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Area 51_ La verita, senza censu - Annie Jacobsen

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dissero agli ingegneri. Sono incoscienti e non si sveglieranno mai.<br />

Un tempo quei bambini erano stati esseri umani sani. Adesso non più. Avevano circa<br />

tredici anni. Le domande erano tante. Perché avevano la testa così grossa? I loro corpi<br />

erano stati manipolati chirurgicamente in modo da apparire non umani oppure le<br />

deformità erano genetiche? E quegli occhi enormi, impossibili da dimenticare? Agli<br />

ingegneri venne detto che, secondo alcune voci, quei bambini erano stati rapiti dal dottor<br />

Joseph Mengele 49 , il nazista pazzo noto per aver condotto – ad Auschwitz e altrove –<br />

interventi chirurgici indicibili 50 sui bambini, i nani e i gemelli <strong>51</strong> . Appena prima che la<br />

guerra finisse, Joseph Mengele aveva fatto un patto con Stalin, vennero a sapere gli<br />

ingegneri. Stalin offrì al medico la possibilità di continuare i suoi esperimenti di<br />

eugenetica in segreto dopo la guerra, in Unione Sovietica. Gli ingegneri appresero che<br />

probabilmente quell’accordo era stato stretto all’inizio del 1945, quando era ormai chiaro<br />

a molti membri del partito nazista, tra cui Mengele, che la Germania sarebbe stata<br />

sconfitta e che i medici e i capi sarebbero stati processati e impiccati per crimini di<br />

guerra.<br />

Nei suoi tentativi di creare una razza ariana pura per Hitler 52 , Mengele condusse<br />

esperimenti su individui che riteneva subumani in modo da selezionare alcune<br />

caratteristiche. Tra le vittime di Mengele vi furono bambini ebrei, bambini zingari e<br />

persone con gravi deformità fisiche. Egli rimosse parti del cranio dei bambini e le sostituì<br />

con ossa prelevate da soggetti adulti. Tolse e trapiantò occhi e iniettò alle persone<br />

sostanze chimiche che causavano la perdita dei capelli. Dietro istruzioni di Mengele una<br />

prigioniera di Auschwitz, una pittrice che si chiamava Dina Babbitt 53 , fece disegni<br />

comparativi della forma delle teste, dei nasi, delle bocche e delle orecchie delle persone<br />

prima e dopo le terrificanti operazioni chirurgiche eseguite da Mengele. Un altro medico<br />

internato costretto a lavorare per Mengele, la dottoressa Martina Puzyna 54 , raccontò che<br />

Mengele l’aveva obbligata a fare accurate misurazioni della forma e delle dimensioni delle<br />

parti del corpo dei bambini, prendendo calchi in gesso, in particolare della testa e delle<br />

mani, dei bambini deformi. Quando Mengele se ne andò da Auschwitz, il 17 gennaio<br />

1945, portò con sé la documentazione sui suoi esperimenti medici. Secondo l’unico figlio,<br />

Rolf 55 , Mengele l’aveva ancora dopo la guerra.<br />

Agli ingegneri della EG&G fu detto che parte dell’accordo offerto da Stalin a Mengele<br />

prevedeva che il medico nazista creasse un equipaggio di avieri piccoli e deformi; in<br />

cambio, Stalin gli avrebbe concesso un laboratorio in cui continuare i suoi esperimenti.<br />

Secondo quanto fu detto agli ingegneri, Mengele tenne fede al patto faustiano 56 , ma<br />

Stalin no. Mengele non si stabilì mai in Unione Sovietica 57 ; invece, rimase quattro anni in<br />

Germania sotto falso nome e poi fuggì in Sudamerica, prima in Argentina e poi in<br />

Paraguay, dove visse fino alla morte, nel 1979.<br />

Quando mise i bambini biologicamente e/o chirurgicamente modificati sul velivolo<br />

diretto in New Mexico sperando che sarebbero atterrati lì, il piano di Stalin – così fu detto<br />

agli ingegneri – era che uscissero dal disco volante e fossero scambiati per visitatori da<br />

Marte. Ne sarebbe conseguito il panico, proprio com’era successo con il radiodramma de<br />

<strong>La</strong> guerra dei mondi. Il sistema radar di prima allerta dell’America sarebbe stato

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