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Area 51_ La verita, senza censu - Annie Jacobsen

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EPILOGO 1<br />

Nell’estate del 2010 mi arrivò per posta un libro spedito dal colonnello Leghorn, il padre<br />

della ricognizione aerea, che all’epoca aveva novantun anni. Le pagine erano ammuffite e<br />

sapevano di cantina. Quello che mi aveva mandato era l’annuario commemorativo<br />

dell’aeronautica militare 2 del 1946 relativo ai test atomici dell’operazione Crossroads. Ciò<br />

che colpisce maggiormente è quanto la storia del primo test postbellico americano<br />

cominci come un «misterioso incarico della marina militare» in una «città flagellata dalla<br />

sabbia: Roswell».<br />

«Roswell… Roswell… Roswell… Roswell… Roswell… Roswell…»<br />

<strong>La</strong> parola è ripetuta sei volte nelle prime pagine dell’annuario pubblicato dal governo, il<br />

che chiarisce che il primo colpo di quello che sarebbe stato un conflitto lungo quarantatré<br />

anni, la Guerra Fredda, fu sparato dalla base aerea di Roswell, in New Mexico. E<br />

l’operazione Crossroads fu un colpo d’inizio spettacolare, una dimostrazione di forza <strong>senza</strong><br />

precedenti che aveva lo scopo di far sapere a Josif Stalin che l’America non aveva finito<br />

con la bomba nucleare. Ad assistere ai due test nucleari nel Pacifico erano presenti<br />

42.000 persone, tra cui le spie di Stalin. Il governo americano spese quasi due miliardi di<br />

dollari 3 (al tasso odierno) per mostrare al mondo la potenza nucleare di cui disponeva.<br />

«Stalin aveva imparato da Hitler» dice l’ingegnere della EG&G «la vendetta… e altre<br />

cose.» Per capire la posizione di Stalin bisogna pensare a due momenti chiave della<br />

storia, uno appena prima che iniziasse la Seconda guerra mondiale e l’altro subito dopo la<br />

sua fine. Il 23 agosto 1939, una settimana prima dell’inizio ufficiale della guerra in<br />

Europa, Hitler e Stalin stabilirono di essere alleati e firmarono il patto Molotov-<br />

Ribbentrop, con il quale i due paesi si impegnavano a non attaccarsi reciprocamente<br />

quando sarebbe scoppiato il conflitto. Eppure, quasi subito dopo la stretta di mano, Hitler<br />

iniziò ad architettare piani per tradire Stalin. Ventidue mesi più tardi, l’attacco a sorpresa<br />

della Germania contro la Russia provocò milioni di morti. E poi, dopo solo due settimane<br />

dalla fine della guerra, Stalin, Truman e Churchill si incontrarono a Potsdam, in Germania<br />

– dal 7 luglio 1945 al 2 agosto 1945 – e stabilirono di essere alleati nel mondo<br />

postbellico. Un giorno prima dell’inizio della conferenza, l’America aveva testato in<br />

segreto la prima e unica bomba atomica del mondo all’interno del White Sands Proving<br />

Ground, nel deserto del New Mexico. I consiglieri più stretti di Truman 4 avevano suggerito<br />

al presidente di condividere i risultati del test con Stalin a Potsdam, ma Truman non lo<br />

fece. Non importava. Gli storici degli armamenti nucleari sono convinti che Stalin sapesse<br />

benissimo che cosa erano riusciti a ottenere gli ingegneri del progetto Manhattan. Il<br />

leader sovietico aveva delle spie all’interno del laboratorio nucleare di Los Alamos che gli<br />

stavano fornendo i progetti della bomba e altre informazioni sin dal 1941. All’epoca della

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