16.04.2016 Views

Area 51_ La verita, senza censu - Annie Jacobsen

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Capitolo 15<br />

IL NON PLUS ULTRA<br />

DEL CIRCOLO ESCLUSIVO 1<br />

Nel corso degli anni Sessanta al Groom <strong>La</strong>ke capitava almeno una volta al mese – e<br />

sempre prima dell’alba – che il personale della base fosse buttato giù dal letto 2 da una<br />

violenta esplosione. Quando il fenomeno era cominciato, Ken Collins si svegliava di<br />

soprassalto con la sensazione che ci fosse un terremoto. Invece si trattava dell’esplosione<br />

sotterranea di una bomba nucleare, a pochi chilometri dagli alloggiamenti dei piloti<br />

dell’Oxcart. Dopo essere arrivata al capanno Quonset di Collins l’onda d’urto proseguiva la<br />

sua corsa attraverso la Emigrant Mountain Range con una potenza surreale e innaturale<br />

che faceva ululare i coyote.<br />

Dopo un po’ Collins si abituò a essere svegliato prima dell’alba e riusciva a<br />

riaddormentarsi <strong>senza</strong> problemi. Ma quella mattina c’era qualcosa di diverso: quelli che<br />

sentiva erano colpi alla porta, non il boato di un’esplosione. Collins aprì gli occhi:<br />

qualcuno stava davvero bussando alla porta del suo capanno Quonset. Si alzò e andò ad<br />

aprire. Si ritrovò davanti il colonnello Slater con un’espressione preoccupata che non gli<br />

era abituale; <strong>senza</strong> dare spiegazioni ordinò a Collins di mettersi la tuta di volo il più in<br />

fretta possibile. Era una richiesta stranissima, pensò Collins. L’alba era lontana: dietro le<br />

spalle del colonnello in piedi sulla porta poteva vedere che fuori era ancora buio. Per un<br />

momento pensò al peggio: l’America era forse entrata in guerra con i sovietici? Qual era<br />

la ragione di far decollare un Oxcart <strong>senza</strong> preavviso? Mentre si vestiva in fretta, Collins<br />

sentì il colonnello Slater svegliare il medico che stava nell’alloggio accanto al suo.<br />

Collins e Slater corsero verso l’hangar dell’Oxcart, dove Collins venne messo al corrente<br />

della situazione: aveva chiamato il Pentagono per dire che un pallone da ricognizione<br />

sovietico stava sorvolando gli Stati Uniti, spinto dal vento verso ovest. Collins doveva<br />

individuarlo, e alla svelta. Normalmente il medico aeronautico ci avrebbe messo due ore<br />

a far indossare a Collins la tuta di volo, ma quella mattina Collins sedeva nella cabina di<br />

pilotaggio dell’Oxcart dopo poco più di mezz’ora. Decollò dirigendosi a nord e poi a ovest,<br />

obbedendo agli ordini diretti del Pentagono di «cercare e localizzare» il pallone<br />

meteorologico sovietico sia a vista sia usando il radar.<br />

Dopo essere decollato Collins pensò che era come cercare un ago in un pagliaio.<br />

Com’era fatto un pallone da ricognizione russo? Che probabilità c’erano di avvistare un<br />

oggetto di quel tipo? Viaggiava a oltre 3.500 chilometri orari, ossia quasi mille metri al<br />

secondo, e se anche avesse visto il pallone, se lo sarebbe lasciato alle spalle in una<br />

frazione di secondo. Peggio ancora, cosa sarebbe successo se fosse davvero incappato

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!