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Area 51_ La verita, senza censu - Annie Jacobsen

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si inabissò e scomparve nel mare gelato 14 . Nel novembre del 2008 un’indagine della BBC<br />

scoprì che il Pentagono aveva abbandonato la quarta bomba nucleare al suo destino.<br />

Di nuovo, fu messo insieme un gruppo di emergenza per l’occasione; non c’era ancora<br />

alcun corpo speciale permanente per fronteggiare i disastri nucleari. Questa volta furono<br />

coinvolte cinquecento persone. Le condizioni ambientali erano quasi altrettanto<br />

pericolose del materiale radioattivo. <strong>La</strong> temperatura scendeva a 56 °C sotto zero e il<br />

vento soffiava a quasi 150 chilometri orari. L’equipaggiamento si congelò. In un<br />

documento segreto del SAC reso pubblico nel 1989 in seguito a una richiesta fatta in base<br />

al Freedom of Information Act, l’aeronautica militare dichiarava che i suoi sforzi sarebbero<br />

stati insignificanti 15 , mentre gli ufficiali prevedevano che la rimozione dei detriti<br />

radioattivi sarebbe stata «di circa il 50%» del totale. Per otto mesi, una squadra che si<br />

era autoribattezzata il “team del dottor Freezelove ** ” lavorò giorno e notte. Quando<br />

terminarono, degli aerei da trasporto portarono in Carolina del Sud 10.500 tonnellate di<br />

ghiaccio, neve e rottami dell’incidente.<br />

Al Nevada Test Site era nata una nuova industria specializzata nelle operazioni di<br />

decontaminazione successive agli incidenti nucleari. Ma prima di poter decontaminare<br />

alcunché, deve essere fatta una valutazione della quantità di radiazioni letali presenti, di<br />

dove si trovino esattamente e sotto quale forma. Nel deserto fecero la loro comparsa<br />

prototipi di nuovi strumenti per rilevare le radiazioni. Prima degli incidenti nucleari in<br />

Spagna e in Groenlandia, i dispositivi individuali per il rilevamento della radioattività si<br />

limitavano a strumenti portatili come i contatori Geyger, usati per esaminare le mani e i<br />

piedi degli operai e per cercare le radiazioni in aree ristrette. Adesso il Nevada Test Site<br />

fu inondato da innumerevoli aggeggi elettronici da testare in un mondo vittima di un<br />

incidente nucleare. Dopo il trattato sul bando parziale dei test nucleari del 1963, le<br />

esplosioni erano state spostate sottoterra, ma spesso questi test sotterranei<br />

“affioravano”, rilasciando enormi pennacchi di radiazioni dalle spaccature della crosta<br />

terrestre. Il poligono nucleare era il luogo perfetto per provare l’equipaggiamento perché<br />

nello strato superficiale del terreno c’era abbondanza di plutonio, americio, cesio 16 ,<br />

cobalto, europio, stronzio e trizio, per non parlare della radioattività presente nell’aria.<br />

Prima arrivarono nuovi strumenti portatili, come una valigetta denominata Neutron<br />

Detector Suitcase, un prototipo messo a punto dalla EG&G, che fu seguito da mezzi più<br />

avanzati per la rilevazione della radioattività, tra cui veicoli di terra. Lo Sky Scanner,<br />

sviluppato dal laboratorio <strong>La</strong>wrence di Livermore, percorreva le strade sterrate del<br />

poligono misurando la radioattività che fuoriusciva dal sottosuolo. Il veicolo aveva una<br />

parabola e assomigliava al furgoncino di un’équipe della tv, solo che all’interno era pieno<br />

di equipaggiamento in grado di stabilire la quantità di fallout nell’atmosfera. Poi<br />

arrivarono velivoli ad ala fissa per pattugliare il cielo sopra il sito dell’incidente. Usati per<br />

individuare il fallout fin dall’epoca dell’operazione Crossroads, adesso erano equipaggiati<br />

con dispositivi di rilevamento della radioattività all’avanguardia e tuttora classificati.<br />

Tutto questo segnò la nascita di una nuova e fiorente tecnologia militare che sarebbe<br />

diventata uno dei business più importanti e più segreti del ventunesimo secolo.<br />

Denominata telerilevamento 17 , è la capacità di riconoscere livelli di radioattività a<br />

distanza per mezzo della radiazione ultravioletta, infrarossa e di altri sistemi di

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