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Area 51_ La verita, senza censu - Annie Jacobsen

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Capitolo 19<br />

IL COMPLOTTO LUNARE<br />

E ALTRE LEGGENDE DELL’AREA <strong>51</strong> 1<br />

Il 20 luglio 1969 2 , a 400.000 chilometri dal Nevada Test Site, con meno di 94 secondi di<br />

carburante disponibile, Neil Armstrong e il copilota Buzz Aldrin stavano andando incontro<br />

a morte quasi certa mentre si avvicinavano al Mare della Tranquillità sulla Luna. Il<br />

sistema automatico di guida del loro modulo lunare, il celebre Eagle, li stava portando in<br />

un cratere grande come un campo da calcio disseminato di irregolari formazioni rocciose.<br />

Se fossero precipitati lì sarebbero morti di sicuro. Il sistema di guida consumava prezioso<br />

carburante a ogni secondo che passava; <strong>senza</strong> pensarci due volte Neil Armstrong lo<br />

disinserì, assunse il controllo manuale dell’Eagle e, come avrebbe detto agli uomini del<br />

centro di controllo della NASA a Houston, Texas, pochi istanti dopo, iniziò a «pilotare<br />

manualmente sopra il terreno roccioso per trovare un’area adatta» all’allunaggio. Quando<br />

finalmente Armstrong riuscì a portare il modulo sulla superficie della Luna, nel serbatoio<br />

erano rimasti soltanto venti secondi di carburante.<br />

<strong>La</strong> pratica rende perfetti e <strong>senza</strong> dubbio le centinaia di ore che Armstrong aveva<br />

passato a pilotare 3 veicoli sperimentali come l’aereo razzo X-15, in situazioni pericolose e<br />

spesso potenzialmente letali, avevano contribuito a prepararlo a eseguire un atterraggio<br />

riuscito sulla Luna. Come è avvenuto per la maggior parte dei successi emblematici<br />

ottenuti dal governo americano, in particolare quelli scientifici, per portare sulla Luna gli<br />

astronauti dell’Apollo 11 e altri cinque equipaggi (Apollo 12, 14, 15, 16 e 17) furono<br />

necessarie centinaia di migliaia di ore di lavoro da parte di migliaia di uomini sparsi in<br />

decine di centri di ricerca e di collaudo, per non parlare dei razzi chimici progettati da<br />

Wernher von Braun. Pochi sanno che per prepararsi a fare una vera passeggiata sulla<br />

superficie lunare gli astronauti si recarono al Nevada Test Site 4 , dove camminarono a<br />

lungo nei crateri provocati dalle esplosioni atomiche, impratichendosi con il tipo di<br />

geologia che avrebbero potuto trovare sull’inospitale terreno del nostro satellite. <strong>La</strong> loro<br />

guida era Ernie Williams 5 dell’Atomic Energy Commission.<br />

«Passai tre giorni con gli astronauti alle Aree 7, 9 e 10 durante l’addestramento,<br />

parecchi anni prima che andassero sulla Luna» racconta Williams. Negli anni Sessanta gli<br />

astronauti erano celebri come rockstar e Williams ricordava l’avvenimento come se fosse<br />

successo il giorno prima. «Indossavano tute e portavano sulla schiena attrezzatura che<br />

simulava quella vera. Avevano telecamere montate sul casco e camminavano dentro e<br />

fuori i crateri di subsidenza. Era un terreno ripido, roccioso» spiega.

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