Area 51_ La verita, senza censu - Annie Jacobsen

gallina dalle uova d’oro che l’aeronautica militare voleva a tutti i costi sottrarre alla CIA.
Ogni volta che l’agenzia proponeva una missione, il comitato di revisione repingeva la
richiesta.
All’inizio Slater trovò incredibile il fatto che l’aereo spia all’avanguardia fosse bloccato in
uno stallo tra la CIA e l’aeronautica. In tutta la sua carriera il colonnello si era mosso
senza difficoltà tra diversi comparti delle forze armate e servizi segreti, offrendo i suoi
talenti dove erano più necessari. A ventidue anni, quando era un pilota di caccia, Slater
aveva compiuto 84 missioni sulla Francia e sulla Germania a bordo di un P-47
Thunderbolt. In seguito, in qualità di comandante dei Black Cat che compivano pericolose
missioni sulla Cina, Slater aveva indossato senza problemi sia il cappello della CIA sia
quello dell’aeronautica. Lo scopo comune era ottenere informazioni di intelligence; il
colonnello Slater non capiva dove stesse la rivalità.
Durante l’inverno del 1966, facendo avanti e indietro tra l’Area 51 e il Pentagono, Slater
ebbe un posto in prima fila per assistere alla lotta di potere tra l’aeronautica e l’agenzia.
Il segretario alla Difesa Robert McNamara aveva cambiato di nuovo idea sull’utilità
dell’Oxcart in Vietnam e aveva deciso di aspettare finché non fosse stato pronto l’SR-71.
Ma Wheelon è convinto che «McNamara stesse rimandando la missione 10 dell’Oxcart di
proposito. Era un accentratore e l’Oxcart non si adattava ai suoi progetti perché non era
suo». A ogni mese che passava l’SR-71 Blackbird si avvicinava sempre di più a diventare
operativo, e gli uomini responsabili del Blackbird erano ai suoi ordini. Non appena l’aereo
spia dell’aeronautica fosse stato pronto, l’aereo spia della CIA pressoché identico sarebbe
stato fuori dei giochi.
Nel giugno del 1966 Richard Helms era stato nominato direttore della CIA. Diventato
uno degli uomini più potenti di Washington, Helms fece notevoli pressioni in favore
dell’Oxcart e in luglio i capi dello stato maggiore congiunto votarono per una missione sul
Vietnam del Nord allo scopo di raccogliere informazioni riguardo alle basi missilistiche del
paese. McNamara e il segretario di stato Dean Rusk puntarono di nuovo i piedi e di nuovo
si opposero. Entrambi sostennero che portare aerei della CIA alla base americana di
Okinawa, in Giappone, rappresentava un rischio politico troppo grosso. McNamara stava
giocando la stessa carta che aveva giocato con John McCone quando quest’ultimo era
direttore dell’agenzia, ovvero che se un aereo spia fosse stato abbattuto 11 nel corso di
una missione di spionaggio, il presidente avrebbe dovuto fare i conti con la medesima
crisi che si era trovato ad affrontare Eisenhower con l’incidente di Gary Powers.
In agosto si tenne una votazione a favore o contro l’impiego dell’Oxcart alla presenza
del presidente Johnson: la maggioranza votò contro 12 , e il presidente approvò la
decisione. Il ghiaccio attorno all’Oxcart stava diventando pericolosamente sottile. Il
colonnello Slater reagì come meglio sapeva fare: quando il gioco si faceva duro, i duri
continuavano a volare. Tornato all’Area 51, era determinato a far sì che i suoi uomini
rimanessero pronti per le missioni. Non c’era ragione che sapessero che il programma era
sull’orlo del disastro. Chi avrebbe potuto immaginare che l’Oxcart rischiava di essere
messo in soffitta prima ancora di aver compiuto la sua prima missione? Slater assegnò
invece agli uomini un nuovo scopo. Voleva che accorciassero di sei giorni il tempo che la
squadriglia impiegava per prepararsi da quando riceveva l’avviso per una missione a