Area 51_ La verita, senza censu - Annie Jacobsen

l’aeronautica poteva contribuire alla rivelazione del programma. C’era anche un’altra
opzione, che implicava «il coinvolgimento del presidente». Poche settimane prima della
morte di Kennedy, l’aeronautica era andata da lui proponendogli di rendere pubblico
Oxcart; Kennedy aveva replicato di non far nulla. Adesso sembrava che il presidente
Johnson sarebbe stato molto più facile da manipolare.
Per opporsi alle richieste dell’aeronautica McCone tentò una strategia diversa 11 ,
facendo leva sull’aspetto economico della faccenda. Disse al presidente che più della
metà del budget di Oxcart era stato già speso per produrre quindici aerei. Rivelare il
programma in quel momento era una pessima idea, sostenne, non solo in termini di
sicurezza nazionale ma anche perché sarebbe stato un enorme spreco di denaro. Johnson
era d’accordo però voleva comunque umiliare i russi, così decise per un piano
leggermente diverso. Attraverso un velo di mezze verità, avrebbe rivelato che a battere il
record di velocità era stato l’YF-12, la versione dell’Oxcart progettata per l’aeronautica.
All’aereo sarebbe stata assegnata una falsa copertura, il nome di fantasia A-11 12 .
Rispettando le preoccupazioni di McCone riguardo alla sicurezza nazionale, il vero A-12 –
la sua velocità, la sua quota operativa e la quasi invisibilità al radar – sarebbe rimasto
top-secret finché la CIA non avesse declassificato il programma Oxcart, nel 2007.
Tre mesi dopo, il 29 febbraio 1964, Johnson tenne una conferenza stampa nella sala
dei trattati internazionali al dipartimento di stato. «Il record mondiale di velocità di un
aereo 13 , detenuto dai sovietici, è stato ripetutamente battuto in segreto dall’… A-11»
dichiarò il presidente dal podio, elettrizzato per aver rifilato una stoccata ai russi. All’Area
51, colta di sorpresa dalla richiesta di mettere in piedi uno spettacolino presidenziale, la
1.129 th Special Activities Squadron si affrettò a mandare un aereo alla base di Edwards in
California per un evento stampa organizzato immediatamente dopo il roboante annuncio
del presidente. Due YF-12 appartenenti all’aeronautica e in quel momento testati all’Area
51 furono fatti decollare in tutta fretta dal Groom Lake e messi in un hangar speciale a
Edwards. Le superfici in titanio degli aerei erano così calde che fecero scattare il sistema
antincendio a pioggia, ingannato dall’elevatissima temperatura del metallo. Mentre la
conferenza stampa aveva inizio, gli aerei erano ancora sgocciolanti 14 ; ma tanto nessuno
se ne accorse. Al pari del presidente, i giornalisti erano elettrizzati dall’idea della velocità
Mach 3. Molto più importante fu il significato dell’avvenimento per la CIA: la rivalità tra
l’agenzia e l’aeronautica militare per il controllo dell’Oxcart non era mai stata tanto
accesa.
Mentre i due dipartimenti erano ai ferri corti e si affrontavano senza esclusione di colpi,
il destino dell’Oxcart era appeso a un filo. Il segretario alla Difesa Robert McNamara riferì
in tono sprezzante al direttore della CIA John McCone che dubitava che l’Oxcart sarebbe
mai stato usato. E se per caso fosse successo, aggiunse, «probabilmente si dovrebbe fare
all’insaputa del presidente» 15 , alludendo all’abbattimento di Gary Powers. Un presidente
non avrebbe mai più potuto essere coinvolto in una missione di spionaggio aereo della
CIA. John McCone ribatté che aveva «tutte le intenzioni di usare l’Oxcart e che aveva
informato il presidente in tal senso». McNamara poteva anche aver vinto la battaglia
spingendo Lyndon Johnson a rivelare parte del programma Oxcart, ma McCone gli stava