Area 51_ La verita, senza censu - Annie Jacobsen

esaminando i dettagli presenti sulle stampate dei tracciati radar. Fu così che al Groom
Lake si giunse per caso a una rivoluzionaria scoperta tecnologica. Il gruppo della EG&G
trovò il modo di identificare specifici modelli di aereo sulla base di minime sfumature nei
modelli dei tracciati radar rilevati dai diversi sistemi. La scoperta fu resa possibile dal
fatto che il gruppo si ritrovava ad avere a disposizione parecchie bande radar differenti, il
che consentiva di confrontare i risultati, e un’intera flotta di velivoli militari che servivano
per la fase tattica dello studio del MIG.
Quello che normalmente sarebbe stata un’avventura tecnica volta a individuare le
contromisure elettroniche contro gli aerei nemici si trasformò in un importantissimo
successo che avrebbe avuto un ruolo di primo piano nello sviluppo futuro della tecnologia
stealth. Studiando i dettagli, Barnes e i suoi colleghi capirono che cosa il nemico riusciva
a vedere e che cosa invece non vedeva sui suoi schermi radar in patria.
Quest’informazione fu poi condivisa con la Lockheed durante i test radar che la società
condusse all’Area 51 per sviluppare l’invisibilità. La tecnologia stava facendo per gli
uomini ciò che gli uomini avevano sempre cercato di fare da soli; spiare il nemico significa
imparare su di lui le stesse cose che lui conosce di sé. Ecco la decisiva scoperta tecnica.
C’era anche una scoperta tattica altrettanto rilevante. Il progetto ultrasegreto sul MIG in
corso all’Area 51 diede origine alla scuola di volo per piloti di caccia “Top Gun” 18 , un fatto
che sarebbe rimasto segreto per decenni. Denominata ufficialmente United States Navy
Fighter Weapons School, la scuola fu istituita un anno dopo l’arrivo del MIG, nel marzo del
1967, a Miramar, in California. Piloti istruttori che avevano preso parte ai combattimenti
aerei simulati contro il MIG di Munir Redfa iniziarono a addestrare i piloti della marina per
sortite contro i MIG russi in Vietnam. Quando questi piloti Top Gun ripresero a volare nel
Sudest asiatico, i risultati furono radicalmente diversi dal letale nove a uno registrato in
precedenza. Gli equilibri si erano rovesciati 19 . Adesso i piloti americani abbattevano i
nordvietnamiti nella proporzione di tredici a uno. Il MIG-21 di fabbricazione sovietica di cui
gli americani erano riusciti a entrare in possesso si rivelò un colpo da maestro per la
battaglia nei cieli. E ciò che seguì fu un reciproco scambio di favori: per ringraziare gli
israeliani di averle fornito l’aereo più prezioso e sconosciuto dell’arsenale dell’arcinemico,
l’America iniziò a fornir loro i caccia che li avrebbero aiutati a tenere a bada i rivali.