienziati e agli ingegneri che furono portati all’S-4 negli<br />

ultimi anni venne detto che avrebbero lavorato su esseri alieni e su una nave spaziale<br />

aliena. Cercate di rivelare pubblicamente una storia simile e finirete in disgrazia come<br />

Bob <strong>La</strong>zar. Ciò che era vero per i piloti del P-38 Lightning nel 1942 rimane valido anche<br />

oggi. A nessuno piace esser preso per pazzo.<br />

«È difficile 19 essere preso seriamente nella comunità scientifica quando sei noto come<br />

“il tizio dell’UFO”» ha affermato Bob <strong>La</strong>zar nel 2010 per questo libro.<br />

Per decenni, centinaia di persone serie – civili, legislatori e personale militare – hanno<br />

fatto sforzi considerevoli per localizzare i documenti relativi ai resti dell’incidente di<br />

Roswell. Eppure non è mai stato trovato niente, nonostante indagini formali fatte da<br />

senatori, membri del Congresso, dal governatore del New Mexico e dal Government<br />

Accountability Office, il braccio investigativo del Congresso. Questo è accaduto perché<br />

nessuno sapeva dove cercare. Finora il mondo ha bussato alla porta sbagliata. Le<br />

informazioni sono state protette dalla declassificazione grazie alle severissime regole di<br />

segretezza dell’Atomic Energy Commission, sepolte nei fascicoli “riservati” 20<br />

originariamente creati dalla EG&G per l’AEC.<br />

Così adesso lo sappiamo.<br />

Come ha fatto Vannevar Bush a ottenere così tanto potere? Un tempo era lo scienziato<br />

più importante d’America. Il presidente Truman gli conferì la medaglia al merito con una<br />

cerimonia alla Casa Bianca, il presidente Johnson lo decorò con la medaglia nazionale per<br />

la scienza e la regina d’Inghilterra lo fece cavaliere. Le affermazioni fatte dall’ingegnere<br />

della EG&G riguardo a ciò che Vannevar Bush autorizzò all’installazione S-4 dell’<strong>Area</strong> <strong>51</strong><br />

sono davvero scioccanti e quasi incredibili. Solo che esiste un chiaro precedente storico in<br />

cui Vannevar Bush godette esattamente di quel tipo di potere, di segretezza e di<br />

controllo.<br />

Vannevar Bush 21 fu il signore indiscusso della madre di tutte le operazioni segrete:<br />

l’ingegnerizzazione della prima bomba nucleare del mondo. E in qualità di direttore<br />

dell’ufficio per la ricerca e lo sviluppo della scienza, che controllava il progetto Manhattan,<br />

fu anche responsabile di esperimenti per studiare gli effetti 22 delle armi biologiche a base<br />

di lewisite e iprite sull’uomo. Alcune di queste cavie umane furono soldati e altre obiettori<br />

di coscienza alla guerra, ma uno studio del 1993 condotto dalla National Academy of<br />

Sciences ha chiarito che i soggetti dei test non erano adulti consenzienti. «Benché i<br />

soggetti umani 23 fossero definiti “volontari”, dai rapporti ufficiali risulta evidente che il<br />

reclutamento delle cavie durante la Seconda guerra mondiale e negli esperimenti<br />

successivi fu fatto servendosi di menzogne e di mezze verità» ha scritto l’Institute of<br />

Medicine.<br />

Gli “esperimenti successivi” cui si riferisce la commissione furono condotti su un gruppo

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