Area 51_ La verita, senza censu - Annie Jacobsen
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assegnata la seconda missione dell’Oxcart sopra la Corea del Nord 26 . Le fotografie<br />
scattate durante il volo indicavano che l’esercito della Corea del Nord non stava<br />
mobilitandosi. Ma a quel punto la Pueblo era in viaggio per Pyongyang, dove si trova<br />
ancora oggi: l’unica nave da guerra americana tenuta in ostaggio da una potenza<br />
straniera. Il capitano Bucher e i suoi uomini rimasero nelle mani dei nordcoreani per<br />
undici mesi, furono torturati, sottoposti a finte esecuzioni e indotti a confessare di essere<br />
spie finché furono finalmente rilasciati. Nel 2008 un giudice federale americano stabilì 27<br />
che la Corea del Nord avrebbe dovuto pagare 65 milioni di dollari di risarcimento a favore<br />
di parecchi membri dell’equipaggio, ma il governo di Pyongyang non ha mai risposto.<br />
Era passato un anno dall’inizio dell’operazione Black Shield. A Kadena era di nuovo<br />
primavera. Nei giorni liberi Ken Collins e il collega Jack Weeks indossavano le scarpe di<br />
tela e il costume da bagno per andare alla spiaggia. «Penso che Jack e io avessimo un<br />
rapporto diverso da quello con gli altri piloti. Non ci limitavano ad andarcene in giro<br />
insieme. Jack Weeks e io eravamo diventati amici» dice Collins 28 .<br />
I sei piloti di Oxcart dell’agenzia – Mele Vojvodich Jr, Jack W. Weeks, J. “Frank” Murray,<br />
Ronald J. “Jack” <strong>La</strong>yton, Dennis B. Sullivan e Kenneth B. Collins – avevano eseguito in<br />
totale ventinove missioni 29 : ventiquattro sul Vietnam del Nord, tre sulla Corea del Nord e<br />
due su Cambogia e <strong>La</strong>os, portando a localizzare e distruggere innumerevoli basi di missili<br />
terra-aria. Nonostante i timori del Pentagono, le fotografie non rivelarono neppure un<br />
missile terra-terra in grado di colpire le forze americane sul terreno. «Volavamo anche<br />
durante i bombardamenti dell’aeronautica americana, usando i sistemi di interferenza<br />
dell’Oxcart 30 per rendere inefficace la contraerea» ricorda Murray. Ma per quanto il<br />
programma Oxcart della CIA fosse un successo, il Blackbird dell’aeronautica era finalmente<br />
pronto. L’agenzia non poteva più competere con il Pentagono per le missioni a Mach 3 e il<br />
programma Oxcart giunse inevitabilmente al termine. I Blackbird stavano arrivando a<br />
Kadena per prendere il posto dell’Oxcart 31 . <strong>La</strong> versione biposto con le modifiche<br />
ricognizione/attacco, aveva ufficialmente vinto la battaglia tra la CIA e l’aeronatica<br />
militare per il controllo di qualunque tipo di veicolo provvisto di ali.<br />
A Washington, a porte chiuse, il segretario alla Difesa Robert McNamara disse al<br />
presidente Johnson di non credere più che si potesse vincere la guerra in Vietnam. <strong>La</strong><br />
cosa non piacque al presidente e nel febbraio del 1968 McNamara si dimise. Al suo posto<br />
fu nominato Clark Clifford il quale «ribadì la decisione di porre termine al programma A-<br />
2 32 e di mandare in pensione l’aereo». Gli uomini della 1.129 th Special Activities Squadron<br />
iniziarono a fare i bagagli per tornare all’<strong>Area</strong> <strong>51</strong>. Le missioni erano finite; era iniziata la<br />
fase discendente.<br />
Jack Weeks e Denny Sullivan furono incaricati di riportare un A-12 Oxcart all’<strong>Area</strong> <strong>51</strong>;<br />
Collins avrebbe eseguito i test finali sui motori da Kadena. Ma durante l’ultima settimana<br />
Jack Weeks si ammalò 33 , così Collins prese il suo posto. Con il cambiamento di<br />
programma, adesso a portare a casa gli A-12 sarebbero stati Collins e Sullivan, mentre a<br />
eseguire il test finale sul motore, il 4 giugno 1968, sarebbe stato Weeks, e non Collins<br />
come stabilito all’inizio.<br />
Collins e Sullivan tornarono all’<strong>Area</strong> <strong>51</strong> per accumulare ore di volo in vista dell’ultimo