Area 51_ La verita, senza censu - Annie Jacobsen

discusse sull’opportunità di consentire al generale di pilotare l’aereo» 18 spiega Barnes.
«Ogni ora di volo con un aereo sovietico era preziosa. Non avevamo pezzi di ricambio e
non potevamo permetterci di usarlo inutilmente. Di solito un pilota si sarebbe addestrato
per almeno due settimane prima di pilotare un MIG. Invece il generale Bond si limitò a
starsene seduto sull’aereo mentre un istruttore gli diceva: “Fai questo, fai quello”.» In
altre parole, invece di sottoporsi a due settimane di addestramento, il generale Bond fece
pesare la sua autorità.
Solo poche ore più tardi, il generale Bond era nella cabina di pilotaggio del MIG e volava
sopra il Groom Lake. Sembrava che andasse tutto bene, ma non appena fu sopra il
Nevada Test Site si mise in contatto con la torre sul canale d’emergenza. «Sono fuori
controllo» disse agitatissimo. Il MIG volava a circa Mach 2,5. «Devo lanciarmi, sono fuori
controllo» furono le ultime parole del generale. Il MIG era entrato in vite e stava
precipitando. Bond si eiettò dall’aereo ma a quanto pare rimase ucciso dal sottogola del
casco che gli spezzò il collo. Il generale e l’aereo si schiantarono alle Jackass Flats
dell’Area 25, dove il terreno era ancora fortemente contaminato dopo che erano stati
condotti i test NERVA.
La morte del generale rischiava di rendere pubblici cinque segreti, ossia il programma
MIG, il programma F-117, l’Area 51, l’Area 52 e le esplosioni dei reattori nucleari alle
Jackass Flats. A differenza della morte dei piloti della CIA assegnati all’Area 51, che
poteva essere fatta passare per un generico incidente nel corso dell’addestramento, la
morte di un generale doveva essere spiegata nei dettagli. Se la stampa avesse fatto
troppe domande, avrebbe potuto mettere in moto un’indagine federale. Bisognava
rivelare uno dei programmi per tenere nascosti gli altri. Il Pentagono decise di rendere
pubblico il programma dei MIG. Senza clamore, fu fatta “trapelare” l’informazione che
Bond era morto ai comandi di un MIG-23 sovietico, badando a sottolineare che il
Pentagono era riuscito a ottenere il caccia dagli alleati in Europa Orientale, in Medio
Oriente e in Asia. Il giornalista che fece lo “scoop” era Fred Hoffman, un esperto di cose
militari 19 dell’Associated Press: «Il governo è sempre riluttante a parlare di tali
acquisizioni per timore di mettere in imbarazzo gli alleati, ma sulla questione si sono
accesi i riflettori dopo che un generale a tre stelle dell’aeronautica è rimasto ucciso il 26
aprile in un incidente aereo in Nevada che è stato subito messo a tacere» scrisse
Hoffman, aggiungendo: «Fonti che parlano a patto di rimanere anonime hanno indicato
che il MIG-23, l’aereo da guerra sovietico più avanzato mai caduto in mani americane, è
stato fornito dall’Egitto».
Grazie a questa parziale copertura, i segreti dell’Area 51, dell’Area 52, dell’Area 25 e
dell’F-117 erano salvi. Ci sarebbero voluti altri quattro anni prima che l’opinione pubblica
avesse idea dell’esistenza dell’F-117 Nighthawk. Nel novembre del 1988 la divulgazione di
una foto sgranata dell’aereo a forma di freccia dall’aspetto futuristico sbalordì gli
americani, colti completamente di sorpresa nonostante il fatto che le diverse varianti
dell’F-117 volassero all’Area 51 e all’Area 52 da ben undici anni 20 .
Nel 1974 l’agenzia aveva ceduto il controllo dell’Area 51. Alcuni addetti ai lavori
sostengono che la transizione avvenne nel 1979, ma dal momento che l’Area 51