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Area 51_ La verita, senza censu - Annie Jacobsen

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«Li accompagnai nel 1965 e di nuovo cinque anni dopo, quando tornarono» ricorda<br />

Williams. <strong>La</strong> seconda volta avevano con loro un Lunar Roving Vehicle 6 per capire come<br />

sarebbe stato guidare sulla Luna. Gli astronauti furono portati al cratere Schooner che si<br />

trova sulla Pahute Mesa, nell’<strong>Area</strong> 20. «Li prelevammo alla pista di atterraggio della<br />

Pahute e portammo loro e il veicolo nel cratere, dove il terreno era parecchio<br />

accidentato» spiega Williams. «Alcune delle rocce disseminate sul fondo erano alte tre<br />

metri. Uno degli astronauti disse: “Se sulla Luna ci imbattiamo in cose del genere non<br />

andremo molto lontano”.» Williams ricorda che gli astronauti impararono a riparare uno<br />

pneumatico forato sulla Luna.<br />

«<strong>La</strong> NASA aveva testato l’LRV in un sacco di posti pianeggianti» spiega Williams. «Ma<br />

prima che arrivasse da noi e fosse guidato nei crateri, il mezzo non aveva esperienza<br />

reale di terreni accidentati. Gli astronauti fecero anche un gran camminare» aggiunge<br />

Williams. Una delle richieste degli astronauti dell’Apollo che avrebbero guidato il LVR<br />

durante la missione sulla Luna fu che avrebbero dovuto essere in grado di tornare a piedi<br />

al modulo nel caso il veicolo avesse smesso di funzionare.<br />

I crateri di cui parlava Williams sono crateri di subsidenza, sottoprodotti geologici dei<br />

test atomici sotterranei 7 . Quando una bomba nucleare viene messa in un profondo pozzo<br />

verticale, come accadde in centinaia di casi al poligono (da non confondersi con i test in<br />

galleria), l’esplosione vaporizza il terreno circostante e liquefa la roccia. Raffreddandosi,<br />

la roccia liquefatta solidifica sul fondo della cavità e il terreno soprastante collassa,<br />

creando il cratere. Le gigantesche formazioni di roccia vetrificata e i frammenti che<br />

rimangono assomigliano a ciò che si trova sul fondo dei crateri lunari. <strong>La</strong> somiglianza<br />

geologica è così stretta che in trascrizioni vocali inviate sulla Terra durante le missioni<br />

Apollo 16 e Apollo 17 gli astronauti si riferirono ai crateri del Nevada Test Site in due<br />

occasioni 8 . A 400.000 chilometri dal nostro pianeta, meravigliato di fronte a un cratere<br />

lunare disseminato di rocce, Young chiese al compagno Charles M. Duke Jr: «Ti ricordi a<br />

cosa assomiglia? A Schooner». Stava riferendosi al cratere atomico dell’<strong>Area</strong> 20. Durante<br />

Apollo 17, mentre guardava i monti Haemus, Harrison H. Schmitt parlò dei crateri della<br />

Buckboard Mesa dell’<strong>Area</strong> 19. Quando Ernie Williams udì quel paragone ebbe una<br />

sensazione bellissima 9 . Ma nei teorici del complotto lunare, che sono milioni, fece nascere<br />

il seme del sospetto. Secondo costoro, i nastri telemetrici di Schmitt, le fotografie lunari,<br />

le rocce lunari – in breve, tutto ciò che ha a che fare con le missioni Apollo – sarebbero<br />

state tutte dimostrazioni di una quantità sempre crescente di complotti legati al viaggio<br />

dell’uomo sulla Luna.<br />

Appena due mesi dopo il ritorno di Armstrong e Aldrin 10 , nacque un complotto “UFO<br />

sulla Luna”. Il 29 settembre 1969, a New York, l’ultimo numero della rivista «National<br />

Bulletin» uscì dalle rotative con un titolo scioccante: Finta interruzione delle<br />

comunicazioni nasconde la scoperta dell’Apollo 11. <strong>La</strong> Luna è una base UFO. L’autore<br />

dell’articolo, Sam Pepper, sosteneva di essere venuto in possesso di una trascrizione di<br />

ciò che la NASA aveva <strong>censu</strong>rato nella trasmissione dal vivo proveniente dalla Luna, ossia<br />

che c’erano degli UFO. Diversi gruppi di ufologi fecero pressioni sul Congresso perché<br />

prendesse un’iniziativa, e parecchi parlamentari scrissero alla NASA sollecitando un<br />

chiarimento. «L’incidente […] non c’è stato» replicò il vicedirettore degli affari legali della

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