Area 51_ La verita, senza censu - Annie Jacobsen
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il controllo del bombardiere guidandolo in remoto. Nel naso del bombardiere c’erano due<br />
telecamere che servivano a guidare il B-24 sul bersaglio.<br />
L’esplosivo utilizzato si chiamava Torpex, un composto chimico relativamente<br />
innovativo ed estremamente volatile. Alcuni istanti prima che Kennedy e l’equipaggio si<br />
paracadutassero, il Torpex prese fuoco e l’aereo esplose in volo, uccidendo gli uomini a<br />
bordo. <strong>La</strong> marina mise fine al progetto, ma l’idea di aerei <strong>senza</strong> piloti attrasse l’attenzione<br />
del generale dell’esercito Henry “Hap” Arnold. Il giorno della vittoria sul Giappone, il<br />
generale fece un’affermazione audace: «Forse la prossima guerra sarà combattuta da<br />
aerei <strong>senza</strong> equipaggio». Aveva sbagliato di quattro guerre, ma per il resto aveva<br />
ragione.<br />
L’idea che sta dietro l’impiego di aerei <strong>senza</strong> pilota durante un conflitto è semplice –<br />
salvare vite umane –, ma la prima applicazione del drone fu fatta per divertimento.<br />
Nikola Tesla aveva messo a punto la comunicazione <strong>senza</strong> fili nel 1893, anni prima che gli<br />
altri scienziati colleghi prendessero persino in considerazione la possibilità di fare una<br />
cosa simile. All’Electrical Exhibition del Madison Square Garden nel 1898, Tesla diede una<br />
dimostrazione in cui pilotò una barca di acciaio lunga dodici metri usando un controllo<br />
remoto via radio. Gli spettatori rimasero sbalorditi. <strong>La</strong> barca <strong>senza</strong> pilota di Tesla 19<br />
sembrò a molti più un’esibizione di magia che non la decisiva scoperta scientifica che<br />
invece era. Visionario come sempre, Tesla immaginò anche un’applicazione militare per la<br />
sua invenzione. «Chiamai un funzionario di Washington con l’intenzione di offrirgli<br />
l’informazione per il governo e lui scoppiò a ridere mentre io gli raccontavo che cos’ero<br />
riuscito a fare» scrisse Tesla. Quella reazione era comprensibile: all’epoca l’esercito usava<br />
ancora i cavalli. Anche l’amico Mark Twain intravide un futuro militare per il controllo<br />
remoto e si offrì di fare da agente a Tesla per promuovere il «terrore distruttivo che hai<br />
inventato». Twain suggerì che i tedeschi avrebbero potuto essere dei buoni clienti, visto<br />
che in quegli anni la Germania era il paese scientificamente più avanzato del mondo. Alla<br />
fine, nessun governo acquistò l’invenzione di Tesla né pagò per sfruttare i suoi brevetti. Il<br />
grande inventore morì <strong>senza</strong> un soldo in una camera d’albergo a New York nel 1943; a<br />
quel punto i tedeschi avevano ormai sviluppato per conto loro il controllo remoto e<br />
stavano seminando il terrore tra le forze di terra di tutta Europa. Il primo robot bellico<br />
tedesco era un piccolo carrarmato filoguidato chiamato Goliath. Goliath trasportava<br />
sessanta chilogrammi di esplosivo 20 e i nazisti lo mandavano contro i carrarmati e nei<br />
bunker nemici guidandolo a distanza. Furono costruiti ottomila Goliath che i nazisti<br />
usarono in battaglia, soprattutto sul Fronte Orientale, dove i soldati russi sopravanzavano<br />
numericamente i tedeschi. Data l’inferiorità numerica, i tedeschi dovevano risparmiare<br />
quanti più uomini possibile.<br />
In America l’aeronautica mise a punto il suo primo drone ufficiale dopo la guerra per<br />
impiegarlo nel corso dell’operazione Crossroads all’atollo di Bikini, nel 1946. I droni erano<br />
pilotati in remoto da un aereo di appoggio denominato Marmalade 21 che volava nelle<br />
vicinanze e venivano mandati nel fungo atomico. Per raccogliere campioni radioattivi, i<br />
droni erano stati equipaggiati con sacchetti per la raccolta dell’aria e filtri di carta.<br />
Controllare i droni in quelle condizioni era difficile: secondo dei memorandum<br />
declassificati relativi alle prestazioni di volo dei droni, all’interno del fungo atomico un