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Area 51_ La verita, senza censu - Annie Jacobsen

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ufficialmente non esiste, l’aeronautica non dirà ufficialmente quando si è verificato il<br />

passaggio del testimone. Di sicuro doveva essere già accaduto all’epoca in cui era in<br />

corso il programma del bombardiere stealth: l’F-117 era il Sacro Graal dei progetti segreti<br />

del Pentagono e durante quel periodo l’aeronautica militare dominava l’<strong>Area</strong> <strong>51</strong>. <strong>La</strong> CIA<br />

non si occupava di bombe e quindi la sua pre<strong>senza</strong> alla base si ridusse ai minimi termini.<br />

Negli anni Settanta il lavoro dell’agenzia si concentrò per la maggior parte sugli aerei<br />

<strong>senza</strong> pilota, i droni. Hank Meierdierck, l’uomo che aveva scritto il manuale dell’U-2<br />

all’<strong>Area</strong> <strong>51</strong>, era responsabile di uno di questi progetti, iniziato verso la fine del 1969.<br />

Denominato in codice Aquiline 21 , l’aereo <strong>senza</strong> pilota lungo 1,8 metri era mascherato in<br />

modo da assomigliare a un’aquila o a una poiana in volo. Nel muso era montata una<br />

piccola telecamera, mentre sotto le ali c’erano equipaggiamento fotografico e sensori per<br />

la raccolta di campioni. Alcuni addetti ai lavori dicono che era stato progettato sia per<br />

rilevare la radioattività nell’aria sia per missioni di spionaggio elettronico, il cosiddetto<br />

ELINT. Ma Gene Poteat, il primo funzionario della CIA a essere assegnato al National<br />

Reconnaissance Office, offre una versione diversa delle cose. «I satelliti spia che<br />

passavano sopra il mar Caspio ci avevano trasmesso immagini di una gigantesca<br />

imbarcazione dalla forma strana e dotata di più motori. Nessuno sapeva a che cosa<br />

servisse, ma si può star certi che la CIA voleva scoprirlo. Ecco perché fu messo a punto<br />

l’Aquiline» 22 rivela Poteat. «Per scattare primi piani del veicolo in modo da capire che<br />

cosa fosse e come intendessero usarlo i sovietici. Lo chiamavamo il mostro del mar<br />

Caspio» spiega. Il progetto Aquiline è tuttora classificato, ma nel settembre del 2008 la<br />

rivista «BBC News» uscì con un articolo su un aliscafo sovietico della Guerra Fredda<br />

denominato Ekranoplan 23 , che è esattamente ciò che l’Aquiline doveva spiare.<br />

All’<strong>Area</strong> <strong>51</strong> Hank Meierdierck scelse il suo vecchio amico Jim Freedman perché lo<br />

assistesse sul progetto del drone 24 . «Volava basso ed era progettato per seguire le linee<br />

di comunicazione nei paesi stranieri allo scopo di intercettare i messaggi» dice Freedman.<br />

«Credo che volessero lanciarlo da un sottomarino ancorato in porto.» <strong>La</strong> squadra<br />

dell’Aquiline era formata da tre piloti addestrati a controllare il drone in remoto, e<br />

Freedman avrebbe dovuto fornire supporto operativo. «Hank riuscì a farlo volare» ricorda<br />

Freedman. Le cose andavano a rilento e «il drone continuava a schiantarsi». Il<br />

programma terminò quando il contractor della difesa, la McDonnell Douglas, fece<br />

un’offerta che secondo Meierdierck sforava il budget di una cifra astronomica 25 . <strong>La</strong><br />

McDonnell Douglas non contrattava sulle offerte, così Hank consigliò alla CIA di cancellare<br />

il progetto Aquiline, cosa che – sostiene – l’agenzia fece.<br />

I progetti della CIA riguardanti veicoli <strong>senza</strong> pilota stavano diventando sempre più<br />

ambiziosi. Molti, come Aquiline, coinvolsero solo una manciata di persone. Ma altri furono<br />

portati avanti su scala piuttosto ampia. Nel luglio del 1974 la divisione Special Activities<br />

della CIA archiviò un memorandum relativo all’accordo stretto con l’aeronautica per un<br />

progetto all’<strong>Area</strong> <strong>51</strong> che prevedeva l’uso di cinque hangar. Lo storico del volo spaziale<br />

Peter Merlin, che ha scritto monografie per la NASA, spiega: «Si prevedeva che il progetto<br />

top-secret, con un nome in codice classificato, sarebbe durato circa un anno. Al poligono<br />

furono assegnate in permanenza sei persone, che arrivavano a venti nei brevi periodi di<br />

attività più intensa». L’aeronautica militare assegnò a uso esclusivo della CIA gli hangar

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