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Area 51_ La verita, senza censu - Annie Jacobsen

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solo una parte di esso, il caos e il panico che ne seguirebbero farebbero sembrare <strong>La</strong><br />

guerra dei mondi una robetta di poco conto. Quando si pensa a ciò che hanno fatto gli<br />

Stati Uniti e l’Unione Sovietica durante la corsa al nucleare degli anni Quaranta,<br />

Cinquanta e Sessanta, sembra un miracolo che i test nucleari nello spazio effettuati tra la<br />

fine degli anni Cinquanta e l’inizio del decennio successivo non abbiano spinto le due<br />

superpotenze a combattere per il controllo militare dello spazio. Al contrario, negli ultimi<br />

decenni della Guerra Fredda, gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica hanno rispettato un tacito<br />

accordo in base al quale lo spazio era off-limits dal punto di vista militare. Nessuno dei<br />

due paesi ha tentato di installare missili sulla Luna, e nessuno dei due ha abbattuto<br />

satelliti spia della controparte nemica. Secondo il colonnello Leghorn, ciò è successo<br />

perché «i satelliti spia lanciati nello spazio 32 erano accettati come occhi dal cielo con cui i<br />

governi dovevano convivere». I governi di cui parla Leghorn sono quello americano e<br />

quello sovietico. Ma oggi le alleanze e i fronti di guerra hanno subìto una radicale<br />

ridefinizione. Almeno un esercito nemico, quello di Al-Qaida, preferirebbe morire che<br />

vivere secondo le regole delle superpotenze.<br />

A dispetto, o forse proprio a motivo dei suoi novantun anni, Leghorn parla con grande<br />

autorevolezza. Oltre a essere considerato il padre della ricognizione aerea, nel 1960 ha<br />

fondato la Itek Corporation 33 , che ha sviluppato il sistema di fotografie ad alta risoluzione<br />

per il primo satellite da ricognizione degli Stati Uniti, Corona. Il programma Corona ebbe<br />

enorme successo e, soprattutto, fu originariamente progettato e diretto da Richard Bissell<br />

per conto della CIA all’epoca in cui era responsabile dell’<strong>Area</strong> <strong>51</strong>. Dopo aver lasciato<br />

l’aeronautica militare, Leghorn ha trascorso decenni nel campo dei satelliti commerciali 34 .<br />

Dalle immagini raccolte dai satelliti Itek, la CIA è venuta a sapere che allo scopo di<br />

sfuggire all’occhio americano dai cieli, molti governi stranieri hanno spostato sottoterra le<br />

loro installazioni militari più segrete.<br />

Nel deserto del Nevada, mentre la CIA raddoppiava gli sforzi per mettere a punto<br />

sensori di terra più avanzati e tecniche di tracciamento agli infrarossi per ottenere<br />

maggiori informazioni sulle installazioni sotterranee (cosa che richiede l’uso di droni), il<br />

dipartimento della Difesa e l’aeronautica militare adottarono un approccio diverso. Negli<br />

anni Ottanta i militari lavorarono per sviluppare la bunker buster, la bomba sfondabunker,<br />

un ordigno nucleare progettato per penetrare in profondità sotto la superficie<br />

terrestre, colpire obiettivi sotterranei e detonare nel sottosuolo. Furono coinvolti anche i<br />

progettisti di Sandia. <strong>La</strong> bomba fu denominata W61 Earth Penetrator 35 e i test furono<br />

condotti all’<strong>Area</strong> 52 nel 1988. L’idea era di lanciare l’arma in grado di penetrare la terra 36<br />

da un’altezza di 12.200 metri ma dopo parecchi test (<strong>senza</strong> la testata nucleare), divenne<br />

chiaro che una bomba nucleare avrebbe avuto un impatto scarso o addirittura nullo sul<br />

granito, che è la roccia d’elezione in cui sono costruite le installazioni sotterranee segrete.<br />

Dopo che nel 1993 il presidente Clinton pose termine a tutti i test nucleari americani (il<br />

Comprehensive Nuclear-Test-Ban Treaty, Trattato per il bando totale dei test nucleari, fu<br />

adottato dall’assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1996 e firmato da cinque degli<br />

allora sette o otto paesi dotati di armi atomiche) 37 , l’idea di sviluppare un’arma nucleare<br />

in grado di penetrare la terra perdette di slancio. Ma la costruzione di installazioni

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