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Area 51_ La verita, senza censu - Annie Jacobsen

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nel pallone? Nel caso in cui l’Oxcart avesse urtato qualcosa mentre volava a Mach 3,<br />

l’aereo sarebbe andato in pezzi all’istante e lui sarebbe stato fritto.<br />

Mentre volava in un punto imprecisato al centro del paese, Collins individuò un oggetto<br />

sul radar a circa 560 chilometri di distanza. Obbedendo alle istruzioni, girò attornò<br />

all’oggetto eseguendo la virata più stretta che gli era consentita a Mach 3, ovvero un<br />

cerchio di raggio pari a 640 chilometri. Non riuscì a vedere il pallone con i propri occhi.<br />

Quando tornò alla base, gli ingegneri si affrettarono a leggere le informazioni<br />

contenute nelle apparecchiature dell’Oxcart. L’incidente rimane tuttora classificato 3 . I<br />

militari americani non hanno mai ammesso che i sovietici abbiano violato lo spazio aereo<br />

statunitense, non importa se con un aereo o con un pallone. Collins non fece domande.<br />

Per un pilota era un imperativo: meno sapevi, meglio era 4 .<br />

In qualità di vicedirettore della CIA, Richard Helms era un grande sostenitore<br />

dell’Oxcart. Seguiva da vicino il programma insieme a Bud Wheelon, il cui impegno gli era<br />

valso la nomina a primo direttore della scienza e della tecnologia per l’agenzia. Adesso<br />

che non c’era più Richard Bissell, pochi uomini della CIA erano devoti al progetto<br />

dell’aereo spia all’<strong>Area</strong> <strong>51</strong> come Helms e Wheelon. Tuttavia, mentre Wheelon<br />

considerava la propria posizione nell’agenzia come qualcosa di temporaneo – aveva<br />

firmato un contratto di quattro anni, che onorò e poi lasciò la CIA –, Helms voleva fare<br />

carriera. Aveva lavorato gomito a gomito con Bissell sull’U-2 fin dall’inizio e sapeva che le<br />

fotografie aeree erano un’importantissima fonte di intelligence. Gli Stati Uniti avevano<br />

ottenuto più informazioni sulle potenzialità belliche sovietiche dalla loro prima missione U-<br />

2 che nei dieci anni precedenti dalle spie sul terreno. Sulla scorta della domanda di<br />

McNamara riguardo alla possibilità di usare l’Oxcart per missioni spia sul Vietnam del<br />

Nord, Helms si recò di persona all’<strong>Area</strong> <strong>51</strong> per verificare le specifiche di progetto<br />

dell’aereo. Helms sapeva benissimo che l’aeronautica tramava per mettere da parte<br />

l’Oxcart a favore del suo aereo spia, l’SR-71 Blackbird. Se fosse riuscito a ottenere una<br />

missione per l’Oxcart, la CIA avrebbe avuto molte più probabilità di tenere in piedi il suo<br />

programma di spionaggio supersonico.<br />

Quasi tutti quelli che visitavano l’<strong>Area</strong> <strong>51</strong> si innamoravano della base nel deserto, e<br />

Helms non fece eccezione. Era impossibile resistere al fascino del potere e del prestigio<br />

incarnati dall’installazione segreta. Era la quintes<strong>senza</strong> del circolo esclusivo, esotico ed<br />

elitario. Adesso la base era il regno dell’aeronautica; la CIA era incaricata delle missioni,<br />

ma non c’erano missioni, il che non faceva che esasperare la sensazione di impotenza<br />

dell’agenzia. L’aeronautica militare controllava la maggior parte delle operazioni<br />

quotidiane della base, inclusi i voli di addestramento e i rifornimenti in aria, che tutti i<br />

membri della 1.129 th Special Activities Squadron eseguivano regolarmente in modo da<br />

mantenersi in perfetta efficienza.<br />

Nel corso della sua visita Helms tenne un profilo relativamente basso e trascorse la<br />

maggior parte del tempo sulla pista con i piloti e negli hangar con gli ingegneri. Durante i<br />

voli di collaudo, Helms si arrotolava le maniche della camicia e rimaneva sull’asfalto della<br />

pista mentre l’Oxcart decollava. Diceva che sembrava di stare nell’epicentro di un<br />

terremoto dell’ottavo grado e descriveva le grandi palle arancioni che uscivano dai motori

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