Area 51_ La verita, senza censu - Annie Jacobsen
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cabine di pilotaggio e i doppi comandi. “Andiamo, Frankie” disse il generale. Salì nella<br />
cabina posteriore e decollammo.»<br />
Fu un periodo entusiasmante per Frank Murray. Non aveva immaginato che avrebbe<br />
potuto vivere un’esperienza simile. Solo pochi anni prima faceva parte dell’Air Defense<br />
Command e pilotava i Voodoo alla base di Otis; un giorno aveva visto un avviso<br />
interessante affisso alla bacheca che diceva: «<strong>La</strong> NASA cerca piloti di F-101». Pensò che<br />
lavorare per l’agenzia spaziale sarebbe stato divertente. Non aveva idea che fosse solo<br />
una copertura e che a cercare piloti per il programma Oxcart all’<strong>Area</strong> <strong>51</strong> non fosse la NASA<br />
bensì l’aeronautica militare. Murray fece richiesta e fu accettato. Si trasferì in Nevada con<br />
la famiglia e giurò di non dire a nessuno quello che faceva, neppure a sua moglie Stella.<br />
Ma sapeva che la sua famiglia sarebbe stata orgogliosissima di lui: per un ragazzo di<br />
campagna di San Diego era come aver comprato il biglietto vincente della lotteria.<br />
Mentre il progetto Oxcart veniva messo a punto, l’allargamento del conflitto in Vietnam<br />
con l’intervento dei comunisti del Nord stava diventando un vero e proprio incubo per il<br />
presidente Johnson. Nel 1957 si era conquistato l’appoggio del popolo dichiarando che il<br />
comunismo era la peggiore minaccia mondiale. In confronto all’Unione Sovietica e alle<br />
sue bombe termonucleari, Johnson considerava il Vietnam una questione di secondo<br />
piano. Ma il Vietnam era anche una delle tessere dell’imperante teoria del domino: se<br />
cadeva sotto il controllo comunista, avrebbe coinvolto tutta la regione. Il presidente<br />
Johnson aveva ereditato la guerra da Kennedy quando era ancora una crisi politica e non<br />
un conflitto aperto. <strong>La</strong> situazione era cambiata il secondo anno del suo mandato,<br />
nell’agosto 1964, con l’incidente del golfo del Tonchino. Il Pentagono aveva dichiarato che<br />
la marina aveva subìto un attacco a sorpresa contro il cacciatorpediniere Maddox da parte<br />
dei nordvietnamiti e la National Security Agency ne aveva le prove, sostenne McNamara.<br />
L’incidente permise a Johnson di fare pressioni sul Congresso perché approvasse la<br />
risoluzione del golfo del Tonchino con cui si autorizzava la guerra. (Nel 2005 la NSA ha<br />
reso pubblica una dettagliata confessione in cui ammette 28 che le informazioni di<br />
intelligence «furono distorte deliberatamente per suffragare l’idea che ci fosse stato un<br />
attacco».) Per vendicare l’attacco al Maddox, Johnson ordinò interventi aerei contro i<br />
nordvietnamiti, mandando i piloti della marina a bombardare il Vietnam del Nord. Furono<br />
abbattuti parecchi aerei americani e i nordvietnamiti catturarono i piloti come prigionieri<br />
di guerra.<br />
L’escalation del conflitto indusse il segretario alla Difesa Robert McNamara a cambiare<br />
completamente atteggiamento riguardo all’Oxcart 29 . Dopotutto, sostenne McNamara,<br />
l’aereo spia della CIA poteva avere un’utilità vitale per ottenere informazioni sul Vietnam<br />
del Nord. L’agenzia sapeva che i russi avevano iniziato a fornire ai comunisti<br />
nordvietnamiti missili terra-aria 30 che adesso stavano abbattendo i piloti americani. Sia<br />
l’aeronautica sia la CIA avevano compiuto missioni di ricognizione con gli U-2, scoprendo<br />
che le basi missilistiche erano ubicate attorno a Hanoi 31 . Ma il Pentagono aveva bisogno<br />
di informazioni più dettagliate sugli obiettivi. In giugno McNamara si sedette insieme alla<br />
CIA e iniziò a fare piani perché l’Oxcart fosse finalmente pronto per la sua prima missione.