Area 51_ La verita, senza censu - Annie Jacobsen
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dal 13 al 17, che si trovavano all’estremità meridionale della base. Nessuno sa a quale<br />
misterioso progetto lavorasse l’agenzia e la documentazione è tuttora classificata;<br />
secondo alcune voci si trattava di un drone Mach 5 o Mach 6.<br />
Alcune operazioni in corso al Groom <strong>La</strong>ke negli anni Settanta avevano a che fare con la<br />
volontà della CIA di riuscire a individuare gli impianti per la costruzione di armi di<br />
distruzione di massa, tra cui armi biologiche e chimiche, prima che diventassero<br />
pienamente operativi. <strong>La</strong> CIA pensava che il modo ideale per farlo consistesse<br />
nell’installare sensori a terra in grado di “annusare” l’aria. Fin dagli anni Cinquanta<br />
l’agenzia aveva lavorato alla messa a punto di droni con sensori capaci di individuare la<br />
pre<strong>senza</strong> di armi di distruzione di massa 26 monitorando i cambiamenti nell’aria, nel suolo<br />
e nel consumo di energia di una determinata zona. I primi tentativi erano stati fatti<br />
usando i piloti degli U-2 27 , i quali erano costretti a lasciare la sicurezza dell’alta quota per<br />
volare pericolosamente bassi e sparare nel terreno sensori montati su aste metalliche. Ma<br />
queste missioni, parte dell’operazione Tobasco, rischiavano di essere scoperte 28 . Parecchi<br />
piloti di U-2 erano già stati abbattuti. Dal momento che i delicati sensori dovevano essere<br />
posizionati con cura nelle immediate vicinanze degli impianti per la produzione di armi,<br />
l’ideale era usare droni invisibili che volavano a bassa quota.<br />
Decenni prima che qualcuno tornasse a interessarsi ai droni, la CIA li considerava<br />
strumenti dalle infinite potenzialità. Ma per sviluppare la tecnologia dei droni ci volevano<br />
soldi e nel 1975 una commissione del Senato che indagava sulle attività illegali all’interno<br />
dell’agenzia, presieduta dal senatore Frank Church e nota come “commissione Church”,<br />
arrecò notevoli danni all’immagine pubblica della Central Intelligence 29 . I budget furono<br />
ridotti. Durante la presidenza di Jimmy Carter, iniziata nel 1977, i fondi a disposizione<br />
della CIA furono i più bassi di tutti i tempi e l’agenzia non andò molto lontano con i suoi<br />
progetti sui droni, almeno non fino al 1979. Alla fine di quell’anno l’agenzia venne a<br />
sapere di un incidente letale con l’antrace accaduto in un «probabile impianto per la<br />
ricerca, la produzione e lo stoccaggio di armi biologiche» 30 a Sverdlovsk. <strong>La</strong> CIA stabilì che<br />
l’incidente di Sverdlovsk aveva provocato la morte di un centinaio di persone che avevano<br />
inalato le spore dell’antrace. L’accaduto diede un certo impulso ai progetti sui droni, ma<br />
<strong>senza</strong> il sostegno dell’aeronautica gli aerei <strong>senza</strong> pilota erano percepiti in larga misura<br />
come i giocattoli dell’agenzia.<br />
Per venticinque anni, dal 1974 al 1999, la CIA e l’aeronautica collaborarono di rado ai<br />
progetti sui droni portati avanti all’<strong>Area</strong> <strong>51</strong>. Tale mancanza di cooperazione era evidente<br />
e fu sintetizzata con poche parole in un’intervista rilasciata a «Time» dal segretario alla<br />
Difesa Robert Gates nell’aprile del 2008. Gates disse che quando era a capo dell’agenzia,<br />
nel 1992, aveva scoperto che «l’aeronautica non avrebbe contribuito a finanziare un<br />
veicolo <strong>senza</strong> pilota». Le cose cambiarono nell’inverno del 2000, quando le due<br />
organizzazioni tornarono a lavorare assieme sul progetto di un nuovo drone all’<strong>Area</strong> <strong>51</strong>:<br />
un progetto che avrebbe cambiato per sempre il volto della guerra e che portava nella<br />
direzione indicata dal generale Henry “Hap” Arnold quando, il giorno della vittoria contro<br />
il Giappone, aveva predetto che in futuro i conflitti sarebbero stati combattuti da aerei<br />
<strong>senza</strong> pilota. Nel 2000, il futuro era adesso.<br />
Il progetto prevedeva di modificare un drone da ricognizione della CIA, il Predator,