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Area 51_ La verita, senza censu - Annie Jacobsen

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NASA in un memorandum del gennaio 1970.<br />

Gli ufologi continuarono a scrivere storie sostenendo che la Luna era una base degli UFO<br />

extraterrestri 11 . Nella maggior parte dei casi la NASA si limitò a ignorarli. Ma alla metà<br />

degli anni Settanta un regista da poco diventato famoso, Steven Spielberg, decise di fare<br />

un film sugli alieni che vengono a visitare la Terra. Mandò ai funzionari dell’agenzia<br />

spaziale la sceneggiatura di Incontri ravvicinati del terzo tipo, aspettandosi che<br />

l’avrebbero sponsorizzato. Invece la NASA rispose con un’arrabbiata lettera di venti pagine<br />

in cui si opponeva al film. «Mi ero aspettato sostegno da loro» disse Spielberg in<br />

un’intervista del 1978 12 «ma quando lessero la sceneggiatura andarono su tutte le furie,<br />

ritenendo che il film sarebbe stato pericoloso. Credo che sia stato soprattutto perché Lo<br />

squalo aveva convinto un sacco di gente che ci fossero squali nei cessi e nelle vasche da<br />

bagno, non solo negli oceani e nei fiumi. Temevano che sarebbe successa la stessa cosa<br />

con gli UFO.» <strong>La</strong> minoranza degli ufologi era una cosa, ma Steven Spielberg aveva milioni<br />

di fan al cinema: era una versione moderna di Orson Welles.<br />

Esattamente nello stesso periodo, un altro teorico della cospirazione lunare condivise<br />

con il pubblico americano le proprie idee, che non implicavano la pre<strong>senza</strong> di UFO. Nel<br />

1974 un uomo di nome William Kaysing pubblicò a proprie spese un libro intitolato We<br />

Never Went to the Moon: America’s Thirty Billion Dollar Swindle (“Non siamo mai andati<br />

sulla luna. Una truffa da 30 miliardi di dollari”). Kaysing divenne noto come il padre della<br />

teoria del complotto lunare con queste tre domande 13 :<br />

– Come fa a sventolare la bandiera americana se sulla Luna non c’è vento?<br />

– Perché nelle foto lunari non si vedono le stelle?<br />

– Perché non c’è un cratere da esplosione dove è atterrato il modulo lunare dell’Apollo?<br />

Kaysing, che è morto nel 2005, ha affermato spesso che il suo scetticismo nacque<br />

quando lavorava come analista e ingegnere a Rocketdyne, la società che aveva<br />

progettato i razzi Saturn che avevano permesso all’uomo di andare sulla Luna. Mentre<br />

guardava l’allunaggio in diretta alla tv, disse di aver avuto «l’impressione 14 che quello che<br />

veniva mostrato non fosse reale». In seguito, iniziò a esaminare con attenzione le foto<br />

dell’allunaggio in cerca della prova di una messinscena. Da allora le tre domande di<br />

Kaysing hanno fatto presa su milioni di persone che continuano a insistere che la NASA non<br />

mandò l’uomo sulla Luna. <strong>La</strong> teoria del complotto lunare ha conosciuto fasi alterne di<br />

popolarità, ma nel 2011 non dà segno di volersi estinguere.<br />

Nell’agosto del 2001 Kaysing fu intervistato da Katie Couric al programma Today 15 . A<br />

quella data la teoria di Kaysing si era trasformata arrivando a coinvolgere l’<strong>Area</strong> <strong>51</strong>.<br />

Spesso fu citato per aver sostenuto che gli allunaggi dell’Apollo erano stati ripresi in uno<br />

studio cinematografico allestito alla base. «L’<strong>Area</strong> <strong>51</strong> è una delle installazioni più<br />

strettamente sorvegliate degli Stati Uniti» disse Kaysing, e chiunque tentasse di visitarla<br />

«avrebbe potuto essere colpito e ucciso <strong>senza</strong> preavviso. Per una buona ragione… i set<br />

della Luna sono ancora lì.»<br />

Nel ventunesimo secolo una nuova generazione di teorici della cospirazione hanno<br />

seguito le orme di Kaysing per rivelare quello che sostengono essere l’inganno della NASA.

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